daniele ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "La maggioranza silenziosa":
mi scusi ma questa che siamo entrati nel governo perchè così poi siamo riusciti a farlo implodere la racconti a qualcun altro. Suvvia un po' di decenza.
Pubblicato da daniele su Goofynomics il giorno 23 ago 2022, 17:03
Che tenerezza, che nostalgia!
Sul blog sono tornati i fuuuuurbi, quelli che "a loro non la si fa", quelli che sanno meglio di te, avendo meno informazioni di te (anche perché non leggono o non capiscono quelle che gli dai), che cosa è veramente successo, quelli che ti spiegano come va "er monno" (sò Diego, ti scpieco..."), con quel tono fra il saccente e il risentito che aggiunge una piacevole nota agrodolce al loro lucido delirio...
Io voglio bene ai fuuuuurbi! Sono sempre stati fonte di grande divertimento (essendo primatisti di umorismo involontario), ma anche stimolo per approfondimenti che poi, a conti fatti, sono risultati utili anche per i meno fuuuuurbi. Un esempio? Fra le prime categorie di fuuuuurbi che abbiamo incontrato, ricordo quelli che all'epoca Claudio aveva definito i "materieprimisti": mi stimolarono a scrivervi questa spiegazione delle condizioni di Marshall-Lerner che forse dovreste rileggere (o addirittura leggere, se siete così niubbi). Oggi quel tipo di fuuuuurbi lì, quelli che volevano insegnarmi l'economia, si è andato a schiantare, sotterrato dalle macerie della propria colossale scemenza. Visto come ci protegge l'euro dal costo delle materie prime? Così bene che si svaluta quando questi costi crescono (e un motivo c'è). Visto che problemi crea il deficit? Così tanti, che il debito è sceso quando ne abbiamo fatto di più (e un motivo c'è). E così via...
Si riaffaccia allora un'altra categoria di fuuuuurbi: quelli che vogliono insegnarmi la politica. Ne sono passati tanti da qui! Il nostro orto è rigoglioso perché concimato dalle loro ossa: il ciclo del carbonio, insomma. Salutiamo quindi il nostro nuovo amico daniele, cui mantengo la minuscola perché di tutte le sue discutibili scelte stilistiche è quella che lo caratterizza meglio, e accogliamo intanto il suo invito alla decenza, che ci impone di riscrivere in italiano quello che lui ci ha scritto in danielese:
Mi scusi, ma questa che siamo entrati nel governo perché così poi siamo riusciti a farlo implodere la racconti a qualcun altro. Suvvia, un po' di decenza!
(se non vedete la differenza, questo blog non è per voi).
Risolti i principali problemi che questa affermazione poneva, cioè quelli ortografici, resta un problema minore, cioè il fatto che io non ho minimamente detto quello che il nostro amico daniele, che evidentemente legge come scrive, mi attribuisce. Quello che ho detto (rectius, scritto) è facilmente reperibile nel relativo post e ve lo riporto qui:
In tutta evidenza, non ho detto che siamo entrati nel Governo "per farlo cadere".
Quello che dico è che se fossimo rimasti all'opposizione il Governo sarebbe ancora lì, sorretto dalla sua maggioranza Ursula (creando peraltro un discreto imbarazzo al suo premier, che non saprebbe come tirarsene fuori, ma questo è un altro discorso!), perché le maggioranze parlamentari non si contano sui dati dei sondaggi, o sulla vostra riverita opinione di che cosa sarebbe giusto che fosse ("avessi e fossi è 'l patrimonio dei coglioni", diceva la mia bisnonna...), ma sui seggi effettivamente assegnati alle ultime elezioni. Proprio così: se fossimo restati fuori dal recinto ad abbaiare, adesso non staremmo andando al voto, per un banale dato numerico. Il blocco composto da FI, IV, M5S (più esattamente: i suoi due monconi), PD e autonomie (che sono governative per ovvia vocazione), cioè la maggioranza Ursula, oggi fa 181 membri (senza contare le componenti del Misto governative, come gli ex amici di Speranza, cioè quelli riconducibili a una delle tante sfumature della sinistra ipocondriaca).
Siccome 320/2 = 160 (salvo prova contraria), la maggioranza Ursula, se si fosse costituita, sarebbe ancora ben salda. Per questo il PD voleva che noi non entrassimo, e mandava in giro i suoi scout per capire che intenzioni avevamo: perché in questo modo si sarebbe blindato. Ci voleva tanto a capire che se il nemico ti consiglia una cosa, forse è meglio non farla?
Dopo di che, se siamo entrati in maggioranza non è ovviamente per far cadere il Governo (il che non significa che io questo Governo lo desiderassi: ho già detto che ero contrario), ma perché qualcuno (non io) voleva sostenerlo, non rendendosi conto del fatto che questo Governo era o sarebbe comunque diventato un governo sostanzialmente a trazione PD (come dimostrano la gran parte delle scelte di sottogoverno fatte, a partire da quella del capo di gabinetto - che è una persona amabilissima, con un unico significativo difetto: è del PD! - e come confermano le scelte fatte in materia di nomine pressoché ovunque, ma soprattutto alla Rai). In quanto governo a trazione PD, il governo dimissionario non avrebbe fatto molto per venirci incontro, e in particolare avrebbe ostacolato tutte le misure che ci avrebbero potuto consentire di consolidare il nostro consenso presso il nostro elettorato. Quindi chi sosteneva l'entrata al Governo perché spinto dalle vostre richieste di "fare qualcosa" (perché erano le vostre richieste), o perché "celo chiedono i nostri imprenditori", avrebbe vista frustrata la propria lecita ambizione di poter contribuire ad alleviare le vostre sofferenze, non solo economiche.
Così è stato.
Quello che ad alcuni era chiaro ex ante, ad altri è diventato chiaro ex post, quando il risultato delle amministrative di giugno ha fotografato la situazione, e naturalmente questa consapevolezza era andata crescendo prima in chi era nella trincea parlamentare e dopo in chi era impegnato altrove in altri incarichi.
Ognuno ha i suoi tempi, per motivi oggettivi o soggettivi.
Fatto sta che la scelta di Matteo, la cui consapevolezza dei fatti posso presumere non fosse inferiore alla mia, era quella giusta. Se ora abbiamo un'opportunità concreta di vincere le elezioni è perché entrando in maggioranza abbiamo concorso a creare naturaliter quella particolare entità denominata "centrodestra di Governo", che ora, saldatosi con il "centrodestra di opposizione", è confluito nel centrodestra tout court, mettendo quest'ultimo in condizioni, grazie alle particolare dinamiche della legge elettorale, di contendere il potere al PD. E se parlo di contendere il potere non mi riferisco tanto alla maggioranza parlamentare, che, come credo abbiate capito, conta il giusto (altrimenti il PD non riuscirebbe a governare senza vincere le elezioni), ma il potere, cioè la possibilità di incidere su quegli apparati che rispondono al PD non perché questo consista di komunisti kattivi, come qualche buontempone racconta, ma perché è il naturale erede della DC, un partito che in Italia è stato al governo per 40+30 anni (ovvero 40 sotto forma di DC e 30 sotto forme mutevoli), durante i quali ha avuto ampio modo di garantirsi la lealtà della macchina.
Restando compatti abbiamo lasciato che gli altri si sgretolassero, e ora in tutti i collegi uninominali (che sono un terzo) il candidato della coalizione di centrodestra (a Chieti, io) si scontra contro candidati di singoli partiti, che non sono riusciti a mettersi insieme. Un vantaggio tattico che in effetti compensa la perdita di consenso determinata da una scelta che gli elettori non hanno capito (e io non l'avevo capita con loro, ma sono stato zitto). Proprio così: quello che mi dà il vantaggio che ho sui miei avversari è una scelta di Matteo che personalmente non avevo capito e avevo avversato. Ma aveva ragione lui.
Capisco l'ovvia obiezione: "Ma a noi che ce ne frega se tu verrai eletto? Noi abbiamo soffertooooh!"
Me ne rendo conto. Con la maggioranza Ursula (da FI a LEU) non avreste sofferto di meno e non potreste ora rivalervi su chi ha leso i vostri diritti.
Segue l'altrettanto ovvia obiezione: "Ma anche voi avete votato millemila fiducie quindi siete compliciiiih e io non vi voto piuuuuh!"
E certo! Se non lo avete capito fin qui perché le fiducie sono state votate, temo di non riuscire a farvelo capire ora. Se l'idea era di evitare che FI cedesse all'attrazione fatale del PD, votare contro il Governo e quindi schierarsi con FdI non credo fosse proprio il modo migliore. Avremmo dato al fronte "Ursula" un'ottima occasione per cacciarci fuori e compattarsi. Sarebbe stato intelligente? No. Infatti alcuni di noi (anch'io) spesso lo abbiamo chiesto, ma altri di noi (più saggi) ci hanno fatto capire che non se ne parlava.
Io dico: qui per anni e anni me le avete gonfiate con la vostra retorica bellicista: "Siamo in guerra! Il nemico! Combattiamo!", ma della guerra, e prima ancora della vita militare, mi pare che sappiate molto poco. In guerra capita che ci siano delle vittime. Pensate che non lo sappia? Sono anni e anni che qui accolgo le vostre storie di disperazione, quelle che i punturini hanno deliberatamente scelto di non raccogliere e di non ascoltare. Sono anni e anni che sudo sangue ascoltandovi, e così è stato anche negli ultimi due anni e mezzo. Ma avreste preferito la soddisfazione effimera di sentire Bagnai "che gliele canta", o la soddisfazione più concreta di poter restituire a un PD spappolato quello che vi ha fatto in questi ultimi anni?
Tanto vi dovevo.
Se non lo capite così, proveremo in un altro modo.
Oggi ho avuto tempo di spiegarvelo perché ero in missione a Milano, a spiegare più o meno le stesse cose a dei fondi, ma da domani sarò di nuovo in campagna e di tempo ne avrò molto meno. Non vi dico nemmeno l'ovvio: se vi astenete o disperdete il voto presso gli scappati di casa perché quello ha detto o quell'altro ha fatto vi danneggerete da soli e avrete anche l'opportunità di capirlo. Le "forze antisistema", la meravigliosa galassia del CLN de sta ceppa, non riuscirà ad arrivare in Parlamento e se ci riuscirà non avrà accesso a nulla che non siano l'aula, la mensa e la toilette. Non potranno fare nulla, tranne ragliare, mangiare e un'altra cosa: tutto quello che darete a loro lo toglierete a noi, cioè lo darete al PD.
Ma sapete che c'è?
Chi se ne frega!
Vinceremo lo stesso, perché le preoccupazioni ora sono altre: dopo la punturina è arrivato il punturone, l'ultima bolletta, quella che ha fatto capire a tutti (ma questa volta veramente a tutti) di che cosa stava parlando Salvini da novembre scorso. Quindi il vostro gesto "de testimonianza", la vostra ripicchetta di bambini che pigliano a calci le gambe perché hanno battuto la testa sullo spigolo del tavolo, non servirà a darvi alcuna soddisfazione, e non ci toglierà un gran che. Vi rimarrà l'amarezza di aver votato per i vostri aguzzini, credendo a quattro caratteristi arruffapopoli che millantavano di poter salvare "er monno", e a noi rimarrà, come al solito, l'onere di salvarvi da voi stessi malgrado voi stessi. So che suona paternalistico, e infatti io a salvare chi va dietro ar Cotenna rinuncerei volentieri, se non fosse che non posso lasciar andare a picco la barca che porta anche me...
daniele non l'avrà capito perché non vuole capirlo, chi lo aveva già capito ora ha qualche parola in più per spiegarlo agli altri: per oggi è tutto, domani siamo in Frentania...