mercoledì 5 luglio 2023

#goofy12: la consultazione pubblica

La genesi del prossimo convegno annuale è giunta alle concitate battute conclusive, seguendo il processo di organizzazione aziendale così incisivamente rappresentato dal nostro nuovo guru. Districandosi fra i "momenti Montale" di svariati interlocutori ("codesto solo oggi possiamo dirti,  ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"), il Padre Fondatore un'idea su come confondere i popoli se l'è fatta, e lo sciacquino che deve scrivere ha scritto. Tuttavia, siccome siamo in Europa, dobbiamo far finta di essere in democrazia, e quindi, ispirandomi alle "buone pratiche" del governo imperiale, che trovate squadernate in questa pagina, dato che in fondo è il vostro convegno, vi esorterei a dire la vostra nei commenti.

Chi vorreste vedere al nostro convegno? Quali temi vorreste affrontare? Quali protagonisti o antagonisti del dibattito stuzzicano la vostra curiosità?

Voi ditemelo nei commenti.

Poi io per una volta dimenticherò di essere europeo, e mi comporterò da perfetto europeista...


(...intanto però una cosa ve la dico: sarà il quarto fine settimana di novembre. E ora, se non sapete contare fino a quattro, non venite qui a dircelo!...)

172 commenti:

  1. Mi prendo io il primo commento: beware of what you wish for! La penultima volta vi feci esprimere, mi conformai, e poi foste voi a dirmi: "Ma questo perché lo hai invitato?" Risposta: "Me lo avete chiesto voi...".

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    1. Anche se è un tipo eccentrico e forse pure amante der gesto eclatante, a me piacerebbe ci fosse Nigel Farage. Pare che gli sia stato proibito di aprire un conto corrente in patria. Se non altro sarebbe una testimonianza di come sia diventato concreto il rischio, anche per una persona nella sua posizione, di essere privato di molti diritti con qualche click. Non so se ho desiderato una cosa lecita, ma per fortuna alla fine deciderà lei per il meglio.

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  2. Leggevo gli ultimi commenti agli ultimi post, come mio solito... erik, ma ha ragione @AlbertoBagnai, di economia, ci siamo già detti tutto, e ad altissimo livello.
    La linea politica erik, è distruggere il PD?
    Il tema del narcisismo Prof., ha intrattenuto le nostre riflessioni da un decennio o quasi? (dal dibattito #famoerpartito almeno?):
    a mio parere Mauro Scardovelli sarebbe la prima scelta, vi ha anche partecipato...
    Il PD ci pare abbia la testa chissà dove?
    A mio parere la scelta cadrebbe su Peter Gotzsche.
    Per fornire una base scientifica, a mio parere non possiamo fare a meno di un professore di filosofia: il mio amato e adorato Prof. Alberto Burgio, se è vero che il manuale sulla Filosofia dell' OTTOCENTO di Vladimiro Giacché ci è stato utile Prof., per dirimere, di tanto in tanto, qualche spinosa controversia.
    La ringrazio, lei ed Asimmetrie.
    Grazie Goofynomics.

    Un pensiero speciale vola a coloro che, consapevoli o meno, mi hanno supportato in un momento complicato:
    Silvia, Serendippo, Sherpa, ALBERTO49 e, non ultima Adriana.

    Un saluto speciale vola a Vittorio Banti.
    Il migliore dei #famoerpartito:
    li ho conosciuti di persona, tante riflessioni Alberto. Tante. Troppe?

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    1. La cosa è sempre reciproca, per me! Supportare, mettermi dalla parte del bisognoso è un mio metodo di vita. Qualcuno, anzi, mi dice che esagero ma sto cambiando, per esempio non chiamo più nessuno, rispondo solo se mi chiamano (ma non sempre).
      Natale, Capodanno, Pasqua, ferragosto etc. ormai sono indipendente, sono sereno e mi sento meglio

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    2. Ho letto per la prima volta in vita mia la traduzione italiana del testo
      The Wall - Roger Waters, Max Weber ha colpito nel segno.
      Visto che Alberto parla di violenza, vorrei porre alla vostra attenzione cosa accadde in un benestante e tranquillo quartiere degli anni '70. Gli autori di quell' efferata azione, frequentavano lo stesso prestigioso istituto privato di Edoardo Albinati, autore che propongo per il #goofy12: cos' è la mala educacion?

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  3. Egregio professore,

    nel ringraziarLa per aver fornito anche a un modesto lettore quale il sottoscritto l'opportunità di avanzare proposte sull'oggetto e sui relatori del prossimo convegno, ne approfitto volentieri per suggerire di centrarlo maggiormente su tematiche che potrebbero agevolmente ricondursi all'aspirazione a un'indipendenza ragionevole in un mondo interdipendente. La questione potrebbe essere affrontata a partire da almeno quattro angolature diverse: 1) un'indipendenza economica; 2) un'indipendenza politica; 3) un'indipendenza energetica; 4) un'"indipendenza" linguistica (i.e. affermare la modernità della lingua italiana e la sua duttilità, prendendo le distanze da ibridismi e inutili barbarismi). Quanto ai partecipanti, credo che non sarebbe una cattiva idea rivedere e riascoltare Jacques Sapir, Marti J. Subrahmanyam e Wendy Carlin, limitatamente al primo profilo della questione; del resto, sarebbe interessante un contributo di Marco Zanni sull'aspetto politico del problema; particolarmente apprezzato potrebbe essere un contributo di Gianclaudio Torlizzi sul versante energetico e infine, si potrebbe contare sulla presenza di Elisabetta Fretta, Geminello Preterossi o Massimo Arcangeli (interessante il suo "La lingua scəma") per quel che concerne il versante linguistico dell'ideale oggetto del convegno. È scontato precisare che si tratta unicamente di spunti e sono certo che ci saranno proposte più interessanti di questa; nondimeno, avendo recentemente trattato la ricerca della Libertà, mi è parso coerente tentare un approfondimento del concetto a quella più strettamente correlato.

    L'occasione mi è gradita per porgerLe i miei più cordiali saluti.

    Mauro Cassano

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    1. Mi piace, è bravo, e ci si può arrivare. Di che cosa vorresti che parlasse?

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    2. Mi rendo conto che è un tema ritrito, almeno per questo blog, ma sarebbe interessante capire perché secondo la sua autorevole opinione, l'unione monetaria, contrariamente ai casi del passato, dovrebbe resistere.

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    3. Ma… Non so se gli andrebbe di parlarne, e non so che cosa abbia da insegnarci. Ci sono temi APPARENTEMENTE meno scabrosi su cui potrebbe dare un contributo interessante…

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    4. Il link non funge. Comunque, da irlandese potrebbe parlarci del suo Paese, visto che tendenzialmente se ne parla poco.

      Ps. L'Irlanda è interessante anche perché sta facendo passi da gigante sull'eit spìc: https://www.irishtimes.com/politics/2023/07/05/minister-for-justice-to-meet-fianna-fail-politicians-raising-concerns-about-new-hate-speech-laws/ . Anche se dubito che Lane possa o voglia discuterne.

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  5. Da spergiura: Giulio Sapelli; tra le altre cose (un libro con un Putin travestito da un cattivo di Star Wars) ha tirato di recente in ballo pure lui, come Augias nel 2008, che il problema siamo noi italiani che vogliamo la casa di proprietà, che le case non so più in quale Land della Germania sono quasi tutte di proprietà del Land, che in USA il mercato del lavoro è flessibile perché i lavoratori tollerano 2 anni di disoccupazione, e la mobilità, ecc... dato l'indubbio spessore culturale, temo che qualcosa bolla in pentola, quando ci dicono che gli italiani hanno scarsa propensione al rischio è perché ci vogliono fregare i risparmi, la flessibilità sappiamo cos'è, a quando, e inche modo, l'attuazione degli espropri? Poi, quanto sia importante ai fini del dibattito non lo so, non ho strumenti per valutare. Fate un po' voi, io meno scrivo, più leggo e mj taccio , e meglio è!

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    1. Quindi Sapelli me lo metteresti in quota "ortodossi"?

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  6. Un bel confronto col guru aziendalista moderno non sarebbe male 😊

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    1. Ma non c'è nulla di astioso, sono figlia di un ex dipendente del gruppo ENI e ho sposato il figlio di un dipendente Olivetti: Sapelli viene da quel mondo perduto, ha le sue idee e le esprime con grande onestà intellettuale e chiarezza, è competente, e a parte che vorrei sapere in che modo pensano di fare o potrebbero fare per fregarci la casa, lo trovo sempre illuminante. Tuttavia ribadisco, chiunque scegliate, se si riuscisse a far emergere una via per uscire dal guano in cui siamo, se non noi almeno la next generation, mi riterrei miracolata

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    2. Anche Nino Galloni, in quanto testimone dell'Italia che non c'è più, culturalmente da sinistra, avvicinato prima e allontanato poi dai 5stelle, un confronto con la sua esperienza potrebbe spiegare come e perché quel tipo di posizione non porti a nulla, si sfalda da sé. Forse perché di questi tempi, l'unico tipo di relazione che resiste allo scollamento sociale sembra essere o quella clientelare o quella di appartenenza a una bandiera, il senso di appartenenza ad uno stesso paese non c'è. Questi non sono tanto temi economici quanto sociali, e sarebbero interessanti solo prendendo per buona l'affermazione di Sapelli che il centro della società è la società, non l'economia. Ma insomma queste cose sono interessanti per sociologi e antropologi, più che per economisti.

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    3. Anche io avevo pensato a Nino Galloni

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  7. Una sessione con Porro, Giletti, Pancani e Giordano (o addirittura Messora, o Fabio Duranti, perché no?) con Bagnai e Borghi moderatori. Qualcosa di esplosivo insomma e al contempo interessante e costruttivo, con giornalisti o conduttori televisivi inclini allo scontro verbale (non di certo alla "Sgarbi", per carità, ma comunque un dibattito acceso). Nelle trasmissioni televisive hanno sempre messo a confronto politici di fazioni opposte, sperando in un confronto acceso per far salire il dio audience; e se fossero loro ad essere messi nell'arena? Utopia, forse. Ma di sicuro la mia.

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    1. Più che altro, abbiamo già fatto una roba simile al #midtermgoofy ed è andata molto bene, ma non abuserei del modulo, anche se l'idea è buona (tu aggiungeresti il contraddittorio, a quanto capisco, ma io non credo che ci sarebbe).

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    2. Al midtermgoofy mi era piaciuto molto. Sarebbe interessante la visione post Berlusconi.

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    3. (Ma già il fatto non ci possa essere "contraddittorio" è di per sé interessante, costruttivo e deduttivo.)

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    4. (Grazie per il "di famiglia", una conferma è sempre gratificante.) Sì, mi farebbe piacere una maggiore chiarezza, almeno per me, anche se, lo ammetto, mi rendo conto di farle perdere tempo prezioso che sicuramente potrebbe dedicare a cose ben più importanti che riguardato tutti.

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  8. Mo piacerebbe rivedere Kelly M. Greenhill e come nuovi ospiti Ndongo Samba Sylla e Fanny Pigeaud ( o almeno uno di questi ultimi due).
    E magari uno psicologo per analizzare e capire meglio la costruzione e lo sviluppo di una idea o progetto politico che prima diventa ideologia e poi dogma assoluto (ogni riferimento alla UE e all'euro è puramente voluto), nello specifico indico Giorgio Nardone.

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    1. Nardone non lo conosco, ma il tema non è di sconvolgente novità: solo i punturini e la loro terna di riferimento (Cadonetti, Strascinato e Polena) possomo trovarlo tale (se posso).

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  9. Se volessimo essere sul pezzo chiamerei questo tipo:
    https://mearsheimer.substack.com/p/the-darkness-ahead-where-the-ukraine
    ma dato che si cerca di essere avanti cercherei uno storico che ci parli dei problemi della decolonizzazione.

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    1. Sì, ho visto che questo Mearsheimer è il nuovo idolo della canea urlante, mi esce perfino dall'oblò della lavatrice, peggio di un aspirante nominato in partecipata! Sinceramente, sta solfa me la risparmierei: chi ha memoria sa che cosa è successo. Però se proprio ci tenete...

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    2. Bah, io eviterei come te. Anche perché se esce dalla lavatrice...
      L'ho indicato perché SE e dico SE la strada è quella indicata da Mr Oblò allora uno storico della decolonizzazione è più utile.

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  10. Vista la presenza di Palmaroli all'ultimo Goofy, quest'anno non sarebbe male avere Gramuglia... 😃
    Dopo tanti anni mi piacerebbe rivedere Salvini. Un panel con Salvini, Meloni e Tajani sarebbe il massimo!

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    1. Al mio guru avevo già pensato (non vi dico i "momenti Montale" che ciò ha provocato: la mia vita è molto difficile!). Non so come contattarlo, non so se la Batteria del Viminale ha il suo numero, ma a occhio non credo!

      Sul panel politico, dipende da voi. Se va come penso io, cioè se questa volta saremo molti, l'anno prossimo magari li invito. Ma per dirvela tutta, da politico ho grosse difficoltà a invitare politici. Quelli ex altera parte ora sanno che li trito (essendo ignoranti del Dibattito lo hanno dovuto sperimentare in aula), e quindi hanno reticenze immotivate (perché non è mia intenzione tritare nessuno), mentre i "miei" hanno talmente tanto da fare che non mi va di disturbarli.

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    2. - "Salve signor Gramuglia, la contattiamo da a/simmetrie e abbiamo un lavoro per lei"
      - "tuu-tuu-tuu-tuu"

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    3. No, l’approccio è diverso: “Vuoi smettere di essere povero come la merda?”

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    1. Interlocutore molto competente ma non altrettanto interessante. E poi non verrebbe.

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  12. Un Francese.
    Il Paese che è più vicino al MM (Monty Moment).
    La mia agendina non mi consente suggerimenti sul nome e la sua (ça va sans dire) saprà certamente trovare la persona adatta.

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  13. Buongiorno Prof.!
    Al prossimo convegno mi piacerebbe fosse analizzata, sia dal punto di vista legale/legislativo che di politica industriale, la possibilità reale da parte dello stato italiano di nazionalizzare, o comunque porre sotto controllo statale, settori industriali strategici come l’industria automobilistica, la produzione di acciaio e semilavorati. Mi riferisco ovviamente alle tipicità per le quali esisteva e resiste ancora un minimo di realtà produttiva in Italia.
    Da ex comunista e attuale fascioleghista rossobruno ho sempre sperato che un giorno il governo italiano strappasse dal controllo di Exor&C gli stabilimenti ex-fiat/IVECO in Italia, stessa cosa dicasi per ILVA e realtà similari. Sono però completamente ignorante in materia e non so quindi se il mio sogno sia totalmente velleitario o se, in presenza di una volontà granitica, sia possibile un tale scenario. Dato che sono ignorante non so nemmeno quali relatori potrebbero affrontare con competenza un simile argomento, forse il Prof. Pozzi e Riccardo Ruggieri potrebbero dare qualche suggerimento utile?
    Grazie di tutto Prof.!

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    1. Caro Prof., un convegno interamente dedicato a questo argomento per me sarebbe interessantissimo. Mi rendo conto che necessariamente gli oratori dovrebbero affrontare materie di difficile comprensione e che forse sarei il primo a trovarmi in difficoltà, ma un tema così importante e totalmente sottaciuto è per me un tarlo in testa che non smette di lavorare e a cui mi piacerebbe trovare delle risposte.
      Ancora grazie!

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    2. Domanda chiama domanda: perché noi siamo subalterni ai mercati e Francia e Germania no? E perché i mercati sono indifferenti alla ratifica della riforma del mes ma i giornali di cui sono proprietari no?

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  14. I cosiddetti "cambiamenti climatici" sono un tema che andrebbe affrontato, per le sue ovvie conseguenze economiche. Uno che non ha rinunciato ad un minimo di spirito critico è il Prof. Franco Prodi, ad esempio.

    Più in generale, anche su altre questioni (pandemia, "teorie" gender) è emerso un problema epistemologico: la gente sembra aver dimenticato che alla base del Metodo Scientifico c'è sempre una evidenza sperimentale, coi dati raccolti in modo onesto (precisazione non superflua). Insomma, propongo di coinvolgere anche un bravo epistemologo, ma non ne conosco.

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    1. Onestamente, al tema "clima" ho già pensato, ma Prodi non mi sembra la soluzione. Chi lo ha visto in contesti convegnistici mi riporta che è sostanzialmente un Burioni moltiplicato per meno uno: tutto principio di autorità e distintivo (e anche un po' noioso: ma quello è di famiglia). Ne farei a meno: a me non interessa se uno ha "ragione" o "torto", ma mi interessa come argomenta, e se l'argomento è "io ce l'ho più lungo!" parte immediatamente la scimitarra.

      Sugli epistemologi ci sarebbe da ragionare, in effetti. Credo che la maggior parte sia piddina, e quindi o sia andata in autocombustione o si sia sputtanata dopo i noti fatti...

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    2. Avendolo avuto come docente, confermo che Prodi non è particolarmente brillante nell'esposizione orale, e talvolta in effetti un po' noiosetto, nonostante la padronanza dei contenuti. Ho letto argomenti molto sensati in sue interviste a quotidiani, ma d'altra parte ho visto anche suoi interventi in pollai televisivi dove è scivolato nel Principium Auctoritatis, probabilmente irritato dall'inconsistenza dei suoi interlocutori. Quindi sì, forse non è proprio il più adatto a discutere una questione così interessante.

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    3. Per la questione epistemologica, per rifuggire i piddini, io cercherei nell'area dei neotomisti.

      In questi ultimi anni, soprattutto per gli aspetti etici ed epistemologici della questione pandemica, uno dei migliori eticisti e filosofi del diritto che ha lavorato e scritto sul campo trovo sia stato Fulvio Di Blasi (ha insegnato, fra le altre, anche a Notre Dame e in caso credo abbia non pochi contatti con filosofi USA). Ricordo che fu presente, come invitato, anche al primo congresso nazionale di "ContiamoCi" a Bergamo, dove presentò il libro "Pandemia: invito al confronto" scritto a più mani (con Cosentino, Frajese, Bellavite ecc).

      Altro filosofo che leggo spessissimo - metafisico tomista, cattolico, "antiwoke" e scrittore prolifico - è Edward Feser. Ho trovato straordinario il suo "Aristotle's Revenge: The Metaphysical Foundations of Physical and Biological Science", libro nel quale appare chiaro quanto la "scienzah" oggi (volutamente?) trascuri l'importanza delle cause formali e finali nella spiegazione della realtà. Egli sostiene (con buone ragioni, oserei dire) che reintegrare la metafisica aristotelica nella scienza può portare a una comprensione più completa del mondo naturale, consentendo di spiegare fenomeni come l'intenzionalità, la teleologia e l'unità organica degli esseri viventi. Da questa consapevolezza, completamente calata nella filosofia realista, deriverebbero anche delle possibili conseguenze in ambiti diversi. Porto a mò di esempi: la completa distruzione razionale delle debolissime fondamenta del cosiddetto "Gender" (e quindi il ritorno delle filosofie "del senso comune") oppure il ripristino del valore intrinseco dell'essere umano in quanto sinolo totalmente unico nel Creato (con conseguente demolizione delle ideologie ecologiste più becere) e cosi via.

      Questi sono i primi due nomi che mi sono sovvenuti, soprattutto pensando ad un possibile approfondimento dedicato ad una epistemologia che desidera superare l'oramai defunto (in termini razionali) riduzionismo materialista e al contempo ricerca un'alternativa valida, solida e assolutamente lontana dalle correnti relativistiche e da pensieri deboli.

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    4. Per il tema "cambiamenti climatici" due relatori di sicura qualità sono John M. Wallace e David M. Schultz. Non so quanto siano effettivamente raggiungibili (specie Wallace che vive negli USA e ha una certa età) né se abbiano la vis polemica necessaria per ravvivare un dibattito. Ciò su cui mi sento di garantire è l'efficacia della loro esposizione e la loro competenza riguardo non tanto i "cambiamenti climatici" quanto i processi radiativi e la fisica atmosferica. Certo non sono scettici sulla questione ma credo che questo non sia un requisito, mentre la qualità sì.

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  15. Magari un accenno alle prossime elezioni europee, possibili scenari e sviluppi, con qualche ospite straniero, UE, francese o tedesco, o magari dell'est, qualificato per discutere sulle future possibili alleanze e relative conseguenze.

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  16. Penzavo al maestro Buccitti, Santa Cecilia... Sarebbe interessante.

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    1. Oddio, chiedo ad un allievo, ma direi proprio di sì. Sarà da qualche parte del mondo ad accordare pianoforti, è bravo bravo.

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  17. Ma la possibilità di un confronto fra Jacques Sapir ed Emmanuel Todd? Tanto su quanto accade in Francia, sia su geopolitica?

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    1. Non ho il contatto di Todd. Sono anche un po’ contrario a inseguire l’attualità quando essa insegue noi… ;)

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  18. Mi piacerebbe si parlasse di USA dal punto di vista geopolitico e monetario (ruolo del dollaro, presunta futura de-dollarizzazione, mondo unipolare vs. multipolare) in rapporto al futuro dell'eurozona. Oltre tutto nel 2024 si vota anche da loro. Di conseguenza amerei tantissimo poter ascoltare Pettis. Altro personaggio che da anni mi piacerebbe ascoltare di persona è Knot (ho la sensazione che potrebbe persino venire). In ogni caso vorrei un'edizione il più possibile indernescional.

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  19. Non ho particolari idee sui temi da trattare, lascio agli altri questo compito. Al convegno mi piacerebbe ascoltare uno storico (Barbero?) un analista geopolitico (Dario fabbri, che mi pare sia già stato contattato in passato, o Demostenes Floros), un filosofo (J. C. Michéa o M. Onfray) e magari un esperto di comunicazione che non sia Foa (che già abbiamo ascoltato tante volte). Per un punto di vista economico propongo Clara E. Mattei, di cui sto attualmente leggendo l'ultimo libro.

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  20. Veneziani e Houellebecq
    Tema: il confine (se esiste) tra anticonformismo ed eresia intellettuale.
    Un caro saluto

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    1. Mi hai anticipato e allora rilancio con una variante, che avrebbe il pregio di scompaginare il fronte nemico: dibattito tra Michel Houellebecq e Paolo Nori, poco più giovane di lui ma uno degli autori italiani più originali e fuori dagli schemi degli ultimi 20 anni. Stesso tema. Tra l'altro grande appeal come front-man.

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  21. Causa uso cellulare in rapida pausa le mie preferenze sono state inviate sul post precedente me ne scuso ...capita

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  22. Dimenticavo... per restare sulla Francia, mi piacerebbe aver modo di ascoltare Frédéric Lordon. Altro tema che mi piacerebbe affrontare è quello del pensiero totalitario, Mattias Desmet sarebbe un interlocutore molto interessante su questo.

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  23. Non so con chi ma secondo me bisognerebbe parlare dei cambiamenti internazionali che la guerra ucraina sta provocando (o che hanno provocato la guerra ucraina). Come sti sta riassestando il mondo, declino WTO, redistribuzione delle produzioni, nuovi assetti geopolitici e che ruolo potrebbe avere il nostro paese ed i paesi europei in questa riorganizzazione.

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    1. Dividerei in due il panel. Da un lato l'aspetto prettamente militare (prospettive della guerra, evoluzione delle dottrine militari, prospettive delle politiche industriali sugli armamenti e delle supply chain militari, futuro della NATO), e su questo non può mancare Gianandrea Gaiani; dall'altro l'aspetto più sistemico e propriamente geopolitico, in ogni caso strettamente legato al primo: la ristrutturazione dell'impero americano e la fine della globalizzazione, la nascita del mondo multipolare. Qualche nome interessante a livello talent scout: Pierluigi Fagan; Pietro Pinter del blog Inimicizie; Thomas Fazi (possibile zona piddinia); Arnaud Bertrand. Altrimenti c'è sempre il decano John J. Mearsheimer per ascoltare la voce (quota di minoranza) del padrone, ma forse è fuori portata.

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  24. Buongiorno.
    Ho trovato interessanti le rubriche di Ermanno Bencivenga "Spazio di libertà" sull'epistemologia. A volte anche ripetere l'ovvio è importante.
    Un altro suggerimento (ci provo): trovare degli esempi nella vita pratica di tutti i giorni per contribuire al cambiamento di mentalità. Dalle mie parti c'è molto fermento nel cercare soluzioni diverse che permettano di "uscire dal sistema", basandosi su filiere locali, collaborazione, sussidiarietà. L'idea è che iniziando dal piccolo si possono ottenere risultati anche importanti. E' possibile una riflessione, seria, su come agire sulla vita concreta sulla base delle informazioni che, con fatica, impariamo grazie a Lei e al Dibattito? Grazie.

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  25. Il mio imbattibile Cesare Pozzi
    +
    Ls giovane promessa Manuel Sisti (@rockapasso sa chi è...)

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    1. Carlo Galli Santo subito. Ci parlai in privato. Un uomo molto concreto e intuitivo, oltre che generoso.

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  27. mi piacerebbe che ci fosse panagiotis grigoriou per parlare della situazione greca elisabetta frezza per parlare della scuola che vorrebbe marine le pen per parlarci della situazione francese un panel con te, luciano barra caracciolo, fiammetta salmoni e marco zanni per parlare della differenza tra i trattati europei e la costituzione italiana 🤗

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  28. Mattias Desmet? Prof. di psicologia clinica in Belgio, con formazione in statistica. Al di' la' dei suoi esempi sulla pandemia (resi famosi da Robert Malone e Joe Rogan), sarebbe interessante sentirlo su come essere efficienti nello smontare narrative a senso unico che permeano politica, scienza peer review, opinioni tecniche, mass media. O, magari, sentirlo in un seminario di a/simmetrie, per conoscerlo prima. Al convegno, potrebbe essere interessante insieme a (esempio) Pennetta, Frezza o Foa.
    La sua ricerca si incentra, in breve, su come gruppi sociali ("masse"), sono pronte ad essere influenzate e letteralmente "ipnotizzate" da narrative salvifiche caratterizzate da fideismo e assurdita' razionale. Paradossalmente, sono proprio queste caratteristiche a fare presa, quasi ad un livello religioso. La necessita' di "credere" e' conseguenza di una combinazione pregressa di: ansia generalizzata, sensazione di solitudine, senso di impotenza e mancanza di scopo nel quotidiano, bisogno di sentirsi utile. Non appera un messaggio "distraente" arriva da fonti percepite come esperti o autorita', sorge spontaneamente un rifiuto emotivo per ogni discussione o controfattuale, e il gruppo si rinsalda attraverso ritualita' e caccia all'eretico (esempi: covid/clima/guerra, etc.)

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  29. Propongo sconto epico tra forza oscura e forza Jedi. Tipo Giuliano Amato contro Paolo Savona, tema: la fine della storia che fine ha fatto ?

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  30. Un buon argomento, tra gli altri, potrebbe essere quello dei limiti della legittimità delle eventuali pratiche discriminatorie verso la clientela adottate dalle imprese per implementare le politiche ESG.

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    1. “Devi dirci quando usciamo dall’eurooooooh!!!!!!11!1!”

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    2. Purtroppo Lei ha ragione. E' che poi quando i leoni da tastiera si ritroveranno il conto in banca chiuso, l'e-mail bloccata o il cellulare azzerato perché hanno manifestato opinioni "non in linea con la cultura della banca/provider/operatore telefonico", magari iniziano a capire l'importanza del tema. Vedendo quel che inizia a succedere nell'anglosfera, sinceramente il tentativo (molto furbo, va detto) di spostare verso l'enforcement privato il presidio della cultura del politicamente corretto è una delle cose che mi fa più paura e che, dunque, richiederebbe un intervento del legislatore per tornare al buon vecchio principio che le imprese devono fornire beni e sevizi a chichessia, a prescindere da quel che pensa o dice.

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  31. Ne state mettendo molte: ora ho Commissione, aula, aperitivo e cena di lavoro… forse riesco a riconnettermi alle 22. Su qualcosa devo chiedervi approfondimenti, ma gli Umpa Lumpa sono già al lavoro…

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  32. Caro Alberto sarò breve sapendo che il tempo è una risorsa scarsa. Argomenti: 1) La cultura non è solo espressione della sinistra (A.Giuli e/o P.Buttafuoco vs Cacciari). 2) Cambiamento climatico: quanto è imputabile all'azione antropica? ( F.Prodi). 3) La burocrazia europea: panoramica su com'è organizzata e quanto incide nelle politiche UE. (Marco Zanni può indicare un nominativo). 4) Il racconto della guerra da parte dei media ( T.Capuozzo e/o F.Biloslavo).

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    1. Interessanti, un pò meno il punto 2.
      Il 4 mi piace molto.

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    2. Non male, anzi. Al punto 4 sostituirei Biloslavo con Gaiani e ci aggiungerei Lilin.

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  33. Sapelli (qualcuno l'ha già proposto) sarebbe interessantissimo da ascoltare su moltissimi argomenti. A partire da ciò che pensa riguardo al dualismo stati uniti - germania, se così vogliamo cambiarlo. Ma anche sulle politiche industriali dei vari paesi europei, nazionalizzazioni, guerra e geopolitica. Buona serata

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  34. In vista delle prossime Elezioni Americane nomi come Ric Grenell o Seb Gorka?

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  35. Un tema che mi sembra oggi del tutto fondamentale è quello della minaccia, mai così grave, alla libertà di opinione. Nella scorsa legislatura la Commissione 'amore' se ne è occupata a modo suo, come il prof. ci ha raccontato puntualmente. L'idea di fondo era assimilare a fake news e linguaggio d'odio tutto ciò che è pensiero critico, e comunque non allineato al mainstream mediatico. A tal fine, si voleva istituire un'apposita autorità di 'garanzia' per mettere finalmente a tacere in modo istituzionale le voci non gradite. Sventato per ora questo richio, c'è comunque in corso un pericoloso lavorio della commissione europea che ha varato nel 2022 il Digital Services Act, attualmente in fase di consultazione pubblica, nel quale sono previste misure proprio orietate a 'combattere' le c. fake news, ovvero, ad esempio, le opinioni critiche sui lockdown o quelle che contestano le responsabilità umane nel cambiamento climatico.
    Su questi temi si potrebbe avere un momento di confronto con chi segue i lavori del Digital Act presso il Parlamento europeo, ma anche con personalità che denunciano da tempo questi pericoli, come Alberto Contri o Francesco Borgonovo.

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    1. Il tema c’è. I relatori che indichi, buoni ultimi arrivati, qui tendiamo a considerarli come degli epigoni non troppo interessanti.

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  36. Vedo delinearsi un “beware-of-what-you-wish-for moment”…

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  37. Mi piacerebbe fossero invitati Jordan Peterson e Bjorn Lomborg per parlare rispettivamente di istruzione ed educazione e clima.

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    1. Ma anche Stan Shapiro e Jack Tapiro (googlo e torno).

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    2. Potevo, in effetti, presentarli un po' meglio

      Jordan B Peterson ha una formazione da psicologo clinico e ricercatore in psicologia. Ha lavorato presso l'università di Harvard e McGill; su scopus il suo h-index è 42. Come divulgatore ha particolare successo su YouTube.

      Bjorn Lomborg è stato direttore del Danish government's environmental institute Di Copenhagen. La sua notorierietà la deve al suo libro The skeptical environmentalist edito da Cambridge University Press.

      Come nota a margine aggiungo che entrambi i filoni proposti sono forse marginali rispetto al tema principale del blog e che, per quello che ho potuto capire, la visione economica di entrambi gli autori non è post-kaynesiana.

      Tuttavia il loro modo di argomentare l'ho trovato coerente e piacevole.

      Spero di essere stato utile.

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  38. Massimo Nicolazzi. Il tema della transizione energetica (ed il suo impatto economico) è ancora caldo e tanto ce lo vedremo saltare fuori dalle fottute pareti per i prossimi n anni.
    Ho letto il suo libro e ho trovato molto stimolanti, oltre che divertenti, tutte le riflessioni a margine di natura sociologica, antropologica e biologica.
    Ricalcherei il panel del convegno alla Camera, magari inserendo un “jolly” che possa intervenire sulle riflessioni di cui sopra (un Pennetta, per capirci).


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    1. Ed anche Giuliano Amato. Il suo nome era tornato a galla nell’ultima riunione di Asimmetrie.

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    2. E che vorresti far dire al Talleyrand de noantri?

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    3. Ricordo quando infastidito esternò "Vedo che s'è portato la claque".
      Bah...

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    4. Io ricordo lo sguardo fulminante che lanciò alla sua collaboratrice quando lo disse!

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  39. Prof, sa chi mi piacerebbe ascoltare al Goofy: Alessandro Barbero.
    E' uno storico, è vero, credo però possa aggiungere una prospettiva interessante. Mi sembra una persona schietta e, come comunity, abbiamo sempre apprezzato molto questa qualità.
    Potrebbe essere interessante ripercorrere il viaggio dalla costituzione ai giorni nostri, intrecciando storia ed economia di questa "costruzione". Un po' per raccontare da dove siamo partiti e a che punto siamo.
    Sarebbe un po' come mettere a confronto, dal punto di vista storico-economico, il sogno e la realtà. Quello che la pubblicità ci ha venduto, contro quello che abbiamo ottenuto davvero. Non so se possa avere senso... (magari ne ha solo per me).

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    1. Credo che sia stato invitato in edizioni precedenti, ma non tutti hanno lo spessore e l’apertura di un Canfora (per restare fra gli storici)…

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    2. Buongiorno Prof.! Apprendo con molto disappunto questa circostanza. Il Prof. Barbero mi era sempre sembrato, aldilà delle qualità evidenti, un pensatore libero, capace di analisi che vanno oltre gli steccati ideologici. In diverse occasioni gli ho sentito pronunciare anche parole critiche nei confronti della EU e, al momento della istituzione del green pass, aveva assunto una posizione difficile, specie in quel periodo.
      Spero si sia trattato, in buona parte, di un malinteso sulla natura dei convegni di asimmetrie.

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    3. Sinceramente non me ne sono fatto un cruccio. Apprezzo e vi ho segnalato i suoi video, non mi sono sfuggite le sue posizioni durante la pandemia, ma… se uno lavora molto in Rai, e in quella Rai (quo ante) probabilmente ha affinità con un certo modo di non porsi alcuni problemi e probabilmente sa di sapere. Direi che questo non ha intaccato la qualità della nostra proposta (che comunque è meglio non sia troppo “pop”).

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    4. Da semplice spettatore (peraltro sempre da remoto, e questo forse influenza il mio giudizio) ho sempre valutato gli interventi più "pop" come i meno interessanti. Anche i panel fra politici e giornalisti (di cui tuttavia comprendo la assoluta importanza, specialmente nei primi anni) non mi hanno mai interessato tanto quanto i contributi di accademici e studiosi a me ignoti o poco noti che hanno dato la possibilità di apprezzare uno squarcio di realtà che da solo non sarei mai riuscito a cogliere. Sono questi ultimi che, a mio parere, rendono importanti i convegni di asimmetrie.

      Mi dispiace non tanto l'assenza di Barbero quanto il fatto che il suo rifiuto intacca la stima che avevo nei suoi confronti.
      Ma come Lei spesso ripete di "lutti" siamo stati costretti ad elaborarne molti in questi anni, e ogni ulteriore occasione ci ricorda come sia deleterio costruire dei "santini" quando la realtà è popolata solo di persone, di cui, senza una conoscenza discretamente approfondita, è assai arduo formulare un giudizio.

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    5. Ma non credo che ci sia motivo di ridurre la stima nei riguardi di uno studioso che ha grandi capacità divulgative e si dedica con successo a questo tipo di percorso. Onestamente, non credo nemmeno che abbiamo insistito molto, né che, come in altri casi, abbiamo costruito un percorso di avvicinamento che, come dire, si infiltrasse nella corazza di pregiudizio costruita dai media, cui nessuno riesce a sottrarsi. E poi, se non ricordo male, lui non si occupa di storia contemporanea, quindi è assente giustificato da un posto dove, umilmente, abbiamo contribuito a farla! Non drammatizzerei troppo: siete sempre troppo emotivi...

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    6. Te la metto in un altro modo: quando ho avvicinato Luciano Canfora non ero un parlamentare della Lega, ero un intellettuale di sinistra, e ci sono arrivato per tramite di Vladimiro. Quindi, al netto del diverso orientamento ideologico di questi due studiosi, della diversa traccia che hanno lasciato nel nostro panorama culturale, della varietà di cose che hanno da dirci, il dato banalmente è che in un caso è stato costruito un percorso, perché c'era tempo, verso una meta che si prospettava come meno pericolosa, mentre in un altro caso non c'era tanto tempo per farlo. Va ovviamente apprezzato che Canfora sia tornato a trovarci quando non tanto l'associazione, che come sapete resta trasversale, ma io mi ero schierato. Ed è stata una lezione intensissima per la quale personalmente gli sono molto grato.

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    7. Grazie per la spiegazione Prof.! Mi aiuta mettere le cose in una prospettiva più corretta.

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  40. Visto che le Europee si avvicinano e che le schermaglie elettorali sono già iniziate, forse sarebbe interessante un'edizione tutta internazionale, con le migliori voci del dibattito in corso sulla possibile futura UE a trazione non piddo-Leuropeista (sempre che Lei non reputi che un convegno di questo tipo possa portare sfiga: anche la scaramanzia ha il suo perché). Ovviamente quali siano le voci migliori lo deve decidere Lei. Io mi limito a suggerire il "solito" Sapir.

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    1. Penso che sia il caso di tornare su un format più internazionale, ovviamente chiedendo agli amici di altri Paesi di esprimersi su ciò che sanno meglio di noi, non su ciò che sappiamo meglio di loro.

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  41. - Michael Jackson
    - David Bowie
    - Bob Marley (momento relax)
    - Giovanni Sebastiano Bacchi (per arruffianarsi il padrone del blog)
    - last but not least, gli Oliver Onions

    Tema: alla luce delle nuove tendenze musicali, il Pippero pompa ancora?

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  42. Ho due temi che mi stanno a cuore: geopolitica e tradimenti ( quelli più infimi, fatti dagli amici).
    Visto che trattare il secondo tema da solo rischierebbe di essere fin troppo vendicativo e anacronistico, anche se recentemente stiamo avendo non poche gioie, probabilmente opterei per il primo tema il quale, non essendo immune da tradimenti o alleanze, potrebbe fare da filo conduttore tra i due temi.
    Diciamo che mi piacerebbe un Goofy molto geopolitico ma anche retrospettivo, che aiuti chi ancora ha la bava alla siringa, a riflettere e deporre l'ascia di guerra.
    Di invitati eccellenti a riguardo ne abbiamo avuti non pochi, uno fra tutti Carlo Galli.

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    1. I cosiddetti “amici infimi” sono però un tema psichiatrico o andrologico, più che politico. Però capisco il senso della proposta, anche se tendenzialmente vorrei tornare a una dimensione più internazionale (e se torniamo al format tradizionale potrebbe non esserci tempo per coprire tutto).

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  43. Altro possibile argomento: con l'internet of things, tra qualche anno, ogni apparecchio che useremo (auto, cellulare, elettrodomestici etc.) funzionerà sulla base di software che, per essere aggiornato a versioni successive, potrebbe richiedere il pagamento di un canone ricorrente. Inoltre, anche qui: se il fornitore decide di "chiudere" il software per qualunque ragione, il prodotto diventa inservibile anche se l'hai comprato. In sintesi, si tratta di una maniera indiretta per arrivare al famoso "you will own nothing ...".

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  44. Qualche esponente che abbia qualcosa da dire sull’europa dell’Afd in vista delle elezioni europee, considerando che il partito si sta giocando con la Cdu il titolo di primo partito del Parlamento europeo.

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    1. Ci sto lavorando. Potrebbe essere un tema interessante.

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  45. In ambito scolastico, se non e' gia' stato considerato, proporrei la discussione dell' interazione tra mercati finanziari ed economia nell' ottica degli ultimi aggiornamenti in merito agli splendidi tassi a zero e di cosa comportano le politiche delle banche centrali anche nel breve termine ( per come sono state perpetrate fin ad ora, v. ultimi fallimenti banche, problematiche su investimenti di fondi pensione, ecc ). Condividere la possibilita' di proporre una formazione di base gia' nelle scuole dell' obbligo ( per quanto possibile ) e prevedere una materia apposita in tutti gli indirizzi delle scuole medie superiori. Anche per far si che chi volesse iscriversi, un indomani, ad una facolta' di economia, arrivasse gia' sapendo ad es. cos'e' un tasso di cambio senza per forza averlo imparato da autodidatta o da genitori professionisti del settore. Credo che un pezzo da 90 in merito ce l' abbiate gia' in casa nel Sen. Borghi.

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  46. Giannini Massimo, Gruber Lilly , Fornero. Elsa, Monti Mario
    Relativi argomenti:
    - Lo stato dell'informazione economico - politica in Italia;
    --Lo stato dell'informazione politico - economica in Italia;
    --La riforma Fornero, luci e ombre alla prova di 12 anni di storia;
    --A piacere!

    Si raccomandano trattamenti adeguati, almeno 3 antagonisti a testa e 4/5 per Lilly.

    Sarebbe un successo epocale, credimi! Poi apriamo una rete vera indipendente.

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  47. Caro Professore alcune delle tematiche che vorrei fossero trattate riguardano il tema energia, sicurezza energetica e nuove tecnologie; proporrei di inviate il Prof. Carlo Rubbia per quel che riguarda le nuove tecnologie energetiche da fonte rinnovabile e nuove tecnologie per la produzione elettronucleare o in alternativa il Dott. Stefano Bono (suo collaboratore all' Enea) e fondatore della start up Newcleo. Proporrei di invitare il nuovo Presidente del Gse Arrigoni e Federico Faggin (inventore del microchip). Un'ultima nota a margine riguardo la tematica specifica tipo "Ponti sullo Stretto", inviterei l'arch. Giorgio de Romanis che ha proposto il "Ponte dell' Adriatico" per unire Ancona e Zara. A presto

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  48. Dal mio libro dei sogni, tre temi USA centrici, visto che siamo un protettorato americano.

    1. Chi comanda davvero a Washington dietro la faccia di Joe Biden? Vi è un gruppo di potere dominante o ve ne sono diversi? Chi sono? Hanno dei nomi e cognomi? Da dove vengono? Come sono arrivati al potere? Come gestiscono il potere? A quali interessi politici ed economici sono congeniali? Cosa vogliono da noi? Gli importa qualcosa dei problemi della UE e dell’Euro?

    2. Woke e globalisti dormono nello stesso letto? In due letti separati? In stanze diverse? In case diverse? Cosa li unisce e cosa li separa? Quali sono gli interessi che sostengono il movimento Woke? Come ha fatto l’ideologia Woke a uscire dalle università di sinistra USA diventando forza (apparentemente) dominante?

    3. Quali sono le maggiori crisi politiche interne in USA? Da cosa sono determinate? Come si cerca di affrontarle? Vi sono meccanismi di trasmissione di dette crisi dagli USA a noi?

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    1. Anche a me piacerebbe che si allargasse un po' lo zoom.

      Bene o male, sulle dinamiche leuropee ci siamo chiariti abbastanza le idee, mentre (almeno personalmente) non ho altrettanto chiare le dinamiche economiche e geopolitiche che stanno al di sopra ma che mi pare siano quelle che poi indirizzano, quando non comandano, quelle di cui ci siamo occupati finora.

      A cosa mirano gli USA? Perché sembrano andare allo scontro contemporaneamente con le due più grandi potenze dell'Heartland? Ma poi è proprio così? I Biden e parecchi altri dem sembrano legati mani e piedi con la Cina, per non parlare dell'europarlamento. A che gioco sta giocando Xi Jinping?

      A tal fine, non saprei chi invitare, forse Carlo Galli e/o Fiammetta Salmoni.

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  49. Mi piacerebbe molto ascoltare Lucio Caracciolo, ma non so se verrebbe, né se è gradito.
    A me però sembra molto sensato e posato anche su euro e unione europea, nonostante le "frequentazioni".
    Paolo.

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    1. È un altro lutto che abbiamo dovuto elaborare (vedi sopra Barbero), ma ci siamo consolati con altri esperti… ;)

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  50. A me piacerebbe ascoltare Dario Fabbri, lo fanno sempre parlare di sta guerra ma sempre poco/nulla del nostro paese...

    Poi la butto lì: Michael Pettis :-D

    Peccato invece per Barbero che non ci degna mai della sua presenza.

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  51. Boni Castellane, argomento a piacere

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    1. Seguo il blog dal 2011, pensavo che sentire una voce “non economica” tra tanti interventi di specialisti potesse essere interessante. Ritiro la proposta.

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  52. Sarà per la mia pressoché totale ignoranza del tema ma a me piacerebbe una discussione sulle CBDC, sia riguardo eventuali vantaggi sia, soprattutto i rischi ad esse connessi in termini di libertà.
    Grazie, come sempre, per il lavoro che svolge.

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  53. Lidia Undiemi, su qualunque argomento di sua competenza scelga.

    L'ascoltai al primo Goofy e potrebbe esser interessante, a mio giudizio, un suo riepilogo da allora ad ora anche alla luce di quanto nel frattempo ha scritto.

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    1. Anche Lidia, colpisce il PD nel suo punto debole. Un cuore, il PD, se l' ha conservato, sono i suoi iscritti e sostenitori.

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  54. Scusate, sono tritato. Questa mattina sono andato a correre alle 6, domattina mi sveglio presto, non riesco a rispondere puntualmente ma intanto vi ringrazio tutti.

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  55. A me piacerebbe il Dr Aseem Malhotra.
    Bio su Twitter: “Cardiologist, campaigner, best selling author. On a mission to save lives with REAL evidence based medicine & REAL food”.
    Un suo tweet di oggi: “THE major root cause behind increasing stress on healthcare is the obesogenic environment. You can't out run a bad diet. Ultra-processed food is the new tobacco. If you want to fix the #NHS you need to fix the food. Been warning about this for over a decade.”

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    1. Tralasciando il fatto che nutrizione e medicina non rientrano, se non molto marginalmente, fra gli argomenti di studio della associazione asimmetrie, eviterei tale relatore. Molte affermazioni del Dott. Malhotra non hanno alcuna base scientifica; come italiani dovremmo poi sentirci particolarmente in imbarazzo nei confronti di qualcuno che promuove come "Pioppi diet" un regime alimentare che ha scarsa somiglianza con le vere abitudini alimentari tradizionali del bacino del mediterraneo e del meridione d'Italia in particolare. Inoltre ho sentito Malhotra cercare più volte di far passare la scoperta della dieta dei longevi abitanti di Pioppi come farina del suo sacco, andando a sporcare doppiamente la memoria di chi ha davvero "scoperto" Pioppi, ossia, ovviamente, il Dott. Ancel Keys.

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    2. Diciamo che qui si vedono bene i danni dei risvegli tardivi e “olistici”…

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    3. Cosimo, il Dr Ancel Keys non è più tra noi, ma se ci fosse qualcun altro più adatto di Malhotra a parlare di certi temi (asimmetrie informative / metodo scientifico nella nutrizione e nella medicina), allora tanto meglio!

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  56. Professore, elenco qui di seguito alcune proposte, un paio delle quali avanzate anche da altri utenti del blog:
    (i) CBDC/Euro Digitale (che come sa sto seguendo), e il connesso tema dell’identità digitale. Stablecoin e cryptomonete;
    (ii) il ruolo dello Stato nell’economia e – connesso – la formazione (non solo la selezione, quindi) di una classe dirigente adeguata (come relatori, gli “istituzionali” Gorno Tempini / Scannapieco, nonchè Salvaggiulo);
    (iii) declino o rilancio dei corpi intermedi.

    Inoltre, sebbene mi renda conto che possano essere argomenti alquanto tecnici o ristretti, riterrei personalmente utile un confronto su:
    (iv) possibili rimedi alla iper-regolazione comunitaria (presidio – come si sta facendo anche in Parlamento – dei processi di formazione degli atti normativi, impugnazioni, introduzione in Costituzione di principi inderogabili, revisione di legislazione attuativa di direttive per identificare spazi di manovra, ambiti di normazione secondaria e arbitraggi regolamentari);
    (v) lo stato dell’informazione di centrodestra (strutture proprietarie; risorse; qualità e aggiornamento dei contenuti web dei quotidiani rispetto a quelli cartacei; proiezione sui social ed effetti; numero, formazione e qualità dei giornalisti; rapporti internazionali).

    Grazie e saluti

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    1. Mi hai preceduto... avrei detto pure io euro digitale, quindi differenza con moneta bancaria, pro-contro dello stesso, similitudine con criptovalute... se esisterà un euro digitale "unionista" potrà esistere un euro digitale "nazionale"? Se così fosse, non potrebbe somigliare a un "minibot"?

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    2. Uhm di pancia direi di no, per almeno due motivi: 1. La valuta avente corso legale in Italia è sempre l’euro, quindi potrebbe non essere idoneo a estinguere le obbligazioni (banalmente, a pagarci la spesa) e 2. Essendo parificata al cash (banconote e monete) non produce interesse, mentre per definizione un bot, per quanto “mini”, dovrebbe generare un interesse.

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    3. Prof, se si optasse per argomenti di geopolitica suggerirei come relatore Carlo Pelanda: i suoi articoli della domenica sulla Verità sono sempre molto interessanti; inoltre, è presidente di un asset manager, quindi ha anche una visione industriale e finanziaria “applicata”. Saluti

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  57. Mi piacerebbe se qualcuno affrontasse il problema del peso della intermediazione dello stato sulle attività economiche private in rapporto al gettito generato ed al costo sostenuto per generarlo proponendo metodi alternativi a parità di gettito per il finanziamento del servizio pubblico coinvolto nella intermediazione.
    Faccio un esempio perchè dal testo sopra non mi sono capito nemmeno io.
    Supponiamo di avere il sistema sanitario solo privato , la persona va dal medico e paga , va in ospedale e paga , lo stato rimborsa in modo inversamente proporzionale al reddito .
    Chi ha reddito maggiore avrà un rimborso minore , chi ha reddito basso un rimborso completo o quasi , oppure completo per alcuni DRG e meno completo per altri , differenze per età , ecc ecc .
    Le banche possono fare il loro mestiere anticipando il pagamento .
    In questo modo il cliente è il paziente , il medico e l'ospedale sono il fornitore e l'interesse del medico sarà guarire il paziente e non altro.
    L'informatizzazione delle transazioni consente questo approccio .
    Non trovo nessuno che proponga di girare le frittate con logiche simili ovviamente la parte normativa non cambierebbe solo la logica del circuito di pagamento / tassazione che però coinvolge una minore presenza di burocrazie di controllo .


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  58. invitate Carofiglio che ci racconta di quando, da ragazzino, era bullizzato (il suo contributo deve limitarsi solo ed esclusivamente a questo senza dilungarsi sul fatto che poi abbia preso lezioni di karate).

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  59. Propongo il Prof. Richard Werner per parlare delle conseguenze negative derivanti dalle concentrazioni bancarie e CBDC.

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  60. Mi piacerebbe un bel dibattito tra Gramuglia e tiemmermans

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    1. Mi permetto di osservare che l’interlocutore naturale del dr. Gramuglia sarebbe la prof.ssa Fornero. Ma dovrei confezionarvi stile “silenzio degli innocenti” per evitare problemi di ordine pubblico, temo. Che dite?

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  61. Io non ho ancora capito Tajani, se ci è o ci fa. Se è saldo nelle sue convinzioni europeiste, se abbia mai approfondito senza ideologie le ragioni dell'altra campana e se, mi auguro di sì, abbia gli strumenti per lo meno per comprenderle. Per questo sarei curioso di vedere come si destreggerebbe in un Goofy, in un panel un po' tecnico, in un'intervista, che so, con Liturri, o addirittura semplicemente vedere le sue reazioni mentre ascolta qualcuno dalla prima fila.

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  62. Vorrei capire meglio la "costituzione" europea: ruolo e poteri (?) del Parlamento Europeo; ruolo, costituzione e poteri della Commissione; idem per il Consiglio - e quali organi non sto menzionando, per il semplice fatto di non sapere che esistono - e invece sono importanti?

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  63. Comunque, vedo svariate incursioni del “popolo di Telegram”…

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  64. Una persona che era stata invitata (non ricordo in quale edizione) ma che non potè esserci, Roberto Frenkel.

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  65. Taleb, il suo punto di vista sul futuro prossimo europa, in tutte le direzioni (economica, sociale, politica...)

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  66. Visto che al momento non è possibile mettere in discussione le nostre alleanze atlantiche, conoscere meglio l'alleato egemone sarebbe interessante, quindi un esperto di geopolica. Tempo fa vidi diversi video di Aldo Giannulli. E' grillino, ma, da ignorante, mi sembravano considerazioni interessanti.

    Per alleggerire invece un Montesano sarebbe divertente, ma non so quanto possa c'entrare.

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  67. Buongiorno
    oltre ad un qualsiasi nuovo intervento di Elisabetta Frezza e di Lidia Undiemi ed oltre alla proposta di Luciano sulle CBDC (https://goofynomics.blogspot.com/2023/07/goofy12-la-consultazione-pubblica.html?showComment=1688584553650&m=1#c3587557902311061257) che appoggio, personalmente apprezzerei un dibattito pubblico sulla famosa/famigerata 'Belt-and-Road Initiative' alias 'Via della Seta', idealmente con protagonisti il Prof. Bagnai, Vladimiro Giacché, il prof. Michele Geraci, Zeno d'Agostino (per chi non lo conoscesse: presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, nonché di Assoporti, nonché di European Sea Ports Organisation) ed eventualmente Sergio Giraldo. Almeno nel modo in cui viene generalmente presentata, la via della Seta sembra rientrare perfettamente nel concetto di asimmetria...

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  68. A me interesserebbe ascoltare qualcuno parlare delle prospettive del lavoro in Italia a seguito dell'introduzione della flessibilità con Jobs act e misure collegate. È un tema che mi interessa particolarmente e che vedo molto poco dibattuto. Non saprei chi potrebbe parlarne con competenza, forse Lidia Undiemi? Un sindacalista non allineato?

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  69. A me non dispiacerebbe un relatore che parlasse del concetto di causazione nelle scienze (sociali, particolarmente). Mi è rimasta la curiosità dopo una sua risposta ad un mio vecchio commento.

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  70. Io suggerisco un tema che mi sta a cuore per motivi professionali: gli Enti locali, lavorare sul territorio, le mille difficoltà di ogni santo giorno per far funzionare al meglio la piccola ma importantissima macchina dell'apparato statale, quella più vicina al cittadino. Capire che, alla fine, i problemi sono i soliti vincoli che, purtroppo, pochi amministratori capiscono o conoscono.

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  71. Mi piacerebbe seguire una discussione sulla rilevanza - verso la politica interna - delle scelte di alleanza internazionale fatte dalle classi dirigenti italiane in diversi periodi storici topici: Risorgimento, Regno d'Italia, WWI, WWII, 1.ma Repubblica. E le relative conseguenze. Un panel di storici e politici. Con proposte per l'immediato futuro. Piergiorgio Rosso/Roma

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  72. gestione dei beni comuni e dei servizi pubblici tramite intelligenza arificiale

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  73. Se non sono fuori tempo massimo, visto che oggi c'è la Ciiiiiiiiiiiina, proporrei Elias Jabbour, un giovane economista brasiliano che ha scritto questo bel libro sulla Cina ed è stato catapultato alla direzione dell'ufficio studi della Banca dei Brics. Magari per questo è un po' impegnato, ma si può provare. Oppure, sugli stessi temi, meno accademico ma migliore come oratoria e parla pure italiano, il giornalista brasiliano trapiantato in oriente Pepe Escobar. Questi due, se serve, posso anche dare una mano a contattarli. Per l'Italia e i temi relativi alla libertà penso non sarebbe male il Prof. Andrea Zhok.

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  74. Lo Stato ti opprime ed il mercato ti inganna: mi piacerebbe leggere di un partito, sindacato, associazione o quant'altro che iniziasse a discutere in merito alla situazione che si è venuta configurando.

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  75. Mi piacerebbe comprendere il punto di vista di un mondo particolare, quello anglosassone altolocato e non woke.
    Ad esempio sarebbe interessantissimo poter invitare l'ex presidente della BOE, Mervyn King (mi rendo conto che sarebbe difficilissimo raggiungerlo).
    Anche Stefano Bisi, come rappresentante di una istituzione molto particolare (il GOI) e sicuramente legata anche e soprattutto a quel mondo anglosassone, potrebbe fornire contributi interessanti.

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  76. L'ex-senatore Fernando Rossi, curatore del blog https://nandorossi.wordpress.com/2022/09/09/la-democrazia-angloamericana/

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  77. "il nuovo capitalismo occidentale omoesente contro il capitalismo sociale asiatico omocentrico: tendenze e modelli a confronto"

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  78. A prescindere dal tema, sarebbe un piacere poter ascoltare:
    A) Per i profili filosofici: Remi Brague, Marcello Pera, Rocco Pezzimenti, Michel Onfray, Alain Finkielkraut, Jean-Claude Michéa e/o Damiano Bondi.
    B) Per i profili filosofico-giuridici: Robert P. George, Laura Palazzani e/o Joseph Weiler.
    C) Per gli aspetti di diritto costituzionale: Andrea Simoncini e/o Mary A. Glendon.
    D) Per i profili penalistici: Mauro Ronco e/o Carmelo Leotta.
    E) Per i profili civilistici: Pasquale Femia e/o Mauro Grondona.
    F) Per i profili economici: Vittorio Daniele.
    G) Per i profili politici: Nigel Farage e/o Clemente Mastella.

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  79. Sarebbe poi un piacere ascoltare anche il filosofo Pierre Manent ed i politici Gianfranco Rotondi e Giuseppe Fioroni.

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  80. Proporrei umilmente Giovanni Caselli, mi aspetto possa essere un po' atlantista, ma potrebbe avere qualche cosa di interessante da dire

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Caselli_(antropologo)

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    Risposte
    1. Però se invitiamo un antropologo è necessario coinvolgere David Graeber:

      -Frammenti di antropologia anarchica (suona la sveglia agli antropologi)

      -Debito



      i libri che ho letto, entrambi citati su questo blog e su twitter dalla community.

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  81. Buonasera Prof, scusi il ritardo nella risposta, ma dal mio dispositivo mobile non riesco più a commentare il blog forse perché non esiste o non esisto più io, dettagli.
    Vorrei segnalare il professore di Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano, Alessandro Colombo. Ha recentemente pubblicato un libro molto interessante di analisi sull'attuale contesto internazionale che si intitola " Il governo mondiale dell'emergenza. Dall'apoteosi della sicurezza all'epidemia dell'insicurezza".
    Ha partecipato anche ad alcune discussioni organizzate da La Fionda.
    Ci vediamo a novembre.

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  82. OT - Volendo fare uno scherzetto a Ryan dell'Aria, è possibile, ad oggi, sapere l'ora di inizio del 26 novembre?
    Grazie

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  83. Torno su questo post per segnalare fuori tempo massimo un altro tema importante/interessante (secondo me, almeno, ma sembra anche secondo l'ISTAT e il Governo ): demografia, famiglia, e in seconda battuta ruolo della donna/femminilità. Possiamo invitare lei? https://www.louisemperry.co.uk/

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