Caro Giuseppe,
ti chiedo profondamente scusa per il mio comportamento di poco fa. È stato indubbiamente inappropriato, e non voglio giustificarlo. D'altra parte, l'incontro di questa sera ha suggellato la mia decisione di chiudere per sempre i rapporti con una certa sinistra salottiera e perbenista, che ripete giuliva i suoi ritornelli, e con i suoi intellettuali, questi tolemaici in ritardo sulla storia, che aggiungono epicicli su epicicli caricando la molla della tensione sociale nel tentativo di difendere a qualsiasi costo una istituzione che però loro stessi (loro stessi, capisci: loro, loro, per Dio!) ti dicono essere fonte di tensioni, ti dicono aggravare la crisi, ti dicono essere di matrice e ispirazione neoliberista.
Ma (o: quindi?) bisogna difenderla.
La tristezza nel sentire Claudio Gnesutta dire che il problema è che oggi gli imprenditori sono accecati da un'ottica di breve termine e quindi non considerano più i lavoratori come stakeholders, e che la moneta non è il problema... Cazzo, Claudio, Claudio, ti rendi conto? Una persona che per me era un modello di dignità accademica, di onestà intellettuale, di correttezza verso il prossimo, a cominciare da quella forma di prossimo particolarmente fastidiosa che è lo studente... Lo scoramento, ma anche il ribrezzo... Non ce la faccio più.
Gnesutta che trent'anni prima mi spiegava che per un keynesiano la moneta non è neutrale, trent'anni dopo, quando ormai qualsiasi banchiere centrale (tranne Draghi), qualsiasi ufficio studi di grande banca, qualsiasi economista con la testa sulle spalle ammette che c'è un problema, ora, cosa fa, cosa ti dice? Lancia la teoria keynesiana della neutralità della moneta.
No, l'euro non c'entra, anche se uscissimo dall'euro gli imprenditori non considererebbero i lavoratori come stakeholders, il problema non è la moneta...
Ma siamo pazzi? Ma quando cazzo mai gli imprenditori hanno considerato i lavoratori come stakeholders? Cioè: riformiamo il capitalismo, che però è una cosa nella quale i lavoratori sono stakeholders, e lo riformiamo conservando una delle sue istituzioni più evidentemente distruttive: la mobilità indiscriminata dei capitali che l'euro favorisce?
Certo, c'è stata un'impresa per la quale il lavoratore era stakeholder, forse c'è ancora: era la PMI italiana. Quella che gli intellettuali di sinistra vogliono distruggere, che odiano, forse perché in essa il modello di sindacato che piace a loro, quello dove due dirigenti sindacali e due membri del CdA si sparano una stecca di Viagra e vanno a trans insieme, alla tedesca, non ha ragione di esistere. Quella PMI che odiano e per distruggere la quale hanno esplicitamente teorizzato che andava usata la clava dell'euro. E, del resto, oggi il sindacalista lo ha detto: se siamo poco produttivi è perché gli imprenditori non hanno approfittato del dividendo dell'euro per investire in innovazione.
Cazzo, ma vi sentite quando parlate? Per Cristo santissimo, parlate come il dottor Giannino! Avete studiato alla sua università?
Ma è possibile mai che io debba venire a una riunione "de sinistra" per sentir dire che il capitalismo si cambia preservandone le istituzioni? È possibile mai che io debba ascoltare dei colleghi keynesiani per i quali la crisi è un problema di offerta? Mario, che stasera è l'unico che si poteva ascoltare, è quello che mi chiedeva di organizzare seminari con Tony Thirlwall, no? E allora perché non considera l'ipotesi che il modello di Dixon-Thirlwall possa spiegare quello che sta succedendo, perché non considera quello che ormai tutti i neoclassici esplicitamente ammettono e variamente modellizzano, cioè che la produttività dipende anche dalla domanda, e che un cambio artificialmente sopravvalutato ha innescato un processo circolare e cumulativo di depressione della produttività?
Ma come è possibile che siate tutti "de sinistra" con tecnologia neoclassica!? Lo sono anch'io, certo, ma se voglio pubblicare su una rivista neoclassica! Se voglio spiegare il mondo, ragiono.
Voi no.
Perché negare i fatti stilizzati? Il declino inizia nel 1996. Punto. Lo si vede benissimo sia in termini di produttività (qui) che in termini di crollo relativo dei redditi (qui). Punto.
Oggi ho sentito dire che la crisi ha origine negli anni '60. Ovviamente, per non scoppiare in una risata, ho lanciato un'asta al ribasso su Twitter: chi offre di meno? Il Trattato di Versailles? Il Trattato di Vienna? L'editto di Nantes? La Magna charta? La svalutazione del sesterzio?
Dilettanti! Lo sanno tutti qual è l'origine della crisi: è stata Eva che ha ascoltato il serpente, l'euro non c'entra, è che le donne sono tutte zoccole...
Questo è il livello degli argomenti della sinistra: un livello da bar, mentre la gente muore, cazzo, muore, ma non muore ignara: ormai capisce, ormai capisce, ormai capisce.
Tu sei una brava persona (lo dico a istinto, ti conosco poco) e credo lo sia anche Claudio. Tu non hai, e credo lui non abbia mai avuto, ambizioni politiche. Tu hai due figli come me. Ma lo capisci a che cazzo di mondo li stiamo consegnando i nostri figli se non riusciamo a riportare il dibattito sui temi veri?
Se Salvini dice una cosa giusta, la colpa è vostra, non mia. Se la Le Pen sbancherà in Francia, la colpa è vostra, non mia. Se la svolta inevitabile verrà subita anziché gestita dalla sinistra, per essere gestita in modo autoritario dalla destra, la colpa è vostra, non mia. La colpa è del negazionismo delle analiste alla Carlini che continuano a ripetere come un disco rotto una litania condannata dai massimi economisti mondiali.
Perché mi fai questo? Perché Claudio mi fa questo? Perché state facendo questo? Chi pensate che possa salvarvi? Il regime che state difendendo è stato congegnato da persone che, vivendo sotto scorta, hanno esplicitamente teorizzato l'impiego della crisi come strumento di indirizzo politico delle masse. Lo hanno fatto, cazzo, lo sai o no? Lo sai cosa diceva Delors? Perché La Malfa lo ricorda e rabbrividisce, e questa sera invece ho sentito citare Ciampi come un padre della patria, uno che "ha fatto abbassare i tassi perché, poverino, non voleva tagliare la spesa sociale"! Perché? Perché? Perché? Perché Savona si indigna delle parole di Barroso e parla dei problemi della democrazia, e voi cianciate solo degli sprechi della politica come un Alessandro De Nicola qualsiasi, come il tassista che mi ha riaccompagnato a casa, chiedendomi se stavo bene? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché?
Tu non hai ambizioni politiche, e, come me, non avrai mai una scorta. E allora quando la violenza che continuate ad aizzare, senza rendervene conto, nella vostra cecità, negando la natura del problema, esploderà, chi ci andrà di mezzo saremo io e te, e i nostri figli, non i figli dei vari padri nobili, capisci?
È chiaro?
Io sono terrorizzato, e questa sera mi hai portato ad ascoltare l'orchestrina sul ponte del Titanic. Perfino Fassina vi ha sorpassato a sinistra. E ho detto tutto.
Non so nemmeno se e come salutarti. Scusami ancora. Dopo stasera, mi sento, definitivamente, come una conchiglia levigata dalla risacca. Trovarmi accanto Claudio, senza essermene nemmeno accorto, una persona alla quale volevo bene, ma veramente, che consideravo un padre, e che ora vedo negare l'evidenza in modo ossessivo, compulsivo, macchiettistico, paranoide, mi ha distrutto. Di me rimane solo (poco) guscio. Tutto quello che c'era dentro è stato disperso e disgregato nel gran mare dell'essere.
Voi mi avete assassinato, e io vi ho mandato a fare in culo.
Non siamo ancora pari, ma a questo punto i conti li lascio fare a chi se ne intende.
(Stefano, si scherza, eh! Tranquillo, ai tuoi seminari non sclererò. Ma questa sera mi sono sentito tradito, ed è un periodo nel quale fra le mie lievi intolleranze quella al tradimento ha preso una connotazione pericolosa. Me ne sono andato imprecando, e l'ho fatto apposta. Volevo che restassero a crogiolarsi nella loro ottusa illusione che chi critica l'euro è fascista. Questo volevo. Voglio che restino così. Voglio che non capiscano. Non capiranno. Li andranno a prendere e non capiranno. Non capiranno mai quello che ci hanno fatto, quello che hanno fatto al paese, quello che si sono fatti. E daranno la colpa a quel fascismo del quale le loro politiche, come ho detto tre anni or sono in quel dibattito fasullo, sono stato il più nutriente e scellerato alimento. Dio non abbia pietà della loro anima - mi permetto di dare un consiglio solo perché so che è superfluo...)
Dopo
Sentivo la pressione del suo sguardo. Sentivo che, più che chiedermi, voleva dimostrarmi qualcosa. Il ristorante era quasi vuoto, tre tavoli soli occupati. Fisso in piedi in mezzo alla stanza. Quando si è mosso, avvicinandosi al nostro tavolo, mi sono tolto gli occhiali e mi sono alzato deciso, andandogli incontro. Lui si è irrigidito, ma io lo ho preso delicatamente per un braccio, e gli ho detto "Vieni, vieni, non avere paura", e l'ho accompagnato verso la porta. E l'ho guardato negli occhi. E gli ho sorriso. Dopo aver guardato negli occhi l'analista Carlini, ipocrita, sepolcro imbiancato, farisea, col suo sorriso di circostanza, supponente, orribile (Pagina 99! Ma qualcuno sa cosa cazzo sia Pagina 99?), dopo aver avuto di fronte a me il nulla, la banalità del male ("le facili soluzioni antieuro"), avevo di fronte a me un uomo, un uomo che, come noi ma in misura diversa da noi, subiva le circostanze. Non saprò mai da dove fosse arrivato e forse non lo sapeva nemmeno lui, ma una madre doveva averla avuta, il che non si poteva certo dire dell'eletta compagnia di ultracorpi dalla quale provenivo. A qualcuno dovevo pur sorridere. In tanta ingiustizia, dopo aver assistito all'apologia, anzi, all'apoteosi della più colossale e assurda delle ingiustizie, dovevo pure fare un minimo gesto riparatore. Io sono un economista ortodosso, che poi sarebbe uno che pensa che la corda se la tiri troppo si spezza, e che il pendolo ha una sua inspiegabile tendenza ad oscillare. Noi ortodossi siamo strani. E così gli ho chiesto come si chiamasse e gli ho dato un po' di soldi, che, a occhio e croce, dovevano essere più di quelli che si sarebbe aspettato di guadagnare in un paio di serate. E meglio così: almeno, ho pensato, qualcuno oggi ha raggiunto il suo obiettivo. Almeno qualcuno potrà smettere di pensare. Anche perché le cose vanno relativizzate, sapete. Oggi io ho scaricato il mio dolore su di voi, e va bene. Tante volte voi lo avete fatto su di me, e va meglio. Ma qui, per esempio, gli antenati intellettuali dello Sbilifesto hanno erogato molto più dolore. E quanto più coraggio c'è voluto per non confessare ai nazisti, che per mandare a fare in culo questi quattro scappati di casa che la SStoria inghiottirà nella sua pattumiera. Quindi prendiamola con calma. Loro sono il nulla, sono la morte, sono morti dentro, dicono tutto e il contrario di tutto e nemmeno se ne accorgono, sono gli allucinati ventriloqui di se stessi, sconnessi dal proprio abolito raziocinio, sono finiti. Non varrà nemmeno la pena di andarli a prendere.
"Le rose no, grazie, non mi servono, preferisco così, mi fa piacere aiutarti. Ciao."
Prima
"La tua partecipazione sia solo l'attiva volontà di non resistere, di rilassarti. Il tuo corpo resisterà, è normale, è una forma di difesa, tu respira con me". Era iniziata meglio la giornata. Con un'ora di massaggio tailandese. Deve essere veramente una sporca ed estenuante guerra quella che costringe un eurocentrico, ma che dico, un florenziacentrico fazioso e militante come me a rivolgersi ad un discepolo del medico di Buddha! Me l'avessero detto un anno fa, che avrei parlato con Salvini e fatto un massaggio tailandese (dai celti ai fottuti Charlie) ci avrei riso sopra. E, fra l'altro, non ha proprio funzionato, ma il test era ambizioso. Per affrontare lo Sbilifesto non basterebbe una tanica di Lexotan, questa è la verità. Comunque, ora ho avuto anche quella. I commenti sono più o meno chiusi per lutto, voi fateli, poi vediamo.
E comunque...
(...sapevo che Rockapasso sarebbe schiantata dalle risate...)
Finita l'ora, il massaggiatore mi fa "Tu hai una buona capacità di rilassarti".
Vero.
Del resto, avevo studiato (i 10 sen principali, poi gli altri 72000, praticamente una piastra madre ce fa 'na pippa... D'altra parte, tecnici si nasce: ve lo dice uno che è diventato cembalista perché suonava il flauto, e econometrico perché studiava storia delle dottrine economiche a villa Mirafiori...). D'altra parte, se a teatro è più saggio chi è ingannato di chi non lo è (e questa è mediterranea, come sapete), al massaggio è più saggio chi è rilassato, no?
E sono anche paziente e umile. Modesto? Be', quello onestamente no. Ma mi sto attrezzando. Posso cominciare quando voglio. Dopo essere uscito rigenerato da un bagno di squallida ipocrisia come quello di questo pomeriggio, credo di poter riuscire a sembrare anche modesto! Ma a voi preferisco sembrare come sono, e voi, per favore, se potete, ricambiate. Noi non dobbiamo vergognarci di nulla, la nostra nudità abbaglia col fulgore della sua innocenza, tanto quanto turpe è la paludata ipocrisia dei nuovi farisei, quelli per i quali il popolo è populista. E cosa cazzo dovrebbe essere, il popolo? Realista? Eh, sì, lo è più di voi, brutti coglioni...
Ah, sì, scusate, dimenticavo: sono rilassato...
Rilassato...
Rilassato...
Che se no poi mi si attorcigliano i sen, poi è un casino, non bastano cento colpi di spazzola per 72000 sen...
Un'altra pasticca, e a letto!
(...e comunque io in effetti, conditional on - o "controllando per", come dicono i miei colleghi - la massa di controcazzi che mi è franata addosso, sono relativamente rilassato...)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Come si può non condividere questa amarezza e questo dolore?
RispondiEliminaPer me "essere di Sinistra" vuol dire avere un cuore grande, possedere una visione più ampia rispetto a quella egoistica piccolo-borghese, una "preoccupazione" per le fasce più deboli e fragili, vuol dire il socialista che teneva lezioni serali gratuite per operai e contadini...vuol dire tante cose, la nobiltà d'animo soprattutto.
E invece qui c'è un muro, un muro composto da ipocriti, prezzolati, reazionari, conservatori, garantiti e fascisti.
Al di la' del "volemose bene" (che condivido ma e' facilmente attaccabile), come dice il Prof e' una questione di egoismo intelligente = se stiamo abbastanza bene tutti, e' meglio che abitare nel quartiere cool difeso dalle guardie private. Perche' saro' pure ricco, ma appena mi distraggo son dolori.
EliminaCoraggio... sono in tanti che, in realtà, hanno capito. Quello che hai fatto non è stato invano, comunque, indipendentemente da quali saranno i risultati. I quaquaraquà (a chiunque ti riferisca) fanno ciò che è opportuno, gli uomini fanno ciò che è giusto. E' più difficile, certo, ma c'era quel tal generale che diceva che "contro il destino non si può combattere" e, seguire un destino non è da tutti.
RispondiEliminaGrazie comunque, qualsiasi cosa succederà in futuro, la stima dei giusti te la sei guadagnata (anche se a caro prezzo, temo)
Paga sempre e solo Uga, che mi vede con gli occhi "bagnati" e non sa perché. Sarebbe per lei, ma per lei devo smettere. Show must go on.
EliminaPer me essere piccolo imprenditore e di sinistra nella prassi ha voluto dire non prendermi stipendio o utili mentre nei momenti più neri andavo a debito con una banca per garantirlo al dipendente, sapendo che avrei ricevuto telefonate all'arsenico da un direttore di filiale. Non sono un caso isolato , quelli che hanno fatto come me non si contano, lo so (altri si comportavano altrimenti, affar loro). Questo CERTA GENTE non lo capirà mai. NON LO CAPIRA' finche' lo stato non resterà indietro di sei mesi col loro stipendio e si ritroveranno col gas o l'elettricità tagliata.
EliminaLa cosa fondamentale è esserci e avere provato a cambiare la storia: se i vari Hitler rivinceranno come hanno fatto per colpa delle politiche francesi del primo dopoguerra o tedesche post unificazione almeno si possono guardare le varie "Ughe" pensando "almeno ci ho provato". Nel 2017 io ed un tedesco avremo una valuta diversa o lo stesso nazista al potere!
EliminaGRAZIE
Non esiste questa cosa che contro il destino non si può combattere. Non esiste perché, caro @velo di Maya, oggi è il mio compleanno ed è il mio regalo!
EliminaMi son collegata che mi veniva da piangere, per cercare consolazione, come ho sempre fatto qui, da due anni a questa parte (anche quando non pareva).
Questo spreco...lo spreco di energie di giovani ignari già inglobati dalla lotta per la pura sopravvivenza, di vecchi intellettuali di sinistra prostituitisi (nell'età a cui sarebbe spettato di diritto il rispetto della saggezza), di conquiste sindacali dei padri misconosciute oggi dagli stessi interessati, dei risparmi frutto di sacrifici che quei padri hanno fatto per noi figli, della democrazia che abbiamo mangiato ignari come il pane da bambini e che da ignoranti ci vogliono scippare... io non l'accetto! Io a trasmettere questa necessità ai miei figli mi rifiuto! (finchè posso, e son piccoli, e da ancora privilegiata, lo so). Mi rifiuto di educare da servi i miei figli!
E non accetto soprattutto lo spreco di me stessa, ci sacrificherò degli anni, ma libera pensavo di esser nata e libera voglio vivere.
@prof Bagnai ne usciremo (non si irriti perché le dico una cosa che lei ha sempre detto che è ovvia, ma di cui ora è giusto porti anch'io il peso della convinzione). Grazie a lei, che ci ha ricordato la necessità di essere uomini , e donne, responsabili, e ha condiviso il peso di ognuno, e siamo tanti e spesso pesanti. E grazie a noi, che siamo sempre più tanti. Se penso agli anni che ci vorrebbero ancora (anche orizzonte48 parla di 3/4 anni) e al relativo progredire dell'insensatezza, vado di matto.
Facciamo di tutto perché siano di meno. Il destino non esiste.
Oggi mi sono trovato davanti una vecchina , avrà avuto almeno 75 /80 anni - mi ha fermato implorante chiedendomi qualcosa per fare la spesa - mi ha ricordato mia Nonna che mi ha insegnato tanto fino al giorno in cui se ne andata - leggendo il suo racconto ho rivisto il suo sguardo sorpreso quando le ho allungato una banconota e sono fuggito perchè non volevo mi vedesse con gli occhi lucidi - non riesco a tollerare quello che mi accade intorno e vedo che invece attorno a me molti si chiudono facendo finta che è solo un brutto sogno e presto ''cambierà qualcosa ''...illusi - spero che non debbano pentirsi del loro mettere la testa sotto la sabbia . le scrivo questo a margine del profondo ringraziamento per la sua opera che ogni giorno cerco di fare mia e di divulgare al meglio - so che non si fermerà - spero che molti altri seguano il suo esempio e si sveglino da un coma profondo autoindotto per proteggere l'euromenzogna -
Elimina@ Chiara Ped
EliminaInnanzitutto: buon compleanno!
Il destino che intendo, non è la brutalità dei fatti dai quali si è trascinati come un turacciolo nel mare in tempesta. E' quello che gli antichi chiamavano "vocazione" ovvero "chiamata", che era il riconnettersi al corso del proprio destino, nonostante la brutalità dei fatti.
Uso il termine nel senso di qeusta frase di Hillman:
«L'immaginazione è lo strumento che l’anima ha per sovrascrivere il destino sulla natura; senza immaginazione non abbiamo alcun senso del destino ma siamo soltanto naturali»
Che si completa in questa di Pico della Mirandola:
«Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto.
Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine.»
Un po' il "trasformare il così fu in così volli"? Beh, dopo sì, ma solo dopo.
EliminaGrazie!
io me ne sarei andato urlando e mandando a fan culo tutti, ma perché il sangue mi va alla testa, e m'incazzo, e perdo lucidità...
RispondiEliminaTi voglio bene, anche perchè mandi a fan culo e ti accalori, con lucidità.
Grazie.
Benedetto
Uga sarà orgogliosa di avere un padre come lei, molto più di quanto lo siamo noi. E non potrà che essere una bella soddisfazione per un padre.
RispondiEliminaDal libro del profeta Geremìa
RispondiEliminaCosì dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».
Prof., continui a produrre frutti, che e' meglio per tutti noi.
Ottoemezzo. Mi tocca parteggiare per Tremonti e Sputare in faccia a Giannini che stimavo. Un'altra conseguenza dell'euro
RispondiEliminaSi sapeva chi c'era dietro la lettera della Bce che ha fatto cadere Berlusconi e ha aperto la strada a Monti. Ma Giannini è talmente scemo da ammettere in pubblico che era della Bundesbank, e lo dice come rimprovero a Tremonti, come se fosse naturale e giusto che una virtuosa banca tedesca (piena di debiti greci e spagnoli) scriva redarguendo il governo italiano italiano indicando quello che deve fare (indirizzare i soldi degli italiani alla banca tedesca).
Eliminahttp://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-01-04-2014-129381
(minuto 17)
Non ho parole !!
RispondiEliminaUna sola...........avanti !!
vivo ancora dignitosamente grazie ad una PMI nella quale i sindacati non mai fatto nulla se non assecondare qualche porcata.
RispondiEliminaLa famiglia che la gestisce in questi anni di crisi non molla, non vende, non realizza fottendosene di tutto come tanti altri imprenditori hanno fatto anche in tempi non sospetti, magari incassando il dividendo dell'euro. Finora, domani non lo so,
per adesso siamo in solidarietà e domani, forse, in mobilità con taaanto tempo libero, ed è di questo che si deve aver paura: tanta gente con tanto tempo a disposizione magari per pensare a questi fini analisti. E allora educatamente, con garbo invito tutti questi signori dalle raffinate analisi ad andare a visitare quel luogo generalmente poco esposto e su cui normalmente ci siede.
Con grande rispetto, mi perdoni.
Una cosa è certa: per quanto mi riguarda, e mi scuso con chi non la penserà come me, non voglio neutre e buoniste "solidarnosc" a gestire il dopo. Se ci metteremo vent'anni a rinascere, un processo politico così lungo non può essere gestito da "democristiani buonisti". Che cce volete fa'... sono stalinista dentro!!!
RispondiEliminaSembra un'allucinazione collettiva.
RispondiEliminaLeggi di persone che riescono a giustificare tutto, perfino quando gli veine mostrato che gli unici paesi rimasti bloccati nella crisi sono quelli che hanno l'euro.
Non ci si riesce a parlare, per loro negare l'euro è peggio che negare Dio.
E questo è normale se succede ad un ignaro cittadino privo di ogni nozione economica, diventa assurdo se a difendere l'euro c'è chi la materia la conosce e non ha posizioni all'interno dell'ingranaggio, ancor più se nell'ingranaggio c'è chi ogni tanto si lascia sfuggire cose del tipo: "La ripresa poggia sulla domanda interna" (Padoan).
Il ritorno alla lira sarà la cura a tutto questo dolore.
Mi dispiace molto che si senta così. Lei prova una grande insofferenza, io ne provo una più piccola quando sento gli stessi argomenti. Brucia però, brucia parecchio e nel mio piccolo non riesco più a sopportare la superficialità e la banalizzazione. Devo controllarmi quando sento certi argomenti ed è molto faticoso. Questo però è solo grazie a lei, ha già fatto molto e gliene sono grato.
RispondiEliminaIo spero che questa battaglia porti alla distruzione di questa idea di Europa e ne costruisca una nuova. L’euro è una delle armi più importanti, ma non è l’unica. Non sono sicuro però che succederà, perché la storia non è razionale o giusta. Vincono i più forti e ora noi siamo deboli. Io spero nella forza della coerenza.
Non c’entra con il pensiero che ho espresso, ma dovrebbe rileggere il paragrafo prima del secondo grassetto. Si legge molta rabbia e una lacrima in più.
Disperazione, Alberto.
RispondiEliminaDisperazione, quella che vivo tutti i giorni. Quella che tanti, che sento miei fin nel midollo, non hanno sopportato.
Ma anche consapevolezza. E paura per questa consapevolezza.
Ciò che mi chiedo è se sia peggio quella consapevolezza che vivi tu, nella tua persona, nella storia di questo paese, o quella consapevolezza più lenta, più subdola, più opaca, quella dello svegliarsi al mattino con il timore che sia suonato il campanello di casa, e temere che sia chi non vorresti fosse.
Sapendo che c'è comunque chi ha bisogno di te. E sta morendo.
Ma è una domanda idiota.
Non ha risposta.
Perché la risposta sarebbe inevitabilmente la negazione della domanda.
Se da lei ho imparato a rialzarmi, a trovare dignità, le chiedo di non deludermi.
Gli idioti ci sono in alto, come in basso.
Ma forse sono queste mie solo inutili parole.
Molto utili e sagge invece le tue parole. Coraggio, siamo con te.
EliminaCaro Professore,
RispondiEliminaoggi sono tornato a pranzo e per pochi minuti ho acceso la tv.
Ho trovato su "L'aria che tira", trasmissione filogovernativa di La7, un piddino e un'altra proeuro non identificata annichiliti da Giordano e da Minzolini (!).
Ho pensato: "ha proprio ragione Bagnai, per loro è finita".
Torno a cena e dalla Gruber c'è Giannini (Repubblica), nero in volto, schiacciato da Tremonti.
Ho pensato: "Li stanno andando a prendere e non lo capiscono".
Ora aspetto con gioia l'esplosione e poi penseremo al da farsi.
La Gruber visibilmente a disagio e neppure troppo educata, ohibò, che smacco per una tale veterana.
EliminaTremonti preciso quando deve e glissante quando deve.
Professore, gli occhi umidi sono venuti anche a me, per quello che può servire, a leggere il dolore e la rabbia, lucida, del suo cuore/mente? Per sempre, grazie.
RispondiEliminaTito
A chi continua a chiedermi:
RispondiElimina"Senti un po', c'avrei un'amica (o un amico) de sinistra che blatera di Europa, visione ... dimmi un po' che libro potrei consigliare cosicché magari possa farsi un'idea un pelino meno distorta dall'ideologia spicciola, scevra di luoghi comuni, pensiero unico etc...?"
Io ormai rispondo lapidario:
1984, così mi evito almeno il solito refrain sugli "economisti di provincia eretici", ritornello che ho sentito ripetere anche da tal professor Antonio Ribba, docente della facoltà di economia di Modena.
(Tra l'altro spero che i fiammiferi che ti donai alla Piola di Bruxelles tu li abbia conservati con cura, caro Alberto, Ribba c'ha pure una bella chioma crespa che fa molto Battiato, si risparmia tempo sulla combustione in tal caso, no?)
"Il Partito vi diceva che non dovevate credere né ai vostri occhi né alle vostre orecchie. Era, questa, l'ingiunzione essenziale e definitiva. Winston si sentì assalire dallo sconforto al pensiero dell'enorme potere dispiegato contro di lui, alla facilità con cui un qualsiasi intellettuale del Partito avrebbe demolito le sue tesi in un eventuale dibattito, le sottigliezze argomentative che lui non sarebbe neanche riuscito a capire, figuriamoci a contrastare. Eppure era lui a essere nel giusto! Lui aveva ragione e loro avevano torto. Bisognava difendere tutto ciò che era ovvio, sciocco e vero. [...] Il mondo reale esiste e le sue leggi sono immutabili. Le pietre sono dure, l'acqua è bagnata e gli oggetti lasciati senza sostegno cadono verso il centro della Terra. Con l'impressione di rivolgersi a O'Brien e con la convinzione di formulare un importante assioma, scrisse:
Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro [e che l'Euro è 'na merda, ndb]. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente."
Io giro regolarmente per centri sociali al grido di "Aridatece la Prima Repubblica" o "Io sono per l'import di civiltà da paesi avanzati in tal senso: Corea del Nord su tutti, e nel vostro centro sociale non vedo alcuna bandiera stellata rosso-blu... vi siete imborghesiti"
La gente ride... vedremo per quanto.
Nnnamo a comprà 'ee scarpe
Più che "1984" io consiglierei "Il tallone di ferro" di Jack London, tanto preveggente e preciso da darmi un forte senso di inquietudine. Altro che contraddittorio e ingenuo, come vorrebbe certa critica!
EliminaProfessore, il sottoscritto raramente scrive sul suo blog, pur leggendolo quotidianamente...ma stasera non ho resistito.
RispondiEliminaHo letto il suo post e mi è ritornato alla mente il frame della trasmissione di Formigli di ieri, dove a fronteggiare un vergognoso Velardi, un assurdo De Nicola (mancava solo il patetico Brambilla) ci hanno messo un coraggioso Crosetto ed un velleitario Casarini (Sgarbi proprio non fa testo).
Ho pensato, ieri come oggi, perchè non la chiamano più in tv a svergognare certa gente.
Forse perchè è riuscito a quasi rinsavire Fassina, e la temono.
Santoro ci ha provato ma qualcuno evidentemente lo deve aver messo in riga, appunto dopo quello che è successo.
Allora trovano la scusa di non chiamarla perchè non rappresenta nessuno, preferendo a lei blogger sconosciuti o personaggi politici impavidi ma acerbi di fronte alla grande frode mediatica.
Mi scusi allora se oso (sfidando il suo livore)...perchè non prova ufficialmente a rappresentare qualcuno (magari turandosi il naso)?
Le proposte non le mancano di sicuro e fra un pò ci sono le elezioni europee...
"Se voglio spiegare il mondo, ragiono" (cito dal testo).
RispondiEliminaTalvolta anche ragionare risulta insufficiente per spiegare il mondo, ma almeno si è provato a farlo ragionando, senza abbandonarsi a sterili opinioni (spesso di comodo, sicché viepiù restano opinioni), giochi di parole, propaganda prezzolata o manovre finalizzate al mero potere. Come ricorda Il Velo di Maya nel precedente intervento, "contro il destino non si può combattere", o come diceva Cyrano, si combatte davvero e ancor di più quando si sa di dover perdere. La verità è un lusso che pochi possono permettersi, e spesso a caro prezzo. Agli altri: le menzogne che guideranno loro la vita, senza fargliela incontrare veramente.
Professore, grazie di cuore.
Grazie Prof.,
RispondiEliminaGrazie per tutto quello che mi ha fatto capire . Ha ragione Andreij sull "essere di sx" ed io lo sono e sono preoccupato per tutti questi pazzi,criminali,ladri e farabutti che non vogliono vedere quello che sta succedendo in questo derelitto paese; capiranno quando li andranno a prendere uno per uno e con gli occhi increduli chiederanno "Perchè, perchè"...............
Questi non sanno,sì non sanno, che i problemi esploderanno il 1° Gennaio 2015 ed allora il nuovo Peron inizierà la pulizia "etnica" e sarà....quel che Dio vorrà.
19 gennaio.
RispondiElimina“Noi (e questa non è una metafora, ma pressappoco la descrizione della realtà) cresciamo e siamo allevati in un covo di briganti, e solo quando siamo cresciuti e ci guardiamo intorno comprendiamo dove siamo e di che cosa viviamo. E è a questo punto che emergono i vari atteggiamenti verso questa situazione: alcuni si uniscono ai briganti e saccheggiano; altri pensano di non essere colpevoli se si limitano solo a godere del bottino, ma senza approvarlo e perfino cercando d'impedirlo; altri ancora si sdegnano e vogliono distruggere il covo, ma sono deboli, e sono troppo pochi. Che cosa fare, dunque?”
I diari
Tolstoj, Lev Nikolaevič
bello ricordare quella volta in cui una ragazza gli chiese di Keynes (lei era per il "tea party") e lei rispose magistralmente che una cosa che pochi dicono di lui è che aveva spiegato che (in un certo sistema) si favoriva la speculazione (investimenti a brevi) piuttosto che gli investimenti.
RispondiEliminaa questa gente stupida non viene in mente che un sistema favorisce una cosa e l'altro un diverso aspetto.
questi vorrebbero allenarsi da sprinter e avere il fiato di un maratoneta.
sfigati del pensiero dalle conseguenze nefaste
Professore, la seguo ormai ininterrottamente da 2 anni anche se pubblico raramente dei post.
RispondiEliminaOra però mi sento in obbligo di farle sentire la mia vicinanza, la mia riconoscenza per il suo lavoro, per l'enorme fardello che deve portare - da solo - nelle sue spalle. Forse selo sarà sentito ripetere spesso, ma conoscerla è stata una delle esperienze più sconvolgenti della mia vita. Mi ha fatto vedere la realtà sotto una diversa luce, scevra da pregiudizi e da mal celati sensi di colpa.
Trovandomi in una situazione obbiettivamente critica, a 23 anni studente universitario e padre di un bimbo di 4anni, sono molto preoccupato per il futuro ma ora - grazie a lei - so quale è il problema e per cosa devo combattere. Le auguro tutto il bene possibile.
Si prenda il tempo di cui ha bisogno con la sua famiglia e sappia che tutti i suoi sacrifici non sono stati vani: ha creato centinaia di migliaia di cittadini consapevoli.
Con stima
Enrico
Prof. sono commosso anch'io.
RispondiElimina"Dio acceca chi vuol perdere!"
si portebbe anche dire
"Dio acceca chi vuol far perdere!" e questi perderanno e spariranno.
Per la loro conclamata superbia e invidia spariranno.Sono invidiosi, di lei e di tutto quello che non hanno.
Un esempio? L' @ntiberlusconismo c'era solo perchè volevano essere come B, al posto di B.
Inoltre, non ammetteranno l'evidenza, per paura di perdere il loro piccolo "feudo" intellettuale, materiale o secolar-pseudomorale che sia.
Ma è inutile ricordarglielo:
Lei ha noi
.....ehmm sì, sì, ancora noi. Ma non è una minaccia.
Dai, prof. Molti nemici, molto onore, se sa. E almeno lei non possono costringerla ad abiurare con la forza, possono solo baloccarsi con gli epicicli.
RispondiEliminaGrazie prof ed anche tutti voi
RispondiEliminadai Prof, io spero proprio che a maggio ci sarà un bel regalino per Lei...e per noi. Anche se non verrà dalla parte che preferisce..
RispondiEliminaLo spero per Uga e per il mio bimbo...
L' altro ieri sono andato alla libreria Feltrinelli della Stazione Centrale di Milano e sono andato immediatamente allo scaffale della saggistica. Il libro "Il tramonto dell' Euro" del prof. Alberto Bagnai è arrivato alla 27a edizione. Professore tenga duro, il suo lavoro di divulgazione è prezioso e insostituibile. I mandarini dell' €, sembrano sereni, ma credo che abbiano una fifa matta del responso che uscirà dalle urne alle prossime elezioni europee.
RispondiEliminaProvvederò a breve ad inviare un altro contributo a: /asimmetrie
Non mi sorprende. Il fascismo fu fino alla fine leale con l'alleato germanico pur sapendo che la guerra sarebbe stata persa, guarda caso oggi la situazione è la medesima e l'alleato lo stesso.
RispondiEliminaL'Italia non è mai stata una vera nazione a differenza della Francia o dell'Inghilterra, dove non fanno a gara per farsi governare e massacrare dall'estero.
Che non si sopportino più è sacrosanto, ieri c'erano le purghe e i fucili delle camice nere oggi ti bombardano dal mane a sera con ossessivi talk show e una moltitudine di quotidiani che di diverso hanno solo il titolo ma ricordiamoci che ci sarà l'8 settembre e ricordiamoci soprattutto che anche dopo l'8 settembre le simpatie fasciste e i consensi al complesso autolesionistico nazionale sono continuati nonostante il crollo del regime.
Questi sono i nostri governanti venduti e populisti con le loro meretrici veline e la loro corte dei miracoli di raccomandati e millantatori e ce li dovremo tenere anche dopo.
Letture consigliate: A. Pazienza, "Pertini e le trozzolarie partigiane" parte 1 e 2.
EliminaCaro Prof., comprendo la sua - ennesima e non ultima, purtroppo - delusione. Io credo che per comprendere questa situazione occorra invocare ulteriori strumenti culturali rispetto alla sola economia. Ha ragione la Magli: il gruppo delira e siamo in preda a una psicosi collettiva. Occorre rifarsi a Georges Devereux, il quale peraltro concludeva che la diagnosi psichiatrica di una collettività non è possibile perché manca il corrispettivo della normalità...Quello che lei cerca di far capire (ed è già un miracolo il successo del Tramonto dell'Euro...), per quanto complesso ai più, sembra prendere la forma di un "monumentum aere perennius" (come avrebbe detto Orazio nell'ode III, XXX): non è opinione, ma ormai mi sembra di poter dire che sia verità, punto. Il seguito che lei, Borghi & co. avete creato è già un miracolo di per sé e sono sicuro che i libri di storia parleranno di come l'Italia sia uscita da un incubo grazie a un moto attivato da un manipolo di "patrioti". Andiamo avanti con questa speranza (o, meglio, certezza) e, nel frattempo, pensiamo alle cose belle, come....il convegno di aprile "midterm goofy"!! La saluto caramente (PVB)
RispondiEliminaAnche Ida Magli mi ha sottovalutato. Quando le ho parlato, mi ha detto: "Io ho scritto tanti libri, cosa pensa di fare col suo?". E io le ho risposto: "Ma io so l'economia". Può anche essere che il mio alleato principale sia stato l'euro, anziché me stesso. Ma sapere l'economia mi è servito a capire quando avrebbe attaccato. With all due respect, ovviamente. Io non sono solo un economista. Lei è solo un'antropologa.
EliminaPerchè?
RispondiEliminaUna persona intelligente, istruita e fondamentalmente buona non può negare le evidenze della macroeconomia ed essere complice di questo progetto dittatoriale per cecità.
Mi pare che l'unica risposta plausibile sia la paura di cosa potrebbe essere della loro vita mettendosi di traverso al treno in corsa.
Si rendono conto di essere pedine destinate ad essere masticate e sputate dalla Storia (forse qualcuno si illude di riuscire a sfangarla) ma il coraggio è una qualità molto rara.
Crede che quelli sul ponte del Titanic - quelli svegli, almeno - non avessero paura?
RispondiEliminaMa la più abietta e stupida delle paure, quella che ti porta a guardare dappertutto, meno che verso il pericolo che arriva, e a stringerti a chi fa come te e ti aiuta a non pensarci.
E se qualcuno ti fa presente i fatti lo tratti come un nemico: da lui puoi difenderti.
Poi i fatti arrivano.
Tenga duro.
Professo', ma vale la pena farsi il sangue marcio? Rovinarsi le serate? Ma per chi? C'hanno rovinato economicanente, mi sembra sufficiente. Basta, sorpassiamoli e non curiamoci di loro.
RispondiEliminaUga un giorno capirà, leggendo forse le pagine di questo blog. E quel giorno gli occhi lucidi li avrà lei, fiera del padre.
RispondiEliminaIl prof lo sa gia che la guerra non la vinceremo, lo sa gia perche spesso ha scritto che il tutto è a futura memoria, lui lotta per far capire il modo di ragionare di questi farabutti e ha avuto il merito di riuscire ad attrezzare gente intellettualmente raso terra come me e molti altri.Il prof è una brava persone , un grande musicista e un insegnante superlativo ma.....non è dio....non fa miracoli e visto che non è dio non può far dire la verità a chi non la vuol dire per proprio tornaconto, qualsiasi esso sia.
RispondiEliminaIo mi sono gia rassegnato....ma lotto......non mollo anche se ho capito che nonostante tutta la ragione del mondo le ingiustizie vengono fatte quotidianamente dal più forte al più debole......non c" è nulla di nuovo.
Hanno migliaia di cani che difendono la fortezza, decine di anni di propaganda alle spalle e possibilità di spesa illimitata.......anche se siamo nel giusto toccherà sempre scendere a patti solo per dire la nostra .....basta vedere chi invitano nelle trasmissioni televisive per parlare di euro.......non serve smontare gli argomenti del nemico basta far credere che non è credibile......quindi inviti casalino a parlare di europa o il crosetto di turno.
Oggi la7 ha fatto un servizio di 5 minuti su un deputato della lega riprendendo tutte le cazzate che aveva fatto da quando è parlamentare e per non farsi mancare nulla una sputtanata a salvini l" ha data.......è propaganda e non ci si può far nulla......dei fatti e delle cifre a loro non fregano un cazzo e mai hanno mai fregato come non frega di noi......
Spesso credo che ci leggano e si facciano delle grasse risate sulle nostre sofferenze e sulle nostre ambizioni.
Controllano i media e il mercato finanziario, e non venitemi a dire che il mercato non è manovrato perche altrimenti come spiegare questa bonaccia per le elezioni europee?Che il mercato finanziario si muove secondo chi è in testa sui sondaggi?Se si siamo nella merda e il mercato non ciamerà mai ......non chiamerà mai......perche, cito il prof nel suo libro, il mercato chiese cosa volevano fare da grandi e il mercato rispose L"EURO......sono mesi che mi frulla questa frase per la testa.....se è cosi......non c" è un cazzo da fare.....solo lottare con onore.
La guerra la vinceremo con molto onore, punto e basta! Se si è tanti, un popolo consapevole, le guerre si vincono. Se le guerre le vincesse solo il più antidemocratico e il più forte saremmo ancora all'età della pietra, no? Così non è. Quindi non ci può bastare partecipare, non molliamo.
Elimina"Certo, c'è stata un'impresa per la quale il lavoratore era stakeholder, forse c'è ancora: era la PMI italiana. Quella che gli intellettuali di sinistra vogliono distruggere"
RispondiEliminaDalle "Idee ricostruttive della Democrazia Cristiana" del 1943:
"in Italia l'artigianato, la media e piccola industria prevalgono ancora sulla grande industria a carattere essenzialmente capitalistico-monopolistico.
E' quindi criterio di sano realismo promuovere e rinforzare questa struttura economica, della quale l'iniziativa privata ed il libero mercato costituiscono gli elementi propulsori.
[Lo Stato] tenderà inoltre alla demolizione dei monopoli che non siano per forza di cose e per ragioni tecniche veramente inevitabili, e, a quelli che risulteranno tali, imporrà il pubblico controllo; o, se più convenga – e salva una giusta indennità – li sottrarrà alla proprietà privata [...] come misura di difesa contro il costituirsi e permanere di un feudalismo industriale e finanziario che consideriamo ugualmente pericoloso per un popolo libero. [...]
Questa politica economica sarà possibile senza improvvisazioni rivoluzionarie, date le condizioni attuali nel campo industriale, finanziario e bancario e l'esistenza di taluni istituti che, creati con spirito e scopo di dominio politico, potranno, opportunamente modificati, essere indirizzati a realizzare una migliore distribuzione della ricchezza e ad impedirne il concentramento in poche mani."
La DC non c'è più, l'IRI nemmeno, le piccole e medie imprese ancora per poco...
Per i più piccini (da leggere pronunciando la c come d).
RispondiEliminaUn topo, caduto in una trappola, si dibatteva furiosamente: «Niente equivoci,» disse il topo a quelli che stavano a guardarlo «io non mi batto contro la trappola, che va benissimo, ma per la cattiva qualità del formaggio».
(Tu sai di chi à, gli altri googleranno)
Noi capiamo, noi sappiamo, noi voteremo. Noi lotteremo, noi ricorderemo, noi ci ricorderemo. Noi ci ricorderemo.
RispondiEliminaNon salirà nessun altro su quel carro Professore.
Quando un maestro tradisce gli insegnamenti che ha trasmesso ai suoi allievi, è giusto rinnegarlo?
RispondiEliminaSecondo me si... Anche se fa male.
Alberto per quello che può valere ti sono vicino, e presto Uga potrà chiederti: perché sei felice? E allora sarà bello dirgli che sei felice per lei.
Professore "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa" (Inf. III, 51).
RispondiEliminaCapibastone, famigli e reggicode di questi politici della "sinistra" italiana - già definita invertebrata da P. Anderson - faranno la fine che meritano (e secondo me il rottam'attore sol per questo è utile...) Noi però pensiamo ad uno strumento politico (non oso scrivere partito) perché milioni di persone ormai non hanno più rappresentanza.
Ciao Alberto, scusa se mi permetto di darmi del tu visto che non ci conosciamo e sono più giovane di te quindi non dovrei, ma non ce la faccio forse perchè nel mio piccolo anche io oggi ho vissuto una cosa simile ma per carità non voglio fare paragoni ,, è solo per dirti che quello che hai scritto mi ha commosso e ho sentito il tuo dolore e la tua paura.Sarà un grande piacere per me poterti stringere la mano il 12 aprile. Grazie e perdona lo stile patetico ma non sono riuscito a farne a diversamente.
RispondiEliminaAmedeo
Volevo scriver una cosa che l'avrebbe resa più triste e incazzato. Non lo farò. Deve aver le palle frantumate, lo rispetto, sappia che non è solo. &%*£$"=.
RispondiEliminaL’amarezza è diffusa. Le espongo la mia. Se la ritiene sciocca cancelli pure. Molto probabilmente sono i pensieri vacui di un 23enne ancoro poco savio.
RispondiEliminaIn breve:
"Ma è mai possibile che il problema di un’idiota imposizione di un’sistema di cambio fisso immutabile tra paesi con fondamentali macroeconomici, sistemi industriali e del lavoro diversi ecc… debba essere denunciata da Bagnai?
Ma è mai possibile che l’idiota eliminazione del rischio di cambio, che conseguentemente porta i paesi con un eccesso di risparmio a prestare troppo a pesi con eccessi di debito, debba essere denunciata da Bagnai?
Ma è mai possibile che sia proprio Bagnai a doverci ricordare che una larghissima parte degli economisti liberali (Friedman, de Grawue, Sen, Mirrelees e troppi ce ne sono a ben guardare…) dello scorso e di questo secolo era fortemente contraria all’adozione della single currency in un’area valutaria non integrata dal lato fiscale?
Ma è mai possibile che i naviganti con il paraocchi del mio (ex) partito non tengano minimamente in conto dell’intervista di uno dei fondatori (Zingales) dove anche lui chiaramente dice che si trattava di un progetto criminale? Ma con logica idiota e tafazziana giustificano lo smantellamento della nostra capacità produttiva che ci avvia in un percorso che ci porterà alla terzomondizzazione o ad una perenne dipendenza dai trasferimenti europei ( semmai ci saranno AH AH AH).
http://www.fermareildeclino.it/articolo/intervista-a-luigi-zingales
Ma siamo sicuri che il modello di deflazione salariale generalizzata sia un modello sostenibile per il nostro sistema capitalistico? Ma chi comprerà più automobili, case e beni che necessitano di salari grossomodo certi e non da fame? E come potrà il progresso tecnologico continuare se si affogano lentamente i settori produttivi dei beni durevoli? E se anche questi venissero finanziati con debito (privato o pubblico che sia) quando durerà questo carosello idiota? Ma che aspettative di consumo creiamo Cristodiddio!?!
Ma è possibile che il normale sistema capitalistico debba essere difeso da una persona che viene da una cultura di sinistra? Ma perché? Perché? Perché? Perché?...E’ un anno che non mi do pace…
Io Per adesso mi tengo Bagnai visto che statisticamente e a livello dottrinario sta dalla parte giusta. Le altre stronzate le lascio al terrorista-autoflagellante Boldrin di turno…
(la ringrazio non dico che mi ha aperto gli occhi ma almeno adesso penso di vederci meglio).
Caro Alberto, è vero che il Maestro è stato chiaro in proposito, ma aver le spalle larghe non significa necessariamente fare il mulo: dedico questo memoria a chi, non nano dei propri timori, non gigante dei propri sogni, nelle proprie possibilità profonde una parte importante del proprio tempo e delle proprie energie per resistere in questo ricorso storico.
RispondiEliminaProf. io Claudio Gnesutta non lo conoscevo, per cui ho googlato, come si dice ora, e sono capitato su un articolo scritto su sbilanciamoci, in data 28.2.2014, dove il tizio scrive, a proposito di euro si euro no:
RispondiElimina«La questione di fondo è allora – qualsiasi sia la moneta, l'euro o quella nazionale – la presenza di un governo autorevole orientato alla stabilità sociale....»
che mi rappresenta bene l'avvento del renzi nazional-socialista, comunque, letti altri articoli, come quello del 17.03.2013, Euro si, euro no, ho capito che non val la pena perderci del tempo, lo so sò 'gnorante, io...
Con Gnesutta ci ho fatto esame di Macro nel 2000. Non ricordo però se il to il libro di Macro del De Vincenti che ho trovato a casa ce lo aveva indicato lui o qualcun altro.
EliminaProf, per quel che può valere... faccio outing: mi sono sempre ritenuto di sinistra, quella sinistra anarcoide che ha sempre rappresentato il sottobosco del pur odiato 'apparato. La mia storia è li a dimostrarlo, le botte che ho rischiato di prendere (per mia fortuna pià di quelle prese), i miei amici in vari movimenti rigorosamente dal basso (pacifisti, equi&solidali, promigranti, mondialisti) e rigorosamente extra-parlamentari, gli anni che ho buttato per fare quello che credevo giusto. Ecco, da qualche mese mi sento un apolide. Premetto che, a differenza sua, io penso di Grillo molto peggio di quello che pensa lei, per cui nemmeno l'ortottero posso usare come anti-stress emozional-politico (vizio in cui mi sembrano indulgere in tanti, anche su questo blog dotato di insetticida). Ecco, i miei amici più cari vedono bene Tsipras. Quello che ha scritto libri contro la globalizzazione liberista con la casa editrice indipendente, pure. Quello che ha organizzato l'incontro con Giacchè su Anschluss, anche (pausa: ma come cazzo si fa a non capire un cazzo dopo aver letto Anschluss? Fine pausa). I miei familiari sono rigorosamente piddinici o grillisti (a parte mia moglie, che ho provveduto a sterilizzare politicamente, scusi l'espressione terribile). I miei colleghi non le dico...mia vittoria: almeno in stanza sono riuscito a creare un ambiente Renzie e Grullo-free a forza di mazzate preventive (sa, vengo dalla parte meno civilizzata della Toscana, la Maremma...). Qualche giorno fa mi sono avvicinato ad un blog - non ne faccio il nome - che ho sempre apprezzato, ricco di spunti interessanti, tenuto da gente rigorosamente dal lungo cv di sinistra, dalla sana etica civile e giammai commista alla varia sinistra passata in parlamento. Beh no, uno dei tre ha un trascorso con Giulietto Chiesa, proprio lui. Ma è stato un attimo, un flirt, un momento di confusione estivo. Sagaci analisti e conduttori delle sparse truppe della sinistra "veri" insomma. Ecco, sostenendo quello che oramai anche la mia cuginetta di 14 anni sa, ovvero che Berlusconi, dopo aver timidamente minacciato di uscire dall'euro, è stato fatto fuori dalla sinistra italiana-Bruxelles (filiale di Berlino) e che la vera causa del disastro italiano fosse proprio la sinistra tutta, da pd a sel passando per le briciole di nutella, con il ruolo di caratterista non protagonista a Silvio...dicevo, sostenendo questo, apriti cielo! mi sono preso da uno dei tre curatori del blog, proprio dall'amico dalla liason baffuta a là Stalìn, nell'ordine: confuso, neo-keynesiano che propaga vulgate padronali, fascista, amico di confindustria, complottista e cretino. pur di addossare la colpa a Berlusconi, il mio interlocutore, uomo di vasta cultura, di quella cultura che si nutre di ipse (sinistrorum) dixit e tante copertine rigide e un po' impolverate, è arrivato a postulare l'autocoscenza (?) del ceto politico nazionale che avrebbe indotto Berlusconi ad autocomplottare contro se stesso per permettere la continuazione delle sue politiche sotto altra veste. Non è una barzelletta, ovvio: manca il carabiniere.L 'amico, a rimarcare quella che oramai inizio ad avere la certezza di essere proprio malafede, oltre ad un rivestimento impenetrabile di salame ideologico...dulcis in fundo, dicevo, a sottolineare quanto l'analisi diversamente intelligente fosse imperturbabile ai dati (quando questi sono ortogonali al saleme), invitava ad uscire dall'euro e a votare Grillo alle europee. Anche perchè, voglio dire, è chiaro come la soppressata che quello di Grillo è un movimento genuinamente democratico che può spazzare via l'attuale classe dirigente e rifondare l'etica debellando la castacriccacorruzione che ci ammanta. Ah.
RispondiElimina...
Due anni or sono attendevamo in gloria l'incontro Tsipras-Merkel. Poi c'è stato. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Come può un uomo che ha visto il suo Paese in quello stato agire così?
EliminaC'erano trenta denari, e son passati di mano.
Amen.
EliminaNon lo so. Se un paese grande e forte come il nostro non riesce ad emanciparsi, cosa puo' fare un rappresentante di un paese-regione povero come la Grecia? Con che autorita', autorevolezza, supporto e coraggio ci si mette di traverso con i colossi nord europei?
EliminaAmmetto che il post mi tocca più di altri visto che ho sentito "Giuseppe" spiegarmi la teoria dell'OCA e in questi giorni sto studiando sul suo libro (e del prof. Gnesutta) gli equilibri nei mercati (tra cui quello valutario!)
RispondiEliminaNon so che dire ne che pensare.. Solitudine..
Non Giuseppe Ciccarone, Giuseppe Travaglini. Sono andato alla presentazione del suo libro e sono esploso.
EliminaIeri non ho seguito su Twitter l'incontro.. Ne sono egoisticamente sollevato a metà..
EliminaForza professore!
Fabrizio Marinoni
Vive la stessa amarezza tutti i giorni, facendo il mio lavoro di rappresentante di fronte alla chiara ed evidente crisi da domanda interna e alle richieste dell'azienda (tedesca) di recuperare fatturato...come? Penso al futuro e lo vedo nero. Ma poi, cazzo, appena posso cerco di portare le persone sull'argomento euro, perchè bisogna convincerli uno a uno.
RispondiEliminaProf. continui a darci la sua forza!
Quando non capivo una beneamata fava di quello che stava stava succedendo, mi sembrava chiaro quale fossero i problemi italiani, cioè la corruzione, lo spreco e via cantando.
RispondiEliminaPoi la violenza della nostra classe politica, si è abbattuta su di noi come un tornado.
Ho sentito la necessità mentale e fisica di capire cosa in realtà stesse succedendo.
E dopo quasi tre anni, la situazione mi è stata, come tutti in questo blog, molto più chiara. Ora ho capito cosa sono la vera prostituzione e la vera pornografia.
Ed è quella che vedo quando accendi il televisore ( raramente ), e sento solo cazzate, e so che se continuo ad ascoltare sono sicuro che mi rovinerò la giornata.
Prof. io non cosa dirle, posso solo intuire la sua amarezza e rabbia e delusione, dalle sue parole, ma forse pretendo troppo....
La ringrazio per avermi dato la spinta a capire e a studiare veramente, quello che sta succedendo. Lei sta facendo tantissimo, ci ha aperto gli occhi, ci ha costretto a d uscire dalla nostra pigrizia intellettuale.
Credo che lei, stia lentamente ma in modo inesorabile ( ma lo farà anche la dura realtà ) svuotando il serbatoio di piddinia, che crollerà sotto il peso insostenibile delle sue contraddizioni.
Facciamoci forza, e andiamo avanti. Non siamo soli.
Un abbraccio
Gianni C.
Mi spiace che si senta così, soprattuto per chi ha tutti i diritti di godere della sua energia, e che da qualche anno divide il suo papà, il marito, l’amico con simpatici sconosciuti e instancabili seccatori.
RispondiEliminaChe migliaia, forse milioni di persone la considerino da tempo un modello di onestà intellettuale forse non la aiuterà molto, ma rimane un fatto; come rimarranno il libro, il blog, gli incontri e chissà cos’altro...rimane l’aver innescato riflessioni a catena di quei milioni e non solo, quale che sia il punto di arrivo.
Penso che molti di noi abbiano provato, almeno una volta, un analogo scoramento, magari discutendo con amici o colleghi, altri pesci nella stessa paranza, sentendosi rispondere con sorda sicumera che il problema non è la rete, ma il fatto che siamo in troppi lì dentro e si sta stretti....è disarmante e triste vedere persone inconsapevoli difendere i loro carnefici....e questo è tanto più avvilente quanto è maggiore la stima che riponiamo in queste persone, ogni volta è come perdere un amico, o almeno l’idea che di lui avevamo..
Mi permetto di parafrasarla; per una porta che si chiude si apre un portone...e la rimozione dei santini dal parabrezza aiuta a vedere meglio la strada..
Ognuno poi elabora come può o come vuole le delusioni, io personalmente me ne batto un po’ il belino e ricomincio.
Un abbraccio
So che non ama i consigli, ma io glielo do lo stesso.
RispondiEliminaRiprenda ogni tanto con la vela e si porti Uga.
Qualche miglio di distanza dalla costa e da una certa (dis)umanità non può che fare bene, anche meglio di un massaggio.
Ma perchè non facciamo il simpatico club dei velisti di Goofynomics?
EliminaIo ci sto!
EliminaSono ormai anni che provo a infilare pillole rosse in uno dei più frequentati forum di velisti italiani: "gli amici della..."
Ambiente ostico e difficile, nel quale il luogocomunismo regna sovrano, ma alcuni iniziano a fare qualche ragionamento.
Comunque sono favorevole a qualsiasi iniziativa di aggregazione di chi frequenta il blog.
I miei contatti li trovi qui:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/12/aaa-dalmata-cercasi.html
ah...sponda adriatica, da buon dalmata ;-)
Come giustamente ricorda Professor Bagnai è una vita che nel Belpaese, dove - bisogna sempre ricordare - si guida intellettualmente parlando contromano "asini-stra" si è superati da destra... col claxon a palla; :D
RispondiEliminaFa cadere le braccia, però, il fatto che questi epigoni in sedicesimo, simulacri spenti del bel tempo che fu, s'incartino con paragoni azzardati come quelli snocciolati ieri in perfida Albione... Non è più possibile nel secolo matrix telematico twittare cazzate a raffica e poi sperare di farla franca silenziando inopinatamente il vero fattore che ha permesso a Regno Unito e, udite udite, Polonia di riprendersi meglio di noi dalla crisi... che sia gli stramaledetti britanni che gli ex paria polacchi abbiano mantenuto, guarda a caso, sovranità monetaria... Senza ricordarci quel che la Banca d'Inghilterra ha fatto per il paese e RBS& Co...
E' poi questo che li sommergerà... e non più solo di pernacchie.
Se vuoi controllare il messaggio devi "possedere" il medium... questi, ormai, son dilettanti allo sbaraglio, anzi alla Ruota della Fortuna. :D
Siccome Marconi è morto da un pezzo, RAR ( Radio Angh'io Rurale ) non serve più ad incanalare l'incazzo verso altri lidi, la perfida Teutonia magari... l' ICANN - guarda che sfiga - non lo controlli con il MinCulPop delle Boschi & Madia più L'EIAR 2.0, quindi hai già perso in partenza.
Il WEB può essere pericoloso, è vero.
In primis i gran capi ortotteri faran la pesca miracolosa... ma alla fine perderanno i latterini che la rete smagliata della loro inadeguatezza e ipocrisia non tratterrà.
Ed è allora che rischia di arrivare il vero uomo della provvidenza... già visto, già patito.
In ogni caso i nostri amici ( Kinder, il pensatore pugliese & Co. ) la prenderanno nel di dietro con soddisfazione, noi un poco meno.
Perchè solo ficcandoci nella tonnara dell'euro-UE (e bombardando Belgrado, never forget, never forgive!) il PD poteva andare al governo.
RispondiEliminaChi tra i piddini al governo non ci è andato di persona ne ha lucrato soldi e/o gloria, magari anche solo immaginaria, perchè no, basta e avanza.
Tutto qui? E' orribile, ma è tutto qui.
Uno si chiede, ma di fronte ai sucidi, al dolore, alle umiliazioni, alla patria che affonda nel ridicolo, nessuna esitazione, nessun ripensamento? Pare di no. D'altronde, "nous avons tous assez de force pour supporter les maux d’autrui."
Non avere diritti, e lo dico come partita IVA, per me e' diventata la durissima realta' da 1 anno; 72% di tasse, quando ti ammali paghi, e quando vai in ferie paghi. e quando respiri paghi, e quando ti chiamano devi scattare, e devi essere piu' "competitivo", cioe' ti devi cinesizzare.
RispondiEliminaNessuna sorpresa, ormai dopo i 50, nonostante l'esperienza anche internazionale, diventi un rottame non riciclabile.
So io cosa farei a questi radical chic che sentenziano e teorizzano e parlano parlano (a nome delle loro lobbies e nei loro interessi).
Non so piu' cosa fare, se non cercare di resistere.
Penso che abbia ragione Vale 1968 non è più una questione di economia, gli argomenti scientifico/economici non hanno cittadinanza in questo discorso. per affrontare questo muro di gomma dobbiamo rivolgerci alla psichiatria... personalmente apprezzo la scuola Bateson/Waslavick/Laing e penso che potremmo identificare l'attaccamento all'euro e in genere le politiche pro cicliche come un esempio di doppio legame dove due imperativi categorici, vitali per un soggetto, si contraddicono: dobbiamo far crescere l'economia/dobbiamo tagliare la domanda.
RispondiEliminaIl tentativo terapeutico non deve incentrarsi sul tentativo di attaccare logicamente il legame malato fra le due proposizioni, il legame è parte dell'essere del soggetto sofferente e non può essere attaccato logicamente se non distruggendo anche il paziente.
Bisogna invece provare ad usare paradossi che portino il paziente a svelare l'illogicità dell'intera costruzione comprensiva anche del doppio legame sottostante.
nel nostro caso per esempio si può iniziare a proporre di passare dall'euro al mundo, moneta unica per tutti i paesi, oppure proporre il superamento del pareggio di bilancio argomentando che la sana amministrazione delle finanze pubbliche dovrebbe anche produrre un surplus...
ce la possiamo farcela prof... e adesso seguendo il suo esempio mi apro un paio di chakra che voglio arrivarci sereno e lucido al dopo, che mica è finita qui.
Passi per la gente comune, ma sentire certi cattedratici dire che per crescere serve tagliare, in sostanza, la domanda e credono nel crowding-out in una situazione di sotto impiego come quella attuale, fa cadere le braccia.
EliminaLe PMI sono le uniche che considerano gli operai come stakeholders, non tutte, ma in larga parte sicuramente. Solo che ha un effetto collaterale intollerabile: tende a deproletarizzare il proletariato (come fa notare Giorgio DM nel suo blog. Uno dei migliori in circolazione. Anche il mercato fallisce), e lei chi cazzo si crede di essere per deproletarizzare il proletariato? Ricordi bene una cosa: il proletariato, è come il popolo. Mio e lo gestisco IO, ergo o meglio eqquindi...
RispondiEliminaCollettivizzare la povertà, ovvero riproletarizzare operai imborghesiti da automobili, divani in pelle e case di proprietà. debitobrutto avrebbe detto Marius. Ma soprattutto: dekulakizzare, dekulakizzare, dekulakizzare autonomi artigiani e piccoli imprenditori. perché sono padroni, si appropriano del surplus che spetta al popolo, cioè a noi che sappiamo meglio del popolo, ciò che il popolo vuole. loro sono gli uomini col sacco di cui parla Pasternak nel dottor Zivago.
Essendo cresciuto a pane e bandiera rossa, ( figlio del peggior nemico del popolo, prima autonomo poi dipendente statale ) penso di capire bene questo tipo di atteggiamento. Non si fermeranno finché non vedranno i proletari nei colcos, e gli autonomi nei gulag. Ma stavolta, NO PASARAN.
Per i ragliatori delle fogne: i colcos e i gulag, sono intesi in senso metaforico. Come? Scusate mi dicono che colcos e gulag, sono figli della becera propaganda occidentale.
Come se non bastassero le difficoltà che le economie dei paesi EZ incontrano da alcuni anni a causa dell'€, Washington chiede a gran voce ai suoi alleati di applicare “dure” sanzioni contro Mosca per punirla di aver annesso la Crimea alla Federazione russa dopo il tentativo di sottrarre tutta l'Ucraina alla sua sfera di influenza mediante un colpo di stato spacciato per rivoluzione popolare. E già questo ci dice quanto siano assurdi e difficili i nostri tempi – che poi, a ben guardare, è la norma.
RispondiEliminaFormalmente l'Ue è d'accordo, ma all'atto pratico ogni stato, a partire da una Germania sempre molto attenta a tutelare i propri interessi con ogni mezzo, è riluttante perché il mercato russo è tutt'altro che ininfluente per le aziende europee. Comprese quelle italiane, nonostante vi sia chi si ostina a tracciare un quadro falsato della realtà produttiva italiana, vagheggiando di “mancata crescita perché non sappiamo spendere i fondi strutturali europei” o di “imprenditori [che] non hanno approfittato del dividendo dell'euro per investire in innovazione”.
Si tratta però di frasi fatte generalmente destituite di fondamento. Ad esempio, nonostante la crisi e nonostante l'€, in questi anni le Pmi italiane stanno guadagnando sempre maggiori quote di mercato in Russia “grazie alla qualità dei loro prodotti”, nei settori dell'“automotive, biotecnologie per agricoltura, impianti biologici per la depurazione dell’acqua, bioedilizia, veicoli elettrici e tanti altri, passando per l'abbigliamento e il design”, tanto che oggi l'Italia è “il secondo partner commerciale della Federazione russa in Europa”.
Dai $ 37,3 mld del 2010, nel 2011 l'interscambio commerciale tra Italia e Russia ammonta a $ 45,9 mld «con un incremento del 22,6 %. In particolare le esportazioni russe sono ammontate a $ 32,6 mld e le importazioni a $ 13,4 mld”.
[...]
Dopo la Germania l’Italia è il secondo paese dell’Europa occidentale per l’acquisto di gas russo [...]. Per questa ragione nell’export russo all’Italia continuano a primeggiare le materie prime energetiche, la cui incidenza nell’export rappresenta l’85 %. Un’altra voce importante delle esportazioni russe sono i metalli ferrosi con una incidenza del 10,9 %. La struttura delle importazioni russe dall’Italia invece è costituita soprattutto da quattro gruppi merceologici – macchinari, impianti e mezzi di trasporto ( 42,5 %), prodotti dell’industria chimica ( 19,6 % ), prodotti alimentari e materie prime per l’industria agricola ( 8,5 % ), tessuti e affini, calzature ( 8 %)».
Inoltre, secondo l'Istat, «nei primi sei mesi del 2013 l'interscambio tra i due paesi è cresciuto del 15,9%, più che con qualsiasi altro Paese Brics».
Insomma, quando si parla di produttività italiana, varrebbe la pena almeno di aggiornarsi di tanto in tanto.
Se i nostri "alleati" ci imporranno sanzioni alla Russia, cosa che va assolutamente contro i nostri interessi, non sarà altro che una riedizione dell'aggressione alla Libia, quando siamo stati costretti a mandare i soldati per raccogliere le briciole di quello che già avevamo tramite accordi precedenti. Ma anche la storia dell'euro ci fa capire che i "nostri" politici se ne fottono ampiamente dei nostri interessi...
EliminaCaro professore, caro professore, ....…..che dire, cosa si può dire che non sia già stato detto, e non vogliono capire, questi non vogliono capire .....la sua sofferenza sale come vapore dalle pagine .....tempo fa mia madre mi ha detto:"aspettiamoci il peggio" , io ascolto in silenzio e in silenzio faccio di tutto per non crederle e purtroppo come in altre situazioni anche quelle cui avevo maggiori aspettative, in silenzio ho dovuto ammettere ,ho dovuto ammettere che aveva ragione.E le ho chiesto da cosa dicesse questo e lei lapidaria fa fatto un gesto e detto una parola:
RispondiElimina" La fame"
E ha aggiunto:
" A cominciare dai condomini delle grandi città".
Spero che abbia torto almeno stavolta.
Ma niente fa pensare che la situazione stia migliorando.
Anzi.
Lei si sgola si sbaccia si stritola e suda sangue.
A colpi di istogrammi grafici e numeri... Ma che ci vuole per capire, l'ho capito io che non sono nessuno ...
Sono invasati, plagiati o colpevoli assassini?
Dies lrae
In Europa , madri abbandonano i loro figli perché non hanno di che sfamarli?
E questo il successo dell' euro in Grecia di Monti?
Non dobbiamo farci operare in ospedale ,o non possiamo prendere un antiifiammatori o,dobbiamo morire di appendicite per non vivere al di sopra delle nostre possibilità?
DIES IRAE
calmi il suo cuore ....professore!
Noi siamo qui, io sono qui...
Con immenso affetto
Marilena, grazie di esistere....senza ironia.
EliminaCiao.
Ho sempre diviso le persone fra: 1) quelle che ogni tanto si incazzano, 2) quelle che non si incazzano mai. Ovviamente sto con chi si incazza, perche' solitamente comunicano qualcosa.
RispondiEliminaUn abbraccio professore per questa delusione che, a giudicare dallo sconforto di questo post, deve essere enorme..Non ho (ancora) figli ma leggendola credo di capire a cosa si è disposti ad arrivare per cercare di garantire loro un futuro migliore. Non so davvero cos'altro dire..
RispondiEliminaCon affetto
FORZA!
RispondiEliminaI risultati si vedono, sono palpabili. Loro spariranno, i popoli europei no.
GRAZIE PROF.
stamattina mentre piegavo e vendevo i corsera mi è sorto un dubbio...speravo nel Suo tempestivo intervento:
nel pomeriggio se m' ispira la persona la avverto. Anche loro la ringraziano.
Conchiglia
RispondiEliminaNotte, forse di me non hai bisogno;
dalla voragine dell'universo
io, conchiglia senza perle, sono
gettato sulla tua proda, riverso.
Con noncuranza fai schiumare i flutti
e riottosamente vai cantando;
ma la bugia di una conchiglia inutile
ti sara' oggetto d'amore e di vanto.
Verrai a giacerle accanto sulla sabbia,
e a ricoprirla della tua pianeta;
a renderla, verrai, inseparabile
dall'enorme campana degli abissi irrequieta;
e il vano della fragile conchiglia -
nido di un cuore ove nessuno alloggia -
ricolmerai di schiuma che bisbiglia,
ricolmerai di nebbia, vento e pioggia...
1911, O. Mandelstam
Nei momenti critici solo la coesione può aiutare. Noi siamo pochi ma ci sentiamo un tutt'uno. Ingoiamo un altro rospo e andiamo avanti.
RispondiElimina…
RispondiEliminacara compagna dell’età mia nova,
mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? Questi
i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi
onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell’umane genti?
posso farvi una domanda?
RispondiEliminaok, io sono per una società che vada incontro ai più deboli e mi sentirei anche di sinistra. MA. Se la sinistra oggi ha un impianto ideologico che è essenzialmente elitario e prevaricatore del ceto più debole, quindi essenzialmente antidemocratico fino al midollo, sono l'unico che voterebbe una forza politica anche del campo opposto che voglia rimuovere gli strumenti principali del sopruso?
Sostanzialmente: cosa mi interessa se sei di destra se il tuo agire è comunque più democratico dei fantastici compagni di sinistra?
Per me la successione di valori è: la vita - il pane - la salute - le libertà democratiche. Posta la seguente "scala di valori" per me votare Lega o Berlusconi anche alle politiche mi costa decisamente della fatica ma comunque fattibile. Poi una volta ripristinato un minimo di campo di battaglia, oggi inesistente per la classe media, si lotterà per il giusto. Ma se è l'unica strada percorribile, la si percorre!
Coraggio, coraggio, coraggio, coraggio !!!!
RispondiEliminaLEI È TUTTI NOI .
Un forte abbraccio.
.....sei un grande!
RispondiEliminaIo suppongo che chi è a sinistra pensa che sia giusto sacrificare la propria patria per gli Stati Uniti d'Europa. Tutti mi rammentano che è normale un assestamento agli inizi per uniformare tutto il sistema industriale europea, e continuano a citarmi gli USA come modello di riferimento soffermandosi sul fatto che un simile progetto ambizioso inevitabilmente ha dei costi ma che poi darà i suoi frutti. Ecco, io a questo punto li guardo stralunato e poi penso: è inutile anche parlarci, chi desidera la propria morte non può essere salvato ma perché devono trascinare anche me?
RispondiElimina"i padri di famiglia che la sentenza aveva condannati, rimasero infami ; i figli che aveva resi cosi atrocemente orfani, rimasero legalmente spogliati. E in quanto a quello che sia passato nel cuor de'piddini, chi può sapere a quali nuovi argomenti sia capace di resistere un inganno volontario, e già agguerrito contro l' evidenza? E dico un inganno divenuto più caro e prezioso che mai; giacché, se prima il riconoscerli innocenti era per que' giudici un perder l'occasione di condannare, ormai sarebbe stato un trovarsi terribilmente colpevoli ; e le frodi, le violazioni della legge, che sapevano d'aver commesse, ma che volevan creder giustificate dalla scoperta di cosi empi e funesti malfattori, non solo sarebbero ricomparse nel loro nudo e laido aspetto di frodi e di violazioni della legge, ma sarebbero comparse come produttrici d' un orrendo assassinio. Un inganno finalmente, mantenuto e fortificato da un'autorità sempre potente, benché spesso fallace, e in quel caso stranamente illusorìa, poiché in gran parte non era fondata che su quella de* giudici medesimi : voglio dire l'autorità del pubblico che li proclamava sapienti, zelanti, forti, vendicatori e difensori della patria."
RispondiEliminaManzoni: presente al nostro fianco!
Caro Alberto,
RispondiEliminavolevo capire a che convegno avessi sbroccato e ho dato un'occhiata alla tua pagina twitter, arrivando fino alla surreale discussione con Puglisi sugli "effetti ottici". So che questo commento è OT, e spero mi perdonerai. GRAZIE!!! Oggi mi hai tirato su il morale.
Il mio collega mi ha cazziato perché ridevo da solo, poi ha capito e ha riso anche lui.
Poi abbiamo riflettuto sul fatto che noi siamo assegnisti e lui ricercatore e non abbiamo riso più.
Comunque se vuoi, digli di fare un salto da noi, tanto l'università è quella. Noi lavoriamo più che altro con i grafici del momento trasverso dei muoni a LHC, ma credo che i principi su come si faccia un plot siano le stesse.
Ragazzi, oggi ormai la sinistra è solo salottiera ed elitaria. Basta andare a vedere quali sono nelle grandi città i quartieri in cui prende più voti, cioè sempre quelli più snob: sarà un caso? Quanto alle trasmissioni, ormai ho risolto il problema alla radice: non le vedo più, e questo soprattutto perché, quando mi capita di guardarle anche solo per 2 minuti e di sentire le idiozie che vengono dette, mi sale una rabbia che non riesco neanche a descrivere. Perché dovrei sprecare tutto il mio stipendio in Maalox? No, grazie! L'ultima volta che ho visto un programma di (dis)informazione politica in tv è stato Servizio Pubblico quando ci è andato il prof...
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