giovedì 4 gennaio 2024

L'inizio e la fine

Il mio post di ieri ha suscitato un esilarante dibattito su Twitter. Esilarante, certo, ma come ogni dibattito anche fecondo. Ad esempio, nel fuoco (fatuo) di accuse incrociate sono stati menzionati, come prova del fatto che la Lega, e specificamente il vostro guru, hatraditooooh, il mio intervento del 17 febbraio 2021 in discussione generale sulla fiducia a Draghi (lo stenografico lo trovate qui), e l'intervento di Massimiliano Romeo tenuto il 20 luglio 2022 in discussione sulle comunicazioni del Presidente Draghi (lo stenografico lo trovate qui).

Il minimo che si possa dire è che questi discorsi non sono stati perfettamente compresi dai più, ma il fatto che li si continui a citare a vanvera ci dà una preziosa opportunità per riascoltarli e rileggerli col senno di poi (che per alcuni era anche il senno di prima).

Per quel che riguarda il mio, lo trovate qui:


e va detto che in questo caso, purtroppo, avrei dovuto sorvegliare con maggiore attenzione il lavoro abitualmente ottimo degli stenografi del Senato, che per uno scrupolo senz'altro mal riposto, pensando forse che io avessi perso il filo, hanno rimosso il punto culminante del discorso, i miei tre "se":


(duole constatare che la maggioranza degli ascoltatori fosse - e ancora sia - meno lucida di Anastasia e Genoveffa). Riascoltando il mio discorso del 17 febbraio 2021 ci troverete il mio post del 31 dicembre 2023 e la mia convinzione che la persona cui eravamo costretti a dare la fiducia fosse più parte del problema che della soluzione. "Se riuscirà" voleva dire: non riuscirai. L'interessato lo ha capito benissimo, i famoerpartitisti un po' meno, i punturini peggnente, ma... so is life! Mi accontento del risultato e di aver fiducia in chi mi ha condotto ad esso.

Quanto a Romeo, il suo è stato senza paragoni il discorso più bello della legislatura, o almeno così lo visse chi lo capì, e lo potete riascoltare qui:


Ne facemmo a suo tempo l'esegesi parlando della coloncardia, una malattia rara che colpisce i cretini politici: il loro colon sbocca nel ventricolo destro, al posto della vena cava inferiore, sicché si trovano, poverini, col cuore pieno di merda, e "ragionano" di conseguenza. Con questa malformazione rara (ma non troppo) si può convivere (purtroppo), ma guarirne è impossibile (purtroppo). Pare colga con maggior frequenza chi ha bevuto l'acqua avvelenata nei pozzi dell'antipolitica, e quindi prevenirla dovrebbe essere impegno di tutti.

E voi, questi discorsi, li avevate capiti?


(...p.s.: a proposito dell'antropologia di certi social: il più cretino fra i cretini che hanno cercato di spiegare a me, che lo avevo detto in segreteria politica il 4 febbraio del 2021 - come riportato dalle agenzie, che sostenere Draghi ci avrebbe fatto perdere consenso, era un cretino che mi voleva folgorare con questa sua brillante intuizione nel marzo 2022, e che continuamente mi citava il fatto di essere una specie di padreterno su LinkedIn...)

16 commenti:

  1. A proposito del discorso di Romeo. Ero un ragazzino quando rimasi folgorato ascoltando alla radio Gassman recitare il discorso di Antonio sulla salma di Cesare e confesso che Gassman mi pare ancora migliore ma Romeo se l'è cavata più che onorevolmente.
    Lo schema dei due discorsi è evidentemente lo stesso e me lo sono goduto, la prima volta con meraviglia, la seconda con profondo apprezzamento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me quel discorso è stato un grande setaccio: mi ha permesso di capire anche nella mia prossimità chi avesse un cervello e chi no. Unsurprisingly enough, c'era molto più cervello in persone teoricamente senza titoli che in persone titolate e appassionate al dibattito.

      Elimina
  2. Il problema della coloncardia è che è una malattia embolizzante, ossia il cuore destro spara coproemboli ai polmoni (con gli immaginabili effetti sugli scambi dei gas a livello alveolare) e, in qualche caso, al cuore sinistro attraverso il forame ovale pervio, con emboli di merda al cervello e agli organi in generale.
    Questo spiega il comportamento di alcuni, che sembrano aver smarrito il lume della ragione e si arrampicano inutilmente sugli specchi della logica, per giustificare comportamenti moralmente censurabili e politicamente dannosi alla loro stessa causa.
    Ho sempre pensato che il narcisismo di questi zerovirgolisti in politica fosse una sciagura, ma ora ne ho la conferma tangibile, osservando il comportamento di alcuni, che in passato abbiamo visto passare anche da questo blog.
    Sono altresì convinto che questo atteggiamento di alcuni suonatori di trombette o tromboni, di altri mattonisti, rossobruni etc., ossia quello dell'autocompiacimento nel guardare estasiati le proprie gesta nello specchio della politica, sia anch'esso un frutto avvelenato di un certo pensiero di sinistra che ho conosciuto nella mia vita. Risponde alla necessità della riaffermazione della superiorità del pensiero di una sinistra che non esiste in politica, ma esiste soltanto nelle loro sproporzionate ambizioni, perché la sinistra che conta (quella politica, dell'informazione, della finanza) gli ha sempre negato legittimità, spazio, agibilità. E' impossibile per loro riconoscere che lo storico avversario della destra abbia oggi colto nel segno e individuato le cause del declino italiano e cerchi di mettere argini al progressivo allagamento dei pozzi della conoscenza e della consapevolezza.
    Da qui nasce l'isteria narcisistica di alcuni di questi personaggi. Una sorta di rabbia esistenziale per non riuscire ad ammettere che per anni hanno militato dalla parte sbagliata, contro l'interesse loro e del loro Paese, l'Italia, ma incapaci di compiere la necessaria e laboriosa elaborazione del lutto e della perdita.
    Temo che ogni tentativo di dialogo con essi sia destinato a fallire, dal momento che la coloncardia sembra purtroppo una malattia senza speranza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, questa spiegazione scientifica approfondita mi rende chiaro il perché di certi aliti pesanti...

      Elimina
  3. In effetti riascoltare entrambi i discorsi a distanza di tempo fa' ulteriore chiarezza su quanto accaduto all' epoca e, personalmente, mi rende ancora più incomprensibile capire le "critiche" mosse dai "punturini" e "famopartisti" vari. Nelle sue parole del tempo è stato anticipato in sintesi il contenuto del post del 31 dicembre 2023 e mi ha fatto molto piacere notare adesso con maggior consapevolezza la portata di ciò che stava comunicando al Presidente del consiglio "in pectore". Ho assistito con stupore ieri alla assurda polemica su X montata da esponenti del partito sovranista zerovirgolazerozero, ma non sono intervenuto perché, a parte che lei non ha bisogno di sostegno dialettico, evito di espormi su argomenti politico economico su quella fogna di social, che uso primariamente per informarmi e perché preferisco commentare in questa sede. Avanti così e buona prosecuzione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E fai benissimo, e infatti torno qui proprio per offrire ai pensanti una agorà al riparo dalla coloncardia altrui. Il punto fondamentale è che noi (veramente: Claudio, che in questi scenari è più bravo di me) sapevamo due cose: che Mattarella voleva restare; che Draghi voleva prendere il posto suo. Lo scenario era questo. Devo svilupparlo? Uno dei problemi di chi sta fuori anelando a stare dentro è che purtroppo stando fuori non ha le informazioni che ha chi sta dentro. Eppure è facile immaginarselo. Ma questa, alla fine, è gente che legge i retroscena dei giornali...

      Elimina
  4. In realtà quel discorso al senato che si capiva benissimo per chi voleva capirlo e poteva capirlo se non fosse integralmente PDino. A me, rivedendolo oggi, alla luce di ciò che in realtà è accaduto e che tu avevi esattamente pronosticato mi da esattamente l'idea che:
    A)Avoglia a mette' rhum, o strunze non diventerà mai babà (Draghi);
    B)Avoglia a mette' rhum, o strunze non diventerà mai babà (UEM/UE);
    C)Avoglia a mette' rhum, o strunze non diventerà mai baba', RF/alias PNRR.

    I secondi due convitati di pietra aleggiavano pesantemente in quella seduta e purtroppo ancora incombono e nemmeno Gesù Cristo poteva e può farci nulla al posto di Draghi.
    Ma Draghi, allora, era anche tutto preso dalla presunta corsa alla PdR e quindi era anche comprensibile l'atteggiamento cauto; ammesso che avesse voluto fare qualche colpo di testa come avrebbe potuto poi giustificarlo?

    Chiuderei dicendo che fortunatamente si è almeno evitato "o strunze/babà del MES.

    RispondiElimina
  5. Io credo sommessamente che in questo paese ci sia troppo privato specialmente nei Mass media...

    RispondiElimina
  6. Quel suo discorso dei tre "se" fu un capolavoro dialettico, atteso che il dubbio è il massimo livello di sfiducia che può essere manifestato quando si è costretti, come avvenne allora per le ragioni che sappiamo, a esprimere fiducia. Analogo fu il tenore del discorso di Borghi alla Camera, quello dell' "eccoci qui" e che fini con "tradisca quel tricolore e saremo implacabili". Può darsi che gli estranei al Dibattito non fossero in grado di cogliere il significato di quelle parole. E' legittimo che persone che il Dibattito lo conoscevano non fossero assolutamente d'accordo con quella scelta politica (anche a me non piaceva, ma vi preferivo dentro a quel governo anziché fuori proprio perchè lo temevo moltissimo). E' invece incomprensibile che qualcuno che il Dibattito lo conosceva e lo conosce abbia potuto interpretare e ancor oggi interpreti quelle parole come adesione al draghismo, quindi tradimento (che su "X - former Twitter", ma non qui che è un luogo serio, si scrive con la "h" finale). Ancor più incomprensibile che qualcuno possa aver equivocato il discorso di Romeo, antifrastico al limite della provocazione. Devo quindi ritenere che chi ostenta quei vostri discorsi come prova della vostra infedeltà sia pienamente consapevole di diffondere panzane. In modo imperterrito (come già più volte accaduto) con sprezzo del ridicolo, aderendo in pieno al modello comunicativo di quelli che a parole dicono di combattere.
    Perchè lo fanno? Non li conosco e non faccio lo psicologo. Quindi non ho risposte.
    Quale sia l'effetto di questa condotta mi è però chiaro: si costruisce una "riserva indiana" del tutto irrilevante e destinata all'estinzione o all'assimilazione che rinchiude una parte del dissenso dentro uno steccato ben delimitato dall'attuale potere.
    Chi usa i metodi del nemico e fa il gioco del nemico, è oggettivamente nemico.

    RispondiElimina
  7. Avendo dato e continuando a dare piena fiducia a voi (in primis a quello arrogante e a quello che si deve dimettere, ma poi a Molinari, Romero, Matteo,...), sulla base dei vostri messaggi (blog e all'epoca cesso azzurro), video ed in ultimo dichiarazioni di voto, non ho mai avuto dubbi sui motivi del sostegno dato al governo Draghi. Voi siete i miei garanti, voi mi avete fatto riavvicinare alla Politica (non #aaaabolidiga) perché finalmente mi sento rappresentato.

    RispondiElimina
  8. Per favore mi fate il riassunto dei fatti realizzati dal governo del Draghi?

    RispondiElimina
  9. Caro Presidente, Onorevole, Vescovo-Conte, Professore, etc., mi affido in modo rapido e ingenuo a miei ricordi e a una rapida rilettura di questi due discorsi. Penso di poter dire di avere compreso in diretta, o almeno strada facendo, quanto accadeva. Lei e altri avete rappresentato immediatamente i rischi, in termini di consenso, dell'adesione al governo Draghi. Molti altri invece ne erano entusiasti, per il prestigio della sua figura e viste le "ingenti risorse" del PNRR. La sintesi politica del Segretario Salvini - di cui, un giorno, andrà riconosciuta almeno per questo una levatura di statista - è stata quella di accettare rischi e conseguenze sul piano del consenso, intuendo che il rischio di restare completamente esclusi e passivi sarebbe stato ancora più grande (ddl Zan, catasto e quant'altro). Ricordo che il Prof. Draghi, in occasione del voto di fiducia, cercò di provocarvi (e di provocarci) affermando che un voto favorevole avrebbe implicato una sorta di adesione irrevocabile al progetto unionista. Ricordo che Lei e l'On.le Borghi siate stati molto puntuali e precisi nel rispedire al mittente questa provocazione e a contestualizzare il voto di fiducia. Ricordo che la rielezione del Pres. Mattarella è stata vissuta sul momento come una sconfitta, ma anche che ne è stata evitata una ancora più grande (l'elezione di Draghi) e che comunque non è stata la Lega a sabotare la possibiltà di eleggere il Pres. Alberti Casellati. Ricordo che avevate previsto con ampio anticipo che, dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, quello che restava del M5S non avrebbe retto e che, a quel punto, si era resa evidente l'insofferenza del Pres. Draghi per l'esito della suddetta elezione. Ho assistito in diretta TV al discorso di Draghi al Senato, successivamente alle sue dimissioni, trovando incredibile il tono con cui apostrofava l'Aula ("siete pronti?"). Non ricordo se ho assistito in diretta o in leggera differita al discorso del Pres. Romeo, ma credo di averne colto subito il senso. Ricordo un certo numero di nomi di notabili che hanno sottoscritto appelli pro-Draghi su un noto quotidiano economico e lo terrò presente quando, prima o poi, qualcuno di loro farà distinguo o addirittura si comporterà come se avesse sempre sostenuto qualcos'altro. Certamente in tutto questo ho avuto (a ragion veduta) fiducia in Lei e in quanti le sono vicini, ovviamente non me ne pento e continuo ad averne!

    RispondiElimina
  10. Perché a un certo punto tutto si capovolge, ciò che pensavamo di essere diventa ad un tratto un male da estirpare o con cui convivere? Perché veniamo ingabbiati e resi sbagliati e pericolosi da un mondo che non percepiamo più come prima? Chi è il mondo per decidere al posto mio? Ma poi cosa me lo chiedo a fare...io so già la risposta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Per mettere in discussione il principio di indipendenza della banca centrale, servirà una guerra mondiale" (#Bagnai):
      adesso capisco.

      Elimina
  11. Since I' ve been loving you, LED Zeppelin, 1973.

    Lavorando dalle sette alle undici ore ogni notte
    La vita si trascina
    Non credo sia giusto
    Sono stato davvero il migliore dei pazzi
    Ho fatto quel che potevo, sì
    Perché ti amo, piccola
    Come ti amo, cara
    Come ti amo, piccola
    Mia piccola amata ragazzina, ragazzina
    Ma piccola, da quando ti amo, sì
    Sto per perdere la mia testa preoccupata

    Tutti provano a dirmi
    Che non hai fatto niente di buono per me
    Ci ho provato, Cristo, lasciamelo dire
    Lasciami dire che ho fatto davvero il meglio che potevo
    Ho lavorato dalle sette alle undici ore ogni notte
    Ho detto che ciò fa rende la vita un trascinarsi
    Signore, non è giusto, no no
    Da quando ti amo
    Sto per perdere la mia testa preoccupata
    Attenta

    Ho detto che ho pianto, sì
    Oh, le mie lacrime sono cadute come pioggia
    Non senti, non le senti cadere
    Non senti, non le senti cadere

    Ti ricordi, mamma, quando ho bussato alla tua porta?
    Ho detto che hai avuto il coraggio di dirmi
    Che non mi volevi più, sì
    Ho aperto la porta di casa, ho sentito sbattere la porta sul retro
    Sai, devi avere uno di loro nuovi
    Nuovi uomini

    Ho lavorato dalle sette, sette, sette alle undici ore ogni notte
    Ciò fa trascinare, trascinare, trascinare la mia vita
    Ah, sì, fa trascinare
    Piccola, da quando ti amo
    Sto per perdere
    Sto per perdere, perdere la mia mente preoccupata
    Solo una in più, solo una in più, oh sì
    Da quando ti amo, sto per perdere la mia mente preoccupata

    RispondiElimina
  12. Io avevo capito. Ma solo perché seguo questo blog da 12 anni, altrimenti non credo che avrei capito nulla. Essere fuori dai luoghi della politica rende ciechi. Solo Lei mi permette di essere con un neurone lì dentro. Ancora e sempre grazie.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.