Vivaldi diceva che i numeri son per i coglioni, ma si riferiva a quelli del basso continuo e i coglioni erano i clavicembalisti. I numeri qua sotto sono quelli della disoccupazione, e sono offerti da un clavicembalista anche, ma non solo, ai suoi colleghi:
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
E di coglioni politici che riportano il dato di solferino su Rai3 ad Agorai è pieno. Ma cazzo nessuno che vada a verificare i dati? Nessun politico e nessun pseudo giornalista che prepara una trasmissione sulla disoccupazione si preoccupa di dare una sbirciatina ai dati? Capre capre capre.
RispondiEliminaFammi i nomi che fra un'ora sono in tv anch'io.
EliminaSì, Prof, le tocca anche questo: lo dica, faccia capire, quando può, con quante menzogne stanno cercando di seppellire quel poco che di noi è rimasto ancora fuori..
Elimina(Se a qualcuno toccasse anche la metà degli "accidenti" che gli auguro, starebbe fresco!)
Fa molto ben sperare la parte tratteggiata del 2016 che punta decisa sotto il 10% come ordinato ieri dal premier! :-))
RispondiEliminaAnch'io sono curioso di sapere da dove saltano fuori queste rosee previsioni.
EliminaForse che le montagne di denaro delle catene di Sant'Antonio della finanza, a causa del riscaldamento globale, sono prossime a sciogliersi, ed inonderanno di risorse il Belpaese?
Io ho invocato in onda la mobilità per De Bortoli. Di più non posso fare
RispondiEliminaSi può sempre fare di più
EliminaIl giornalista è un riformatore sociale, il quale impugna le armi per rispondere all'irata protesta del popolo contro l'oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell'ombra e nella miseria.
Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta.
Siamo realisti, esigiamo l'impossibile...
Indietro? Neanche per prendere la rincorsa!
(ECG)
Dal grafico si capisce molto bene quando la disoccupazione aumenta, con l'adesione allo SME,poi scende grazie alla svalutazione e alla droga dei prestiti facili, e poi si rialza dopo lo shock esterno del 2008,non potendo più svalutare la moneta tutta la botta se la pigliano i contribuenti e i lavoratori.
RispondiEliminaMa la crisi non era iniziata negli anni 60?
Cavolo,siamo scesi addirittura sotto il 4%,e sono sicuro che, senza gli shock petroliferi degli anni 70,la media sarebbe rimasta sul 5%.
io ho scritto a de Bortoli per esprimergli le mie perplessità.
RispondiEliminaa dire il vero mi sento un po' coglione a "perplimermi" ancora quando accadono queste cose.
non dobbiamo MAI sentirci coglioni, noi che almeno abbiamo un minimo di capacità critica!
EliminaVoglio scrivergli anche io e rovesciargli adddosso tutto il disappunto che provo. Dove gli si può scrivere?
ps plaudo a Massimo Rocca, uno dei pochi fuori da questa follia
J.M. Keynes colpisce ancora…
RispondiElimina“It thus appears that in the wake of the crisis and its aftermath, China has proved structurally and macro economically much stronger than developed countries in withstanding the Great Recession. Therefore, one cannot help but wonder: What is special about China and its stimulus programs?"
“In this paper, we argue that the key to China's success is not so much that China had a double-digit growth rate before the crisis, or because Chinese banks are more solvent or more detached from the global financial system than others, but rather because China implemented bold, decisive fiscal stimulus programs that no other major nations dared to adopt. In particular, the Chinese government cleverly used its state-owned enterprises (SOEs) as a fiscal instrument to implement its aggressive stimulus programs in 2009, consistent with the very Keynesian notion of aggregate demand management through increased government spending and the fiscal multiplier principle.”
http://research.stlouisfed.org/wp/2014/2014-007.pdf
Purtroppo noi abbiamo gia' smantellato quasi del tutto le partecipazioni statali (SOEs).
Io continuo a non capire come sia possibile che NESSUN giornalista, quando parla della disoccupazione, spiega che è il tasso più alto da quando ci sono le rilevazioni comparabili dal 1977, ma che allora la disoccupoazione era circa al 7%. Invece no, tutti tagliano dicendo che è la più alta dal 1977, così ti fanno credere che oggi si sta esattamente come quando c'era la lira la scala mobile e le brigate rosse. NON E' VERO, C....RIBBIO, stiamo molto, ma molto peggio!!!!
RispondiEliminaQuesta per me non è incompetenza è proprio malafede.
P.S. Prof: non si può lasciare solo Crosetto in televisione, diamogli una mano, mandiamogli Guerani, Rinaldi o Borghi, mai da solo. (vedi Piazzapulita di Lunedì scorso, non sa argomentare come dovrebbe sapere uno che parla di uscita dall'euro di fronte agli scagnozzi pagati apposta per confutare le sue tesi)
pieanamente d'accordo: il campo è minato, e si rischia davvero di disperdere quel poco di coscienza conquistata con tanta fatica!
Eliminachi può faccia qualcosa!
Il Corriere della Sera oggi titola in prima pagina: "Tanti disoccupati come nel 1977".
RispondiEliminaHo scattato una foto come esempio di disinformazione per i contemporanei, e per i posteri.
Immagino il titolo del Sole 24 ore "Mai così tanti disoccupati dal 1977, quando erano 7 volte 7 quelli di oggi" Napoletano e colleghi ormai parlano di economia con argomentazioni scientifiche pari a quelle di Mosca quando con il pendolino faceva previsioni sui risultati delle partite del pomeriggio (ad Italia 1, se non ricordo male)
Eliminaormai non mi riconosco più
RispondiEliminaSalvini, Sgarbi, Tremonti, ed oggi Brunetta!!!!
concordo con Brunetta!!!
ma vi rendete conto?
questa gliela devo far pagare....
e io mi sento più stranita di come si doveva sentire Alice nel paese delle meraviglie.....
EliminaAnche a me succede lo stesso. E purtroppo se l'euro continuerà sarà colpa anche di questi str....zi che cavalcano le idee anti euro pur di rimanere a galla.
EliminaCredevo che il giornalista della tv di stato irachena che durante i bombardamenti ripeteva istericamente che stavano vincendo la guerra con gli americani fosse l'apice dell'assurdo ma stamattina in una delle solite trasmissioni ho sentito il vice di Renzi (Nardella) che pur di dare torto a Salvini ha letteralmente rovesciato la fisica newtoniana: "una moneta forte favorisce le esportazioni ed il turismo, dobbiamo fare la guerra con i titani usa e cina". La parte tragica era che avendo imparato i luoghi comuni a memoria alla prima obiezione non sapeva rispondere e semplicemente scorreva la lista (si leggeva da una lista) e passava al successivo luogo comune.
RispondiEliminaDel resto io ricordo che nel 77 ero studente e il problema era "DOVE andare a lavorare",mentre adesso il problema è "SE si trova da lavorare"!
RispondiEliminanel '77 avevo 20 anni, diplomata da un anno, cambiavo lavoro in media ogni due/tre anni, perchè volevo vedere e imparare tante cose diverse. La tempistica media per cambiare era di tre settimane max un mese.
EliminaCome oggi paro paro!
I miei vecchi vengono da famiglie numerosissime, ho un piccolo campione statistico in casa e pure io so per esperienza indiretta che in quegli anni si lavorava tanto, ci si costruiva una casa, spesso senza l'ausilio di un mutuo e, soprattutto, ci si ammazzava molto meno (frase triste, forse inopportuna, ma non dobbiamo nasconderci la verità). Il Corriere compie uno sporchissimo lavoro per tentare di spianare la strada al caro Matteo, come al solito. Un paio d'anni fa iniziarono a intervistarlo in terza pagina, poi in seconda, e ora che è al Governo finalmente in prima. Occorre fare ingerire (e digerire) in fretta le prossime "inevitabili" misure di "flessibilità'" del lavoro.
EliminaPosso fare una domanda? Si? Grazie.
RispondiEliminaSe uscissimo dall'euro, potrebbero mettere dazi? E se si, che succederebbe alla nostra economia? Pensate sia piu' probabile che un eventuale nostra usciti spacchi l'euro?
Ora, dato che ho grandissimi dubbi che i nostri politici rivedano i loro piani e mettano in discussione l'euro. Dato che l'euro, come dice il prof, ha cmq vita breve perche' diventera' svantaggioso per tutti, cosa ne pensate del famoso euro B? Uno forte ed uno piu' debole per italia, spagna, grecia (e boh)? Avrebbe vantaggi un euro di serie B?
Grazie!
"Se uscissimo dall'euro, potrebbero mettere dazi? E se si, che succederebbe alla nostra economia?"
EliminaImmaginati la Merkel&Hollande al posto di Troisi e Benigni... XD
https://www.youtube.com/watch?v=QW_T8IjKaEY
Proporre l'euro B significa non aver capito perché questo euro sta fallendo.
EliminaRiguardo i dazi mi pare improbabile, le economie europee sono interrelate.
EliminaPensa, per fare un esempio, che alcune PMI italiane sono fornitrici di semilavorati e componenti di importanti aziende tedesche, per cui non penso lo farebbero.
L'euro b, il prof. ha già spiegato che non serve, non risolve gli squilibri e le differenze tra i paesi.
Creerebbe solo 2 aree monetari come quella attuale, solo più piccole.
Scusa, ma dov'è che si gode ad avere una moneta in comune con economie profondamente diverse dalla nostra?
EliminaUn'economia una moneta una politica monetaria.
Per supportare unioni , anche di dimensioni ridotte, occorrerebbero trasferimenti, con disagio per i deboli (se i trasferimenti sono pochi )o per i più forti (se sono troppi).
Non abbiamo in comune nè lingua nè istituzioni, neanche lo stesso alfabeto...perchè mettere in comune la moneta?
La moneta non è un giocattolo che si può cambiare unire separare a piacimento, è un potente redistributore sociale che può essere modificato solo a prezzo di grandi sofferenze .
Non c'è bisogno di altri esperimenti da apprendisti stregoni, se riusciamo ad uscire vivi dal casino in cui ci siamo(o meglio ci hanno)cacciati!!
ciao Alex, se legassimo per esempio la Grecia con unn cambio fisso alla lira, l' Italia farebbe piu' o meno alla Grecia, quello che la Germania sta facendo al sud Europa. Insomma legare ad un cambio fisso economie che non rappresentano un AVO (area valutaria ottimale) creerebbe squilibri strutturali alla bilancia dei pagamenti dei Paesi vincolati. Riproduremmo su scala ridotta lo status quo, ponendo le basi per altre crisi debitorie e creando ulteriori sacche di disoccupazione.
Eliminaciao
Grazie del chiarimento!
EliminaMah, io vedo bene un euro di serie B per la francia, un euro di serie C1 per Italia, un euro di serie C2 per Portogallo e Spagna, un euro di serie promozione per Grecia ed un euro allievi per Cipro, Corfu ed isole minori...
EliminaIo non capisco questa necessità di un'unione monetaria, pare che non si possa vivere senza aggregare più paesi sotto una moneta! Non ci è bastata questa esperienza drammatica?
EliminaSto commentando questo articolo del Corriere on line:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/economia/14_aprile_01/disoccupazione-mai-cosi-alta-77-13percento-febbraio-423percento-quella-giovanile-cf65e270-b974-11e3-92e9-a78914a8c77a.shtml
Qualcuno vuole venire a darmi una mano?
PS: lo so che non dovremmo regalare click a questa gente ma quando mentono così spudoratamente non diventa obbligatorio sbugiardarli?
ho twittato a De Bortoli il mio enorme sdegno,e spero che venga "sommerso"da migliaia di altri tweet (sfruttiamo bene un Sociale Network, una volta tanto!)
EliminaMa infatti, se ho correttamente inteso leggendo i dati, il giornali, a voler essere corretti, dovrebbero titolare non "disoccupazione peggio che nel '77", bensì:
RispondiElimina"Disoccupazione, peggio che nel secondo dopoguerra"
Intanto, dopo aver sentito da Radio RAI Emilia-Romagna che i dipendenti di Coopservice dell'Università di Bologna scioperano occupando l'ateneo perché non accettano il rinnova di un contratto da 2,80 € a 3,40 all'ora leggo che la Crande Cermania ha risolto, grazie a noi, i suoi problemi minimali...
RispondiEliminaDal 2017 salario minimo da 8,50/ora pe'tutti!
E' proprio vero, i nostri problemi, come ricorda PittiBimbo, son tutti dovuti ad un' "mancanza di flessibilità" congenita :D
Il collega di Rignano (nel senso che gli auguro di essere un buon clavicemballista, anche se mi risulta più cantore che sonatore) , oltre ai 10 miliardi da dare a 10 milioni di italiani a maggio, avrà già trovato anche i 2,865 miliardi da dare ad un solo fondo europeo ad aprile?
RispondiEliminaAll’ESM abbiamo già versato 11,465 MLD ( tavola12 ) e quindi dalla nostra quota di 14,33 MLD ( pagina 2 )
mancano 2,865 MLD da saldare entro aprile (sempre pagina 2 di prima , in alto a destra).
Farà il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci oppure anche lui sfrutterà il buon cuore degli italiani con la casualissima nuova emissione di btp Italia di aprile ?
«anche se mi risulta più cantore che sonatore..»
Elimina...voce bianca...e che voce...
Ormai non hanno più nessun ritegno ma nihil novi sub solem.
RispondiEliminaCome argomentava Borghi, nel 92 prima dello schianto monetario con annessa rapina sui conti correnti scrivevano dotte articolesse su come stavamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità e bisognava fare tagli urgenti e coraggiosi alla spesa pubblica.
Dopo il riallineamento e il conseguente ripristino della normalità economica tutti in trincea a preparare l'avvento del regime successivo, dimentichi delle castronerie scritte e sostenute verbis fino al giorno precedente.
Insomma, oggi è di nuovo tra noi lo stesso rigurgito di populismo in una nuova vulgata, quella del negazionismo degli orrori dell'euro al posto del negazionismo dei danni dell'ecu.
La costante è la mancanza di dignità professionale.
In effetti nel '77 sono nato disoccupato! I miei, dal canto loro, avevano una 127 (si, una), e due berline quando sono arrivato ai 10 anni. A voler monetizzare, adesso hanno una berlina asiatica e un'utilitaria, e faticano a fare le vacanze... Ho la sensazione che si stiano mangiando retroattivamente anche il lavoro di chi ha visto la crescita, stando fuori-casa fino a 12 ore al giorno (no, non ho nessun trauma: l'unica cosa che ha reso sopportabile l'essere figlio unico é stata essere adottato da qualche altra famiglia).
RispondiEliminaGli anni '70 erano "cupi" per le ragioni politico-economiche di cui gli attuali camaleontici governanti sono continuatori e paladini, non certo perché c'era la lira. Ma negli anni '70 c'era pure tanta speranza nei giovani. Poi...
RispondiEliminadiciamo pure che erano "cupi" sopratutto per i Lupi... cioè la mmmaggica a cui non si faceva sconto nel ricordare l'unico scudetto vinto... XD
EliminaDai, sdrammatizziamo 'npò... Come dice spesso il Prof ( evidentemente siamo coevi... :D ) per la "fame" che abbiam passato nei '70 ora i ragazzi ce metterebbero due o tre firme... militare compreso! XD
Davvero insopportabili!
RispondiEliminaZucconi è da un anno e mezzo che raglia alla radio della disoccupazione più alta dal '77.
Una volta ebbe anche a dire che "....in fin dei conti anche negli anni 70 e con la Lira non è che si stava poi meglio a disoccupati..".
Assassini che non sono altro!
Senza poi contare che il 7% di quegli anni era disoccupazione reale, non come adesso che tolti i precari, le finte partite iva da pochi spiccioli e i lavori in nero legalizzati dai voucher, saremo come minimo al 30%, altro che 13%!
a proposito del titolo del post...
RispondiEliminamode pachiderma on
"Basta con l'onanismo sulla disoccupazione!
Diminuire le tasse sul profitto e sul lavoro e liberarsi dai lacci del welfare state. Servono disponibilità a lavorare, mobilità sociale e territoriale. Basta con le stupidaggini ideologiche sul diritto al lavoro, bisogna muoversi. E' il momento di fare seriamente le cose. La ricetta del Cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne è la strada da seguire"
mode pachiderma off
:D ite, pauperes spiritu, Missa est!