L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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lunedì 27 novembre 2017
Emigranti (la sede)
(...la foto non è venuta un gran che bene: quando verrete a trovarmi capirete perché...)
Quelli che vedete sono quattro acquerelli di Lucia Lamberti, un'artista italiana che segue questo blog, come altri, o almeno lo seguiva qualche anno fa. Mi fermò al Goofy2 (domenica 27 ottobre 2013), per offrirmi, con una dedica scritta su un biglietto Eventbrite che ancora conservo, quattro suoi lavori da una serie di dieci, esposta nel giugno 2009 al consolato italiano di Bruxelles. I lavori sono, dall'alto al basso e da sinistra a destra (come normalmente si legge): L'ingegnere, Ultimo a destra, L'antenna, Alta pressione. Raccontano le storie di suo padre, Vincenzo, che da Mercato San Severino andò nel nord Europa a cercare lavoro. Poche foto provenienti da questa esperienza sono servite da traccia per la serie di acquerelli, che raccontano il lavoro, e la sua precarietà. "L'instabilità e la disappartenenza", dice Antonello Tolve nel catalogo dell'esposizione.
Per anni questi acquerelli sono rimasti sul coperchio del pianoforte. Non avevo dove metterli, non avevo il tempo di guardarli, non avevo, in effetti, il tempo di nulla.
Da novembre è diventata operativa la nuova sede di a/simmetrie. Finalmente ho avuto il tempo e il modo di mettere nel giusto risalto questi lavori. Sono di fronte al mio studio e ci passo tutte le mattine. Penso ai nostri emigranti passati e a quelli futuri. Mi ricordo quanto scrivevo nel 1997:
Parole che mi sembravano ovvie, e delle quali certamente non capivo allora tutta la rilevanza. Veramente, allora, non la capiva nessuno: si era ancora ai proclami in favore della mobilità dei fattori vista come bene in sé e per sé. Proclami ideologici e disumani, perché non si trovava, in essi, alcuna considerazione dei costi umani, per chi deve partire, e per chi deve accogliere questa cosa, il lavoro, che non è una cosa: sono esseri umani. Anzi! Chi questi costi li riconosceva, come il compianto (per antonomasia e antifrasi), attribuiva loro una funzione pedagogica! La medicina, si sa, deve essere amara.
Ora, ogni sera, quando chiudo il Pc, come sto per fare, passo davanti a questi quattro lavori, me li guardo, e mentre torno a casa penso se sto facendo abbastanza per difendere il diritto di ogni essere umano di rispettare le proprie radici.
Ci sono voluti quattro anni per dar loro una sistemazione consona. Questo è stato possibile grazie alla vostra generosità, che mi permette di avere una sede decente, e quindi di dare il giusto riscontro al vostro lavoro, a partire da quello degli artisti, come Lucia, per procedere con quello dei tanti altri che condividono con me esperienze o conoscenze di altra natura, ma tutte utili.
Certo, io sono solo, e sono il punto focale di una comunità di parecchie migliaia di persone. Per riuscire ad avere relazioni sia pur minime, essenziali, con voi, e anche per poter aumentare l'efficacia della mia azione, è necessario assumere personale che mi liberi da alcune incombenze, e mi restituisca spazio per dedicarmi alla ricerca, e a voi. Come forse non avrete visto, abbiamo cercato su LinkedIn un professionista che potesse aiutarmi. Il Numero due (aka Emilio Largo) mi ha detto, con grande soddisfazione, che l'annuncio ha avuto un successo spropositato: se non ho capito male (non sono su LinkedIn) hanno risposto in 400, per un profilo professionale dove normalmente le risposte sono poche decine. Ora è stata fatta una shortlist. Gli squali del Numero due sono belli grassi: presto vedrò i pochi candidati superstiti, e ne sceglierò uno. Il nostro sito è fermo, i nostri social sono fermi, le nostre collane sono ferme. Di quello che mi è successo negli ultimi due anni sapete solo una piccola parte, ma ho resistito e ora sono di nuovo efficiente (e qualcuno ha avuto la gentilezza di notarlo). Certo, da solo non riesco a rimettere tutto in moto, ma è proprio ora, mentre il nemico si crogiola nelle sue illusioni che rapidamente si sfaldano, che occorre potenziarsi, per poter essere sufficientemente incisivi al momento opportuno.
Parleremo (anche) del da farsi al #goofy6, con chi ci sarà.
A presto!
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