Pensate che uno dei prossimi concerti, nei quali sarò umile e sensibile accompagnatore, ma anche superbo ed egocentrico solista, si terrà niente meno che nella cattedrale di S. Pierre a Luxeuil-les-Bains (che se poi ci fosse tempo, ma non ci sarà, di fare due note sull'organo sarei felice...). Ci vado a suonare, fra l'altro, un paio di concerti di Scarlatti (questo è uno dei due, anche se mi piace di più come lo faccio io: un po' di swing, ragazzi, ho capito che siete tedeschi...). E sapete chi l'ha messa su quella chiesetta? Ma lui, certo, S. Colombano, il santo europeo! Quello che l'Europa se l'è girata in lungo e in largo, riuscendo perfino a venire dall'Irlanda a Orio al Serio senza RyanAir. Che poi sarebbe anche il S. Colombano di S. Colombano al Lambro, quello dei ditischi...
(miiiiii, la Camerata suona la fuga a un tempo insensato... So' proprio piddini 'sti tedeschi...)
...sì, i ditischi...
(ah, dimenticavo che il quarto tempo è flauto e violino solo, e mi tocca suonare con una fan di Orban: va be': si compensa con S. Colombano...)
...dicevo: i ditischi, "siluretti felici, scampati nei roridi e verdi regni, fra i
capegli dell’erbe e dell’alghe: salvi dal loro profilo ellittico o
parellittico, che offre, credo, un minimum di resistenza, che segna un optimum
della forma natante. E devono aver raggiunto quest’ottimo nella pertinace
evoluzione della discendenza, in un loro amore del meglio e poi del perfetto,
educendo dalla grossolanità primigenia il garbo del capo, del corsaletto e
dell’elitre, sforzandosi di tendere, tendendo all’ellisse, entro paludi, o gore
morte nelle golene de’ fiumi: ogni acqua ferma un bacino da esperimenti, ogni
specchio livido un mondo da perforare col pensiero: traverso generazioni e
millenni raggiungendo il loro laborioso integrale isoperimetrico."
(aspettiamo fiduciosi che marco - con la meritata minuscola - ci spieghi cos'è un integrale isoperimetrico, noi siamo di campagna, ormai usiamo l'equazione di Bellmann...)
Capito? S. Colombano, quello che credeva all'identità europea. Mille e quattrocento anni or sono.
Quindi, se stiamo messi come stiamo messi, si vede che un motivo c'è: non certo la mancanza di sognatori.
Bene, visto che altrimenti poi dite che non ve l'avevo detto, ma se ve lo dico col cazzo che ci venite, allora per risolvervi il problema vi ricordo anche che sarò in duo col mio violoncellista neoborbonico preferito il 28 giugno al Santuario della Madonnina in prato a Varese (alle 9 di sera), e il 12 luglio alla Chiesa di S. Michele Arcangelo a Montegaudio (stesso orario).
Porterò meco il cembalo di Andrea Di Maio, che qui potete vedere pestare alcuni residui organici. Mi dispiace che chi mi ha dato voce si sia dovuto sporcare le scarpe, ma evidentemente è un sentimentale, vorrebbe tanto che chi la pensa "come noi" ci "capisse"... Eh, ma quello dei ditischi lo aveva detto chiaro e tondo: "i nostri cosiddetti simili...". Cosiddetti, Andrea, cosiddetti... Significa che non sono come noi. Loro possono fare questo errore, noi no!
Ma se lo hai voluto fare, chi sono io per giudicarti? Anzi, ti voglio ancora più bene per aver fatto la figura del "bagnaista". E non preoccuparti, non ti sei rovinato il mercato: questi rivoluzionari bolscevichi "de provincia" ascoltano solo musica americana, tu lo sai bene, che i clavicembali devi andare a venderli in Finlandia, finché dura. Ma tranquillo, quando salteranno per aria (i finlandesi: i rivoluzionari no, perché di fatto non esistono), noi riallineeremo il cambio, e non è detto che ci perderai. Del resto, vuoi dirmi che uno che mentre rimetto una corda mi dice: "Devi tenere un angolo di 15 gradi" ha bisogno di una calcolatrice per capire quanto gli costa un caffè in marchi finlandesi?
Ci sarà tempo per chiarire tutto.
In fondo, cosa voglio io? Poco o nulla, sono uno che si accontenta... Dopo quattro anni di insulti mi bastano un paio di teste, sul piatto non mi formalizzo. Liberatevi della zavorra, poveri pirla, e poi si vede.
Concetto, anche questo, estremamente fondativo dell'identità europea.
Poi dicono che non sono europeo...
Arrivo per leggere l'ultimo aggiornamento sulla situazione economica o per "er post tecnico", e riparto googlando l'incredibile storia di questo Colombanus che attraversava l'Europa barbarica prefeudale (moltiplicando le birre! ognuno si adatta al contesto...)
RispondiEliminaLieto d'aver imparato anche oggi qualcosa (d'inatteso).
(Altro che uscita da destra e uscita da sinistra!)
E' successo anche a me e un mare di ricordi son tornati alla mente,come le favolose bottiglie di Nebbiolo del Marchese Malaspina ( non vendibili per via del fondo eccessivo ed etichette rovinate,regalate o permutate...mi gira ancora la testa.Erano veramente tante e le botti in cui era invecchiato erano centenarie).L'Abazzia di Bobbio un organo ce l'ha ma a memoria non mi pare all'altezza di quello Luxeuil-les-Bains ( non so se sia molto antico,non mi intendo di organi ma penso che l'Abazzia abbia un'ottima acustica).
EliminaE' storia.Da un punto selvaggio della Val Trebbia S.Colombano seminò una potenza culturale ed economica davvero notevole.
Cit. Nel 614, il monaco irlandese Colombano giunge con i suoi discepoli a Bobbio il cui territorio gli è stato donato dal re longobardo Agilulfo. Questa donazione ha anche una valenza politica in quanto Bobbio controlla la grande carovaniera, la via del sale, che da Piacenza, lungo la Valtrebbia raggiunge Genova, caposaldo dei Bizantini. A Bobbio, Colombano trova solo una chiesetta semidiroccata, dedicata a S.Pietro, e la restaura. Egli ha più di settant'anni, è stanco e forse malato: muore il 23 novembre 615 e i suoi discepoli lo seppelliscono nella chiesetta di S.Pietro. A reggere la comunità conventuale si alterneranno in qualità di Abati vari monaci seguaci del Santo. Il convento si popola rapidamente: già nel 643 conta centocinquanta monaci. Attorno al convento sorgono le prime case abitate da civili. L'Abbazia di Bobbio, con le sue scuole, la sua Biblioteca, il suo Scriptorium, la sua organizzazione economica, diventa rapidamente anche una potenza politica. Alla Corte Longobarda i monaci godono di una tale considerazione che spesso le crisi politiche sono da loro risolte o provocate. I possedimenti dell'Abbazia in età longobarda si estendono in tutta l'alta Italia.
Alberto se suoni con il violoncellista neoborbonico non potrò mancare. Che ci vuoi fare ho un debole per le corde sfregate....Ci vedremo a uno dei due concerti......tranquillo non è una minaccia!
RispondiEliminaCi manca solo che sputtanino pure Colombano, facendolo passare come antesignano del "ce lo chiede l'Europa". Più di dieci anni fa andai a Vienna in aereo un fine settimana, con la di allora compagna; arrivammo di sera, pagammo il taxi in euro, andammo all'albergo prenotato, una doccia e giù in strada: telefonata in Italia con monete in euro da cabina pubblica e cena frugale in euro. Mhh, pensai tra me, funziona: un raro momento in cui mi sentii davvero solidale all'Europa nascente (perché d'ogni posto m'interessa ben più lo spirito nascente dalla terra da secoli di storia, che non le pastoie moderniste). Ora mi vengono in mente le vignette d'un francese: famigliola in vacanza sull'auto, con padre alla guida che gongola soddisfatto, amorevolmente coccolato da moglie e figli, quando s'accorge d'un tale infilato contromano diretto proprio su di loro, da fargli esclamare contrariato: "E ci dev'essere un idiota che viene a rovinare tutto!". Più d'un idiota: avidi bastardi.
RispondiEliminaho la scadenza contrattuale al 30/06. Il datore di lavoro mi ha chiamato e mi ha detto: ti va bene se il rinnovo te lo faccio a 30 ore settimanali ? chiaramente me ne lavori 40 ma devi venirmi un pò incontro per farmi risparmiare un pò, sai c'è la crisi e stiamo perdendo dei clienti. Dunque perderò un pò di contributi, un pò di TFR, un pò di ratei 13ma e 14ma e chiaramente da sempre gli straordinari non sono mai stati pagati. in attesa che la sstoria faccia il suo corso a me fanno il culo!
RispondiEliminaTi capisco benissimo...Nonostante continuano a farci il culo...la gente guarda i mondiali di calcio...Che vuoi la crisi...
EliminaOggi in riunione sindacale ci hanno detto che probabilmente dal 2015 l'azienda fallisce. Però se siamo forunati una parte si salva e a casa andranno solo metà dei lavoratori.
EliminaIo andrei volentieri incontro, ma con un camion.
Ad una persona che conosco hanno proposto solo la riduzione dell'orario di lavoro (e relativo salario, ecc.) ma senza dirgli di lavorare di più. Quella persona ha accettato immediatamente dicendo:"Quei cento euro al mese di stipendio che perdo, li recupero facendo qualche lavoretto in nero qua e là...". Della serie:" La crisi incrementa il fenomeno del lavoro nero e dell'evasione fiscale".
Elimina@scipione
Eliminala storia sta già facendo il suo corso: sei (come me e tanti altri) dalle parte sbagliata, dalle parte che sta perdendo.
Scipione, per quel poco che vale ti mando un grosso abbraccio di solidarietà. ciao. Alberto.
Eliminail programma del concerto del 28 giugno a Varese è qui.
RispondiEliminaVerremo ad ascoltarvi.
Ero seduto su uno sgabello del bar vicino casa, bevevo uno spritz e mangiavo pizzette e patatine.
RispondiEliminaEro solo, o meglio c’ era Mario, il barista, ma quello preferiva stare alle slot nei momenti in cui c’era poca gente. Lui non deve avere bisogno certo di soldi se appena ce ne ha un po’ li condivide con quelle macchinette.
La porta si apre, il calore dell’ esterno entra insieme a Vincenzo, il signore che abita vicino casa mia, è un politico del posto, abbastanza dentro il sistema, ma non abbastanza da averlo portato via dalla periferia di Roma.
Ci salutiamo e subito commenta la notizia che passava in tv.
- Hai visto, la BCE ha alzato i tassi d’interesse-
- Ma che fortuna- gli dico sarcastico
- Ma non credi che è giusto? c’è il rischio che l’ inflazione diventi insostenibile-
- Ma a dire il vero dicono che lo fanno perché i salari e le materie prime stanno aumentando di prezzo-
- E non è la stessa cosa, se aumentano i salari aumentano anche i prezzi delle cose prodotte, se aumenta il petrolio aumentano anche i prezzi di tutti i beni, pensa solo all’ aumento del costo di trasporto-
Lo guardai, bevvi un goccio di Spritz, mangiai una patatina, lo riguardai e sorridendo gli dissi:
- Cavolo hai ragione. Pensa mia moglie dice che dobbiamo comprare il letto a mio figlio che ora dorme nel lettino, perché è cresciuto, adesso vado a casa e gli taglio le gambe, così non ha più bisogno del letto.-
- Ma che c’ entra- mi dice con aria disgustata, come se avessi parlato di tutt’ altra cosa.
Così mi azzittii e pensai che forse era vero, non c’ entrava nulla.
ieri ho avuto un siparietto tragicomico. viene a trovarmi dalla svizzera un fornitore, un ragazzo che io pensavo fosse svizzero. andiamo a mangiare a mezzogiorno e lui mi parla di calcio.. e io penso, ma uno svizzero deve parlare con me di calcio? allora io inizio a parlare un po' di politica e di economia, e del fatto che per tentare di buttare giù questa fantastica eurozona io debba sperare nel trionfo della Le Pen nelle politiche 2017 (o mal che vada, in quelle 2022). lui mi guarda schifato e mi dice... impossibile.
RispondiEliminal'aria si fa tesa, e per sbloccare la situazione inizio a parlare di calcio. per poi leccargli un po' il popò gli dicono che la nazionale svizzera è fortissima. lui mi riguarda storto e mi fa "eh, ma io sono francese".
finiamo di mangiare, lo riaccompagno nel mio ufficio, finiamo di lavorare e se ne va.
e io inizio a pensare...
ma che testa di cippa sto francese, è bello supportare l'euro lavorando fuori dall'eurozona, a fare il topolino frontaliero per un ricco stipendio svizzero, quando il resto dei tuoi connazionali si stanno trascinando nel baratro.
Sarà troppo presto per cantare VITTORIA !!!
RispondiEliminahttp://vocidallestero.blogspot.it/2014/06/il-commissario-laszlo-andor-avalla-il.html
Caro Alberto, quando verrà a suonare a Montegaudio sarò lieto di venire ad ascoltarla ed eventualmente, se ne avrà tempo e disposizione, a ringraziarla personalmente per tutto il suo impegno nella divulgazione e nel tentativo di stimolare un qualche dibattito pubblico ( e anche qualche dubbio nelle troppe sicurezze eterodirette). Un pesarese che lavora a Urbino (rarità, se chiede dalle nostre parti) e vive tra Urbino, Roma e Pesaro.
RispondiEliminaE come sempre, aveva ragione anche su questo.
RispondiEliminahttp://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/gennaro-migliore-e-claudio-fava-lasciano-sel-scissione-a-destra-nel-partito-di-vendola-1899798/
Egregio prof. Bagnai (nel senso etimologico, fuori dal gregge),
RispondiEliminaÈ la prima volta che scrivo sul suo blog, non ho competenze di economia e sono timida... Oggi ho vinto la mia natura perchè da un po' di tempo mi tormenta un pensiero: non usciremo mai da questo incubo (in tempi umanamente sopportabili, si intende, tutto finisce).
La grande finanza e la politica che la serve, che tutto possono, sembrano manipolare con il loro strapotere le leggi del mercato. Le leggi di natura non possono essere piegate, ma si può dire lo stesso di quelle economiche? Esse valgono in un libero mercato, ma questo lo è ancora? I signori medioevali vi erano sottoposti? O non seguivano piuttosto la legge del più forte? O forse son la stessa cosa? Se è così niente ci può salvare, noi siamo più deboli.
I debiti, la crisi, i buchi dei derivati li faranno pagare a noi, perchè loro possono e noi no, punto. Finirà, certo, ma quando si saranno arricchiti, avranno tappato i buchi, avranno saldamente in mano il potere sui popoli e quando anche a loro converrà.
Da che mondo è mondo il potere del popolo si manifesta nelle rivoluzioni che però sono organizzate dalle classi borghesi, ma oggi vien da chiedersi, borghesia chi? E poi la rivoluzione è auspicabile? Non saprei, nel lungo periodo forse succederà comunque, tanto nel lungo periodo saremo tutti morti.
Se può mi tranquillizzi e mi dica che invece le leggi economiche che lei conosce cosi bene prevarranno e che presto ci sarà il redde rationem per l'€urocrazia, sa, io ho figli piccoli...
Colgo l'occasione per ringraziarla per avermi dato le risposte che cercavo, per avermi fatto piacere l'economia (per il poco che ho capito) e per i dotti riferimenti che mi hanno fatto apprezzare di nuovo il valore della cultura.
Mi dispiace deluderti, ma io sono Epicuri de grege porcum. Quindi sono ingregio, non egregio. Solo che il mio gregge non è quello delle pecore piddine.
EliminaGlazyev sarebbe la mente che sta impostando le linee della strategia di risposta di Putin all'aggressione USA.
RispondiElimina"Il pacchetto di Glazyev prende di mira in modo specifico la forza propulsiva della macchina da guerra USA, vale a dire la macchina stampa moneta della FED. Il Consigliere di Putin propone la creazione di una "grande alleanza anti-dollaro" dei paesi disposti e in grado di far uscire il dollaro dal loro commercio internazionale. I membri dell'alleanza dovrebbero anche astenersi dal mantenere come riserve tutti gli altri strumenti monetari emessi in dollari. Glazyev afferma che si dovrebbero trattare tutti i prodotti finanziari emessi in dollari a livello di titoli spazzatura e che chi controlla i mercati dovrebbe richiedere la piena collateralizzazione di quei titoli. Una coalizione anti-dollaro sarebbe un primo passo verso una coalizione contro-la-guerra che potrebbe aiutare a fermare l'aggressione degli Stati Uniti.
Non sorprende il fatto che, Sergey Glazyev ritenga che il ruolo principale per creare questa coalizione politica debba essere svolto dalla comunità imprenditoriale europea perché i tentativi americani di innescare una guerra in Europa e una guerra fredda contro la Russia stanno minacciando gli interessi del grande capitale europeo. A giudicare dai recenti sforzi per bloccare le sanzioni contro la Russia, fatti dagli imprenditori tedeschi, francesi, italiani e austriaci, l'assistente di Putin ha fatto una valutazione pienamente condivisibile.
È una cosa che potrebbe sorprendere parecchio Washington, ma la guerra in Ucraina potrebbe presto diventare la guerra per l'indipendenza dell'Europa dagli Stati Uniti e la guerra contro il dollaro".
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13522
Ora ti vorrei domandare una cosa: ma quando è iniziato il percorso dell" euro se gli americani avessero minimamente pensato che tale moneta avrebbe in qualche modo potuto danneggiarli tu pensi che non avrebbero fatto il necessario per farla nascere??
EliminaTu pensi che gli americani non abbiano preso in considerazione che qualche stato possa tentare di fare quello che dicono di voler fare i russi???
Basiamoci sui rapporti di forza sapendo che chi controlla il gioco non farà la prima mossa ma come in una regata controllerà le mosse di chi insegue ponendo le basi perche la rincorsa fallisca e che anche se in maniera apparentemente differente nulla cambi nei rapporti di forza.
Sono in grado di gestire e controllare tutto, basti vedere il modo in cui è stata gestita la svalutazione degli emergenti, movimenti rapidi e ognuno con cause apparentemente differenti..........................apparentemente!
Innanzi tutto i russi non lo dicono soltanto ma lo stanno già facendo e non da soli. Gli americani sono stati presi in contropiede già altre volte. In Russia quando Putin prese in mano un paese allo sbando per la diffusione delle logiche liberiste a cui sembrava non si potesse far fronte; in Siria quando erano convinti di riuscire a portare alla capitolazione il regime di Bashar al-Assad; in Egitto quando hanno puntato tutto sui Fratelli Mussulmani la cui presenza al potere è stata rifiutata dalla popolazione ; in Iraq da cui si sono ritirati e in Afganistan dove hanno iniziato a portare via le truppe; in Ucraina dove credevano di poter cacciare i russi dalla base navale di Sebastopoli, e con una bellissima mossa di Putin che senza deroghe al diritto internazionale si annette la Crimea. Il capitalismo finanziario necessita per forza di cose di un braccio armato per potersi affermare, altrimenti chi permetterebbe la disintegrazione dell'economia reale del proprio paese. E' una cosa che può avvenire solo dove la globalizzazione è riuscita già a cambiare la "struttura mentale" di una società. In questo senso le uniche vittime di questa guerra rischiamo di essere noi europei.
EliminaSalve Prof. Bagnai. Seguo le sue ricerche dal 2012 e le condivido in pieno. Non ho una laurea in economia e le sue divulgazioni scientifiche mi hanno aiutato a capire importanti concetti macroeconomici. Mi scuso se il mio commento non sarà inerente a questo post, ma vorrei chiederle dove posso trovare una fonte certificata e dettagliata con la quale mi possa informare riguardo alla crisi dell'Argentina. Sono curioso di capire cosa non è andato dall'abbandono del cambio fisso e quali altri fattori abbiano influito sul peggioramento della situazione. Molti mi citano l'Argentina per mettermi in guardia sull'abbandono dell'euro, ma ammetto di non avere argomenti abbastanza solidi per il confronto su questo specifico caso. La ringrazio. Rivolgo la stessa domanda anche ad altri utenti più informati di me!
RispondiEliminaAll'interno di Goofynomics trovi molto materiale a riguardo.C'è anche un PDF di Frenkel inviato dall'autore al Prof.Basta inserire nel campo di ricerca in alto al destra la parola Argentina.
EliminaPer quanto riguarda il prima c'è un ottimo docufilm su YouTube.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/08/argentina-a-rischio-default-unaltra-volta/646006/
RispondiEliminauna tesi diversa la trovi su questo blog: cerca argentina, nn ricordo nome autori scusa.
aggiornamenti sulla situazione non saprei. quando la trovi faccelo sapere
ma forse hai gia' letto tutto e non sono stato utile, pazienza
ciao
Ti rispondo alla tua precedente richiesta...Il servizio del TG2 del 18 è nel telegiornale delle 20.30 ed è esattamente l'ultimo servizio.Comprende l'intervento anche del Prof.
Eliminagentilissimo grazie
EliminaOT - Mi sembra quasi impossibile.
RispondiEliminahttp://dealbook.nytimes.com/2014/06/19/italian-businessman-paolo-scaroni-to-join-rothschild/?_php=true&_type=blogs&smid=fb-share&_r=0
@Riccardo Zardini
RispondiEliminaguardi i dati dell'Argentina su disoccupazione, numero di poveri, bilancia dei pagamenti prima e dopo la crisi e pure adesso.
detto questo, l'Argentina è stata devastata con privatizzazioni e liberalizzazioni e non bastano certamente 5 anni per diventare un eldorado (immagini lei che sono serviti 40 anni a questo Paese per riprendersi dalla guerra e diventare un Paese vivibilissimo).
oh, svaluta.. che disgrazia
PS: se bari prima o poi paghi e loro qualcosa l'hanno sbagliata.
In questo blog trova dei riferimenti sulla spiegazione dell'inflazione argentina e di come in questi 8 anni è stata gestita l'economia.
PPS: don't worry, se usciamo dall'euro non avremmo problemi di inflazione!
15 non 40! 15 per riemergere e 30 per tornare a soccombere!
EliminaFantastico Weidmann, appena pubblicato su Voci dall'estero. Con un sonoro ceffone rimanda al posto i patetici discoletti italici che vogliono andare in Europa a battere i pugni. Tutti zitti e tornate a fare i compiti, asini.
RispondiEliminaL'articolo cita l' articolo di Alberto Bagnai sul Fatto, del 3 marzo u.s.
EliminaAppunto, Weidmann, ovviamente si fa i cazzi suoi (ma forse nemmeno troppo), il problema è che i BOCCALONI nostrani, come dice il Prof. fanno il contrario, e se Weidmann guarda le cose, come deve essere ovvio per un tedesco virtuoso [l' economia, per loro è una parte della filosofia morale (Mario Monti)]
"Con l’euro a 1,1 il surplus tedesco decollerebbe dall’attuale 7 per cento del Pil verso il 10. In Italia si troverebbe sempre qualche boccalone pronto a estasiarsi per la “bravura” dei tedeschi."
Nessun commento sul granello di sabbia nell'ingranaggio ?
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