lunedì 18 novembre 2024

Grazie!

Grazie a quelli che si sono impegnati, ma soprattutto grazie a quelli che continueranno a farlo. Oggi il PUDE fa il suo goal della bandiera, e va bene così. Noi continuiamo per realizzare il programma che vi avevo descritto qui, senza dimenticare chi è il nostro avversario, né chi è il nostro nemico (chi ci propone avversari fittizi).

30 commenti:

  1. Qui per confermare il mio sostegno e per ringraziare lei e gli altri per il lavoro che continuate a fare nonostante qualcuno cerchi di farvi passare la voglia.
    Nella speranza che possa essere di qualche utilità ripropongo qui una considerazione sul risultato dell'Umbria già postata su X:
    "Sull'Umbria posso dirti la mia, anche se limitata alla mia realtà locale e geograficamente periferica e viziata dalla mia disattenzione verso le questioni politiche locali. Dopo 70 anni di regno PD non ho visto, con l'amministrazione di centro destra, cambiamenti tali da indurre il voto fluido che la volta scorsa ci ha fatto vincere a confermare la sua scelta. Secondo me in molti o sono stati a casa perché non hanno visto differenze significative o sono tornati a votare a sx".

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    1. Inoppugnabile. Che una regione tradizionalmente di sinistra come Toscana o Emilia-Romagna potesse restare di destra “rivoluzionaria” in un momento simile era una scommessa difficile da vincere. Le elezioni regionali precedenti si erano svolte in un clima che tutti ricordiamo. Poi, qualcuno ha creduto che fosse una buona idea sostenere Draghi, ignorando gli effetti collaterali. C’è ovviamente un prima e un dopo. Ma… non c’è la “fine della storia”! La riflessione accessoria e secondaria che andrebbe fatta (ma qui è inutile farla) credo sia sul fatto che evidentemente FdI oggi tira meno della Lega cinque anni fa.

      Sul metodo (e posto che anch’io ogni tanto do il cattivo esempio): quanto ti ha soddisfatto postare questo commento nella cloaca nera?

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    2. In realtà era una risposta per Ljubocka. Poi, visto che ormai era scritta, l'ho riproposta al sotto questo post del Sen. Borghi

      https://x.com/borghi_claudio/status/1858620334280233127?t=HW_JMYvlYkX0HPLMJROByg&s=19

      con lo stesso intento con cui l'ho pubblicato qui. Forse sbagliando ma, come le ho spesso scritto, sono qui per imparare.

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    3. Aggiungo che la mia situazione su X è un po' diversa dalla sua dal momento che, contando zero, raramente intervengono sulla mia TL disturbatori o simili. Il confronto avviene, la maggior parte delle volte, con persone che ho conosciuto direttamente e in quei casi sì, si riesce ancora ad avere scambi costruttivi.

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    4. Ma no! Non vedo nulla di sbagliato, e hai senz’altro fatto bene a coinvolgere Claudio. La mia era una domanda genuina: che piacere si prova con quel tipo di interazione? Ma posso immaginarlo.

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    5. Forse mi manca quel pizzico di malizia che mi permetterebbe di capire se mi sta parlando col dizionario di Goofynomics oppure no. A rischio di passare da ingenuo faccio conto di no e provo a darle una risposta.
      La soddisfazione, direi, più che il piacere, c'è nel momento in cui si riesce a dare un piccolo contributo portando un punto di vista o uno spunto di riflessione com'era nelle intenzioni di quel post che invece, magari, ha fallito per banalità, scontatezza o inopportunità.
      Se invece la sua domanda era riferita all'interazione con quelli che, più o meno, sono i membri della community sì, c'è il piacere di interagire con quelle che so essere persone vere e che, avendo interessi simili ai miei, offrono possibilità di confronto da cui molte volte ho tratto insegnamento. Nel mio caso questo piacere è amplificato perché occasioni simili mi mancano nel quotidiano.

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    6. Bah… Mi sarei aspettato risposte più concrete. Ad esempio: su Twitter non c’è moderazione e quindi sei tu a decidere l’esatto momento in cui gli altri fruiranno dell’opera del tuo ingegno e potranno reagire ad essa. Mi rendo conto del fatto che è frustrante invece postare un commento e aspettare che, magari nei due passi a piedi fra Montecitorio e San Macuto, io te lo sblocchi, per poi magari due ore dopo sbloccare una risposta altrui, o darti la mia! La misurazione col righello (esercizio adolescenziale par excellence) presuppone naturalmente un’erezione che alla nostra età è difficile mantenere per ore! 😂 È chiaro quindi il vantaggio del “microblogging” dal punto di vista della “user experience”.

      Un altro vantaggio oggettivo è che nella cloaca scorre la merda quotidiana: se vuoi restare (dis)informato affacciarsi è utile! Aggiungo che seguire Claudio è utilissimo.

      La domanda è: quindi Twitter è un free lunch? Non si perde nulla in cambio di questi vantaggi?

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    7. Mah, vede onorevole, la remora a postare qui molte considerazioni non dipende dalla possibilità negata di raggiungere un piacere perverso di cui mi attribuisce la ricerca, sono in manopausa da lustri ormai, piuttosto dalla consapevolezza che non si tratta di opere di ingegno e, in quanto tali, non meritevoli di sottrarle quel tempo prezioso necessario a leggerle e sbloccarle o, addirittura, a rispondervi.

      Riguardo X lo considero semplicemente uno strumento che, come tutti gli strumenti, può essere usato bene o male. Per fare un esempio, nel periodo iniziale della COVID, ho potuto apprendere anche attraverso questo canale quali fossero le possibilità di cura alternative. Credo inoltre che le indicazioni date da lei e dal senatore Borghi siano sufficientemente efficaci per mettersi al riparo dal pericolo di subire la disinformazione che vi circola.

      Infine, cosa si perde? Sicuramente si viene tracciati ma questo avviene, purtroppo, anche lasciando il telefono acceso di notte perché si ha una figlia ventenne che rientra tardi e quindi, nel mondo digitale, credo sia inevitabile. Poi c'è il fatto che il lamento o la critica verso certi provvedimenti, su X, hanno una visibilità maggiore e questo può essere un problema perchè si offre il fianco ad eventuali attacchi nemici. Con riferimento a questo aspetto non ritenevo potenzialmente dannoso il post citato inizialmente, altrimenti avrei evitato, ma se così è prendo atto e ne tengo conto per il futuro.

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    8. Sei su una postura difensiva molto femminile, perché io non ti stavo attaccando! Hai sempre tutto il mio affetto. Molto semplicemente, qui ci viene chi pensa che questa sia casa sua. Se invece non lo pensa non ci viene. Tutto passa, anche il #goofy.

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    9. Onorevole, mi spiace per aver frainteso ma mi sembrava di aver colto dei doppi sensi che, evidentemente, non erano nelle sue intenzioni. Lo prendo come un episodio che ha consentito di conoscerci meglio e
      accetto con molto piacere l'invito ad entrare in casa, pur col proposito di non abusare di questo privilegio.
      Grazie.

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  2. Un’altra riflessione da fare è come mai tiri meno la lega. In quel post linkato ci sono 235 commenti.

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    1. Diciamo che la domanda da farsi è come mai tiri di meno io, in effetti, e una risposta me l’ero data un mese prima di scrivere quel post: perché l’entrata in “politica” mi avrebbe indebolito come intellettuale, pur suscitando un considerevole fuoco di paglia (e in effetti il #goofy più partecipato è stato quello del 2018).

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    2. P.s.: aggiungo che ovviamente questo sacrificio ha avuto ricompensa su altri fronti. Il MES lo si poteva fermare solo stando DENTRO le istituzioni, per dire…

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    3. Allora…dal lato del territorio (vivo in Emilia Romagna) e leggendo anche la cronaca locale tutti i giorni, dovessi dire le differenze tra i due candidati, avrei difficoltà. Ammesso che la comunicazione sia così importante. Gli scontri poco prima del voto tra patrioti e centri sociali alla stazione, sono stati penso più dannosi che altro. Uno solo dei paesi alluvionati ha votato cambiando segno politico. È sembrata una campagna, vista da qua, un po’ generica, ma appunto sono sensazioni. Oppure qua non eleggeranno mai una donna, che è la spiegazione di una locals che scrive su varie riviste, anche se ti sommergono nelle acque casa 3 volte. Pescando dalla memoria, anche le “compagne” nelle BR dicevano che i “compagni” erano piuttosto maschilisti, come tutto il movimento. Chi lo sa. Di sicuro va messo sul piatto della bilancia un gruppo di pesi formato da bomba stazione di Bologna, Italicus, carri armati per la città, centro nevralgico della protesta studentesca negli anni 70, uno bianca. Insomma, ci sono tanti fattori contro la destra che pesano su un votante di queste zone.

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    4. Sì, certo! La “nostra” candidata era stata sottosegretaria di Monti. Per carità, à tout péché miséricorde, un peccato di gioventù non si può non perdonare (anche se aver fatto parte del dream team che ha distrutto il Paese oggettivamente si presta a una connotazione simbolica fortemente negativa, non dobbiamo nascondercelo), ma ho in mente altri esempi di situazioni in cui ci si è regolati così perché non c’erano alternative, non c’erano persone, e poi alla fine non è andata benissimo. Quindi sono d’accordo che i due candidati fossero observationally equivalent, perché erano substantially equivalent (ma esattamente come ha una connotazione simbolica negativa aver fatto parte della squadra che ha distrutto il Paese, ha una connotazione simbolica positiva sconfiggere la sinistra), sono d’accordo sul fatto che può sembrare strano (ma non lo è) che gli elettori non abbiano chiesto il conto a chi ha visibilmente gestito male il territorio per motivi ideologici, ma a me sembrava che stessimo parlando di altro. Mi sembrava che il tuo riferimento fosse al post sul conservatorismo linkato nel testo di questo post. Avevo capito male?

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    5. Sì, era legata a quello (conservatorismo) la mia risposta precedente. Ho poi letto sul post altri commenti più legati alle elezioni e ho risposto idealmente in quella linea: stavo usando il cellulare e sono andato sotto questo commento invece che sotto gli altri.

      Su di lei (la candidata), non ne facevo una questione di pedigree o altro, era solo un feedback dal territorio, diciamo.

      Per il tema del commento precedente: non saprei se è solo quello (legato alla sua attrattiva). C'è forse la caduta del governo giallo / verde di mezzo che può aver influito.

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  3. Mi chiedo se sull'esito delle elezioni regionali possano aver pesato, oltre ai fattori locali legati ai candidati e al loro radicamento territoriale, anche cause di carattere più generale.
    Ad esempio, in questa tornata ho notato una diffusa carenza di iniziative, di momenti di dibattito. Un tempo le campagne elettorali vedevano i candidati battere il territorio regionale palmo a palmo, con incontri di vario tipo. Devo ammettere che anche il mio partito, se si esclude il Segretario, Lei e il Senatore Borghi, non ha certo brillato per numero e capillarità di tali incontri. Sul piano banale dell'informazione, rilevo che anche per un tesserato come me è stato del tutto fortuito e legato alla frequentazione della community l'incontro di Formigine con Claudio. Non ho saputo della presenza del Segretario a Modena e a Bologna, mentre ricordo che nel 2019 simili occasioni erano state adeguatamente pubblicizzate.
    Ho l'impressione, ma forse sbaglio, che manchi qualcosa nella diffusione delle informazioni, nella preparazione delle iniziative.
    Poi, mi chiedo se sull'esito non abbia contribuito anche una eccessiva prudenza della manovra economica per il 2025.
    Ho compreso e condiviso l'impostazione generale, ma nella fine di quest'anno il clima per famiglie e imprese non è certo lo stesso del 2023. E, a conti fatti, si tratta di conferme strutturali di miglioramenti economici in gran parte già acquisiti un anno fa. Capisco che fosse necessaria prudenza nei conti, ma penso che la stagnazione e recessione delle maggiori economie dell'eurozona e la flessione della produzione industriale in Italia avrebbero consigliato un maggior coraggio nella spesa pubblica in deficit e nel sostegno ai redditi e ai consumi.
    Queste mie considerazioni non incidono sul mio personale impegno a lottare in futuro con tutte le forze, ma anzi saranno uno stimolo ulteriore per fare in modo che anche questa Regione viva un giorno la sconfitta del PD e del suo pervasivo sistema di governo locale.

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    1. Sai, il “qualcosa” che manca ha un nome (maschile): partito. Manca il partito, mancano i partiti, e mancano perché sono stati definanziati. Si può anche chiedere di fare volontariato per una associazione, ma allora la gente preferisce farlo per la ricerca sulle malattie rare o per aiutare i poveri naufraghi: sembrano cause più nobili del dedicarsi a quell’attività screditata che è la politica! C’è anche un problema di offerta, va da sé: se si offrisse una visione del mondo sufficientemente rivoluzionaria e accattivante forse si troverebbero anche dei volontari! Ma il problema è che il fulcro di una democrazia parlamentare, cioè i partiti, che sono il primo motore di selezione della classe dirigente, non possono essere affidati all’estemporaneità del volontariato e ai capricci della filantropia, che poi si traducono in un ulteriore taglio degli stipendi dei parlamentari, oltre ai quattro già disposti per legge dall’inizio del secolo.

      Solo una domanda: mi chiedo come tu abbia fatto a vedermi in giro durante la campagna elettorale, atteso che io in giro non ci sono andato, per il semplice motivo che a differenza di quanto accadeva sei anni fa, nessuno mi ha invitato ad alcun evento. Nemmeno l’amico Bargi, che tale resta. Ho come la sensazione che ci possa essere chi pensa che certe idee non attirino consenso. Questo è probabile. Il fatto che le idee contrarie, la moderazione, il consenso invece lo respingano, è certo e provato. Ma va bene così: avevo il mio collegio da seguire, un disco da incidere, il compleanno di SAR da festeggiare, il mio lavoro da svolgere.

      Del resto, uno dei motivi per i quali ero strutturalmente scettico rispetto alla prospettiva famoerpartitista, era che per me chi lavora deve essere pagato. Trovo ingiusto affidarsi al volontariato, e trovo inaffidabili certe profferte di impegno strenuo, che si sgretolano come castelli di sabbia alla prova dei fatti.

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    2. Mi era sembrato di aver letto il suo nome su una locandina di un evento in Emilia, ma probabilmente o non era lei o non era in Emilia. Me ne scuso.
      Sulla considerazione che siano i partiti politici il problema, concordo in pieno. L'abolizione del finanziamento pubblico ha inferto il colpo di grazia alla struttura organizzativa dei partiti novecenteschi. E il volontariato non può sostituire una organizzazione territoriale capillare nei tanti Comuni d'Italia.
      Ma è anche vero che oggi disponiamo di tecnologie evolute e abbiamo sistemi di comunicazione molto rapidi ed efficaci. Non credo che sia un problema predisporre una chat o una community che permetta a militanti, iscritti e simpatizzanti di una particolare area geografica di essere costantemente informati sulle iniziative del partito. Penso in particolare a chi abita in zona disagiate, in Appennino o nei piccoli paesi e borghi in pianura. Creare una rete che funzioni come collegamento costante tra iscritti e simpatizzanti mi sembra il minimo per un partito che voglia mantenere un radicamento nei territori, soprattutto in un periodo difficile come l'attuale per coinvolgere le persone, sempre meno interessate alla politica e alla gestione della cosa pubblica.
      Anche il nostro messaggio politico, sulla moneta, l'UE, la guerra, l'energia, il green, avrebbe necessità di poter disporre di diffusione capillare con le persone, altrimenti si finisce per parlare tra di noi, senza possibilità di confronto con chi è preso da altri problemi o non ha tempo per approfondire gli argomenti e finisce nel pozzo nero dei media mainstream.
      Chiedo troppo?

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    3. Che cosa vuoi che ti dica? In Abruzzo abbiamo cinque chat, una per provincia, e una regionale, che utilizziamo per diffondere notizie sulle nostre iniziative, e qualche volta anche per scambiarci delle opinioni. Non è una infrastruttura che gestisco io, è stata messa su dal segretario regionale, e oggettivamente ci aiuta a restare in contatto. Quindi sì, la tecnologia può aiutare, a costi contenuti, ma naturalmente espone anche a dei rischi (ad esempio il rischio che qualche sclero in chat finisca sulla stampa locale alimentando inutili polemiche) e non sostituisce completamente l’interazione Umana, che ha bisogno di sedi fisiche.

      Vorrei insistere qui su un concetto che ogni tanto vi propongo nelle dirette Facebook: è inutile ragionare su quale legge elettorale garantisca la migliore rappresentatività del parlamento, o meglio di quel che ne resta, se prima non si fa una riflessione seria sul finanziamento pubblico dei partiti, perché in assenza di partiti strutturati la migliore alternativa al candidato scelto dal segretario, magari applicando il principio “mona ma mio“, non è il candidato espresso dal “popolo”, ma probabilmente è il sorteggio di cui deliravano i Grillini. Si dimentica troppo spesso che i partiti strutturati erano uno strumento di selezione e crescita della classe politica, oltre che essere uno strumento di coinvolgimento degli elettori.

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  4. Grazie, a voi questa destra ha resuscitato un partito marcio ed in decomposizione fatevi una domanda e datevi la risposta.

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    1. La risposta è: “Ah cojone!” (punto esclamativo) 😂

      Deponi i toni enfatici, gentile amico, perché innanzitutto il fatto che la sinistra si sia presa due regioni rosse tutto è tranne che una resurrezione (bisogna leggere La Repubblica per raccontarsela così), e poi quello che succede a Foligno o a Bastardo è leggermente meno rilevante di quello che succede a Berlino o Washington. Noi siamo stati precursori e abbiamo pagato un prezzo perdendo una battaglia (e non mi riferisco certo a queste due regioni i cui abitanti avranno ciò che hanno desiderato), ma avevamo ragione e vinceremo la guerra. Tu continua a leggere La Repubblica, che ti aiuta a capire il mondo nel tuo interesse.

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  5. Eccellenza, ho un anno meno di lei ed ho appena visto il suo video autoprodotto in auto. Se lo riguardi dopo una passeggiata in montagna, una sauna, insomma qualcosa che per un po' la estranei dallo stress inerente la politica che comprende la interazione con noi plebei. In certi momenti lei mi ricorda D'Alema, o meglio un superset di D'Alema, addirittura lei si sente a disagio alla Camera, nostalgico delle frequentazioni del Senato. Anche a me avete rotto i coglioni, a cominciare da Salvini, Borghi che prende per il culo con la sua dialettica "acquisita in anni di interazioni su twitter" (piu' o meno parole sue) e lei che e' un aristocratico ZTL con la pelle di un Leghista. Non vi voto piu' dal 2018 dopo i voltagabbana da gatekeepers sull'euro, da allora ne avete fatta di strada, in Lombardia grazie a Giorgetti e Fontana ci avete tolto la assistenza medica di base, poi vi siete alleati con i 5S, poi con Draghi votando greenpass e tutte le leggi criminali per vessare i no vax, in questa settimana avete messo Bassetti a capo di una Commissione Sanita' ligure che e' la replica di quella criminale che Speranza usava ai tempi del Covid. E oggi quel mattacchione di Salvini presenta un codice della strada che e' il contraltare alle leggi europee per togliere la mobilita' al popolo.
    A me, se vi estinguete, farete solo un piacere, la Lega aveva fallito ai tempi di Borghezio, Maroni e Bossi per fare la secessione da questa Italia e avete fallito voi per uscire dalla gabbia Europa. Da qualche anno siete diventati la malattia, non la cura.
    Che la Schlein sia con voi.

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    1. Eggnente! A parte il fatto che non sai un cazzo di me, si evidenzia la solita ossessiva regolarità: voi troll rivoluzzionari vi fate sempre spiegare il mondo (ad esempio, la riforma del codice della strada) da quella che Gramsci chiamava “la stampa borghese” (perché quello è), che prende per il naso voi ingenuotti con una facilità disarmante! Non ce la fate proprio, siete inadeguati: tu sei anche un po’ anzianotto, come me, quindi scusabile…

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  6. Buongiorno Onorevole, scrivo in riferimento alla regionali ER.
    Ho aiutato per quanto possibile il candidato della Lega della mia provincia, il problema del non finanziamento dei partiti è reale, eventi/incontri sono a carico dei volontari proponenti, in una regione dove storicamente si è all'opposizione questo è molto svantaggioso.
    Sulla candidata a presidente scelta dal cdx l'inadeguatezza del cv (per motivi già prima esposti) era nota penso a tutti ed era anche stata fatta presente a chi ha deciso la candidatura, evidentemente non vi erano alternative migliori e lo posso capire.
    Durante la campagna è però emersa l'inadeguatezza personale del candidato che è uscito da Bologna giusto un paio di volte, non ha risposto alle mail inviate al comitato elettorale e si è barcamentata tra incontri pseudo istituzionali con associazioni e confederazioni. Questo è stato il qualcosa in più che ha trasformato una sconfitta in una Caporetto (perchè di questo si tratta, chi parla di "cdx che ha tenuto" mente sapendo di mentire).
    A parte lo sfogo, gli spunti che vorrei passare sono due.

    Primo: la comunicazione dei candidati alle amministrative (parliamo di regionali ma vale lo stesso per le passate comunali) del cdx e della Lega è totalmente slegato dalla comunicazione a livello nazionale. Cerco di spiegarmi meglio, i temi sollevati in questo blog ed ai convegni di a/simmetrie non sono presenti nelle campagne territoriali, neanche declinati sul locale benché vi siano numerosi ambiti in cui ciò sarebbe agevole, del tipo: "perché stiamo devastando le strade di piste ciclabili? Perché chiudono gli ospedali in montagna? perché l'EU col PNRR ci ridà solo parte dei nostri soldi e ci dice pure come spederli-male", la comunicazione proveniente dal cdx è stata solo che "si può fare meglio e di più" e mi sembra che la debolezza di queste argomentazioni sia stata già ampiamente analizzata. Serve un raccordo tra i grandi temi nazionali ed europei (PNRR, MES, ecc.) e le implicazioni locali (meno servizi, investimenti “green” inutili, ecc.)

    Secondo: la dis-informazione di controparte che pervade l’universo informativo è micidiale, incalzante, incessante, asfissiante. Questa propaganda in ER ha colto perfettamente gli obiettivi tant’è che dall’analisi del voto su Bologna i quartieri che hanno espresso percentuali maggiori per il PD sono quelli alluvionati; ma questo è logico nella anti-logica proposta dai media che è la seguente: alluvioni colpa del cambiamento climatico – cambiamento climatico colpa della destra che si oppone al green – quindi voto contro le alluvioni - voto PD scelgo la UE.
    Lo schema è questo e viene ripetuto sui giornali, sulle tv locali, sostenuto dai media nazionali di giornali/radio/televisioni, veicolato nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni sportive. Impossibile controbattere, come si può fare senza un televisione locale, senza una radio (che non sia Radio Libertà) senza un giornale?

    Sul secondo punto è, a mio avviso, impossibile agire, sul primo punto, coordinamento e traduzione locale dei messaggi nazionali, invece si potrebbe fare qualcosa di più.

    PS: il partitino dei rivoluZZionari, coccolato e vezzeggiato da chi sta al potere e non vedeva l’ora di relegare il dissenso in un angolino, ha preso l’’1% ma è riuscito nell’intento di guidare molti verso l’astensione, tutti ex voti del cdx nel 2019. Chiamati uno per uno, e uno per uno hanno risposto: “avete tradito”; anche questo lo metto nel secondo punto relativo alla propaganda. Perché se è vero che esiste una forte propaganda pro-PD pro-UE ne esiste una altrettanto forte e capillare anti-cdx anti-Lega anti-Salvini anti-B&B, tutta basata sull’ “avete tradito”. Questa propaganda si sviluppa sulle chat, sui social, continuamente alimentata e, idea mia personale, non totalmente spontanea.

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    1. Ovviamente non sono spontanei: il 90% dei canali TG che stai descrivendo sono "punturini" e una buona metà successivi alla confessione di Suzukimaruti.

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    2. Condivido la tua analisi. Sulla comunicazione locale slegata dal partito nazionale bisognerebbe intervenire in fretta e aggiungo sulla comunicazione in genere. Sul resto è molto più difficile, in quanto è veramente arduo trovare persone competenti che siano disposte ad esporsi rischiando del proprio. Per quanto riguarda, infine, i media schierati contro sempre e comunque, si può solo confidare in parte sulla vittoria di Trump, ma solo per alcune questioni. Per questi motivi il lavoro sarà faticoso ma anche lungo. Ahinoi!

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  7. Secondo me la Lega dovrebbe uscire dal governo prima possibile, per non estinguersi. Il problema è che se lo facesse si estinguerebbe anche Salvini, il quale deve ritardare il più possibile la perdita della cadrega a favore del Gen., oggi quotatissimo. Comunque lei non avrebbe problemi a seguire fedelmente la linea di un militare dopo anni sul sentiero della nutria.

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    1. Anna, con affetto: anche basta cazzate!

      Il Gen. quotatissimo è una persona intelligente e coraggiosa, e questo nessuno glielo toglie, ma va anche detto che non conoscendo il Dibattito si affida a personaggi che qui abbiamo imparato a conoscere, come il simpatico Toscano, una persona che tende a sopravvalutarsi e che per questo è stata oggetto di esilaramento ai capannelli dell'ultimo goofy. Diciamo che chiamare all'appello una galassia simile è un ulteriore indicazione di sprezzo del pericolo! Salvini non si estinguerà e io non avrò bisogno di seguire altri che me stesso, come sto facendo da 61 anni, presto 62. Ne riparliamo fra dieci anni. Io ci sarò e salirò ancora sul Monte Amaro, tu anche perché mi sembri molto giovane. Auguri!

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    2. Un'ulteriore! Toscano sparge degrado anche nella mia ortografia, il che è tutto dire. Vis et honor!

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