giovedì 5 settembre 2019

Cronaca di una crisi annunciata


Pur essendo il primo partito della coalizione uscita vincente dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018, la Lega non ha ricevuto l'incarico di tentare di formare un Governo. Questo diniego, indipendentemente dalle sue motivazioni e dal loro fondamento, ha dato luogo alla crisi più lunga nella storia della Repubblica: 88 giorni. Durante tutta questa crisi la Lega ha mantenuto un profilo costruttivo e leale, rinunciando a propri candidati alla presidenza delle Camere e attendendo un via libera dagli alleati di coalizione prima di intavolare discussioni con il M5S, uscito come maggiore singolo partito dalle elezioni. Queste discussioni hanno riguardato contenuti programmatici, non nomi, e sono durate quasi un mese, approdando a un documento formale, il Contratto per il Governo del cambiamento, sottoposto all'approvazione delle rispettive basi elettorali.

È stato accettato un Presidente del Consiglio, presentatosi come "avvocato difensore del popolo italiano", che avrebbe dovuto essere di garanzia e mediazione fra i due partiti della maggioranza (e che certamente offriva sufficienti garanzie all'establishment), ed è stata inoltre recepita la raccomandazione del Presidente della Repubblica di avere un Ministro dell'economia che non desse "un messaggio immediato di allarme per gli operatori economici e finanziari". Pertanto il Ministro dell'Economia e delle Finanze che, stando agli accordi avrebbe dovuto essere proposto dalla Lega, è finito per essere un "tecnico" senza mandato elettorale. Credo di essere l'unico parlamentare che lo conoscesse.

Va osservato che nel suo intervento del 27 maggio il Presidente della Repubblica dichiarava di aver nutrito "perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento" e di averle poi superate. Si parva licet, perplessità simili potevano essere nutrite anche per un ministro di peso come quello dell'Economia e delle Finanze. Come argomenterò qui di seguito, con alcuni esempi (del contrario, purtroppo!), la natura "tecnica" e non "politica" del ministro Tria avrebbe raccomandato uno sforzo aggiuntivo di coordinamento e condivisione con la parte politica, per verificare che vi fosse sintonia nell'attuazione delle linee programmatiche.

D'altra parte, le evidenti contraddizioni di questa ibridazione "tecno-politica" erano state sottolineate fin da subito anche dalla stampa più allineata. Il problema, tuttavia, era più grave di come veniva rappresentato, ed è lì che vanno ricercate le cause profonde della crisi. Per consentirvi di apprezzarle meglio, di capire quali margini di manovra avessimo, interrompo brevemente la mia cronologia per attirare la vostra attenzione su due elementi.

Il primo è dato dalle conseguenze dell'accorpamento dei quattro ministeri economici (Finanze, Tesoro, Bilancio e programmazione economica, Partecipazioni statali), avvenuto in tre passi successivi nel corso degli anni '90 e culminato con il D. Lgs. 30 luglio 1999 sulla riforma del Governo. Il nobile intento suppongo fosse quello di risparmiare ed "efficientare". Il risultato è stato una compressione della politica. Dove prima avevamo quattro ministri, dotati di un mandato politico e soggetti a responsabilità politica (ovvero: se qualcosa non va, il Parlamento ti toglie la fiducia e te ne vai...), dopo abbiamo avuto tre funzionari a capo di tre ministeri formalmente declassati a "dipartimenti" (Tesoro, Finanze, Ragioneria dello Stato - corrispondente al vecchio ministero del bilancio), responsabili, in quanto funzionari, solo verso il loro superiore (il ministro del Tesoro) e non soggetti a responsabilità politica (ovvero: se qualcosa non va, resti comunque lì finché non scade il contratto, ferma restando la possibilità, se si insedia un nuovo Governo, di esercitare lo spoils system nei limiti della L. 15 luglio 2002, n. 145 sul riordino della dirigenza statale).

Il secondo elemento è la struttura del negoziato in Europa. I non addetti ai lavori possono pensare che questo venga condotto dal Ministro per gli affari europei. Le cose però non stanno così. Il Ministro per gli affari europei è un ministro senza portafoglio a capo del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un "ministero" che ha funzioni di monitoraggio (ad esempio, segue e trasmette agli organi parlamentari competenti le direttive e i regolamenti prodotti dall'Unione), di coordinamento (ad esempio, coordina nelle varie sedi parlamentari il recepimento delle direttive europee), e soprattutto di gestione del contenzioso (cioè segue le famose procedure di infrazione), ma non entra strettamente nel merito dei vari negoziati, salvo, marginalmente, in quelli aventi per oggetto le politiche del mercato interno. Tutta la "ciccia" del negoziato sui temi veramente rilevanti (in particolare, sull'Unione bancaria), resta di competenza del MEF.

Sintesi: con l'Unione Europea, che è un'espressione economica, negozia il Ministero dell'economia e delle finanze. In quali sedi? In teoria, in una sede formale, il Consiglio dell'Unione Europea, che in ambito economico si chiama Ecofin, e al quale partecipano i ministri competenti, quelli dell'economia. "Quindi - direte voi - su temi rilevanti come l'Unione bancaria o la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (MES) il Governo del cambiamento si affidava a un tecnico, il ministro Tria?"

Ecco, le cose stanno peggio di così, per due motivi, uno dei quali vi è già noto: il vero negoziato avviene in una sede informale, l'Eurogruppo, con i problemi evidenziati qui (e in italiano qui). Voi direte: ma che ce ne frega se la sede è formale o informale, questi sono dettagli! Santa ingenuità! Immaginate di essere un parlamentare che sostiene un "governo politico con un ministro tecnico" (parafrasando il Capo dello Stato). Come fate, da parlamentari, a verificare che questo tecnico sia fedele al suo mandato politico se le decisioni vengono prese in riunioni in cui non c'è verbale - per cui non si sa chi ha detto cosa - e non ci sono votazioni formali - per cui non si sa chi è stato favorevole o contrario a cosa?

Di fatto, l'Ecofin ratifica le decisioni prese nell'Eurogruppo, che, a loro volta, sono la sintesi dei lavori preparatori condotti nell'Eurogroup working group. Insomma, il lavoro vero, quello sulla zona euro, e più in generale sugli assetti economico-finanziari dell'Unione, si fa nel "gruppo di lavoro sull'Eurogruppo": mi sembra perfettamente logico! Ma c'è un problema: a questo gruppo di lavoro pressoché sconosciuto, che poi è quello che prende le decisioni vere, che definisce i contenuti tecnici degli accordi, chi ci va? Il ministro? No. Il direttore del Dipartimento del Tesoro (un funzionario).

Sintesi delle sintesi, prima di riprendere la cronaca della crisi: per il Governo del cambiamento le decisioni importanti in Europa venivano prese da un funzionario che rispondeva solo a un tecnico. Notate che questo non è un giudizio sulle persone. C'è però un enorme problema di metodo, che, peraltro, anche il Capo dello Stato aveva messo in evidenza, come vi ho sottolineato sopra: in caso di coesistenza di una parte politica e di una parte tecnica, la parte politica ha tutto il diritto di accertarsi che la parte tecnica e quella burocratica siano fedeli all'indirizzo politico che la parte politica esprime in virtù di un mandato ricevuto dal popolo sovrano.

In parole povere: in un ibrido tecno-politico bisognerebbe parlarsi di più, non di meno, e io so di aver dato il buon esempio. Di converso, in un simile contesto ibrido il buon senso dovrebbe suggerire che il ragionamento "queste decisioni incombono al ministro quindi faccio come mi pare", quand'anche sia formalmente corretto, è politicamente scorretto.

Riprendiamo la cronologia...

Tanto perché il buon giorno si vedesse dal mattino, a luglio venivano riconfermati a capo dei dipartimenti economici tre funzionari espressione di una passata stagione politica. Il ministro decideva quindi di non applicare lo spoils system, decisione che può anche avere avuto ottimi motivi (anche la continuità ha i suoi pregi...), ma che non mi risulta venisse particolarmente condivisa con la parte politica (per quel che mi riguarda, è una delle tante cose che ho appreso dai giornali, dopo che per un certo periodo di tempo fonti dei nostri alleati mi avevano indicato che sarebbe stata presa un'altra strada). Certamente non venne condivisa con nessuno, causando qualche problema politico e diplomatico, la successiva decisione del ministro di nominare Domenico Fanizza rappresentante dell'Italia presso il Fondo Monetario Internazionale. Nel breve giro di due mesi si insediavano in importanti sedi negoziali funzionari scelti da un tecnico con condivisione scarsa o nulla con la parte politica, che non aveva potuto in alcun modo verificare la loro consonanza con la rinnovata sensibilità per l'interesse nazionale espressa dal nuovo Parlamento (o almeno dal 17% di esso).


Non stupisce quindi che con l'entrata in vigore della nuova legge di bilancio si evidenziassero tensioni con il Ministro dell'Economia, il quale sembrava restio a seguire il mandato delle forze di maggioranza (ad es. sui risarcimenti ai truffati delle banche, impegno comune dei due leader politici).

In questo contesto in cui la Lega, ma più in generale la maggioranza, non trovava una collaborazione sufficientemente elastica nell'attuazione della propria agenda economica (per motivi magari anche validi, ma che si sarebbero dovuti condividere), i media, in seguito ai diversi successi nelle elezioni regionali, chiedevano ripetutamente a Matteo Salvini quando avrebbe pensato di "staccare la spina" al Governo per tornare ad elezioni, allo scopo di ottenere una maggioranza più omogenea. Salvini ha sempre risposto in modo pacato e costruttivo, negando di voler capitalizzare opportunisticamente il proprio consenso.

I toni sono degenerati rapidamente con l'inizio della campagna elettorale per le elezioni europee. In un momento in cui il nostro principale avversario, il Partito Democratico, si trovava in oggettiva difficoltà a causa di uno scandalo rilevantissimo, quello sulla gestione della sanità in Umbria (l'altro scandalo devastante, quello sulle ingerenze nel Consiglio Superiore della Magistratura, sarebbe esploso subito dopo le elezioni), e in cui, a prescindere da queste considerazioni tattiche, si sarebbe dovuto parlare di Europa, il nostro alleato giocava tutta la sua campagna elettorale su un violento attacco denigratorio alla Lega e a Salvini, culminato in quella che personalmente percepii (e non fui il solo) come una indiscriminata dichiarazione di guerra. Salvini evitava di rispondere agli attacchi, evidenziando solo come in alcuni Ministeri in quota M5S vi fossero atteggiamenti ostruzionistici rispetto a politiche concordate nel contratto di governo.

Tuttavia, all'interno dei gruppi parlamentari cresceva la preoccupazione verso certi atteggiamenti, e in particolare verso i riferimenti al lavoro dei magistrati. Questo lavoro, che andrebbe rispettato in primo luogo non strumentalizzandolo, veniva invece invocato esplicitamente come strumento per arginare una crescente perdita di consensi ("votateci perché gli altri non sono onestih..."). Diventava difficile credere che "dopo" sarebbe stato possibile ricominciare a collaborare, indipendentemente dai risultati delle elezioni: se queste fossero state un successo per la Lega, come i sondaggi indicavano, l'azione politica dei nostri alleati sarebbe stata volta a creare problemi a noi (magari per interposta magistratura), più che a risolvere i problemi del Paese...

Le elezioni confermarono i sondaggi portando a un successo della Lega e una sconfitta della linea dell'alleato. Si determinava così una situazione, ampiamente discussa nel diritto costituzionale, in cui, in un contesto di democrazia rappresentativa, il Parlamento si trovava a non rappresentare più gli orientamenti politici del corpo elettorale. La situazione era incresciosa anche per un altro motivo. A detta di autorevoli commentatori, il Presidente del Consiglio aveva deciso, verso la fine della campagna elettorale, di deporre la sua terzietà, salendo sul carro dei futuri perdenti (dal quale forse non era mai sceso), e questo oggettivamente rendeva difficile ricomporre le fratture che parole avventate avevano creato.

Tuttavia Salvini decideva di mantenere fedeltà all'alleato, nella speranza di ricucire gli strappi, nel frattempo incontrava tutte le parti sociali, trovandole unanimi nel richiedere un importante taglio delle tasse per lavoratori e produttori.

Diventava così chiaro a tutti che per danneggiare politicamente Salvini, impedendogli di consolidare il suo consenso, si sarebbero dovuti frapporre ostacoli alla riforma fiscale, invocando in primo luogo il rispetto letterale dei vincoli europei. Nel frattempo, in coerenza con la linea euroscettica, e in dissenso verso il "cordone sanitario" al Parlamento Europeo la Lega non votava la candidata presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, espressione dell'accordo Merkel/Macron. I voti del M5S di rivelavano quindi decisivi a darle la fiducia, quando la Commissione avrebbe potuto subire una immediata e dura battuta d'arresto, che avrebbe potuto indurre un ripensamento serio di un certo approccio, più di tante dichiarazioni su eventuali pugni da sbattere su un tavolo.. che non c'è!

Nel frattempo Salvini aumentava la pressione sui tecnici del Governo per ottenere una legge di bilancio espansiva per il 2020 con tanti investimenti e un corposo taglio di tasse, mentre al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Economia veniva dato più volte esplicito mandato formale per bloccare in Unione Europea qualunque riforma del MES che potesse danneggiare l'Italia (ricordiamo che, già all'epoca del governo Monti, l'Italia aveva dovuto sborsare oltre 50 miliardi per questo fondo europeo). In particolare, con la risoluzione del 19 giugno 2019 il Presidente del Consiglio aveva preso l'impegno, poi non onorato, a "render note alle Camere le proposte di modifica al trattato ESM, elaborate in sede europea, al fine di consentire al Parlamento di esprimersi con un atto di indirizzo e, conseguentemente, a sospendere ogni determinazione definitiva finché il Parlamento non si sia pronunciato". Più in generale la Lega, sulla base della accresciuta responsabilità derivante dal 34% ottenuto alle europee, sollecitava ripetutamente Presidente del Consiglio e Ministro dell'Economia a condividere e concordare la strategia negoziale in UE e ad mostrare la volontà di impostare una legge di bilancio espansiva e coraggiosa. Nonostante i solleciti, il Presidente del Consiglio chiedeva di non disturbare le trattative e poi sottoscriveva, insieme con il Ministro dell'Economia un impegno con la UE a rinnovata austerità fatta di tagli e riduzione deficit. Parallelamente il Ministro dell'Economia non solo in intervista negava la possibilità a realizzare flat tax, minibot e deficit espansivo, ma nemmeno aggiornava il Parlamento sugli impegni assunti con l'Unione Europea. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera e poi lo stesso Salvini criticavano il Ministro dell'Economia per l'opacità delle trattative in Europa e per la resistenza alle necessarie politiche di bilancio espansive, cercando il supporto dell'alleato, che invece chiedeva le coperture per la flat tax e dichiarava incondizionata fiducia nel Presidente del Consiglio e nel Ministro dell'Economia.

Si arriva dunque alla crisi, dovuta, come dovrebbe essere ormai chiaro, all'arresto della spinta propulsiva, e anzi alle varie retromarce del Governo soprattutto in tema economico, retromarce che in sede di legge di bilancio avrebbero comunque portato a una rottura, o si sarebbero risolte in un tradimento del patto fra la Lega e i suoi elettori.

Il 20 agosto il Presidente del Consiglio dichiara al Senato di dimettersi, rivolgendo a Salvini così tante accuse da chiedersi perché fino ad alcuni giorni prima avesse avallato tutte le proposte del Ministro dell'Interno. Il Presidente della Commissione Finanze del Senato in quelle circostanze sottolineava al Presidente del Consiglio la mancata trasparenza sul negoziato della riforma Meccanismo Europeo di Stabilità. Vista l'espressione della volontà di dimettersi del Presidente del Consiglio, la Lega ritirava la mozione di sfiducia nei suoi confronti, in quanto non più necessaria.

Il resto è storia recentissima: in due sole settimane, i tanto reciprocamente vituperati M5S e PD hanno trovato un accordo su un nuovo Governo che mantiene lo stesso Presidente del Consiglio ma con una diversa maggioranza (caso limite, nell'Italia repubblicana), senza produrre un chiaro e definito equivalente del contratto di Governo 2018, ma solo una ventina di generici punti formulati dai vertici del M5S e sottoposti al PD. Un Governo che si basa su un unico reale punto programmatico forte: impedire al partito di maggioranza relativa di governare il Paese, e, in particolare, blindare con una maggioranza parlamentare "progressista" l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica, in un Paese che, in tutta evidenza, sta esprimendo un orientamento politico conservatore.

Simili atteggiamenti sono espressione di un teppismo istituzionale che indebolisce importanti organi costituzionali dello Stato. Può benissimo darsi che nei prossimi tre anni l'attuale maggioranza riesca a far piacere agli italiani le politiche che finora non sono piaciute loro, a partire dall'eccessiva subalternità alle logiche europee. Purtroppo queste politiche non piacciono perché sono sbagliate, e nulla lascia presagire che perseverando nell'errore si ottengano risultati positivi. Mi è quindi difficile immaginare fra tre anni un'Italia tutta "bella ciao" e aumenti di imposte (ecologiche, naturalmente!), insomma, un'Italia maggioritariamente e convintamente progressista. Se invece diventasse prevalente l'orientamento politico favorevole alla Lega, la maggioranza degli italiani a quel punto saprebbe che nella partita delle istituzioni l'arbitro parteggia per una squadra: quella che ha perso la partita elettorale, ma vuole a tutti i costi vincere la partita del potere. Insomma: la figura del prossimo Presidente della Repubblica ne uscirebbe gravemente indebolita, con seri danni per tutti.

La politica si svolge nel tempo storico e gli scenari controfattuali (cosa sarebbe successo se...) lasciano il tempo che trovano, in virtù del noto principio secondo cui la storia non si fa coi se. Tuttavia, dal racconto qui svolto, e dai fatti che ho citato, emergono alcuni dati: la volontà di danneggiare Salvini ha spinto la componente "tecnica" del Governo (il cosiddetto "terzo partito") a cercare sponda in Bruxelles per una finanziaria che impedisse a Salvini di mantenere le sue promesse, anche a costo di rovinare il Paese; nelle partite relative alle nomine la componente "tecnica" si è mossa in totale autonomia, e tutto lascia supporre che avrebbe continuato a farlo, dato lo stato di litigiosità della parte politica; più in generale, le dinamiche politiche interne alla maggioranza avevano tolto alla Lega, forza critica e di rottura verso certi assetti costituiti, il necessario sostegno del movimento da molti ritenuto "antisistema" (ma che forse, se dobbiamo giudicare dai risultati, e fatto salvo il travaglio individuale dei tanti colleghi che conosco e apprezzo, oggettivamente non è poi stato così "anti"...).

Fra i due litiganti, il terzo partito stava già godendo e avrebbe continuato a godere, e gli italiani a soffrire. Fare chiarezza è stato un passo rischioso ma necessario.

Ora sappiamo di aver sostenuto un Governo ad personam, il cui obiettivo era contrastare Salvini. Obiettivo, intendiamoci, assolutamente lecito in democrazia se agito in modo esplicito e all'interno delle regole del dibattito democratico, ma un po' meno apprezzabile se perseguito surrettiziamente e sotto la regia di un primo ministro che a un certo punto aveva smesso di essere terzo, o forse non lo era mai stato:



Valeva comunque la pena di provarci, ma di questo parleremo un'altra volta.

Intanto, spero di avervi fatto comprendere meglio perché andare avanti così era, nei fatti e nelle cose, sostanzialmente impossibile.

198 commenti:

  1. "...sotto la regia di un primo ministro che a un certo punto aveva smesso di essere terzo, o forse non lo era mai stato."

    Non lo era mai stato, come avrebbe facilmente concluso una ipotetica intelligence di partito.

    Purtroppo siamo passati da un governo infiltrato dalla Troika al governo della Troika.

    Dopo le elezioni occorrerà aver pronte le liste per procedere all'eradicazione della Troika e dei suoi tentacoli (spoils system) e per prevenire nuove infiltrazioni.

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    1. Caro, Dagospia la leggiamo anche noi, non c'è bisogno di alcuna intelligence di partito per sapere l'ovvio! Il tema dello spoils system è affascinante, ma urta contro una difficoltà oggettiva: dov'è il ceto intellettuale conservatore? Come ho capito subito nella mia breve ma intensa esperienza di sottogoverno, segare qualcuno non ha nessun senso se non hai alternative valide, e queste alternative spesso o non ci sono, o non si vedono, perché rimangono (giustamente) nascoste in un mondo in cui manifestare un orientamento non piddino ti espone a mobbing di qualsiasi tipo (anche qui, parlo per esperienza).

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    2. "segare qualcuno non ha nessun senso se non hai alternative valide, e queste alternative spesso o non ci sono, o non si vedono"

      Fu quello che immagino avranno detto a Stalin quando epurò il partito e l'armata rossa a metà anni trenta.
      Eppure dopo pochi anni l'URSS vinse la guerra.

      Nell'ultimo mese ho assistito a troppi funerali (coetanei, persone più giovani di me e persone molto anziane) ed ogni volta che sono entrato nel cimitero ho pensato: ma guarda quanti insostituibili 'agenti razionali', che si credevano magari necessari, riposano qui.

      Comunque, vinte le elezioni, anche senza liste per spoils system, un modo incruento ci sarebbe per fare una pulizia sommaria.

      Si potrebbero mandare in pensione d'ufficio tutti i dipendenti pubblici con più di 50 anni di età (con l'esclusione dei medici e degli addetti ai servizi essenziali) ed assumere per concorso solo candidati con meno di 45 anni e senza parenti, fino al secondo grado, ancora in servizio nella pubblica amministrazione.

      Scommettiamo che i nuovi farebbero senz'altro meglio dei vecchi?

      Scommettiamo che così si interromperebbe la catena perversa di cooptazioni che conduce alla subalternità al capitale ed alla selezione avversa?

      Parlo così sicuramente perché oggi sono inferocito.

      Entrambi i figli risiedono ormai a centinaia di chilometri da casa ed il maschio mi ha comunicato la decisione di andarsene molti anni all'estero per il dottorato "perchè qui l'università fa schifo, lo stato fa schifo, chi non capisce un cazzo comanda, imbroglia e ti percula apertamente con la storia della competizione (ma a carte truccate)".

      Quando arrivi all'età in cui vorresti diventare nonno e ti accorgi che stanno rubando il futuro dei tuoi figli allora te ne freghi di tutto e cominci ad accarezzare l'idea del bagno di sangue purificatore.
      Guerra come unica igiene del mondo corrotto della EU.

      Magari tra un'ora riprendo il controllo razionale e mi dico "che cazzo stai pensando?".

      Ma mica tutti sono in grado di mantenere il controllo razionale delle proprie azioni.

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    3. Non posso che confermare, osservando ad esempio il mio settore (il teatro di prosa) che trovare ceto intellettuale conservatore decisamente all'altezza dei compiti è davvero difficile. Chi c'è si nasconde per non essere ghettizzato oltremodo, e quelli che vengono allo scoperto sono o inadatti o costretti a mediare con i gruppi progressisti per mantenere la possibilità di continuare a fare il loro lavoro.
      Il problema è davvero serio, ma credo nasca più da una ignoranza e da una apatia di fondo che non da una vera "assenza". Il problema, e lo sappiamo qui bene, è l'informazione che in troppi continuano insistentemente non soltanto a frequentare, ma a credere importante. Come in ogni altro ufficio che conta, la mattina arriva sul tavolo del direttore "la mazzetta", e ci si pone il problema se "l'articolo su di noi è uscito o no?", ben sapendo che quegli articoli non li legge più nessuno. E a quelle fonti avvelenate ci si abbevera con tutto ciò che ne consegue.
      Usciti da questo schema, guarda caso gli intellettuali si trovano, poiché, magari, erano quelli di sinistra che si sono "convertiti alla verità".
      Chiudo e mi scuso per lungaggine: sostituire uno de sinistra con uno di destra spesso non basta, anzi non serve, va smontato il sistema, soprattutto per impedire la costituzione di clan.

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    4. Caro Luca come ti capisco. Io ho due figlie che vivono e lavorano a Londra da cinque anni, e che vedo in totale un mese su dodici.Alla fine di questo mese otterranno la cittadinanza UK.La maggiore era partita come "cuoca" ed ora lavora come segretaria presso una importante agenzia finanziaria (è stata chiamata con una e-mail quando era venuta a trovarci a luglio).
      La seconda laureata in Architettura ha trovato subito lavoro presso la catena alberghiera Hilton.Inutile dirti che in Italia sono state iscritte nelle liste di collocamento per anni.Inoltre noi non avevamo alcun appoggio a Londra su cui contare.
      Quindi i tuoi figli hanno compreso perfettamente la situazione.
      Hai tutti i motivi di questo mondo per infuriarti giustamente.
      Ora vorrei farti una domanda: Non credi che tutto quello che è successo abbia una motivazione nel fatto che in primis Salvini non ha mai voluto Di Maio come premier , e che il deep-state- ha sfruttato questa divergenza imponendo una figura "terza" come garante? Possibile che a politici di lungo corso non fischino le orecchie quando si propone un premier non eletto dal popolo?
      Io sono sicuro che tu hai avuto un sussulto come me , quando hai
      appreso che un perfetto sconosciuto diventava premier.
      Faccio presente che non ho mai votato peril M5S,ed essendo meridionale mai per la Lega,se non alle ultime politiche in sostegno del prof. Bagnai.Aver proposto a Di Maio dopo il patatrack la presidenza del consiglio è stata una ingenuità alla ennesima potenza.Se accettava si sarebbe trovato contro non solo
      tutti i mass-media,ma sarebbe stato massacrato duramente da Travaglio.Io penso che l'errore è stato commesso all'inizio della trattativa e non alla fine con il distacco della spina.
      L'errore iniziale ha poi inevitabilmente portato con se tutte le conseguenze descritte in questo post dal Senatore Bagnai.

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    5. Non sarebbe cambiato una virgola. Quello che ha fatto Conte l'ha fatto con la piena copertura politica del 5S guidato da Di Maio.
      La domanda semmai è se pretendendo da Mattarella Savona al mef, e dopo la ridicola fuga di Cottarelli dalle uscire secondarie del Parlamento perché neppure il PD aveva coraggio di votargli la fiducia,c'era di che imporsi, sarebbe cambiato qualcosa.
      Ma è una domanda oziosa perché, ricordo benissimo, Di Maio si scapicollo' da Mattarella a togliergli le castagne dal fuoco proponendo un governo SENZA Savona al mef.



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    6. Sai, Luca, a un certo livello in minimo di competenze bisogna averle. Non fatevi trarre in inganno da iCoNpetenti che vedete in televisione (i vari Calenda ecc.). Certo che i "ragazzi immagine" del progetto non devono saper fare molto e spesso non sanno (fare) niente! Ma subito sotto il pelo dell'acqua, dove voi non potete vederlo, c'è un mondo di persone che fanno, che sanno fare, che hanno competenze tecniche di molto superiori alle mie nel loro compito specifico. L'unico problema è che tutti loro sono convinti che la moneta sia una merce. Capisci meglio, ora? Dopo di che è chiaro che se seghi le prime file e le sostituisci con le terze (metodo Ruggeri, esposto al goofy7) in teoria queste ultime ti saranno fedeli. In teoria. A me sembra che voi sottovalutiate sempre la dimensione "guerra di religione" che la vicenda ha preso, certo non per colpa nostra (questo è sempre stato il luogo della razionalità e del dibattito)...

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  2. Questa situazione, caro professore, la temevamo in tanti, e alla fine, purtroppo, le preoccupazioni sono diventate realtà; si vede che i tempi per il cambiamento non sono ancora maturi, e pertanto non possiamo fare altro che continuare a fare quello stiamo disperatamente continuando a fare oramai da anni: resistere, resistere sperando di non essere seppelliti lassù in montagna
    sotto l'ombra di un bel fior, o in alternativa, che il nostro sacrificio possa essere utile a concretizzare l'ideale in cui tutti qui crediamo, la libertà.

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  3. Inutile dire che sono diversamente intelligente però legga il pezzo prof. 😉

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  4. PS se le piace potrebbe metterlo come articolo (senza ledere la più simpatica maestà, senza ironia) tipo riceviamo e volentieri ecc ecc. Così facciamo piace 😆

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    1. Carissimo, c'è un tema. Il dibattito è qui, su questa pagina. Chi lo vuole viene qui. I contenuti di questa pagina sono soggetti a una licenza Creative Commons e quindi sono ovviamente riutilizzabili restando nell'ambito della stessa licenza, come regolarmente non fanno alcuni tuoi colleghi che nel tentativo di attirare pubblico si attireranno una causa per danni.

      Sarò molto schematico, e me ne scuso: in otto anni qui abbiamo imparato che non esiste il giornalista "amico", il giornalista "buono", e abbiamo disintermediato. Non c'è nulla di personale, non sono constatazioni soggettive. Sono constatazioni oggettive. Quindi, chi vuole sfruttare commercialmente il mio lavoro, per il quale io non ho mai chiesto nulla, poi potrebbe trovarsi nella dolorosa circostanza di vedersi chiedere quello che non ho mai chiesto. Ma il modo per evitarlo c'è. Esattamente come in Commissione la mia bussola è il Regolamento, qui c'è la licenza Creative Commons. Io ai giornali non mando nulla. Se loro vogliono prendere, devono non alterare nulla e citare la fonte. Punto.

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    2. Grande prof! A me piacerebbe che lei almeno abbia letto. Non sono della Lega ma dicendo ciò che penso cerco di stare sul binario! Un abbraccio di stima!

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  5. COMUNQUE QUANDO UN GOVERNO DI CENTRODESTRA NAZIONALE O REGIONALE O PROVINCIALE O COMUNALE VICNE LE ELEZIONI DEVE ASSOLUTAMENTE FARE LA PULIZIA DELLO DEEP STATE DELLE VARIE AMMINISTRAZIONI .I TECNICI SONO QUELLI CHE RIMANGONO E LAVORANO E SONO UOMINI E DONNE CON I LORO PREGI ,DIFETTI E APPARTENEZE POLITICHE ,SICCOME I POLITICI SONO MANDATI LI PER GOVERNARE DEVONO FARE PULIZIA O CAPIRE I TECNICI MOLTO BENE DIMOSTRANDO IL LORO PIANO STRATEGICO I LORO PROGETTI E CHIEDENDO CHE QUESTI TECNICI SIANO D'ACCORDO IN QUESTO GOAL CHE IL GOVERNO POLITICO DEVE AVERE COME SCOPO SE QUESTO NON AVVIENE E NON VIENE SOTTOSCRITTO DAI TECNICI ALLORA DEVONO ESSERE LICENZIATI O MESSI IN ASPETTATIVA ACHE ANDANDO IN CAUSA .LE PROMESSE POLITICHE I PROGRAMMIE LE STRATEGIE SONO QUELLE CHE I CITTADINI HANNO VOTATO E DEVONO ESSERE ASSOLUTAMENTE CONFERMATE DAL GIVERNO POLITICO IO COME AMMINSTRATORE HO SEMPRE CHIESTO PRIMA AI TECNICI SE ACCETTAVANO E POI HO PRESO MIE DECISIONI ED HO GARANTITO IL PROGRAMMA DI ELEZIONE DEI CITTADINI NON VEDO ALTRE POSSIBILITA'

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    1. Non troverei in giro una speigazione cosi lineare ed esaustiva di tutte le tematiche in merito al fallimento del Governo del Cambiamento. Ancje oggi i dem hanno affermato e ammesso cje già trattavano da un po... quindi era gia tutto stabilito il tradimento.

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  6. Una cronaca evidente, sin da subito, a qualunque osservatore. Aggiungerei, come ulteriore elemento, il Presidente del Consiglio Conte che intrallazza con la Merkel contro Salvini, una cosa che personalmente ho trovato scandalosa e imbarazzante: qui il video

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  7. In effetti nel mondo dell'alta burocrazia pubblica gli esponenti riconducibili al PD o comunque all’area progressista sono in maggioranza schiacciante (direi approssimativamente almeno il 70%), e parlo anch'io per esperienza diretta. Elettori e simpatizzanti della Lega, oltre ad essere pochissimi, rischiano, ove riconosciuti in quanto tali, emarginazione e perfino riprovazione da parte di colleghi e dirigenti. In questa situazione, che del resto riflette quella che caratterizza il contesto editoriale e mediatico, e che difficilmente potrà essere modificata in tempi brevi, il percorso del Governo gialloverde sarebbe stato arduo anche con la piena lealtà di tutti i componenti. Quando poi Presidente del consiglio, e ministri dell’economia e della difesa hanno iniziato a lavorare contro, la sorte dell’esecutivo era segnata. Per chi non avesse ancora capito, le parole dell’ex ministro Trenta nell’intervista di oggi (“Ho combattuto più degli altri contro Salvini”)spiegano tutto. Poteva avere un futuro un governo in cui il ministro della difesa 'combatte' quotidianamente contro il vice presidente del consiglio?
    Gianni

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  8. Sono curioso di vedere ora cosa si inventeranno per cercare di mantenere il consenso popolare....

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    1. Falso problema, almeno per questo "Governo".

      La prossima finanziaria verrà scritta a Bruxelles, la sola mansione affidata al MEF sarà la (approssimativa) traduzione in italiano.

      La questione del consenso verrà risolta con una nuova legge elettorale, unico vero obiettivo della attuale coalizione, che avrà il duplice obiettivo di arginare la Lega e garantire un posto nel prossimo Parlamento ai vertici dei partiti coinvolti in questa tragi-commedia.

      Paradossalmente, il risultato di tutto questo sarà il riaccendersi delle richieste secessioniste del Nord, che Salvini con immane fatica era riuscito a incanalare (grazie anche all'apertura alle autonomie) in una visione unitaria e nazionale.

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  9. "Pertanto il Ministro dell'Economia e delle Finanze che, stando agli accordi avrebbe dovuto essere proposto dalla Lega, è finito per essere un "tecnico" senza mandato elettorale. Credo di essere l'unico parlamentare che lo conoscesse." Non le sembra poco per descrivere come, perchè si è giunti al nome di Tria. Ade esempio chi lo ha proposto?

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  10. "Pertanto il Ministro dell'Economia e delle Finanze che, stando agli accordi avrebbe dovuto essere proposto dalla Lega, è finito per essere un "tecnico" senza mandato elettorale. Credo di essere l'unico parlamentare che lo conoscesse." Non le sembra poco per descrivere come, perchè si è giunti al nome di Tria. Ade esempio chi lo ha proposto?

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  11. Sono elettore 5s ma votai Lega e proprio Bagnai essendo in Toscana residente e feci bene perché hanno canalizzato protesta x riportare tutto al PD. Forse non era pianificato ma i fatti sono questi, si sono ricollocati perché avevano perso voti. Adesso c'è il gesuita...una prece. Grillo è riapparso adesso perché i leghisti al contrario dei piduini non erano suoi ex spettatori. PS come so fare irritare il Prof! Onorato di avere eletto un grande!!!!!

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  12. Egr. Prof. Bagnai, ormai da molto tempo la seguo e quindi comprendendo le sue lezioni ed esternazioni sono in perfetta sintonia con ciò che Lei ci comunica. Sono un leghista della prima ora, tuttavia deluso da come andavano le cose, qualche anno fa avevo smesso di interessarmi attivamente di politica per “ritirarmi” a seguire solamente la parte economica illustrata da Lei così magnificamenti come del resto fa anche il pur ottimo Claudio Borghi. Prima del 4 marzo 2018 ero incerto se andare a votare in quanto, al tempo, la Lega aveva il 4%, Bossi stava annaspando e Salvini non l’avevo seguito più di tanto. Poi, Lei si è schierato con la Lega e quindi ho capito il grande lavoro di cambiamento che Salvini aveva svolto in sintonia al progetto politico che si stava maturando e di cui Lei e Claudio eravate gli sponsor principali. Da umile e sconosciuto cittadino, non specializzato di economia ma, avendo ben chiaro il vostro linguaggio e le vostre proposte che coincidevano con i miei ragionamenti ho ritrovato l’entusiasmo perduto e quindi con esso son tornato convintamente a votare il mio partito d’affezione. Prima delle elezioni Esso veniva dato al 13% ma, anche se io non votavo nel suo collegio, sostenevo che con il suo apporto saremmo arrivati minimo al 16%. Ora ho letto con attenzione il suo ultimo post e devo dire che il sospetto che al governo i fatti siano andati veramente come Lei li descrive era in me molto presente. Ovviamente non ero al corrente dello specifico, però i comportamenti del provvisorio alleato effettivamente da un certo momento in avanti lasciavano trasparire rapporti non più stabili e il “contratto” sempre più disatteso obbligava la parte a partecipazione inferiore a darci un taglio.
    Grazie ancora per le delucidazioni espresse, confermanti i miei sospetti. Lasciamo che la storia faccia il suo corso e auguro, oggi di tutto cuore ai nostri avversari un giorno di giubilo come “novelli sposi”, domani che inizino a ragionare sulla cazzata fatta, tra trenta giorni che non si rivolgano quasi più la parola e che entro tre mesi si rechino suo luogo dello scontro con le armi tra i denti e gli occhi iniettati di sangue.
    Per l’epilogo di un’esperienza infelice e “cruenta”! Presumo che alla fine i “morti” politici saranno tanti.

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  13. Mi scusi prof.Bagnai, sono un elettore del Sud che non ha votato il suo partito a causa dell'Autonomia voluta dalla Lega basata esclusivamente sulla spesa storica e quindi a totale vantaggio del Nord. Ora che non è più al governo, mi spiegherebbe perchè cosi non è (o se lo è,perchè?), in modo tale che anch'io possa votare il suo partito prossimamente?
    Grazie

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    1. Lei, come me, certamente non è contento, anzi! di come è stata gestita negli anni la situazione al Sud dai partiti.
      Allora perché non provare un paradigma diverso?
      Perché pensare che chi prende tanti voti in una zona nuova debba dedicarsi ad affossarla, invece che a coccolarla?
      A me peraltro sembrava di aver capito che il metodo della "spesa storica" fosse quello che si voleva superare, in favore dei costi standard.
      Premesso che neanche questo metodo mi vede favorevole a priori se non è accompagnato da massiccia spesa pubblica per garantire ovunque servizi sviluppo occupazione, mi viene da chiedere, Lei è sicuro di aver capito bene la proposta? O si è appoggiato alle spiegazioni di Vincenzo Visco & co.?

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    2. Perchè essendo pugliese, la sinistra non ha fatto così schifo come in altre regioni. Emiliano, pur con tutti i suoi limiti, è riuscito in qualche modo a gestire una situazione non facile. Quello che ho capito
      Dell'autonomia voluta dalla Lega è proprio l'applicazione della spesa storica. Quindi, pur volendo votare qualcosa di diverso alle Regionali, fino a quando non avrò delle rassicurazioni in questo senso non voterò il partito del prof.Bagnai. Che essendo abruzzese, dovrebbe conoscere bene i problemi del Sud.

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    3. E le dirò di più, il primo sindaco leghista della Puglia è stato da poco arrestato per aver aiutato imprenditori suoi amici. Certo non è un buon inizio...

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    4. È inutile rimpiangere Salvini perché, qualcuno parafrasando Massimo D'Azeglio, dice che “fatta l’Italia, fatti gli italiani, si tratterebbe ora di fare lo Stato Italiano”.
      Non credo però che possa aiutarci in questo Salvini.
      Abbiamo capito che l'impianto delle politiche della Lega, in economia, resta liberista, teso a favorire l'offerta e poco propenso alla redistribuzione (Giorgetti è stato quello che si è speso per il Pareggio di Bilancio in Costituzione). Si è capito che è interessata a concentrare le risorse a favore del triangolo industriale per agganciarlo come contoterzista all'economia tedesca, e per questa ragione punta a rispolverare il vecchio progetto padano della divisione dell'Italia in tre macroregioni e l'autonomia differenziata ha anche questa funzione.

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    5. C'è una costante della scienza politica caro Salvatore, si chiama Nixon goes to China https://en.m.wikipedia.org/wiki/Nixon_goes_to_China. Offro questo elemento alla Sua riflessione.
      Quanto ad Unknown, mi indignerò con Lei se sarà confermato che il nuovo arrivato nella Lega ha usato l'auto comunale per andare a San Severo e non ha fatto la prescritta gara europea per installare 3 telecamere: purtroppo rubagalline ci sono in tutti i partiti, in tutte le aziende, in tutti i paesi: non mi faccia tirar fuori il figlio di Grillo, il babbo di Renzi o la fessa te Màmmata.

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  14. Molto bene. Avanti tutta in Commissione(i).
    Sursum corda!

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  15. Prima lo spread, ora sofisticate manovre di Palazzo. Sono curioso di vedere il seguito, cioè come faranno ancora a celare la soppressione della democrazia sotto un'apparente (seppur malcelata) istituzionalità.

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  16. Un governo che litiga su tutto (ancora prima di avere ottenuto la fiducia. se mai l’avrà e vedremo da chi…).

    “Pisano ministra, lo sconcerto del Pd piemontese “Ignorate le richieste del Nord”
    La beffa per i dem: nominata l’assessora che hanno attaccato di più
    TORINO. Chiedevano ministri in rappresentanza del territorio. Li hanno avuti, ma della parte sbagliata. Passi per Fabiana Dadone, la Cinquestelle di Mondovì in Parlamento dal 2013, ma la nomina a ministra di Paola Pisano suona come la beffa suprema per il Pd piemontese e soprattutto torinese. Tra gli assessori della giunta Appendino Pisano senz’altro è sul podio dei più invisi alle opposizioni, che da due anni e più la martellano rinfacciandole il caos delle anagrafi. Gli oppositori di sempre hanno accolto la notizia usando sarcasmo a piene mani, vedi il capogruppo Stefano Lo Russo: «Dopo le ottime performance a Torino, esempio nazionale di efficienza, efficacia e soprattutto rapidità Pisano diventa ministro, pare su indicazione di Appendino: è proprio vero che se ne vanno sempre i migliori». Un modo per mascherare un evidente sconcerto. La notizia ha terremotato il quartier generale dei democratici, con effetti non proprio indolori se è vero – ad esempio – che Giacomo Portas, deputato dem e leader dei Moderati, potrebbe non votare la fiducia al Conte bis: «Il governo parte con un’umiliazione per Torino: diventa ministra l’assessora che ha mortificato un servizio essenziale, sacrificandolo sull’altare di presunte innovazioni e sperimentazioni lontane anni luce dalla vita quotidiana dei cittadini».
    Il segretario regionale Paolo Furia è quasi annichilito, lui che con una lettera condivisa da tutta la segreteria aveva chiesto al leader Zingaretti un’adeguata valorizzazione del Piemonte: «Il criterio territoriale è stato completamente ignorato. Al Nord siamo il secondo partito e incarniamo un modello di sviluppo alternativo a quello del Movimento 5 Stelle, lontanissimo dalle sensibilità di questi territori. Le scelte fatte mostrano un governo che attualmente non tiene conto delle esigenze del Nord, per questo daremo ancora battaglia».”

    Fonte: https://www.lastampa.it/torino/2019/09/05/news/pisano-ministra-lo-sconcerto-del-pd-piemontese-ignorate-le-richieste-del-nord-1.37416630

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  17. Professor Bagnai , concordo con quanto da Lei detto ma a mio avviso , visto che ben conoscete il nemico, dovevate far saltare il banco (euro) subito, sfruttando l'apparente e momentaneo (utile ai loro fini elettorali) euroscetticismo dei grillini.Il 30% e oltre dei grillini e' stato ottenuto abbindolando con temi sovranisti e antisistema un elettorato di destra magari geograficamente meridionale e non piu'affascinato dal cavaliere.Sicuramente , alla faccia dei sondaggi, i 5stelle torneranno ad un pratico 10% che rispecchia la sua essenza sinistra.Mi auguro un ostruzionismo feroce a questi figuri non perdete occasione di mettete zizzania sui temi che profondamente contrappongono i piddini agli stellati ( autostrade , prescrizione, trivelle, inceneritori etc.) votate a favore o contro a seconda del danno maggiore. Un saluto

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    1. Perché usa parole che non conosce? Lei dice "apparente". Sa che cosa significa? Guardi, non so da quanto lei sia qui, ma chi c'è dal 2011 certi discorsi li ha già fatti. Vorrei anche capire che cosa significhi per lei "far saltare l'euro". Lei cosa farebbe, in pratica? Un decreto legge? Una proposta di legge di iniziativa parlamentare? Con quale maggioranza la farebbe passare in Commissione? E come si assicurerebbe la collaborazione dei vari organi amministrativi competenti? Le cose sono un po' più complicate di così. L'elettorato a 5 Stelle nel Meridione credo che avesse (giustamente) a cuore il reddito di cittadinanza. Vorrei anche bandire la categoria "sovranismo" una volta per tutte. Determina uno stato di eccezione e individua come bersaglio o patologia ciò che dovrebbe essere normale: attuare la Costituzione.

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    2. Concordo sulla categoria "sovranismo". Se usiamo le cateorie del nemico abbiamo già perso (cit.) Personalmente evito anche "no-euro", per andare sul sicuro. Si fa solo il gioco di chi vuole polarizzare il dibattito.

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    3. "Vorrei anche bandire la categoria "sovranismo" una volta per tutte". Condivido in pieno, è una cosa davvero penosa vedere persone che hanno a cuore l'indipendenza del proprio Paese far proprio in maniera acritica questo termine osceno e usarlo per definire sé stesse. Come si spera di battere il nemico se si è a tal punto subalterni ad esso da adottare persino il nome che questi ti appioppa?

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  18. Appare chiaro che il ruolo del MEF è decisivo, in misura maggiore di quanto i non addetti ai lavori siano in grado di capire; d'altra parte, se così non fosse, il Colle non avrebbe avocato a sé la scelta.
    A questo punto propongo due quesiti:

    1. E'corretto che la prerogativa di nomina dei ministri da parte del Presidente si trasformi di fatto in potere di scelta, con conseguente indirizzo, a senso unico, della politica economica?

    2- Nell'ipotesi che con nuove elezioni si formi una maggioranza parlamentare solida ed autenticamente "sovranista" e che la Presidenza della Repubblica reiteri un atteggiamento simile, si è disposti a non piegarsi al "diktat" portando allo scoperto il commissariamento di fatto delle politiche economiche nazionali in nome della sovranità di fatto dei trattati?

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    1. A me sembra che certe dinamiche siano già sufficientemente chiare. Voglio far notare che quelli che facevano la voce grossa con l'impiccemente (empeachment) ora si sono palesati come pretoriani del sistema. Non vedo il motivo per seguirli sulla strada dei proclami altisonanti.

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  19. Un'altra domanda che mi sono sempre fatto è perchè come Ministro dell'Economia, dopo la bocciatura di Savona non è stato scelto Giorgetti, come anche il Presidente della Repubblica aveva suggerito.

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    1. Onestamente non lo so. Forse Matteo ci teneva ad averlo a Palazzo Chigi. Le scelte sulla formazione dei governi devono essere fatte in fretta e rispondono a equilibri che cambiano repentinamente secondo il quadro politico. Anche questi, che si stavano preparando da almeno un mese, ci hanno messo un certo tempo a strutturarsi, anche perché, naturalmente, ovvi motivi di riservatezza richiedono certe cautele che vi potete immaginare.

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  20. al gov Conte bis non serve il consenso popolare, è dal 2011 che il consenso popolare non serve a nulla. Il PD farà le nomine delle partecipate, svenderà i pochi asset che ci restano e ci farà somministrare la cura greca, Giulietto Chiesa ma ancora meglio Giulio Sapelli lo hanno spiegato chiaramente, e tuttavia a Palermo, ingeneri, informatici, dirigenti, piccoli imprenditori, neppure sanno chi sia Giulio Sapelli, figuriamoci Borghi e Bagnai. Il problema restano i mass media, i lettori di questo blog, gli ascoltatpry di byoblu e pandora, sono pochissimi, una minoranza risicata. Impotenti assisteremo alla fine cercando una scialuppa se non per noi almeno per i nostri figli. È finita.

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  21. Caro Prof., intanto le debbo le mie scuse per aver "strumentalizzato" (per puro narcisismo o per sincera convinzione poco cambia) la questione oro/Banca d'Italia dei due D.L., di cui uno a firma Meloni, da me definiti organici, meritandomi un click su Twitter (che non mi impedisce di continuare a leggerla con piacere in anonimato anche perché non la seguirò con un nuovo account, rispettando la sua decisione).
    La questione del M5S per me è dolorosa. Era il partito del Sud che non avevamo mai avuto, fatto da gente semplice (e spesso inesperta) che come "fondamentale" regola di condotta non doveva colludere con il "sistema" e non doveva delinquere. Era alleato con il partito che stava rompendo gli schemi, che aveva (ed ha) uomini ed idee capaci di cambiare l'immutabile, di invertire il corso del tempo. Per me, idealista ed inguaribile romantico, era il mix giusto di genio e sregolatezza che ci avrebbe condotti fuori dal pantano, con le giuste garanzie per il Sud del Sud.
    Ora sono un potenziale elettore della Lega, con tutte le proprie riserve (da meridionale) sulla politica economica interna.
    E' fantastico notare le differenti "sfumature" che ha la sua ricostruzione rispetto a quella fornita dai media e dai vertici del M5S.
    A tutti quelli che mi leggeranno (se mi leggeranno) dico: Bagnai e Borghi hanno avuto la cortesia di rispondere anche ad un emerito sconosciuto come me su twitter, di spiegare, motivare e giustificare il loro operato. Da nessuno abbiamo mai avuto tanta disponibilità e trasparenza. Anche il Movimento nato dal web è sparito dai contatti con la base ed il Blog del Movimento sembra più un sito di annunci pubblicitari.
    Ad maiora

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  22. "Nel frattempo, in coerenza con la linea euroscettica, e in dissenso verso il "cordone sanitario" al Parlamento Europeo la Lega non votava la candidata presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, espressione dell'accordo Merkel/Macron"

    non è proprio così..Conte ha fatto saltare lo schema principale di Macron/Merkel che non era Ursula, inoltre da alcune dichiarazioni anche la Lega sembrava poterla votare per poter incidere nella nuova Commissione ed essere decisivi...poi...poi....

    occasione persa, amen.

    A me la Lega(nord) è sembrata essere debole coi forti (Europa) e forte coi deboli (sud). Non va bene.

    Tutta la stima resta intatta per Lei Prof, ma non per il suo partito dove voi siete minoranza (e il nord capitalista maggioranza).

    Un abbraccio.

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    1. Magari un giorno, fra tanto, tanto tempo, quello necessario per darti il tempo di dotarti di categorie che nel frattempo saranno già diventata obsolete, riuscirai a liberarti di questa idea di Nord/Sud, un po' come altri lottano per liberarsi dell'idea di destra/sinistra (qui se n'è parlato tanto). Ma fai con comodo: non voglio mettere fretta a nessuno.

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    2. Non ascoltare quello che ti dice Bagnai su questo tema, la Lega e' fatta di attivisti e persone del NORD che da 30 anni circa hanno combattuto per la secessione, il federalismo, poi la devoluzione, e chi piu' ne metta, ma il senso di tutto e' liberarsi dello stato borbonico che ci fa parassitare dal Sud. Poi Salvini si e' circondato di nuovi soggetti, raffinate menti che lo hanno portato a questi risultati, leggere ultime dichiarazioni a mezzo stampa di Borghezio che ha ragione da vendere.

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  23. Grazie per il chiarimento...alcune cose le intuivo ma quanto detto ora esplicitamente chiarisce bene il quadro che si era creato..Grazie ancora anche per l'impegno e lo stile utilizzato. Chissà mai che qualcuno abbia riflettuto su come ci si deve comportare in Parlamento.

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  24. Che curiosa narrafione. Qualcuno potrebbe ricordare di sfuggita Boccia che si affidava alla "responsabilità" leghista contro le intemerate 5s; Giorgetti che ridicolizza Borghi senza che nessuno lo smentisca (nemmeno Borghi che confermò tutto al corriere: "Mi ha detto che era uno schero", tenerone!); la difesa del "privato è meglio" di Salvini sulle concessioni a Autostrade; gli elogi a Tria su questo blog; l'attentato alla solidarietà nazionale rappresentato dall'autonomia differenziata; e così via, ad libitum sfumando.

    Ma credo sarebbe sgarbato. Mi limito ad osservare che è interessante registrare l'opera di riscrittura del passato ad usum follower. Buon lavoro senatore.

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    1. Spiace ma la narrazione qui dettagliata è l'unica credibile.
      Che tizio o caio nella Lega appaiano più o meno adeguati alla guerra in corso secondo quel che risulta dalle dichiarazioni riportate dai media (ma anche il fraintendimento eclatante di Giorgetti al meeting di CL dimostra una volta di più vadano comunque prese con le pinze), ed essendo certamente nessun partito immune alla cultura dominante liberista, non toglie che nei fatti la Lega si sia mossa come un sol uomo con Salvini in modo coerent a questa ricostruzione.
      Immagino che uomini diversi abbiano reagito in modo diverso a quest'anno di difficile convivenza, qualcuno forse non sarebbe neanche partito col governo,qualcuno forse sarebbe voluto arrivare alla rottura prima, qualcuno dopo. Qualcuno avrà sentito più forti le ragioni della rottura constatato l'affronto di un 5S che fa mancare la fiducia al governo sulla tav, altri per le dichiarazioni inaccettabili del 5S in campagna elettorale, o per il continuo tentativo di vanificare l'operazione porti chiusi di Salvini, o per la copertura politica che questi di fatto hanno dato a Conte e Tria sulla riforma del mes non pretendendo con fermezza che riferissero in Parlamento.
      Ma essendosi mossi tutti insieme come una squadra la spiegazione del prof è nella sostanza, quella che ci interessa al di là dei pettegolezzi, corretta, cioè spiega bene le difficoltà, le tappe e le ragioni CONDIVISE dal partito: la prossima manovra già scritta da Tria (e condivisa da Conte e dal 5S che ha negato il rimpasto) era il modo per imporre l'agenda Ue, tsiprizzando il governo e che oltretutto avrebbe fatto perdere consenso alla Lega, impedendo al Paese di avere un'alternativa in cui credere e per cui combattere dopo la manovra lacrime e sangue già preparata.
      Di contro la narrazione del 5S del tradimento da parte di Salvini a fine di lucro elettorale di un governo meraviglioso che avrebbe fatto e continuato a fare il bene degli Italiani fa acqua da tutte le parti: la manovra timida a seguito del dietrofront trattato da Conte lo scorso dicembre è stata appena sufficiente a contrastare l'inizio della recessione e la prossima manovra di vera austerità preparata da Tria ci avrebbe condannati.  Dov'era il cambiamento che Salvini avrebbe tradito? E ora abbiamo anche la prova provata della pretestuosita' delle alte strida di tradimento del 5S: il governo attuale col PD. No dico: col PD!!
      C'è anche un'altra narrazione che vedo circolare, più sottilmente complottista e più insidiosa perché non esplicitata ma solo accennata.
      Quella di un sistema che preveda, oltre al ruolo funzionale di un 5S ormai bruciato, anche una Lega che raccolti sempre più consensi, per lasciarci poi soli col governo del conti-monti bis, viene tenuta al caldo per il dopo manovra e la caduta del nuovo governo, affinché ritornata al potere come unica alternativa si riveli di fatto per partito antipopolare, servo degli interessi stranieri e del grande capitale nazionale, come il 5S, in una sorta di spirale di presa per i fondelli dell'elettorato italiano.
      Questa narrazione, che è poi quella del "sono tutti uguali non cambierà mai nulla", posa sulla paura di essere fregati ancora, come con la sinistra prima e il 5S ora per chi si è ben svegliato!, non su dati concreti.
      Che il 5S sia nato per intercettare il dissenso e vanificarlo chi segue questo blog e Orizzonte48 lo sa dall'inizio avendo verificato non tanto i comportamenti del movimento negli anni a sostegno della tesi (quelle sono le prove) ma il nucleo del messaggio politico FIN DALL'INIZIO: la falsa individuazione del nemico "la casta-cricca-corruzione" e le ricette decresciste, RdC e ecologismo,  perfettamente compatibili con l'impoverimento progressivo del Paese preso come dato di fatto e non l'effetto di politiche volute da contrastare. 1/2

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    2. 2/2 Il nucleo del messaggio politico della Lega di Salvini, che pur è fatta di esponenti con diverse sensibilità anche liberiste, non è invece e fin dall'inizio compatibile nel complesso con la sottomissione a interessi esteri. Il "Prima gli Italiani" dice tutto ed è nato dopo il "Basta euro", le autonomie che vengono viste da alcuni come disegno di smembramento dell'Italia funzionale al programma di spoliazione europeo è un progetto più che ventennale della Lega e, in mancanza di contenuti specifici su cui giudicare, porta altrettanto insieme le ragioni dell'importanza delle peculiarità e della volontà di autodeterminazione delle comunità locali. E di fatto in questo governo di autonomie se n'è parlato tanto solo per sospettare dell'interesse reale di Salvini per la Nazione ma in più di un anno non si sono fatte. Si vede che non erano la priorità della Lega!
      Su che altro posa la narrazione della Lega funzionale al sistema se non su un pregiudizio intellettuale?
      Allo stato la narrazione di Salvini, dettagliata qui da Bagnai, è l'unica credibile.
      La rottura del governo ora per me rappresenta al contrario la prova dell'integrità della Lega.


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    3. Ciao! Come stai? Mancavi da un po'. Probabilmente sei uno di quelli che più sono infiltrati dal pericoloso tumore dell'appartenenza. Credo che ti sfuggano diverse cose, ma in questo caso so che non è colpa tua. Mentre la macroeconomia, in fondo, potreste studiarvela su un libro di testo (e ho quindi qualche difficoltà con quelli che qui, a distanza di anni, ancora non sanno esattamente che cosa siano le partite correnti della bilancia dei pagamenti), alle riunioni con Matteo, Giancarlo e Claudio per definizione c'ero solo io (quindi la genesi di certi incidenti comunicativi l'ho potuta vedere solo io, e solo io ho potuto apprezzare l'enorme importanza che ad essi davano i protagonisti), come pure sono io che ho scelto come interpretare il mio ruolo nella squadra, e quindi come difendere anche persone che sapevo essere non esattamente leali nei nostri riguardi. Avrei dovuto fare l'ortottero, e blaterare di "manine" anch'io? Non è esattamente il mio stile, ed è anche per questo che non solo Boccia ma tanti altri interlocutori ci hanno accettato come il male minore. Questo che cosa dimostrerebbe? La tua subalternità alla favola dei giornali dimostra che ti sopravvaluti, ma non sono io il tuo mercato!

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    4. Nonostante il tumore sto abbastanza bene, grazie. Lei col suo vedo che se la cava egregiamente. Certo che ne è passata di acqua sotto i ponti; dopodiché, se posso permettermi, mi sembra che, al di là del mutato orientamento, quel clima scanzonato e ironico tipico del Blog che conoscevo abbia fatto il suo corso. Magari ha un significato la cosa, chissà.

      E, sempre magari, colgo male certi segnali ma mi pare si stia ritagliando uno spazio notevole nella Lega, per esserci entrato da così poco per di più. Temo proprio che la vedrò ministro se tutto va come deve. Ma probabilmente lo sa già.

      Per cui le auguro nuovamente buon lavoro onorevole.

      Ps: ha per caso letto Buffagni di recente? IO sì, come sempre mai banale.

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  25. Ho seguito minuto per minuto questa crisi, sperando (come tanti.. tutti quelli che conosco!) che fosse solo un brutto sogno.
    Ancora oggi non mi capacito, scorrendo la lista dei nuovi ministri, che siamo precipitati così in basso (un professore di lettere Ministro dell’Economia?? ..Caduto qui da Bruxelles, come una mosca nel piatto!)
    Questo post è illuminante, come sempre, ma forse (per la prima volta) meno aggressivo del solito. Forse anche la verve del Nostro Prof si è persa in questa palude stagnante, popolata da persone false e/o incapaci (non saprei cosa è peggio) che si accingono a cancellare ogni speranza di cambiamento, dopo che sembrava così a portata di mano. E’ durissimo accettare questo spettacolo. Personalmente, in queste ultime ore non riesco nemmeno a guardare la tivù!
    Per quanto può valere una opinione a posteriori, l’unico errore che credo abbia fatto Salvini è stato tenerci all’oscuro di quello che succedeva e non denunciare a viso aperto le crepe che si stavano aprendo nell’alleanza di governo. Ma immagino che in quei momenti sperasse ancora di poter ricucire.. Forse anche lui non aveva capito quanto forti fossero i suoi nemici (e non mi riferisco ai ridicoli e inconsistenti 5stelle - dio li perdoni – fatte salve le poche voci intelligenti, che ci sono e che hanno inutilmente protestato contro questo vergognoso “golpe”, indegno di un Paese che si dice democratico)..
    Ma tant’è: è evidente che oggi siamo alla più becera e odiosa restaurazione.
    Mi consola un pochino sapere che, nella storia studiata a scuola, dopo ogni restaurazione le forze ribelli al sistema si sono sempre risvegliate più potenti di prima: come diceva Di Maio.. e prima di lui Renzi (e prima di tutti loro, Seneca): non puoi fermare il vento con le mani. Vedremo quale vento è più potente, fra quelli che soffiano sul nostro Paese!
    Soprattutto mi dà speranza sapere che fino al 2020 ci saranno persone come Lei, grande Prof, a presiedere in Parlamento le Commissioni più importanti: sono certa che sarete ottimi “guastatori” e se non potrete arginare i danni, almeno ci proverete e ci informerete!
    Chiudo con una frase che amo moltissimo, di un uomo che ha affrontato battaglie molto più grandi e drammatiche: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta” (W. Churchill)

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    1. Non ho alcuna intenzione di fare il guastatore, perché non è necessario. Io farò il Presidente, i capigruppo faranno i capigruppo, e i giallorossi faranno casino.

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    2. L'onesta intellettuale è un'arma di distruzione di massa. Ricordiamolo.

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  26. Solo per ribadire , a Roma si entra e si governa solo se il potere del sottobosco lo vuole , ma per volerlo devi essere in accordo con il potere , ma veramente pensate di cancellare 2500 anni ? oh suvvia non facciamo i bischeri !! Scherzando e ridendo anni fa suggerivo di spostare parlamento , senato e governo a perdas de fogu . A Roma si è circondati da mura che da millenni portano il fardello del potere e contaminano .

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    1. A Roma governano gli italiani...anche spostando il luogo in cui gli italiani si "governano" il risultato sarebbe identico.

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    2. Troppo vicino ad un mare bello.
      Ci manca solo il consiglio-falò-sulla-spiaggia dei ministri.
      Poi ovvio che legalizzano le droghe leggere.. E non solo quelle! :-)
      Io consiglierei di spostarlo a campo imperatore. Sempre in centro Italia ma a 2200 metri isolati da tutto.

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  27. C'è stato un giorno a Settembre 2018 che mi convinsi del fatto che un Governo siffatto non poteva durare.E Lei qui lo conferma motivandolo.Come non darle ragione.
    Però la convinzione che avevo maturato si è rafforzata molto durante la stesura della Legge di Bilancio (faccio parte di una categoria sociale che con quella legge è stata un po' bistrattata,me lo lasci dire). Avendola seguita dalla bozza di Ottobre fino al suo inserimento in Gazzetta ufficiale,quale elettore della Lega ero rimasto sorpreso. Ma a parte i miei risentimenti personali non potevo che verificare,giorno dopo giorno,quel che intuii a Settembre e cioè che era prevedibile un sostanzioso aumento di voti per la Lega alle elezioni europee anche se non in quella misura.I sondaggi però erano sufficientemente concordi. Sinceramente pensavo faceste saltare il Governo prima,soprattutto dopo le parole stizzite di Conte il 2 Giugno durante la sua conferenza stampa. La ringrazio per avermi chiarito le idee,tramite questo articolo e il precedente.Speravo di poter votare come la stragrande maggioranza degli italiani. Infine Le dico che trovo rivoltante l'operazione tradimento messa in atto da Conte,Tria e M5S e che oggi ci si trovi per l'ennesima volta davanti a un Governo siffatto. E',per me,impossibile definirlo democratico,soprattutto dopo aver letto l'articolo di Maimone su orizzonte48 QUELLI CHE … “LA REPUBBLICA PARLAMENTARE” E L’INARRESTABILE FRATTURA DEMOCRATICA

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  28. Chiarissimo ed esaustivo, come sempre del resto. Grazie.
    In un mare di oggettività l’unica cosa che sento di non condividere è il passaggio sulla Von der Leyen. È vero che sarebbe stato molto meglio se non avesse avuto quei 9 voti che le hanno consentito di diventare presidente della commissione europea, ma dubito che si sarebbe poi smosso qualcosa nel senso che ci sarebbe piaciuto: ne avrebbero individuato un altro, del tutto simile, e l’avrebbero eletto. Intanto sarebbe rimasta in carica la commissione juncker. Forse se ne sarebbe parlato un po’, in quanto evento senza precedenti interpretabile come segno di una volontà popolare diffusa di cambiare l'Ue, ma una volta spentosi il clamore e passato il momento avrebbero proseguito nel segno della continuità nominandone e facendone eleggere uno simile. Staccare la spina al Governo è stato un atto dovuto, aldilà di quest’episodio, proprio perché era a Roma che le cose non andavano ed è lì che dovranno andare per poterci riconquistare la libertà e la democrazia. Leuropa, del resto, fu fatta a Roma ed è da Roma che potrà essere cambiata, non da Strasburgo o Bruxelles (leggi Berlino e Parigi). E se non cambierà non potrà che essere Roma a decretarne la fine.
    Un caro saluto e buon lavoro!

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    1. Non possiamo saperlo. Certo, rispetto a qualche anno fa la crescita dei movimenti euroscettici c'è stata, anche se nessuno si aspettava che fosse tale da rovesciare la maggioranza. Personalmente, dopo sette anni di tentativi, non credo che sia possibile salvare la "sinistra" dalle conseguenze del suo tradimento. Quindi credo che a tendere la percentuale di scettici crescerà. Tuttavia quello è solo un pezzo del problema. L'altro pezzo è la resistenza degli apparati, che, giustamente, non vogliono morire! Resto del parere che rifiutare un candidato espressione di certi equilibri (che sono gli unici possibili) avrebbe comunque avuto un significato politico importante.

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  29. Un errore di Salvini è stato forse quello di far passare che il motivo della crisi era la Tav.
    Questo ha permesso a molti, Travaglio in primis, di dire che era una crisi immotivata e determinata solo dal desiderio della Lega di aumentare i suoi voti.
    Forse andava dichiarato da subito, con maggior chiarezza, i veri motivi.
    Pur con le difficoltà presentate dai media allineati ovviamente.

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    1. Può darsi. Tenete presente che voi qui non siete esattamente laggente, e che ci possono essere state valutazioni su quali temi fossero più facilmente percepibili dalla base.

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    2. Laggente sta iniziando a capire anche a vicepiddinia. Lo si percepisce in giro. Date loro fiducia.

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    3. Laggente sta cominciando a capire ma ancora non ha capito.
      Non ha gli strumenti necessari.
      Un esempio sono i tuttosubitisti dell'ultima ora.
      Sarò un tordo (uccello stupido) ma io pur avendo già qualche dubbio a fine anni 90, ho cominciato a capire dal 2012-2013 e grazie al prof..

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  30. Mi perdoni la curiosità, dato che so che lei è molto attento al linguaggio, non comprendo come mai usa parole come primo ministro o premier. Mi sto perdendo in una questione di lana caprina o mi sono perso qualcosa di più importante?
    Grazie, e in bocca al lupo per il suo lavoro.

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    1. Perché, scusi, quale parola dovrei usare? Premier fra l'altro non mi pare di averlo usato.

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    2. Premier l'ha scritto nel post precedente. La seguo da anni, e credo che se scrive primo ministro e non presidente del consiglio un motivo c'è. Non credo sia per praticità, ma magari mi sbaglio.

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  31. Descrizione perfetta e limpida. Come sempre.
    Grazie infinite.

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  32. Grazie professore per l'analisi a mio giudizio perfetta e che ovviamente mai nessun giornale pubblicherà. Mi permetto di sottoporle questo mio post che ha ottenuto un certo successo in rete e che ricalca, credo, il suo pensiero. Un saluto. https://politicaesocieta2015.wordpress.com/2019/09/01/salvini-ha-messo-tutti-nel-sacco/

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  33. Ho sempre cercato di scrivere cose intelligenti, ma non riuscendoci, la maggior parte delle volte me ne sto in disparte. Oggi voglio scrivere una cazzata.
    Da molto tempo sostengo che inevitabilmente, per quanto doloroso e inopportuno possa essere, si arriverà alla fine ad un conflitto armato da qualche parte in Europa. Cieche nella loro ingordigia di potere, le élites rimangono pervicacemente abbarbicate alla loro linea distruttiva di costante negazione dei bisogni e delle aspirazioni del popolo, che sia italiano, francese o altro.
    Credo che finirà male, molto male.

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  34. Ho sempre visto il governo con il M5S in termini puramente tattici, come male necessario e transitorio nell'attesa che la Lega diventi ciò che è destinata ad essere, ovvero una sorta di Fidesz versione italiana, un partito che sia la vera casa di quella maggioranza silenziosa e operosa (cui Salvini recentemente ha fatto giustamente cenno, più di una volta) che non ha MAI avuto voce e che merita di essere salvata e protetta da decenni di violenze e umiliazioni. Solo con numeri importanti (che giunti a questo punto non ho paura di definire plebiscitari) si può sperare di affrontare il Moloch che abbiamo di fronte. Tutto sommato il bilancio del governo è stato positivo, in termini di cose fatte, evitate, di consenso, e anche di esperienza che avete fatto dentro le istituzioni; non è poco, visto i soggetti con cui governavate.

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  35. L'attacco di Conte a Salvini dopo la mozione di sfiducia è stata una delle pagine più meschine della storia repubblicana. Anche tra coloro che detestano Salvini c'è stato qualcuno che ha avuto la decenza di sottolinearlo, non adeguandosi alla logica del tifo da stadio. Conte, che era stato scelto appositamente per svolgere un lavoro di cuscinetto e intermediazione tra due forze dichiaratamente antagoniste, ha agito con lo scopo esattamente opposto di rendere la crisi impossibile da ricomporre e così essere libero di farsi il suo governo col pd e la benedizione di Merkel e Macron. Un tradimento a tutti gli effetti, da parte di chi non aveva ricevuto alcun mandato elettorale, ma stando al riparo dall'agone politico era stato preso per svolgere un compito preciso, come tra l'altro lui stesso aveva sempre dichiarato ostentatamente, prima di cogliere il momento giusto per il ribaltone. Il bello è che i mass media unificati ridicolizzano Salvini, facendolo passare per ingenuo o pazzo in preda a delirio di onnipotenza, per aver tolto la fiducia a chi stava preparando di nascosto il ribaltone ai suoi danni. Detto in questo modo fa ridere, ma svuotare le parole del loro significato autentico è uno dei piu potenti mezzi di mistificazione. Si cerca così di coprire le vergogne di un personaggio altrimenti resosi impresentabile, che è venuto meno alla parola data e ridata, che ha rinnegato i suoi stessi atti da primo ministro e tutto questo, davvero al colmo dell'impudicizia, dopo essersi per un anno e mezzo autoproclamato campione del moralismo politico.

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  36. Il mio Unico rammarico è di non avere una stampante perché leggere sul portatile una pappardella del genere mi fa venire altro che occhi quadrati , di più.

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  37. Dispiace ma sulla sua esperienza di governo ha bisogno di scrivere un libro perché così se uno prova a leggerlo non ci capisce niente , 1 viene mal di testa 2 è troppo sintetico ( faccia questo sforzo per piacere di scrivere un libro ).

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    1. Ottima idea! Ma poi tu faresti quello di leggerlo?

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    2. Perché no? , Anzi quando ho preso, non era il suo ultimo libro ( il tramonto dell'euro) appena l'ho comprato non faccio il nome della libreria che è meglio mi hanno guardato come se stessi comprando il libro delle ricette di Satana , non sarà facile come leggere Patrick O'Brian , se falliro' nel tentativo le farò un'altra piccola donazione.

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  38. Prof. ho una storia politica simile alla tua ( si licet parva etc..) , vengo dalla Sinistraaa, ho votato Lega per votare Te. Qualche dubbio il Capitano con la storia dell' autonomia spinta e lo strizzare l'occhio ai garantisti berlusconiani me lo ha fatto venire. Comunque fidelitas perinde ac cadavere, ma segui un po' la tua regione adottiva, l' Abruzzo. Quando ne hai parlato lo hai fatto con competenza maggiore di molti altri

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    1. Ci sono stato ieri per organizzare una serie di incontri. Tu in che provincia sei?

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  39. Grazie Alberto per la chiarezza dei tuoi recenti interventi, qui come in senato. Almeno adesso le cose sono chiare.
    Con stima.
    M.

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  40. Questa cronistoria dettagliata con commento la teniamo e la inviamo a quelli che mi fanno francamente incavolare di più, cioè quei commentatori ai quali ancora sento dire: "bah, ancora non si capisce perché Salvini abbia aperto la crisi".
    1 - è stato spiegato in mille modi
    2 - se non lo hai capito seguendo i fatti, cambia mestiere.
    Grazie, presidente.

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  41. Egregio Professore, non si preoccupi di spiegare quel che è accaduto, Lei ha fornito tutti gli strumenti necessari per capire a chi vuole capire.
    Credo che la nostra (relativamente) piccola comunità non debba preoccuparsi che sia caduto il governo giallo-verde perché il punto dirimente di tutta questa legislatura è uno ed uno soltanto: l'elezione del PdR.
    Che non si sarebbe scelta la via delle elezioni anticipate era cosa ovvia: gli anti-italiani non si potevano permettere di diminuire i loro "numeri" vista la prossima elezione del capo dello stato.

    Ora il punto è questo: PD+M5s+FI+gruppomisto hanno i numeri per eleggere a maggioranza assoluta il nuovo PdR?

    La Lega potrà fare la voce grossa sfruttando i grandi elettori se il risultato alle prossime regionali fosse positivo.
    Se nonostante il buon risultato alle regionali, gli anti-italiani dovessero avere i numeri per eleggere il PdR sarà veramente un brutto colpo, ma, in caso contrario, potremo alimentare le nostre speranze.

    Distinti saluti Prof. e un grande in bocca al lupo per le prossime "sfide" in commissione, tenga duro.

    PS. Sono un laureato in Economia Aziendale meridionale che vota lega perché la leggo dal 2014. Quando ho manifestato il mio voto ad amici e parenti è stato un putiferio, un paio di vecchi "amici" d'infanzia, guarda caso piddini, non mi rivolgono più la parola dal 2018.
    Il lavaggio del cervello a cui siamo stati sottoposti ha distrutto tutto, dall'industria ai rapporti umani.

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    1. Sul tema dell'elezione del prossimo Presidente della Repubblica trovo convincenti le osservazioni di Punzi.

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    2. Davvero sei meridionale e voti Lega? Tendo a ritenerla una cosa impossibile; mi spiace che al meridione sia rimasto come ultimo referente possibile m5s, dato che la Lega e Salvini sono assolutamente improponibili. Comunque dove sto io gente più colta e istruita di me è completamente ignara di quello che succede, e non è vero che il paradigma Nord/Sud sia falso, la questione dell'area valutaria non ottimale lo rende verissimo e di grande attualità, non siamo un paese solo ma due, parliamo lingue diverse e la vecchia lira e le politiche dei trasferimenti hanno facilitato l'impossibilità per le persone al sud di capire le cause vere delle loro miserie, si accontentano di prendersela con Garibaldi e inventarsi i falsi lager di Fenestrelle, personalmente non ho mai trovato fin'ora uno spiraglio per far venire a qualcuno quaggiù un dubbio rispetto alla narrazione ufficiale e alle categorie che strutturano il modo di pensare. Del resto nemmeno io ce la faccio a votare uno come Salvini, ho ripiegato su Galloni e Chiesa sapendo che era un voto perso, tanto non avrebbe cambiato niente

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  42. Egregio professore, innanzitutto le rinnovo la mia stima, la ringrazio per il suo impegno divulgativo e politico e le faccio un grosso in bocca al lupo, nonostante io, da comunista convinto, stia "dall'altra parte della barricata" rispetto al suo partito ed anche, o soprattutto, rispetto al suo leader.
    Non si tratta di una sorta di captatio benevolentiae... le devo veramente tanto sul piano culturale e politico; inoltre condividiamo anche molte letture (uno su tutti: Proust che lei cita spesso, anche se devo ammettere che non credo di avere letto neanche un decimo dei libri che ha letto lei, che ha fatto un patto con il diavolo per avere a disposizione giornate di 72 ore e trovare il tempo di leggere, fare ed imparare tutto quello che sa e che fa :) ).
    Però una cosa che proprio non riesco a capire, è come mai lei sostenga la flat tax, nonostante sia (almeno per me) in contraddizione con il resto delle sue idee in campo economico e politico.
    In alcuni dei suoi post di qualche anno fa inoltre, lessi che lei era apertamente contrario a questa misura.

    Per cui non so se mi sono perso qualcosa io (la seguo assiduamente sul blog ma non ho letto o sentito TUTTI i suoi scritti o tutte le sue dichiarazioni), se lei ha (legittimamente) cambiato idea oppure se ha (giustamente) scelto di attenersi alla linea politica espressa dalla maggioranza del suo partito nonostante non sia d'accordo (essendo militante di un partito leninista non potrei che condividere questa sua eventuale scelta: l'unione fa la forza!).

    Sempre che lei lo voglia e lo ritenga opportuno (mi rendo conto di essere OT ma lei ha citato la flat tax nel post e mi è venuto in mente), mi piacerebbe potesse chiarire la sua posizione in merito.

    Cordiali saluti

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  43. voglio credere che Salvini, approfittando delle innegabili fibrillazioni in essere e su input di quel vecchio marpione di Calderoli, abbia escogitato una trappola per annientare pd e 5s in un colpo solo... farli governare assieme in modo che le rispettive incompatibilità vengano alla luce portando entrambi ad un bagno di sangue elettorale, e a quel punto Bruxelles può fare ben poco!

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    1. Il bagno si sangue lo avremo con Draghi alla presidenza della repubblica e dovremo ringraziare Salvini per questo!

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  44. Dalla risposta a Luca celai risulta chiaro che il senatore può essere la persona più fidata , preparata e competente del mondo, ma è uno.
    Risulta evidente la forza di chi combattiamo e risulta ancor più evidente che per scelte personali chi potrebbe contribuire con il suo intelletto e conoscenza non ha il vantaggio personale di mettersi contro tale potere così dirompente.
    Pochi hanno il coraggio.
    Non conta avere le prove che siamo in una dittatura, non conta sapere che il sentiero che percorriamo finisce nel burrone.
    Bisogna che chi ha la possibilità di cambiare la storia poi trovi il coraggio di farlo.
    Cosa per nulla scontata e da non biasimare visti i costi personali che comporta.
    Obbiettivamente il discorso del segretario della lega nel giorno delle dimissioni di Conte mi ha infastidito.
    Discorso non appropriato al momento del paese, al sentimento dei soldati.
    Oserei dire quasi sciatto.
    Sicuramente non un discorso di spessore,cosa che era fondamentale per la situazione in atto.

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  45. Caro Professore, leggendo questo blog ho appreso nozioni importanti di economia che non ho appreso studiando economia all'università, alla stessa maniera come ho appreso anche nozioni importanti di statistica, di diritto, di filosofia, di politica, di politica economica e via dicendo.
    Leggendo questo blog si apprende e tanto.
    Dalle mie parti si dice che "il mestiere" non te lo insegnano, lo devi rubare!
    Per questo sono contento di essere un "mariuolo" delle conoscenze del Prof. Bagnai.

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  46. Questo articolo non e' l'opera di riscrittura del passato ad usum follower, come sostenuto da un commentatore "ingeneroso", ma una analisi ex post delle vicende del governo giallo verde, che a questo punto hanno tinte molto piu' forti, perche' nell'immediatezza, come e' normale che accada, i tratti sono sempre meno evidenti. Questa analisi e' essere utile per evitare di ripetere in futuro gli errori, non certo per giustificare quelli fatti. Certo non si tratta di una favola con i buoni tutti da una parte ed i cattivi dall'altra. In tanti hanno sbagliato, ma alcuni lo hanno fatto scientemente perche' avevano obiettivi diversi da quelli che loro stessi dichiaravano. La morale, se c'e' n'e' una e' che Salvini e la Lega sono stati un po' ingenui, ma che un po' di ingenuita', anche in politica, puo' essere utile. Ora si e' capito e toccato con mano quanto possano essere "viscidi" alcuni "tecnici" e politici e, soprattutto, che al di la' della tattica, l'importante e' mantenere la barra dritta verso gli obiettivi di fondo che si vogliono raggiungere. Occorre riunire attorno alla Lega tutte le forze che vogliono un reale cambiamento a tutela degli interessi degli italiani (del nord e del sud). Credo che Salvini e la Lega abbiano capito che i nemici stanno a "sinistra", ma non solo, e che occorre raccogliere e coordinare tutte le forze ed i voti necessari, che costituiscono la maggioranza nel paese, per perseguire questi obiettivi

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  47. Riguardo i funzionari dei dipartimenti e in genere le figure apicali non collaborative, vale la pena osservare che sono esseri umani, caratterizzati da ostilità ma anche da paure. Non è necessario il taglio draconiano di tutti, senza disporre di alternative. Basta cominciare a segare il primo. Che intanto avrà dei vice operativi bravi che sanno svolgere la stessa funzione. I pari grado del primo segato avranno buoni motivi per diventare molto collaborativi. Se non basta si passa al secondo. Al terzo non sarà necessario arrivarci. Ringrazio il Prof. per la serenità che con mezzo tweet è riuscito ad infondermi proprio quando sarei volentieri andato a ricordare a colui che è la radice più sfacciata del problema la sua quint'essenza. Mi ha risparmiato un vilipendio. Grazie ancora. Al prossimo goofy8.

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  48. Nell'articolo fugge un piccolo particolare, "per diritto di cronaca" forse è bene che qualcuno spieghi agli Italiani che sia Salvini che la Lega erano al Governo e durante il mese di Agosto hanno "annunciato la crisi" mandato tutto per aria! Un piccolo dettaglio da tenere presente per riscrivere il testo del Messaggio. Errare è umano ma perseverare è diabolico!

    Buona giornata

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    1. Scusi sa, ma o lei l'articolo non l'ha letto, o non ha capito niente.Tutto è volto a spiegare, più che chiaramente, che restare, avrebbe significato tradire gli elettori della Lega. Mi pare che il diabolicum sia il suo.

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    2. Scusi sa, ma o lei l'articolo non l'ha letto, o non ha capito niente.Tutto è volto a spiegare, più che chiaramente, che restare, avrebbe significato tradire gli elettori della Lega. Mi pare che il diabolicum sia il suo.

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    3. Secondo me, sig.ra Giulia, Raffaele ha ragione. L'articolo cerca di spiegare i motivi per cui Salvini avrebbe iniziato la crisi, ma purtroppo non ci riesce affatto. L'articolo è ben scritto ma parte da presupposti non completamente corretti. E' stato Salvini a mandare tutto per aria.

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    4. guarda Giulia credo che tu perda tempo , non sono pochi quelli "ragionano" cosi , per schemi semplici e che tendono a giudicare le giuste spiegazioni del prof e di borghi come scuse , storielle ... probabilmente salvini e i suoi sapevano di correre il rischio di vedersi imputati della crisi e quindi di essere considerati quasi dei traditori , quelli che invece di battersi fino all'ultimo abbandonano il campo all'avversario e credendosi furbi , sbagliano invece il calcolo delle conseguenze impopolari della loro manovra e si illudono di poter provocare subito le elezioni anticipate ; sono i "delusi" , l'altra faccia dei "tuttosubitisti" ... per costoro comprendere il gesto di coerenza e onestà politica della lega richiede troppo sforzo , richiede capacità di rimettersi in gioco e di non svendere i propri obiettivi per due lenticchie , il che' non è facile , per la stanchezza diffusa , per il logoramento psicologico cui siamo costantemente sottoposti...

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    5. Sinceramente comincio a capire perché qualcuno vota ortottero! Ho forse negato che la crisi l'abbiamo aperta noi? Ho spiegato perché! Ma è chiaro che gli adepti da questo orecchio non ci sentono. Ovviamente non è un buon motivo per non dargli ascolto (noi).

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  49. Si tratta di una visione piuttosto personale. Non condivio molti punti, a cominciare dal fatto che sarebbe dovuta essere la lega ad essere incaricata (Ma scherziamo? Con un altro partito al 33%?), e per finire con questa ridicola mania di dare la colpa all'altro dopo aver provocato la crisi. Viene da ridere. E' stato Salvini a provocarla, per un solo motivo: i sondaggi.

    Leggo inoltre con piacere, professore, che ha già cambiato idea. Il 26 Agosto QED) scriveva che non ci vorrà molto per andare a votare. Ora, a distanza di qualche giorno, sta prospettando i rossimi tre anni di Governo giallo-rosso. Ma l'ha voluto la Lega! Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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    1. Visione personale nel senso che non è la visione distribuita dai media? Certo molto più logico che lo stupido Salvini abbia pensato di rompere con la certezza di andare al voto. Chi dice che la (meta)narrazione della Lega (creata dai media) è semplicistica curiosamente crede in una narrazione diversa ma sempre semplicistica

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    2. La Lega ha rotto perchè non ha ottenuto l'autonomia.... (fermata dal M5S viva Dio).

      Altro che guerra all'Europa...questi vogliono solo continuare a fare la guerra al Sud....

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    3. Jacopo,
      quello che scrive Bagnai è la propria visione, ove la difesa del suo partito è fatta con la presunzione della candida innocenza. Non mi pare sia così. La lega ha fagocitato il consenso abbaiando al M5S fin dai primi mesi di Governo. Poi il cosidetto inciucio mi pare si sia realizzato prima tra PD e Lega per la TAV. Ebbra del consenso, la Lega ha interrotto. Errore.

      Non sostengo che la metanarrazione dei media sia semplicistica; guardo i quotidiani, la TV, l'internet e tantissimi Blog. Da tutto ciò traggo che a interrompere il Governo gialloverde è stato Salvini, a mio personale parere perchè ubriacato dai sondaggi.

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    4. Io personalmente non ho mai, dico mai sentito parlare di autonomia come fattore scatenante della crisi. Probabilmente mi tengono all'oscuro perché pensano che io sia un terrone, e glie ne sono grato! Il tema era un po' diverso: il fatto che non ci facessero toccare palla su niente stava diventando un po' fastidioso, anche perché era ormai un anno che davamo prova di senso di responsabilità e delle istituzioni. Il principale artefice di questa ostruzione non c'è più, e al suo posto c'è una persona che chiarisce, con la sua stessa esistenza (cioè prima di aprir bocca), come stiano le cose. Non lo considero uno svantaggio.

      Peraltro, trovo veramente ridicolo (più esattamente: lo trovo da lettore di Repubblica) pensare che la Lega voglia fare "la guerra al Sud", cioè in una regione dove ha praterie elettorali sterminate (come i fatti dimostrano). Va bene che noi nordisti siamo polentoni, ma coglioni fino a questo punto direi proprio di no!

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    5. http://www.veronasera.it/politica/crisi-governo-lega-m5s-italia-zaia-veneto-autonomia-10-agosto-2019.html

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    6. Mi scusi prof.Bagnai, nega che l'autonomia voluta dalla Lega danneggia l'intero Sud Italia?

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  50. Rimane una solo cosa da fare. La tessera della Lega. Mi iscriverò nella sezione di Ponte Milvio. Domanda: Ma con il taglio dei parlamentari e la nuova legge elettorale, Le sembra legittimo che il Presidente della Repubblica venga eletto con il vecchio Parlamento (base 1000) e non con il nuovo?

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  51. Il governo M5S-Lega è nato nel 2018 con una forte impronta del presidente della repubblica - che con un eufemismo possiamo definire "filo" EU e quindi a cascata "filo" PD. Gli elettori che hanno votato, nelle elezioni 2018, Lega e M5S sapevano questo e sapevano che per i prossimi 5 anni sarebbe stato importante avere un governo di resistenza. Non si aspettavano certo politiche espansive in deficit oltre il 3%: come puoi osare quando ti hanno sostituito Savona con Tria, hanno poi imposto Conte, Trenta, Moavero? In questo contesto, resistenza significava conquistare posti in comuni, regioni e parlamento europeo. E questo è stato fatto. Quindi tutto il resto che verrà dalla scelta di rottura, a parte le elezioni che continuerà a vincere la Lega, cui prodest? Non certo agli italiani che hanno votato Lega e M5S. Ribadisco: con questo governo di resistenza le elezioni amministrative, regionali ed europee la Lega le stava già vincendo tutte.

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    1. Posso essere d'accordo con te, intanto sulla premessa: se raccontiamo il governo giallorosso come una "congiura di palazzo", allora dobbiamo riconoscere che lo è stato anche quello gialloverde! Bisogna riconoscere che la lettera della Costituzione non è stata violata in alcun caso, come pure che chi mette il concetto di "democrazia parlamentare" in antitesi rispetto a quello di "democrazia rappresentativa" non fa un enorme servizio al Paese e avrà un brutto risveglio.

      Trovo anche intelligente la visione strategica. C'è solo un piccolo problema. Tu di fatto sei ossuM, il contrario di Musso: ti poni dall'estremo opposto dello spettro politico. Non sei un tuttosubitista, hai capito che questa è una Guerra dei trent'anni, e sei disposto a combatterla. Né te né Musso (o forse, rectius, Bongano) siete rappresentativi di altro che di voi stessi. Una finanziaria piddina ci avrebbe logorato profondamente, soprattutto avendo contro tutti i media. Lasciagli raccontare che abbiamo perso. Se sei uno stratega, dovresti sapere che funziona così...

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  52. Se fosse come dici Salvini avrebbe cercato la massima coesione con l'alleato di governo invece di giocare fin da subito ad asso piglia tutto.

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    1. E' Salvini che ha giocato l'asso piglia tutto contro il m5s o forse i grillini sono entrati in paranoia quando hanno visto i sondaggi mese dopo mese? Io penso che se i sondaggi (e le conseguenti elezioni europee) hanno dato quel responso non sia stato per una deliberata volontà di Salvini di distruggere i propri alleati di governo ma semplicemente perché l'azione di governo della lega è parsa più coerente e credibile all'opinione pubblica rispetto a quella più fumosa e ondivaga del m5s. In particolare sulle tematiche del sovranismo (immigrazione e rapporti con l'UE). Invece di dare la colpa a Salvini il m5s avrebbe dovuto chiedersi quali fossero stati i propri errori...e invece no...hanno scaricato tutto su una paranoica idea che Salvini volesse fagocitare i 5 stelle e sono partiti di corsa dal PD...evento cosi' rapido che effettivamente doveva essere stato meditato da tempo.

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    2. Io ero lì, a voi non vi ho incontrato, e posso dirvi che è (prevedibilmente) successo quello che dice Diego. Dopo ogni elezione regionale tornavamo in Senato un po' imbarazzati, chiedendoci come avremmo potuto gestire lo smarrimento dei nostri alleati. Noi volevamo mantenerceli, e Salvini più di noi. Quando lui ha deciso di "staccare" tutti glielo stavano chiedendo da tempo: io terzultimo (dopo la "nuova Tangentopoli") e Claudio penultimo (dopo la copertura a Tria).

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    3. Prof, non ci lasci con la voglia sulla soglia:
      se lei era il terzultimo,
      e Claudio Borghi il penultimo...
      chi è stato l'ultimo?

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    4. L'ultimo dovrebbe essere Salvini per logica.

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  53. Grazie per la chiarezza dell'esposizione che ha permesso anche a me di capire esattamente quanto è accaduto. Ora mi auguro che la Lega, fatto tesoro dell'esperienza recente, sappia rendere la vita politica e parlamentare impossibile a questo governo, per il quale non riesco a trovare un aggettivo sufficientemente spregiativo. Aspetteremo con pazienza le prossime elezioni. La vendetta è un piatto che si mangia freddo.

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  54. Se Salvini ha staccato la spina è stato per un solo motivo, lo stesso che lo ha indotto a invocare pieni poteri, quello cioè della riforma riguardante le Autonomie Regionali. Questo perché è un provvedimento che alla fine comporta una trasformazione radicale degli assetti istituzionali e dell’impianto costituzionale, che difficilmente passerebbe in parlamento tanto che troverebbe il no anche di FdI, da qui la presa di distanza dalla Meloni, ribadita in ogni circostanza.

    Salvini è un ascaro di Trump e doveva diventare la testa di ponte, con l’Autonomia Differenziata, per disarticolare l’Europa a guida tedesca. Il punto è che nei loro piani non vi era la dissoluzione della UE, cosa che a noi converrebbe, ma quella degli stati nazionali attraverso la regionalizzazione. In fondo si tratta di togliere ai tedeschi la guida del continente ma balcanizzarlo per renderlo più arrendevole e aperto alla circolazione delle merci e soprattutto dei capitali angloamericani.

    Come dice qualcuno "l’Italia è la periferia ricca di un impero".

    Ora se l'impero resta nelle mani della Germania o passa in quelle degli USA per noi cambia poco, resteremo comunque un osso da spolpare. L’unica sarebbe uscire da questa contrapposizione per non rimanere schiacciati e avviarci autonomamente verso l’alleanza euroasiatica per partecipare alla costruzione del nuovo ordine internazionale multipolare, cosa che converrebbe fare, quanto prima, anche alla Germania visto che non può più reggere il confronto con gli americani.

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    1. Ci sono due tipologie di nemici, una è quella di chi dentro una veste progressista mette tutto l’armamentario politico, economico e culturale del liberismo, la “società aperta” e l’internazionalismo dei mercati. Quindi lo fa in realtà con pochi infingimenti tanto da portare ad una totale sovraesposizione un Renzi che dichiarava al mondo progressista che “il liberismo è di sinistra”.

      Poi c’è l’altra forma del nemico, quello che rispolvera la Patria, la centralità dello stato-nazione e la sua sovranità politica, monetaria ed economica, ma senza rivendicare nessuna sovranità sul piano delle scelte di politica internazionale e di appartenenza ad alleanze come la NATO; che continua a sostenere il progetto di un Europa fatta di macroregioni e quindi la dissoluzione dello stato nazionale; che sostiene, in tema di economia, il Pareggio di Bilancio in Costituzione, sottomettendosi nei fatti alla maestà della Troika, e le privatizzazioni (Zaia e Giorgetti, contrari alla nazionalizzazione delle autostrade, lavorano per la privatizzazione della Sanità in Veneto e continuano ad affermare la bontà della stagione delle privatizzazioni perché a loro dire “fu una scelta senza alternative”); e, soprattutto, che, come vedremo, ammette la necessità della dissoluzione dei confini e delle sovranità per avvantaggiare il capitale finanziario e la grande industria, anche se dice il contrario.

      Da dove parte il restyling leghista voluto da Salvini?

      La Lega di Bossi era un partito totalmente funzionale al sistema, garante della rivoluzione neoliberista predicata dal centrodestra di Berlusconi ma portata avanti da ambo gli schieramenti, quello conservatore e quello progressista, il primo e il secondo sudditi e complici dei vertici dell’Unione europea.
      Con il rilancio della Le Pen per la crisi economica in Francia la Lega diventa improvvisamente filolepenista e Antieuropeista, dove però Maroni, che aveva protetto l’ascesa di Salvini contro la vecchia Lega do Bossi, continua a parlare della creazione di una macro regione che comprenda le tre regioni italiane e quelle francesi e austriache a ridosso delle Alpi, con in più la Baviera e la Slovenia.
      Nel suo libro del 2012 Maroni scrive: “Il nostro obiettivo politico è quello di diventare il primo partito in tutte le regioni del Nord, sul modello della Csu bavarese, condizione indispensabile per costruire una forte Euroregione, costituzionalmente autodeterminata. Si tratta di un progetto rivoluzionario perché il Nord potrebbe anche diventare il primo tassello di quell’Europa che abbiamo in mente: l’Europa delle Regioni e dei Popoli. Questo assunto ci colloca a grandissima distanza dai partiti e dai movimenti neo nazionalisti. Insomma, è ora di finirla con i soliti stereotipi: noi non siamo i nipotini di Le Pen”.


      Un progetto che secondo lui era la migliore risposta alla crisi economica perché “la possibilità di muoversi liberamente nell’Eurozona fa sì che un imprenditore non sia costretto a rimanere nel suo Paese: può chiudere il suo stabilimento nel Nord Italia e aprire in Slovenia o in Polonia. E quell’imprenditore che vuole chiudere a Treviso e aprire a Lubiana avrà trovato la risposta ai suoi problemi. Una Lega egemone, espressione di un blocco sociale fortemente rappresentativo del lavoro in tutte le sue componenti, può costringere Roma e Bruxelles ad avviare il processo che porta alla realizzazione della Euroregione Nord, a statuto fiscale speciale, configurabile nel sistema dei ‘tre quarti a me e un quarto allo Stato’. È con quest’ultimo quarto che Roma deve mantenere la Magna Grecia.

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  55. Le ragioni esposte del Prof. Bagnai, così come sono rappresentate, sono sacrosante. Ma a me e a tanti che hanno convintamente sostenuto il governo, rimane l'amaro in bocca. E una domanda: la crisi poteva essere gestita diversamente, almeno dal punto di vista strategico? le parole di Salvini, che ammette di essere stato ingenuo, mi fanno pensare di sì. Penso che se Matteo, in uno dei suoi tanti interventi, avesse spiegato chiaramente e semplicemente ciò che leggiamo sul post, senza neanche bisogno di sottolineare l'argomento TAV, gli italiani, tutti gli italiani, avrebbero capito benissimo come stavano le cose. E una mozione contro il solo Tria sarebbe stata forse più efficace e mirata, e avrebbe messo in gran difficoltà Conte e i 5S, costringendo loro ad aprire la crisi. Mi par di capire che l'ingenuità di ßalvini sia stata quella di aver creduto alla promessa di andare ad elezioni, da parte di Zingaretti, che non conta molto, e forse di qualcuno molto più in alto, che oggi è soddisfatto dell'esito della crisi.
    All'annuncio della mozione di sfiducia verso Conte io, da semplice cittadino ed elettore, ho subito pensato che PD e M5S mai avrebbero accettato di andare al voto, e sarebbero stati pronti a tutto pur di evitarlo, per giunta avendo l'arbitro dalla propria parte. E questo è puntualmente accaduto. Se un atto si giudica dalle conseguenze che produce, devo dire a malincuore che è stato provocato un disastro: PD ancora al governo e in crescita nei sondaggi, così come il M5S. Ma spero che la partita non sia finita qui, e questo dipende da quanto gli italiani abbiano preso coscienza delle cause vere dei nostri mali.

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    1. Sono molto d'accordo. Sulle ragioni e i tempi della crisi tutto è stato ampiamente chiarito, sia dal nostro Alberto cha da Borghi, coi suoi video, e anche da altri interessanti interventi. Ma è proprio questo sforzo "a posteriori" di chiarimento che mostra quella che è stata anche a mio avviso, purtroppo, la debolezza comunicativa di tutta l'operazione, che da molti non è stata affatto capita. Molti grillini, colpiti, l'hanno vissuta emotivamente come un tradimento e una maldestra furbata, con tutte le conseguente di odio e vendetta che ora fa loro giustificare addirittura il matrimonio col PD. Parlo della base, gente che conosco e che pare assurdo ma ha reagito così. Non so se una strategia comunicativa più chiara (come dice Bruno qui sopra ad esempio la sfiducia a Tria e alla Trenta, o perché non convocare quel tavolo di confronto appositamente previsto dal contratto di governo?) avrebbe permesso di uscirne meglio, e se così non è stato probabilmente ci saranno stati degli impedimenti di cui non abbiamo consapevolezza.
      Però a me ai tempi aveva impressionato molto questo post, in cui pur riferendosi a circostanze molto diverse si affermava una cosa semplicissima che mi era apparsa geniale: Cosa fare "politicamente" è molto semplice: dire la verità.. In maniera diversa, ciascuno a modo suo, tutti sapevano degli ostacoli messi a Salvini, non sarebbe stato difficile riconoscere la verità.
      Con ciò, anch'io penso che la partita non sia finita qui, e spero solo che la vicenda non degeneri sul piano dei disordini e della violenza, perché il "teppismo istituzionale" (espressione davvero efficacissima) non contenuto è molto pericoloso nelle reazioni che produce.
      E comunque caro Alberto, sempre grazie di esserci.

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    2. Assolutamente d'accordo con Bruno Cleriti e Carmenthesister

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    3. Concordo con Carmen e Bruno. Stavo per scrivere cose analoghe. Diciamo che col senno di poi è più facile. Se sei nel frullatore deve essere tutto molto più difficile.

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  56. Intanto fa abbastanza ridere che chi strombazza la necessità di tagliare i parlamentare abbia incominciato moltiplicando ministri e sottosegretari.
    Poi, è anche piuttosto ridicolo che il M5S abbia scelto di cambiare praticamente tutti i ministri, di fatto dichiarando che quelli scelti prima non erano solo incompeteti (l'incompetenza dopo un anno di esperienza dovrebbe venire meno...), ma anche incapaci.
    Quindi, per adesso me la rido, e sono buone notizie anche la discesa dello spread e il fatto che a questo nuovo governo filoeuropeo verrà permessa una certa flessibilità.
    Speriamo di non dover smetrtere di ridere troppo presto...

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    1. Un pezzo dei 5S avrebbe voluto che Salvini subito dopo le europee gli togliesse le castagne dal fuoco chiedendo lui la testa dei ministri che loro sapevano essere distruttori di consenso. In questo modo avrebbero potuto confinarlo nella retorica del "poltronaro" e si sarebbero risolti un problema che sapevano di essersi creati.

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  57. vi invito a guardare qui:
    https://oro.bullionvault.it/Prezzo-Oro.do
    La mia impressione è che le Banche centrali, BCE e FED in particolare, con le loro politiche aggressive nei confronti di tutti, dai propri cittadini - Controllo fiscale! - Controllo digitale di ogni transizione! - Via il contante! - Obbligo di passare attraverso i cellullari per l'home banking - Controllo dei conti correnti) agli stranieri (Embargo commerciale contro questo e quello! Divieto dell'uso della piattaforma swift a chi non condivide le politiche - Dazi punitivi - NO alla Siria, no al Venezuela, no alla CIna, no alla Russia, no all'Iran...) stanno portando il mondo ad abbandonare l'uso delle valute tradizionali.
    In futuro, se si continua di questo passo, più che di denaro virtuale e bit coin, si parlerà di Marenghi e Sterline d'oro.
    Considerato la qualità delle politiche BCE, non è detto che sia un male...

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    1. L'oro mi sembra stia salendo perché sconta l'attesa quasi certa ormai della fine del ciclo economico. Tutti si aspettano la crisi e quindi comprano.

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  58. Quanto un politico deve "ascoltare" il popolo?
    Credo che questa sia una domanda fondante della politica, o perlomeno del politico.
    Il politico che sceglie di ascoltare il popolo ne diventa umile portavoce, e si adegua continuamente alle sue richieste.
    Il politico che sceglie di non ascoltare il popolo espone le sue idee, viene eletto sulla base di queste, e le porta avanti.
    La prima scelta potrebbe sembrare molto nobile. Il politico come servo del popolo, un cameriere il cui vassoio viene di volta in volta colmato con il sentimento dell’elettorato. È la scelta fondativa del M5S, teoricamente basato sulla continua interrogazione della base di iscritti al partito per prendere qualsivoglia decisione.
    La seconda scelta rimanda all’idea tradizionale di politica. Il politico è prima di tutto fedele alle sue idee, ai suoi valori, alla persona che è: perché per questo viene eletto. In quanto tale ha una dignità ed una autonomia che devono portarlo a guardare oltre i sondaggi e le previsioni di consenso immediato. Certamente le idee se le fa ascoltando il popolo, ma diventano le sue e lui ne è responsabile: se il popolo cambia, se ne torna a casa, perché nessuno dovrebbe essere obbligato a cambiare sé stesso sulla base dei gusti degli elettori.

    Preferisco la seconda modalità, che mi pare da questo resoconto essere stata quella della Lega, perché la prima pone un problema metodologico ed uno etico.

    Il problema metodologico è come e quando interrogare la base, nonché cosa sia la base.
    Perché non si è chiesto alla base se andava bene una manovra restrittiva? Se era d’accordo sulla flat tax? Se andavano bene le condizioni per il MES (figurarsi, manco il parlamento è stato coinvolto!)? I politici eletti dal M5S sono ricorsi alla base solo col quesito estremo, peraltro posto in un momento in cui votare NO avrebbe causato un grave contraccolpo istituzionale: torniamo tutti a casa o governiamo con gli avversari storici, dopo che tutto è ormai deciso ed il presidente della Repubblica ha già dato mandato?
    In secondo luogo gli iscritti al partito non equivalgono agli elettori che danno mandato al politico. Sapere che qualche decina di migliaia di iscritti è favorevole a qualcosa, non ci dice nulla sui milioni di elettori che ha votato M5S. Inoltre, essere iscritti non significa aver votato per questi rappresentanti: alcuni magari si erano iscritti molti anni fa, non hanno mai partecipato ad alcuna votazione (come indicato dalle bassissime affluenze), e nel frattempo possono aver cambiato orientamento politico. Richiamati dalla grancassa mediatica, si sono scomodati a votare pur non riconoscendosi più nel movimento.

    Il problema etico riguarda la pressione intollerabile che questo sistema esercita su politici ed attivisti, evidente nei toni delle defezioni che si cominciano a vedere, che si risolve nel quesito fondamentale: se “il popolo” desidera qualcosa di orrendo, cosa deve fare il politico?
    Nella prima concezione del politico, quello che “ascolta” ed è perciò solo un portavoce, egli si adegua e agisce per confezionare l’orrore richiesto. Il tribunale neppure è stato evocato, e già sento molti imbastire la propria difesa: “Me l’ha ordinato il popolo!”. Essi si trovano a dover appunto cambiare sé stessi per adeguarsi al presunto volere del popolo.
    Nella seconda concezione, il politico dotato di dignità e responsabilità autonoma lascia il potere e torna ad opporvisi, dicendo: non è per questo che sono stato eletto, che il sangue del mio popolo ricada solo sulle vostre mani. E non mancano esempi di politici che hanno versato anche il proprio, di sangue, pur di non collaborare ed anzi opporsi ad una volontà popolare fasulla, fabbricata dai media spargendo bugie e paure a piene mani.
    Spero non si arrivi a tanto, Senatore. Nel frattempo, buon lavoro!

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    1. La metto giù semplice. Noi una democrazia conosciamo e agiamo, quella rappresentativa. Quella "diretta digitale" non sappiamo bene cosa sia, come funzioni, che garanzie offra. Chi vuole sostituire la democrazia rappresentativa con la "democrazia diretta" di fatto vuole eliminare la democrazia. Ma questo qui non è un'assoluta novità, no?

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  59. Salvini ha fatto bene a dimettersi perché in ogni caso ogni decisione era osteggiata dai 5stelle che avevano trovato accordi sottobanco con il PD.
    Come ho scritto altrove, il deep state italiano é di sinistra, ove per sinistra oggi si intende adesione cieca all'Euro, ai dettami UE, all'immigrazione incontrollata. Nulla a che vedere con la tutela dei lavoratori, della proprietá privata, degli investimenti in istruzione per creare uomini liberi che sanno gestire il rischio di impresa, e non stampini buoni per lavorare come impiegati nel pubblico con posti creati artificialmente.

    Salvini ha sbagliato malamente i sistemi comunicativi. Succede a chi FA. L'importante é imparare dai propri errori e trarne lezione.

    Il M5S, da forza antisistema, si é fuso con la forza che del sistema é emblema.
    Parabola peggiore non poteva essere per chi ha creduto in loro; e, aggiungo io, molto ingenuamente.

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  60. Prof. la sua cronologia e le sue valutazioni non mi convincono per i seguenti motivi:
    1) Savona dopo che è stato rifiutato ha suggerito lui il nome di Tria che quindi era un tecnico in “quota Lega”
    2) La struttura dei ministeri economici era preesistente e quindi si sapeva come funzionava specie per la Lega che è in Parlamento da oltre 20 anni.
    3) La scelta dei funzionari da parte di Tria Salvini le poteva contestare se veramente si voleva cambiare.
    4) Per le informazioni sul MES che dice sono state “nascoste” non credo che non si potessero avere attraverso i sottosegretari della Lega ed i funzionari ad essi collegati.
    5) Su Van der Leyden sono stati gli “alleati” di Salvini Orban e Kaczynski che hanno alla fine sostenuto VdL ed il voto del M5S è risultato determinante solo perché i “franchi tiratori” dei socialisti hanno fatto mancare circa 80 voti.
    6) Salvini dopo la fiducia sul Sicurezza BIS e la TAV aveva in mano la guida del governo ma per poter "monetizzare" il consenso ha fatto la scommessa rischiosa di rompere con il M5S e poter andare alle urne subito. La scommessa l'avete persa !!
    7) Infine la prova che la sua cronologia non è corretta è che subito dopo aver aperto la crisi, quando vi siete resi conto che la vostra scommessa era persa avete subito cercato di ricucire con il M5S !!

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    1. Carissimo, io non ho alcuna intenzione di convincerti. A beneficio degli astanti, elaboro rapidamente le tue osservazioni.

      1) il ministro Savona non era lui stesso "in quota Lega": nei vertici del partito molti non lo avevano nemmeno mai incontrato di persona. Ci sarebbe anche da chiedersi perché un convinto europeista, e anzi eurista, come lui, abbia incontrato un'opposizione tanto accesa! Chi è qui da tempo capisce le implicazioni di una frase come "per avere un mercato unico ci vuole una moneta unica" (e ricorderà che cosa ne pensasse Feldstein). All'epoca ero nel partito da tre mesi e non so dirti quali siano state le dinamiche della scelta. Credo che il Quirinale abbia avuto molta parte in esse.

      2) certo che si sa come funzionano i ministeri! Non lo sanno i vari Musso, Bongano, e via tuttosubisteggiando. Nessuno sapeva però quanto il ministro avrebbe deciso di condividere o non condividere le sue scelte, né se le stesse condividendo anche o soprattutto con l'altra parte politica (quella che poi nella fase finale del Governo lo ha protetto). Tu fai le cose un po' troppo facili, mi fai preoccupare.

      3) basti vedere che esito hanno avuto le contestazioni del 5 Stelle alla scelta di Fanizza! Un politico non può cacciare un amministratore (per fortuna, aggiungo io!). Un tecnico che si arroga il ruolo di politico dovrebbe condividere (e forse sarebbe ancora lì).

      4) pensi che io non parli con Garavaglia e Bitonci? Se mai, è il direttore del Tesoro che non gli parlava di queste cose. Vedo che non capisci come funziona! Il testo del MES ci è stato fatto vedere un giorno prima del passaggio in aula esattamente nelle modalità in cui gli europarlamentari hanno visto il TTIP (in una stanza chiusa, senza telefoni, potendo solo prendere appunti e per un tempo contingentato). Questo per la tua curiosità. Ma vedere il testo a giugno era un falso problema. Il vero problema è che la legge stabilisce che sia il ministro a dover condividere col Parlamento prima di concludere accordi in ambito finanziario, e quindi il ministro avrebbe dovuto portare il testo in Commissione prima di dicembre 2018.

      5) i franchi tiratori socialisti non hanno votato la von der Leyden solo perché la Lega non ha dimostrato chiusura, e quindi gli scemi hanno preferito non votare una candidata fassseeesta! Perfino una bambina di dieci anni l'avrebbe capito - ho verificato in spiaggia - e quindi lo hanno capito anche i colleghi del 5S che hanno (legittimamente) obbedito a altri ordini di scuderia (ripeto: legittimamente).

      6) sei decisamente un incompetente. Ma che vuol dire "la guida del governo"? Ma lo sai come funzionano le cose? Un dettaglio fra i tanti: i 5 Stelle hanno fermato in Commissione il decreto sul golden power (e poi nel primo CdM hanno applicato in fretta e furia quello di Monti). Non c'è stato nessun tentativo di "monetizzazione". Quella è la versione di Giuseppi, un uomo che ho imparato a conoscere.

      7) mostrare apertura al 5S aveva senz'altro un valore tattico: mandare in confusione i due partiti fra cui da tempo erano in corso trattatuve (come stanno ora ammettendo). Lo scopo è stato raggiunto: l'accordo ha chiesto più tempo. Poteva anche avere un valore strategico: ora i 5S sono in una situazione lose-lose (anche se certi racconti della stampa sui vari mal di pancia sono esagerati: se ci fossero non ne parlerebbero, ne parlano per salvare la faccia al loro alleato. Ma emergeranno). Potevano evitarsela e forse ci sarebbero anche stati margini, ma dicono (loro) che non si fidavano più (perché leggono i giornali)!

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    2. Prof, la seguo da diversi anni e la stimo molto tanto che do il mio 5x mille ad a/Simmetrie ma penso che nella sua valutazione dei fatti si sia fatto guidare da criteri da economista e non politici.
      Lei da eccellente economista è abituato ad analizzare i dati e poi dedurne delle conclusioni ma in politica purtroppo i dati sono per definizione inattendibili ed un politico puo' fare una affermazione oggi e negarla domani affermando il suo contrario (Esempio la Lega tempo fa era NO TAV mentre ora è Pro TAV).
      Dai fatti di questi mesi penso la storia sia la seguente.
      Il disegno politico di Salvini e della Lega era di creare con le elezioni Europee un gruppo sovranista tale da mettere in crisi il sistema europeo ma purtroppo con la defezione dei vari Orban, Kaczynski e Berlusconi il piano è fallito.
      Visto i risultati delle Europee in Italia ed i sondaggi favorevoli la Lega con Salvini ha pensato di passare al piano B ovvero conquistare la maggioranza in Italia (con FdI) e governare con "pieni poteri" e fare opposizione all'Europa da parte del Governo ma purtroppo anche questo piano B è fallito per la resistenza dei parlamentari di andare al voto e la furbizia di Renzi che applicando le regole della politica ha rinnegato le sue affermazioni del 2018 affermando l'esatto contrario.

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    3. se è evidente che la mossa di Salvini era per conquistare la totalità del Parlamento, perché Borghi e Bagnai (stesso) continuano a raccontarci che il problema è stata l'elezione di Ursula von der Leyen?? è stata semplicemente una mossa politica (della Lega) per fare, come si dice a Roma, "asso pia tutto".

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  61. da ora in poi chi non capisce e' perche' non vuole capire.

    Pero' quello che mi spaventa (con la minuscola) e' la possibilita' che si avveri la Prima Legge di Andreotti:

    il potere logora chi non ce l'ha.

    ma forse erano altri tempi...

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    1. Nelle condizioni che ti ho descritto, e che Punzi oggi ritrae da un'altra angolazione, giustamente critica ma sostanzialmente corretta, credo che la legge di Andreotti fosse una simpatica battuta di spirito. Il potere percepito rischiava di logorare chi ce l'aveva.

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  62. Ammettendo che sia vero tutto quanto viene riportato in una così minuziosa disamina, e quindi che i 5S sono "brutti e cattivi" perché troppo legati all'establishment europeo, ma allora perchè il giorno dopo Salvini è tornato da Berlusconi? se i 5S sono troppo europeisti, come classificherebbe il buon vecchio Caimano? immagino che nella vostra coalizione di (centro) destra Berlusconi vi avrebbe appoggiato sui MINI-BOT??? per favore non prendeteci per cretini. L'unico motivo per cui Salvini ha commesso questo enorme errore politico, era ottenere la premiership. Non si aspettava poi l'apertura di Renzi verso i 5S e da quel giorno l'ascesa al potere è diventata un incredibile discesa....ora la Lega (nord) si merita 3 anni di opposizione e speriamo un nuovo segretario.

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  63. Purtroppo non è sufficiente - che non significa che sia inutile - entrare nei palazzi in quanto la politica è ancora culturalmente subalterna alla religione dominante.
    Mi ha colpito la sua risposta ad un commento al post precedente in cui associava la situazione attuale alla Guerra dei trent'anni, che si innestò su uno sfondo di contrasto religioso tra cattolicesimo e protestantesimo. Forse siamo in un periodo pre-luterano, non abbiamo ancora un movimento religioso che si contrapponga all'attuale religione dominante...

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  64. potere percepito, ottima descrizione.
    infatti davanti a me ( Bitonci City, oltre 70 % lega) si sono fermate tre persone ( sulla sessantina) e parlavano della mossa di Salvini.
    ovviamente scioccate di ritrovarsi il PD al governo, commentavano negativamente la mossa di Matteo derubricandola come "azzardo per andare alle elezioni e capitalizzare il consenso". punto.
    tre veneti non fanno primavera e neppure statistica, pero' indicano che le persone devono essere informate nella maniera corretta.

    grazie ancora di tutto, contiamo su di voi!

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  65. Il crollo del M5S alle Europee è stato causato, come giustamente scrive Diego, certamente dalle sue politiche ondivaghe, ma non solo: gli attacchi forsennati a Salvini e all'alleato di governo durante tutta la campagna elettorale hanno indignato, ancor più che gli esponenti e gli elettori della Lega, proprio gli elettori 5 Stelle, che in gran parte condividevano i provvedimenti proposti e attuati dalla Lega (quota 100 e politiche sull'immigrazione in primis). Molti di quegli elettori hanno, per ritorsione contro i propri leader, votato per la Lega.
    Oggi sembra che il vento sia cambiato, e che il consenso di Salvini e della Lega sia in flessione. È nato il nuovo governo, che vanta innumerevoli sponsor in Europa, in Cina,negli USA, sui Colli romani e persino sotto quel Cupolone che si staglia sul cielo di Roma. L'orchestra dei giornaloni, delle radio e TV pubbliche e private, decanta le magnifiche sorti e progressive del Dream Team governativo che ci elargirà felicità e benessere a piene mani sotto un cielo sempre più blu. Lavoreremo un giorno in meno e guadagneremo come se avessimo lavorato un giorno in più.
    Ma…
    La dura realtà si farà strada, come sempre. E accadrà quello che già è avvenuto prima del 2018. Arriveranno flotte di barconi con giulivi clandestini "in punto di morte" ma festanti; i pensionati e i pensionandi saranno ancora scippati della speranza di una vecchiaia serena, le tasse morderanno ancor più cittadini e lavoratori che già combattono con le unghie e con i denti per un'esistenza più dignitosa. I giovani saranno ancora costretti a cercare altrove di che vivere; ospedali e scuole ridurranno i servizi o chiuderanno i battenti.
    E stavolta, il M5S sarà ancora più colpevole del PD, e tutte le sue furbizie e giravolte lo travolgeranno assieme alla sinistra più reazionaria, stupida e vigliacca del mondo.
    La strada sarà ancora lunga e aspra, ma alla fine la mèta arriverà.

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  66. Ascolti Prof l'ho citata.
    Al minuto 42,55 ci sono io proprio su codesto tema
    https://www.radioradicale.it/scheda/583732
    Non pubblichi!

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  67. “ …un Paese che, in tutta evidenza, sta esprimendo un orientamento politico conservatore.”

    PROGRESSISTA CONSERVATORE GRILLINO

    Sinistra Destra x
    Lavoro Rendita finanziaria x
    Economia controllata dallo stato Mercato x
    Pubblico Privato x
    Socialismo Liberismo x
    Domanda Offerta x
    Bassa disoccupazione Stabilità prezzi x
    Spesa pubblica Debito privato x
    Keynes Hayek Malthus

    I caratteri distintivi del progressista e del conservatore come definiti sopra non hanno più senso nella colonna di appartenenza originale, molti di quelli storicamente attribuiti alla area conservatrice possono tranquillamente essere spostati nell’area progressista e in parte anche viceversa, al netto delle x dei Grillini, che non cambiano.
    Credo che la gente stia semplicemente rifiutando quello che sperimenta come negativo sulla propria pelle.
    Se un marziano non conoscesse l’area culturale di provenienza dei politici odierni avrebbe grandi difficoltà a collocarli correttamente.
    Ne consegue che il governo attuale non possa essere definito ne come il più progressita ne come il più a sinistra mai avuto, credo che sia quello più assurdo, sconclusionato e falso!
    Lei ha fatto gli AUGURONI a Marattin il cui partito di appartenenza sta provando ancora una volta a governare con logiche progressiste un paese che ha deciso di essere conservatore. Credo che di auguri se ne abbia ancora una volta bisogno noi tutti italiani, purtroppo e che gli italiani non abbiano deciso proprio niente.
    Diciamo che, in questo senso fortunatamente, ci stiamo sempre più comportando come dei bambini che innocentemente fanno un sorriso a chi gli ispira simpatia e serenità, risultando con loro energeticamente empatico, mentre urlano davanti a qualcuno che gli sta antipatico a pelle.
    Sono ancora pochi, credo, quelli che espimono un orientamento politico basato su un ragionamento articolato e consapevole.
    Speriamo che la famiglia a cui lei ci ha elegantemente introdotto e invitati a farne parte continui ad ingrandire e a tornare al governo.
    Grazie prof. per aver riossigenato il blog dopo un periodo di lunga attesa.

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  68. Prof. sono l'unknow abruzzese ,sono doctor Feelgood, ti scrivo da Ortona ( CH ) e da quello che ho letto capisci molto più di Sanità di tanti, non fosse altro perchè sapresti di costi marginali crescenti e decrescenti ( argomento che manda in crisi tutti i Bocconiani master in gestione sanitaria che parlano di risparmi immaginari che farebbero morire dal ridere un diplomato a quell' istituto tecnico vicino alla tua facoltà , il Tito Acerbo.

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  69. Grazie Professore per la illuminante e dettagliata ricostruzione di questi 15 mesi.

    Che le cose fossero proprio come lei le ha descritte, è chiaro anche dal completo ribaltamento di toni dei quei giornalisti cosiddetti economici (Fubini in primis). Nei loro articoli di fondo fino a luglio hanno criticato ferocemente la "irragionevole politica del deficit spending della Lega", salvo ora plaudire ad una necessaria maggiore flessibilità delle regole del Fiscal Compact che il Governo Conte 2, con tutta la linea economica in mano al PD, riuscirà ad avere dalla nuova Commissione Europea.
    Grazie quindi per la preziosa opera che sta portando avanti, per il bene del nostro Paese.

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  70. Ricostruzione dei fatti interessante, non mi capacito però di vedere adesso il PD al governo e in particolare all'economia. Se fosse vero che poi Salvini abbia tentato di ricucire offrendo a Di Maio il posto a palazzo Chigi, non sarebbe stato meglio, alla luce della cronaca appena letta, anziché sfiduciare Conte proporre una mozione di sfiducia su Tria?

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    1. Si infatti, non si capisce perché voleva sfiduciare Conte..

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    2. il motivo di sfiduciare Conte era per avere il Parlamento (ipotizzando di stravincere le elezioni). Salvini è stato un evidente traditore (si è praticamente messo fuori da solo). Il brutto di tutto questo è la litania del Prof. che ancora oggi ci racconta che il problema è il dito e non la luna..

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  71. Sinceramente continuo ad avere difficoltà a comprendere questa tendenza a essere più realisti del re, a un indiscriminato evocare un senno di poi che solo i pochi inconsapevoli della complessità della partita si arrischiano a esercitare. In definitiva: questo insistere su un punto di fondo che NON è il punto.

    La ricostruzione, per quanto fattualmente impeccabile, descrive, nel loro progressivo dispiegarsi in effetti concreti, condizioni strutturali DATE e sostanzialmente NOTE fin dall'inizio. Note a tutti, e naturalmente per primo a chi, di fronte ai fin troppo precoci e via via sempre più innegabili scricchiolii (ovviamente - ma è banale dirlo - ben amplificati dai professionisti a contratto della "libera informazione") nel menage della strana coppia - o meglio dello strano triangolo - non si limitava diligentemente a brandire la pur giustificata retorica strumentale del "gioco di squadra", ma anatemizzava in broadcasting col ben noto comodo epiteto chiunque, per quanto dimostrasse consapevolezza della necessità di continuare a giocare la "partita a scacchi", rifiutasse di nascondersi dietro al dito del "è l'informazione mainstream prezzolata che semina zizzania" e "va comunque tutto nel migliore dei modi possibili".

    Che prima o poi, in qualche modo, per non trovarsi ad assecondare il non assecondabile, si POTESSE dover arrivare a una qualche forma di rottura (e da questo punto di vista, tanto di cappello alla scelta di coerenza di Salvini), è esattamente ciò che, da incorreggibili uomini (e donne) di poca fede, i tuttosubitisti-loro-malgrado non riuscivano a non mettere in conto, o meglio, non riuscivano a non DIRE che fosse necessario mettere in conto.

    Peccato che, invece di provare a ragionare insieme, da buoni (o, almeno, volenterosi) giocatori di scacchi (alla Punzi, Cleriti e Carmenthesister, per fare qualche esempio), del se, come e quando farlo (o magari, perché no, indurre surrettiziamente L'ALTRA PARTE a farlo) nel modo politicamente più conveniente tenendo conto delle suddette condizioni date, fino alla soglia dell'8 agosto e oltre si siano investiti tweet ed energie a racchiudere in un urticante cordone di sarcasmo qualsiasi contributo riflessivo fuori dal coro, in nome di un senso della disciplina alla fin fine non cosi avulso dal sempre comodo principio del "non disturbare il manovratore".

    Il gioco politico, e anche questo dovrebbe essere banale dirlo, va giocato alle condizioni date e note. Recriminare sull'assenza di vere o presunte condizioni ideali ("ma anche Mortati ha detto che... ma la Costituzione dice che...") può certamente essere una mossa del gioco (e in quanto tale passi), ma altrettanto certamente non può valere come giustificazione sostanziale di passi falsi evitabili. I quali, nella misura in cui appaiono plausibilmente tali (ma come non riconoscere quantomeno il "fumus erroris" nel chiedere le elezioni convinti di ottenerle, scoprire di non poterle ottenere e quindi metterci una toppa più grossa del buco dicendo DOPO: "abbiamo scherzato"? E se la proposta di Presidenza del Consiglio a Di Maio A DETERMINATE CONDIZIONI fosse stata fatta PRIMA e non dopo la richiesta di elezioni, siamo sicuri che la prevedibilissima saldatura definitiva tra 5S e terzo partito non sarebbe stata resa più difficile, o che comunque il risultato comunicativo, e QUINDI POLITICO, non sarebbe cambiato, anche in caso di non ricezione della proposta? E se Salvini non l'ha fatto, perché - o per chi - non l'ha fatto?), non possono non costituire legittimi, anzi ineludibili argomenti di riflessione. A meno di essere indifferenti al rischio di tramutare battute d'arresto parziali in errori irreversibili, confidando magari di poter ogni volta dimostrare ex post (aka col senno di poi) la bontà e inevitabilità di ogni mossa fatta.

    Come ripete spesso il Capitano: nessuno è infallibile (a parte chi sbaglia solo quando è impossibile non farlo, che è come dire che non sbaglia mai).

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  72. Cronaca interessante, non mi convinco però della bontà della mossa dello strappo avendo adesso il PD al governo e gentiloni a Bruxelles. Alla luce della suddetta narrazione non sarebbe stato meglio iniziare con sfiduciare Tria? Ciò a maggior ragione se poi fosse vero il tentativo di Salvini di ricucire in extremis proponendo a Di Maio palazzo Chigi.

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  73. ho letto queste 12 domande a Bagnai e hanno un senso, in particolare quella sulla autonomia, motivo per il quale non votero' mai piu' questa Lega :
    https://sollevazione.blogspot.com/2019/09/dodici-domande-ad-alberto-bagnai-di.html?spref=tw

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  74. Alcuni tipi di LINGUAGGIO :

    1.GRILLO PARLANTE : “ Vaffa…” . Sintassi primitiva, semplice, perentoria, di ispirazione anatomica ELEVATA !

    2.CONTE, detto “ IL CONTE ZIO “ : stile elegante, sintassi perfetta, uso del congiuntivo corretto. Contenuto : Ammonizione paternalistica, da Padre Domenicano Inquisitore, o da Padre Gesuita Sofista e Ipocrita. “ Vedi, Matteo, tu mi preoccupi, ti manca cultura istituzionale, ti richiami alla piazza; e poi quell’uso strumentale dei simboli religiosi, hai bisogno di un ripasso di catechismo, io sono anche un valente Catechista che ti può riportare sulla “ retta strada “; un catechista professionale, con tanto di appoggi In Vaticano, e ,“ in coelis “, con Padre Pio ! Mi dispiace sinceramente per te, oh! se tu, frate Matteo, solo ti fossi confidato con il tuo Presidente :“ IN CAMERA…caritatis ….! Ma tu eri corroso dal tarlo segreto dell’ eresia autoritaria dell’ Uomo dai PIENI POTERI. Grazie a te, comunque siamo approdati al Porto Sempre APERTO dell’ ortodossia antifascista pd-5s ! Le vie della POLITICA sono davvero infinite.

    3.SALVINI, detto il CAPITANO : Discorso RISORGIMENTALE memorabile ; lessico semplice, immediato, popolar-populista, chiarissimo, efficace, incisivo e penetrante; sintassi q.b, con preferenza di paratassi . Contenuto : non ho paura del giudizio degli italiani( Bagnai applaude ); non ho paura di mettere la poltrona in mano agli italiani; un’Italia che merita lealtà, sacrificio, giustizia, quella vera ; la libertà non consiste nell’avere un padrone giusto ma nel non avere nessun padrone; a me non è mai capitato di parlare con la cancelliera Merkel a proposito di interesse di partito; lo so, moltissimi grillini non volevano più quei rompipalle della Lega han preferito ingoiare il pd; io non mi rassegno a un paese impaurito e sempre più anziano; non cadrò mai nell’errore dell’insulto quotidiano e sistematico; la forza maggioritaria del governo le ha votato, sig. Presidente, la sfiducia dicendo che la tav “non s’ha da fare”; la decrescita felice di un paese, io non la conosco; e non mi vergogno affatto di chiedere la protezione della Vergine Maria sull’Italia; avete scelto il bersaglio, eccomi, avete scelto me come pericolo dell’Italia e dell’Europa, eccomi pronto; gente italiana che non deve rispondere né alla Merkel né a Macron ; e poi saremmo noi gli unici fascisti a chiedere le elezioni ; ecc. ecc.

    4.Alessandro Manzoni ( Illustre sconosciuto per l’ Ignoranza Grillopiddina !) : linguaggio ardente,appassionato, patriottico, sarcastico q.b., pre-risorgimentale.

    4.1 : Marzo 1821, Ode Alla Illustre Memoria di TEODORO KÖRNER,POETA e SOLDATO della Indipendenza GERMANICA, morto sul campo di Lipsia, NOME CARO A TUTTI I POPOLI CHE COMBATTONO per difendere o per riconquistare una patria :

    “ non fia loco ove sorgan barriere tra l’ Italia e l’Italia, mai più !... già le destre hanno strette le destre : o compagni sul letto di morte o fratelli su LIBERO SUOL…/

    O STRANIERI, nel proprio retaggio torna l’ Italia, e IL SUO SUOL RIPRENDE; O STRANIERI, STRAPPATE LE TENDE( solo per i grillini, “ smammate “)/ da una terra che madre non v’è…Dio rigetta la forza straniera; / ogni gente sia libera, e pera/ della spada( della FERREA ECONOMIA ? ) l’ iniqua ragion …

    ... quel che è Padre di tutte le genti,/ che non disse al GERMANO ( alla Merkel !) giammai : va, raccogli ove arato non hai; spiega l’ ugne; l’ ITALIA ti do “ ( tradotto per piddinigrillini : Dio non disse mai al Tedesco di diventar PADRONE di un suolo che non è suo, non disse mai “ io ti do nelle mani l’ Italia “ )!

    Chi ha orecchie per intendere INTENDA !

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  75. Onorevole Professore, la ringrazio per tutto quello che ha fatto, sta facendo e farà, ma ormai sono pessimista, vie d'uscita non ne vedo, almeno non nel breve termine.

    Perché non sono solo i tecnici, come lei giustamente sottolinea, ma anche i politici ad aver messo all'angolo la Lega. La Lega adesso si ritrova isolata, senza alleati. E non parlo del M5S, il cui comportamento degli ultimi mesi credo non abbia contraddetto le aspettative di nessuno di noi. Parlo di quegli altri soggetti politici che almeno sulla carta si presentavano come alleati molto più affidabili.
    L'onorevole Borghi aveva infatti detto che dopo le elezioni europee si sarebbe rivoltato l'Europarlamento come un calzino, perché mezzo partito popolare avrebbe definitivamente voltato le spalle ai socialisti per guardare ai sovranisti. Beh, non è andata così: i vari Berlusconi, Orban e Kaczynski non ne hanno voluto saperne di entrare nel gruppo di Salvini e Le Pen (nonostante il successo elettorale di questi ultimi), e hanno quindi votato l'ennesimo commissario europeo insieme a socialisti e liberali.

    Quindi ripeto, vie d'uscita nel breve termine non ne vedo, e a dirla tutta non credo neppure che queste vie d'uscita dipendano da noi.
    Ma chissà, forse questo spettro di recessione che attualmente si aggira in Germania potrà offrire opportunità altrimenti impossibili. Mi sa che solo un core meltdown può davvero mettere in discussione lo status quo...

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  76. avreste dovuto dire, avreste dovuto fare,avreste dovuto anticipare, posticipare,Salvini doveva. Ecchecazzo ma un minimo di umiltà e fiducia in chi stava e sta cercando di fare i nostri(Italiani ) interessi no eh ? Se Bagnai Borgi Salvini e tutta la Lega hanno fato quello che hanno fatto,conoscendo i fatti dall'interno e cercando di spiegarlo anche a cani e porci (inutilmente) è perchè si doveva fare.

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  77. È una lettura triste, faticosa, che appesantisce il cuore, e avvilisce. E resta solo la speranza che in effetti stia tutto così come appare al senatore Bagnai, che sa molte cose, ma potrebbe non saperle tutte, perché quanto a coerenza logica la politica è assai peggio dell'economia.
    Però, anche da quanto si richiede di pensare dai commenti sotto, in effetti, il discorso va sempre più pericolosamente somigliando a quello del pensiero marginalista, che per funzionare deve presupporre ipotesi su ipotesi, sempre più ad oc e sempre più inverosimili. Ad esempio, che non si debba più pensare al sud, perché non esiste più, è simile a dover disegnare la curva dei costi medi che risale se no non c'è l'intersezione.
    Mah, speriamo che abbia ragione il senatore Bagnai, e che la guerra sia con il M5S e non in ultima analisi, infine, a conti completi fatti, solo contro di lui e Borghi. Il tempo sarà galantuomo.

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  78. Certamente sono stati commessi degli errori, il primo è stato la sovraesposizione mediatica di Salvini, il secondo non aver spiegato bene sempre mediaticamente il perché della crisi ed il terzo aver offerto Palazzo Chigi a Luigi Di Maio. Ma sono soltanto errori veniali perché in realtà ci si è scontrati con la vischiosità della USE alias Unione Sovietica Europea, vischiosità che sta sperimentando adesso il Premier britannico. Tuttavia egli ha dalla sua la Corona, sia pure in forma defilata, mentre in Italia il PdR fa parte di quelle élites compradoras che purtroppo hanno da noi fin troppo potere, o meglio, si illudono di averlo. E che non hanno trovato il coraggio di dire agli stranieri che si intromettevano nella nostra politica: fatevi i fatti vostri.
    Ho provato grande umiliazione e vergogna nel vedere che il PdR non si alzava in piedi per dire agli stranieri: basta, ci state offendendo.
    E che dire del povero Conte 2.0? Juncker ha detto tutto, è come Tsipras, qualcuno riferisca al Presidente del Consiglio che Tsipras in Grecia è considerato un traditore...

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  79. In tutta la ricostruzione rimane una zona d'ombra, che Alberto ci può chiarire. La versione Salvini ingenuo mi pare demenziale! Resto convinto che il timore inciucio sia stato il suo pensiero fisso fin dalla partenza del governo e spiega la sua reticenza a staccare la spina. Ci siamo dimenticati che il primo tentativo di accordo i 5s lo fecero formalmente proprio col PD? Ma si scontrarono con il veto di Renzi! Questo, dopo le dimissioni, nominò infatti una testa di legno, Martina, con un unico imperativo: evitare l'inciucio coi 5s (oltre a rinviare il congresso sine die...). Non partecipare ad un incesto del genere gli avrebbe dato tempo di riorganizzare le sue truppe dopo le sanguinose sconfitte. Ma ormai Renzi scalpitava...Resta da capire che probabilità Matteo avesse assegnato all'evento avverso: 30,50,60,80%? E non venitemi a dire aveva fatto affidamento sul vecchio democristiano...Alberto illuminarci please!

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  80. Il Presidente della Repubblica chiede l'allentamento del Patto di Stabilità.... il poveretto deve avere letto i sondaggi.

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  81. Caro Senatore,
    Grazie per aver incollate con la logica le varie fasi della crisi e anche per aver voluto fornire una risposta al mio commento all'articolo precedente.
    Dalla lunghezza dell'articolo e dal numero di risposte ai vari commenti, sembra quasi che al momento abbia maggiore disponibilità di tempo da dedicare ai suoi lettori e allora, dando per vera questa mia impressione, ne approfitto per sottoporle una mia balzana idea.
    Si parla molto della liceità del cambio di casacca di singoli parlamentari e interi partiti politici e di quale debba essere il luogo di nascita dei governi della Repubblica Italiana.
    Le norme costituzionali sembrano chiare: il governo deve ricevere la fiducia del Parlamento e non quella diretta degli elettori e i parlamentari esercitano il loro mandato SENZA vincoli. aspetto, quest'ultimo, che ha una sua logica ma presta il fianco ad una percezione negativa della figura degli eletti che potrebbero facilmente essere confusi con gli Eletti e far assomigliare la nostra forma di governo ad un'aristocrazia elettiva: se l'eletto può non tener conto delle promesse fatte in campagna elettorale, il voto si intende dato alla persona e non al suo progetto politico e, pertanto, l'Eletto diventa un dio dell'Olimpo cui è data la facoltà, in concorso con i suoi pari, di disporre degli umani elettori secondo le sue convenienze e capricci. Ad ogni modo, dal punto di vista costituzionale, chi sostiene la correttezza della formazione dei governi a prescindere dalla volontà popolare del momento sembra ben sostenuto dalle norme costituzionali.
    Secondo altre interpretazioni, l'Eletto non dovrebbe essere altro che un eletto tenuto ad adottare comportamenti in linea con le sue promesse elettorali. Chi sostiene questa idea fa riferimento più che altro a motivazioni di ordine morale, cavalleresco perfino.
    (1)

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  82. ./.(2)
    Entrambe queste interpretazioni non sono riconducibili a persone e formazioni politiche costanti ma cambiano padrone spesso a seconda delle convenienze. Gli stessi elettori, che più di tutti dovrebbero fare attenzione al rispetto delle promesse sulle cui basi hanno (dovrebbero aver) fornito il voto, si lasciano volentieri distrarre e attrarre dalle idee opposte e sono talmente disposti in questo senso che non mancano casi in cui alcuni eletti sono stati accusati di tradimento per aver semplicemente voluto tenere fede alle promesse fatte in occasione delle elezioni (v. la vicenda di Rossi e Turigliatto).
    Mi chiedo: perchè non si trova una base giuridica anche per l'interpretazione che vorrebbe far osservare una coerenza tra promesse e azioni del parlamentare? Non sono un giurista ma ricordo che categorie adeguate esistono ad esempio nel diritto privato. Mi viene in mente (un esempio per tutti) la promessa al pubblico: «Colui che, rivolgendosi al pubblico, promette una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o compia una determinata azione, è vincolato dalla promessa non appena questa è resa pubblica.» Art. 1989 cc. Il candidato o la forza politica si rivolgono al pubblico con le loro proposte/promesse, l'elettore compie l'azione con voto favorevole, quando la forza politica e/o il candidato risulta eletto interviene il vincolo. Se si facesse valere questo principio, verrebbe meno il problema della formazione del governo in base alla volontà popolare: se le forze politiche si vincolassero in base alle norme del codice civile ad adottare determinati comportamenti esse, in sede parlamentare, potrebbero sostenere solo governi con programmi compatibili con le loro promesse elettorali. Perchè mai un operatore economico dovrebbe essere tenuto a rispettare i termini della sua promessa al pubblico mentre un parlamentare, la cui azione ha potenzialmente effetti molto più generali, dovrebbe essere sciolto da questa obbligazione? Dove è sbagliato il mio ragionamento? Poiché non lo sento fare da nessuno ne traggo la conclusione che deve esserci un errore, ma quale?
    A parte tutto, starò molto attento a non perdermi l'intervento che qualcosa mi dice terrà lunedì prossimo.
    Buon lavoro

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    1. Ha mai sentito parlare di 'veto astensionistico'?

      http://orizzonte48.blogspot.com/2017/07/un-rimedio-semplice-semplice-il-veto.html

      " 4.1. Basterebbe eliminare il quorum del 50% per i referendum (abrogativi delle leggi), con una minima interpolazione dell'art.75 comma 4, della Costituzione, e invece introdurlo per la validità delle elezioni politiche, con una minima modifica dell'art.48 Cost., tesa a salvaguardare in concreto la "effettività" e la "libertà" del voto.
      Se l'astensionismo da mera reazione istintiva che, in definitiva, il controllo oligarchico-mediatico ha attualmente il massimo interesse ad incentivare, divenisse STRUMENTO DI MANIFESTAZIONE DI VOLONTA' CONCRETA DELL'INDIRIZZO POLITICO CHE NON SI VUOLE, avremmo in pratica qualcosa di simile al diritto di veto spettante ai tribuni della plebe nell'ordinamento dell'Antica Roma, solo diretto a contestare,anzicché singole leges, l'assetto dei rapporti di forza instaurati di fatto, e quindi contrari alla Costituzione.
      Ma il meccanismo attualmente ipotizzato, eviterebbe la "personalizzazione" di tale potere in un numero ristretto di aventi diritto, portati alla creazione di clientele distorsive del suo uso, e si atteggerebbe come strumento di democrazia diretta, realizzativo della partecipazione all'indirizzo politico della sovranità popolare."

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  83. "Nel frattempo Salvini aumentava la pressione sui tecnici del Governo per ottenere una legge di bilancio espansiva per il 2020 con tanti investimenti e un corposo taglio di tasse".
    La flat tax? Ma davvero? Un taglio di tasse per chi?

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  84. Onorevole, Professore,
    la seguo con grande interesse.
    Ho riletto con attenzione la parte della sua analisi (e gli articoli dei link in essa indicati) che riporto in coda alle mie due riflessioni.
    In primo luogo mi sono chiesta come sia possibile che la UE si affidi alle decisioni prese da un organo informale e pressoché sconosciuto quale è l’Eurogruppo. Un organo che non prevede alcuna votazione formale né tantomeno alcuna forma di pubblicità sulle decisioni prese. Un organo non composto dai Ministri per l’Economia (come peraltro ci si aspetterebbe e si potrebbe supporre), ma da funzionari del Dipartimento del Tesoro.
    Mi chiedo chi sceglie questi funzionari e qual è la durata del loro incarico, cioè questi funzionari vengono rinnovati ogni volta che inizia una nuova legislatura, sono cioè l’espressione della maggioranza parlamentare?
    Mi sono anche chiesta come sia possibile che l’Ecofin di fatto non faccia altro che ratificare quanto deciso dall’Eurogruppo.
    Tutto questo, che mi ha stupita molto, mi sembra fortemente antidemocratico.

    La mia seconda riflessione riguarda il fatto che, secondo me, non dovrebbe essere permesso ex lege al Presidente della Repubblica di indicare uno o più ministri. Situazione che comporta infatti tutte le fragilità di un governo ibrido tecnico/politico, come da lei indicato.

    Grazie e buon lavoro.

    “Sintesi: con l'Unione Europea, che è un'espressione economica, negozia il Ministero dell'economia e delle finanze. In quali sedi? In teoria, in una sede formale, il Consiglio dell'Unione Europea, che in ambito economico si chiama Ecofin, e al quale partecipano i ministri competenti, quelli dell'economia. "Quindi - direte voi - su temi rilevanti come l'Unione bancaria o la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (MES) il Governo del cambiamento si affidava a un tecnico, il ministro Tria?
    Ecco, le cose stanno peggio di così, per due motivi, uno dei quali vi è già noto: il vero negoziato avviene in una sede informale, l'Eurogruppo, con i problemi evidenziati qui (e in italiano qui). Voi direte: ma che ce ne frega se la sede è formale o informale, questi sono dettagli! Santa ingenuità! Immaginate di essere un parlamentare che sostiene un "governo politico con un ministro tecnico" (parafrasando il Capo dello Stato). Come fate, da parlamentari, a verificare che questo tecnico sia fedele al suo mandato politico se le decisioni vengono prese in riunioni in cui non c'è verbale - per cui non si sa chi ha detto cosa - e non ci sono votazioni formali - per cui non si sa chi è stato favorevole o contrario a cosa?
    Di fatto, l'Ecofin ratifica le decisioni prese nell'Eurogruppo, che, a loro volta, sono la sintesi dei lavori preparatori condotti nell'Eurogroup working group. Insomma, il lavoro vero, quello sulla zona euro, e più in generale sugli assetti economico-finanziari dell'Unione, si fa nel "gruppo di lavoro sull'Eurogruppo": mi sembra perfettamente logico! Ma c'è un problema: a questo gruppo di lavoro pressoché sconosciuto, che poi è quello che prende le decisioni vere, che definisce i contenuti tecnici degli accordi, chi ci va? Il ministro? No. Il direttore del Dipartimento del Tesoro (un funzionario).
    Sintesi delle sintesi, prima di riprendere la cronaca della crisi: per il Governo del cambiamento le decisioni importanti in Europa venivano prese da un funzionario che rispondeva solo a un tecnico.

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  85. Prof., intanto la ringrazio per la serata di ieri a Sarzanello (e per la foto!), assieme agli altri intervenuti (i due guru erano una garanzia, ma Centinaio e gli altri sono stati una piacevole scoperta). Mi faccia solo dire che non poteva non notarsi la sua faccia, all'uscita della senatrice sui titoli giapponesi in mano ai giapponesi...e lo dico senza voler certo screditare nessuno. Piuttosto si capisce ancora meglio quali difficoltà incontriate nel vostro lavoro, su certi temi.
    Nel merito del post, poco da dire. Concordo sull'operazione di pulizia di cui parlava ieri, e sul fatto che la "percezione di potenza" generalizzata nei confronti di Salvini tra poco avrebbe cominciato a erodere consenso, come scrive Punzi. Di Punzi condivido anche le critiche, soprattutto in ambito internazionale (ma io preferisco parlare di preoccupazioni...): effettivamente, per quanto visibile almeno, pare di vivere un sostanziale isolamento, certo deleterio se si vuole provare a giocare la partita in maniera attiva.
    Resta per me il fatto che, da fuori, ci vuole veramente una grande fiducia per condividere con voi l'idea che i giallorossi abbiano vita breve, date le enormi pressioni esterne in senso opposto.
    Cmq....le faccio, e mi faccio, gli auguri per la settimana che l'aspetta...e poi per tutte quelle a seguire.

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  86. Gentile Professore, la creazione del governo giallo-verde ha come presupposto fondante l'accordo fra i partiti che lo hanno sostenuto. Accordo che ha necessariamente ricompreso la nomina di un ministro tecnico al MEF con le conseguenze da lei delineate. Dando per scontata la contrarietà da parte della Lega su questo specifico punto, in virtù del principio esposto in premessa al suo blog, bisognerebbe comparare l'accettazione di tale compromesso con la contropartita ricevuta in sede di trattativa. Ovvero perchè ne è valsa comunque la pena provarci per Salvini al punto che, innescata la crisi, ha lasciato acceso il telefono anche di notte offrendo ripetutamente notevoli contropartite pur di ritornare al tavolo dei lavori con il m5s? Anche all'osservatore più sprovveduto non sfugge il meccanismo do ut des tipico di ogni contratto: anche per quello inedito di formazione di un governo. Tale controparita deve essere assai rilevante data la totale disponibilità dimostrata dal capitano pur di avere la possibilità di ritornare sui suoi passi. In altre parole rimane inspiegata l'apparente contraddizione di chi giustamente si ribella a una grave mancanza contrattuale ma al contempo desidera sottoscrivere un nuovo contratto con la stessa parte ma peggiorativo.
    Cordialmente Davide Bianchini

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  88. Gentile Professore,
    Lei sbaglia se crede che non vi fosse alcuna o scarsa percezione dei fatti qui nel suo articolo indicati nel pubblico degli elettori. Ma, mi permetta, se di trappola ben orchestrata per Matteo Salvini si è trattato, la natura delle trappole è tale per cui si dovrebbe cercare di non cadervi, non di non cadervi a corpo morto per poi poterne lungamente recriminare. Sbaglio? NB la Lega aveva (stando ai sondaggi) il 38% dei consensi prima della crisi, attualmente sta declinando sotto il 30%.

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  89. Il nuovo governo si è presentato come europeista ed atlantista.
    Ecco, io vorrei porre l'attenzione sul secondo aggettivo, perché secondo me sta lì il grosso errore di Salvini. Beninteso, a me non me ne frega nulla delle storie di rubli, sta di fatto però che le oggettive simpatie per Putin da parte di Salvini e dei suoi sodali sono costate carissime alla Lega, che si è ritrovata isolata sul piano internazionale avendo perso il sostegno dei potenziali alleati in Europa dell'Est (che storicamente odiano la Russia ancor più dei liberals occidentali), nonché negli USA (a Washington forse potranno anche chiudere un occhio sulle storie di finanziamento russo al loro presidente, di certo non possono chiuderlo su esponenti di governo di Paesi alleati).

    Già è difficilissimo uscire dalla UE, questo però diventa automaticamente impossibile non appena si dà anche solo inavvertitamente l'idea di voler uscire pure dalla NATO...
    A meno che la Lega non voglia davvero perseguire l'obiettivo di uscire da UE e NATO, a quel punto allora tanto vale votare il Partito Comunista di Rizzo...

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  90. Tutto si può e dire di Salvini ma una cosa è ultra certa: le sue posizioni così intransigenti contro 4 disperati fermi su una nave sono fastidiose ed economicamente irrilevanti. Se non le rimuove non andrà mai da nessuna parte. Anche perché è un conto proporre una politica restrittiva sull'immigrazione (accettabile) ma un altro è rifiutare un approdo sicuro nei porti. Bagnati leo non hai mai espresso pubblicamente una A su questa discrepanza e non le fa onore perché é uomo di cultura e sufficientemente intelligente da capire che le persone le puoi soccorrere, salvare e poi rispedire con fermezza ugualmente. Da un punto di vista etico fa una differenza enorme ma economicamente non ne avrebbe fatta moltissima e comunque si poteva chiedere supporto alla EU. Bastava anche interdire le ONG dalla funzione pur sopperendo come Stato al lavoro di soccorso. É fastidioso, punto e basta. Ma qui Salvini gioca col consenso della gente frustrata per poi schiantarsi e risultare impresentabile. E poi non una parola da lei sulla BESTIA.

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    1. Ti sfugge il dramma di importare forza lavoro in periodi di alta disoccupazione (e declino economico).
      E non è solo l'immigrazione in quanto tale il problema, anche il fatto che a gestirla siano di fatto delle organizzazioni private. È una questione di principio.

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    2. Insisto: accogliere, vestire, nutrire dopo un viaggio comunque fatto e rispedire. Dopo questo, le vostre posizioni diventerebbero ancora più autorevoli. Purtroppo Salvini ha le ragioni dalla sua parte ma non la statura sufficiente da leader internazionale. Tra ľ altro è veramente sciocco e indicativo del livello della Lega, che questo tema, di Salvini come leader insufficiente per le questioni che porta, non sia appunto un tema. Bagnai è troppo intelligente per non accorgersene. Però andiamo, questa (è) una comunità libera: ditelo che Salvini quando parla di costine, Polizia e tutti a casa loro...non lo vorrebbe nessuno.

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  91. Un immenso GRAZIE PROF per il suo intervento MAGISTRLALE in Senato.
    BENEDETTO IL GIORNO CHE L'HO SCOPERTA.

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  92. Si fa una gran confusione tra il salvataggio delle persone in mare che è sacrosanto e questa spola tra gli scafisti e le ONG che trasbordano gli immigrati dai gommoni alle proprie navi che tutto si può chiamare meno che salvataggio. Nel 90% dei casi non c'è nessun pericolo ma è solo un tacito accordo tra le due parti. Confusione che aumenta quando le navi delle ONG forzano l'aperture dei porti, in quel caso i migranti orami sono tutti sulla nave e nessuno è in pericolo di vita, anzi quando c'è un malato grave o donne incinte o bambini vengono comunque fatti scendere. Mi di spiace ma l'intransigenti in questo caso sono le ONG che hanno deciso, grazie anche ad appoggi internazionali importanti, di fare la guerra a Salvini e all'Italia. Tenere le persone in mare tutti quei giorni sapendo benissimo che il primo porto sicuro è per esempio Tunisi (non mi si dica che Tunisi non è sicura con tutti i turisti che ogni giorno fanno scalo lì, dove c'è la sede della UNHCR e dove c'è la mezza luna rossa) non mi sembra un gesto di misericordia, oppure portarli in Spagna o in Francia richiederebbe al massimo 3-4 giorni, perché allora continuare l'insopportabile tira e molla? Perché sono pagati per creare intralcio in primis al ministro dell'interno e poi agli italiani che hanno osato votare un partito poco gradito. Non voglio dilungarmi ma tutto questo fervore verso questa gente poi si spegne appena mettono piede nel nostro Paese. Vivono sfruttati, schiavizzati, utilizzati in agricoltura e ce ne accorgiamo solo quando qualcuno muore, dove sono i sindaci, le forze dell'ordine, i normali cittadini? fanno come le tre scimmiette, non vedo, non sento, non parlo, l'importante è che non stiano in mare il resto va tutto bene. Oppure quando li si alloggia e gli si da i viveri e poi si fanno lavorare a pochi euro l'ora così si abbassa anche il salario degli italiani (che vengono accusati di non voler accettare lavori poco piacevoli), per fare un piacere ai vari imprenditori poco seri, che in questo modo socializzano le perdite (gli alloggi e i viveri li paga la comunità) ed incassano i profitti (comodo pagare poco il lavoratore, che venendo da realtà difficili gli sembra comunque di aver migliorato la sua condizione). Dov'è tutta questa gente che si straccia le vesti e poi fanno finta di non vedere? Certo anche a me non piace Salvini quando si atteggia a ducetto, ma facciamola finita di accollargli colpe che non ha.

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    1. Quello che andrebbe contestato a Salvini non è la politica dei "porti chiusi", se fosse servita come espediente tattico per ottenere un obiettivo strategico sulla politica europea dei migranti economici (ossia una revisione del Trattato di Dublino con una ridistribuzione automatica dei migranti economici in tutta Europa in attesa dei rimpatri), ma il fatto di avere ridotto il controllo dei flussi migratori solo alla chiusura dei porti verso le ONG (in parte sicuramente colluse con organizzazioni favorevoli al trasferimento coatto di manodopera a basso costo in Europa), mentre nel frattempo un numero indefinito di "barchini" scaricavano incontrollati decine e decine di migranti. Contestabile è anche la "colorazione" razzista con cui si è giustificata la lotta all'immigrazione clandestina. Soprattutto se fatta da politici di un paese che ha sperimentato sulla pelle dei propri avi emigrati per fame in America ed Australia l'ostracismo e il disprezzo delle nazioni ospitanti.

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    2. Salvini era ministro dell'interno, alle partenze(i barchini e altro) ci doveva pensare il ministro(Ministressa?) della difesa che tanto è stato efficiente che non l'ha voluto nemmeno il PD!

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  93. Conte e i Gesuiti !

    Il prof. Giuseppe Conte, quando pronuncia al Parlamento prolissi discorsi e noiosi assai, cerca di ravvivarli con qualche dotta citazione : per darsi arie e distribuire aria ; anche perché il popolino non è ritenuto all’altezza della grande cultura. Sicché il predetto AVVOCATICCHIO, tra un concetto e l’ altro, si abbandona a qualsiasi stratagemma intellettuale, anche spregiudicato, usando tutti i registri del discorso : dal tono dolce colloquiale e paternalistico all’invettiva vera e propria, stizzosa e volgare !

    Io vedo in lui, concentrata, tutta la sapienza gesuitica, intelligente dialettica e spesso ipocrita.

    All’occasione, son tornato a rileggermi un brano istruttivo della sesta lettera della celebre opera di Blaise Pascal “ Les Provinciales “.
    Qui emerge con tutta chiarezza la tendenza dell’ Intellettuale che “ ha sempre ragione “. Lo scritto risale al 1656, 10 aprile. Conte ancora non era nato, previdenza e saggezza autoreferenziale sì !

    “Non bisogna mai disputare su di un fatto. Vi dicevo dunque che, quando il tempo ha così maturata un’opinione, allora essa è assolutamente probabile e sicura...Il Padre Bauny, per esempio, rese probabili molte opinioni che non lo erano prima; e così seguendolo non si pecca più, mentre prima si peccava: iam non peccant, licet ante peccaverint‘” !

    Ci avviciniamo, caro Alberto, al cinismo duro e puro di questi giorni caotici :

    “ Abbiamo noi della SJ massime per persone di ogni tipo, per i beneficiari, per i preti, per i religiosi, per i nobili, per i domestici, per i ricchi, per coloro che sono in commercio, per coloro i cui affari vanno male, per quelli che sono nell’indigenza, per le donne devote e per quelle che non lo sono, per le persone sposate e per quelle che conducono una vita dissipata. Insomma, nulla sfugge alla nostra previdenza”.

    Tu, Alberto , hai fatto al Senato un Discorso Nobile Scientifico Chiaro. Ma niente a petto di Conte. Nulla, infatti, sfugge alla sapiente previdenza dell’ avvocaticchio ! Tutto è spiegato, e giustificato.

    Iam non peccant, licet ante peccaverint !

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  94. L'avvocato del popollo o del pollo direttamente sta trasfigurando in avvoccato del diavolo infatti oggi ha detto che vuole ridurre il tepito. Ho sentito quando ha detto in Senato "il Senatore Bagnai con le sue competenze" secondo me Prof di lei ha strizza...

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  95. Se dobbiamo contestare qualcosa a Salvini è che ha fatto assai pochi per i rimpatri e che la sua comunicazione non è sempre all'altezza di un ministro. Almeno per come intendo io la carica ministeriale, ma io sono vecchia.

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    1. Con una magistratura militarizzata a sinistra, corpi delle forze dell'ordine infedeli allo stato(diciotti docet) è stato un miracolo che non sia finito dentro;
      Altro che fare di più!

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  96. Non tutto è perduto. Anche nel Pd una piccola luce, nella svendita generale di valori e dignità.
    Il deputato RICHETTI rivolto all'AVVOCATICCHIO :

    " MA NON MI FIDO DELL'AVVOCATO DEL POPOLO CHE QUANDO CAMBIA IL POPOLO RIMANE AVVOCATO " !

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  97. Questa notte IG_NOBEL assegnato al Prof.Bagnai ed al Prof.Borghi per aver concordato un deficit al 2.2 invece che il 3-4-5-6 od oltre. Assegnatario segnalatore il Prof.Tria coadiuvato da Prof.Monti :-))

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  98. chi vota ortottero:
    1. ha nel cuore Falcone e Borsellino e prova ripugnanza x la vs alleanza com Mr.B.
    2. non crede di potersi affidare a chi li ha sempre chiamati terroni e fa bene, così come farebbe bene a capire che se l'UE ci chiama porci non ha in serbo x noi nulla di buono,a l'UE è percepita in maniera distorta anche perché ha trovato terreno fertile sulle storture mai sanate dell'Italia Unita
    3. venire al sud a parlare di immigrati come ne parla Salvini equivale a darsi la zappa sui piedi, ma lui d'altro non sa parlare, stimmt das oder?

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    1. Il Salvini della fu Lega nord, non esiste più e ne ha dato prova concretamente, mi pare. Si cresce politicamente e si cambia in meglio e non si può dubitare della lealtà e del calore che lui ha dimostrato al popolo meridionale. Riguardo alla zappa (sui piedi), mica si capisce cosa intende.

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  99. Poi comunque, chi è quì volente o nolente sa che non abbiamo molta scelta, sudditi di una colonia o perseveranti fino alla fine. Salvini ha fatto bene o male? Ormai è fatta! E la cosa migliore è prendere x buona la lunga spiega del Senatore (più sono lunghe più sono istruttive), e chi non ne fosse convinto si legga gli articoli di Giulio Sapelli sul suo sito personale o sul Sussidiario (benedett'uomo che con quello che sa e scrive sostiene che la Lega x dotarsi di un pensiero politico debba prima liberarsi di Borghi e Bagnai). O anche i commenti di gente dello spessore di Umberto Galimberti che disprezza gli ignoranti che non leggono e quindi votano Salvini ed elogia il mercato che ci compra i titoli di stato e ci permettono di andare avati (bisognerebbe mandargli a casa il Tramonto dell'Euro, ma poi lo leggerebbe? ); o Paolo Crepet che avrebbe dato un bacio in fronte alla Rakete e avrebbe voluto che fosse figlia sua, la Walkiriona che tratta i nostri porti come se fossero il suo urinatoio... se questi intellettuali la pensano così altro che aver aperto gli occhi, APPOSTO STIAMO!

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  100. Come mi disse un amico poco tempo fa "Salvini mi ricorda un mio compagno di liceo, andava volontario alle interrogazioni e prendeva sempre quattro e mezzo". "Che fine ha fatto?" chiesi io. Il mio amico rispose "lo bocciarono il primo anno".
    Insomma, veniamo alla ciccia della situazione: Salvini s'è fatto due conti per capitalizzare il consenso che i sondaggi gli garantivano e per avere più potere negoziale con Bruxelles sulla prossima finanziaria, dato che nell’ormai precedente assetto governativo e con Tria all’Economia, l’Italia aveva poco margine. Egli ha sfiduciato Conte in modo da andare a elezioni con due possibili esiti. A) La Lega vince e diventa primo partito e Salvini viene incoronato Zar. B) La lega perde ma comunque aumenta il numero di poltrone occupate in parlamento. Tutto qua. Che poi Salvini stia sui maroni a pezza Europa e hanno fatto di tutto per mandarlo via non ci piove. Ma la storia che lui è solo una vittima non ci crede neanche Luca Giurato.

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  101. Davvero non si capisce?,certo, a nord e a sud si parlano due lingue diverse (a parte la Puglia che condivide un'identità con le altre regioni dell'Adriatico); provo a spiegarmi: i settentrionali in genere non sono amati a Palermo,al di là della facciata cortese per via di una fortissima e antica cultura dell'accoglienza che c'è qui, ci vuole tempo e dedizione per rompere davvero il ghiaccio. Salvini nello specifico quando parla di immigrazione accentua un processo di identificazione per cui le simpatie locali vanno spontaneamente agli immigrati come vittime di razzismo; il supposto calore di Salvini risulta falso, questa terra è dagli albori della repubblica serbatoio di voti, e la sua gente vorrebbe legittimamente essere qualcosa di più (per questo e per altri motivi su cui sorvolo, i più aborrono il reddito di cittadinanza ma sperano con tutto il cuore, nella reale lotta alla corruzione); inoltre il calore di Salvini lo avete sentito solo lassù, qui c'è un'altra idea di calore, e la gente le dichiarazioni passate di Salvini non può e non deve dimenticarsele (per questo non mi stancherò mai di ripetere che qui devono venire gli economisti a proporre progetti x il futuro evidenziando gli ostacoli passati e presenti, parlando anche di Grecia, va spiegata l'area valutaria non ottimale e il confronto deve essere lira-euro, non marco-euro); infine (ci sarebbe altro da dire ma mi sono dilungata anche troppo) qui il CV conta, cioè non per forza la laurea, anche se impressiona, ma il fatto che la scarsa eloquenza di Salvini e la sua povertà lessicale (che altri oltre a me hanno notato anche qui) nonché la monotonia dei suoi argomenti, fanno sì che Conte ispiri loro più fiducia (e non c'è verso di far loro capire che è arrivato il Monti bis). Qui impressionano CV come quello di quel vostro Geraci, che lavora per i cinesi ma di carriera ne ha fatta tanta senza fare politica (per fare un esempio), o Nino Galloni, che ha un modo di rapportarsi alle persone che quì è davvero sentito come più umano. Insomma Salvini quì è considerato uno che si fa vedere quando c'è da raccattar voti, e probabilmente non a torto dato che anche Maurizio Blondet lo ha paragonato a Cola di Rienzi. Che altro dirvi? Io sarei la prima ad applaudirvi se veniste a Palermo a parlare di economia e, se proprio volete, del fatto che quella di adesso non è immigrazione, è sostituzione etnica!

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  102. mi sa che mi sono dilungata e quindi sintetizzo, nel caso che Giulia Tamagnini sia interessata: quando Salvini arriva a Palermo, per chi è ignaro di cosa bollu nel pentolone europeo arriva un pallone gonfiato che non ha mai lavorato in vita sua e vuole conservare il potere attingendo allo storico serbatoio, non condividendo in cambio un po' del benessere di cui si gode al nord ma esportando razzismo. Qui da una certa età in su rimpiangono Andreotti e la 1a repubblica perché mangiavano e facevano mangiare (briciole certo, ma meglio di niente), hanno sperato in Betlusconi (beata ingenuità) e ora non sperano più in niente. I più giovani sperano che con la lotta alla corruzione si riaprano i concorsi e si elimini la chiamata diretta, dando almeno ai migliori una opportunità. Infine loro essendo stati migranti e tuttora crescendo i propri figli nella consapevolezza che la loro terra non può dar loro niente e che dovranno mandarli via, solidarizzano coi migranti, non immaginano l'esodo, non immaginano le conseguenze. Sulle capacità oratorie di Salvini ho detto e altri su quest blog hanno detto abbastanza,ergo: o la Lega viene al sud a offrire prospettive nuove e concrete opportunità, o è meglio che non venga proprio. Bisogna cercare di capire che chi non ha idea di chi siano Messora, Bagnai e Co. vive in un altro mondo, e di meridionali che sanno ma non ce la fanno a votare Salvini in questo blog ce n'è, lo hanno pure dichiarato nei commenti, non mi pare affatto di esprimere un'opinione isolata. PS. grazie comunque al Senatore per ogni sforzo fatto fin'ora per impedire l'annessione, dato che se ci arrendiamo verremo spazzati via e se lottiamo probabilmente anche, tanto vale lottare

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  103. Lei vive in una realtà parallela. Qui non è andata così.

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