(...le cose da fare sono tante. Intanto, facciamo il punto della situazione...)
(...bella l'austerità, vero? E in effetti ha funzionato come doveva funzionare. Il dato di agosto, col tasso di disoccupazione al 7,43%, ci riporta ai livelli del febbraio 2009, quando la disoccupazione, sei mesi dopo il crollo della Lehman Brothers, qui in Italia era al 7,46%. Siamo tornati indietro di 14 anni, e in questo, come in altri casi, tornare all'antico è effettivamente un progresso...)
("...gnegnegnè, ma quello che conta è il tasso di occupazione!" Il tasso di occupazione è il rapporto fra occupati e popolazione totale. Lo vedete qui, coi dati dell'ISTAT. Il livello raggiunto ad agosto, pari al 61,5%, è il massimo storico rilevabile sui dati mensili pubblicati nei siti ISTAT e OCSE, che partono rispettivamente dal 2004 e dal 2005...)
(...certo, i dati trimestrali OCSE ci dicono che in termini di tasso di occupazione l'Italia non è messa bene. La sua posizione relativa, inizialmente di circa 8 punti più bassa rispetto a Germania e Francia, si è deteriorata nel tempo, in particolare quando il tasso di occupazione tedesco è decollato in seguito alla riforma del mercato del lavoro - i famosi "minijob", ve li ricordate? - e poi quando il nostro tasso di occupazione è andato in picchiata a seguito delle politiche di austerità. La storia è sempre quella, da qualsiasi angolo la si veda. Le politiche fatte "pensando alle generazioni future" (?) hanno aggravato le condizioni di arretratezza relativa di queste ultime. L'idea che si possa fare il bene dei figli facendo il male dei padri è stata instillata nei figli in ogni modo possibile, e ha abbastanza attecchito, ma non tiene né sotto il profilo logico né sotto quello statistico: nel mondo di oggi vivono i padri coi figli, e quindi chi peggiora oggi le condizioni di vita peggiora anche quelle delle generazioni future...)
(...tuttavia, i dati sul tasso di disoccupazione ci confortano in qualche modo. Qui l'anomalia, apparentemente positiva, è costituita dalla Germania, che viaggia attorno al 3%. Non so come potrà sopire le tensioni inflazionistiche con un tasso di disoccupazione così basso, ma lo scopriremo strada facendo. Da noi la disoccupazione, che era maggio 2021 era ancora a due cifre, è scesa più rapidamente che in Francia e ora è al livello di quella francese, ma in calo, mentre quella francese è in lieve aumento...)
Calo lento della disoccupazione per effetto della demografia in calo. Certo che se si aprono le porte all'immigrazione, come anche questo governo sta facendo, poi disoccupazione e povertà torneranno a crescere.
RispondiEliminaper un quadro complessivo sarebbe utile inserire altri indici, quello della povertà assoluta ad esempio. Non imputo a nessuno in particolare quello che sta succedendo, ma non si possono non vedere le file sempre più numerose di persone davanti alla caritas o la calca di persone che affollano i supermercati per il carrello tricolore. E' umiliante per la dignità della persona, ed è un fallimento di una classe politica incapace di dire di no alla morte in ucraina o di lottare per regalare una vita dignitosa (e non umiliante) a milioni di italiani. Tant'è..spero vivamente che il dio formattatore bergogliano esista davvero
RispondiEliminaVolevo formularlo in maniera più tecnica il commento ma mi sembrava troppo banale che solo l'indice dell' occupazione non basta. Lo disse anche il nasone da Firenze " venite ad investire in Italia dove il salario dei lavoratori è il più basso d'Europa!"
EliminaSarebbe interessante che qualche volenteroso rifacesse a 6 anni di distanza la bella analisi che è stata fatta in questo post.
RispondiEliminahttps://goofynomics.blogspot.com/2017/08/la-disoccupazione-in-teoria-e-in.html?m=1
Siamo in attesa di una convincente esposizione dei motivi che ti trattengono dal farlo, visto che il metodo ve l'ho insegnato. Oggi per queste cose ci sono Giuseppe, Gianclaudio, ecc.: i tanti amici che hanno approfittato in modo costruttivo di questa esperienza. Io devo fare altro e sono uno.
EliminaDa notare che i figli di 10 anni fa oggi sono i padri (non sempre, ma ci siamo capiti).
RispondiEliminaE' interessante il confronto tra Italia e Francia.
RispondiEliminaIl tasso di occupazione in Italia è prima sceso abbastanza gradualmente per poi risalire dal 2013-14 (sarebbe interessante capire perchè), per arrivare ai livelli pre 2008 appena prima del Covid.
In Francia invece c'è stata una batosta più ripida per poi rimanere molto stabile pur facendo molto deficit ma senza recuperare completamente.
Poi arriva il covid ed è interessante notare come la botta al tasso di occupazione causata dei lockdown sia stata più pesante in Italia ma che (in assenza dei vincoli europei) sia stata assorbita relativamente in tempi molto brevi in entrambi i paesi, in particolare rispetto alla crisi del 2008.
Semplicemente perché durante la crisi del 2008 non hanno avuto il coraggio di mettere da parte stupide formalità , al contrario del 2020 quale le hanno fatte sparire tutte ( vedasi la famosa regolina del 3%)
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