Scusate, due parole di verità su un termine che probabilmente sentirete citare nei prossimi giorni in sede di discussione delle proposte di "pace fiscale": il "magazzino", oggetto dei sogni bagnati degli ortotteri.
Che cos'è il "magazzino"?
Si indica con questo termine l'ammontare dei crediti che l'erario vanta verso i contribuenti, più specificamente di quelli iscritti a ruolo, cioè delle cartelle esattoriali emesse. L'idea semplicistica è più o meno questa: i bottegai (il barista che non fa lo scontrino, Idraulik che non fa la fattura, ecc.) sottraggono all'erario mille miliardi (rectius: mille mijardi, perché la pronuncia elettiva delle cazzate lievi imprecisioni resta per me il romanesco), quindi basterebbe andare a casa dei bottegai a prenderli e come per magia abbatteremmo il debito pubblico di oltre un terzo!
Basta poco, che cce vò?
La realtà, non ne sarete stupiti, è un pochino più nuancée. Vi fornisco qualche dato per orientarvi. I dati che userò non sono recentissimi (quelli recenti li ha il viceministro Leo, più tardi glieli chiedo) ma la situazione è caratterizzata da una certa inerzialità, quindi il quadro che vi fornirò può essere considerato veritieri. Li ho tratti da questa audizione del Direttore dell'Agenzia in Commissione Finanze, svoltasi nel luglio del 2023.
La sintesi all'epoca era questa:
I miliardi complessivi erano 1153, il fenomeno riguardava 22,8 milioni di contribuenti (persone fisiche e aziende). Poco fa l'ottimo Gusmeroli mi ha citato questa fonte:
da cui si desume che negli ultimi due anni siamo passati da 1153 a 1275 (un incremento di 122 miliardi, di cui 68 nel 2024), con un tasso di crescita di poco superiore al 5% l'anno.
Nell'attesa di avere il dettaglio 2024, vi faccio vedere il dettaglio 2022, così vi fate un'idea.
E qui già cominciate a capire che la favoletta dei "mille mijardi" non corrisponde esattamente alla realtà. Al netto dei soggetti falliti, dei soggetti deceduti, dei nullatenenti (anagrafe tributaria negativa) e dei contribuenti già soggetti ad azione cautelare o esecutiva (pignoramenti, ecc.), il magazzino residuo netto si riduce a 114 miliardi, di cui circa 79 di crediti verso l'erario, 24 di crediti verso gli enti previdenziali, e il resto di crediti verso altri enti (enti locali, consorzi di bonifica, ecc.).
Sempre tantissima roba, siamo d'accordo, ma dovremmo poi ragionare sul perché continuiamo a raccontarci che possiamo riscuotere somme che all'atto pratico si sono dimostrate inesigibili...
Un altro spaccato interessante riguarda quando sono sorti questi crediti:
Il 29% dei crediti è sorto nel decennio 2000-2010: diciamo, per avere un ordine di grandezza, che in quel decennio ogni anni ha contribuito al 3% dell'attuale magazzino (ragionamento grossolano, lo ammetto in partenza). Il 59% dei crediti è sorto nel decennio successivo, quello dell'austerità: diciamo che in quel decennio ogni anno ha contribuito al 6% dell'attuale magazzino, cioè a circa il doppio di quanto era accaduto prima. I benefici dell'austerità sono evidenti. Nel biennio 2021-2022 ogni anno ha contribuito a circa il 6% del magazzino (e qui si vedono pandemia, guerra, ecc.).
La tabella che mi affascina di più, però, è questa:
Il 47,6% dei contribuenti inseguiti dall'Agenzia (che fa bene ad inseguirli, sia chiaro!) hanno debiti fino a 1000 euro, cioè relativamente irrisori, che corrispondono allo 0,9% del totale del carico residuo (cioè del "magazzino"). Di converso, il 69,0% del carico residuo, cioè oltre due terzi del magazzino, è in capo ad un 1,3% di grandi debitori, circa 296000 contribuenti che hanno debiti superiori al mezzo milione di euro.
Questi dati in linea di principio suggerirebbero che c'è un problema di grandi "evasori" (metto le virgolette perché l'esistenza di una cartella non presuppone che ci sia stata la volontà di evadere, ma solo l'impossibilità di pagare) da cui non si riesce a riscuotere, perché nel frattempo occorre gestire amministrativamente il restante 98,7% di piccoli e medi debitori. Va però capito che queste tabelle andrebbero lette in modo organico, cioè incrociate fra loro, e questo grado di dettaglio io non ce l'ho e quindi non posso darvelo. Ad esempio: se i soggetti deceduti o falliti si concentrassero tutti, per qualche cinico scherzo del destino, in quell'1,3% di grandi "evasori", è chiaro che i 796 miliardi circa da loro dovuti ce li saremmo fumati tutti. Di converso, partendo invece dalla Tabella 3, non è chiaro quanto dei 114,18 miliardi potenzialmente esigibili siano costituiti da crediti minimi, medi, o massimi. Non mi ricordo se questi dati ci siano mai stati forniti, me ne accerterò.
Infine, un minimo di dettaglio sui precedenti tentativi di "pace fiscale":
(sotto i governi Renzi, Gentiloni e Conte I). Io in particolare gestii in Commissione Finanze del Senato il DL 119/2018 (con l'ottimo Massimo Bitonci), quello cui, come vedete, aderirono un milione e 450.000 contribuenti, cui si poteva aderire entro il 30 aprile 2019 e da cui ci si aspettava di riscuotere 26,3 miliardi (che sarebbero stati circa un quarto dei crediti effettivamente esigibili) secondo questo meccanismo:

due maxirate iniziali pari al 10% del dovuto, e il resto in sedici rate tutte uguali a partire dal 28 febbraio 2020. Giusto per farvi capire che molti contribuenti sono entrati nel lockdown che ha azzerato i loro fatturati dopo essere stati adeguatamente munti della loro liquidità (poi ci saranno stati i furbi, eccetera: anche su questo sarebbe utile avere un maggiore dettaglio). Se si tiene conto di questo dato, e del fatto che la pandemia ha determinato una complicatissima vicenda di sospensioni della riscossione, riammissione in termini di alcuni soggetti decaduti, ecc., il fatto che a fine 2022 questo provvedimento fra riscosso e quota abbonabile (sanzioni e interessi) abbia ridotto il magazzino effettivamente esigibile di 10 miliardi (meno della metà del totale previsto) non può essere considerato un pessimo risultato. Diciamo che la
ter non è andata peggio delle due edizioni precedenti, pur essendo entrata a regime nel periodo più disastroso della storia italiana, in particolare per le partite IVA.
Tanto vi dovevo.
Molti di voi queste cose le avranno sapute, altri no, saperle è utile.
Dichiaro aperta la discussione generale (e ci vediamo dopo a L'Aria che tira...).