giovedì 6 giugno 2024

Aridatece Aristotele!

Condivido rapidamente con voi il mio intervento di ieri a Chieti:


che potrebbe interessarvi, mentre a chi avesse bisogno di rimettere le lancette del calendario ricordo che il 2014:

viene prima del 2015:


Ci sono gli #ionondimenticooh, e c’è chi non dimentica! Tutte le tappe sono importanti, se le sai collocare al posto giusto. E la morale della favola, non scontata, è che senza Matteo Salvini lo sbocco politico che mi avete chiesto fin dall’inizio di questo percorso non sarei mai stato in grado di offrirvelo (non se ne dolgano i famoerpartitisti).

Quindi, vi aspetto alle 18 in Piazza Santi Apostoli.

25 commenti:

  1. Di tanto in tanto rileggo la Regola di San Benedetto per riscoprire ogni volta quanto sia attuale benché scritta oltre 1.000 anni fa';

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  2. Alle celebrazioni del DD, ai parà britannici hanno preso le impronte e chiesto il passaporto! Rendetevi contodi cosa è diventata la UE (certo non fanno solo questo ma mooolto di peggio).

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  3. Dal Più Italia al #PiùItaliaMenoEuropa come slogan politico in giro per l'Italia grazie al Capitano. Io non dimentico.

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    1. Le stelline non brillano come promesso; di questo ce ne siamo accorti un po' tutti;

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  4. Domani votiamo, io e mia moglie... Siamo solo in 2... In 2 che non hanno MAI votato LEGA. Siamo solo in 2 che voteranno BORGHI ed altri 2 candidati leghisti del centro Italia. Voglio lasciare questa fottuta testimonianza in questo fottuto blog che... Se non esistesse... BORGHI avrebbe 2 voti in meno. Due soli voti?! Sì 'fanculo solo quelli...

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  5. Caro "cavajere" anchio non dimentico e soprattutto non dimentico le scelte governative piddine e grilline che sono ben peggio delle scelte leghiste.
    La politica è sempre "sporca" , le "elezioni" non ci porteranno mai un "cavaliere bianco" e , si ,oramai si tratta solo di scegliere un "meno peggio"; ma io andrò a votare apposta solo per punire "i peggio"

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  6. Non so perché qualcuno parla di votare Lega in quanto "meno peggio" di altri. Per quanto mi riguarda, non sono mai stato rappresentato meglio di quanto facciano parlamentari come Bagnai e Borghi. Oggi, in segno di gratitudine, all'apertura dei seggi ho fatto il mio dovere: indirizzando con le preferenze le politiche della Lega nella direzione del più Italia, meno Europa.

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  7. Sono io che parlo di "meno peggio" perché questa è la realtà dei fatti. Nella Lega Borghi&Bagnai sono "picchi positivi" ma ci sono anche "picchi negativi" su di un "valor medio" che rimane comunque di gran lunga il "meno peggio".
    E se "avessimo tempo", se avessimo un dibattito politico e un sistema mediatico minimamente onesti , se avessimo una intellettualità non interamente venduta e soprattutto se avessimo ancora uno straccio di sovranità nazionale "alla lunga" il processo elettorale farebbe il suo giusto lavoro di "selezione" da "male" a "bene" attraverso una continua scelta di ""meno peggio"

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  8. Fatto!
    Ricordiamoci che UE e UEM sono inscindibili ed irriformabili.
    E quindi vanno chiuse.
    Io voto per chi crede come me in questa aspirazione e soprattutto con il fine di liberare il ns paese da questa malattia che ci sta distruggendo progressivamente.

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  9. Forse questo giro l'Europa si cambia davvero, in Francia sicuramente sarà mooooolto interessantehhhhh

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  10. Scusami, al di là di ogni altra considerazione sui risultati generali interni, ho la vaga impressione che occorra ripensare l'impegno in questo governo. Mi spiego, temo che il popolo non abbia capito cosa avete sventato fino ad ora!

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    1. Ebbene sì, il pensiero più intimo è questo da te espresso, ed è esattamente ill senso dell'ultima frase dell'intervento:
      “E la morale della favola, non scontata, è che senza Matteo Salvini lo sbocco politico che mi avete chiesto fin dall’inizio di questo percorso non sarei mai stato in grado di offrirvelo”
      ecco, questa è la verità ultima, con la quale io sono sempre stato in sintonia,
      Senza quell'intuizione di Salvini, nulla sarebbe avvenuto, questo è un dato, a nulla valendo le pur belle chiacchiere di Cuperlo, di Bertinotti, e duole dirlo, della Meloni. I primi due, eleganti orpelli da salotto bene, portatori di giudizi definitivi: il male del mondo è la presenza del Maligno che si aggira tra di noi; col corollario automatico: del Maligno non ci sbarazzeremo mai. Ma a quanto pare, purtroppo, anche la Meloni risulta, almeno fin'ora, tanto brava a sparare mortaretti e bombe carta sempre più rumorose ed altisonanti, ma poi stringi stringi, sembra aver contratto il morbo di Renzi: l'amore appassionato per la cadrega. E tutto si può riassumere proprio come tu dici: sembra che sotto sotto al popolo poco sia arrivato di sostanziale, se si devono rivedere preminenti i due vuoti massimi sistemi, nuovi fino ad un certo punto; il solito bipolarismo apparente, due formazioni interessate a lottare per conseguire altro che la sostanza. Lasciamo perdere ora, l'altra mia idea, riportata qui più volte, del fatto che, secondo me, lo stesso Salvini errò quando chiuse l'esperienza con i 5 stelle, qualsiasi fosse la motivazione. Secondo me, ora avremmo visto al 28% la Lega e al 24% i 5 stelle, con i “moderati” ridotti ai loro residui malinconici percenti ad una cifra; ma lascio perdere volentieri quella mia rampogna, non tanto perché rinuncio a pensare che quello fu un errore, sono sempre convinto che ogni sacrificio sarebbe valso l'eliminazione del partito dei traditori della patria, quanto proprio perché condivido fino in fondo quello che tu qui dici. Se gli stessi elettori della lega, che rappresentano l'unica forza propulsiva in grado di far leva per cambiare questo stato di cose, se proprio loro s'affollano dietro i pifferai magici di turno, significa che di strada per la comprensione effettiva della situazione ce n'è da fare ancora tanta. Anzi è meglio averlo capito in questo modo, seppure assai amaro; tanto il cadavere da qui deve passare, come abbiamo imparato da tempo in questo sito, e per necessità logica, non tattica, e neanche strategica. Comunque sia, stavolta, bisogna pur riconoscere che Salvini è riuscito a salvare la barca con un vero colpo di genio, e dunque niente da dire su di lui stavolta, il suo fiuto politico vola una spanna sopra quello degli altri, che al massimo imitano, o cercano di imitarlo.

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    2. @Matteo
      Interessante contributo alla discussione, ma il vero "errore" non è stato nel 2019 che direi di "ingenuità politica" (le provocazioni di Conte sarebbero comunque continuate) quanto il ripetuto errore di immagine durante la partecipazione governo del "migliore" da cui Salvini e il suo partito sono usciti politicamente "cotti" ( e la militanza azzerata).
      Il problema grave è "la narrazione sistemica" da cui Salvini in primis e la Lega non sono riusciti a difendersi ( e qualcosa di meglio poteva essere fatto) . "Narrazione" che invece ha coccolato la Meloni ( non si è ammessi a l' Aspen per caso ) , ragione per cui la lega ora non riesce nemmeno ad incassare un minimo dividendo elettorale dalle sue "battaglie" e sempre "scuote l' albero" solo a vantaggio del partito della "cocchina".

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    3. @passavo diqui
      Ascolto con interesse, ammettendo di potermi sbagliare, ma mantengo infine il punto, e lo faccio non per vezzo ma perché qui la riflessione non è occasionale. Quattro ore fa, come riporta youtube, il professore, in questo caso più professore che politico, si chiedeva, e invitava alla riflessione, proprio come mai in Italia dopo tutto il disastro provocato, e in controtendenza su tutti i paesi d'europa, ma più generosamente anche del mondo, continua a giovaresi la malapianta. Sopra avrei amaramente già risposto. Se ho ragione, si trattò di un errore di prospettiva di Salvini. Intendiamoci, tutti possono sbagliare, tutti possono avere un momento in cui prende il sopravvento la volontà di potenza, soprattutto dopo un risultato elettorale schiacciante, ma io lo credo un errore proprio perché il primo compito, storico direi, era l'estirpazione di questa metastasi politica, come la chiama La Grassa che conosce, e da lungo tempo, i suoi polli. Del resto, quando Sapelli dice che qui da noi ci sono forze politiche al servizio di interessi esteri non giunge alle stesse conclusioni? Quel risultato doveva essere conseguito a qualsiasi prezzo e con ogni sacrificio, certo dopo c'era da vedersela col movimento 5 stelle, ma questa sarebbe stata la naturale dialettica politica del futuro, mentre ora, invece, ci ritroviamo con la riedizione del finto dualismo berlusconi-pd.
      Penso che se si fosse presa ispirazione ad esempio dal binomio Stilicone-Alarico, nei termini che è meglio scegliersi il più favorevole nemico per sbarazzarsi, intanto, da tutti i queruli elementi del passato, e rafforzandosi in casa propria, forse ora le cose sarebbero diverse. Se la storia si potesse fare con i se, sarebbe una gran cosa, ma così la vidi da subito. Quando cadde Stilicone, Alarico ebbe il suo momento di gloria e l'agognato sacco di Roma, ma cadde anche lui qualche temo dopo, si dice per malattia, mah; così solitamente accade quando le carte in tavola cambiano troppo.

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    5. Purtroppo manca la prima parte del mio intervento che si riferiva alla vicenda Acquarius di esattamente 6 anni fa, dove il governo francese rivolse offese pesantissime all'Italia e a Salvini in particolare come ministro degli interni. Le conseguenze furono diverse, nessuno rivolse scuse e saltò l'incontro già previsto a Parigi tra Macron e Conte.
      Ovviamente dalle opposizioni nessuna solidarietà e comportamenti ambigui da Conte che poi andò a Parigi.
      Salvini, come sappiamo, fu lasciato solo, in seguito davanti agli attacchi della magistratura.

      fortunatamente i consensi arrivarono copiosi alle elezioni europee.

      Qualche giorno fa, Matteo Salvini ha attaccato Macron sulla questione guerra Ucraina, a mio avviso giustamente ma i soliti noti hanno preteso le scuse italiane al Macron e l'intervento della Meloni su Salvini.
      Ciò che è irritante è un certo doppiopesismonei confronti di Salvini che non le manda mai a dire assumendosi sempre le conseguenze dei suoi comportamenti e anche il rischio della galera. Ecco cosa mi mette dalla sua parte, la consapevolezza che si ponga dalla parte degli interessi italiani senza incertezze, senza finzioni o pacche sulle spalle e bacetti sulle guance.
      Speriamo che quando si tratterà di eleggere la nuova commissione e la sua presidenza ci siano comportamenti coerenti all'interno della maggioranza (non mi riferisco ovviamente alla Lega) e già questo sarebbe un ottimo segnale.

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    6. @Matteo
      Che Salvini, pur ridotto agli attuali "minimi termini" sia ANCORA il più odiato dal "sistema" è innegabile, il che ancora mi conferma ciò che pensai una decina di anni fa quando lanciò la sua Lega 2.0: " Salvini , nel bene e nel male,è tutto ciò che avremo; non avremo mai di meglio".

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    7. Ne sono convinto e sono convinto che, come dicevo nel commento iniziale che aggiustando certe cose e recuperando quei valori portati in campo nel periodo '18-'19 si possa tornare ai consensi di allora.
      Bisogna essere intelligenti e spietati.

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  11. Come sopra detto, riporto l'esito della mia sezione nella mia città tratto da Eligendo: avevo detto che eravamo in 2, io e mia moglie...eccoci (Borghi, Ceccardi, Vannacci)! (p.s. 'fanculo!)
    Candidato Preferenze
    VANNACCI ROBERTO 19
    BONFRISCO ANNA DETTA CINZIA 15
    ABBRUZZESE MARIO 15
    BORDONI DAVIDE 14
    CECCARDI SUSANNA DETTA SUSANNA, DETTA SUSI 2
    BORGHI CLAUDIO DETTO BORGHI AQUILINI 2

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  12. Approfitto del post per commentare l’esito delle elezioni europee.
    Si é detto che l’assalto “sovranista” sarebbe fallito dopo che la maggioranza Ursula ha riconquistato la maggioranza (questo comunque non significa automaticamente che VDL otterrà la riconferma).
    Ma a mio modesto avviso credo si sia sottovalutato un aspetto tra quelli positivi di questo voto evidenziati dai commentatori.
    Con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale in Francia e la possibile (con un grande se) formazione di un governo lepenista, il blocco dei Paesi a guida “sovranista” (Id, Ecr, Non iscritti euroscettici) conquisterebbe la cosiddetta minoranza di blocco in Consiglio nelle votazioni a maggioranza qualificata (che fanno l’80% dell’attività legislativa dell’Ue; sarebbero infatti 5 Paesi rappresentati il 35,69% della popolazione europea (Francia, Italia, Paesi Bassi, Ungheria e Slovacchia) rispettando così il requisito numerico (almeno quattro Paesi) e quello della popolazione (35% della popolazione).
    Un bel potere di veto sulle iniziative della prossima Commissione europeista.
    Poi certo, il governo Bardella potrebbe logorarsi facilmente stretto tra la Presidenza della Repubblica e il non poter onorare il proprio programma elettorale sui temi economici e sociali (lato conti con l’estero e veto dei parlamentari gollisti che sicuramente faranno ostruzione).
    Quello che mi chiedo é: Le Pen se vincerà proverà a melonizzarsi o sfrutterà la finestra apertasi per buttare giù l’euro (un’altra occasione potrebbe non ripetersi)?

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    1. "Vaste programme" con molti "se" e troppi "ma"
      La realtà è che quella di macron è una trappola a cui sfuggire sarà difficile, anche se naturalmente speriamo tutti di si.

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    2. Aridatece Bagnai!
      In attesa di una resa disponibile della scenografia amatoriale delle sue dirette attendo la più palpabile scrittura di un post. Scripta manent.
      Buon lavoro professore.

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    3. Caro Marco,

      noi non siamo insensibili al grido di dolore. Stiamo lavorando per voi...

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  13. Euro e morti sul lavoro. Ne vogliamo parlare? Arrivano tutti i soloni a sproloquiare sui fatti di Latina come se non sapessero che certe situazioni esistono da decenni e da cenni ci scappano i morti in ogni comparto e soprattutto non sapendo che la causa è sempre la competitività e sopravvivenza delle imprese che grava sui salari.

    Purtroppo dispiace che chi ci rimette siano soprattutto i più deboli.

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  14. Chiedo per un amico: ma l'Australia fa parte del canale di Sicilia?

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