Carissimi, mi sento in dovere, per mia indole e anche per carità cristiana, di ricambiare l’affetto che voi spesso mi manifestate. Devo dire però che certe volte volervi bene diventa un lavoro a tempo pieno decisamente usurante. Vale un po’ per voi quello che vale anche per i figli, visto che questa è una famiglia, e esattamente per lo stesso motivo: perché dirvi le cose, dirvele prima, ripetervele dopo, ribadirle un’ulteriore volta dopo un ulteriore dopo, non serve a niente. È inevitabile che questo procuri un certo senso di frustrazione, che magari si traduce in esasperazione (della quale mi scuso). Mi dispiace particolarmente che, in tutta evidenza, voi stentiate a capire che non vi potete far raccontare il mondo dai media. E quando dico media, dico: media. Vale per i canali informativi quello che vale per gli operatori informativi: non esiste quello “amico” (e non esiste per motivi oggettivi, non per un perverso complotto satanista). Questa storia che i legacy media sarebbero corrotti e infestati di menzogne, mentre i social media sarebbero un presidio di libertà di espressione e una fiaccola di verità nelle tenebre dell’oscurantismo mondialista, è una gigantesca puttanata che non funziona semplicemente perché vediamo che non funziona.
A me sembrava di averlo detto già plurime volte, ma mi ripeto: i social media degli anni ‘10 erano liberi perché servivano a tracciarci; i social media degli anni ‘20 non sono liberi perché servono a condizionarci. Abbiamo visto molto bene qual è stato lo spartiacque: il 2016, con la triplice sconfitta degli altri (Brexit, Trump, Renzi).
Così come non è difficile per i nostri avversari capire come condizionarvi, dovrebbe altrettanto essere facile per voi capire come stanno cercando di condizionarvi. La puttanata secondo cui con il nuovo codice della strada si rischia la fucilazione sul posto se si è preso del paracetamolo negli anni precedenti è evidentemente una puttanata, ed è anche altrettanto evidentemente una puttanata costruita, e costruita bene, scientificamente. Perché? Ma è semplice! Perché i vari Suzuki Maruti, e gli altri spindoctor del PD, hanno immediatamente compreso quali erano i nervi scoperti dell’elettore di destra, e hanno sviluppato un certo talento nell’andare a stuzzicarli per farvi rivoltare contro i vostri rappresentanti. Il paracetamolo, cioè la Tachipirina, tanto per capirci, infatti, dopo la pandemia non è più un antipiretico: è un simbolo. Il simbolo di tutto quello che, a torto o a ragione, pensiamo non abbia funzionato nella gestione della pandemia, pensiamo sia stato architettato per condurre un esperimento sociale di limitazione delle nostre libertà. Io non sono qui oggi a dirvi se e quanto questa tesi sia fondata. Se lo sapessi, non sarei in commissione d’inchiesta, che è una commissione costituita appunto per stabilire quanto ci sia di vero in questa tesi e in molte altre.
Io vi sto dicendo una cosa diversa: che la vostra suscettibilità, la vostra propensione a inalberarvi appena qualcuno vi agita davanti un drappo rosso, è evidente, ed è sfruttata dal nostro nemico. La vostra rabbia viene canalizzata contro di voi in due modi: facendovi fare la figura degli imbecilli analfabeti che credono a qualsiasi baggianata, e canalizzando il vostro scontento contro chi, come me e Claudio, passa le giornate a cercare di risolvere problemi. Insomma: il drappo rosso viene agitato o per screditare voi, o per screditare noi. In ogni caso viene inquinato il rapporto di rappresentanza e frazionato il fronte comune, ed è questo l’obiettivo finale.
Eppure i filtri culturali per capire che qualcuno vi sta prendendo in giro, e non sono io, dovreste averli. Potreste trarli dalla storia, o potreste trarli dalla cronaca. Cominciamo dalla cronaca. Claudio fa un’osservazione giustissima: come mai quando c’è qualcosa che non va fatta da un nostro avversario, o da un nostro alleato, o da un membro del nostro partito, le lamentele andate comunque a farle sempre sotto dei suoi post? Perché non andare alla fonte? Non vi piace il governatore tale? Ditelo a lui! Siamo in democrazia… D’altra parte, avete mai visto quelli del PD andare a lamentarsi sotto un parlamentare del PD? No! E sapete perché? Perché le persone si dividono in due: quelle che lavorano e quelle che si lamentano. Quelle che lavorano tendenzialmente sono di destra. Quelle che si lamentano se sono furbe fanno finta di essere di destra e vengono a seccare noi, e voi ci cascate come quei babbei che siete. Peraltro, non esiste pubblicità negativa, e questa storia dell’andare a seccare le persone diventa anche un grande catalizzatore di attenzione verso quelle stesse persone (E questo Claudio, che è intelligente, lo ha capito e lo sfrutta). Siccome il PD è dalla parte sbagliata della storia, le strategie di cui voi siete artefici inconsapevoli alla fine gli si ritorcono contro. Resta il fatto che si perde un sacco di tempo.
Ma se volete possiamo trarre insegnamento dalla storia, non quella remota, dei Temistocle o dei Pericle, quella recente, dei Saragat e dei Fanfani. Quando ero bambino vedevo i manifesti elettorali dei vari partiti, e mi incuriosiva molto il partito socialdemocratico. Non capivo proprio che cosa ci stesse a fare, quel partitino. Il libro che sto leggendo adesso, “Sorvegliata speciale”, tratta fra l’altro la storia non sorprendente della sua genesi: tante simpatiche chiacchierate fra il buon Saragat da una parte, e le potenze egemoni dall’altra, che nel periodo della guerra fredda e della caccia alle streghe avevano necessità di frantumare il fronte della sinistra che in Italia era maggioritario. Una frantumazione controllata, fatta in due tempi, con una regia assolutamente raffinata ed efficace, ed anche, come credo sappiate, una ricompensa all’altezza dell’importanza del risultato conseguito. L’unica cosa cambiata da allora l’avevamo prevista: adesso è maggioritaria la destra. Con questa differenza, che non ci stupisce, resta però identico il problema delle forze conservatrici, e anche questo non ci stupisce: frantumare il fronte avversario, cioè noi.
E fino a qui il discorso razionale. Poi subentra la psicanalisi, il vostro insopprimibile narcisismo, il vostro irrefrenabile desiderio di poter dire a voi stessi che siete migliori degli altri perché avete fatto la cosa giusta, cioè avete votato per la persona “che dice le cose come stanno”! Nel vostro progetto di costruzione di un ego scintillante e adamantino, a prova di urto, non è compreso, per ovvi motivi l’alzare le terga dal divano. e si capisce bene perché: già per uscire dal salotto bisogna attraversare una porta che ha degli stipiti, sui quali si potrebbe sbattere. Meglio mandare a sbattere gli altri e continuare a tranciare giudizi dalla sicura e confortevole trincea del sofà.
Ma se non sono riuscito a convincervi con un ragionamento politico, e con un ragionamento storico, proverò a convincervi con un ragionamento psicanalitico (diciamo così): che cosa si prova a fare la figura dell’imbecille di fronte a un piddino che in tutta evidenza vi sta manipolando? Perché il problema è questo. Ed è qui che la mia mente vacilla. Non riesco a capire come tanto narcisismo si coaguli nell’andar dietro come fessi qualsiasi a qualsiasi fesseria viene immessa in circolo, amplificandola, creando una valanga che ci fa solo perdere tempo, e che danneggia tutti noi. E non mi riferisco a noi “eletti”, che anzi, come vi ho appena chiarito, esercitando una minima accortezza da questo gioco possiamo solo guadagnare visibilità. Mi riferisco anche a voi elettori, che, nella misura in cui andate dietro alle scemenze messe in giro con l’evidente proposito di farvi inalberare, contribuite a rafforzare nei media e nell’opinione pubblica avversaria l’idea di essere dei perfetti cretini. È così che diventate gli alleati migliori di chi vuole farvi sembrare figli di un Dio minore.
Insomma, concludendo: la storia della Tachipirina e vigile attesa era scritta nelle circolari, e quelle circolari, da quando sono uscite, sono in diversi i miei hard disk. La storia della Tachipirina e vigile urbano è stata messa in circolo da chi voleva farvi fare la figura dei fessi. Duole constatare che ci è riuscito.
Con immutata stima, che è quella di prima, e se volete sapere quant’è dovete, appunto, fare una stima…
Più chiaro di così… 🤷🏻♂️
RispondiElimina***spindoctor del PD, hanno immediatamente compreso quali erano i nervi scoperti dell’elettore di destra***
RispondiEliminaOvvio!
Per questo ci vorrebbe molta prudenza ad intestarsi " poderose leggi " scritte dai Direttori Generali ( ovviamente PD) che forniscono al sottostante "ceto impiegatizio" ( altrettanto ovviamente PD ) strumenti legali da "interpretare per gli amici ed applicare ai nemici" ( cit . di UNO che gli italiani li conosceva bene)
In altre parole : il "green pass" non ha insegnato niente a nessuno ?
Così come ho ripreso in mano la fede quando mi sono accorto che volevano portarmela via, così sento il bisogno di prendere il controllo autoritario della Stampa da quando ho visto, anni or sono, che mi han portato via anche quella. É un sogno sbagliato ma bagnato. Magari un giorno in un modo che non conosco, la questione si risolverà. Italiani!
RispondiEliminaIn merito a tachipirina e vigile attesa una segnalazione:
RispondiEliminaGrazie ad X (il quale, a differenza di UVA, fa anche cose buone) vengo a conoscenza del "Final Report of the Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic Committee on Oversight and Accountability U.S. House of Representatives" datato 2 dicembre (A Dagospia, svejate!) . In italiano: Relazione finale del sottocomitato selezionato sulla pandemia di coronavirus Comitato per la supervisione e la responsabilità Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.
Insomma è il documento finale la commissione di inchiesta COVID fatta dal "principale comitato investigativo della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. (L'ampia giurisdizione e l'autorità legislativa del comitato lo rendono uno dei comitati più influenti e potenti della Camera. Il suo presidente è uno dei soli tre nella Camera con l'autorità di emettere citazioni in giudizio senza il voto del comitato o la consultazione con il membro di grado più alto)" (Wikipedia).
Traduco il cappello : "WASHINGTON – Oggi, il Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic ha concluso la sua indagine biennale sulla pandemia di COVID-19 e ha pubblicato un rapporto finale intitolato " After Action Review of the COVID-19 Pandemic: The Lessons Learned and a Path Forward ". Il rapporto finale fungerà da tabella di marcia per il Congresso, il ramo esecutivo e il settore privato per prepararsi e rispondere a future pandemie. Da febbraio 2023, il Select Subcommittee ha inviato più di 100 lettere investigative, condotto più di 30 interviste e deposizioni trascritte, tenuto 25 udienze e riunioni e rivisto più di un milione di pagine di documenti. Membri e personale hanno esposto la corruzione di alto livello nel sistema sanitario pubblico americano, confermato l'origine più probabile della pandemia, ritenuto pubblicamente responsabili i cattivi attori del COVID-19, promosso un consenso bipartisan su questioni consequenziali dell'era della pandemia e altro ancora. Questo rapporto finale di 520 pagine descrive in dettaglio tutti i risultati dell'indagine del Select Subcommittee."
Il documento esteso e il suo dettaglitatissimo "summary" sono online.
Un catalogo degli orrori che suggerisco vivamente di leggere, scaricare e salvare.
Una delle prime cose che ho capito quando mi sono affacciato al dibattito è la portata dell’illusione che consiste nel pensare che commentare la politica sia equivalente a farla, in particolare perché il commento può essere sciocco, disinformato e banale. La politica si fa certamente, almeno in parte, parlando o scrivendo (ma chi fa l’amministratore locale in piccoli comuni a volte la fa anche lavorando fisicamente): in ogni caso, dare fiato o intasare di post i social non solo non basta e non serve, ma fa danni drammatici. La continenza verbale e la compostezza, soprattutto per chi sostiene tesi particolarmente controcorrente anche se solidissime, sono tas-sa-ti-ve! Questo il prof. Bagnai ce l’ha insegnato, ma a me piace citare anche le parole di Giovanni Falcone (abusivamente trasformato - dalla manipolazione pubblica della sua immagine e della sua storia - nell’agnello che toglie i peccati della magistratura), che tra i suoi molti meriti ebbe anche quello di dire: “Nel momento in cui sollevi un grande problema di sostanza e non curi la forma, ti fottono, nella forma e nella sostanza” (Panorama, 7 giugno 1992 - intervista rilasciata poco prima della strage di Capaci a Luca Rossi e uscita postuma).
RispondiEliminaQuindi è necessario:
1- conoscere ciò di cui si parla (evitando accuratamente di informarsi esclusivamente per mezzo di articoli di giornale, cartaceo o on line che sia, e ricorrendo alle fonti di volta in volta primarie, che spesso sono on line esattamente come le sciocchezze di molti giornali);
2- parlarne tenendo conto dei rapporti di forza e delle proprie capacità dialettiche;
3- avere un minimo di capacità di individuati tempi e modi per esprimersi in maniera efficace ed utile.
Solo così non commenteremo la politica, ma faremo politica parlando e scrivendo. Buon anno a tutti!
Concordo completamente, e non mi dilungo sul punto. Devo dire però che mi sembra che ci sia l’elefante nella stanza. Ecco perché sottopongo la questione nel dibattito. Sul programma della Lega del 2022 le parole codice della strada compaiono una sola volta, a pag. 102 in riferimento a “incentivazione di veicoli efficienti dal punto di vista ambientale…”. Ecco forse non ci arrivo io, e quindi mi chiedo: a cosa serviva andarsi ad infognare in una riforma che presentava esclusivamente rischi? Ne avrebbe presentati persino se Salvini avesse indossato le vesti di fleximan. Ma almeno in quel caso avrebbe avuto il plauso della sua base, di tutti quelli che vogliono più libertà, più Italia e quindi meno controlli, meno Europa. Borghi ha provato a dire: ma così non avremo più gli autovelox a 30! Va bene grazie, meglio questo di una coltellata. Il punto è che di autovelox ne abbbiamo comunque 11.300 e cioè grosso modo il triplo di Francia e Germania.
RispondiEliminaQuindi visto che Salvini ci ha tenuto a non essere fleximan, nonostante si rinvengano sue prese di posizione in linea, invero un po’ datate, restava disponibile solo il ruolo dell’oppressore. Che puntualmente gli è stato affibbiato.
Chiudo con una considerazione. Almeno personalmente, voto e faccio propaganda per una Lega che voglia meno controlli, meno stato. Non per una Lega moralista e paternalista che si preoccupa per la mia salute. A fare quello ci hanno già provato Pd e 5 Stelle e mi è bastato.
Quindi il mio contributo al dibattito è la domanda: Perchè?
Meno Stato?
EliminaIn verità ha detto meno stato moralista e paternalista, non meno stato in genere. Il post del sig. Longhi pone secondo me un tema di forma più che di sostanza, confermando che, nello scegliere le battaglie politiche da intestarsi, occorre tenere conto del fatto che vi sono elettori della lega che, pure a fronte di un appoggio a politiche economiche keynesiane, sono tendenzialmente dei conservatori in tema di cosiddetti diritti civili e dei libertari su altri temi, di guisa che se il partito intende promuovere certi provvedimenti deve riuscire a comunicare in modo chiaro le ragioni per cui ha deciso di farlo. Confesso che anche io, che certamente non mi abbevero all'informazione mainstream, quando ho visto la notizia mi sono fatto la stessa domanda: "perchè?"
EliminaScusate, sono in mezzo alla neve e non posso dedicarvi molto tempo, ma questo intervento mi spinge a fare una domanda: la notizia qual è? Perché in effetti questo intervento legislativo è un intervento nel senso di fleximan, tutto il resto sono fake news. L’avete capito o no? Perché il disegnino lo ha fatto già Claudio su Twitter, se volete ve lo rifaccio anche sul blog ma mi sembra un po’ ultroneo, anche perché vi ho spiegato quali sono i meccanismi con i quali vi stanno manipolando quindi non possiamo ogni volta entrare nel merito. Questo è chiaramente un problema di metodo, che non vi sta entrando in testa. Lascio alla vostra fertile immaginazione ipotizzare da dove entrerà.
EliminaPensavo oggi, assistendo alla canizza sul tema... ma poi, quale è la percentuale di guidatori che è stata sottoposta almeno una volta all'alcol test? Direi molto più bassa di quelli che hanno votato a cazzo almeno una volta. Il vero pericolo non arriva quasi mai da dove lo si teme, più spesso da dove ti spinge il pericolo temuto. Non ne è forse una bella conferma proprio la faccenda della Tachipirina, come sta diventando sempre più ovvio?
RispondiEliminaLascio un commento veloce.
RispondiEliminaPur essendo perfettamente d'accordo sull'analisi relativa a Tachipirina e Vigile Urbano, non sono affatto un fan di questa riforma. Non chredo che il popolo italiano ne sentisse l'urgenza, non ci sono statistiche di incidenti o mortalità in aumento che giustifichino l'inasprimento di alcune pene che è stato effettuato e, cosa fondamentale, l'argomento non era stato trattato in campagna elettorale.
In generale, credo, dovrebbe valere un principio di fondo per tutti coloro che intendono fare politica: se non ci hai fatto la campagna elettorale, non sono fatti tuoi.
Questo per evitare che qualcosa di molto simile al narcisismo possa muovere le azioni di un politico che, in buona fede, decida di lasciare il segno nel ministero dove si è trovato.
Caro Bagnai,comprendo che a volte ti possano cascare gli ellissoidi, ma tieni duro.
RispondiEliminaSe non lo fai tu il lavoro di metterci in guardia chi lo può fare ? So che è una battaglia impari ma i risultati ci sono.
Dobbiamo solo perseverare. Anch’io nel mio piccolo lo faccio, con risultati inferiori al tuo, ma cerco di non demordere. “Non farti cadere le braccia “ cantava Bennato ( Edoardo) in una canzone del 1973. Tu all’epoca eri un fiulett.
E poi cosa più importante , “Insegnare agli ignoranti” e “consigliare i dubbiosi” sono opere di Misericordia spirituale.
Hai perfettamente ragione. Va vista sotto il profilo della misericordia.
EliminaCommento di un compagno di ciaspolata: “Ma stiamo qua in mezzo alla neve e stai ancora a rispondere a sti rincoglioniti”? Vox populi…
RispondiEliminaNon ha mica torto 😅 buona ciaspolata❗️
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