lunedì 6 agosto 2018

Ostruzionismo

(...seduta tolta alle 1:30, convocata alle 9:30, ricomincia sulla stessa falsariga, intervento sull'ordine dei lavori, breve perorazione del sottoscritto, e poi:...)


"....la seduta è tolta!"

Mentre tutti si avviano verso l'aula, raggiungo i banchi della destra, sui quali il PD siede in Commissione, e chiedo:

"Scusa, ma cosa avresti detto se ti avessi fatto intervenire per fatto personale?"

"No, sai, è quella cosa della pazienza: non potete insegnarci come fare opposizione!"

"Ma guarda che però non c'era fatto personale: non sei stato nominato!"

"Sì, lo so, era un po' tirata per i capelli..."

"Ma io purtroppo i capelli non ce li ho, e così non ti ho potuto dare la parola..."

Risata generale, e tutti in aula.



(...sono stati tre giorni molto intensi e istruttivi, almeno per me. Ho fatto il mio lavoro: tutelare il diritto di espressione. Per tutelare il mio ho intrapreso questo percorso, e non è lungo di esso che voglio dimenticare cosa mi ha spinto ad affrontarlo. Nessuno si è lamentato. La sintesi di queste lunghe sedute è che in aula, incatenato al banco delle commissioni, ci starò io. A quelli che non conoscono il regolamento del Senato sarà fatto apposito disegnino, ma... fra qualche giorno!...)

sabato 4 agosto 2018

Behind enemy lines...

Qualche seduta fa, mentre nell'indifferenza generale si consumava il rituale degli interventi di fine seduta, mi raggiunge sul passo della porta un autorevole collega del PD: "Alberto, devi farmi una cortesia: c'è un mio amico che ha letto i tuoi libri, mi fa una testa così, mi dice che ti vuole conoscere, quando passi a Xwjhdwq fammelo sapere, te lo devo assolutamente presentare". E io: "Lo so, sono delle brave persone, ma un po' travolte dall'entusiasmo: mi dispiace che tu venga assillato. Ti avvertirò senz'altro...".






(...nel frattempo, in Commissione VI e XI riunite, prosegue l'esame del decreto dignità. Fra pochi minuti deposito emendamenti. Io son qui dalla mattina, evado la corrispondenza. Ho convocato le commissioni alle 15:30 per l'esposizione degli emendamenti. Faremo tardi...)

venerdì 3 agosto 2018

Dignità

Ieri alle 2:21 la Prima Commissione (Affari Costituzionali) del Senato ha votato il mandato al relatore, Stefano Borghesi, per riferire sul decreto milleproroghe in aula. Un po' prima, in diretta su Rai3, la Camera aveva approvato il decreto dignità, con questa dichiarazione di voto di Riccardo Molinari:


(perché questo non è più uno one-man show).

Oggi son venuto qui alle 7:30 per occuparmi di voi. Il milleproroghe andrà in aula da noi alle 9:30. Il presidente Alberti Casellati autorizzerà la VI e XI Commissione ad analizzare congiuntamente in sede referente il decreto dignità. L'incardinamento avverrà credo in mattinata (relazione e discussione generale), il deposito emendamenti in serata, domani e domenica ne discuteremo, lunedì andrà in aula. Toccherà anche a me fare le ore piccole. Purtroppo sono il presidente più anziano, e dirigere il traffico tocca a me...

Stiamo lavorando, come ho cercato di spiegare a chi me lo ha garbatamente chiesto:






(...non è colpa mia se mamma m'ha fatto istituzionale. E se volete provare a litigare, o a farci litigare, bussate a un'altra porta...)

(...aggiornamento delle 8:40: confermo che il dignità passa da noi. Sto studiando il facciario dell'XI Commissione: bisogna fare anche questo...)

giovedì 2 agosto 2018

Scaldare la poltrona...

Solo chi è qui capisce cosa significhi essere qui, ed è per questo che Giorgio La Malfa mi aveva consigliato di venire qui: "Sarà un'esperienza culturalmente interessante".

Lo è.

Mi manca il tempo di condividerla con voi, ma lo ritroverò. Fra 13 minuti sono in Commissione, per una seduta di sindacato ispettivo: quattro interrogazioni, tre di Lannutti (su anatocismo, MPS e Nava) e una di Taricco (sull'alluvione in Piemonte - quella del 1994, se non ricordo male). Poi riunione con Nunzia Catalfo, presidente dell'undicesima (lavoro), per organizzare l'incardinamento del "dignità" (parlare coi relatori, ecc.). Intanto la prima (affari costituzionali) sta terminando l'esame del "milleproroghe": nelle more, alle 15 in aula question time con Centinaio. Intervengo in discussione generale sul milleproroghe, e penso che citerò un autore a me caro: la signora Tina, la nostra amica, si affaccia spesso da queste parti, ieri anche in VI Comm, e l'occasione mi sarà grata di esternare a lei e ai suoi amici (i piddini) i sensi della mia più profonda... fate voi! Nel frattempo, potrebbe succedere di tutto. Oltre alle consuete lettere di Lord Arcturus (il commodoro di Sananda, alias Jesus Christ: mi scrive ogni giorno per tenermi informato sugli USLG - United States of Local Group), ho una discreta corrispondenza da evadere, devo fare il debriefing di una serie di incontri (generalmente con persone che lodano Leuropa in pubblico e vengono qui in privato a implorarci di difenderle dalla stessa), devo organizzare la mia segreteria tecnica (il mio staff di "califfo delle finanze", come diceva un simpatico giornalista a voi caro), devo pensare al #goofy7, che avrà luogo il 10 e 11 novembre, e quest'anno sicuramente avrà le attenzioni della stampa, schiava non di Roma (quello proprio no!), ma delle contingenze, del cosiddetto (da lei) deibaiddei, devo anche ragionare su come passare dalla modalità reattiva (convertire una slavina di decreti) alla modalità proattiva (proposte di legge di iniziativa parlamentare: a proposito: avete richieste?). Poi si fanno le nove, e mi cacciano dalla stanza con l'idrante (per il mio bene: bisogna anche riposare), e il giorno dopo si ricomincia...

Bene: ora vado in aula di Commissione, la mia presenza è richiesta, e la mia assenza purtroppo si noterebbe. A presto (spero)...