Simone ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Troll e produttività: Minosse vs Daveri (e Travagl...":
Gentile Prof. Bagnai,
con riferimento al grafico molto interessante da lei postato, mi è venuta la curiosità di vedere dati più nel dettaglio e ho trovato una cosa curiosa:
http://knoema.com/IMFWEO2013Oct/imf-world-economic-outlook-october-2013
Confrontando la crescita del PIL pro capire (a valori costanti) tra Italia, Germania e Spagna all'85 ad oggi:
1) NON si nota alcuna flessione della crescita pro capite italiana rispetto alla Germania nel 96, ma le due sembrano andare più o meno di pari passo fino al 2003. Non sembra notarsi quindi un effetto negativo dell'Euro per l'Italia rispetto alla Germania (il presunto "vincitore" dell'Euro).
2) A partire proprio dal 96, invece, la Spagna accelera molto performando anche MEGLIO della Germania: eppure anche la Spagna si suppone sia uno dei “perdenti” dell’Euro.
Come ritiene si spieghino questi dati?
Grazie per la sua disponibilità.
Carissimo,
Digita l’indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/db_indicators/ameco/index_en.htm.
Nella pagina cerca Ameco online (è evidenziato in grassetto,
in fondo al corpo del testo).
Cliccaci sopra.
Nello schema che ti si presenta, clicca sul punto 6 (Gross
Domestic Product), poi sul punto 6.2 (Gross domestic product per head of
population), poi seleziona la casella “At constant prices”.
Poi scorri in basso, e seleziona Next.
Nella pagina successiva, in basso, clicca su “Save to Excel,
all variables”.
Il browser ti chiederà conferma prima di aprire il file in
Excel. Tu dagliela.
Dovresti ottenere questo foglio elettronico.
Ora attento.
Alla riga 8 dovresti avere i dati per “European Union (15
countries)”, alla 10 quelli per “EU15 (including D_W West-Germany)” e alla riga 24 quelli per Italy. Se ci riesci,
è più conveniente che li copi e li incolli in un altro foglio. Io l’ho fatto ed è venuto questo.
Nota che i due concetti di Europa non sono identici perché,
a quanto è dato capire, nel secondo non è compresa la Germania Est. Nota anche
che nell’unico anno di “overlap”, il 1991, si vede che comunque il reddito
medio dell’Unione Europea a 15 (comunque calcolato) è pressoché identico).
Ergo, puoi usare dal 1960 al 1990 i dati per EU15 e poi quelli per European Union
(15 countries).
Comunque, se vuoi fare una cosa più pulita, puoi estrapolare
la serie più vecchia coi tassi di crescita della più recente, e quindi scrivere
in C35 questa formulina =C34*B35/B34 e trascinarla verso il basso (oppure puoi
retropolare la serie più recente coi tassi di crescita della più vecchia: sai
come si fa, vero?).
A questo punto, ti consiglio di copiare le date nella
colonna E del foglio elettronico, come ho fatto io. Poi, nella casella F3
scrivi =D3-C3 e premi invio. Trascina questa formula in fondo.
Ci siamo?
Bene.
Qualsiasi economista non dati nel 1996 l’inizio del
declino italiano deve spiegare cos’è quello che vediamo in questo grafico. Qualsiasi economista (come tanti che conoscete) dati correttamente l’inizio del declino italiano nel 1996, se
vuole continuare a dire che l’euro non è un problema deve trovare una spiegazione che sia
diversa dalla rivalutazione del cambio (fino alla parità usata per il successivo aggancio all’euro), che in quell'anno ebbe luogo.
Più in generale, direi che qualsiasi economista trascuri di
considerare questo grafico come il problema italiano, forse dovrebbe fare un
altro lavoro.
Al limite, il disoccupato.
Al limite, il disoccupato.
(...quanto al resto, per il momento basterà dirti che stai usando variabili diverse dalle mie, che nel grafico in questione non parlo né di Germania né di Spagna, e che se tu avessi letto il mio libro o questo blog sapresti risponderti da solo, però se vuoi posso risponderti io, o possono farlo gli altri lettori. Prima però mettiamo un punto fermo, una volta per tutte. Poi, se vuoi, ti parlo anche del tasso overnight delle Fiji...)
La prima risposta a questo post penso che dovrebbe essere un semplice quanto doveroso: G R A Z I E
RispondiEliminaLo posto io non sapendo se chi dovrebbe lo ha fatto o lo farà (in tali casi, comunque, repetita juvant... a mantenere l'orchite der cavajere nero entro limiti accettabbbili: id est quelle di una tennis ball e non di un football ball...)
Dopo questa lezione su "i dati non sono il primo grafico che trovate in giro", me ne torno quatto quatto, nella casetta dei: BEATO IO CHE
RispondiEliminaLei prof passerà alla storia , forse non le interessa nemmeno , il lavoro che sta facendo per tutti è immenso . Che dire GRAZIE ANCORA
RispondiEliminaappurato che si tratta di variabili differenti, nonostante io abbia letto il libro non riesco a cogliere la ragione per la quale il confronto con la singola germania non evidenzi la stessa caduta libera.
RispondiEliminaOT ufficializzate le candidature delle europee;oltre che nella circoscrizione nord-ovest,Claudio Borghi è candidato anche in quella del centro,che è la mia.(#beppestaisereno)
RispondiEliminaE pensare, Professore, che poi deve anche sentirsi dire da Claudio che lei ha un brutto carattere :)
RispondiEliminaStanding ovation!
RispondiEliminaNon voglio fare il giornalaio, ma vorrei da voi che ne capite più di me alcuni commenti per questi interessanti articoli (grazie):
RispondiElimina1) http://euobserver.com/economic/123866
2) http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-04-16/ecco-come-funziona-cervellone-che-protegge-euro-e-perche-sud-viene-imposta-austerity-anche-fasi-recessive-111444.shtml?uuid=ABI7vRBB
questo è invece un altro avviso di arrivo della tempesta:
xxx) http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-04-16/cosa-avverrebbe-se-italia-uscisse-euro-azioni-italiane-174608.shtml?uuid=ABO7RaBB&nmll=2707#navigation
Per Simone: il problema è proprio il PIL a valori (prezzi) costanti.
RispondiEliminaSe dallo stesso sito knoema selezioni il deflatore del PIL (che, come evidenziato nelle note, è anche una misura dell'inflazione) di Germania e Italia, vedrai che dal 1995 in poi c'è un avvicinamento delle due serie, che arrivano a incrociarsi nel 2005 per poi divergere a favore nostro. Poiché l'indicatore italiano rimane pressoché costante (l'andamento si approssima a una retta), quello che cambia è che in Germania l'inflazione si è mantenuta più bassa del "normale".
Cosa c'entri questo con la moneta unica, a questo punto del dibattito, dovrebbe essere noto.
(Mi butto!) Il problema per caso é che anche i tedeschi hanno visto scendere i propri stipendi in rapporto alla produzione, quindi fino agli anni del surplus non si sono distaccati più di tanto? (E' corretto pensare che il capitale possa apparentemente confondersi con gli stipendi quando si parla di pil, e quindi il fatto che la produttività aumenti non si rifletta per forza sugli stipendi - ma nel pil la distinzione non sia visibile?)
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=3St5pB5aByU
RispondiEliminaCrisi strutturale + crisi ciclica(causa euro).
Ma crisi strutturale > crisi ciclica
ma come mai non si nota una cosa simile anche nel periodo dello sme????
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