lunedì 24 luglio 2023

Negazionismo

Prima (e quando dico prima, dico dieci anni fa) hanno chiamato negazionisti quelli che criticavano le regole "europee".

Poi hanno chiamato negazionisti quelli che dicevano che gli antinfiammatori potevano essere di aiuto contro il COVID.

In entrambi i casi i fatti hanno dato ampiamente ragione ai cosiddetti "negazionisti".

Quelli che, per malintesi interessi di bottega politica, in qualche caso senz'altro per volgare corruzione pecuniaria, nella stragrande maggioranza dei casi per congenita stupidità, essendo alla parte del torto, avevano tentato e magari erano anche riusciti a tacitare le voci altrui, brandendo come una clava argomenti di una violenza verbale indegna, tale da coprire di disdoro perfino una causa giusta (figuriamoci una sbagliata!), oggi, parecchie decine di migliaia di morti dopo, sono ancora lì, e chiamano "negazionista" chi fa notare come la "pan-elettrificazione", con contestuale distruzione del nostro tessuto industriale e asservimento alla Cina, non solo non sia risolutiva, come i dati ampiamente dimostrano:


ma sia anzi controproducente, per il modo in cui viene propugnata, poiché comporta una violenza inaudita alle viscere della Terra per l'estrazione delle materie prime necessarie, e un inquinamento su scala mai sperimentata per la loro raffinazione.

L'inquinamento, l'ormai mitologica "ci zero due" di cui parlava in aula un collega che per carità di patria non nomino, non viene affatto azzerato, ma moltiplicato, per allontanarlo dagli occhi delle Marie Antoniette della sinistra, in un empito neocoloniale di sfruttamento che seminerà ulteriore degrado economico e politico in Paesi che invece sarebbe nostro interesse aiutare a crescere in modo dignitoso ed equilibrato.

L'auto elettrica è la nuova brioche: il simbolo di una strategia che si qualifica come un fallimento annunciato, dato che tutte le materie prime necessarie, come ben sappiamo, semplicemente non ci sono, o meglio, visto che questo è un blog di economia: non ci sono ai (già elevati) prezzi attuali.

Ma le Marie Antoniette, che poco sanno di economia, quasi nulla di fisica dell'atmosfera, e assolutamente nulla di storia (che in teoria sarebbe la materia più semplice da affrontare!), ci raccontano che loro hanno ragione, e noi siamo i cattivi:


perché ci opporremmo alla "giustizia sociale", che, come tutti sanno, consiste nel mandare minorenni congolesi in gallerie pericolanti a raspare terre rare con le unghie, nel costringere operai e artigiani a comprarsi un'auto elettrica al triplo del costo di un'auto convenzionale, e più in generale nel condannare i lavoratori dipendenti a vivere in un mondo di persistenti tensioni inflazionistiche, in assenza dei presidi di tutela del potere d'acquisto che qui da noi la sinistra ha giulivamente smantellato (e altri Paesi europei, come il Belgio, hanno mantenuto).

La soluzione della sinistra esaspera l'ingiustizia sociale e le disuguaglianze, questo è nei fatti e tutti lo vedono, ma che importa, in un mondo in cui le più elementari funzioni logiche sono evaporate, in cui le arti della dialettica sono state accantonate, logorate dalla propria inutilità? E in effetti, a che serve argomentare, se per chiudere qualsiasi discussione basta ricorrere a un vecchio classico: la reductio ad Hitlerum?

Come sapete, tendo a essere ottimista.

Volendola buttare in politica, constato che con una sinistra così debole in termini intellettuali, così ridicola, così classista, la destra ha davanti a sé un potenziale di espansione notevole: basta che ne sia consapevole e si regoli di conseguenza, evitando di addentrarsi nel dibattito teologico sulle cause, per limitarsi a constatare che le soluzioni proposte sono platealmente sbagliate e pericolose per la maggioranza degli elettori.

L'aggressione della sinistra alla maggioranza ha un costo: lasciamo che lo paghi!

Qui, però, nel blog che non c'è, possiamo anche astenerci dalla logica della tifoseria, che lasciamo agli idioti, o meglio, per dirle tutta: ai porci irrispettosi della memoria di gravi fatti storici che abusano di un termine che andrebbe rispettato (quello di negazionismo).

Se usciamo da questa logica, allora dobbiamo dirci che la deriva scientista da cui vi avevo messo in guardia per tempo (e credo che a nessuno di voi all'epoca fosse chiaro il perché), l'incapacità diffusa ed elevata a sistema di condurre un dialogo in forme diverse dall'annientamento dell'avversario (prima inteso come delegittimazione, ma poi, subito dopo, fatalmente, come annientamento fisico: carcerazione come nella boutade del collega Bonelli, da non sottovalutare perché prelude alla soppressione...), quella volontà di delegittimazione sistematica che si era palesata quando iniziò la sacra crociata contro le fake news (cioè contro il Dibattito), tutto ciò punta in un'unica direzione: quella di un nuovo, pericolosissimo, rigurgito totalitario, quella di un nuovo nazismo, il nazismo dei buoni, ça va sans dire, sostanzialmente identico, nelle motivazioni e nei risultati, a quello dei cattivi.

Questa cosa non può e non deve lasciarci tranquilli.

Consola il fatto che gli elettorati del Nord la stiano respingendo in modo esplicito. L'abbandono di Timmermans è indicativo: un disperato, estremo gesto difensivo di chi sta precipitando, non più sorretto da una corda che ha tirato troppo. Ma qui da noi non c'è da star tranquilli. Quello che più preoccupa è la pervicacia con cui la sinistra cerca, in base a paralogismi tanto assurdi da risultare seducenti per menti in formazione, di mettere i figli contro i genitori. I genitori avrebbero rubato il futuro ai figli perché hanno ottenuto la pensione con cui li mantengono, e avrebbero rubato "il clima" ai figli perché hanno ridotto le emissioni rispettando tutti i target europei degli ultimi decenni! Questa sozza e turpe sobillazione del figlio contro il padre, del fratello contro il fratello, questo sotterraneo ma insistito richiamo alla guerra civile, questo elogio esplicito della delazione e della discriminazione, purché, beninteso, a danno dei cattivi: questo preoccupa, e questo è oggi la sinistra, come tutti vedono: un abisso di degrado logico e morale.

Si salvano i pochissimi che da quelle parti, deposti da tempo interessi di bottega, si guardano intorno smarriti, e senza aver il coraggio di trarre le conseguenze da ciò che si trovano intorno, hanno però la lucidità di interrogarsi su certe dinamiche.

La sinistra guarda indietro, e da ogni secolo prende il peggio: riesuma dalla pattumiera della Storia lo scientismo positivista, la Santa Inquisizione, il principio di autorità, tutto quanto l'orgoglio luciferino ha sussurrato, nel decorso del tempo, alle orecchie delle menti deboli per esortarle a obliterare la propria e l'altrui umanità rifugiandosi nell'illusoria certezza dell'essere sicut Deus, dell'essere detentori della Verità. Ma le verità di cui disponiamo noi uomini sono, per definizione, verità umane, e quindi, per definizione, politiche. Del resto, gli stessi cretini che "Lascienza non è democratica" sono anche quelli che "è vero perché lo dice la maggioranza de Gliscienziati"! Quindi la politicità intrinseca alle verità umane, il loro essere per definizione punto di sintesi di un dibattito, è riconosciuta anche dagli stessi cretini che la negano, e non in quanto la negano (non sono così raffinati!) ma in quanto dopo averla negata l'affermano!

La conseguenza ovvia è che chi preclude il dibattito ragliando di negazionismo preclude il conseguimento di una verità condivisibile.

Quanto alle Verità metafisiche brandite da poracci che per lo più esulano dal proprio settore disciplinare, in cui magari hanno h-index risibili, o peggio ancora da scemi che non hanno mai, cioè mai, né superato né gestito un processo di peer review, e che quindi la scienza non sanno letteralmente che cosa sia, quelle Verità ovviamente non sono oltreumane: sono subumane. L'aggressione da parte di queste scimmie urlatrici, quelle accademiche come quelle laiche, ha ormai raggiunto l'intensità di una vera e propria minaccia esistenziale, ma la nostra unica speranza di prevalere è avvinghiarci ai pilastri della democrazia e sfuggire alle sirene del ragionamento emozionale. Non voglio pensare a che cosa potrebbe accadere se ci abbassassimo al livello di certa gente: eppure molti, troppi di voi lo fanno, quando contrappongono al "grafico risolutore", al Trigramma ecologista dei gretini, il proprio "grafico risolutore", magari quello che descrive gli ultimi credicimila mijoni di anni di storia di una cosa su cui se va di lusso abbiamo forse qualche decennio di dati omogenei!

Lateralizzare, lateralizzare...

L'esempio più recente di quanto può accadere se non ci si riesce non ha nemmeno un secolo: i nazisti, secondo loro, erano i buoni. Lo erano (e tuttora lo sono) anche i cattolici, secondo loro. Non credo occorra aggiungere altro: lateralizzare conviene, credetemi!

Estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae.


(...e ci sarà un motivo se da anni vi ricordo queste parole del Vangelo, consegnate a chi, come voi, doveva muoversi in un terreno difficile, ma, forse, più libero di quello su cui ci è stato assegnato dal destino di combattere...)

(...dieci anni fa la pubblicista Cadonetti non era in circolazione, l'economista Tribordi guardava con solerzia il cancello, e il giurista Lasagna dirimeva crisi condominiali. Noi eravamo qui e affrontavamo esattamente gli stessi problemi che vi ho descritto in questo post. Rispetto ad allora la consapevolezza sembra - dico sembra - più diffusa, e se fosse assistita dall'esperienza di chi ha già visto succedere tutto questo molti, molti anni prima, magari questa consapevolezza potrebbe anche aiutarci nell'imprimere alla SStoria un diverso decorso. Magari...)

17 commenti:

  1. Peraltro la spinta è per un tipo di pan-elettrificazione veramente idiota: rendimento bassissimo, costo enorme, effetti (avversi) collaterali da non sottovalutare. Quando, invece, si potrebbe disporre di ben altre tecnologie che lavorano sì sull'elettromagnetismo ma in maniera molto diversa.

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    1. Non ne ho e non ne voglio avere idea. Quello che so è che di litio hanno bisogno innanzitutto i gretini, e non per i loro monopattini.

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    2. 😅al di là della battuta, questo post farebbe lo stesso effetto del litio, su una mente però non troppo impegnata a costruirsi una identità fuori da sé. Sì, perché vi ci si potrebbe aggrappare chi è disorientato, e allo stesso tempo sia avverso al fanatismo, e che quindi, rifugge istintivamente dal contrapporvi un fanatismo di natura opposta.
      In fondo, hai descritto semplicemente la persecuzione che i tuoi lettori hanno subito e stanno ancora subendo.

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  2. https://youtu.be/y3NUs9o6wcM Solo per il fatto che il nemico del tuo nemico possa per convenienza tuo amico possa tornare utile non solo in questo continente a cambiare il paradigma ideologico su questo contesto

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    1. Speriamo 🙂 mi pare che già stiano cambiando idea sulla parità fra biocarburanti , benzina asinteticahh , őiroohh7 , forse qualcosa più grande di uno spiraglio si possa aprire 🙂

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  3. Articolo essenziale e da diffondere sul tema. Aggiungerei solo che anche la "peer-review" può nascondere ombre molto significative, come testimoniano le dimissioni di Marc Tessier-Lavigne da presidente dell'università di Stanford... https://it.dayfr.com/local/amp/542188
    Così come, se non sbaglio, non è tecnicamente vietato, nel mondo anglosassone, "aggiustare" i propri studi dopo la pubblicazione. Ho letto qualcosa di recente a riguardo ma non ricordo esattamente.

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  4. Diffuso a tutti i miei (pochi) contatti
    Grazie come sempre

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  5. Secondo la Commissione servono 620 miliardi/Anno di investimenti aggiuntivi per raggiungere l'obiettivo della "neutralità climatica" UE entro il 2050. Le scimmie continueranno a grattarsi perplesse, chiedendosi chi pagherà??

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  6. A proposito di sinistra, caso mai non l' avesse ancora visto : https://www.youtube.com/watch?v=iubLuLhzoac&t=72s
    Da allora hanno imparato a governare senza dover vincere le elezioni. Solo all' ultimo giro gli e' andata male, speriamo a lungo. Peraltro alcuni argomenti si ripropongono anche oggi : salario minimo garantito, zerovirgolisti, lgbtq ( o simili ) ecc.

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  7. Conosco Michael Shellenberger molto bene, mi sono letto il suo libro "Apocalypse Never: Why Environmental Alarmism Hurts Us All", che consiglio. La cosa interessante è che lui da giovane era un ambientalista, ma è uno dei pochi che ha toccato con mano e capito le conseguenze di alcune scelte politiche e di ideologie estreme (un esempio su tutti: l’umanità ha smesso di sfruttare gli animali solo con l'introduzione di alternative più economiche e facili da utilizzare, pensiamo al kerosene che ha risolto la caccia delle balene per l'olio da illuminazione piuttosto che al trattore in sostituzione dei buoi o cavalli da tiro in agricoltura).
    Ci sono molte similitudini tra l'introduzione dell'euro e le politiche per il clima: la prima e più importante è che entrambe impongono austerità e la seconda è che sanno benissimo che non funzioneranno, cosi come sapevano benissimo che l'euro non avrebbe potuto funzionare. Il clima però batte nettamente l'euro sul tema della farloccaggine dei paper: per l'euro mi ricordo solo quello che prometteva il triplo degli scambi commerciali (magari ce se furono altri che mi sfuggono al momento), sul clima ne potrei citare almeno una dozzina (i due che vengono in mente sono: il famoso "97% degli scienziati", e il clamoroso grafico "hockey stick", i dettagli di come si sia arrivati alle conclusioni di quei paper fanno "la delizia dell'intenditore", come spesso affermato qua).

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  8. L'INNOVAZIONE è una delle chiavi per lo scardinamento perché il nuovo è sempre una bella cosa nel facile sentire.
    Promettere un futuro quando non si riesce a dare un presente decente ha fondamento sulla memoria corta e sulla crescente complessità della vita.
    L'imprenditore e il manager non possono che accodarsi per esistere economicamente, resta la massa dei cittadini da sistemare.
    E qui si mettono in atto tutte le aggressioni possibili, chi non si convince sarà ulteriormente aggredito dal cittadino convinto.
    L'uso distorto o parafrastico delle parole fa parte del gioco, del gioco al vilipendio del cittadino che magari lo capisse una volta per tutte.

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  9. "Estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae" sopratutto all'interno del proprio partito e maggiormente qui a nord est nella terra del cd "doge".

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  10. Mi chiedo se non sarebbe utile avere anche per l' "emergenza" green e relativa transizione un decalogo simile a quello compilato per il Mes. Magari esiste già e non lo trovo in rete. Stamattina mi è capitato di discutere, civilmente, con una persona convinta di tutto quello che afferma la propaganda, in perfetta buona fede, sicura che io fossi l'indottrinato. Spero di averle insinuato qualche dubbio, ma un prontuario mi sarebbe stato utile

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  11. ok, divulgato, non si poteva dire meglio di così.

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  12. Grazie Alberto.
    Politicamente non fa una grinza. Tecnicamente qui è spiegato benissimo https://m.youtube.com/watch?v=fIJl0iJWK80

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