martedì 20 giugno 2023

L'irresponsabilità della Banca centrale

All’inizio di giugno 2022 il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento al sistema bancario, quello praticato dalla Bce alle banche che le chiedono liquidità, era ancora pari allo 0%. Un anno dopo, con effetto da domani, a seguito di una raffica di aumenti senza precedenti, lo stesso tasso raggiungerà il 4% (i dati dell'inflazione sono qui e quelli dei tassi di interesse qui).

I risultati non si sono fatti attendere:


(i dati del Pil vengono da qui e i tassi di interesse sono espressi come media trimestrale).

L’Eurozona ha prima visto dimezzare la sua crescita dallo 0,8% della primavera 2022 allo 0,4% dell’estate, poi dall’autunno è entrata in recessione (quella recessione che i media pudicamente qualificano di "tecnica", quasi a sminuirne l'importanza), in controtendenza rispetto ai Paesi OCSE non europei, dove la crescita prosegue a tassi trimestrali attorno allo 0,6%.

Il capolavoro della Bce risalta meglio zoomando sugli ultimi trimestri:


Questo risultato fatalmente danneggerà un Paese come l’Italia, che grazie alla resilienza del proprio sistema produttivo ha finora stupito in positivo tutti i previsori internazionali. Ma è soprattutto un risultato di cui non si capiscono né la tempistica, né la logica. L’inflazione dell’Eurozona è aumentata di 9 punti dalla fine del 2020 al giugno del 2022. Perché la Bce non è intervenuta prima, in modo graduale, anziché applicare all’ultimo momento una terapia d’urto, per di più mentre l'inflazione stava rientrando? Forse perché non ha capito la natura del processo inflattivo in atto. I prezzi sono mossi dalle forze della domanda e dell’offerta, e in questo momento i commentatori più autorevoli vedono l’origine del processo inflattivo nei vincoli di offerta, nella mancanza di investimenti in ambiti come quello delle fonti di energia e delle infrastrutture. Ma la Bce, invece di creare un ambiente favorevole agli investimenti, mantenendo i tassi di interesse a un livello sostenibile per imprese e famiglie, ha deciso che l’unico rimedio contro una inflazione da offerta è strozzare la domanda, col rischio di creare condizioni di insolvenza per famiglie, imprese, istituzioni finanziarie. Il risultato sarà che domanda e offerta si incroceranno a un livello più basso: sarà cioè una recessione strutturale.

Sono loro a dirlo, seguiti dallo stormo dei pappagalli commentatori: bisogna raffreddare la domanda (un proposito insensato, quando in tutta evidenza il problema non è l'eccesso di spesa ma la carenza di alcuni beni: prima le fonti di energia, ora le materie prime necessarie per la transizione ecologica). Significa, in pratica, che l'unica soluzione che la Bce ha da offrirci per combattere l'inflazione è lasciar crescere la rata del mutuo delle famiglie, costringendole a spendere di meno, così che il negoziante non venda e pur di liberare gli scaffali abbassi i prezzi. In sintesi: affamare la famiglia e far fallire il negoziante. Lo stesso ragionamento vale per le imprese e la loro domanda di beni (che in macroeconomia si chiama "investimenti fissi lordi", cioè spese per formazione di capitale fisso: macchinari, capannoni industriali, mezzi di trasporto, ecc.).

In sintesi: l'induzione deliberata di una recessione è l'unico strumento di cui disponga la Bce.

Decenni di elaborazioni teoriche raffinatissime, ispirate a un altezzoso disprezzo delle teorie keynesiane, viste come semplicistiche e non al passo coi tempi, ci restituiscono come unico risultato la saggezza popolare dei keynesiani anni '50, quelli che dicevano che non puoi spingere un oggetto con una corda (per significare che con la corda della politica monetaria non puoi spingere la crescita, ma solo tirarla indietro, cioè, appunto, impiccare l'economia). Tanti studi, tanta spocchia, tante brillanti carriere accademiche costruite inanellando banalità col latinorum dell'analisi funzionale, per poi ritrovarsi nel momento del bisogno alla casella di partenza dell'elaborazione macroeconomica postbellica!

L'inflazione viene spesso paragonata alla febbre. Se un paziente ha la febbre, ucciderlo è un modo efficace per riportare la sua temperatura sotto controllo, e l'impiccagione è una delle possibili strade. Chi usasse questo metodo però non vorrebbe considerato un medico, ma un assassino (indipendentemente dalla sua laurea). Se la Bce non sa proporre altri antipiretici, occorrerà necessariamente aprire un dibattito sul suo ruolo. Un'istituzione che imposta le proprie politiche su previsioni la cui comica fragilità e fallacia hanno meritato una menzione di disonore negli annali della statistica:


un'istituzione sistematicamente incapace di raggiungere e mantenere quell'obiettivo di inflazione al 2% che non i Trattati, ma lei stessa si è data (manifestando così uno spettacolare quanto inquietante difetto di prudenza e lungimiranza), sarà chiamata, se non dai cittadini e dai loro rappresentanti, dalla Storia, a fare un passo indietro. Per quel poco che valgono le correlazioni, e avendo sempre riguardo alla loro natura meramente descrittiva, è interessante notare che la correlazione fra tasso di inflazione e tasso di interesse nel primo grafico è positiva e significativa (a 0,46), mentre quella fra tasso di inflazione e tasso di crescita nel secondo grafico è negativa (a -0,10), ma sale a un simmetrico -0,46 se si elimina il vistoso evento anomalo determinato dalla pandemia (che ovviamente inquina la stima del coefficiente).

Paperoga Bce funziona quindi solo a metà come i libri di testo dicono che dovrebbe funzionale: se da un lato i suoi aumenti del tasso di interesse mandano l'economia in recessione (in pieno accordo con la teoria economica standard), dall'altro non frenano, ma accompagnano, l'inflazione (in totale disaccordo con la teoria economica standard). Abbiamo a che fare con un problema culturale (la fallacia della teoria tautologica secondo cui l'inflazione "è un fenomeno monetario") che diventa un problema politico di prima grandezza.

Errare è umano, perseverare è Lagarde: indipendenza non può voler dire irresponsabilità, una moderna democrazia semplicemente non può permettersi una simile gigantesca mancanza di accountability. Quello che oggi diciamo solo noi qui inascoltati diventerà presto una richiesta corale: un'istituzione che si pone al di sopra di tutte le leggi, tranne quella di Murphy, è una minaccia seria e attuale alla stabilità economica e sociale del nostro lembo di terra emersa.

57 commenti:

  1. "Perché la Bce non è intervenuta prima, in modo graduale, anziché applicare all’ultimo momento una terapia d’urto, per di più mentre l'inflazione stava rientrando?"
    Dal primo grafico, mi pare che l'inflazione abbia iniziato a rientrare un buon trimestre dopo l'inizio dell'aumento dei tassi.
    Piuttosto, l'aumento dei tassi non sembra influire sulla velocità di riduzione dell'inflazione. Sembra che la sola aspettativa che i tassi non siano più zero sia sufficiente a far rientrare l'inflazione (unitamente al fatto che i prezzi dell'energia sono migliorati).

    Quindi... perché continuare ad aumentarli? Perché strafare?

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    1. Scusa sai, non è per cattiveria, ma hanno lasciato che l'inflazione arrivasse all'8% prima di muoversi e hanno portato i tassi al 4% ora che sta al 6% dopo aver raggiunto l'11%. Il tema è: se la politica monetaria contro l'inflazione non può fare nulla, allora perché continuiamo a usarla. Mi spiego: se l'unica cosa che funziona per riportare sotto controllo i prezzi è spostare la curva di domanda, ci sono modi meno cretini per ottenere questo risultato... Ma soprattutto: se sono così bravi, perché non si inventano qualche altro modo?

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    2. Certo, nulla da dire sulla prima parte della frase e sul resto del ragionamento: sono d'accordo su tutta la linea. Notavo solo che non è vero che l'inflazione stava già rientrando di suo, quando hanno iniziato a rialzare i tassi.
      E osservavo che, visto che la velocità di riduzione sembra essere scollegata dal tasso, potevano fermarsi anche prima. E invece dovremo aspettarci che continuino ad alzarli anche molto oltre il necessario, vista la latenza che hanno nel reagire a qualsiasi cosa.

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    3. Concordo. Si smentiscono così decenni di puttanate sulle aspettative razionali e si conferma che il dinosauro europeo è strutturalmente incapace di trottare al passo dei tempi.

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    4. Perché non prendere in considerazione la malafede (della BCE)??

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  2. Scenario che si ripete da tempo, tanto che l'ho capito persino io che prima di questo blog non sapevo assolutamente niente. Sarà una domanda stupida, ma mi chiedo lo stesso: gli intetessi difesi dalla BCE sono tanto potenti da poter mandare in malora un continente? Occorrerà arrivare a tanto per liberarsene? In tal caso noi andremo in mslora prima di tutti gli altri, mi pare di capire...

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    1. Ecco, come ho cercato (senza successo) di farvi capire attraverso gli ultimi post, non è assolutamente scontato che le prime vittime saremmo noi. Non solo siamo in crescita (nonostante gli sforzi di questi gpdm per tirarci giù), ma in un'Europa che sta andando a destra siamo anche il Paese più significativo con un Governo di destra, e quello che porterà nelle istituzioni delende il gruppo parlamentare più numeroso (per quello che vale). Quindi sia economicamente che politicamente stiamo messi meglio delle altre volte, mentre i primi della classe di questa coppola di ecc. possono sopravvivere solo violando le loro regole e ce lo dicono pure (vedi l'odierna intervista di Lars Feld). Quindi, più che mai: calma e gesso!

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    2. Beh direi che se siamo ai colpi sotto la cintola e con l'arbitro che palesemente si beve un mojito a bordo ring, vuol dire che siamo ben oltre la sottile linea che separa il tutt'appost al si salvi chi può.
      Bene, no?

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    3. Post divertente e godibilissimo (istituzioni delende è spassoso ed incoraggiante). Sicuramente è un problema culturale: liberismo, monetarismo, comunismo…deismizziamo l’Europa. L’intervista di Feld starebbe bene nella cantatrice calva, comunque avanti così, il tempo è nostro alleato, l’importante è tenere la barra dritta e cercare in tutti i modi - compresa riduzione tassazione, flat tax, aumento di spesa sociale, contenimento immigrazione irregolare, ordine pubblico, insomma miracoli vari - di indurre il Popolo a votare a dx sempre di più. @A Traverso la questione non è BCE vs Italia o UE ma purtroppo la solita e vecchia questione di lotta tra classi sociali o meglio di guerra che le classi più elevate fanno nei confronti delle classi inferiori.

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  3. Тем лучше, тем хуже.
    A cui va aggiunta l'intuizione più importante di Nino Gramsci: il Sol dell'avvenire non viene, vai tu da lui.
    Cioè: speriamo che il partito di maggioranza relativa (figlio incestuoso dei "Putiniani per Giorgia Meloni" e degli "Amministratori locali per Mario Draghi") sappia cogliere l'occasione che l'omicidio-suicidio di Francoforte ci "regala".
    So che lei e il Senatore Borghi saprete fare di tutto per ottenere tale risultato.

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    1. Guarda che se scrivi in cirillico ci tirano giù!

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    2. Kek.
      Ma ci sono novità sul prossimo "Politiche per un Mondo Nuovo"? Giorno, ora, luogo?

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    3. L'unica novità è che abbiamo dedicato una risorsa umana a gestirlo e da luglio si riparte.

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    4. Grazie mille per la risposta. Quindi niente a Treviso?

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  4. Prof, meno male che le è passato il momento di malinconia del post precedente: il nemico è ancora forte e la guerra è chiaramente ancora lunga. Molto lunga.

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    1. Non credo fosse malinconia. Era qualcosa di più simile allo sfavamento o all'ipoglicemia (a al desiderio di farvi vedere quanto è sempre bello l'Abruzzo).

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  5. Davvero sono scelte dettate da errori o, visto chi ci guadagna, gli obiettivi forse sono altri?

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    1. Raga, siamo nel 2023: non credo che sia il caso di riaprire il dibattito sulla "buona fede" già chiuso nel 2012.

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    2. Già chiuso in precedenza, l'esempio citato tempo addietro con Garavaglia in UE è eloquente (non mi ricordo più che cosa siete andati a spiegare ai saputi per cui vi hanno risposto che il problema era risolto - male).

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    3. Che il calendar provisioning non era una soluzione né ottimale né definitiva al problema degli NPL, alla Tinagli, meno impreparata ma altrettanto refrattaria della De Romanis.

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  6. Aggiungerei anche un' istituzione che ha come braccio operativo la BEI che presta agli enti pubblici fondi oppure dà garanzie con risorse che derivano dai contributi dei paesi alla UE chiedendo interessi e commissioni...

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  7. Salve,

    grazie per questo nuovo post.
    H. Flassbeck in un articolo dell'11 giugno 2023 afferma che la leadership della BCE è sotto la pressione dei paesi nordici.
    https://www.flassbeck-economics.com/germany-and-europe-severe-recession-falling-prices-and-a-totally-misguided-economic-policy/

    Risulta che i paesi del Sud Europa stiano facendo una pressione opposta?

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    1. Se così non fosse avremmo già ratificato la riforma del MES.

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  8. Buongiorno Onorevole,

    Dal momento che l'inflazione è determinata da carenza di materie prime, la "contrazione" della domanda indotta dalle misure della BCE non potrebbe essere motivata dal non sapere come sia possibile procurarsi quelle materia prime?

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    1. No, non credo. È un problema di impostazione ideologica (esogenità della moneta: tutte cose di cui abbiamo parlato a suo tempo).

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  9. Che dice Marattin del "noi famo come cazzo ce pare" del mitico Lars Feld?

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    1. Che poi gli scrivo per fargli i complimenti. Lo invitiamo al #goofy12?

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    2. La sala potrebbe non riuscire a contenere la sua spocchia però.
      Forse sarebbe il caso di prenotare l'anfiteatro Flavio con strutture temporanee e velario.

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  10. Non avendo nominato il Dollaro in questo post, molto probabilmente non e' una parte considerevole del problema. Pero' mi consenta di porre la domanda. Premesso che l' economia USA sta affrontando un' inflazione diversa dalla nostra ( in buona parte da domanda ) e che la FED ha come obiettivo anche la tenuta dei posti di lavoro ( peraltro l' ultimo dato dei NFPR dimostra un mercato del lavoro statunitense resiliente ) e che anche per loro non sappiamo quanto durera' ( possono andare avanti ancora per molto a pagare quasi il 30% di interessi sulle carte di credito ? ), puo' la BCE, anche sotto pressione esogene, avere l' obiettivo di non far scostare troppo i tassi dell' Euro dai tassi del Dollaro, costi quel che costi? O molto piu' banalmente la Lagaffe sta copiando Powell ( pensando funzioni anche per noi, ma non considerando che non e' ancora dimostrato che funzioni per loro )? Grazie se vorra' aiutarmi a capire.

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  11. La recessione porterà, fra non molto, alla deflazione. Per salvare l'Euro e impedire le rivolte di piazza dovranno imporci la moneta digitale, erogata mediante sistema di crediti sociali, per la gioia di Schwab e compagni.

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  12. https://twitter.com/burrytracker/status/1669385531141283841 ho idea che non sia solo in Europa e come se i paesi del blocco occidentale si mordessero la coda

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  13. Se almeno non si "strozzasse la domanda" a chi ne ha potere ancora di esercitarne ( contesto tra domanda e offerta ) forse si riuscirebbe a ritardare questo effetto collaterale sulla crisi dei consumi... Comunque se mi posso permettere un'altra cosa purtroppo anche visto che è stato tirato fuori il discorso del povero negoziante c'è da dire purtroppo che se X fa un acquisto sul Diggggittttal , Purtroppo è più conveniente… 10-15% di rispiarmio sullo stesso prodotto Y di conseguenza X sul mercato Diggggitttal acquista invece che prendere Y in una struttura fisica e magari invece che un acquisto ne fa anche due con quello che ha risparmiato, questo si potrebbe facilmente risolvere imponendo una tassa sull'acquisto digitale

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    1. Non è vero che il digitale è più conveniente e te lo dice uno che fa drop shipping con 2 siti . E' semplicemente più comodo , per cui un compratore pigro preferisce (ben per me ) torturare una tastiera piuttosto che andare a domandare in 2-3 posti , conoscendo persone , magari preparate , che possono pure aiutarlo nei suoi progetti . Il risparmio è solo apparente e dovuto alla ignoranza del consumatore sulla struttura del mercato fisico di riferimento del singolo bene. Ovviamente si hanno dei risparmi di spazi e di tempi ma sono risparmi del compratore non prezzo inferiore del venditore . Spero di essermi spiegato .

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    2. Mi dispiace ma non è così , un problema è anche perché il venditore molte volte non ha il materiale che cerchi un esempio stupido adesso che mi viene in mente "nastro adesivo di colore verde" non riesce a trovarlo nella stessa giornata non riesce a trovarlo nella stessa settimana, vai a trovartelo su internet ti arriva dopo due tre giorni. I tempi di attesa sono elevati soprattutto per quanto riguarda la disponibilità delle forniture. E anche facendo un confronto dello stesso prodotto il prezzo è più basso dopo non so se sia dato da come scrivi tu sul fatto della logistica ma a confronto lo stesso prodotto vale meno comprato sul digitale.

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    3. Dopo dipende anche dal tipo di prodotto e dal soggetto x che pensa di avere recuperato un componente y sul diggital facendosi furrrbooh pensando di aver fatto un affare e dopo qualche giorno arrivano gli imprevisti ovvio che devi sapere ciò che ti serve senza usare la tastiera come una "scimmia" 🤣

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  14. Forse la BCE segue la "Poe rule":

    "Thank Heaven! the crisis,
    The danger, is past,
    And the lingering illness
    Is over at last—
    And the fever called "Living"
    Is conquered at last."

    https://www.poetryfoundation.org/poems/44887/for-annie

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  15. Mi ricorda qualcosa avvenuta nel 2007/2008. Probabile che se qualcuno non la ferma in tempo, a breve ci sarà qualcuno che si farà male.

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    1. Questa volta non saremo noi, o almeno non da soli.

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    2. Senza MES credo di si! Sperando che non tentino di punirci come avvenuto nel 2011/2012 con tanto di volenterosi carnefici domestici e giornali con titoli vergognosi. Ma sarà più difficile.

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  16. La svista nell'intervento e' riguarda ciò che ha detto il ministro tedesco sul loro rispetto delle regole 😀

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  17. Madame Lagaffe è stata inutile e dannosa quando era al FMI e si conferma tale anche in BCE. Ovviamente non è l'unica responsabile, infatti è in ottima compagnia di "autorevoli" economisti libberioti.
    Visto che i membri di queste "prestigiose" istituzioni non sono penalmente perseguibili, anche se meriterebbero ergastolo e lavori forzati, saranno puniti dalla Storia e soprattutto dal Karma, che in questi casi colpisce gravemente la salute; tanto morto un libberiota se ne fa un altro 😊

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  18. Considerazioni quantomai necessarie, ben fatto!
    Osservo solamente che con questa stretta monetaria si é ravvivata la natura da falco della “nostra” Banca Centrale smentendo ancora una volta l’argomentazione portata avanti da Modigliani in giù (più volte qui ripresa e smontata) secondo cui creando l’euro avremmo sottratto l’europa ai mortificanti inasprimenti monetari imposti dalla BuBa.
    Questa argomentazione a favore della moneta unica ha effettivamente ripreso vigore (dopo la sua prima avvisaglia di fallacia con Trichet) con il mandato di Draghi ma in realtà é sempre stata priva di fondamento: infatti in quel periodo il tasso di inflazione é sempre stato sotto il target del 2% pertanto qualsiasi politica monetaria restrittiva sarebbe stata ingiustificabile; inoltre, come ben sappiamo, fu la stessa politica monetaria accomodante fatta da Draghi, tanto pubblicamente criticata dai tedeschi, a permettere una svalutazione dell’euro, vero viatico dello spostamento del surplus teutonico dalla periferia d’Europa al resto del mondo (Stati Uniti in testa). Sicuramente non avrà fatto piacere ai creditori del nord ma ricordiamoci anche che senza le operazioni di rifinanziamento presso la Bce prima e il Qe dopo, avrebbero riavuto indietro i loro soldi con svalutazioni a doppia cifra anziché uscire indenni (o quasi) dal rischio sovrano del sud (lo so, c’é anche il Mes che ha fatto da ancella all’operazione).
    La cosa interessante, almeno credo, é che l'interesse del nord a fare pressioni su Francoforte per ulteriori strette possa alla fine ritorcersi contro (come anche da lei suggerito): innegabilmente l’interesse di Germania&Co é quello di ridurre il più possibile la passività del tasso di interesse reale che danneggia le ricche Pne accumulate fin qui ma allo stesso tempo, una politica monetaria siffatta mette sempre più sotto pressione l’enorme debito privato (ben più sensibile di quello pubblico come ci dice la storia) che questi Paesi hanno accumulato.
    Sarà interessante vedere se prevarranno i legittimi interessi dei creditori o i timori per le innumerevoli bolle innescate.
    O almeno credo che possa essere questa una interpretazione delle motivazioni in gioco…
    Quello di cui possiamo essere certi é che la Bce non é indipendente, o al massimo lo é da noi (“italiani”, per i piddini), ma certamente non da loro (e non c’era bisogno di questa situazione per vederlo).
    Altra cosa abbastanza assodata é che la retorica dell’aumento dei tassi per ridurre l’inflazione é appunto solo retorica e anche qui ci viene in soccorso la stessa Bce la quale ci dice che un aumento di 100 punti basse produce una diminuzione dell’inflazione di solo 0,16% (in linea peraltro con la letteratura scientifica che stima uno 0,10%).
    Condivido molto le sue considerazioni finali tranne che sul punto conclusivo sul quale sono ben più scettico (ma spero moltissimo di sbagliarmi).
    Almeno lei ci prova però e questo é già molto…

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  19. Il tasso di inflazione dovrebbe tenere conto anche del costo della casa, cioè anche dell'aumento del costo mensile del mutuo. Alzare un tasso per, nella migliore delle ipotesi, abbassarne un secondo ma tenendo il caro vita uguale. A che pro? Non piace il numerino ma la sostanza non cambia?

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  20. "My colleagues and I are acutely aware that high inflation is causing significant hardship, and we are strongly committed to returning inflation to our 2 percent goal. Over the past year, we have taken forceful actions to tighten the stance of monetary policy. We have covered a lot of ground, and the full effects of our tightening so far are yet to be felt. Even so, we have more work to do. Our policy actions are guided by our dual mandate to promote maximum employment and stable prices. Without price stability, the economy does not work for anyone. In particular, without price stability, we will not achieve a sustained period of labor market conditions that benefit all."

    E' l'incipit di Jay al "Semiannual Monetary Policy Report to the Congress":

    https://www.federalreserve.gov/newsevents/testimony/powell20230307a.htm

    Lo schema mentale resta questo. Non funziona ma resta questo.




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  21. Non so se qualcun'altro lo ha scritto, non ho letto tutti i commenti. Fosse che "L'Europa si costruisce nelle crisi" e che quindi - complici un po' di coincidenze: inflazione da commodity/ripresa post covid, che però venderemo ai media come inflazione da guerra in ucraina + USA che alzano i tassi di interesse, per le loro ragioni, ma questo non lo diciamo proprio nei media) - la BCE/Leuropa vogliano deliberatamente creare una crisi, con la scusa riportare i tassi di interesse sopra lo zero (perché sennò fa brutto) e al contempo non svalutare rispetto agli US, aka mantenere lo status di seconda moneta di riserva?

    Spero di non aver scritto blasfemie, ciccarone in triennale mi mise 18 (o 24?) col testo di krugman, premio nobel da pochissimi anni, all'epoca. Nel frattempo ho studiato (meglio) altre cose e la macro è rimasta una piccola passione coltivata molto male, chiedo scusa per eventuali fesserie.

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  22. Comunque... Così a okkio (con la k di Kossiga)... Viste le vicende di oggi... Mi sa che non si va molto lontano... Boh, vedete un po' voi...

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    1. Verrà il giorno che questa vostra pregiudiziale sfiducia, nonostante che in fondo mi faccia gioco, perché dimostra di che pasta siete, mi romperà irreversibilmente i coglioni…

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    2. calma prof! io sono dalla parte dei buoni....

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  23. Stasera a ottoemezzo i professori Sattanino e De Angelis coadiuvati dalla sacerdotessa stanno sparando sesquipedali cazzate su MES e Fondo salvastati. Sentiteli perchè è allucinante. Ho dovuto cambiare canale altrimenti sarei morto di crepacuore.
    Questa gente va denunciata per falso e radiata dalla categoria.

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  24. Dalla faccia direi che potrebbe essere PDino o Marattiniano Magari ci vorrebbe un economista con solide basi in storia dei fondi salvastati.

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  25. Non ho le basi per entrare in questa discussione. Mi viene però da fare una battuta cattiva. Per anni, ci è stato detto che il problema di una domanda bassa doveva essere "curato" con le politiche supply side. Ora che, secondo tutti i massimi esperti d settore (per usare un'espressione da ppdm), il problema arriva dal lato dell'offerta va affrontato tagliando la domanda. Mah...

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  26. Le azioni di Lagarde sono sicuramente mosse dall'obiettivo (non palesato) di mantenimento del tasso di cambio , o di rafforzamento, per favorire quei settori economici di un paese a caso

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