martedì 6 dicembre 2016

La semplice economia del referendum

Chicco Testa, dopo aver detto che bisognava votare sì (immagino per non votare come quei razzisti dei leghisti), a spoglio ultimato ha implicitamente detto se avete votato no è perché siete terroni:


(salvo poi cancellare il tweet, da vero Riccardo Cuor di Leone da Tastiera; ma ci ha pensato un regazzetto sveglio...).

Rettifica: mi dicono che il tweet è ancora lì, oggetto di esegesi alquanto interessanti. Se vi va, andate a vedere. Grim è stato bloccato...

D'altra parte, si sa, è del piddino non solo il sapere di sapere, ma anche il ritenersi legibus solutus: quello che detto da altri sarebbe hate speech, detto da lui è contenuta espressione di una giusta passione civile, quello che detto da altri sarebbe insinuazione razzista, detto da lui è fine analisi sociologica.

Ne propongo una alternativa, che mi arriva da una persona familiar with the matter e che stimo molto. A me risulta che abbiano votato no i (giovani) disoccupati, e questo è anche quello che dicono i dati:

Mi sembra un ottimo esempio della differenza fra correlazione e causazione. Indubbiamente il "no" ha prevalso al sud, ma il problema non è etnico: direi piuttosto che è macroeconomico. Quanto due variabili y (il voto) e x (la terronitas) si muovono insieme, la colpa potrebbe essere di una terza variabile z (la disoccupazione). Questo, almeno, era scritto nel manuale dove studiai e col quale insegnai econometria.

Stando così le cose, mi sembra evidente che il referendum, come ho sempre detto, è stato sulla Bce (che ha perso), piuttosto che su Renzi (che non ha vinto). Prima che qualche altro intellettuale organico si addentri in categorie che non gli appartengono, magari dicendo che la mia analisi non vale niente, perché l'euro è solo una moneta e se al sud non lavorano è perché non hanno voglia di lavorare (o consimili analisi da bar), quindi è la terronitas a causare la disoccupazione (e il conseguente voto "di protesta"), mi affretto a far notare che il disastro del Mezzogiorno è sì endemico, e se ne potrebbe parlare a lungo, ma certamente è stato aggravato dalle politiche di austerità prese in nome dell'Europa. Lo si vede se si analizzano gli indici del Pil delle quattro macroregioni italiane (prendendo come base il 1995, primo anno per il quale i dati sono disponibili sul database del'Istat):



Ci siamo? Fino alla crisi i tassi di crescita erano relativamente omogenei. Poi, con lo shock del 2008, i tracciati si discostano: il Nord perde di più, ma recupera anche di più. Sud e Isole perdono di meno, ma non recuperano, e dall'arrivo di Mario A. Monti (dove A. sta per "alriparodelprocessoelettorale"), si vede bene come il tracciato del loro Pil diverga verso il basso da quello di Nord e Centro, che invece blandamente recuperano.

Occorre altro?

Sì.

Occorrerebbe che chi si pronuncia su temi economici sapesse l'economia, e magari, se vuole proprio parlare della nostra crisi (cosa che nessun medico gli prescrive), prima studiasse la teoria delle aree valutarie ottimali. Nei suoi progressi recenti questa teoria fornisce mille e un motivo per il quale una moneta unica favorisce la divergenza economica fra paesi e aree partecipanti (non ci torno: chi mi segue lo sa, e chi vuole saperlo mi segua).

Quando poi questa divergenza economica fatalmente si traduce in divergenza politica, sta a ognuno reagire secondo le proprie capacità: ci sarà chi profferirà altezzose oscenità razziste, e ci sarà chi umilmente fornirà dati.

Il tempo è galantuomo (ma è anche poco).

89 commenti:

  1. Appena sento evocare "Chicco Testa", mi viene voglia di invadere il Lazio.
    Fulgido esempio di rampante pseudocomunista al caviale e champagne e rivoluzionario da superattico.
    La cosa grave è che nessuno gli tiri un calcio nel sedere a priori quando lo incontra.

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    1. concordo in toto ... anche sul calcio nel sedere e senza ma ...il problema è che costui fa parte di una categoria di furbastri che sono riusciti in qualche modo a farsi prendere sul serio a suon di cazzate e sono comunicatori verso una certa fascia radical chic ...al bisogno sono utili; sono dei provocatori nati si divertono a fare gli esperti/anticonformisti, che prima anno una posizione ( nella specie costui era prima un ecologista ) eppoi si è riposizionato facendo l'occhiolino al nucleare ( e ti firmano come veri intellettuali anche dei saggi tipo "contro la natura" scritto però a quattro mani ); insomma una specie di funambolo che aggiusta continuamente il tiro delle sue stronzate a seconda di dove tira il vento, ciò che sta facendo anche ora con la sua sparata...è un figlio dei media un figlio dei nostri tempi , un figlio di...

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    2. Se la faccia e l'atteggiamento sono già insopportabilmente antipatici, la sua biografia è miserabile.
      Disinvolti passaggi dal pubblico al privato, piroette ideologiche e anche ex membro del CNEL che ora avrebbe voluto eliminare.
      Giornalista pubblicista, in un trafiletto di quattro righe scarse (22 parole) riesce a fare tre errori: una media di quasi un errore ogni 7 parole.
      L'unica coerenza che dimostra è l'incapacità di distinguere l'accento dall'apostrofo... Il contenuto si commenta da solo.
      Stai sereno Chicco, non c'è altro da aggiungere, basti tu.

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    3. Gli arriveranno tutti d'un botto, quando non sarà nemmeno sotto i riflettori.

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    4. Sig. Sage, "hanno" con l'acca. Il professore ci tiene. Pure io.

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  2. Mi viene in mente la solita citazione fascista, da buon Compagno Triolo

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  3. Prof, Le scrivo questo commento non perchè venga pubblicato ma solo perchè è il modo più semplice per farle arrivare una segnalazione che forse potrebbe tornarLe utile.
    Non posso postarLe lo screenshot qua sopra (non mi pare ci sia il modo), ma io proprio adesso sono stata sul profilo twitter di Chicco Testa e vedo ancora il tweet. Inoltre io stessa (essendo di Cagliari ed avendo votato NO al referendum) avevo risposto al tweet e continuo a ricevere le notifiche coi like di chi legge. Forse Grim non vede più perchè è stato bloccato?

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    1. link: https://twitter.com/chiccotesta/status/805681435159969793

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    2. Grazie. In effetti, dopo essere stati sbattuti in prima pagina da Dagospia tornare indietro sarebbe un po' difficile. Sono molto interessanti le arrampicate sugli specchi con le quali il nostro nuovo amico si giustifica. Secondo lui la terza variabile sarebbe "l'inefficienza amministrativa" (o similare). Solo che... non ne fornisce alcuna misura! Ci sono alcune regole su come gestire gli epic fail, e sono regole di buon senso. Io poi non ce l'ho con lui: semplicemente, mostro dati.

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    3. Di nulla. Non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo - fa bene ribadirlo a uso e consumo di qualche 'distratto' lettore - ma la sua attenta analisi è ed era valida a prescindere dal fatto che il tizio abbia cancellato o meno il post su twitter.

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  4. Appena ieri sera, visita del lavoro ed il medico, alla soglia della pensione e che si becca un 50one a visita per misurarti la pressione commenta "ma ti pare, chi ha votato NO in massa sembra siano i giovani tra i 18 e 30 anni "...tutto dire no?

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  5. Testa è loquace e narcisista. Sono tratti caratteriali che potrebbero giustificare dichiarazioni che sembrano fatte apposta per farsi dare contro. Come quando commentò l'arrivo di migranti a Capalbio dicendo "non vogliamo gente in strada a bighellonare".
    Io trovo invece indicativo il silenzio di Napolitano e Marchionne. Il loro sicario ha fallito e da buoni mandanti tacciono. Ma sono sicuro siano già al lavoro.

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    1. Ma a me questi sembrano pregi, non difetti...

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    2. Touché! Sui difetti bastava il post.

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    3. direi di si e che siano tornati al voto in questa occasione molti di quelli che se ne erano astenuti è una buona notizia in più.
      la speranza sia che non sia troppo tardi per la speranza.

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    4. Ecco i dati Istat sulla povertà pubblicati oggi nel comunicato stampa 6 dicembre 2016
      Denunciano una situazione di povertà molto più grave al Sud a corroborare la tesi del prof. Bagnai
      Condizioni di vita e reddito
      Nel 2015 si stima che il 28,7% delle persone residenti in Italia sia a rischio di povertà o esclusione sociale ovvero, secondo la definizione adottata nell'ambito della Strategia Europa 2020, si trovano almeno in una delle seguenti condizioni: rischio di povertà, grave deprivazione materiale, bassa intensità di lavoro.
      La quota è sostanzialmente stabile rispetto al 2014 (era al 28,3%) a sintesi di un aumento degli individui a rischio di povertà (dal 19,4% a 19,9%) e del calo di quelli che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (da 12,1% a 11,7%); resta invece invariata stima di chi vive in famiglie gravemente deprivate (11,5%).
      Il Mezzogiorno è ancora l'area più esposta al rischio di povertà o esclusione sociale: nel 2015 la stima delle persone coinvolte sale al 46,4%, dal 45,6% dell'anno precedente. La quota è in aumento anche al Centro (da 22,1% a 24%) ma riguarda meno di un quarto delle persone, mentre al Nord si registra un calo dal 17,9% al 17,4%.
      Le persone che vivono in famiglie con cinque o più componenti sono quelle più a rischio di povertà o esclusione sociale: passano a 43,7% del 2015 da 40,2% del 2014, ma la quota sale al 48,3% (da 39,4%) se si tratta di coppie con tre o più figli e raggiunge il 51,2% (da 42,8%) nelle famiglie con tre o più minori.
      Nel 2014, escludendo gli affitti figurativi, si stima che il reddito netto medio annuo per famiglia sia di 29.472 euro (circa 2.456 euro al mese). Considerando l'inflazione, il reddito medio rimane per la prima volta sostanzialmente stabile in termini reali rispetto al 2013, dopo il calo registrato dal 2009 (complessivamente -12% che diventa -10% se si considera l'aggiustamento per dimensione e composizione familiare, cioè il reddito equivalente).
      La metà delle famiglie residenti in Italia percepisce un reddito netto non superiore a 24.190 euro l'anno (circa 2.016 euro al mese), sostanzialmente stabile rispetto al 2013; nel Mezzogiorno scende a 20.000 euro (circa 1.667 euro mensili).
      Fra le famiglie che hanno come fonte principale il reddito da lavoro, una su due dispone di non più di 29.406 euro se si tratta di lavoro dipendente e di non più di 28.556 euro nel caso di lavoro autonomo. Per le famiglie che vivono prevalentemente di pensione o trasferimenti pubblici la somma scende a 19.487 euro.
      Includendo gli affitti figurativi, si stima che il 20% più ricco delle famiglie percepisca il 37,3% del reddito equivalente totale, il 20% più povero solo il 7,7%.
      Dal 2009 al 2014 il reddito in termini reali cala più per le famiglie appartenenti al 20% più povero, ampliando la distanza dalle famiglie più ricche il cui reddito passa da 4,6 a 4,9 volte quello delle più povere

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  6. In Trentino ha vinto il no! In Alto Adige il si. Informati ignorante!!

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    1. Non riesco a capire se sei più sprovveduto o più anonimo. Per alcuni motivi storici, le due province autonome di Trento e Bolzano vengono aggregate in una unica regione, dove il No ha fatto il 46.13, caro il mio analfabeta (solo un cialtrone utilizzerebbe due punti esclamativi), esattamente come risulta dal grafico. Quindi non capisco il senso della tua osservazione, ma non lo capisco solo perché non c'è.

      Si sa che l'Alto Adige era più favorevole alla riforma perché questa "blindava" il suo statuto particolarmente favorevole. So what? Vuoi i dati provinciali? Dacceli tu, demente, invece di venire qui a insultarci. Qui l'unico che ignora sei tu. Ignori come andrà a finire, altrimenti porteresti più attenzione agli argomenti. La crisi verrà a prenderti, mi spiace: io ho cercato di avvertirti, quindi la mia coscienza è a posto. Le lacrime le ho già piante tutte: quando ti vedrò in mezzo a una strada al più potrò girare la testa dall'altra parte, come certamente faresti tu.

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    2. Avanzo un'ipotesi. Il "signore" è altoatesino, e come tutti gli altoatesini non comprende come della nostra peculiarissima forma di autogoverno il resto del mondo se ne batta legittimamente il belino. Del resto se è stato, è e rimarrà unknown fino alla fine dei suoi giorni un motivo c'è. Si rassegni, il mondo continuerà a parlare di Trentino - Alto Adige per lunghi anni. E del resto, benché politicamente scissi, trentini e altoatesini condividono in linea di massa la medesima, disgustosa e maleodorante spocchia.

      Firmato: un trentino residente in Valsugana e lavorante a Bolzano.
      Gruess Gott

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    3. Nel comune di Bolzano (a maggioranza italiana) il No ha vinto, seppur di pochi voti, nel resto della provincia (a maggioranza austroungarica) ha vinto il Sì. Il motivo pare semplice: la SVP ha dato l'ordine di votare Sì, per i motivi detti dal prof, e sappiamo che gli austroungarici sono ligi alle regole e ubbidienti agli ordini. Cliccare qui per vedere la grafica.
      E grazie come sempre, prof!

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    4. Mi perdoni Professore. Ma non riesco a capire perché la riforma costituzionale avrebbe "blindato" lo statuto (già blindato con diversi leggi costituzionale) della Provincia Autonoma di Bolzano e non invece quello della Autonoma di Trento (blindato con le medesime leggi costituzionali).

      http://www.autonomia.provincia.tn.it/statuti/

      Venendo da questi parti sono interessato nella questione.

      Cordiali saluti

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    5. Ha detto miccuggina ( la coinquilina di mia figlia, bolzanina italiana) che i suoi familiari hanno votato tutti no mentre i diversamente italiani erano per il si.

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    6. Cara/o Signor/a agapetos

      Non credo che essere ligi ed ubbidienti agli ordini sia la chiave di comprensione. Semplicemente la SVP (a prescindere di questioni locali) era sempre stata una costola esterna prima della Democrazia Cristiana, poi del Partito Popolare, poi dell'Ulivo e infine del PD.
      La gente - nel nome di essere una minoranza che andava difesa (ad esempio contro chi li chiama "diversamente italiani" - ha sempre sostenuto la linea di quel partito.

      Cordiali Saluti

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    7. Caro Christian, quindi tu capisci benissimo! Un partito su base etnica viene compattamente votato dall'etnia cui si riferisce. Ma allora perché dici di non capire? I finti tonti a me non piacciono, mi fanno perdere tempo.

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    8. Forse perché in Sud Tirolen Pensano di essere un AVO co la Prussia. Invece non sanno che sono un OCA da spennare?

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    9. Una domanda ai commentatori: come conciliate uno dei pilastri di questo blog - il giusto rigetto di messaggi divisivi che ci riconducono sempre al luogo comune "il problema è l'Italia / il problema sono gli italiani" - con commenti fondati su caratterizzazioni denigratorie quali "disgustosa e maleodorante spocchia", "austroungarici (...) ligi alle regole e ubbidienti agli ordini" e "Sud Tirolen"? La questione sembrerà forse marginale, perché i territori di cui si parla sono geograficamente periferici ed economicamente privilegiati. Tuttavia credo che la sopravvivenza dell'Europa di cui si è parlato più volte in questo blog - quella che antecede trattati e moneta unica - passi anche da una riflessione critica non pregiudiziale su queste terre di confine. Grazie

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    10. Ottima domanda, che faccio mia. Peraltro, io sono molto a mio agio con gli amici sudtirolesi e condivido totalmente il _loro_ punto di vista: Südtirol ist nicht Italien. Questo non me li rende assolutamente invisi, anzi! Credo che si dovrebbe guardare in faccia la realtà, accettarla, rispettarla, rispettarsi. Quindi sono totalmente in disaccordo verso i commenti che penalizzano chi ha votato col portafogli, ma esorto a chiedersi perché ovunque in Europa con la crisi le tensioni autonomistiche crescono e devono essere sedate in modi non sempre ottimali.

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    11. Scusate ma sotto sotto tutti noi votiamo con il portafogli, cerchiamo di eleggere chi può difendere i nostri interessi che ( quasi sempre) coincidono con le proprie idee.
      Almeno da parte mia non c'è nessun senso dispregiativo nel chiamarli , con una battuta, diversamente italiani, anche se chi bazzica quelle zone fantastiche percepisce benissimo che loro si sentono più Sud Tirolesi che Altoatesini.
      Senza contare che chi vive in Veneto,quando passa al di là delle stesse montagne e trova una situazione completamente diversa, il sentimento che prova è l'invidia.

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    12. "Trentino" e "Alto Adige" sono toponimi di epoca napoleonica utilizzati per indicare due regioni del cosiddetto Tirolo Storico, rispettivamente l'area (prevalentemente) di lingua italiana e quella (prevalentemente) di lingua tedesca sul versante meridionale dello spartiacque alpino.
      Il Novecento non ha fatto sconti in questi territori, ma se compariamo l'attuale status quo agli altri conflitti etnici dell'Europa e del mondo, le soluzioni trovate nei decenni scorsi sono tanto imperfette quanto sostanzialmente di successo, sia sul piano interno che su quello internazionale.
      Sul punto della riforma costituzionale appena bocciata, le elite locali hanno nettamente spinto per il si in nome della cosiddetta "clausola di salvaguardia" per le autonomie ottenuta in sede di negoziato con il governo. Tuttavia, dalla lettura della riforma non sembra emergere la propagandata blindatura dello statuto speciale. Può essere utile un'occhiata a questa scheda, ad esempio alle voci relative alle competenze su finanza, trasporti o ambiente (https://www.riformastatuto.tn.it/content/download/11975/222536/version/1/file/materie+di+competenza+provinciale.pdf).
      Insomma, la materia è complicata e il rischio di "sapere di sapere" è, come al solito, sempre dietro l'angolo. Grazie

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    1. Trovo agghiacciante il passaggio sulla posssibilità, per ECB e FMI di "esercitare pressione per sbloccare le riforme". Questi sciacalli non sono ancora sazi di sangue

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    2. Più aumenta l'instabilità (e il conseguente rischio collasso del giocattolino), più i tedeschi cominciano a sentire l'odore del sangue; la reazione sarà brutale. Ma questo, purtroppo (o per fortuna), lo sapevamo già.

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    3. Sono sempre lì a minacciare un invasione con le loro truppe per schiacciarci definitivamente sul campo e portarsi via i quadri dalle pinacoteche: 70 anni fa avevano un alleato, oggi purtroppo hanno a disposizione svariati Pétain.
      Mandano avanti i loro advisor, come l'anno scorso. Oltre a votare e fare risultato Italia 6-Bce 4, occorrerebbe anche una qualche specie di patriota nei posti chiave al momento giusto... Vaste programme?

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    1. Tu sai come la penso sul nucleare, ma consentimi di difendere un perfetto ignorantello, in materia, tecnicamente parlando! Lebbbasi non ce le ha, non fa testo nel nostro ambito e fa dichiarazioni avventate, esattamente come in questo tweet. Ergo anche umanamente non è quasi mai pertinente.

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    2. Il mio ricordo (ebbi la fortuna di vedere in diretta quella sciagurata trasmissione) non era tanto sul nucleare ma sui bambini e sull'idea che, già a quel tempo, mi feci del personaggio, che resta coerente con la sua natura. Pensare di poter vivere un giorno in un regime dove imperversano i Chicco Testa è un'ipotesi da far rabbrividire, ed è questo il motivo per cui credo che, nonostante tutti i suoi limiti ed i suoi difetti, la democrazia sia ancora il meno peggiore dei mondi possibili.
      Su questo penso siamo d'accordo.

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    3. Certo! A proposito di gente tipo Chicco, stasera Mieli si è riposizionato. Quello che ha detto del coccobello nazionale, alla gabbia, ha fatto impallidire gli attacchi di Travaglio!

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  9. Eh già sto ancora aspettando il fact checking dell'"amabile" direttore di Vanity Fair che, a riprova delle sue affermazioni, ci ricordava stamattina su twitter, che non scrive di "fashion" (eddechè?) come la colpa della crisi è di "abberluscone" che ha "munto la vacca grassa", mica come Monti, Letta, e Renzi che hanno solo gestito (bene? male?) la recessione. Queste "testimonianze" fanno il paio di tante altre che ci hanno consegnato e ci consegnano gli operatori dell'informazione ogni giorno senza comprendere, ma presto lo faranno, che il tempo dei loro giochini manipolatori è finito. Esemplare a questo proposito il commento di Marco Travaglio, a caldo dei risultati del referendum, da Mentana su come i suoi colleghi della carta stampata hanno fin qui dato voce alla componente minoritaria senza saper ( o voler) cogliere quanto sarebbe emerso dal voto e che Alberto ha giustamente sottolineato nel suo blog. Volenti o nolenti dovranno scendere nell'arena dei social, visto che sempre più fanno orientamento, e metterci la faccia. Noi saremo qui ad aspettarli senza sconti.

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  10. Bisogna capirlo, poverino: dal ridimensionamento del ruolo delle regioni conseguente alla eventuale approvazione della riforma costituzionale i suoi amici della lobby del nucleare avrebbero potuto trarre notevoli vantaggi, si pensi solo all’annosa questione del deposito unico delle scorie radioattive (che il buon Chicco avrebbe magari gradito collocare accanto all’Ilva di Taranto, delle cui attività inquinanti si è sempre proclamato fiero e strenuo difensore).
    Non credo si tratti di razzismo: a questi la democrazia COSTA…

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  11. Stante le mie fonti di informazione, il prossimo paese ad uscire dall'europa sara' l Germania. La causa? Fortissime tensioni economiche.
    Quando? E' chi lo sa. Ma suppongo non oltre 5 anni a partire da adesso.
    Prima di questo, dovrebbe esserci la debacle portoghese.

    Poco dopo l'uscita della Germania, la dissoluzione dell'unione europea. Usciranno in successione nazioni medio grandi, e paradossalmente, per ultime, stati piccoli, come la Grecia.

    Sarei curioso, ma forse in tra questi post uno scenario del genere sara' stato gia' analizzato, di avere qualche commento, grazie ;)



    E questo è quanto

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  12. Una regola in particolare: non spantegarla! Altrimenti puzza di più!

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  13. Se, come giustamente insegna il professore, ognuno la smettesse di fare pascolo abusivo nei campi delle professioni altrui, il Testa potrebbe trarre ottimo profitto dalla sua laurea in filosofia, andandosi a rivedere la citazione più famosa di Socrate e, facendola sua, potrebbe rinnegare la sua piddinitas. Però, purtroppo, ciò è difficile, soprattutto quando si viene da esperienze lavorative esercitate più per meriti politici che per meriti professionali, tant'è che a cavallo di fine e inizio millenio c'era chi, all'enel, gli spiegava cosa rappresentassero quei puntini e quelle righe messe sui power point. Ma visti i risultati odierni, mi sa che non ha proprio imparato... soprattutto a non rompere i cabbasisi qua al sud lui e i suoi sodali.

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  14. chicco chi?
    lei ci ha pregato di con tenerci ma questi cereali? sono geneticamente modificati e sviluppano piante velenose e frutti
    mortiferi.
    questo figuro lo votai, lo votai un secolo fa
    ma un secolo fa io non la conoscevo

    dove cazzo era? :))))

    baci
    la funambola

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  15. Uhm, anche qui in quanto a razzismo e disprezzo per chi non la pensa come loro non scherzano...
    http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2016/12/i-sogni-non-si-devono-avverare/?refresh_ce=1

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    1. Questo articolo e' veramente agghiacciante, un concentrato di TINA, legge della giungla, neoliberismo e autorazzismo della peggior risma....

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    2. "Chi oggi vota «No» perché ha paura che le loro figlie verranno molestate dai musulmani domani dovrà farsi piacere dei rampanti generi cinesi".

      Questa ha dei problemi seri: credo non le basti più lo psicanalista ma debba andare direttamente da uno psichiatra, di quelli bravi.

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  16. La vittoria di Trump è arrivata, quella del NO anche, adesso tocca alla Le Pen. Ovviamente avergli fatto perdere le regionali francesi è stato un errore mandornale della SX, perché adesso il FN arriva alle politiche illibato a differenza del M5S ad esempio, che arriverà al voto (se ci faranno votare) politicamente indebolito dalla gestione di Roma.

    Intanto Trump ha annunciato un dazio del 35% sui prpdotti reimportati delle aziende USA che delocalizzano.
    Senza dimenticare che in Germania ci sono fisicamente più soldati americani che tedeschi, ma forse sto esagerando.

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  17. Io sono d'accordo con l'affermazione: "Occorrerebbe che chi si pronuncia su temi economici sapesse l'economia". Talmente d'accordo che la estenderei anche ai referendum costituzionali. Occorrerebbe che chi si pronuncia su temi che riguardassero la costituzione la studiasse. Perchè come ha già detto qualcuno prima di e, adesso che l'abbiamo salvata possiamo tornare ad ignorarla

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  18. E gnente ... questi atteggiamenti espongono a tutti (noi lo sapevamo gia) che il PD non darà mai cittadinanza politica alle istanze di cambiamento che vengono da chi la crisi la soffre di più. Si sono schierati cosi perché pensano di occupare una posizione difendibile (noi sappiamo che non è cosi). Ora quel dissenso è certificato, i suoi componenti sanno di non essere soli (noi lo sapevamo ma a loro avevano sempre detto di esserlo) adesso le cose si fanno serie, molto serie.

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  19. Tanti anni fa per ragioni laborali Chicco Testa telefonava
    a casa mia in cerca di mio padre per ragioni di lavoro.
    Spesso peró chi prendeva la cornetta era
    il mio umorismo adolescenziale
    " C'é Testa di C...al telefono !"
    riferivo.
    Mai visto in vita mia, ma mi stava antipatico d'instinto.
    E adesso a eoni di distanza ( ne avevo anche scordato l'esistenza )
    mi riappare davanti con sto tweet causandomi Proustiane dolci e nostalgiche regressioni.
    Grazie @grim e grazie a lei Professore che peraltro ( assieme al D. Barra Caracciolo ) mi ha inspirato l'eloquenza con la quale
    in extremis domenica mattina in una conversa per skipe ho convinto il mio piddino padre a votare NO.

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  20. Severgnini:

    http://www.nytimes.com/2016/12/05/opinion/dont-worry-about-the-italy-vote.html?rref=collection%2Fcolumn%2Fbeppe-severgnini&action=click&contentCollection=opinion&region=stream&module=stream_unit&version=latest&contentPlacement=1&pgtype=collection&_r=0

    e Chicco Testa sono dei dilettanti:

    http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2016/12/i-sogni-non-si-devono-avverare/

    Una degna erede di Goebbels

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    1. E difatti la sua testata è alla canna del gas...tout se tient.

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  21. Certo che una "due giorni" così mi ripaga da tante sofferenze. Prima il MIA e poi la prima spallata ai piddini... Era ora. Ogni tanto ci vuole una sana iniezione di fiducia. Serve a continuare la battaglia con più gagliardia. Grazie Professore.

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  22. A me il tweet non risulta perché sono stato bloccato. Avevo fatto notare al signor Testa di Chicco la sua asimmetria mentale nel postare idiozie, ma non deve averla presa molto bene.

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  23. Aveva fatto il 68 o qualcosa di simile. Si sa che i terroni non mangiano il caviale...

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  24. Io l'avevo interpretato esattamente come dite voi: Votano No, gli esclusi (dall'economia e dalla ripresa) i giovani, i disoccupati.
    Votano Sì i privilegiati, chi ha una pensione, un lavoro...
    E credo lo stesso Testa lo abbia spiegato in un altro tweet.
    Mi sarò sbagliato io.
    Sulla sostanza di quello che è successo, comunque, siamo d'accordo.

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  25. Strano che abbia scritto FirenzA nonostante non sia terrone.
    Ovviamente questi sono quelli che...viva l'accoglienza...e...chi vota no vota come Casapound.

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  26. Diciassette milioni quattrocento sessantanove mila italiani poveri in condizione di esclusione sociale. stanno scherzando con il fuoco questi politici...CHE SCHIFO.

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  27. http://www.mattinonline.ch/video-dalla-svizzera-brogli-elettorali-sul-voto-per-corrispondenza-in-italia-unitaliana-a-zurigo-spiega-cosa-succede/
    Credo che questo possa interessare a tutti.....parlando del si all'estero con buona percentuale....Giorni prima del referendum avevo twittato personalmente il mio timore più grande per i voti all'estero (voti che personalmente non dovrebbero esistere dal momento che si lascia il proprio paese definitivamente) non era assolutamente il no, bensi i voti all'estero. Infatti ... stasera ho letto ed ascoltato ...vedi link in allegato. Bien à vous tous
    Panterina su twitter

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  28. Imperdibile, Bersani a dimartedi cerca di rifarsi una verginità e di apparire quale uomo di sinistra.......non ci riesce

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    1. Ho sentito anch'io tutte le fesserie che ha detto Bersani ieri sera e le minacce riguardo il pericolo della Destra cattiva che darebbe la protezione che chiedono i cittadini.
      Non ho mai votato a Dx, ma mi ha fatto venir voglia di votare per Casapound o Alba Dorata.
      Per il momento seguo le indicazioni del Prof. = il nemico nr. 1 è il PD, quindi gli voto contro a prescindere, più avanti si vedrà...

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    2. Guarda, da ex berlusconiano che non ha mai nascosto la propria identità, nonostante la vergognosa demonizzazione dell'elettorato da parte di chi oggi predica rispetto e tante belle cosine, ieri quasi quasi speravo nell'aprirsi di uno spiraglio di dialogo, ma niente: riesce sempre a trovare il modo per smacchiare le buone cose che dice di voler portare avanti.
      È l'emblema dell'appiattimento della sinistra su posizioni non proprie : portiamo avanti il lavoro prendendo al volo le grandi occasioni della globalizzazione, dell'attrarre grandi società estere anzichè favorire la produzione nazionale che, anzi, va distrutta perchè fa immorali inciuci a proprio favore come il demonio di Arcore. L'area bersaniana è anche peggio della renziana, perchè capace di raccogliere il consenso dell'elettorato di sinistra convogliandolo su programmi di destra ultraliberista. Diceva un mio cliente di non temere tanto il furbo quanto lo stupido, credo dicesse bene!

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    3. Ormai tutti stanno esternando la propria verginità e il proprio "lo dicevo io", e la propria capacità indiscussa (secondo loro stessi) da prestare alla ricostruzione,dopo aver contribuito fattivamente, quando era il loro momento, alla distruzione. Ad ognuno di loro io dedico la vecchissima canzone di Pippo Franco " Cesso ......d'amarti stasera" dove appariva, sulla copertina avvolto previdentemente da carta igienica, anche se non c'erano ancora i rotoloni regina.
      A parte la dedica mi sembra quasi che la frenesia mediatica per il SI adottata da renzie e la personalizzazione inevitabile che si è rafforzata via via, a partire dalla dichiarazione iniziale, siano stati un tentativo di ulteriore accreditamento presso i burattinai per affermare di essere diventato grande e quindi meritevole di partecipare alla loro mensa direttamente, che so con un incarico prestigioso da qualche parte nel mondo. Mi fermo qui per non essere accusato di delirio etilico malgrado abbia da tempo esaurito la riserva di vino e ancora non ho messo in lavorazione il nuovo limoncello e i nuovi "agrumelli" e "amarenelli" che mi diletto a preparare. In occasione del Natale che si avvicina vi invito ad unirvi a me nella canzone del pensionato odierno:
      Mo' vene Natale
      nun teng' denare
      me fumm' 'na pippa
      e me vac'a cuccà.
      E a mezanotte
      che sparan'e botte
      me mett'o cazone
      e vac'a vedé.
      Il prof potrebbe suggerire l'accompagnamento musicale più idoneo alla nenia natalizia. Un augurio a tutti, anzi come recitava Telecannuccia "a tutta la fascia di ascolto"
      W il NO, anche se già si sta facendo di tutto per metterlo a tacere sotto una valanga di cenere e carboni consegnati in anticipo dalla befana ai cattivoni che così hanno votato.

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  29. Comunicazione di servizio: posso sapere per quale motivo la registrazione integrale del Goofy5 è sparita dall'apposita pagina su Asimmetrie e quando verrà ripristinata? Capisco che per suddividere i video per sessione richiede del tempo, ma nel frattempo perché far sparire la regsitrazione integrale?

    Sul canale Youtube di Asimmetrie non ne è rimasta traccia. Su Youtube trovo delle registrazioni del convegno di bassa qualità e, credo, incomplete.

    Grazie.

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  30. Aggiungerei: parassita di pseudoliberalizzazioni, campione del dare ad intendere, pericoloso per tutti.

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  31. Io trovo imbarazzante per Chicco Testa somigliare così tanto ma così tanto a Tobias Piller...

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  32. Sempre attuale
    "È noto quale ideologia sia stata diffusa in forma capillare dai propagandisti della borghesia nelle masse del Settentrione: il Mezzogiorno è la palla di piombo che impedisce più rapidi progressi allo sviluppo civile d'Italia; i meridionali sono biologicamente degli esseri inferiori, dei semibarbari o dei barbari completi per destino naturale; se il Mezzogiorno è arretrato la colpa non è del sistema capitalistico o di qualche altra causa storica, ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni, incapaci, criminali, barbari, temperando questa sorte matrigna con la esplosione puramente individuale di grandi geni, che sono come le solitarie palme in un arido e sterile deserto. Il partito socialista fu in gran parte il veicolo di questa ideologia borghese nel proletariato settentrionale."

    Antonio Gramsci

    Il progressista Testa puzza di vecchio. Di un secolo, quasi.

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  33. Date le percentui altissime dei NO a "causa macroeconomica" sarebbe utopistico pensare che la loro avversione alla riforma sia stata indirizzata direttamente contro il vero terribile pericolo in essa contenuto, ovvero la cessione di sovranitá alla Causa dei loro mali alias Unione Europea. É piu realistico pensare che i NO fossero rivolti, all'incirca, contro Renzi, il governo, e il grosso del PD, in quanto perpetratori delle politiche che sono la causa visibile di quei mali stessi. In altre parole: se tutti questi giovani, in queste percentuali storiche , fossero giá ora in grado di guardare al di lá, di affrancarsi dal frastuono culturale e mediatico, e dunque fossero stati, giá in questa occasione referendaria, capaci di individuare chiaramente il volto del loro vero nemico, che nella fattispecie avrebbero dovuto riconoscere nella cessione di sovranitá all'Unione, allora avremmo giá un esercito, allora questi ragazzi potrebbero partire domattina per l'assedio del parlamento europeo, allora domattina stessa questo blog avrebbe esaurito il suo compito. E invece é giusto rimanere cauti e consapevoli: quanto dobbiamo difendere strenuamente la dignitá di questa vittoria del portafoglio, e rallegrarci di essa, di questa vittoria della macroeconomia, di questa vittoria che ci richiama all'ordine causale delle cose, tanto siamo tenuti a riconoscere che essa, in tutta evidenza, é lontana dall'essere una vittoria culturale: lo scatto di consapevolezza non é ancora avvenuto e ragionevolmente non possiamo ritenere che ci sia giunto un poderoso segno del suo arrivo.

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    1. Purtroppo sono amaramente d'accordo con te.
      Mi vengono in mente persone che scesero in piazza a tirare monetine o a festeggiare e il dopo è stato peggio del prima.
      Come espressione di malcontento è stato un risultato di enorme importanza. Ma troppi sono ancora al "se sono magnati tutto" o alle ruspe e altre stronzate.
      Questa vittoria non poggia sulla reale conoscenza dei problemi e delle loro cause... è così fragile.

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  34. RIPOSIZIONAMENTI Scrive Ezio Mauro su Repubblica: "al fondo c’è il grande errore della post-politica, la convinzione che destra e sinistra siano categorie superate che non servono più per leggere il mondo e per rappresentarlo".
    Mai lette tante assurdità in così poche parole: Renzi è uno dei migliori esponenti della destra economica delle banche e della Confindustria e rappresenta la politica dell'austerità filotedesca.
    Il NO alla riforma costituzionale è stato anche un NO alle riforme economiche reazionarie e all'asservimento di Renzi alla Germania. E' evidente infatti che se continuiamo così la nostra economia è destinata ad affondare: la gente lo ha capito meglio di Renzi e di tutti i poteri forti che lo sostengono

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  35. Piuttosto OT, dedicato ai colleghi accademici:

    http://www.nature.com/news/researchers-baffled-by-nationalist-surge-1.21110

    Ora, io lo so che loro sono quello che il Sole 24 Ore è per l'economia, una cassa di risonanza per interessi politico-economici di varia natura. So anche che la miglior cosa da fare è lasciarli sprofondare nell'irrilevanza a cui si stanno condannano. Quando però si leggono paragrafi così:

    "The Nazis took advantage of the extreme economic hardship that followed the First World War and a global depression, but today’s populist movements are growing powerful in wealthy European countries with strong social programmes. “What brings about a right-wing movement when there are no good reasons for it?”Anheier asks."

    Io non riesco a non incazzarmi. Glie lo dico anche di vergognarsi, ma conto meno di un cazzo. Magari qualcun altro che legge qui ha una voce più forte della mia.

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  36. Bersani: «L'ho già detto una volta: non si vince sulle macerie del paese».
    Questo zombie confonde il Paese col suo partito, questo sì in macerie.
    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/speciale_referendum/bersani_pd_renzi-2125101.html

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  37. la complessa economia della CONSOB!
    (ah no scusate, alla fine c'è scritto che parla a titolo personale)

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/07/uscita-dalleuro-benvenuti-allinferno/3242446/

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  38. Chicco Testa, l'ideale compagno di merende di questa signora qui, co-fondatrice dello sbilifesto:
    http://www.leparoleelecose.it/?p=25334#more-25334
    Eppoi si risentono anche se li chiami gauche caviar.

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    1. Delizioso, grazie.
      Ed è proprio un peccato che certe cose verranno a scomparire progressivamente nella globalizzazione, non crede, duca? Ma noi istituiremo musei che le ricordino...
      E allora preferisco ancora Gutgeld, Serra e pure Carnevale Maffè: almeno si capisce cosa sono.

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    2. postato sul sito
      http://www.leparoleelecose.it/?p=25334#more-25334
      mi pare giusto perchè temo non lo facciano passare
      :)))))

      "Ma quella sera giungemmo alla conclusione che dovevamo mettere in cantiere un progetto che desse luce al ruolo della gastronomia nella definizione della cultura europea"

      commenti politicamente corretti: in democrazia l'informazione è un bene prezioso e soprattutto costoso
      temo che viaggiamo su lunghezze d'onda differenti
      riscontro nei suoi argomenti qualcosa di misterioso
      probabilmente le sue priorità/quelle della politica non coincidono con quelle della gente comune
      mi scusi ma non ho afferrato il concetto
      che dio ti assista (che io non c'ho tempo)

      commento de panza e populista : venduta traditrice serva sticazzi e tu saresti di sinistra?ma ci sei o ci fai , mi avete terremotato le palle con sti pipponi fascio nazisti vergognati sparisci ti invito a cena a casa mia e ti insegno laaabbbiccci gastronomico di una casalinga incazzzata come una iena poveretta povera di spirito e ricca di menzogne mi fai pena la sofferenza dei miei fratelli ti disturberà la digestione perchè esisti ma te ce l'hai un dio ma tè che scuole hai fatto? vai a farti fottere bugiarda infame ...

      http://goofynomics.blogspot.it/p/dizionario.html

      ma alla fine una risata vi seppellirà quando accompagneremo contriti e pietosi il feretro sinistro della "sinistra" con lo scappellamento a destra

      https://www.youtube.com/watch?v=QriVnjda5VQ


      grazie roberto, apprezzo il suo commento pacato:)))

      baci

      la funambola

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    3. Grazie a lei, cara Funambola. Me l'ha segnalato lei goofynomics, si ricorda?

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  39. Prof, non mi interessa essere pubblicato però per favore ci dica se adesso il rischio troika è reale

    http://www.lastampa.it/2016/12/07/economia/padoan-chieder-allue-un-prestito-per-salvare-mps-e-gli-altri-istituti-pqQn9L2eIZUdL5J2nLegwN/pagina.html

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  40. Severgnini mi sembra andato ...superficialità, slogan, intolleranza.

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  41. https://www.youtube.com/watch?v=onEd74o7b2o

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  42. Prof. mi perdonerà se Le faccio notare l'art.lo di Siciliano della voce.info sul FQ........questi sono dei veri invasati;io umilmente posso essere perdonato ma loro NO!

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  43. ...e in ultimo non ce l'ho fatta e la mia intemperanza ha avuto il sopravvento.
    mi assolva, la prego

    bacio
    la fu

    Il tuo commento è in attesa di moderazione.
    la funambola
    7 dicembre 2016 a 19:45
    volevo farvi gentilmente notare che il pezzo della “compagna” :))))) castellana è pornografico
    il mio è il semplice commento di un’analfabeta che si è rotta li coioni :)))
    ma voi ce li avete?
    …ah ecco spiegato il motivo per cui mi “moderate”
    moderatori del cazzo, giustamente
    in pace
    la funambola
    Il tuo commento è in attesa di moderazione.

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    1. Il moderatore sono io, e la tua storia su questo blog è finita. Ti attende il paradiso dei Serendippi...

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  44. Ho praticato judo per anni. Questo intervento di un intellettuale d'elite mi sembra tanto da judoca che pensa: so che il mio avversario stá per farmi un mazzo tanto ed io, resiliente, mi piego alla sua forza ma cerco di distoglierla dal punto in cui voleva andare... forse non se ne accorge... a meno che anche lui non frequenti la via gentile...

    Le élite imparino l'umiltà o il populismo sarà trionfante

    mi sto sbagliando oppure anche i mega cervelli ci prendono per il nadir? Per non parlare dei giornali che li ripropongono.

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  45. E nel frattempo, le roccaforti dell'avanguardia della fanteria proletaria, diventano lochi di legofasciorazzisti!
    Un anno prima della svalutazione e del ciclone giudiziario che spazzò via un'intera classe dirigente, pochi mesi prima del primo anno di liceo, ci trasferimmo da Montesacro ad un nuovo quartiere di scheletri di cemento armato, strade sterrate, gru e cantieri, oggi nota come Borgatella Tidei. Un muretto di cemento divideva la strada su cui sorgeva il complesso "residenziale" dove ho abitato da S. Basilio: quasi a voler segnare il confine tra i vecchi, brutti alloggi di edilizia popolare, con orribili pavimenti in marmo e i nuovi, moderni alloggi dalle luminose piastrelle quadrate bianco sporco.
    Ricordo, 25 anni fa, storie in cui si narrava che le famiglie del loco usassero leggere una pagina del Vangelo secondo Karl prima di consumare la cena, ringraziando per il salario quotidiano. In alcune case credo possano ancor ritrovarsi rare rappresentazioni fotografiche dell'Immacolata signora Nilde, omonima della ben più celebre Iotti, mentre distribuiva le lettere di S. Friederich ai marxisti durante i numerosi scontri contro gli sgomberi delle case occupate, nel tentativo di conciliare tramite sanatoria gli abusi.
    Ricordo il mostruoso scheletro in prossimità dell'incrocio tra la Casale, così chiamata via del Casale di S. Basilio dagli abitanti del quartiere, e via Tiburtina, fulgido esempio di quanto tempo impieghi la terra a riqualificarsi verso nuove attività produttive. Oggi è ancora lì, con il suo rabbioso sguardo lanciato dai suoi mille occhi, a ricordarcelo.
    Ricordo che per andare a scuola il più delle volte camminavo o correvo: la Casale congiungeva l'autodromo Tiburtina con l'autostrada Nomentana e i mezzi pubblici passavano sì lesti e fugaci che erano talmente in anticipo sulla tabella di marcia da passare sempre quando eri quasi alla fermata. Così correvo per la Casale e la Nomentana, attraversavo Talenti per giungere alla Bufalotta, dove se sgarravi il quarantesimo minuto dell'ottava ora, il preside ti faceva sbattere i cancelli in faccia.
    Ricordo quanto fosse difficile strappare la presidenza della Quinta al centrosinistra, di quanto S. Basilio fosse una roccaforte rossa e, nonostante tutto, ricordo i buoni risultati che ottenemmo quando collaboravo con un consigliere circoscrizionale azzurro.
    Ricordo mia madre insegnare catechismo a molti dei bambini di San Basilio, oggi ormai adulti, e di come abbia cercato di insegnare loro l'amore verso il prossimo, nonostante la non facile infanzia di molti di loro.
    Soprattutto, ricordo quando arrivai lì, che ero un giovane vissuto protetto da una campana di vetro. Mai avevo visto così da vicino realtà sociali più dure e ben presto l'educazione e l'abitudine di mettere il prossimo su un piedistallo, lasciarono il posto al sempre più forte convincimento che nulla ti è dovuto e che se vuoi qualcosa devi strapparlo con tutte le forze che hai, esattamente come molti padri e madri, strapparono un tetto per i figli e le figlie con cui mi preparavo alla Cresima, con cui andavo a scuola, con cui ci si scambiavano sberle e calci, con cui parallelamente si cresceva e di cui la sinistra, era, un alleato che combatteva per le persone più disagiate. Oggi è un'altra storia, oggi sono tutti razzofascisti.

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  46. Se non sa che "sì" si scrive con l'accento e non con l'apostrofo (lui verga "si'" come "Laudato si'", imperativo, ma nel testo del "Cantico delle creature", non nella scheda del referendum...), "Testa" comincia a rimare con "testicolo".

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  47. Sono un lettore veramente distratto del Fatto, non mi ero accorto che ospitasse le analisi di Mario Seminerio. Oggi articolo elogiativo su Fillon, che naturalmente propone tagli al settore del pubblico impiego. Ci mancava.

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