martedì 13 maggio 2025

Monday night fever

…dopo essermi riguardato questa mattina, risparmiandomi il compito di parlare a chi, come notava Andreas Schmidt, non vuole capire (per i più svariati, insondabili e insindacabili motivi) ho preso coraggio e sono venuto a Sulmona ad accogliere l’amico Ostellari (tutte queste cose, se vi interessano, le trovate sulla pagina FB). Ora sto rientrando: domattina Sky Start. Gli argomenti? Esteri (Ucraina, Gaza), difesa, referendum, MES, dazi… L’interlocutore? Misiani.

Io preferirei stare qui con voi a portare avanti il discorso sui salari, ma mi tocca il dialogo fra sordi, seguito alle 12 dall’informativa del MIMIT appunto sui dazi, in cui mi è stato chiesto dal capogruppo di intervenire. Qui l’argomento mi pare che lo avessimo chiuso. Ci sono cose che vorreste che io dicessi a Misiani o in aula?

Eventualmente, le leggo domattina prima di andare… 😉


(…ah, e sì, la febbre se n’è andata! Evidentemente era solo stanchezza. Mi faccio vecchio, cari miei…)

lunedì 12 maggio 2025

Chiuso per stanchezza

Nel post precedente, qualcuno di voi proponeva un interessante esperimento sociale: quello di far vedere ai gestori delle casse previdenziali il grafico della vergogna, per raccogliere le loro reazioni. Qualcosa di simile a dire il vero lo avevo già fatto, ma con riferimento al primo pilastro pubblico. Forse vi ricorderete il mio intervento alla presentazione della relazione del CIV dell’INPS. Comunque, oggi sarei dovuto andare proprio da loro, dalle casse, per un incontro Chatham House, ma non ce l’ho fatta.

Nicola me l’aveva detto: “Albè,  Hai la faccia stanca, c’hai due borse sotto gli occhi! Ti devi riposare. Ma non vi fermate mai?”

In effetti, Nicola negli ultimi due anni ha un po’ cambiato la sua percezione di cosa sia un parlamentare. Mi vede arrivare di gran carriera direttamente dal parlamento, tutto ingiaccato e incravattato, schizzo su in camera, scendo con gli scarponi, parto e me ne sto quattro ore in giro per i boschi col cane, torno, corro su nella mia stanza come Superman nella sua cabina, esco in tuta da parlamentare (completo blu, cravatta, spilletta), e vado a qualche incontro a 60 o 70 km di distanza, “non aspettarmi, domattina facciamo colazione alle sette, va bene?“,  e poi via…

Perché a me arrivare in ritardo non piace, la trovo una scortesia che non infliggerei neanche al mio peggior nemico, e quindi neanche a un compagno di partito!

E Nicola, che giustamente verrebbe farsi quattro chiacchiere, sconsolato, commenta: “Ma voi parlamentari, non state mai fermi?” Di mattina, a colazione, finalmente parliamo un po’: storie di politica, di paese, e della Fiat (chiamiamola così), che in Val di Sangro è un pezzo importante della vita di tutti. Gli racconto un po’ di fatti miei e mi racconta un po’ di fatti suoi: uno scambio paretianamente vantaggioso.

Comunque, io a riposarmi ci ho provato!

Ieri sera sono rientrato alle 22:30, mi sono buttato a letto, e questa mattina mi sono svegliato tardi, verso le nove. Pare che il mucco (maschile di mucca, sarebbe il gatto della mia povera suocera) sia entrato dalla finestra saltando sul letto, e io non me ne sono neanche accorto, tanto profondo era il mio sonno! Eppure, al risveglio, mi sembrava di aver dormito di un sonno leggero, non ristoratore. Fatto sta che, per quanto nel weekend mi fossi sbattuto in su in giù per la mia bella regione, sentirsi così non era normale e quindi alla fine mi sono misurato la febbre.

Come ogni vero uomo, al di sopra di 37:1 entro in agonia. Quindi, questa sera niente post tecnici, niente correzioni al disco, ma solo un po’ di svacco guardando un episodio di CSI particolarmente macabro.

E a Nicola ho mandato un messaggio per completarmi del suo occhio clinico: effettivamente, qualcosa che non andava c’era. Ma domani andrà, perché deve andare: il mio tempo non mi appartiene, e quindi neanche la mia salute.

Intanto, buona notte!

domenica 11 maggio 2025

La sintesi

(...mi dicono che domani sarà disponibile il video, ma intanto vi anticipo una slide, quella che tira un po' le fila del discorso...)



(...è incredibile come le persone non sappiano quello che è successo in questo Paese, forse perché non vogliono sapere a causa di chi e di che cosa è successo. Ma è successo, e di una cosa simile non si può non tenere conto...)

Chiuso per disco

Ho in coda almeno tre post: la seconda parte del post sui salari (dove ci occupiamo dei deflatori), una simpatica rettifica al nostro troll liberista preferito, e una variazione sul tema dei "migranti" che ci pagano le pensioni.

Breve inciso su quest'ultimo punto: ho appena conosciuto un pizzoferratese che ha studiato a Villa Santa Maria, ha fatto lo chef in giro per il mondo, è tornato al paese con pensione americana e non sa che chi vi scrive ha fatto questo in legge di bilancio 2019:


perché glielo ha chiesto il suo capo:


Gli ho spiegato che secondo me paga troppe tasse, vediamo se il suo CAF sarà d'accordo. Comunque, questo è un buon esempio del punto che volevo sollevare: siccome l'uomo è uno, o fa le cose, o le racconta. Quasi sempre chi racconta non fa, e chi fa quasi mai ha tempo di raccontare. Trovare un equilibrio è difficile, ed è per questo che ci si deve costruire una squadra.

Oggi devo lavorare al disco, quindi non posso raccontarvi nulla. Giornata dedicata alla musica, quella mia, e quella della Polizia di Stato. I tre post resteranno in coda, e voi leggerete altro: vi auguro un bell'editoriale di Giavazzi sui danni che ci ha fatto l'euro (lui ce lo ha sempre detto, non ricordate)? A seguire confessione di Draghi...

A presto!

(...magari un giorno vi racconterò la storia della flat tax per pensionati esteri...)

Addendum delle 14:52

Fatto l'inventario:


accompagnato dal rumore della pioggia, che silenzia tutto il resto (non passa una macchina, non abbaia un cane, non nitrisce un cavallo...), allestito il mio studio mi metto in caccia delle magagne:


Non sono poi così tante: godicchio discretamente, nonostante questo riavvicinamento alla durezza del vivere da musicista... L'onoré riprende servizio alle 17:30 a Lama dei Peligni, fate i bravi e a presto!

sabato 10 maggio 2025

L'Avello

Avello, per la nostra amica Three dogs, è "tomba, sepolcro". Parola foscoliana, ma anche boccaccesca ("in uno avello d’una chiesa ivi vicina dopo molto pianto la seppellirono"), e prima dantesca ("ché tra li avelli fiamme erano sparte, per le quali eran sì del tutto accesi, che ferro più non chiede verun’arte"). "Scendere nell'avello" sta per: morire.

L'Avello è un fiume che sgorga dal versante orientale della Maiella, sotto la cresta che unisce il Blockhaus al Focalone, e scorre nel fondo di una forra impenetrabile allo sguardo:


la Valle dell'Avello, che qui vedete a maggio dell'anno scorso. Vedete anche sulla destra il tracciato di una strada sterrata che passa in quota, la strada di servizio di un acquedotto, che parte dal Balzolo di Pennapiedimente. Ho percorso più volte a piedi questa strada verso la madonnina del Linaro, verso le gobbe di Selvaromana, addentrandomi in questo ambiente di una maestosità e di una severità impressionanti, sempre sul ciglio di, o dominati da, balzi di roccia vertiginosi, verso la parete nord delle Murelle:


memorabile impresa del nostro amico Giampiero.

Ieri sera, a Pennapiedimonte, un anziano del paese (che credo non legga questo blog: e come potrebbe leggerlo, se non esiste? Solo per questo lo definisco anziano...) diceva: "Si vede che non erano pennesi: qui a Penna i vecchi ci hanno sempre detto che nella forra non si scende: e infatti nessuno ci va!"

Qualche giorno fa, come sapete, quattro giovani sono scesi nell'Avello, e due sono morti, giusta la definizione della Treccani.

Ieri la luce della gola era livida, fredda:


o forse così sembrava a me, che sapevo che cosa era successo.

Il posto è unico:

e si capisce che possa attirare gli amanti del genere. Fatto sta che il video che vedete è stato girato a settembre scorso, quando la montagna, in quota, era così:


e io, che ho tanti nemici da sotterrare, avevo avuto paura di fare da solo perfino il tratto turistico della forra, la discesa che porta qui.

Ora provate a immaginare quel video in un giorno di disgelo primaverile dopo un inverno in cui, se c'erano due metri di neve alla Polledrara, nel deserto che vedete qua sopra ce n'erano almeno quattro, che si stavano sciogliendo appunto come neve al sole.

Immaginate il volume di acqua?

Tanta adrenalina, suppongo.

Ma troppa acqua.

Una tragedia.

Giovedì ero a Chieti ai funerali, perché pensavo di doverci essere, non tanto da parlamentare, quanto da montanaro (pauroso, ma montanaro). C'era tanta gente, c'erano anche loro. Non ho però avuto il coraggio di assistere a tanto dolore: alla fine della celebrazione sono uscito dalla cripta e sono scappato a Penna a scrivere slides per il giorno dopo (ma questa è una storia che saprete lunedì). Forse era mio dovere far sentire che lo Stato c'era, forse...

Ma in tutta onestà: in una storia simile, lo Stato, che c'entra?

Poi le storie si intrecciano: conosco tanti che li conoscevano, sono tanti i dettagli, non vi annoio.

Resta il fatto che i vecchi di Penna avevano ragione: non si scende nella forra. Io al disgelo non vado da nessuna parte. Il terreno è fangoso, le rocce sono instabili. Se succede qualcosa, poi, la colpa è del sindaco (che è uno dei motivi, il principale, anzi, per cui non capisco come mai la gente si candidi).

Ieri scendendo nuovamente a Chieti per il convegno (vedi sopra alla voce slides) ho incontrato i carabinieri. Presentazioni di rito, e poi: "Siete qui per le indagini?" "Sì, stiamo aspettando il magistrato".

C'è un magistrato che ci aspetta tutti, vivos et mortuos

Nel frattempo, fate attenzione.

Non c'è fretta.


(...sono finalmente atterrato a Pizzoferrato, nel mio buen retiro, e mi torna in mente questo. Mi chiedo cosa io stia inseguendo, per queste provinciali degne di maggiore attenzione, ma forse sto solo fuggendo da qualcuno, verosimilmente da me stesso, so brennen meine Wunden. Domani niente sveglia, e poi vediamo. Qui la quota è bassa, si può fare qualcosa, ma devo anche fare le correzioni dell'ultimo disco, o il neoborbonico mi scuoia vivo. Insomma: non solo la montagna presenta dei pericoli. Buona notte!...)

Multas per gentes et multa per æquora vectus

Chieti, Pennapiedimonte, Chieti, Silvi Marina, San Nicolò a Tordino, Guardiagrele, Pennapiedimonte, Chieti, Ortona… poi Pizzoferrato, Lama dei Peligni, Fossacesia, e Roma.

Solo per dirvi che oltre a questo collegio virtuale ne ho anche uno reale, analogico (diciamo così), che forse non sentiva il mio bisogno, probabilmente non sentirà la mia mancanza, ma apprezza la mia presenza, come io apprezzo conoscere e capire. Quindi non sentitevi trascurati: purtroppo blogger non mi permette nemmeno di pubblicare una foto, ma trovate tutto su FB e IG…

(…il 21 presentazione del libro di Claudio a Sulmona, ma prima, il 17, a Firenze…)

venerdì 9 maggio 2025

“Babbo Natale non esiste” moment

Oggi mostrerò a un convegno del mio ateneo il noto grafico (che Blogger non mi consente più di caricare): quello dello scostamento del Pil dalla sua tendenza storica, discusso qui. Il contesto è quello di un convegno sul tema de iMigranti™️ che ci pagano lePensioni™️, con tanto di gerarchie ecclesiastiche e di 

Poi vi farò sapere (se ne valesse la pena), ma intanto accetto vostri pronostici… 😉

(…la sintesi è che i contributi sociali corrispondenti all’occupazione degli immigrati regolari colmano appena la metà del buco aperto dall’austerità: l’emigrazione di Monti ci avrebbe arrecato il doppio del vantaggio dell’immigrazione regolare - senza aprire il discorso sui danni della irregolare…)


mercoledì 7 maggio 2025

Istruzioni per l'uso della cloaca

Vedo aggirarsi nella cloaca tanti volenterosi Jean Valjean, col loro fardello di verità sulle spalle, e con la loro ansia di diffondere il verbo (Ottavio, Sergio, ecc.). Lungi da me scoraggiarli, atteso che lo scotto da pagare per chi decide di scegliere il campo in cui combattere può essere quello dell'autoreferenzialità, cioè del parlare a se stessi, del non ampliare la cerchia di diffusione del messaggio, tanto più se questo viene consegnato, come qui facciamo, a piattaforme un po' vetuste, che presto, probabilmente, verranno discontinuate (ponendoci un serio e costoso problema tecnico)! Quindi ben vengano escursioni su altri social media. Tuttavia, se proprio ci tenete a proseguire questo vostro peregrinare nell'oscurità e nei miasmi, permettetemi di darvi qualche consiglio affinché questo errare sia fecondo di risultati, perché da come vi state comportando posso dare per scontato che non lo sia, e che anzi danneggi (in termini di seguito) non solo me, ma anche voi!

Già mi avete danneggiato abbastanza spammando l'hashtag #goofynomics, e facendolo quindi scendere nei ratings dell'algoritmo! Io però ho le spalle larghe (larghezza direttamente proporzionale alla nota vastità, sì, quella: non mi fate essere scurrile)! Invece per voi mille follower in più possono fare la differenza, possono significare il raddoppio del vostro pubblico. Permettetemi allora di segnalarvi un dato che evidentemente vi sfugge.

Il noto miliardario non ha acquistato la cloaca perché noi potessimo sguazzarci liberi e felici in nome del frispìc! Lo ha fatto per farci su dei soldi. Questi soldi ce li fa o con forme di abbonamento che ti consentono di avere alcuni privilegi, o con la pubblicità. La pubblicità ha tante più possibilità di dare un ritorno quanto più gli utenti si trattengono sulla piattaforma. Ne consegue che vengono premiati gli utenti che:

1) incentivano altri utenti a restare sulla piattaforma postando contenuti interessanti, e, soprattutto:

2) non incentivano gli utenti a uscire dalla piattaforma, cliccando su link che conducono all'esterno.

Semplice, no?

Ne consegue, ad esempio, che comportandosi così:


Ottavio fa più male a se stesso di quando bene faccia a me, semplicemente perché, fornendo ai suoi follower un link, segnala alla piattaforma di essere un punto di uscita, una falla che va in qualche modo turata, calafatandola con la pece dell'oblio e dell'oscurità.

Come si può fare allora per attirare su un sito terzo le pantegane della cloaca senza rischiare di farsi incenerire dall'algoritmo?

La risposta dovrebbe essere ovvia: bisogna qualificarsi come utenti che generano e trattengono traffico.

Partiamo dal "trattenere".

Se vedete qui qualcosa che vi piace, vi suggerisco una strategia in tre mosse: invece di un singolo tweet, fate un thread di almeno tre tweet. Nel primo metterete magari un grafico, perché cattura l'attenzione (io mi impegnerò a farli più self-contained ed espliciti, in modo che siano ingaggianti), con una breve didascalia. Nel secondo mettete una breve spiegazione testuale.  Nel terzo, infine, mettete un altro po' di testo (ma anche no) e il link all'esterno (cioè al Dibattito).

Volete un esempio?

Primo tweet:

Non è vero che la Germania è la locomotiva dell'Eurozona: la crescita tedesca è sempre stata inferiore alla media tranne che nella fase più acuta della crisi.

Secondo tweet (senza immagine, in risposta al primo):

Secondo i dati Eurostat, nel periodo dal 1996 al 2024 il tasso media di crescita della Germania è stato dell'1.2%, contro l'1.6% dell'Unione Europea a 27. Questo nonostante che durante la crisi finanziaria la Germania abbia approfittato di aiuti di cui non aveva bisogno.

Terzo tweet (facoltativo, senza immagine, in risposta al secondo):

Il criterio della cosiddetta capital key ha infatti comportato che la Bce acquistasse più titoli tedeschi che titoli di altri Paesi non in quanto la Germania avesse più bisogno di aiuto, ma in quanto aveva una maggiore quota nel capitale della Bce.

Quarto tweet (conclusivo, con link, in risposta al penultimo che sarà il secondo se ne avete messi due e il terzo se ne avete messi tre):

Questo aiuto sproporzionato, non il vigore della sua economia, ha consentito alla Germania di superare per un po' la crescita media europea. Per approfondimenti: https://goofynomics.blogspot.com/2025/02/la-locomotiva-tedesca.html.


Precisazioni

(...perché Jean Valjean è astuto come un cervo, altrimenti non sarebbe finito al bagno penale...)

Primo: a vostro discarico, è ovvio che a partire dal post citato per alcuni sarebbe stato difficile articolare un thread simile, perché, ad esempio, le crescite medie non le avevo inserite nel testo, la capital key non l'avevo menzionata, ecc. Proprio per questo, tra l'altro, questo post è abbastanza respingente e non ha molto senso citarlo (scusa, Ottavio): non fornisce informazioni ulteriori rispetto al semplice grafico e non aiuta a capire il grafico. Quindi io posso essere meno criptico nello scrivere, ma voi dovete essere più tattici nello scegliere cosa valorizzare di questo blog, perché il problema che ha la cloaca (trattenere utenti) lo abbiamo ovviamente anche noi, e per risolverlo dobbiamo offrire dal valore aggiunto. Ci sono centinaia di post con grafici ingaggianti e con tutta la spiegazione che potete copiare e incollare, o meglio elaborare, in un mini-thread. Tutto quello che è stato scritto qui è attuale, ogni giorno di più. Perché scegliere le cose meno attuali? Inutile dire che non tutte le informazioni del thread devono venire da un unico post!

Secondo: quando incollate un link da blogspot togliete la parte finale ?m=1:

https://goofynomics.blogspot.com/2025/02/la-locomotiva-tedesca.html?m=1

e inserite semplicemente:

https://goofynomics.blogspot.com/2025/02/la-locomotiva-tedesca.html

così il post non verrà forzato ad adattarsi alla visualizzazione mobile e su PC non si vedrà una schifezza simile:


che tra l'altro elimina la barra laterale con l'indicazione degli altri post, cioè un elemento chiave per incuriosire un eventuale viandante.

Terzo: se un thread vi viene particolarmente bene, considerate di metterlo come tweet fissato. Fissando un tweet potete fare miracoli in termini di visibilità:

(ma io resto umile...), e di questo ovviamente l'algoritmo terrà conto, e vi premierà.

Conclusioni

Da ecclesiarca, più di questo per aiutarvi non posso fare. Sta a voi sbizzarrirvi. Se lo fate con ponderatezza sono sicuro che vedrete i risultati.

Provate (senza fretta) e fatemi sapere. E in ogni caso, se proprio non potete attirare lettori, almeno cercate di non respingerli...

I sorpassi (ancora sul debito francese)

Poco più di sei mesi fa vi avevo parlato del sorpasso:


Intervengo solo per rettificare il titolo: i sorpassi in effetti erano due. Oggi il Völkischer Beobachter salmonato, per bocca di Marco Fortis, ci fa sapere che:


e quindi sì, in effetti i sorpassi erano due: mentre vi esponevo le ragioni di un possibile sorpasso a sinistra del nostro debito pubblico da parte di quello francese, sorpassavo a destra un collega comme il faut, che mezzo anno dopo scopre quanto voi sapevate mezzo anno prima!

D'altra parte, quando si sorpassa lo si fa perché si vuole risparmiare tempo, o anche per una insopprimibile pulsione interiore, quella che l'amico e maestro Giampiero Di Federico mi ha rimproverato l'unica volta che ho avuto l'onore di essere accompagnato da lui in montagna, infastidito dal mio approccio agonistico: "Albè, sei come gli alpini del Pinerolo: mai niun davanti!".

Un nec pluribus impar diacronico che aggiungiamo a quello sincronico.

Il fatto che io sia arrivato prima ci riconcilia in qualche modo con quella pseudoscienza che va sotto il nome di bibliometria:



Con quattro punti di h-index in più nonostante i miei sei anni anagrafici in meno (che oggi sono venti anni percepiti in più grazie ai postumi del secondo colpo della strega in due mesi...) e il brusco arresto della mia carriera sette anni or sono (sfiga! Sono diventato Presidente di Commissione...), diciamo che la fredda e spesso fuorviante oggettività del dato bibliometrico affidava a me il compito di dire la cosa giusta (do the right thing) al tempo giusto, che in scienza è prima, non dopo, visto che il progresso è fatto, appunto, di sorpassi!

Non vorrei però che queste considerazioni suonassero come denigratorie nei riguardi del collega (in quanto economista) Fortis, che invece vi invito a leggere quando lo incontrate, perché se non è tutto giusto quello che dice, non dice quasi nulla di sbagliato, tant'è che ha attirato su di sé l'attenzione dei drindrini, che lo accusano nientepopodimeno che di "narrazioni distorte sull'economia". Sus Minervulam docet, verrebbe da dire. Tatticamente quindi Fortis è un nostro amico in quanto nemico del nostro nemico, e le posizioni di grande equilibrio che prende (e che potrete facilmente rinvenire sul Völkischer Beobachter salmonato) su temi quali il ruolo delle PMI nell'ecosistema industriale italiano, la proiezione internazionale dell'economia italiana, e, come vedete, anche la sostenibilità del nostro debito pubblico, in effetti ce lo rendono simpatico, e suscitano il nostro stupore nel constatare che il principale nemico delle PMI gli dia spazio sul suo house organ! Ma tant'è: anche e soprattutto loro  (i "confcosi") hanno bisogno di rifarsi una verginità...

Il fatto che abbia una produzione accademica più contenuta della nostra, in altri termini, non è necessariamente segno di una minore brillantezza di analisi, anzi, tutt'altro! Mi sembra più il frutto di una scelta, quella di dedicarsi al meraviglioso mondo della corporate governance pubblica o privata. Per quanto un consigliere di amministrazione abbia più tempo di un parlamentare, se vuole fare bene il suo lavoro non ha tanto tempo da dedicare alla ricerca. La vita è fatta di una pluralità di obiettivi e di risultati: mi sono messo a giocherellare con l'h-index e con il "paper teorico" quando questo tipo di argomenti veniva usato dai cretini per denigrarmi, non voglio essere certo oggi io il cretino che denigra, anzi! Spero sia chiaro quindi che il mio riferimento alla bibliometria (come quelli al pieiccdì o alla pirreviù) era assolutamente ironico. Capita molto di rado che le indicazioni di rango accademico collimino con l'interesse concreto e l'originalità del contributo di uno studioso, e abbiamo avuto infiniti esempi del contrario, a partire dall'ormai mitologica "tabaccaia scalabile" di buona memoria!

(...sì, so che il termine usato non era letteralmente "tabaccaia", cari puntacazzisti, a partire dall'amico Carlo, ma l'immagine felliniana del compassato Luigi che si arrampica su per il seno prorompente di una tabaccaia romagnola non riesco a togliermela dalla testa e mi procura un appagamento intellettuale tale da più che compensare il fastidio arrecatomi dal vostro zanzaresco puntacazzismo...)

Direi quindi che se qualcuno deve avere diritto di tribuna nei quotidiani "autorevoli", molto meglio uno come lui, che, come avrete visto se lo conoscete o vedrete se lo conoscerete, argomenta coi dati, in modo piano e rigoroso. Leggerlo, comunque la mettiate, è un piacere.

Mi rimane solo un dubbio atroce: una persona con questa nitidezza di visione non può non capire qual è la radice del problema che ci affligge.

E allora perché non lo ha mai detto?

Una volta sarei stato feroce verso un comportamento che avrei giudicato indice di ignavia e di conformismo. Ora ho imparato a vedere le cose con maggiore apertura di spirito. Bisogna prendere da ognuno il buono, senza pretendere il nostro ottimo, che magari è solo nostro (e quindi non è un ottimo). Io, dal mio essere esplicito, ho guadagnato (forse) più di quello che ho perso, e comunque è stata una scelta mia, che nessuno mi ha imposto e che non imporrei a nessuno. Già ora, nel ruolo in cui sono, essere più esplicito renderebbe meno efficace la mia azione politica, e infatti che l'euro è e resta un gigantesco problema lo dico solo qui, nel blog che non esiste, così nessuno lo sa, perché nessuno deve saperlo, motivo per cui questo blog non esiste e il Tramonto dell'euro non è mai esistito.

Voi però sapete che io lo so, e io so che voi sapete che io lo so.

E secondo me lo sa anche Fortis.

Tanto basti, soprattutto se questo, come mi pare che anche Fortis intuisca, oggi è più un problema per la Francia che per noi.

Ognuno ha diritto di vivere nel mondo che desidera: anche Macron!

"Chi vuole il fine vuole i mezzi per realizzarlo", ricordate?...

martedì 6 maggio 2025

QED 110: bisogna insistere!

Ieri su Twitter Savino Balzano chiedeva: “Che si fa?”. La famosa domanda leninista (“Che fare?”) che mi avete posto in tanti fin dall’apertura di questo blog, quattordici anni or sono. La mia risposta è stata concisa: “Gli si vota contro fino all’esaurimento (loro)”.


Oggi apprendiamo che Merz non ha avuto la fiducia del Bundestag. Non ho idea di come funzioni la costituzione tedesca e quindi non so se abbia altre possibilità e che cosa comporti questo sgradimento da parte di uno dei due rami del parlamento tedesco per le ambizioni del cancelliere in pectore. D’altra parte, da quattordici anni in qua quelli che sanno tutto qui siete voi, quindi vi leggerò con attenzione: magari qualcuno sarà anche un troll, ma certamente non è un operatore informativo, quindi vale la pena di leggerlo! 😉

Questo è un QED per motivi che dovrebbero essere evidenti: se gli si vota contro qualche risultato si ottiene. Certo, gli elettori tedeschi non hanno fatto #aaaaarivoluzzione o il gesto eclatante. Non stiamo assistendo alla vittoria (cioè alla sconfitta) definitiva. Ma sarebbe molto stupido non ammettere che un po’ di sabbia nell’ingranaggio è stata gettata, che questo è molto più di quanto ci potessimo aspettare fino a poco tempo fa, e che sta succedendo perché il popolo tedesco ha votato compatto per il partito osteggiato dal sistema. Duole ammetterlo, ma per una volta i tedeschi sono stati più intelligenti, o meno fuuuuurbi, di noi! Quale sia il partito nel mirino del sistema qui da noi è sufficientemente ovvio, e a chi segue il nostro percorso dovrebbero anche esserne ovvi i motivi, ma in tutta evidenza nelle scelte di voto di molti hanno prevalso altre “logiche". In molti, troppi, hanno ceduto alle sirene dell’astensione, quelle contro cui oggi la sinistra si scaglia, dopo averle strumentalmente schierate contro la Lega al tempo delle elezioni politiche, con un lavoro capillare su tutti i social media, al quale troppi hanno abboccato, nonostante che gli fosse stato mostrato che chi chiamava l’astensione per lo più non era un “rivoluzionario”, ma semplicemente un troll del PD che interveniva eseguendo una strategia assolutamente razionale ma anche chiaramente leggibile. Ovviamente, chapeau a chi ha saputo fare questa intelligente propaganda! Speriamo però che la giornata di oggi faccia capire a chi ci è cascato perché sarebbe meglio non cascarci…

Tanto vi dovevo, e anche qui abbiamo un interessante evoluzione da seguire con attenzione e rispetto.