sabato 1 luglio 2023

La lezione del Fiscal compact per il MES

 (... la settimana era stata impegnativa, e così giovedì scorso, tornato a casa, sono crollato immediatamente a letto. All'alba di venerdì mi sono svegliato e mi sono messo in macchina, pensando a un commento che qualcuno aveva fatto a questo post, e ad altre due o tre richieste/tentativi di esegesi che mi erano giunti in privato, cui non avevo nemmeno risposto, perché se c'è il blog, per discutere, meglio usare quello, visto che ultimamente il tempo per rispondervi riesco a trovarlo. Recupero ora,al crepuscolo, immerso nel verde, nel fresco, e nel silenzio...)

Il post in cui evidenziavo un parallelismo fra Fiscal compact e Trattato istitutivo del MES, consistente nel fatto che entrambi sono trattati internazionali che esulano dal corpus del diritto unionale (non sono cioè né parte dei Trattati istitutivi dell'Unione, né atti giuridici - regolamenti, direttive, ecc. - da essa promulgati), avrebbe dovuto suscitare in tutti noi una riflessione, che nel mio testo era solo larvata, e di cui io stesso ho preso coscienza in seguito, rimuginando questo commento di uno di voi:

massimo_bad ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Un dettaglio sul MES":

Io non ho capito il senso politico di questa ipotesi di spostamento del voto a settembre, sinceramente...

Spero che un senso ce l'abbia e che alla fine il voto sia una volta per tutte DEFINITIVO al fine di sotterrare questa ignominia di MES e destinarlo alla pattumiera della Storia.

Pubblicato da massimo_bad su Goofynomics il giorno 29 giu 2023, 19:11

un commento che in realtà di riflessioni ne promuove più di una.

Parto dalla prima: atteso che nessuno di noi può sapere che cosa realmente passi per la testa al nostro premier, e atteso che secondo chi vi parla non avrebbe nessun senso, come ho specificato appunto nel post in questione, un baratto i cui termini sono così radicalmente disomogenei, prendiamo per buona la tesi che invece il MES (rectius; la ratifica della riforma del MES) possa essere oggetto di negoziato, sia negoziabile. In questo caso, caro massimo, mi sembra evidente quale sia il senso politico dello spostamento. Forse tu non c'eri quando Heiner Flassbeck venne a dirci che se volevamo avere una qualche speranza di successo in un negoziato con i suoi compatrioti dovevamo tenere una pistola carica sul tavolo! Ora, se accettiamo la logica del "negoziato", mi sembra evidente il perché non bocciare subito la ratifica: perché noi di pallottola abbiamo solo questa, e se la spariamo la pistola si scarica! Ecco spiegato il senso (non particolarmente arcano) della sospensiva, che comunque, se permettete, è già un bel progresso rispetto ai tempi in cui il piddume ci gettava immediatamente a capofitto in ogni trappola europea.

"Ma allora fra quattro mesi lo ratificherete?", è il coretto a testa di cappella dei ppdm...

No, non c'è un nesso causale fra il voler utilizzare una certa concessione come merce di scambio, e l'accordarla al termine del negoziato: bisogna anche vedere che cosa si pensa di ottenere e che cosa si è concretamente ottenuto. Alcune ipotesi giornalistiche sono sinceramente ridicole: secondo gli operatori informativi, sarebbe nostra intenzione ratificare la riforma solo se in cambio potessimo mettere persone che ci disprezzano in posizioni prestigiose da cui ci possono nuocere! Spero che il piano non sia questo, perché non sarebbe un piano coronato da successo. La domanda che alcuni colleghi si pongono è: "Ma atteso che né noi né i nostri elettori ne vogliamo sapere, che cosa ci porterà il Governo per provare a convincerci?"

Lo vedremo.

A me interessa poco, direi nulla: quello che mi interessa è, come sempre, aiutarvi a lateralizzare, sradicarvi dal terreno dello scontro che infallantemente lasciate scegliere all'avversario, e, come sempre, imparare dalla Storia. Perché, amici cari, il parallelismo fra "Trattato sulla stabilità bla bla bla" e Trattato istitutivo del MES non è solo formale, non si risolve solo nella comune natura giuridica extra-unionale di questi due documenti, ma va molto oltre: le analogie si estendono al dibattito e al contesto strategico in cui i due Trattati (rectius: le due revisioni, perché in fondo anche il Fiscal compact era, se pure imperfettamente, una "revisione" del Patto di stabilità e di crescita - o meglio: reiterava i contenuti di alcune recenti revisioni di esso...), e si estendono anche, come vi ricordavo pochi giorni fa, al pathos con cui all'epoca affrontammo la vicenda, un pathos che ritroviamo oggi, e di cui ci dovremmo chiedere quanto sia genuino, quanto sia giustificato, e quanto invece non sia indotto, come sempre, dal nostro avversario.

Ma andiamo per ordine, cominciando col farvi vedere le analogie.

Anche all'epoca c'era chi delineava, con maggiore o minore lucidità e attenzione agli interessi del Paese, un uso strategico dell'adesione al Trattato:


con esattissimamente la stessa solfa che oggi sentiamo a proposito del MES (rectius: della ratifica della sua riforma). L'argomento era/è sempre il solito: non firmiamo [il Fiscal compact]/[la ratifica del MES] perché così potremo contrattare un miglioramento delle regole.

E anche all'epoca c'era un genio, il solito, che se ne usciva con proposte creative:


"Il Fiscal compact? Ma è ovvio: firmiamolo ma non applichiamolo agli investimenti!" Che poi, se ci fate caso, è la stessa struttura logica della cazzata du jour: "Il MES? Ma è ovvio: ratifichiamolo ma non utilizziamolo!" (stessa cazzata, stessa testata):


L'eterno ritorno dell'uguale...

E, naturalmente, anche allora, come ora, c'era tanto, tantissimo pathos marziale e bellicista: ne è prova il mio stesso post, in cui utilizzavo lo straziante, allucinato resoconto della catastrofe di Caporetto fatto dal Gaddus, come metafora di quanto era successo in Parlamento.

Partiamo da qui, dal nostro pathos, dal nostro empito retorico, dalla nostra sconfitta, dall'abietta vergogna, dal tradimento esecrando, di aver accettato regole che avrebbero prima soffocato e poi distrutto il Paese, che infatti non c'è più, come non c'è questo blog di cui io non sono l'autore...

Vi porgo una domanda semplice: ma voi, prima di leggere il mio post del 29 giugno, del Fiscal compact ve ne ricordavate?

Ah, no!?

E sapete perché no?

Semplice: perché nei fatti non è mai stato applicato. Vi risulta che ci sia mai stato chiesto di ridurre il debito pubblico di un ventesimo della sua eccedenza dal parametro del 20%?

No.

E sapete perché?

Ci aiuta Bordignon a capirlo, ma per arrivarci dobbiamo prima farci ricordare da lui perché ci fosse stato chiesto di firmare un trattato che in fondo era una minestra riscaldata:

Il Fiscal compact era la prova d'amore che il Nord esigeva in cambio del whatever it takes, and believe me it will be enough di Draghi. Ovvero: ti faccio monetizzare il debito se mi prometti che non ne farai tanto perché altrimenti la moneta causerà l'inflazzione (non è un errore ortografico: è un errore economico. La moneta causa l'inflazzione, l'inflazione ha altre cause, come credo stiate capendo...).

Ricordate?

E nota bene: quello del Nord era un ricatto, va da sé. Quello che oggi il Della Vedova o la Quartapelle Procopio imputano a noi di commettere. Per fare una cosa che tutti reputano giusta e quasi santificano (il uoteverittèics) i nordici chiedevano ai sudici una cosa che oggi tutti reputano sbagliata e demonizzano (a chiacchiere): l'austerità. Un lurido ricatto, o un negoziato: vedete voi quanto eticizzarlo, di quanta melassa sentimentale caricarlo.

A maggior riprova del fatto che i problemi sono sempre gli stessi, vi regalo un altro paragrafo dell'ineffabile Bordignon:


Allora come ora ci si confrontava con l'impossibilità raggiungere una unanimità sulla modifica dei Trattati, allora come ora ci si poneva il tema di come integrare nel diritto dell'Unione, e quindi all'interno di qualcosa latamente assimilabile a un processo democratico, dei Trattati internazionali concepiti in situazioni di emergenza, retti quindi dalla logica dei rapporti di forza e dello stato di eccezione, allora come ora si chiedevano atti che non avevano alcun significato giuridico, perché sostanzialmente irrilevanti, ma solo un significato politico: quello di un atto di sottomissione.

Bene, torno sul punto, che forse ora comincia a esservi più chiaro: perché non è mai stato applicato il Fiscal compact? 

Semplice: perché era assurdo! La sua applicazione letterale avrebbe travolto la nostra economia, certo, ma anche le loro, quella dei prepotenti che chiedevano la prova di amore, l'atto di sottomissione.

Quando c'è stato da monetizzare il debito lo si è fatto (vi dice niente l'APP? Quello che chiamate quantitative easing...), quanto c'è stato da fare deficit lo si è fatto, senza star troppo a guardare a trattati e parametri: alla prima vera emergenza il Patto di stabilità e di crescita è stato sospeso.

E il Fiscal compact?

No.

Ve ne siete accorti?

No.

Quindi è stato applicato?

No.

Perché?

Perché nessuno se ne ricordava più. Il ruolo che doveva svolgere a suo tempo (rassicurare quei grulli dei tedeschi e umiliare quei grulli degli italiani) lo aveva ormai svolto, e c'erano cose più importanti di cui occuparsi!

E quindi?

E quindi tanto pathos, tanta retorica, tante veementi accuse, per nulla?

Viene quasi da parafrasare quell'autore che ogni piddino millanta di aver letto: "Dire que j'ai gâché des années de ma vie, que j'ai voulu mourir, que j'ai écrit mes pages les plus intenses, pour un traité qui ne servait à rien, qui n'était pas mon genre!"

Ma anche, per chi alla prosa delle prose preferisse la poesia:

Quoi! nulle trahison ?

Ce deuil est sans raison.

(...ormai sono rimasti in pochi quelli in grado di orientarsi: a quei pochi va la mia solidarietà...)

La sintesi di quanto detto finora è più o meno questa: le regole europee hanno tanti difetti, ma non sono quasi mai prive di un pregio determinante: la loro assurdità, la loro irrazionalità, diretta conseguenza del loro essere concepite per placare le deliranti fobie dei nostri amici tedeschi, sono, paradossalmente, la migliore clausola di salvaguardia, il nostro schermo più efficace! Regole così assurde che se si applicassero travolgerebbero chi le ha volute ovviamente non si applicano se non nella misura in cui i rapporti di forza consentono a chi le ha volute di applicarle senza rischi eccessivi.

Alla luce di questo dato di fatto, chiediamoci se la nostra attuale enfasi, se il nostro afflato abbia o meno delle raisons. La ciurma social ha cambiato bandiera: undici anni fa era "No Fiscal compact o morte!", oggi è "No MES o morte!" La ciurma va per bandiere, ed è giusto che sia così. La politica deve dare una visione, quindi i simboli sono importanti (altrimenti i piddini non insisterebbero tanto per avere il nostro atto di sottomissione), e deve anche raccogliere consenso, radunare le proprie truppe, e quindi le bandiere sono importanti (altrimenti non staremmo facendo tanto lavoro per spiegarvi bene che cosa comporti la ratifica del MES).

Questo è un fatto.

Come è anche un fatto che lo scenario è cambiato: la battaglia sul Fiscal compact la combattevamo dall'esterno e dall'opposizione, quella sul MES la combattiamo dall'interno e dalla maggioranza. Una maggioranza che deve resistere, perché la sua resistenza è la prima speranza concreta di depiddinizzazione del Paese che ci si sia presentata in lunghi anni (avete presente quanto si stracciano le vesti in Rai? Ecco: quella roba là...).

La principale preoccupazione di Lidia, la prima volta che mi telefonò, nel 2012, per avvertirmi che stavano preparando questo simpatico marchingegno, era che il Paese venisse commissariato, e che noi venissimo espropriati dei nostri risparmi. Ma poi ai nostri risparmi ci ha pensato il bail in, e a commissariarci il PNRR, che sotto questo profilo è semplicemente un MES che ce l'ha fatta, come mi pare abbia detto la stessa Lidia a Roma il 15 aprile.

Siamo ancora qui.

Certo, il fatto che il Paese sia commissariato, che ogni giorno si parli di che cosa dobbiamo fare di assurdo per riottenere i nostri soldi, testimonia che un arretramento c'è stato, e come! D'altra parte, questo stesso fatto ci indica quanto esiziale sarebbe per il Paese cumulare due dibattiti sulle rate: al dibattito sulla rata del PNRR, aggiungere anche, ogni semestre, il dibattito sulla rata del MES. Resta sullo sfondo il tema principale: quello di restituire agli italiani, se veramente li si ritiene adulti (come Della Vedova insistentemente affermava in aula) il diritto di disporre dei propri soldi.

Ma a questo obiettivo come ci si arriverà?

La domanda a questo punto diventa: indipendentemente dal possibile e probabile tradimento dei 5 Stelle (chi ha eletto la von der Leyen ovviamente voterà per la ratifica del MES), che potrebbero tradire se stessi per non spezzare il fronte dell'opposizione, ritenete che la linea rossa del MES giustifichi uno spaccamento della maggioranza, con tutte le conseguenze del caso? Non è che forse stiamo andando dietro a un drappo rosso che qualcuno (i piddini e la loro quinta colonna, i ppdm) ci stanno agitando davanti agli occhi per cercare di spaccarci, di dividerci, e questo per una questione la cui importanza, fra dieci anni, potrebbe essere pari a quella del Fiscal compact oggi (cioè zero)? A differenza degli studenti, io, da ricercatore, pongo domande quando non ho risposte. Non ne ho, in particolare, in questo caso. Quale sia il mio scenario preferito lo sapete. Sapete anche che da mesi cerco di dimostrare a voi (e non solo) che è uno scenario sostenibile: noi non stiamo peggio degli altri, cresciamo economicamente, e potremmo diventare il Governo più influente fra quelli dell'Unione, per il semplice fatto che un po' ovunque gli elettori stanno mandando a stendere democristiani e socialisti "indernescional". A quel punto il tema "MES" potrebbe diventare largamente irrilevante, e lo sarebbe in ogni caso dato che se tirano giù noi non gli va come in Grecia, ma ci vengono dietro.

Ognuno di voi avrà sicuramente chiaro che cosa si dovrebbe fare, e verrà qui a dircelo. Io vi ho dato un elemento di riflessione tratto dalla Storia: una Storia che abbiamo vissuto e sofferto (forse troppo) insieme, e che poi ci siamo dimenticati, nonostante sia la migliore illustrazione e il più rappresentativo precedente delle circostanze che stiamo vivendo oggi. Teneteci un attimo la mente prima di esprimervi. Le Guerre dei trent'anni durano trent'anni, e qui siamo appena al quinto. Lo so che non avete tanto tempo a disposizione: ma non dipende da me se certe matasse si fatica a sbrogliarle.

Pensateci, e cercate di ricordarvi l'estate del 2012...

(...una delle lezioni di quell'estate, peraltro, è che si può votare in dissenso dal gruppo e diventare ministro...)

103 commenti:

  1. Cosa dire, prof?
    Grazie dello spiegone.
    So bene che la guerra è lunga e fatta di tante battaglie e, da profano, a volte faccio fatica ad unire i puntini.
    Per fortuna poi c'è lei, sempre puntuale con le "circolari interpretative"... 🤣

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  2. Anche quelle morte viventi di Libia e Colombia sono ancora qui. E allora!? Sono stati falliti che bombarderei non appena diventassi presidente del mondo. Io non voglio diventare come loro mentre si muore di strategia e speranze. Il mes è il male PUNTO. E se lo votano, QUESTA VOLTA il paese va in bancarotta il giorno dopo. Mi ci gioco le palle.

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    1. Certo, certo… E anche il Fiscal compact era il MALE e ci avrebbe distrutto. Eggnente: sono in cerca di ragionanti, che una volta qui c’erano, ma trovo solo tonitruanti. Poi uno si chiede come si diventa un failed state…

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    2. Un modo per dire che pur di non far cadere il governo, si ratificherà il MES, che (forse) non verrà mai usato.
      Vi dimenticate però, in un questo vortice di strategismo (opportunismo?) politico, che presso l'elettorato gridare continuamente "al lupo al lupo!" e poi accettare di finire in bocca al lupo medesimo (fuor di modi di dire), ha un effetto devastante in termini di fiducia, e la Lega dovrebbe averne discreta contezza.
      Ci sono dei momenti in cui la coerenza, a lungo termine, è più importante di tutto il resto. Lei ha già dichiarato che se ne batte dell'elettorato, ma fa male, perchè Immaginate un MES ratificato dalla destra, che in virtù di questo ennesimo cedimento perda consensi, e poi il PD nuovamente al governo che lo applichi, e alle proteste dell'opposizione dica beffardo: "ma la riforma del MES l'avete ratificata voi..." C'è qualcosa di peggio di questo scenario?
      Detto questo: volete che non sappiamo che alla fine Lady Aspen firmerà il MES? E che la Lega si accoderà?
      E' sempre andata così, negli ultimi anni, in particolare dopo la scottatura del governo giallo-verde.
      Lei dice che tutto questo non farà la differenza e che saremo concentrati su altro? Bah... Mi sembra quasi la differenza che intercorre tra scivolare lentamente nel baratro e volarci invece dentro a piè pari. E non so se questa differenza consista nell'avere più tempo per immaginare una via di salvezza prima di precipitare del tutto, o avere più tempo per guardare amaramente in faccia la propria fine. Quanto manca prima che la crisi tedesca si tiri dietro anche noi? Che ormai siamo suoi terzisti?
      Prima o poi la rotta va invertita, con chiarezza.

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    3. Prof... Al di là del fatto che le cose vadano "relativamente" meglio in Italia oggi rispetto alla Germania, se si cerca di guardare alla situazione con un po' di obiettività, le condizioni economiche dell'Europa occidentale sono particolarmente sfavorevoli e le prospettive pessime: la sudditanza al blocco NATO sta rovinando l'economia e la società. La scuola (e nessuno meglio della sua straordinaria collega Elisabetta Frezza potrà ragguagliarla in merito) e la sanità sono letteralmente allo sfascio, con il PD che protesta contro i danni da esso stesso prodotti a quest’ultima, in un grottesco non-sense. I salari sono ai minimi storici (l'altro suo amico e collega Marco Rizzo pubblicò giorni or sono la statistica dei salari in Europa, rispetto al 1990 l'Italia è l'UNICO paese ad aver arretrato, in termini assoluti).
      Le prospettive di futuro e di crescita, è inutile negarlo, sono negli USA finchè, quantomeno, possono comandare l'Europa e cercare di sfruttarla (il CETA sta già facendo i suoi danni) e nei BRICS.
      Il carrozzone va scardinato, prima o poi, e non potrà essere un evento “morbido”. Sarà dura, ma a quanto serve rimandare continuamente la “purga”?
      O dobbiamo aspettare l’inevitabile guerra che ci attende, per sperare di ritrovare la nostra sovranità? E un minimo di senso?

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    4. Scusa Christian, come immagini non posso che concordare con la tua analisi, non fosse che perché arriva dodici anni dopo la mia! Resta però un gigantesco "E QUINDI?". Tu per scardinare il carrozzone che cosa proponi? Una "purga"? Questo però presuppone un regime il cui leader abbia un nome che inizia per la "S" di Stalin o di Silla, e non porta da nessuna parte. Quale percorso di recupero di sovranità hai in mente? Perché io qui, negli ultimi cinque anni, ho anche cercato di farvi capire come funziona nella sua concretezza un processo politico democratico. Poi fa parte della democrazia anche tollerare che si ragioni su come sovvertirla. La mia unica avvertenza è sempre la solita: beware of what you wish for.

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    5. "Tu per scardinare il carrozzone che cosa proponi?"
      Ad esempio cominciare non ratificando il MES, mai e poi mai, a prescindere dagli effetti pratici del provvedimento, e continuando a fare cultura democratica sull'uso della moneta.
      E questo per dare un messaggio di autonomia politica di un paese in cui larghissima parte dell'elettorato non vota perchè consapevole del fatto che ogni governo è completamente eterodiretto, e quindi restituire un minimo di dignità "nazionale" alle persone.

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    6. Purtroppo Lady Aspen è tutto fuorchè un luogo comune, e mi permetto di consigliare di non sottovalutare minimamente l'impatto dell'appartenenza ai "think tank" globali come elemento di direzionamento delle politiche (che dovrebbero essere) pubbliche (ma poi non lo sono perchè vengono decise in queste assisi private).
      Appena seppi che la Meloni era entrata nell'Aspen dissi che sarebbe diventata presidente del consiglio. A prescindere da tutto il resto. E non mi sono sbagliato.
      Scommettiamo che se regge il regime "progressista" globale presto o tardi anche la Schlein lo diventerà?

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    7. Vabbè, io consigli non ne do, quindi regolatevi come credete: ognuno proietta di sé l'immagine che desidera. Ma... per capire: tu sei anche di quelli che tifavano Tremonti presidente, quando si arrivò sotto riconferma di Mattarella?

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    8. E che cazzo! Datti una calmata o apri nuovi thread, altrimenti qui si accavallano i commenti. Torno sulla tua proposta dirompente: votare contro il MES. Non ci avrei mai pensato! Qui il problema è un altro: avete mai pensato, voi, che potrebbe non servire a un beneamato nulla? La mia riflessione verteva su questo. Per carità, siete anche delle brave persone, e perché non fare qualcosa che costa così poco, se vi fa piacere! Uscire dalla dimensione simbolica in cui il PD vi ha fatto entrare costa molto più sforzo, me ne rendo conto. L'importante è che non vi aspettiate risultati miracolosi da gesti simbolici, come pure, già che ci siamo, vi esorto a non aspettarvi risultati miracolosi da un rovesciamento della maggioranza all'Europarlamento. La Storia non cambia coi miracoli ma con le guerre.

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    9. Tremonti e Berlusconi furono quelli delle cartolarizzazioni sui beni immobiliari pubblici,iniziate da D'Alema...(poi passano tutti dal chirurgo estetico e si ricostruiscono l'imene come è nella natura umana fare)
      In Thailandia le vergini possono essere vendute anche a 4/5 uomini differenti (senza intervento del chirurgo)...la biologia è strana forte eh quando è naturalmente ed inevitabilmente scecherata con la cultura.

      Non è grillismo questo...😎

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    10. Mi scusi Prof.! Sono stato travolto da un fiume di commenti che mi fuoruscivano.
      Non mi aspetto che la scelta di non ratificare il MES cambi alcunchè in senso meramente concreto, partendo dal presupposto che il MES nelle condizioni attuali sia di fatto inapplicabile. Credo però che abbia un significato politico piuttosto importante, anche solo per la pressione internazionale che viene esercitata nel senso della ratifica sull'Italia, e questa credo derivi dal fatto che la "cupola" europea ritiene, a torto o a ragione, di riuscire ad esercitare il proprio potere più in virtù dell'ottenimento dell'obbedienza da parte dei paesi, che grazie alle conseguenze in senso stretto dei provvedimenti. E che la progressiva "disobbedienza" condurrebbe progressivamente a sfilacciare la presa.
      Mi sembra di poter dire che la narrazione artefatta sulle conseguenze della Brexit vada precisamente in questa direzione, ed è capitato anche a me di rendermene conto discutendo coi piddini straconvinti dalla propaganda che la GB si sia rovinata con la Brexit.
      Se il resto d'Europa e anche del mondo comincia a rendersi conto che l'Italia ha finito di obbedire, molte cose potrebbero cambiare.

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  3. Io non posso credere che vogliano trattarci alla stregua dei greci.... non è possibile che non pensino che una situazione di questo tipo non porti a conseguenze irreversibilmente devastanti per 'loro'.

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    1. Onorevole, la mia riflessione. Soluzioni, purtroppo, non ne ho.

      La vita del Governo è un bene da tutelare per poter portare avanti il processo di depiddinizzazione che è stato intrapreso. Si pone quindi il problema di cosa fare se sulla ratifica della riforma del MES dovessero nascere divisioni in seno alla maggioranza o, come mi sembra di aver capito, possibilmente anche all'interno del partito stesso.

      Secondo la mia opinione la sopravvivenza del Governo non dipende solo dall'unità della maggioranza ma anche, soprattutto, dal consenso popolare che, se c'è, la maggioranza la tiene insieme.
      E questo consenso che al momento sembra esserci si mantiene soprattutto con risultati in campo economico perchè, in ultimo, il fatto di arrivare a fine mese con un po' di affanno in meno conta molto. La depiddinizzazione, pur se necesssaria, oltre ad essere difficilmente percepibile nell'immediato dagli elettori credo anche che non sia la principale preoccupazione della maggioranza di essi.

      Quanto sopra per dire che una valutazione sul da farsi dovrebbe basarsi principalmente sulle prospettive economiche del nostro Paese. Infatti se, salvo imprevisti, c'è la prospettiva di poter riportare il paese in un percorso di crescita nel quale la popolazione veda migliorare le sue condizioni allora la ratifica di per sé sarà agli occhi degli elettori del tutto irrilevante. Certo potrà dar voce per un certo periodo agli "avetetraditoh", magari anche amplificata dai media in vista delle europee. Tuttavia i motivi per votare "bene" alle europee sono moltissimi e, considerando la tendenza a livello continentale, l'eventuale danno potrebbe essere limitato. Quanto alle elezioni politiche sono lontane e la perdita di consenso potrebbe anche non esserci nel caso di risultati positivi in campo economico.

      Resta quindi da valutare l'effettivo danno che il MES riformato potrebbe arrecare al Paese ma per far questo servono competenze specifiche che non mi appartengono. Mi sembra tuttavia opportuno richiamare l'attenzione sul fatto che se il successo del governo Meloni, per il motivo che ha già espresso e sul quale sono totalmente d'accordo, rappresenta una minaccia esistenziale non solo per il PD in italiano ma anche per i suoi simili a livello almeno europeo, ci si deve aspettare che esso possa venir utilizzato contro il nostro paese anche in maniera irrazionale dal punto di vista economico.

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    2. Mi ha tolto le parole di bocca, se vogliono metterci all’angolo hanno l’euro (la Bce).
      La cosa veramente grave del Mes é quello che prevede il trattato originario (110 mld richiamabili in 7 giorni) anche se bisogna dire che quell’analisi di sostenibilità del debito di cui verrebbe dotato é inquietante.
      Ma il vero punto qui é, come dice, politico.
      Sarebbe un colpo reputazionale enorme (in negativo ovviamente) specie per voi (noi) che l’abbiamo sempre denunciato.
      I nemici interni e quelli esterni (i media e le opposizioni) chiameranno allo scalpo del sovranista.
      Oltretutto, avvalliamo il rafforzamento della ulteriore mina anti italiana per ottenere concessioni su una trattativa in corso (quella su PSC) che rappresenta a sua volta una ulteriore forma di commissariamento (sul Pnrr non ne parlo neanche perché se si stesse barattando il Mes con il via libera alle dovute modifiche sul Pnrr sarebbe da ricovero).
      Ripeto, il danno é però prima di tutto elettorale (almeno credo).
      Poi certamente far cadere il governo aggiungerebbe la beffa al danno.

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  4. E dato che siamo gli unici in Europa a non averlo ratificato, diviene un messaggio ancora più forte di non sottomissione
    verso gli altri paesi europei che magari hanno proprio le elezioni in questo momento. Corretto? Ci può stare?

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    1. Credo che in giro per l'Europa molti ci siano grati. Ribadisco che tutta questa roba ha senso solo all'interno del circo equestre della politica politicante: una prova d'amore per elettorati del Nord delusi dai loro rappresentanti (più esattamente: una prova d'amore che alcuni politici trombaturi pensano di dover dare ai loro elettorati, che secondo me per lo più se ne battono la ciolla). Quanto ai "mercati", loro sanno benissimo che i loro interessi sono garantiti solo dalla crescita, e che il MES, essendo l'austerità, crea più problemi di quanti pretenda di risolverne. L'unico problema è che questo te lo dicono a porte chiuse, perché nemmeno loro possono mettersi contro il "reghiulator" piddino.

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  5. Secondo mio cugino però il problema attuale più grave e che si sta ampliando in futuro prossimo è la mancanza di lavoratori, potrebbe verificarsi un ritorno dalla Francia:-))ma dubito, l Italia sta male Mes sa male e vedendo l occidente quello che sta disperatamente cercando di fare per prendere ovunque senza risultati la vedo traggica pure a Roma, certo che mediare e ricattare è il gioco politico da sempre , unica cosa da ricordare è qualcosa preso in prestito dalla medicina : la cura è perfettamente riuscita ma il paziente è morto. Ecco il non riuscire a risolvere certe situazioni in tempi brevi si rischia di risolverle quando ormai è tardi . Ecco la 'guera' diventa un modo per incanalare proteste , speranze e prendere tempo ora per esempio la Francia ha fretta,una guerra c'è vediamo se loro ne approfittano

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  6. “L’ eterno ritorno dell’ uguale” ossia “questa volta è diverso”.

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    1. Ribadisco: diversità ce ne sono, e sono di due ordini, uno tattico e uno sostanziale.

      Dal punto di vista tattico, quando le nostre emozioni erano scosse dal Fiscal compact noi eravamo fuori e in minoranza. Ora che le emozioni di molti sono collassate su un'altra singolarità, il MES, noi siamo dentro e in maggioranza. C'è da capire come gestire questa circostanza.

      Dal punto di vista sostanziale, non è detto che siccome il Fiscal compact è stato un vuoto simbolo, lo sia necessariamente anche il MES: il Fiscal compact era un inchino, era baciare la pantofola di un Six-pack già ampiamente in vigore (e anch'esso largamente inattuato, o per lo meno non attuato come ex ante ci raccontavamo e ci raccontavano che lo sarebbe stato). La revisione del MES strizza troppo l'occhio al default controllato. Questa cosa è oggettivamente preoccupante.

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    2. Mi permetto di porre un'altra questione: siamo sicuri che l'obiettivo finale del Fiscal Compact e del MES non siano in realtà quelli di creare un substrato CULTURALE favorevole alle politiche elitaristiche, prima ancora che attendersi un risultato pratico diretto? Il Fiscal Compact sarà anche rimasto più o meno inapplicato, ma di fatto le emissioni di moneta sono servite solamente a salvaguardare un ambiente finanziario particolarmente distruttivo e desideroso di essere protetto da... sè stesso! Cioè dal mercato, quello vero.. Quello in cui creare una moneta unica è da considerarsi una distorsione del mercato a favore di qualcuno. L'economia reale è tragicamente dissanguata di liquidità, specialmente in Italia, ma ciò che è più grave è il fatto che l'opinione pubblica italiana abbia ormai introiettato questa perversa idea dell'"austerità", come modus vivendi. L'idea che "non ci sono i soldi", e che la sovranità monetaria è una pazzia da paese dei balocchi. E questo mi spaventa molto più dei risultati pratici di quei provvedimenti, nella prospettiva di un ingabbiamento perenne in politiche di decadenza.
      Allo stesso modo nel quale ritengo che più dei danni provocati, la narrativa Covid sia stata utile a creare una platea di cittadini pronti ad obbedire ad ogni schiocco di frusta del domatore.

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    3. “Questa cosa è oggettivamente preoccupante” quindi non se ma quando?

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    4. "... e lo sarebbe in ogni caso dato che se tirano giù noi non gli va come in Grecia, ma ci vengono dietro."
      Mi scusi, ma se MES è default controllato vuol dire che ci tirano giù SENZA venirci dietro. Mi manca forse un pezzo del ragionamento? Grazie

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    5. No, no, nel mondo dell'astrattismo iperrealista e iperrazionale in cui ogni tanto ci addentriamo la tua osservazione è perfettamente centrata, e da qualche parte ho messo anch'io un caveat di questo tipo. Dopo di che, ci sarebbe anche da chiedersi che cosa significhi "default controllato" e come si possa "controllare" un default. Questo a me non è chiaro. Ad esempio: le single-limb CACS servono a facilitare l'accordo coi creditori su un possibile haircut. Ottimo, facilitiamo! Ma siamo sicuri che se si arriva a un passo simile non si scateni comunque qualcosa di incontrollabile? Siamo sicuri che certe banche del Nord non ne risentirebbero?

      Insomma: alla fine si dovrebbe arrivare sempre alla stessa casella di questo gioco dell'OCA: la casella BCE. Il motivo per cui ci dovremmo liberare di istituzioni inutili è questo. Ma è esattamente il motivo per cui si continua a crearne.

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    6. C'è un dato che vi sfugge, anche perché non ve l'ho ancora portato all'attenzione: dal Fmi è arrivato un chiaro segnale sulle politiche di austerità. Prometto di tornare presto a ragionare con voi di come ciò influisca su questo dibattito.

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    7. Folgorati sulla via di Damasco ?

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    8. Chiedo venia, ho esagerato con le proposizioni secondarie dando un'idea che non era quella che volevo trasmettere, che invece era più o meno questa: il fiscal compact non è mai stato rispettato, e il suo mancato rispetto comunque non ha significato convogliare l'emissione di moneta verso l'economia reale.
      L'esistenza stessa del fiscal compact ha però favorito lo svilupparsi della cultura del senso di colpa e della presunta "responsabilità" presso i cittadini, ben felici di contribuire ad evitare gli sprechi dello Stato cattivo.
      Che le emissioni monetarie effettuate in barba al fiscal compact sarebbero finite nel mercato finanziario e non in quello reale era ovvio, visto che il loro scopo, come credo di aver imparato qui, era salvare l'Euro, mica i cittadini.

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  7. 10 anni e almeno 5 governi dopo tireremo le conclusioni come possiamo fare ora sul fiscale compact. Butto lì un'idea balzana, esiste la possibilità di stringere un accordo con un altro Paese per votare insieme ed avere il 20% necessario ad applicare il veto? Sempre che abbia capito correttamente che con il 20% si possono bloccare le decisioni. Se così fosse almeno una piccolo digestivo a tutela dell'Italia lo avremmo intascato.

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    1. No, non esiste e comunque non credo che sarebbe risolutiva. Qui il punto è quello sottolineato da Lidia nel nostro ultimo convegno: il MES è inutile. In ogni caso, se le cose vanno veramente storte, deve intervenire la banca centrale. Il MES andrebbe liquidato perché è solo una parentesi di austerità fra il problema e la sua soluzione.

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  8. Credo di capire il punto, io che sono un ingegnere e neppure troppo sveglio...la ratifica del MES per quanto importante rischia di diventare un feticcio, un punto di divisione. La sua non approvazione, sebbene carica di significato politico potrebbe creare più problemi che effettivi benefici. Semplifico al massimo una situazione estremamente complessa.

    Quello che mi chiedo é se non sia possibile attuare politiche originali e creative che ci permettano di infilare qualche altro colpo nella "pistola carica" senza che i grulli Tedeschi se ne accorgono. Giocare di anticipo insomma.

    Mi rendo conto non sia facile, i sordi só pochi ma non mi sembra di percepire nell'azione di governo una volontà di "smarcarsi", intraprendere percorsi di rafforzamento del paese.

    Ad esempio, parlo del mio settore (manifatturiero metalmeccanico), non si trova manodopera specializzata, e credetemi lo stipendio offerto non è il problema. Non si riesce a trovare gente che sappia leggere un disegno tecnico industriale. Leggere non realizzare...

    Io ho trasformato un aiuto cuoco in un operatore di pressa piegatrice. Ho dovuto impiegare parte del mio tempo per fargli formazione ( male perché io non sono un insegnante) con dispendio di energie e con un risultato comunque non ottimale.

    Vogliamo abolire quel cesso di alternanza scuola lavoro? Rafforzare le scuole tecniche e tornare ad un uso massiccio dei laboratori? Creare luoghi di formazione intermedi tra scuola e industria che formino realmente le persone.

    Magari è poca cosa non lo so ma di certo alla piccola e media azienda italiana male non farebbe.

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  9. Grazie Prof. per la spiegazione. Un ragionamento più approfondito di quello che ho fatto io in questi giorni.
    Io, mi rendo conto, devo fare i conti con la sensazione che mi dà l'attuale premier, che, nel modo (almeno da quello che mi ha trasmesso da tempo a questa parte) la vedo estremamente propensa a comportamenti grillini. Da quello che posso percepire, stando all'esterno.
    Spero vivamente di sbagliare. Grazie ancora.

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    1. Inutile girarci intorno: la grillanza ha impregnato di sé tutto e tutti. Il problema esiste. Però qui non è mai venuto Grillo, anche perché noi avevamo capito che gioco stesse giocando (la maggior parte di voi no, e questo dovrebbe indurvi all'umiltà). Questo non andrebbe dimenticato.

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    2. Era un monarchico ma...

      «È la povertà, è la miseria, è il bisogno, è l’ignoranza, che o fa degli uomini crudeli e sanguinari; o spianta le famiglie, spopola le nazioni, impoverisce a poco a poco piccoli e grandi, e il sovrano infine. Opprime lo spirito, deturpa le arti, e le sbarbica: rende le nazioni prima schiave e poi le caccia in campagna siccome bestie feroci. Vien la legge, e dice: bruciato il parricida, squartato l’omicida, mutilato il falsario, esiliato il vendicatore della giustizia, deportato… Adagio! I medici che non curano che i sintomi non sono de’ gran fisici (2). Direi io, educate; date prima da mangiare, da bere, da vestire, da abitare, da bruciare legna nel focolare, allargate le nozze e rendete agevole il sostenere una famiglia; arti, perché si viva: arti perché si sappia pensare: rischiarate le menti degli uomini sui veri loro interessi».
      Antonio Genovesi...1700 (forse l'art 3 della Costituzione qualcosa gli deve,avoja i sicceroio,nel 2023 abbiamo ancora il mercato immobiliare totalmente privatizzato , cioè ancora non si è riusciti a fare nemmeno quella piccola riforma che era il piano Sullo...) Il Mes può essere concepito solo perché la cultura dominante (l'egemonia non è più sufficiente) disegna ed impone un inferno dantesco in terra.

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  10. Buongiorno,mi sembra che il suo ragionamento si fondi sul "siamo troppo grandi per farci fallire" ma ciò significherebbe pensare che chi è totalmente avulso dalla realtà vissuta da qualche centinaio di milioni di persone abbia una razionalità in grado di mantenerlo con i piedi per terra...direi che la storia insegna tutt'altro.😎

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  11. Lancio una suggestione: il fratello di mio nonno era uno dei Ragazzi del ‘99, cioè un pischello arruolato dopo Caporetto perché di uomini in armi ne erano rimasti pochi, poi fatto Cavaliere di Vittorio Veneto per aver partecipato alla famosa, decisiva battaglia. Oggi leggo che l’età media di chi partecipa ai disordini in Francia è 17 anni… che siano, magari inconsapevolmente, le nuove masse di manovra?..

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    1. Sto rileggendo "La politica dell'esperienza" di R D Laing,consigliatissimo senza voler togliere nulla ad Elias Canetti.
      Il mio nonno materno era uno dei ragazzi del '99,come spesso accade ai reduci preferiva glissare sull'argomento quel poco che raccontava era terribile.

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    2. Il consiglio di leggere un libro va sempre accolto!.. ;)

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    3. R D Laing qui? Sono inebriato.
      Ricordo la lettura di una sua opera, purtroppo complessa, non ricordo il titolo, ma in due paginette Laing descrive una lezione in aula di Emil Kraepelin: Kraepelin portò in aula un suo paziente, per porgli domande di fronte al pubblico dei suoi studenti. La risposta del ricoverato fu per me illuminante:"So rispondere alla vostra domanda, ma non lo voglio fare: io da voi, non mi faccio misurare!".

      E mi misi a piangere.

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  12. L’equilibrio in politica credo sia una grande risorsa: se ti sporgi troppo ad inseguire il drappo rosso rischi che un cetriolo dietro faccia cucù.
    E dopo questa perla di saggezza, mi ritiro per cercare di capire quale possa essere l’incognita cetriolo.
    Grazie per l’ennesimo spunto di riflessione.

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  13. Per me il voto sul MES (che spero sia negativo) va rimandato dopo le elezioni europee e dopo che la Germania per salvare le sue banche violerà (per l'ennesima volta) le regole europee usando soldi pubblici, ovviamente senza conseguenze da parte della UE, ma almeno non userà i nostri soldi via MES.
    In generale comunque una pistola con un solo colpo va tenuto carica sul tavolo il più a lungo possibile.

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  14. Dopo anni e anni, direi che sulla potenziale pericolosità dello strumento c'è poco da aggiungere.
    Chiedersi se val la pena di spaccare la maggioranza per mantenere il punto sul Mes, significa immaginare che i simpatici fratellini vorranno ratificarlo a valle di un vero o presunto negoziato che ci avrà garantito in cambio vere o presunte meraviglie.
    D'altronde quello del "negoziato" è l'unico scenario entro cui far loro credere che il loro mandato elettorale non verrebbe tradito (daje a ride).
    Come ha giustamente accennato, la domanda che dovrebbe porre ai suoi è: volete perdere ancora altro consenso?
    Sarà difficile convincere coloro che hanno inteso di cosa si tratta, che in fondo il mes non sia poi un gran pericolo.
    Ma quanti sono quelli che hanno inteso?
    Sempre pochi in percentuale.
    Dal ché, potrebbe arrivare qualcuno a dire che avrebbe un senso elettorale iniziare a cambiare narrazione: sminuire direi, smorzare i toni più che far silenzio.
    Certo stiamo parlando di orrida tattica.
    Ma soprattutto, all'interno del vostro partito c'è già chi se ne batte del mes, per non parlare di chi magari ci ha già fatto un pensierino: la ratifica non darebbe loro più forza, diminuendo la vostra?

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    1. Parto dalla fine: può anche essere che sia così, ma a parte il fatto che noi siamo ancora lì, ti assicuro che nel dibattito interno, a qualsiasi livello e in qualsiasi contesto, dialettiche di questo tipo non ce ne sono. Stiamo comunque andando su una serie di considerazioni che sono laterali rispetto al problema che ponevo nel post. Non so se a un certo punto qualcuno verrà a metterci nel letto una testa di cavallo, nel qual caso sarete i primi a saperlo.

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  15. Grazie per la preziosa riflessione e per aver messo in prospettiva la questione.
    Pongo due domande che, tuttavia, immagino nella maggioranza ci si stia già ponendo: 1) quale sarebbe l'effetto di una ratifica del MES sulla maggioranza e su questo Governo?
    2) Quale sarebbe l'effetto sulle elezioni europee del prossimo anno?

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    1. 1) i gruppi parlamentari non hanno alcuna intenzione di ratificare questa roba, che viene associata, non a torto, a Monti e al massacro della Grecia, e che è stata portata in aula dal PD. Non so quindi rispondere alla prima domanda. 2) se questa maggioranza ratificasse, a mio avviso l'effetto sulle elezioni europee sarebbe negativo. Gli italiani sanno di avere bisogno di difesa dall'aggressione europea, che ormai ha preso i contorni di una minaccia esistenziale (dal portafogli siamo passati alla casa, all'auto, al cibo, ai figli...) e ovviamente chi non dimostrasse fermezza non sarebbe considerato un difensore attendibile.

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  16. Non comprendo questo post in questo momento, o forse si e non mi rallegra.
    In ordine sparso:
    1. la metafora della pistola carica è chiara ed è quello che chi vuole capire ha già capito da solo ...ma...
    2. il paragone con la ratifica del Fiscal Compact non lo vedo o è in contrasto con quello che quotidianamente il suo apprezzato collega Senatore Borghi ci spiega: se è vero che il pericolo è proprio che al Mes potrebbero accedere altri soggetti che sono già in difficoltà e che chi dirige il Mes potrebbe accedere direttamente ai nostri conti di privati cittadini, senza per'altro che vi sia la possibilità che parlamento o commissione europea lo possano fermare, godendo per di più di una totale immunità, mi sembra abbastanza sinistra questa visione delle cose che credo sia nuova: se mi aspetto che ci descriva il terrorismo dei canali "antisistema" come infantilismi o tentativi opportunisti di attirare attenzione e consensi, qualora siano legati a partitini del dissenso, non mi aspettavo la posizione "fregatevene perché tanto anche se lo approvassimo verrebbe presto dimenticato come strumento, perché non conveniente per alcuno"
    3. A differenza della Grecia, se crolliamo noi diventa un problema per il resto della UE: ok, allora poniamo che qualcuno immagini una situazione diversa, ovvero che la pervicacia di qualcun altro di dividere Francia e Germania da Russia e Cina abbia già destinato la UE e tutti i suoi stati alla miseria e che chi governa e il sistema industriale e finanziario di Germania e Francia, come ogni creatura morente - ma anche vivente - cerchi di allontanare il momento della morte: non avrebbero molte remore ad accedere al mes, causare il nostro tracollo, dopo di ché fingere stupore e decidere per la dissoluzione consensuale della UE provocata proprio dal nostro crollo, avandoci rifilato una mazzata, a noi che siamo economicamente loro competitori.
    4. In merito all'analisi sul fenomeno dei partitini "no vaccinazione forzata anticovid": mi sembra da parte sua un po' una ricerca di rassicurare se stesso - non di mentire ai suoi elettori - e questo comunque mi spiace per lei perché preferirei che oggi la lega avesse numeri in parlamento maggiori di quelli che ha e questo purtroppo in democrazia serve, serve se si ritiene di avere delle ottime idee, migliori degli alleati, e serve anche per non fare tornare il tumore degli avversari come il pd al governo: i partitini zerovirgolati non hanno avuto successo soprattutto perché una buona parte di loro era di ideologie veterocomuniste mentre la maggioranza di chi ha resistito ad imposizioni criminali è di destra e fdi, stando all'opposizione, sinceramente o strumentalmente, si è opposta agli obblighi de facto vaccinali, per cui ha raccolto il voto di chi non voleva disperderlo. Lei è molto gentile ad offrire questo spazio di dialogo diretto con noi elettori ma mediamente gli elettori hanno un solo modo per comunicare che è il voto. Il non voto a Milano, la non partecipazione al referendum sulla giustizia - io ho votato - e quello alle politiche scorse sono stato l'unico modo per comunicarvi nettamente quello che lei ritiene sia un tema così irrilevante. Se vogliamo poi aprire lo sguardo ai famosi numeri, un 40% di elettori potenziali non sta votando mentre l'astensionismo negli anni precovid non era così alto e di quel 40% una parte è di destra e in particolare della lega che si è sentita tradita proprio sul tema vaccinale e di gestione del covid, e non si è invece sentita di spostare il voto su Fdi. Io accetto anche divertito il suo sprezzo ostentato verso la plebe che la interepella - tra cui sono anch'io - e apprezzo sinceramente la sua intelligenza ma trovo un po' tristo questo tentativo di attribuire a nostra idizia errori che sa benissimo - tanto che rimprovera al suo partito una "mancanza di comunicazione con l'elettorato" - che sono stati imposti da parte della Lega.

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    1. Sono arrivato tardi a questa discussione e quindi mi associo al suo intervento visto che alle elezioni ho deciso solo al' ultimo di votare ( Lega ovviamente , non certo "Lady Aspen" ") solo perché la vittoria della "destra" ' significava far soffrire ( di fame) la malapianta velenosa nata dalla decomposizione di quella che fu "il socialismo" .
      Ma qui il problema (almeno per me ) è ora molto semplice : basta questa "sofferenza" della malapianta a farci sostenere anche in futuro un governo che fa l'esatta stessa politica del PD?
      Perché è vero che la politica è "compromesso", ma ci devono essere dei risultati che vadano ben oltre il "cambiare i culi sulle sedie" , altrimenti i "compromessi" compromettono e basta.

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    2. visto che l'onorevole mi ha già qualificato come fascista scomodo per la sua missione - e tanto a seconda dell'interlocutore con cui deve mettersi in contrasto, l'altro è sempre un pdm o un fascista in preda ad ottuse fantasie nostalgiche - ti rispondo senza giri di parole: quando una intera civiltà viene invasa per volere di un potere imperialista che deve dissolvere la coesione e la capacità di resistenza degli autoctoni, coalizzato con la parte politica che vive ancora di idiozie ideologiche sulla natura umana, che cozzano con l'antropologia o la semplice osservazione naturale, scientifica, che ha occupato, grazie alla vigliaccheria di quelli che dovrebbero essere i "moderati" ed i partiti loro espressione, SE ti salvi, non ti salvi solo con l'azione compiaciutamente intellettuale di chi pensa, comprensibilmente, a trovare escamotage legali, o a lunghi processi di formazione di classi politiche che cambino la cultura nazionale per poi arrivare ad avere un consenso più diffuso, cioè quello che la sinistra ha fatto in decenni di indottrinamento...

      L' Europa la liberi solo se ci sono quelli che hanno il coraggio di andare in strada a contrapporsi a quelli che ci stanno AGGREDENDO. Quelli che come accade in Francia, escono dalle tifoserie calcistiche e difendono con slogan che fanno "orrore" ai comunistelli da salotto che non concepiscono le basi dei principi della sopravvivenza - "difendere la propria tana" - .
      Poi dopo aver liberato la terra diventano un problema da gestire, sicuramente; ma senza quella forza, illudendosi che qualche disgraziato in divisa diretto da istituzioni di destra, senza un supporto popolare, possa farlo mentre si sta in salotto a guardarsi "il film" significa essere già FINITI.
      Il resto sono illusioni e deliri antistorici che stanno solo aggravando il problema, attaccabilissimi dialetticamente proprio dalla sinistra, e non risolutori.
      Se però ripeti anche tu gli slogan sinistrati dei poveretti che chiamano la Meloni "lady Aspen" - come se Aspen fosse un organismo di regia come il Bilderberg e come se si potesse agire in queste istituzioni marce senza avere conoscenza e relazionarsi con i poteri in gioco - ti fai del male da solo. Ti ricordo che la lega, mentre il povero Salvini giurava amicizia con gli stati di Visegrad, aveva il suo Giorgetti - massone che piace ai dem americani - intento a coltivarsi l'erede immigrazionista della Merkel. Zaia sembra un entusiasta esecutore di tutto quello che piace al WEF - e quello che il WEF rappresenta -. I parametri con cui giudichi la Meloni sono molto diversi da quelli con cui non giudichi la lega.

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    3. Dai, su, non buttarti giù! Il fascista vittimista proprio non lo reggo. Non sei un fascista scomodo: sei uno squadrista irrilevante. Va meglio così? Se ti va, organizza pure squadracce per bastonare i nekri nelle periferie. Per me non è una soluzione e per te potrebbe diventare un problema (non credo sia consentito). E ora, visto che oltre al ribrezzo che mi provoca, non posso comunque permettermi di ospitare uno che oltre a non aver capito così tanto una mazza continua anche a istigare a vari reati, ti sollevo dalla necessità di aggiungere altre cazzate. Sei fuori, mio caro. Il reclutamento fattelo su Telegram, e occhio alla polizia postale!

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  17. Le bandiere sono bandiere, indicano la via, raccolgono le truppe, segnano le conquiste. Ma le guerre sono vinte con i passi sul terreno, con la manovra, a ben vedere con ogni singolo passo e con il risultato di tutti quelli fatti. Per il resto, o sono io incapace di ragionare a sufficienza di massimi sistemi, o in parecchi ragionate troppo mentre il terreno è incerto (eppure lo vedete ogni giorno) e la strategia deve adattarsi alle cose.

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  18. La mia riflessione è semplice, spero non banale. Da un punto di vista tecnico, con riferimento al Mes, avete detto tutto quanto c'era da dire in diverse occasioni e nel corso degli anni, Lei, Borghi, Undiemi e tanti altri.
    Dunque, analizzando la questione da un punto di vista strettamente politico, a mio modo di vedere va rigettato senza tentannamenti per il semplice fatto che il costo politico di ratificarlo è superiore a quello di non ratificarlo, nel breve, medio e lungo periodo. In un momento in cui siamo forti e con il vento in poppa e molti altri sono deboli e malandati, sarebbe come auto ferirsi e gettare le armi; ci mangeremmo tutto il vantaggio acquisito.
    Sarò banale, ma vedo pochi margini di riflessioni alternative su questo; è una pallina avvelenata che può rimescolare le cose ed intaccare il grande consenso di cui il governo consevatore gode. Sono un ottimista di natura e confido che non ci sarà mai la ratifica anche grazie all'ottimo lavoro portato avanti dal Professore che ha portato queste idee prima in Parlamento e poi in maggioranza.
    Un caro saluto, buona domenica.

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    1. Sì, penso anch'io che si debba approfittare di questo momento di relativa forza per mettere un punto fermo su questa storia.

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  19. Per quel che mi riguarda mi limito a interpretare la scelta di Meloni di posticipare il voto sul MES in perfetta coerenza con quello che si è detto già molte volte in passato anche qui sul blog: "non possiamo vincere, possiamo solo aspettare che gli altri perdano" e la minaccia (OOOMMMIODDDIO NOOOO) di cacciarci dal MES e ridarci la quota sarebbe di fatto una vittoria tattica da manuale che risponde a questa logica.
    Apro solo una piccola parentesi sugli Influencer-economisti di Twitch/YouTube che finiscono con IN: continuano imperterriti, scientemente senza contradditorio (magari perché nessuno li degna di attenzione?) a confondere ridicolmente "Unione Europea" e "Europa Unita" non accettando il fatto che l'esistenza del MES è essa stessa la prova che gli "Stati Uniti d'Europa" non esisteranno mai perché chi ha pensato Maastricht, lo ha fatto pensando più ad arricchire se stesso e nulla ha a che vedere con Einaudi o altri teorici del progetto europeo, l'€ stesso è un goffo tentativo di svalutazione strategica della moneta del Marco che ha dato vantaggi solo ai tedeschi e non vederlo è sintomo di manifesta malafede.
    Continuano imperterriti a sostenere che il MES è una assicurazione, probabilmente avendo poco o per nulla in mente di cosa sia e come funzioni un'assicurazione che solitamente pone come condizionalità solamente di non andare addosso agli altri con la macchina. Se fossero persone un minimo preparate capirebbero e dovrebbero discutere se vale la penna perseguire il progetto europeo federalista oppure lasciarlo fallire. Io preferisco la seconda, ma giusto perché ad ora le evidenze empiriche del passato di cosa sia meglio per noi, sono notevolmente più confortanti di un'altra utopia tecnica.
    grazie

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    1. Vabbè, dai, ma di quei relitti umani possiamo tranquillamente evitare di occuparci, no? Immagino che stiano schiumando: sono alla seconda legislatura, qualcuno della loro banda si è già preso il due di picche, altri ne prenderanno... Vanno capiti e compatiti, ma se possibile non citati. Quanto al resto: sì, quella di prendere tempo è indubbiamente la scelta tattica migliore.

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  20. Leggendo tra le righe parrebbe che, all'interno della maggioranza, vi siano forze disposte a votare la ratifica della riforma del MES insieme all'opposizione a costo di fare cadere il governo Meloni: mi sto sbagliando?

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  21. Buongiorno e buona Domenica.
    Grazie degli spunti di riflessione. I miei ragionamenti sono questi:
    -siamo sicuri che si tratti semplicemente di un "simbolo"? Non mi spiego tutte queste pressioni con una semplice voglia di umiliazione. L'idea di salvarsi le banche coi nostri soldi potrebbe essere concreta.
    -se cedere fosse propedeutico ad evitare problemi al governo e/o alla maggioranza su altri ambiti la riflessione sarebbe sacrosanta. Ogni cosa ha un prezzo, e ci vuole razionalità. Vedendola dall'esterno, con tutte le limitazioni che questo punto di vista comporta, io francamente credo di no. Penso piuttosto che un NO, che sia esso simbolico o meno, metterebbe i nostri amici-avversarsi davanti alla realtà di un parlamento italiano non più piddino, e quindi doveroso di rispetto. Credo di aver sentito un ragionamento simile anche da Claudio in un dei suoi ultimi interventi al senato.
    -Complimenti perché non è scontato venire qui, nel cuore della community, e fare ragionamenti che mettono profondamente in discussione una delle battaglie storiche. Questo denota lucidità e razionalità politica non scontate dopo soli 5 anni di attività. Faccio il mio lavoro da 8 anni e questa "profondità" ancora mi manca.
    Grazie del lavoro che ci mettete, se ho tenuto duro in tanti momenti in cui mi veniva da mandare a spendere la mia passione politica è principalmente grazie a voi.

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    1. Grazie per il commento, senz'altro meritevole di una replica.

      1) può anche darsi che non si tratti solo di un simbolo e sono pressoché certo, in realtà, che la volontà di salvare le proprie banche coi soldi nostri sia uno dei due moventi principali (l'altro essendo quello di avere un ulteriore strumento per imporre politiche di austerità). Di questo abbiamo parlato tante volte, e credo siano anche chiari i motivi per cui qui ho preferito concentrarmi su altri aspetti. Semplicemente, questi due moventi sono entrambi irrazionali: se scoppiasse un bubbone, nessun fondo sarebbe sufficiente (se decidessero di razziarci, il giorno dopo dovrebbero comunque telefonare in Bce e questo distruggerebbe definitivamente la credibilità dell'istituzione MES e di chi l'avesse sostenuta), e le politiche di austerità aggravano i problemi che vogliono risolvere.

      2) pienamente d'accordo con la necessità di dire dei "NO" per ritrovare dignità. Del resto, questa è una storia di "NO": basti pensare, nel contesto dell'Unione Bancaria, al tema dell'assicurazione sui depositi, un pezzo del baggheddo che l'amico Conte non era riuscito a portare a casa (a differenza delle ingendi rizorze).

      3) la community c'est moi, i cinque anni di attività (parlamentare) sono meno dei dodici anni di attività (da intellettuale) per favorire una coscienza critica nei miei lettori. Lo scambio con loro mi ha molto aiutato ad affinare la dialettica e approfondire le analisi. Se ho un dubbio, glielo sottopongo. E qui il dubbio era quello che ho espresso: abbiamo combattuto tanto (e perso) per una cosa che poi i fatti hanno spazzato via senza non solo che ci sforzassimo a chiederlo, ma che ce ne accorgessimo.

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    2. Prof, c'è una cosa che non mi convince della sua risposta qui sopra:


      "Se decidessero di razziarci, il giorno dopo dovrebbero comunque telefonare in Bce e questo distruggerebbe definitivamente la credibilità dell'istituzione MES."


      Sì, ma noi saremmo comunque stati razziati, spolpati via austerità degli ultimi gioielli rimasti. Non sottovaluterei il desiderio di saccheggio dei nostri "amici" in Europa, ora che (per motivi diversi) sia Germania che Francia non se la passano proprio benissimo.

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    3. Voi ragionate sempre come se tutti avessero le vostre informazioni, e questo vi induce in varie trappole logiche. L’Italiano medio di questa roba sa quello che gli dicono i TG, per cui non lo convincerai che è inutile fino a quando non lo vedrà coi suoi occhi e solo se al TG ci sarà qualcuno in grado di spiegarglielo. Il mio riferimento alla credibilità delle istituzioni aveva questo senso. La vera battaglia da combattere sarebbe quella per la liquidazione del MES. Sul saccheggio e lo spolpamento sarei più sfumato. Sta andando avanti e ne abbiamo parlato tante volte, ma ricordo anche di quando gli espertoni apocalittici davano l’ENI per venduta alla Francia. C’è il golden power, c’è l’intelligence economica, ci sono tanti presidi, e non passarsela bene significa soprattutto doversi occupare delle proprie vicende interne.

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  22. Io non ho idea di quanto il nuovo MES possa essere pericoloso, magari anche molto, ma sono abbastanza sicuro che un governo indebolito sarebbe facile preda della propaganda e delle pressioni sia interne che esterne e cadrebbe in pochi mesi. Di contro, anche in caso di attivazione del MES, un governo forte venderebbe cara la pelle - e gli avversari lo saprebbero.

    Ma poi siamo proprio sicuri che la ratifica del MES sarebbe così devastante in termini elettorali? Sbaglierò, ma ho il forte sospetto che fuori dalla piccola bolla del tuìder, e dell'ancora più piccola - per quanto influente - di questo non-blog, laggente, se anche se ne accorgessero, se ne dimenticherebbero dopo poche settimane.

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    1. Questo è un altro aspetto del problema. Dopo i "mijoni" contro il vaccino, possiamo escludere che siano "mijoni" anche quelli contro il MES? No. Ed è anche vero che la maggior parte delle persone (inclusi i miei colleghi, come avete visto dalla discussione generale in aula) non sa di che cosa si stia parlando, e dimenticherebbe presto. Però per me la questione si pone su un altro piano. Questo blog qui nasce per combattere quella roba lì e non ho fatto tanta strada per arrendermi.

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    2. Te lo dico in un altro modo: se il consenso non mi interessa, il consenso non mi interessa. Mi interessa come la penso io, e io penso che sarebbe un grosso errore.

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    3. Il tema “spaccatura” sinceramente non mi era venuto in mente: mi ci ha fatto pensare un amico, ma in base alle mie informazioni attuali è un tema che non esiste. Esiste il mio fastidio per il tifo da stadio, da cui cerco ogni tanto di distanziarvi. Spaccature personali non ce ne sono: c’è il Dibattito a dimostrarlo.

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    4. ... "ma avevo capito che la questione fosse posta nei termini: dovendo scegliere tra una spaccatura nella maggioranza e la ratifica del MES, cosa sarebbe preferibile?"

      è esattamente quel che avevo capito io ed è alla domanda posta in tal senso che rispondevo

      ... " forse la spaccatura è più personale che politica... in tal caso non posso che rinnovarle, ancora una volta, la mia stima."

      ed io, se mi è permesso, desidero associarmi all'espressione di tale profonda stima.

      quanto a "rovesciare o almeno riequilibrare l'associazione sinistra=buono/destra=cattivo che è ormai un dato di fatto dal dopoguerra in poi"

      esistono, a mio parere, due diversi piani che richiedono due diverse "cure" (premesso che qui di legislature ce ne vorranno ben più d'una) :
      - "fuori dai palazzi e nell'opinione pubblica" , ove suggerisco di impiegare con impegno e costanza la massima "una risata li seppellirà" e quindi satira e sarcasmo costante e continuo: molti più Osho e Capezzone
      "dentro i palazzi (Ministeri e PA)" e qui, purtroppo l'unica soluzione e quella "vecchia e sporca" : rimozione e sostituzione

      luger

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    5. Ma tu guarda! Grazie, luger. E ora utilizzo la mia bacchetta magica: sostituzione CON CHI?

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    6. So che Lei non ha la bacchetta magica, nessuno ce l'ha, neppure quelli che hanno costruito la classe piddina/ortottera (che sono due variabili dello stesso fenotipo) l'avevano : lo hanno fatto in settant'anni ma se non si incomincia ora che c'è una qualche (anche se modesta) possibilità di farlo potrebbe non ripresentarsene più l'occasione.
      Sostituire il più-piddino/ortottero col meno-piddino/ortottero con costanza e perseveranza e poi farlo daccapo. Con particolare accuratezza nei confronti delle posizioni apicali e sub-apicali perché il piddino/ortottero è particolarmente portato a "seguire il capo" e ad uniformasi alla sua "cultura".
      E poi fare quello che già state facendo : scuola politica di partito e chiedere ai giovani militanti di essere particolarmente attivi in scuola ed Università.
      Ci vorranno decenni (e io non sarò più qui a vederlo 😢 😉🤣) ma se non si parte ora non si arriverà mai

      luger



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  23. "La Storia non cambia coi miracoli ma con le guerre" alla faccia che non bisognasse scrivere di violenza , povero Giuseppino 🤭🤭🤭 🥊

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  24. Poichè sono indeciso come rivolgermi a lei ho pensato questo:
    Senatore, onorevole sono per una legislatura .
    Professore è per una vita .
    Maestro è per sempre .

    Perchè non bisogna ratificare il MES: Dio ha messo le alpi fra noi e loro, non unisca dunque l'uomo ciò che Dio ha diviso .
    Quando i ragionamenti tecnici non portano a soluzione: solo la fede ti può guidare .
    La politica è "sangue e merda" ma la dirittura morale di un politico viene percepita dalla massa .
    "La massa esiste fin quando ha una meta non ancora raggiunta." (Elias Canetti - Massa e Potere)
    La citazione è per il sig Max , sopra .
    Altro argomento :
    "Ho già chiarito a chi dovevo chiarirlo che il rischio è di perdere metà degli elettori che ci sono rimasti dopo Draghi" .
    Se ho capito bene lei è convinto che la lega abbia perso voti per essere entrata nel governo Draghi .
    Saremo forse in 5-6 (la mia famiglia e quella del sig "Black Imp" , sopra) ma io non vi ho votato perchè il dott. Zaia si è allineato totalmente sulle posizioni ministeriali, invece di dare un grande contributo di verità sulla "pandemia" come avrebbe potuto fare.
    Il governo Draghi per me non c'entrava nulla .
    E se troverò in lista alle future europee candidati collegabili a scelte pro "pandemenza" non li voto .
    Ipotizzo: non sarà che seguendo i commenti di twitter sbagliate il peso delle "lamentele" ?
    La maggioranza è silenziosa e , se interrogata , su certi argomenti, mente .

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    1. Perdonami, caro a., ma se non vedi il legame fra certe scelte non so proprio come poterti aiutare! Te lo hanno sbattuto in faccia tutti i giornali che il "fronte" draghiano era costituito dai governatori, e ti assicuro che avevano le loro ragioni, alcune sbagliate (come la mitologia del PISL), ma altre assolutamente giuste, come il desiderio di NON essere il bersaglio di un Governo politicamente ostile (il Governo giallorosso). Sono molto contento di sapere che anche per te Draghi è un santo. Per noi, cui, storicamente, no. Sarei ipocrita a dire il contrario e dovrei cancellare tonnellate di post! Forse te ne sei dimenticato, ma "non ti vaccini, ti ammali, muori" lo ha detto lui, mentendo (che sapesse o meno di farlo). Ricordi? Ma la perdita di consenso io comunque non la legavo alla crisi pandemica, ma a quello che Draghi rappresenta. Non rappresenta il cambiamento, e noi eravamo stati votati per cambiare le cose. Questo era il mio ragionamento. A febbraio 2021 si pensava che la sua gestione della pandemia sarebbe stata più razionale, nessuno, nemmeno io, poteva supporre che si abbassasse a dire cose false, non comprovate non dico dalla scienza, ma nemmeno dai bugiardini dei farmaci che tanto interessava smerciare! Il mio ragionamento quindi prescindeva da questi aspetti, e si è rivelato giusto. I commenti su Twitter li guardo per farmici due risate: continuo a dire che del consenso me ne sbatto: a me interessa seguire il filo del mio discorso. Se piace bene, se non piace meglio.

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    2. Scusa: non è "cui" ma "qui". Aggiungo che concordo abbastanza con la tua idea che la maggioranza silenziosa se interrogata menta, ma devo anche dirti, però, che io, dai social, avevo la percezione di un dissenso molto più vasto verso le politiche sanitarie, mentre i sondaggisti ci dicevano che era un fenomeno minoritario. I risultati delle elezioni hanno dato un segnale coerente con quello che i sondaggisti dicevano.

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    3. Se la questione è rappresentare il cambiamento, credo che la ratifica del MES verrebbe percepita esattamente come un accomodamento.
      Anche perché, non so che elezioni abbia visto Lei, ma i "punturini" hanno stravinto le elezioni: Stramezzi sarà rimasto fuori, ma l'unico partito che si è salvato è quello che sul punto poteva vantare un'apparente verginità. Allo stesso modo "siMES" non significherebbe "Trombetta al 40%" ma "astensione al 70%".
      Che poi è il motivo per cui il Nemico ha proposto la ratifica: testa si spacca la maggioranza (?) croce vi vengono (?) a prendere con i forconi

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    4. Concordo: quello sul MES è un segno di discontinuità forte. Ti rassicuro: non ne sei consapevole solo tu. I “punturini” hanno stravinto sto coso, caro mio! Non so che elezioni hai visto tu. FdI ha altrove le radici del suo successo. Chiunque abbia fatto di questa battaglia un programma ha perso.

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    5. FdI ha preso i voti della Lega e proprio perché strumentalmente o per convinzione si è opposta a mostruose, criminose e violente imposizioni in tema covid, in parlamento. Lei spiega a NOI elettori quello che forse noi conosciamo meglio proprio perché tra di noi abbiamo avuto diversi spazii di dialogo proprio su chi fosse votabile nell'area di centro destra. Vuole dimenticare che la maggioranza dei partitini concentrati sul tema vaccinale o erano di sinistra o erano guidati da personaggi che come Paragone provengono comunque dai 5stelle. Non sto dicendo che se FDI oggi può governare dipende solo dal voto ma che i numeri, a meno che non siano stati falsati, derivano proprio dall'essere stata la lega prona a quell'infame abuso sulla popolazione. Ed anzi Fdi ha preso meno voti di quelli che avrebbe potuto perché anche grazie ai canaletti antisistema si insinuava l'ossessivo terrore che una volta al governo, anche quel partito avrebbe ricominciato con sieri obbligatori e restrizioni.
      Vuole pensare che l'elettorato ha punito il mancato chiarimento dell'articolo millantadodici e ed è stato fuorviato dalla stampa di sinistra che non lo ha posto in correlazione con la dialettica tra dipartimento della difesa della pera piemontese e il ministero del progresso fotovoltaico? Va bene, del resto se non vi abbiamo più votato per un turno o per sempre siamo cretini, se vi votiamo siamo cretini ugualmente perché crediamo agli allarmismi che per mesi scrivete sui social - dando importanza quindi a social privati non della lega come fossero strumenti di comunicazione istituzionali - salvo poi dire che siamo dei fessi perché li sopravvalutiamo. Buona fortuna onorevole. Sinceramente.

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    6. I "punturini" sono Cinqueseghe, quindi sono eterodiretti. Se il loro obiettivo quindi non era "Stramezzi presidente" ma "sabotare la destrah" ci sono riusciti molto bene (leghisti rovinati).
      Nulla di nuovo (Mori che ci costò 8 uninominali nel 2018, otte ovviamente al Cinqueseghe medesimo) né irripetibile: nelle cosiddette "bolle di metano" il terreno per massacrarci sul MES è in corso di preparazione.
      Spero che questa volta la ascoltino.

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    7. Scusa, per capire: hai mai fatto il rapporto fra utenti Twitter e aventi diritto al voto? Prova, così poi parliamo d’altro.

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    8. La cosa divertente a mio avviso é che praticamente tutti gli oppositori di Draghi sono convinti che i danni più gravi condotti durante il suo governo siano stati quelli sanitari quando invece ha fatto sfracelli in economia non sfruttando i tassi ancora bassi del primo semestre del 2022 (quando tutti sapevano che la Bce avrebbe inasprito la politica monetaria dato che stava ritardando) per assorbire con più forza il caro energia (e dunque l’inflazione).
      Terrorizzato dallo spread come un Tria qualunque…

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    9. Sì, la presenza di punturini anche fra noi è desolante (e intendo noi come community: se poi mi riferissi al partito, sai in quante sezioni mi son trovato a contatto con purulenta feccia grillina che “bisogna tagliare gli stipendih?” Una volta ho anche accompagnato una signora alla porta indicandole l’attigua sede dei 5 Stelle. Questo per ricordare che non dobbiamo mai pensare che gli altri sappiano quello che sappiamo noi. Il nostro percorso lo abbiamo fatto solo noi e a qualcuno non è bastato, infatti:) Tuttavia, gentile amico, nella sua analisi ravviso una lieve imprecisione: Draghi non era terrorizzato dallo spread. Draghi voleva scientemente mettere in difficoltà noi, sia rinunciando a debito nazionale gratis, sia incaprettandoci al debito comunitario, erogato a condizioni da “Giochi senza frontiere”. E ci è riuscito.

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    10. @Black Imp: te la faccio breve perché fra noi due il prolisso sei tu: il tuo anticomunismo in assenza di comunismo è un elegante pendant dell’antifascismo in assenza di fascismo della Schlein e ci indica in modo molto chiaro come dobbiamo gestire quelli come te se non vogliamo fare la fine del PD. Con immutata stima.

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    11. Alberto Bagnai, si ha ragione.
      Volendo fare una battuta direi che ci é andata anche bene, poteva sempre farci stipulare dei derivati…

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    12. I punturini sono influenzerz: conta l'engagement.

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    13. Grazie per la risposta . Mi sono spiegato male : il mio giudizio sul "Draghi" come governo è negativo (ma io sto in basso e molto non vedo ) , mentre il giudizio sul "Draghi" come uomo è forse più negativo di quanto lei ha espresso. Dissento invece sulla scelta di opportunità dei governatori . Un uomo di dirittura morale così come non direbbe mai le cose dette da Draghi, mai farebbe cose contrarie alla morale ed al buonsenso ai suoi concittadini.
      Sono diversamente giovane (70 appena compiuti) e sono rimasto a "Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana." .
      Ancora oggi mi domando come una persona con la storia professionale del dott. Draghi possa aver detto quella frase che evidentemente nasconde o debolezze ignote o incapacità manifesta.
      Lo stesso dicasi dei governatori , in particolare Zaia aveva (ha ?) forza politica , soldi , professionisti, dati , struttura per opporsi in modo scientifico alla narrazione del governo .

      Lei mi ha informato che non fu fatto per opportunità politica o personale .
      Ne prendo atto ma non è una cosa positiva : ai miei occhi l'uomo non è stato all'altezza dell'incarico .
      Confido che la commissione d'inchiesta faccia il lavoro di divulgazione dei dati veri di ciò che è successo .
      Per quanto riguarda i candidati alle prossime europee li gradirei con più di 50 anni e con in mano la lettera del MEF che chiede la multa per la mancata vaccinazione .
      Non per valutare la salute ma per valutare se la schiena è dritta.

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  25. Questi discorsi mi hanno molto intristito, e' come dover prendere atto che non e' possible un cambiamento chiaro ed onesto nei confronti dell' Europa. Comunque resta la mia fiducia nei suoi confronti.

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    1. Bisogna capirsi su cosa si intende per "cambiamento chiaro e onesto". Questa maggioranza sta dicendo molti no all'Europa, come sa chi ci segue sui social. I più importanti, peraltro (come il respingimento al mittente della proposta di ponderare i titoli pubblici nei bilanci delle banche per il "rischio Paese", che avrebbe messo in serie difficoltà il nostro sistema bancario) nessuno li conosce e nessuno ve li riporta. Dopo di che, con chi abbiamo a che fare è piuttosto chiaro. Con un'organizzazione. Ci siamo capiti, no? Il cambiamento è possibile, ma onestà e chiarezza c'entrano il giusto: in realtà è questione di forza, e di una cosa solo hanno paura quelli là: di una maggioranza parlamentare solida e a loro contraria, perché una qualche parvenza di democrazia devono mantenerla. Noi, come Paese, per loro siamo un cattivo esempio e un problema. E di questo direi che possiamo essere contenti.

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  26. "ritenete che la linea rossa del MES giustifichi uno spaccamento della maggioranza, con tutte le conseguenze del caso?

    la mia risposta è : no!

    E sia chiaro, non perché non ritenga una sventura l'eventuale ratifica del MES (rectius: la ratifica della riforma del MES), ma per le seguenti considerazioni :
    - intanto, nell'ipotesi da Lei proposta alla nostra riflessione, Professore, nel caso si ponesse il problema se oltrepassare la linea rossa o "spaccare" la maggioranza mi pare evidente che si sarebbe al domani del fantomatico "negoziato" (ratificaMes contro qualcosa) e quindi occorrerebbe innanzi tutto valutare l'eventuale "qualcosa" ottenuto e le sue implicazioni/conseguenze

    ma pur tralasciando questo, ritengo che la maggioranza abbia alcuni obbiettivi più importanti, direi fondamentali, da raggiungere sulla via della realizzazione del programma in base al quale è stata eletta

    • Riforma fiscale
    • Riforma della giustizia e dell'ordinamento giudiziario: separazione delle carriere e riforma del CSM
    • Elezione diretta del Presidente della Repubblica
    • Principio della pari dignità fra Pubblica Amministrazione e cittadino
    • Delegificazione e deregolamentazione per razionalizzare il funzionamento della Pubblica Amministrazione

    Credo che siano obbiettivi raggiungibili pienamente solo nell’arco dell’intera legislatura (e forse non basterà) e questo motiva il mio no alla domanda da Lei posta.


    Riuscire a non ratificare il MES (che, come pure Lei pare ipotizzare, farebbe probabilmente la “fine” del Fiscal Compact) e mancare quegli obbiettivi sarebbe, io credo, abbastanza inutile.

    luger

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    1. Ringrazio per la fiducia e apprezzo lo spirito dell'intervento. Osservo però che nessuno ha finora sollevato quello che a me sembra il punto centrale (ancorché nascosto) del ragionamento sull'eventuale necessità di "aggrapparsi" a una maggioranza. Secondo me è questo: senza occupare il potere non si riesce a creare una classe dirigente alternativa, e senza classe dirigente alternativa non si va da nessuna parte (o meglio: si va contro un muro come nel glorioso biennio 2018-2019). Una serie di incidenti di percorso apparentemente laterali rispetto alle nostre preoccupazioni (ma non senza precedenti) dovrebbero farci capire quanto sia difficile affermare una diversa e nuova egemonia culturale. In altri termini, vi pregherei di unire nella vostra mente, come desiderate, questi due puntini: "opposizione al MES" e "rendere fico non essere piddino". Finché l'uomo "culto" saprà di dover essere di sinistra per non subire riprovazione sociale, tutto sarà molto complesso. E questo obiettivo si ottiene solo occupando il potere (ovviamente, nel modo giusto e con un minimo sindacale di persone giuste).

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    2. Fondamentalmente bisogna rovesciare o almeno riequilibrare l'associazione sinistra=buono/destra=cattivo che è ormai un dato di fatto dal dopoguerra in poi. Il "piccolo" problema è che scuole e media remano costantemente nel verso opposto

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  27. L'opzione ratificare il MES per salvare la maggioranza non mi convince, perché credo che la prima vittima della ratifica potrebbe essere proprio il governo (insomma, la pistola può essere scarica nei confronti del paese ma potrà funzionare benissimo nei confronti del governo). Prendere tempo credo sia la cosa più saggia, perché loro di tempo ne hanno avuto tantissimo, noi pochissimo. Il timore è che arriveremo per forza al momento in cui bisognerà decidere con che corda impiccarsi: più tardi è, meglio è.

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    1. Come la penso lo sapete, e esattamente come al primo giro (la fiducia a Draghi) l'ho detto quando mi è stato chiesto. Vorrei che fosse chiara una cosa, visto che ovviamente è sempre difficile, dato il ruolo che ora rivesto, separare considerazioni storiche, politiche, economiche, ecc.: la linea del partito per quanto ne so e mi viene detto è la mia, cioè: "Non compriamo niente!" Ben diversa la situazione al tempo di Draghi, quando oggettivamente c'erano posizioni diverse. Nel caso ci fossero posizioni diverse, semplicemente non ne parlerei, perché non mi va di mettere in piazza dialettiche che poi vengono regolarmente lette come spaccature o dissidi. Il metodo leninista è questo, piaccia o no. Quindi il fatto che io stia parlando con voi di questo argomento dovrebbe rassicurarvi! A me però, torno a dirlo, non interessa il tifo "voto sì, voto no", anche perché lì la decisione è presa. Mi interessa invece un ragionamento di metodo e prospettiva.

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  28. La prima costatazione che ho dovuto fare quando ho capito cosa fosse il MES e il MES riformato (in peggio) è come cazzo si può pensare di creare una merda del genere all'interno di un sistema che si vanta di essere democratico e civile?
    Come può una idea così stupida e pericolosa essere accolta con tale leggerezza da decine di governi che pretendono di avere il marchio di garanzia democratica?
    È veramente ,veramente difficile non cadere nella teoria del complotto in casi così oscenamente deliranti.
    Non mi capacito che sta merda alla fine passi in cavalleria in EZ.
    Poi magari sarà solo un atto di amore o di subalternità ma nei confronti di chi? Non è così scontata la risposta vedendo le bastonate che sta prendendo la Germania in questi ultimi anni. E le prende restando muta e accucciata.
    Basti vedere la leggerezza con cui si è accettato l'atto terroristico al N.S. 1 e 2. Come nulla fosse accaduto.
    Roba da non credere.
    Fantascienza pura.
    Difficile avere fiducia in qualsiasi governo e opposizione in E.Z. quando sembrano tutti dei bravi soldatini che dicono sempre sì, che al massimo la buttano sul derby fascista contro comunista giusto per non parlare mai della sostanza, della ciccia.
    F.M.M.M.

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  29. Ma professore , nel post precedente è stato lai ad affermare che il giorno dopo alla ratifica del mes il governo sarebbe fatto cadere, quindi la scelta di restare in un governo che lo ha ratificato è una cosa che non esiste. Posso capire la scelta di rimandare il più possibile lo scontro finale, ma prospettare la ratifica di un trattato che potrebbe rovinare definitivamente il paese in cambio di non si sa che cosa è una logica che mi sfugge. Io attualmente sono uno dei delegati sindacali nella fabbrica dove lavoro, ma un contratto sia nazionale che interno ,peggiorativo delle condizioni dei miei colleghi io non posso firmarlo, lo stesso dovrebbe valere per i rappresentanti del popolo italiano. Vorrei solo aggiungere che rispetto ai tempi del fiscal compact c'è molta più consapevolezza, nel senso che ormai si è capito che obbedire ciecamente a Bruxelles ci porta alla rovina. Questo i gran parte grazie al suo lavoro.su questo blog. Undici anni fa tutti (io compreso) si sono bevuti la storia che che quel trattato ce lo meritavamo ,oggi non è più così, .

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  30. Prima di studiarmi con attenzione questo cruciale Dibattito, vorrei porre una domanda, perché i miei neuroni non arrivano alle estreme conseguenze, ma ne intuisco l' importanza.
    Potrebbe aiutarmi a capire meglio questa affermazione professore?
    "No, non c'è un nesso causale fra il voler utilizzare una certa concessione come merce di scambio, e l'accordarla al termine del negoziato: bisogna anche vedere che cosa si pensa di ottenere e che cosa si è concretamente ottenuto".

    Grazie.

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  31. una riflessione sfumata, e i pensieri sbagliati che l'hanno fatta sorgere:
    (1/2)
    E se la BCE finanziasse un piano "MES+" per le aziende, con almeno il 20% di partecipazione pubblica (cosi' facciamo contenta la Germania, dove di privato c'e' poco), ma meno del XX% (cosi' facciamo contenta la Francia, e tutti quelli che "privato e' bello")? Il personale del MES, insieme all'Alta Amministrazione e all'Esecutivo degli stati membri, concorderebbe filiere strategiche, diverse per paese. I soldi li mette la BCE, che NON finanzia gli stati, ma le aziende di cui sopra, pro-quota come durante il QE. Insomma, indirizzo lEuropeo (il MES e' vivo e lotta con noi insieme al PNRR), sostenibilita' e responsabilita' nazionale (non e' debito pubblico, e' privato, che "insegna allo stato a fare impresa, mostrandogli insieme come si fa"), resilienza finanziaria che piace ai tedeschi (nteressi girati alla propria Banca Centrale nazionale, buono quando hai tassi alti), resilienza industriale (ogni nazione presenta un piano con i moltiplicatori che pensa gli servano: sei nordico e vuoi green? Serve nucleare che non inquina, ma devi deviare un fiume? Non sei biondo, e preferisci infrastrutture? Oppure vorresti fare la tua parte di estrazione/trasformazione di materiali che servono agli altri paesi? ecc.). Altro che 4-7 anni, per alcuni di questi progetti l'orizzonte e' pluridecennale, ma almeno i modelli industriali e di costo sono meno discrezionali.
    Politico non ne parla (ancora?), ma (fognare costa poco): e se fosse una proposta per intavolare una discussione "di medio periodo" tipo "MES (o chi per esso) si', ma insiema a una piccola, minima, ricalibrazione?"

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  32. (2/2)
    I pensieri sbagliati:
    (1) Undiemi ci dice che il MES e' vivo e lotta con noi, si chiama PNRR, e svolge il ruolo di indirizzo, supervisione e controllo discrezionale che era (e'?) lo scopo della riforma del MES. (2) ci sono parecchi modi per far entrare in gioco le stesse restrizioni (vedi post precedente su parametri di fiscal compact e regole di stabilita' e crescita). (3) il MES riformato, "a parte" i soldi che puo' chiedere (probabilmente costando in conseguenze sistemiche piu' di quello che incasserebbe in una settimana), e' un'agenzia di rating con obiettivo di indirizzo, ma fatta apposta per generare instabilita' su iMercati, che giustamente in privato ringraziano per non farlo procedere. (4) il rischio paese per fortuna non e' nel computo del tier capital, anche se c'e' l'indicatore del rating a farlo rientrare dalla finestra. Magari serve piu' rating, magari industriale? (coi tassi alti, e' "sostenibile"). (5) gli Stati non si comportano come teoria chiede e vulgata si aspetta (Francia e Germania non sono quelli che crescono di piu', e come si permette l'Italia di andare meglio?). (6) le filiere industriali sono poco "resilienti" (vedi mascherine covid, vaccini/farmaci, i prodotti semilavorati che per 2 anni erano introvabili, la filiera mineraria che non c'e', ecc.). (7) tra un po' i BRICS han piu' membri della NATO, e parlo solo di aspetto commerciale e industriale, non dei missili ipersonici che di fatto rendono quasi inutili le atomiche. (8) l'energia viene prodotta con cose che ci sono e non ci sono (gasdotto vs. rigassificatore; carbone che per fortuna c'e' anche se non sta bene; bilanciamento delle reti energetiche che verrebbe disintegrato da una seria intermittenza di rinnovabili; nucleare che quando serve e' in manutenzione; ecc.). (9) vogliamo il nearshoring perche' se non global, almeno glocal, ma c'e' sempre il rischio che "qualcuno in Francia o nel Baltico fermi la spedizioni dal Portogallo o dalla Finlandia". (10) serve piu' Europa, perche' si'; e allora, perche' no? (11) serve piu' base industriale, perche' l'han detto, tra i tanti, Macron e la Volkswagen. (12) La Germania ha detto che elettrico e' bello, "ma i clienti non lo comprano", e l'idrogeno e' blu, "ma ai treni non piace": quindi, piu' politica industriale, ma per Paese. (13) Se loro crescono ("meno"), possiamo ancora campare sulla loro domanda. (14) sogno spinto (esageriamo): e se una (piccola, eh...) parte degli incentivi di queste aziende para/non-statali fosse corrisposto in "buoni", o certificati fiscali, utilizzabili solo in contesti nazionali? (cosi' conteniamo i "costi" e le "ricadute sistemiche" delle aziendeProduttive degli altri, che sono sempre meno produttive delle Nostre)?

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  33. Attende la risposta di Harael... https://twitter.com/carlo_canepa/status/1392164535365246976?s=20

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  34. mah!
    Il pareggio di bilancio inserito in costituzione, derivato dall'adozione del Trattato sulla stabilità, governance nell'unione economica e monetaria, comunemente detto fiscal compact, prevede regole di bilancio molto stringenti, solo in casi eccezionali derogabili, tali per cui, ad esempio, non possiamo emettere crediti fiscali che incrementino in maniera significativa il deficit, non possiamo investire in opere pubbliche se non si trovano nel bilancio previsionale (e non solo a consuntivo) le adeguate coperture.. e questo vuol dire, in un bilancio ingessato dal pareggio di bilancio, incremento di tagli e aumento delle tasse. Ma il buon bagnai ci suggerisce di attendere la fine della guerra dei trent'anni e se non ci si riesce magari ricordiamoci della guerra dei cent'anni. A perculare ad libitum non c'è mai fine

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    1. Oh! Finalmente qualcuno ricorda quale fu l’aspetto tossico del FC (nel frattempo qualcuno me lo aveva ricordato in un dibattito privato): il recepimento del pareggio di bilancio negli ordinamenti nazionali! Questa è stata una fonte infinita di rotture di coglioni, che restituisce retrospettivamente senso alla nostra battaglia, cioè alla nostra sconfitta. D’altra parte, ciò rafforza il punto sollevato in un post precedente: di tutto questo non si è fatto nulla quando ai tedeschi faceva comodo ignorare le regole.

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  35. non si è fatto nulla de che? ne stiamo pagando le conseguenze adesso ed in futuro, in UE niente viene cassato men che meno se hai davanti un governo di rassegnati all'ineluttabile che non hanno la cazzimma

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    1. Senti, te lo dico con affetto: sono una persona fragile, mi si rompono subito i coglioni. Visto che fai tanto il fenomeno, mi dici quando è stato applicato il Fiscal compact da marzo 2020 a oggi? Ti ho riconosciuto l'intelligenza di aver ricordato un passaggio importante (il fatto che nessuno se lo ricordasse ti dice nulla?). Dopo di che, se hai un problema di analfabetismo funzionale vattelo a curare da un'altra parte, perché se tu sai che esiste il fiscal compact è perché lo hai imparato qui o da qualcuno che lo ha imparato qui, quindi calmino.

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    2. ...e la cazzimma che tu credi di avere (nel tuo caso è coniglimma, ben protetta dall'anonimato - che io come sai consiglio, ma che non ho usato a suo tempo), qui ce l'abbiamo avuta, ma non c'entra un beneamato cazzo. Quello che c'entra è l'interesse percepito della potenza egemone. Dopo di che, questo Governo secondo me fa bene a resistere. Ma non è stata la "cazzimma" a sospendere il PSC.

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  36. Il mio primo sentimento è stato: depressione. Perché mi chiedo. Forse perché la differenza tra simbolo e realtà è come quella tra anima e corpo, cioè indimostrata. La nostra mente è una macchina simbolica, un simbolo è una realtà interiore che diventa immediatamente fisica. Quanta ipocrisia servirà ai giuristi italiani per continuare a discettare di "responsabilità", "accountability", "rappresentanza", "pesi e contrappesi", di fronte allo schiaffo di un potere perfettamente irresponsabile? Io continuerò ad avere fiducia in Lei perché non conosco nessuno che abbia messo tanta energia e intelligenza nella difesa del nostro paese, ma la depressione è dietro l'angolo.

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