domenica 4 giugno 2023

QED 102: i nemici della democrazia

Oggi l'ufficio stampa della Lega ha rilasciato questa nota:


Lega: partito chiede intervento Copasir su caso Metropol =  AGI0106 3 POL 0 R01 /

 LEGA: partito chiede intervento Copasir su caso Metropol =

 (AGI) - Roma, 4 giu. - "La macchinazione contro la LEGA

 organizzata al Metropol, diventata una clava per colpire uno dei

 principali partiti italiani alla vigilia delle ultime Europee,

 si fa sempre piu' grave e sconcertante con le nuove rivelazioni

 de La Verita': a questo punto e' quantomai necessario un

 intervento del Copasir". Lo chiede la LEGA. "Oltre a quello che

 appare come un agente provocatore de l'Espresso che cercava in

 tutti i modi di incastrare la LEGA in accordo con un amico

 giornalista, al tavolo ci sarebbero stati anche uomini dei

 servizi segreti stranieri. E' vero? La nostra intelligence ha

 qualcosa da dire, anche alla luce del ruolo che aveva all'epoca

 Matteo Salvini, cioe' vicepremier e ministro dell'Interno?

 Sconcertante il silenzio della politica e di alcuni dei

 principali media del nostro Paese - si sottolinea -: questa

 operazione ha inquinato il dibattito politico e indebolito la

 nostra democrazia". (AGI)Com/Fed

 041059 GIU 23

 NNNN


In effetti, quando scrissi questo:


intuivo di non avere torto (altrimenti non mi sarei espresso), ma non mi sarei mai potuto immaginare di avere così tanta ragione!

Credevo che ci si sarebbe limitati alla disinformazione economica profusa dai nani e delle ballerine zero tituli imperanti su tutti i media, e alla censura delle poche voci competenti, come quella perpetrata dal simpatico aracnide di cui al post precedente. Ma siamo andati oltre, gli europeisti sono andati oltre.

Bene così!

Potrebbe essere un Watergate, probabilmente finirà in un water closet, ma anche in questo caso dalla vicenda trarreste utili insegnamenti: avreste la misura di quanta connivenza il sistema di potere marcio del PD trovi ancora negli apparati, e commisurereste (si spera) le vostre aspettative e le vostre istanze a una più corretta percezione del campo in cui dobbiamo combattere.

In ogni caso, ora se ne occuperà auspicabilmente il COPASIR, e al COPASIR almeno una persona amica del Paese c'è.

Tanto vi dovevo.

22 commenti:

  1. Mi chiedo che interesse avrebbe l'entourage di Putin ad incastrare Salvini... o mi sono perso qualche puntata!?

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    1. Se in Italia un vicepremier è stato tutelato con tanta efficacia, possiamo immaginare che anche in Russia non tutto l'apparato statale sia "entourage" di Putin, ad esempio.

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    2. Nessun senso, ma questo è ORA un "formaggio" geopolitico da mettere sul "piatto" se speri di poterlo portare al tavolo del COPASIR :-)

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    3. Forse era l'entourage di qualcun'altro che aveva interesse ad interrompere i buoni rapporti tra Russia e Lega (al governo).

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  2. Bene, un dovere rispetto al partito e rispetto ai suoi sostenitori, ma anche a difesa di tutti gli elettori.
    Sono senza freni.

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  3. “Altrimenti non mi sarei Espresso”!

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  4. Quello che sta emergendo giustificherebbe ampiamente un intervento del presidente della repubblica.

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    1. Con tutto il rispetto per l'istituzione, sarei molto sorpreso se un simile intervento ci fosse, per motivi che non devo stare a circostanziare.

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  5. L'ultima minaccia
    film del 1952 diretto da Richard Brooks. «E' la stampa bellezza, la stampa, e tu non ci puoi far niente, niente!»....

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  6. Ma infatti. Penso, ad esempio, ai primi cittadini del centro destra. Possono essere eletti con maggioranze bulgare, ma se hanno il segretario generale e il ragioniere capo che li avversano, non toccano palla.

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    1. Imola docet! Pensavo d'aver visto la peggior Politica a "casa", a Torino, ma da quando abito in provincia di Bologna, Imola è un Leviatano senza speranza (quanto odio scrivere questo termine)...ed aggiungo che ahimè, la Vs rappresentanza è molto deludente.

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  7. Ovviamente "finirà nel wc" perché tutto quello che noi oggi chiamiamo "piddinismo" non è "ideologico" ma "atavico" ( e da qui "il fascismo degli antifascisti" ) cioè il prodotto di una "selezione culturale " quantomeno da quel "franza o spagna... "
    Ma , nonostante il mio scetticismo , un merito a questo governo lo devo subito dare . Si, è vero , è difficile vedere un CONCRETO cambiamento ( che d'altronde nemmeno mi aspetto ) ma anche se , come sempre, si andrà di male in peggio, "non ha prezzo" vedere "il pianto dei traditori " . Che stiano male anche loro finalmente, che ( forse) cominceremo davvero a curarci di questo "vizio".

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  8. è abbastanza vicino al colpo di stato - se i servizi segreti italiani sapevano

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  9. La sottomissione dei media alle burocrazie governative, a scapito dell'oggettività critica dei media stessi, pare sia stata ingegnerizzata in USA dopo la débâcle mediatica seguita all'offensiva del Têt, la quale schiantò il mito dell’invincibilità militare americana. Occorreva per il futuro mettere l’esecutivo “al riparo dal processo mediatico”.

    Questa, salvo miei errori di comprensione, è la tesi dell'ottimo Franco Fracassi.

    Ne è derivato un ribaltamento di ruoli dove sono gli esecutivi e le burocrazie governative a dettare i "talking points" e le “narrative” a coloro che, invece, dovrebbero essere liberi sindcalisti dei cittadini informati.

    Detto altrimenti, nel modo occidentale a trazione anglosassone La stampa ha sostituito la religione nel ruolo di instrumentum regni.

    Il tutto ha avuto la sua apoteosi quando i Neocon USA reclutarono tutti i media, incluso il liberal NYT, per fabbricare una (falsa) narrativa a supporto dell'invasione dell'Iraq, invasione spacciata per necessaria azione preventiva.

    Questo video ("How To Start A War And Get Away With It" di Sana Saeed) narra in modo eccelso quel periodo:

    https://www.youtube.com/watch?v=uFKG8S7K0wM

    Oggi i sullodati Neocon, alleati con i Hawkish Democrats e con i revanscisti Woke, sono più forti che mai in USA ed in tutto l'occidente. Il loro deep state "inclusivo" ha gemmato vari deep state nei paesi satelliti.

    Dal canto loro, i media non hanno mai rinnegato il loro vassallaggio. Ciò anche perché le carriere dei giornalisti che contano dipendono quasi in toto dalla loro sottomissione agli input top-down derivanti dalla “pipeline” comunicativa governi -> mega consorzi mediatici globali -> resto dei media.

    Fintanto che non avverranno mutamenti strutturali nel rapporto stampa-governi, vivremo un eterno, vomitevole, déjà vu mediatico.

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  10. Riporta ad alcune considerazione su chi siano oggi gli attori della storia, tema anticipato dal libro "Oltre il sipario delle ombre cinesi - un dibattito tra A.Durino e O. De Carvalho" edito nel 2020 dal Pontificio Istituto Orientale, che si presenta anche in questo episodio.

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  11. La stessa operazione usata per cercare di colpire un partito considerato troppo filorusso prima, poi riciclata per mandare un “messaggio” al suo elettorato (e quello del centro-destra in generale) considerato sempre troppo filorusso, battendosene altamente di tradire i primi fruitori dell’operazione!
    Mi viene in mente una vecchia frase di Giacchino Genchi:”Chi di Servizi ferisce, di Servizi perisce!”.

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    1. @·Aliv
      Bravo. Solo che i "fruitori" non corrono alcun pericolo di doverne rispondere , sebbene a "questo giro" debbano starsene zitti.
      In termini concreti non è nulla ma, comunque farli stare un po' zitti ( e rosi di rabbia ) "so' soddisfazioni".

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  12. L'intento di togliere di mezzo un convitato scomodo e critico a me sembra del tutto evidente. Spero che arrivi solo dall'esterno, la qual cosa avrebbe un destino molto gramo per le ragioni accennate.
    In Italia sono però avvenute cose vergognose e distruzioni di reputazione poi rivelatesi inconsistenti e purtoppo qualcuno ci ha anche rimesso la pelle.
    Concordo sull'intervento del Colle, mai così improbabile nel merito per ovvie ragioni!

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  13. Riflettevo, con voi, sulla sintesi che Vladimiro Giacchè scrive, nel suo manuale FILOSOFIA dell' OTTOCENTO dall'IDEALISMO al POSITIVISMO, sul "reazionario", così si dice nei manuali di solito, Joseph de Maistre.

    Scrive Joseph: "Uno dei più grandi errori" (e Vladimiro continua) del Settecento - leggiamo nell' incompiuto Studio sulla sovranità - è stato quello di (Joseph continua) credere che le costituzioni politiche dei popoli siano opera puramente umana; e che si possa fare una costituzione come un orologiaio fa un orologio; - al contrario - la costituzione civile dei popoli non è mai il risultato di una deliberazione.
    (Vladimiro aggiunge) L' uomo è per natura riunito in società, così come per natura è religioso. Le costituzioni sono sempre germogliate a poco a poco come per un processo naturale, o concesse dai sovrani sulla base dei costumi e delle tradizioni. Non la ragione e le sue dispute, ma le credenze, i dogmi, i pregiudizi (ossia tutto ciò che l' uomo trova e accetta senza porlo in discussione e senza neppure rifletterci sopra) costituiscono l' unico possibile fondamento della morale e del governo.
    Vladimiro cita la fonte J. de Maistre, I fondamenti della monarchia, p. 439.

    Vi sarei grato se riflettessimo insieme su questo breve passo.
    Penso, credo, sia nevralgico per noi.

    Sapete che io ho il pallino dell' illuminismo scozzese e sono sostanzialmente anarchico. Ringrazio quindi Vladimiro per avermi aperto un sentiero, che vorrei percorrere, con chiunque abbia voglia di accompagnarmi in questo viaggio.

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  14. "Non la ragione e le sue dispute, ma le credenze, i dogmi, i pregiudizi (ossia tutto ciò che l' uomo trova e accetta senza porlo in discussione e senza neppure rifletterci sopra) costituiscono l' unico possibile fondamento della morale e del governo".
    .
    Faccio fatica a collocarlo in relazione al tema del post, anzi, faccio fatica a prescindere perché come ti ho già detto le tue proposte sono un po' fuori dalla mia portata.
    Si potrebbe dire che se, nonostante tutte le evidenze, la subalternità, il bisogno del vincolo esterno, i danni a noi provocati, il costante schierarsi di apparati e cariche istituzionali e di media al limite dell'indecenza (forse questa la relazione seppur minima col post), c'è ancora cosi tanto (sempre meno ma ancora troppo) acritico e fedele leuropeismo un po' si conferma l'affermazione di de Maistre.
    Sono stato abbastanza coraggioso? 😁
    (forse il prof. ci perdonerà).

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  15. Sì, ti comprendo, provo (se ce la faccio) a risponderti così: tu ti riferisci a Leuropeismo come ideologia e alle sue implicazioni politiche, culturali (la subalternità ne è parte integrante), e giuridiche (che mortificano i Parlamenti nazionali e assoggettano i governi espressi democraticamente) se ho capito bene il tuo argomento;
    Joseph de Maistre, perciò, scrive che le Costituzioni dei popoli civili, si affermano non tramite deliberazioni umane, ma come un processo naturale (circa ciò che sostengono i movimenti anarchici - quindi non come un orologiaio costruisce un orologio), oppure si affermano come concessione del Sovrano 🤭🤫😏😉, attento ai costumi e alle tradizioni.
    È un pensatore e Politico sottile.

    Grazie a te della domanda,
    Grazie al Prof. per la concessione.

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