sabato 4 ottobre 2025

Astensione e risultato elettorale

Chiedo scusa! Metto qui a verbale del Dibattito un'osservazione che ho visto fare a pochissimi: me stesso

il prof. Magnani:


e un'altra persona di valore che sicuramente non vuole essere nominata (nel senso: non qui! Magari in un cda sì, e ne avrebbe tutti i presupposti, ma non nel blog...).

Tengo la formulazione di Carlo: fino a qualche anno (ma forse mese) fa, con un'astensione pari a metà degli aventi diritto in una regione tradizionalmente rouge la sinistra avrebbe vinto con 20 punti di distacco (60 a 40). Il fatto che abbia perso con 8 punti (44 a 52) è una assoluta novità, soprattutto se consideriamo l'azione di disturbo dei partituncoli, alcuni dei quali, per quanto di ideologia "comunista", nei fatti assolvono al compito di sottrarre voti a noi (mi riferisco a Rizzo & Co.).

Pare quindi che a scoraggiarsi, o magari addirittura a votare a destra, siano stati gli elettori di sinistra.

Sarà una tendenza locale o nazionale?

Lo scopriremo presto, osservando le prossime due regioni "progressiste": Toscana e Puglia. Sarà interessante poi tirare le fila del discorso, cosa per la quale mi affiderò a Claudio, l'unico analista elettorale di cui mi fidi ex post, avendo avuto plurimi benefici dal fidarmene ex ante! Se dovesse emergere qualcosa di simile a una effettiva presa di coscienza da parte degli italiani dei danni catastrofici che il PD ha inflitto al Paese ne sarei sorpreso (mi rammarica dirlo), ma naturalmente molto lieto. In realtà credo che una consapevolezza a questo livello non ci sia, non ci possa essere (lo vediamo nel prossimo post), e quindi o il fenomeno che si è manifestato nelle Marche è destinato a restare estemporaneo, o, se si consolida, ci sarà da interrogarsi sulle sue ragioni. Probabilmente, il fatto che il "progressismo" si manifesti come l'occuparsi delle sorti di qualsiasi popolo tranne che del proprio potrebbe aver giocato un ruolo, per quanto la presa emotiva di questo messaggio possa essere forte sugli sprovveduti o su coloro cui non incombe il compito di portare la pagnotta a casa (i cosiddetti "ggiovani"). Chiamiamola eterogenesi dei fini! Ci piacerebbe che il voto fosse guidato da un apprezzamento corretto da parte degli elettori delle effettive dinamiche di classe, ma possiamo tranquillamente accontentarci del fatto che esso sia guidato da una ripulsa istintiva, sempre da parte degli elettori, delle dinamiche di classe fasulle che vengono proposte loro dai "progressisti", purché il risultato sia quello che deve essere!

E intanto l'abbiamo messa a verbale, a beneficio delle vostre osservazioni, e di quelle altrui che eventualmente vorrete riportarmi.

9 commenti:

  1. Un osservazione. Dopo il movimento che c'è stato per Gaza spero che nessun schizzinoso starà a casa alle elezioni o "non vi voto più" o "avete traditoh". Ci stanno le critiche costruttive, ma siamo in battaglia e serve compattezza e senso di responsabilità, che vuole dire esserci. I nostri nemici sono molto organizzati e ideologici, speriamo che anche noi lo diventeremo..

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  2. Il motivo della debolezza della sinistra è presto detto: sono specialisti nel prendere un bel posto e trasformarlo in uno schifo. Man mano che la gente si trova circondata dallo schifo smette di votarli.

    Ora, io sono molto felice dei nostri risultati elettorali, rimango tuttavia deluso dal fatto che ciascun sinistroide debba aspettare di trovarsi personalmente circondato dal degrado più totale prima di cambiare idea. Non potrebbe prevederlo? Non poteva prevederlo 40 anni fa che prima o poi il degrado avrebbe bussato anche alla sua porta?
    Questa cosa proprio non la capisco.


    (A proposito di schifo, non si potrebbe fare qualcosa per togliere le montagne di spazzatura che si trovano sul ciglio delle strade di diverse regioni italiane? Penso che quella sarebbe una mossa meno divisiva di altre ma comunque utile)

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  3. "Perché la macchina amministrativa di cui disponiamo, logorata da anni di austerità a trazione PD, non è in grado di assorbire il carico di lavoro necessario per seguire la mole di spesa che astrattamente sarebbe necessaria per rimettere in piedi la baracca."

    Parole sacrosante ma inquietanti. Quando leuro sarà tramontato come faremo a fare una efficace politica fiscale delle dimensioni necessarie per resuscitare e rimettere in salute il mercato interno senza forzare le nostre istituzioni già mortificate e destrutturate dal vincolo esterno?

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    1. Hai commentato sotto il post sbagliato, non so perché. Questo commento evidentemente era destinato al post successivo…

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  4. In altre parole a determinare lo spostamento del baricentro elettorale sono soprattutto temi come la sicurezza e il degrado.

    Che sono comunque buoni temi, anche se non quello da noi auspicato. Tra l'altro riconducibili all'aspetto economico: "se il luogo in cui vivo diventa più sicuro e gradevole non devo spendere per comprare un'altra casa, quindi le mie disponibilità monetarie aumentano."

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    1. Sicuramente la sinistra ha dimostrato tutto il suo classismo nel momento in cui ha abbandonato il tema della sicurezza.

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    2. Io invece credo sia sempre il portafoglio, quello lo capiscono tutti: a punire Draghi e purtroppo anche chi lo sosteneva fu vedere i prezzi (in primis bollette e carburanti) schizzare rapidamente all'insù. Avevano promesso la pioggia di miliardi e i bonus per tutto, e gli italiani si fidavano, invece ...

      Adesso l'esecutivo dal 2022 qualcosa di buono e visibile lo ha fatto, e invece da sinistra arrivano solo due cose sul lato "schei": salario minimo e reddito di cittadinanza (ultimo Tridico per il voto in Calabria).

      Il salario minimo magari qualche favore lo riscontra quando si parla in linea di principio, ma paga il fatto di non venire da un'elaborazione convinta e valida: cosi come gli italiani valutano il costo della vita non in base ad un grafico ISTAT ma in base a quanto manda da pagare Enel o simili, cosi milioni di lavoratori che stanno sopra al salario minimo sanno che quell'aiuto a loro non spetterà, e un precario o un disoccupato purtroppo antepone il riuscire a lavorare in modo stabile alla retribuzione oraria. E poi pensionati e altri che non cercano un lavoro non sono toccati. Quindi Schlein disco rotto sul salario minimo ha abbastanza sbagliato il tema, ma come dicevo succede quando le proposte le butti li senza un'elaborazione e un percorso dietro.

      Il reddito di cittadinanza è invece è ancora una carta giocabile credo. In Sardegna secondo me era stato un dei temi ahime vincenti. Calabria con Tridico, Campania con Fico e Puglia che è la regione di Giuseppi saranno veri test

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  5. Azzardo una spiegazione che magari sarà subito contraddetta dalle regionali in Toscana, luogo dove si concentrano i piddini più inossidabili , e si basa sul dato incontrovertibile che tutto ciò che essi gestiscono si trasforma in m...
    Ma i piddini sono anche una consorteria basata sul semplice interesse, e se le cose degradano troppo ( e c'è meno da spartire ) degrada anche l' interesse della truppa a sostenere la consorteria con il voto.

    Da l'altra parte anche il non piddino che vede il crescente degrado trova da questo una seppur debole motivazione a votargli contro.

    Ma sarà un effetto duraturo? Non credo, essendo la memoria politica italiana molto labile e i piddini specialisti nel creare opportune "narrazioni " ( non saremmo così €uroincaprettati senza la loro "€uronarrazione") e alla fine ce la faranno a riprendersi il potere, magari riciclandosi "opportunamente" come nel 1991.

    Perché l' erba cattiva non muore mai e quella buona ne verrà sempre soffocata se non viene ben curata.

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