lunedì 14 aprile 2025

Ancora sul declino

Ricordate il "grafico della vergogna", quello presentato al #goofy4?

Ve lo riporto qui:

Qualche giorno fa Branko Milanovic ha twittato un grafico simile:


dove le differenze sono due: il riferimento è il Pil mondiale, e viene aggiunta la Polonia. Il messaggio però è lo stesso: il punto di arresto del recupero e quello di inizio del declino grosso modo coincidono.

Mi è venuta voglia di ripetere l'esercizio, e l'ho fatto usando i dati dei World Development Indicators:


Qui si vede in effetti una differenza fra il rapporto al Pil pro capite mondiale e a quello dell'Eurozona. Rispetto all'Eurozona l'arresto (il punto di massimo relativo, quello dove si arresta una lunga serie di crescita) è nel 1988, mentre rispetto al Pil mondiale leggermente dopo, nel 1992; di converso, l'inizio del declino, cioè l'altro punto di massimo relativo (quello dove inizia una lunga serie di decrescita) è nel 2001 in entrambi i casi.

A questo punto, visto che qui desideriamo stare ahead of the curve e che eravamo stati autorevolmente raggiunti, mi è venuta voglia di fare un passo avanti, che sicuramente anche altri avranno fatto da qualche parte, calcolando il rapporto fra il Pil dell'Eurozona (EMU sta per Economic and Monetary Union) e quello mondiale. Il risultato è questo:

e si vedono alcuni dati interessanti: ad esempio, per l'Eurozona il periodo dello SME credibile (dal 1987 in poi) è un momento di grande accelerazione, mentre noi in quel periodo ci fermiamo, il che significa, in sostanza, che la Germania all'epoca ci guadagnò più di quanto noi ci perdemmo, o almeno così sembra. Al contempo, anche l'Eurozona è in declino dall'inizio del secolo, con un massimo relativo nel 2001.

Sembrerebbe di poter dire che quello che ha fatto il male delle parti non abbia fatto il bene del tutto.

Prevengo un'obiezione (in realtà, ce ne sono varie: anche se il 2002 è stato il primo anno in cui abbiamo avuto l'euro in tasca, è pur vero che i tassi di cambio fra valute europee erano fissi irrevocabilmente dal 1999 e sostanzialmente dal 1997, ad esempio): nel 2001, più esattamente l'11 dicembre, è successa anche un'altra cosa, l'ingresso della Cina nel WTO:


Indubbiamente un evento che ha segnato un incremento del peso della Cina nelle relazioni commerciali, e di conseguenza nella distribuzione del Pil mondiale:


Un fattore confondente non da poco, ove si vogliano accertare le responsabilità della moneta unica, e della conseguente necessità di una guerra fratricida sui salari fra Paesi dell'Unione Europea, nel declino che abbiamo documentato.

Restano due considerazioni: la prima è che la progressione della Cina era iniziata prima del nostro declino, e che gli Stati Uniti, nonché il resto del mondo, hanno "tenuto botta" molto meglio di noi rispetto a questa progressiva affermazione della Cina, il che significa, in tutta evidenza, che noi ci abbiamo messo del nostro dotandoci di istituzioni che ci hanno reso più fragili, non più forti, nel panorama della globalizzazione.

La seconda è che, per quel che mi riguarda, io non ho particolarmente voluto né l'ingresso dell'Italia nell'euro né l'ingresso della Cina nel WTO, e non mi sentii all'epoca particolarmente coinvolto in un dibattito circa l'opportunità di favorire questi ingressi. Semplicemente, queste cose accaddero, e solo un ristretto numero di esperti si pose qualche domanda (e fra questi non c'ero io, che all'epoca ancora non mi occupavo di Cina e non partecipavo al dibattito pubblico, né tanto meno potevo ambire a crearlo ove non ci fosse, come poi fu dieci anni dopo).

Resta il punto che forse l'ultimo grafico ci spiega meglio di tanti discorsi quello che sta succedendo oggi (si veda ad esempio l'intervista del da voi vituperato Giorgetti su Libero), e che se continuiamo così fra una ventina d'anni il nostro peso sul Pil mondiale sarà ampiamente sotto la doppia cifra.

Ci saremo condannati all'irrilevanza: il "gigante economico, nano politico e verme militare" sarà diventato un nano economico per essere stato un verme politico (ovviamente restando un verme militare).

Sipario!

(...e buona giornata!...)

49 commenti:

  1. Alcune domande: 1) la crescita economica della Cina è avvenuta a maggior discapito dell'UE rispetto agli USA, perchè l'UE ha risentito maggiormente della concorrenza sul commercio delle merci, mentre l'economia USA, essendo più spostata sui servizi (soprattutto tecnologici), ne ha risentito meno? 2) Se la prima considerazione ha senso, questo dovrebbe spingerci ad avere molto cautela nell'aprirsi eccessivamente all'interscambio commerciale con la Cina? 3) il resto del mondo ha risentito minimamente della crescita cinese perchè la loro economia è soprattutto legata a produzione e commercio di materie prime?

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    1. ***spingerci ad avere molto cautela nell'aprirsi eccessivamente all'interscambio commerciale con la Cina?***
      Ma è OVVIO!. "la Cina è (stata) un' opportunità" , come blaterava il disastroso "occhialaio di Livorno", solo per la Germania che per ventanni ha venduto alla Cina gli strumenti e la tecnologia per far concorrenza alle NOSTRE industrie.
      Ma il problema grave è che nemmeno i nostri "imprenditori" l' hanno capito , perché si sono convinti che per continuare a quadagnare bastasse comprimere i salari importando "krumiri"( e su questo, "sindacati&sinistra" peggio pure ...)

      Ed ora il disastro è completo : la Germania si trova schiacciata dalla concorrenza della Cina e noi da quella di India bangladesh e Vietnam...
      E dopo l' India sto appunto aspettando il prossimo viaggio di Tajani per aprire "i mercati" anche con gli "altri".😎

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    2. Sento un po' di luogocomunismo nell'aria. I servizi contano per il 79,7% dell'economia USA, per il 74% dell'economia europea (dati 2019 a prezzi correnti, ho scelto un anno precedente alla turbolenza). Loro hanno 3% in più sui servizi finanziari e su quelli pubblici (ad esempio la difesa), 2% in più sull'ICT, e 3% in meno sui servizi legati al commercio e turismo. Mi sembra una differenza strutturale significativa (e intuitiva) ma non determinante, anche perché operare nell'ICT significa essere più, non meno, legati alla Cina.

      Nel resto del mondo ci sono anche Giappone, Taiwan, Regno Unito, Australia, Canada, ecc. Non stiamo parlando solo del Congo! Quindi anche la seconda osservazione la capisco poco.

      Gli USA sono cresciuti perché hanno deciso di farlo, e noi abbiamo deciso il contrario.

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    3. Due modelli estremi e fittizi di sviluppo, inteso come crescita della produzione, della ricchezza "scambiata". Uno basato sulla decrescita dei salari, che massimizza la quota profitto agendo sulla diminuzione delle paghe. Uno basato sulla crescita dei salari a sostenere una domanda crescente. Quale dei due è intrinsecamente limitato (suggerimento: un salario negativo non è stato ancora inventato)? Quale dei due impone la costante ricerca di "nuovi mercati" su un pianeta dalla superficie sferica e, dunque, finita? Quale finisce per segare il ramo su cui è seduto? Ogni approccio reale è nel mezzo, ma che alcuni abbiano più futuro di altri è cosa di buonsenso... non c'è poi da rimanere molto stupiti dei risultati di un'area che ne ha scelto uno scarsamente razionale, almeno in un ragionamento di prima approssimazione.

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  2. Molto interessante. Ho una domanda: trattando l'analisi di Area Euro e Pil Pro-Capite può avere rilevanza il fatto che negli anni siano entrati nell'EMU paesi a basso Pil Pro Capite o, visto il loro peso ridotto, è del tutto trascurabile nella sostanza dell'analisi?
    Grazie e buona giornata,
    Giuseppe

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    1. No, direi di no. L’Eurozona nel 1960 non c’era, la serie è ricostruita coi dati di tutti gli attuali Paesi membri, gli ultimi arrivati sono a forte crescita, quindi eventualmente direi che il loro inserimento nell’aggregato mitiga l’effetto “declino”.

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  3. Forse divisi è meglio, perché se si compete sui salari banalmente si va al ribasso, se c'è una vera competizione, una vera corsa, io voglio fare meglio di te, facciamo il derby, allora forse si può migliorare come prima. Ovviamente questa corsa potrebbe sfociare in guerre, ma vedendo il Pil d i bimbi mai nati di questi anni il risultato è molto simile a una guerra

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  4. Mi sfugge la logica hegeliana che ha portato gli americani a volere la Cina nel WTO e contemporaneamente appoggiare, o ispirare direttamente, la nascita della UE..un colossale errore di pre-visione o un azzardo mal calcolato? O semplicemente una necessità?

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    1. Non dovrebbe essere difficilissimo risalire alle analisi fatte all’epoca. Un pezzo del ragionamento a uso del popolino era: con l’apertura al commercio la Cina si democratizzerà. In realtà, quello di cui avevano bisogno di occidentali era un gigantesco esportatore di deflazione salariale. Alla fine, il dibattito sulla Cina nel WTO Credo sia una riedizione di quello ricardiano sulla corn law. I problemi cambiano veste, ma sono sempre più o meno gli stessi.

      Quanto all’unione europea, sono anni che cerchiamo di capire perché gli americani l’abbiano voluta e che cosa vogliano da essa. Il senso di questo post però è che questa domanda si sta svuotando di significato di pari passo con lo scivolamento verso l’irrilevanza di questa bella famiglia di popoli e di Stati.

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    2. In effetti potrebbe essere questo il progetto visionario e colonialista degli angloamericani: ridurre al de minimis le economie europee usando la cina come fabbrica del mondo e come deterrente per possibili velleità espansionistiche del Giappone

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    3. Non so se sia un progetto. L’importanza che ci attribuiamo è sicuramente superiore a quella che ci attribuiscono gli USA, questo l’ho imparato molto chiaramente da Giandomenico Majone. Al “de minimis” ci siamo ridotti noi adottando l’euro sul quale, nota bene, abbiamo costruito una narrazione di antagonismo al dollaro che, come sottolineato più volte, non aveva un senso (e suggeriva anche una genesi del progetto slegata da alcune logiche statunitensi). Veramente c’è molto che mi sfugge, o meglio che mi sfuggirebbe se desiderassi ricondurre il tutto a razionalità.

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    4. L'idea che mi sono fatto è che non serve un'escalation al piano "di controllo del mondo" più complesso possibile, perché le variabili sono tantissime su una scala temporale che snerverebbe chiunque.
      In Cina, il know-how, ce lo portavano chi poteva (tra cui ricordo casi nostrani). Leggere David Graeber aiuta molto anche a riportare sulla scala umana quello che altrimenti sembra la madre di tutti i complotti. E forse ha ragione nel dire che volevano settorializzare il mondo.
      Detto questo, la Cina è una potenza mondiale che ad un certo punto della propria storia si chiuse in un assolutismo isolazionista che bastò a se stessa fino a quando la modernità portata da noi europei la mandò in pezzi. Perché ora dovrebbe interrompere un nemico (forse meglio dire avversario), mentre sta compiendo un errore?. Credo che lo sappiano da sé che il mercantilismo è un'arma, no?
      Per quanto riguarda Lunione, non avevamo concluso che fosse un progetto di sinistra? Come negli USA così anche in Europa le varie menti si succedono naturalmente a causa della biologia, non può esistere un grande piano invariabile nel tempo, come ci ricorda il cavalier cipolla.
      Io penso che il "perché" originale de Lunione sia molto indietro nel tempo e che ora risponda esclusivamente alle logiche di un conflitto tra destra e sinistra che dura da un bel po' (con fasi più o meno acute).

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    5. Questa storia dell'Unione progetto di sinistra da chi l'hai sentita? Forse volevi dire progetto della sinistra? Non è la stessa cosa.

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    6. quel che sembra certo è che la cina ha svolto fin troppo bene i compitini e che la UE si è ritrovata tra l'incudine e il martello senza capirci una beneamata. Capita quando piazzi ai posti di comando degli utili idioti al soldo delle multinazionali apolidi, le quali probabilmente hanno "inventato" sia la Sinistra che l'Unione Europea. La prossima domanda è d'obbligo: Trump ci è o ci fà?

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    7. ***Trump ci è o ci fà?***
      Ci prova.
      Che poi ci riesca è un altro discorso, la vedo difficile che possa deviare un treno in corsa 😟.

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    8. In effetti, la preposizione articolata attribuisce la corretta responsabilità.

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    9. Il problema è che la sinistra non è di sinistra.

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  5. Negli USA la "paura del Giappone" credo sia passata definitivamente 30 anni fa, l'avversario imperiale ora é (comprensibilmente) la Cina. Forse permetterle di entrare nel WTO fu da parte loro un semplice errore di valutazione.

    P.S.: Perché nel post usa il "noi" per riferirsi all'Unione Europea? O forse è un "noi Europa" visto che, come ripete spesso, si sente europeo ma non europeista! :-)

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  6. So che è brutto da dire e che mi biasimerete ma certe volte penso(anche se è un pensiero cattivo, non me ne vogliate ) che l’unico modo per fermare il declino sia, paradossalmente, un grave evento, un grave errore commesso dall’Unione, un po’ come quando l’URSS decise di usare le armi contro i suoi paesi satelliti così da svegliare i comunisti dell’epoca. Può sembrare un pensiero cattivo(e lo è) ma ha una logica, per quanto contorta: il declino é un concetto progressivo, del quale é possibile non accorgersene o far finta che non ci sia, col rischio di prolungare ancora di più il problema che lo ha causato.All’opposto, un gravissimo errore della commissione metterebbe subito in luce le contraddizioni dell’Unione al punto da renderle innegabili anche ai più ciechi: ho timore che sia l’unico modo per non prolungare questo strazio. Naturalmente, quando ho questi pensieri, tendo a non pensarci più, poiché sono un po’ cattivi, eppure non vedo molte alternative. Speriamo che l’unione collassi senza questo evento traumatico!

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    1. non so se può essere catalogato come evento traumatico ma la solidità del progetto europeo si è incrinata di brutto a partire dallo scandalo VW per finire con le armi tedesche non adatte alla guerra sul campo (notizia di oggi), cioè da quando il mondo ha capito la fuffa dietro l'apparenza teutonica, la tanta polvere sotto il tappeto di una nazione con tanta chiacchiera e poco distintivo. Oltre a Bagnai, che fa tana alla Germania ogni volta che quest'ultima gonfia il petto, ci vogliamo ricordare i millemila aiuti e favori alle banche e all'economia tedesche, neanche fosse la fiat dei bei tempi? Hanno ragione da vendere Bagnai e Borghi, la malata d'europa è la nazione su cui concentriamo tutta la nostra speranza, un'opulenta prostituta pronta a vendersi, e venderci, al miglior offerente. Anche ora, che rischia la guerra in prima linea, ci vuole convincere che il riarmo è un bene per l'economia dell'unione grazie alla loro tecnologia. Le sturmtruppen facevano ridere di più

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    2. Più che altro fa riflettere il fatto che il declino è tale che mi venga il pensiero che un evento negativo possa in qualche modo aiutare.Anonimo, penso che, purtroppo, per convincere certa gente ci voglia un evento più traumatico di quelli che citi, anche se spero vivamente che non ce ne sia bisogno

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    3. Anonimo: i tedeschi passano dalla fase "Barbarossa" alla fase "Molotov-Ribbentrop" senza porsi problemi di coerenza .
      Per questo affermo da molto tempo che la Russia è nostra nemica per interposta Germania . Il buon Dio pose le Alpi fra noi e loro: non unisca dunque l'uomo ciò che Dio ha diviso .

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  7. Ineccepibile .
    Gli imprenditori italiani però non pensano come quelli tedeschi .
    Esempio: perché non semplificare il lavoro degli imprenditori onesti facendo il "cedolino elettronico" attraverso l'INPS?
    In analogia alla fatturazione elettronica (che funziona e consente veri risparmi di tempo e procedure ) : il datore di lavoro manda tutti i soldi del costo lavoro all' INPS che lo gira al lavoratore dopo aver trattenuto tutte le trattenute .
    Per il datore di lavoro: fine delle attività amministrative e rilevamento del costo certo , IRAP compresa .
    Per il lavoratore: certezza di ricevere i soldi secondo le leggi e versamenti contributivi certificati .
    Perché non si fa ?
    Risposta mia: perché allo "stato burocratico" conviene creare sanzioni e problemi piuttosto che risolverli .
    E' solo un esempio , ne ho almeno altri 20 ma sono giuridicamente più complessi da descrivere .

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    1. Forse la risposta è sotto: perché INPS è impegnata in altre cose?

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    2. Che tra parentesi svolge anche male ma è fuori tema....

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  8. Ha senso riportare questo declino al fatto che la Germania, via euro, ha aumentato il suo surplus commerciale piu' con i paesi Ue che con la Cina ? Come ci ha fatto notare in altri post. E che quindi la madre di tutti i problemi ( o quasi ) e' sempre la stessa, la Germania ? Perche', se cosi' fosse, e i tedeschi tornassero a fare investimenti pubblici, come sembra vogliano fare vista la recente modifica costituzionale, forse almeno in parte questo declino si attenuera'. E in questo senso l' apprezzarsi dell' euro sul dollaro potrebbe gioco forza accelerare questi investimenti e far riprendere all' UE quote di mercato nel mondo ( non potendo piu' esportare come prima causa rivalutazione della moneta o crei domanda interna o muori definitivamente ). O faccio confusione e devo schiarirmi le idee ?

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    1. Semplicemente “tagliare i salari gli uni rispetto agli altri” significa “tagliare una componente di Pil gli uni rispetto agli altri”, ipotizzando che l’altra (i profitti) crescano più che proporzionalmente perché alimentati dalla domanda estera (esportazioni). Quanto è probabile che gli altri creino da noi più reddito di quanto noi ne distruggiamo? Si perde spesso di vista il fatto che le politiche di austerità sono politiche di ridistribuzione del reddito verso l’alto, cioè verso quelle fasce di reddito che, oltretutto, hanno una bassa propensione al consumo, e quindi non attivano un forte moltiplicatore keynesiano. Questa è un’altra sfaccettatura della irrazionalità multifattoriale del sistema in cui siamo simpaticamente bloccati.

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  9. Il problema che io vedo al giorno d'oggi è che il declino fa parte dell'intera esistenza dei giovani. Essi sono nati in una nazione italiana che arranca e non mancano mai coloro che sparano sullo stato e sulla politica con luoghi comuni che fanno solo danni, quindi sono abituati e forse alcuni rassegnati ad un futuro incerto e probabilmente peggiore del presente.
    L'autorazzismo che nacque (forse) con il Grillo versione comico, si è propagato a tutti i livelli e a tutte le fasce d'età. Vero è che si è sempre detto "piove, governo ladro", ma la totale distruzione della fiducia nella classe politica, rende estremamente problematico trovare una soluzione, perché parliamoci chiaro, senza politici validi non intraprenderemo mai un percorso di risanamento dai danni causati dalle istituzioni europee.
    In questo momento abbiamo donne e uomini validi, speriamo di fare qualche passo nella giusta direzione.

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    1. Da giovane però voglio aggiungere un particolare alla tua affermazione. I miei coetanei(e i più giovani ancora) hanno interamente vissuto nell’epoca dell’euro, il che rende difficile per loro immaginare come fosse il mondo prima di quest’ultimo, per cui certi discorsi hanno più difficoltà a capirli . Pochi riescono a mettere in discussione le politiche europee, che percepiscono come “naturali” e quindi non criticabili, perché hanno sempre vissuto sotto lo schiaffo dell’Europa. In sostanza , è difficile argomentare dicendo che si stava meglio prima, se parli ad una persona che prima non esisteva neppure. Non mi linciate(ed evitate di fare gli scontrosi, che certe volte noto che ci andate troppo forte con me!) . Un saluto

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    2. E c hai rotto il cazzo idivev, smettila di fare il verginello per cortesia. (Giusto per non andarci pesante e assolutamente senza fare scontroso)

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    3. Marco, ognuno ha il suo modo di porsi. Però avrei preferito che ti fossi espresso sul tema, più che sul mio modo di pormi. L’importante è che un’ argomentazione sia corretta, poi il modo di porsi di una persona è sempre l’ultimo dei problemi( a meno che non sia cafone, ovviamente, ma non è il mio caso).

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    4. Sono d’accordo con Marco: qui nessuno ti ha maltrattato, tutte queste smancerie te le puoi risparmiare, o puoi imparare a replicare.

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    5. In verità l’ho scritto poiché l’altra volta tu, Alberto, dicesti (cito) “ fai parte della generazione snow Flake, quindi penso ci abbandonerai” quindi mi sono giustamente posto sulla difensiva. È stata solo una reazione a questo commento. Però son felice che abbia iperreagito

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    6. Non fare il furbino con me, caro amico. Se ti ho detto che sembri uno snowflake un motivo c’è: ed è che fin dall’inizio hai lamentato aggressioni che nessuno ti aveva fatto. Ora, tu forse sei nato ieri, nel qual caso sei assente giustificato. Io no, purtroppo. Tutto quello che somiglia a un tentativo di trollaggio lo incenerisco subito. Per esempio, qui respingiamo con perdite il tuo tentativo di farci passare per una accozzaglia di invasati aggressivi. Prova in un altro modo, e magari anche da un’altra parte. Se invece sei veramente così, allora forse hai bisogno di aiuto e te lo dico con sincera partecipazione. Nel mondo ci si confronta, prima di uscire di casa fatti crescere un epidermide altrimenti ogni soffio di vento sarà una sofferenza insopportabile.

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    7. Alberto, io penso invece che siate tutti brave persone . Anzi, mi scuso per aver dato un’impressione sbagliata di me. Purtroppo, su internet, il fatto che il mezzo sia spesso limitato(solo la scrittura) può portare a interpretare male ciò che uno scrive, poiché non si vedono le espressioni del volto e il resto. Posso assicurarti che, se mi vedessi mentre scrivo o parlassi con me, avresti un’impressione del tutto diversa.Io non andrei mai sul tuo blog solo per disturbare o dare di voi un’impressione sbagliata. Ricordiamoci sempre che dialoghiamo, usando un mezzo( la scrittura) che facilmente può portare a fraintendimenti, visto che manca tutto un altro pezzo della comunicazione. Anzi, a dir la verità, ho sempre apprezzato i tuoi articoli e i commenti di tutti. Purtroppo, non ho molte abilità sociali e questo si riversa su dei commenti che possono apparire offensivi, ma non è nelle mie intenzioni. Un saluto.

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  10. Una mirabile sintesi:
    “I geni di Bruxelles cosa ci vorrebbero far dire? Dobbiamo abbracciare i tedeschi e magari aprirci ai mercati cinesi, facendo guerra agli americani e ai russi?
    Cioè, proprio non serve il master alla Louis per capire che se fai guerra ai tuoi fornitori e ai tuoi clienti e se pensi di fare un accordo coi tuoi concorrenti o sei stupido oppure sei a libro paga di altri.
    Io penso che a Bruxelles ci sia gente pagata per fare gli interessi di altri, che non siamo noi, perché altrimenti non si spiega. Altrimenti non si spiega!”

    Due sole piccole ricalibrazioni.
    La prima. Va bene che ci si trovava a parlare a Roma, ma la dizione corretta avrebbe dovuto essere: “non ci vuole un master in Bocconi ...”, perché il pesce comincia a marcire dalla testa. E se gli imprenditori del nord, in libera uscita, s'affidano nuovamente agli ingegneri a libro paga, che inventano qualche nuova-vecchia formula accattivante, ad esempio: la bburocrazzzia corrrrotta, er debbbito pubbbblico, in attesa di qualche nuova miserabile controdelocalizzazione a scadenza dei subappaltanti, come accaduto non troppi anni fa, siamo finiti tutti, e per sempre.
    La seconda. Non bisogna stare a necessariamente Bruxelles per ricevere doni.

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    1. L.U.I.S.S. (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali): è un acronimo non un nome.

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    2. Altresì nota come Pro Deo (un ateneo dalla storia istruttiva).

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    3. youtube subtitle downloader
      Mannaggia a me!
      Dovevo ricontrollare, mica m'ero messo a riscrivere sotto dettatura.
      Comunque l'importante erano gli ingegneri della Bocconi.

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  11. OT: questa la PEC arrivata oggi da INPS:

    "Spett.le Azienda,

    con la presente desideriamo informarLa che l’esonero Giovani Under 36, di cui ha beneficiato per le assunzioni/trasformazioni effettuate negli anni 2021 e 2022, è stato finanziato con Fondi europei.

    In particolare, l’esonero è stato sostenuto a valere sul Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (PON SPAO) Asse 6 “Interventi React Eu” e finanziato con risorse FSE – REACT EU. La misura è stata avviata per sostenere l’occupazione e superare gli effetti della crisi causata dalla pandemia Covid-19 e le sue conseguenze sociali, nonché per promuovere una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia.



    Con la presente La invitiamo, inoltre, ad informare (es. con email o altra modalità che riterrà più opportuna) i suoi dipendenti del cofinanziamento con i Fondi europei (FSE – REACT EU).

    Certi della Sua collaborazione, porgiamo cordiali saluti."

    questa la mail informativa inviata ai dipendenti:

    "c.a. Nome Cognome dipendente,

    si trasmette comunicazione INPS in calce, per una piena comprensione dell'asserito "finanziamento europeo" si informa che l'Italia risulta contributore netto dell'Unione Europea per oltre 5.000 miliardi di € nel budget UE consolidato 2008-2018 (https://commission.europa.eu/publications/eu-budget-2018-financial-report_en?prefLang=bg).

    Cordialmente


    ps: non esistono "Fondi Europei" sono tasse dagli italiani che vanno in europa e tornano indietro decuratate del contributo dato agli altri paesi e dei costi dell'amministrazione europea."

    segnalo perchè potrebbe essere utile occasione per altri!

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    1. Puoi anonimizzarla e mandarla al mio indirizzo istituzionale? Abbiamo INPS in audizione questa settimana, chiederemo quanto ha speso per diffondere questa fondamentale informazione.

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    2. Ma porca di quella troia! Una cosa incredibile! Vabbè, faremo tutto un conto…

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    3. P.s.: tu hai fatto benissimo. Quello che hai fatto lo stiamo trasformando in legge.

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  12. Se si ripete l'esercizio anche con Regno Unito e Stati Uniti, si otterranno parabole simili. Evidentemente, non può essere l'euro la principale causa di tale fenomeno.

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    1. Questa è un’obiezione intelligente. Merita una risposta.

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