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martedì 18 febbraio 2020

C'è tanto bisogno...

(...vi scrivo da un hotel qualsiasi di "Brassels". Ho evitato il distopico Radisson Red, ma anche, a scanso di polemiche, il lussuoso Sofitel - quello della Merkel, che comunque erano tutti pieni per il felice allineamento astrale di Consiglio dell'Unione Europea, Collegio dei Commissari e Settimana parlamentare europea, e sono da qualche parte fra Ixelles e Marolles, già a letto a un'ora in cui secondo i piani sarei dovuto atterrare. Ma il bello di avere a che fare con una maggioranza inconcludente è che ogni tanto ti si liberano degli spazi, e così son potuto partire prima, e arrivare prima. Se vogliamo, è anche il bello di essere gentile: un bel sorriso risolve tanti problemi, anche quello di dover seccare l'ufficio viaggi con una richiesta last minute. Ho già fatto qualche incontro, e ho imparato, come ogni volta, qualcosa di più. Ma ha senso condividerla con voi, che tanto non la capireste, a rischio di far capire quello che ho capito a chi non deve capire che l'ho capito? Direi di no, anche se... vedi alla voce "non lo capireste" - detto con affetto, ovviamente: ma dopo due settimane di #hadettoGioggettih che cosa volete che vi dica, se non, come sempre, quello che penso?

Poco male: qualcosa da dirvi, che credo possiate capire, ce l'ho, e ve lo dico. Non vi piacerà. Ma, del resto, non vi sarebbe piaciuto nemmeno quello che non avreste potuto capire. Perché fra me e voi, nonostante l'affetto che ci lega, sopra esemplificato da un qui bene amat bene castigat, c'è una differenza profonda e temo insanabile: a voi piace vincere, e a me combattere. Quindi io tendenzialmente vinco. Quanto vorrei potervi insegnare questo! Ma se non vi ho insegnato la tenacia in quasi dieci anni, temo di dovermi per una volta arrendere: sono un insegnante peggiore di quello che mi illudevo di essere...)


Mi manda un WhatsApp @_polemicamente (si chiamava così, una volta, prima di chiudere l'account), la regazzetta che mi fece notare con quanta freschezza il Governo olandese ammette, sul suo sito ufficiale, che stare nell'euro all'Olanda conviene perché altrimenti, dato il surplus commerciale del paese, il fiorino si apprezzerebbe, mettendo le esportazioni in difficoltà. Quando non saremo più una colonia sul sito del MEF ci sarà una serena constatazione uguale e contraria: ormai se ne sono accorti anche quelli intelligggenti (poverini: non sanno che fanno ridere i polli con queste verità postume che nei paesi civili sono tranquillamente affermate dagli uffici governativi, senza tanto latinorum economichese), e quindi fra un po' lo si potrà dire, ma non entro adesso in questo discorso. All'amica avevo chiesto di informarmi in merito alla ratifica del CETA che si sarebbe tenuta al Parlamento olandese, dove il premier Rutte ha una maggioranza risicata. La stampa anglosassòne palpitava temendo un esito infausto (per i suoi azionisti), ma poi l'amore (per il libero scambio) ha trionfato e il CETA è stato ratificato: 72 favorevoli contro 69 contrari alla Camera. Al Senato non andrà in modo molto diverso. Come spiegavo ieri a "Parole guerriere", non ratificare un trattato concluso da un Governo equivale a sfiduciarlo, e evidentemente la colla per poltrone non si vende solo in Italia.

A seguito di questa notizia ovvia, l'amica aggiunge un messaggio meno ovvio:


Altro argomento da non perdere di vista: sull'Algemeen Dagblad si scrive che l'Expertisecentrum Euthanasie dell'Aja ha ricevuto 3.122 richieste di eutanasia nel 2019: + 22% rispetto al 2018. Fanno 13 persone al giorno. L'aumento viene attribuito anche alla risonanza mediatica ottenuta dal caso della paziente affetta da demenza di cui ti scrissi mesi fa, caso sul quale la corte suprema deve ancora pronunciarsi (il medico in questione è stato accusato di omicidio, ma non ha subito conseguenza penali: nel 2012, stando all'articolo, la donna aveva firmato un documento dove dichiarava di voler morire nel caso fosse stata ricoverata perché demente. Tuttavia, quattro anni dopo, aveva detto al medico di non voler ancora morire; ma non è stata ritenuta in grado di esprimersi razionalmente al riguardo, dunque di decidere di e per se stessa, ed è stata fatta fuori). Sta di fatto che il numero di richieste accolte dalla clinica aventi come motivazione la demenza è passato da 70 (2018) a 96 (2019). La clinica lamenta carenze di personale medico e amministrativo, psichiatri innanzitutto: "De nood ist groot", cioè, in inglese: "We are in great need", ovvero: "C'è tanto bisogno". Dall'inferno è tutto, linea allo studio.



(...e ora, confortato da questi begli squarci premonitori sul nostro futuro europeo, ma anche americano - gira questa roba qui, che spero proprio non sia vera ma purtroppo è verosimile! - quel futuro in cui vi abbatteranno con un colpo alla nuca quando non sarete più produttivi - e vi useranno come fonte di proteine, perché tanto lì arriveremo, passando per le locuste! - mi godo il sonno del giusto, in attesa di una giornata di incontri piuttosto intensi. Vi lascio alle vostre divertenti elucubrazioni a base di "Tizio ha detto, Caio non ha fatto...". Non c'è nulla che possa stupirmi, soprattutto non in peggio, di quanto sto vedendo in questi giorni. L'umanità o la si ama o non la si ama: motivi per farlo, oggettivamente, non ce ne sono poi molti. Ma qui è andata così, e continua ad andare com'è sempre andata...)