...ma non possiamo bruciarle: produrremmo CO2.
"Quindi è cambiato tutto!", esclamerà il lettore ingenuo.
"No, quindi non è cambiato niente...", concluderà con amarezza il lettore smaliziato.
Tenderei a sposare quest'ultima tesi: l'atmosfera di isteria collettiva che ci circonda è decisamente da caccia alle streghe. Eppure, pensandoci meglio, devo concludere che non è nemmeno così. Dai bei tempi del Malleus maleficarum qualcosa è cambiato, qualcosa di molto importante: abbiamo imparato a lavarci le mani.
"Grazie alla scienza!", dirà il lettore piddino.
No.
Nonostante la scienza.
Perché Semmelweis oggi sarebbe De Donno, e Virchow un Burioni qualsiasi.
Quindi sostanzialmente nulla cambia, eppure, miracolosamente, impercettibilmente, episodicamente qualcosa cambia, spesso in meglio (posto che lo scopo del gioco sia vivere più a lungo). Su questo fragile e precario equilibrio si fondano le granitiche certezze degli uni e degli altri, ignari del fatto che potrebbe andar peggio.
"Ma come?" dirà il lettore boomer: "Se piove già!"
Beh, il peggio non è mai morto...
(...avete fatto caso? Quelli che "la scienza non è democratica" sono anche quelli che "devi stare zitto, questo è necessariamente vero perché lo dice il 99% degli scienziati!" Quindi la scienza non è democratica, ma decide a maggioranza, motivo per cui Galilei o Semmelweis e tanti altri hanno avuto torto, ai tempi loro. La reductio ad Hitlerum a loro non poteva applicarsi, ma solo per mancanza di materia prima. Del resto, se Copernico per esprimersi ha aspettato di essere sul letto di morte, evidentemente aveva capito quello che molti di voi non vogliono capire...)
Essere consapevoli e desistere.
RispondiEliminaUno dei motivi principali per cui ho apprezzato gli incontri di Montesilvano è stato appunto il confronto sempre aperto (e duro, le contestazioni dalla sala ci sono state anche lì, mai però per impedire la parola) di opposte tesi.
RispondiEliminaDovrebbe essere la regola (anche perché rende interessante e costruttivo il dibattito) ma evidentemente siamo stati abituati troppo bene.
Un'oasi.
E' l'esempio perfetto di come quelli presenti al salone, che probabilmente si vantano di saperne di più perché "leggono", in realtà sono quelli più malleabili da una certa propaganda che li fa sentire superiori.
RispondiEliminaIn pratica dei perfetti piddini.
Due classici de IlPedante da leggere quando ci sentiamo tristi:
RispondiEliminahttp://ilpedante.info/post/terapie-tapioco-le-apologie-del-fallimento#autorita
http://ilpedante.info/post/economia-scienza-e-pseudoscienza/
Lascienzah è ortottera
RispondiElimina"cielodice la scienza" e "cielochiede l'Europa" sono due esercizi tipicamente dogmatici, un pò come dogmatica e corollarica è lacostituzionepiùbelladelmondo.
RispondiEliminaProf, sono d'accordo sul fatto che a volte la comunità scientifica (se c'e n'era una) non è stata in grado di riconoscere il talento e "la verità". Allo stesso tempo però non possiamo fare cherry picking dei casi in cui la comunità scientifica "ha sbandato" per dire che chi afferma cose controcorrente ha necessariamente ragione.
RispondiEliminaAiuto! Ritorna il "cherry picking"! Guarda che io non ho detto che chi dice cose controcorrente necessariamente abbia ragione. Dico però che le cantonate sono sufficientemente frequenti (se vuoi te ne elenco un'altra decina al volo, ma il punto non è questo) da suggerire una certa cautela, perché potrebbero esistere dei dati sociologici che inducono a guardare con sospetto il "consenso" scientifico e i meccanismi della sua formazione (e successiva distruzione).
EliminaEh va bene prof, però questa posizione mal si concilia con la vita accademica.. É come se un vescovo credesse solo in certi santi..
EliminaMi sa, Alberto, professore, che stai rispondendo ad una mia domanda, quella riguardante lo stravagante "non-determinismo" kantiano:
Elimina"l' uomo è programmato per il bene, ma... " (Prof. Alberto Burgio in aula 2019).
Le mie fonti, sono sparse in goofynomics.
La ringrazio di cuore Prof.
@Comico Perdonami, ma il tuo paragone dimostra che non sei molto attrezzato per sostenere una discussione simile, anche e soprattutto perché, senza volerlo, avvalora il mio approccio. Credere? Quindi la scienza è fede? Sarebbe questo il salto di paradigma fattl dai tempi di San Roberto Bellarmino? Una curiosità: hai mai sentito parlare di Kuhn?
Elimina@Erik Ho affetto per te e ti esorto a prendere cura di te, affidandoti, appunto, alla scienza, ma d’ora in avanti qualsiasi commento contenente le parole Pombeni (chi?), Burgio (chi?), Dossetti e Kant verrà cestinato. Non compriamo niente, grazie.
Conosco il kuhn delle condizioni di KKT, per come se ne parla in una facoltà non da ingegngngngeri.
EliminaAd ogni modo: apprezzo il tentativo di smontare la mia tesi usando una fallacia nella mia argomentazione, ma il senso è che far parte di "qualcosa" da outsider è riuscito solo ai grillini e con scarsissimo successo
Quello che ti manca (visibilmente) non è Harold ma Thomas. Provalo. All’inizio fa male, ma poi si evitano i Burioni.
EliminaMax Weber posso?
RispondiEliminaPuoi tutto perché sei un amico e mi hai strappato un sorriso in una giornata disseminata di “cucchiaini”, tutto, ma cum grano salis. Take care!
EliminaAnche lei professore, mi ha strappato dei sorrisi oggi.
EliminaCondivido la locuzione latina, che vale per tutti, non la conoscevo.
Stia attento anche lei professore.
Si ricorda, professore Alberto Bagnai, una disputa originata in goofynomics?
EliminaRiassumendola in breve:
Adam Smith: "esiste anche un narcisismo buono".
Per Mauro Scardovelli:"il narcisismo è la radice del male".
Alberto Bagnai condivide un detto:"il narcisismo è una infrastruttura politica".
Dovrei cercare un approfondimento sulla stra-citata da me in goofynomics e altrove, Teoria dei sentimenti morali 1759 - 1790, Adam Smith.
È un testo lungo, che Smith scrive per i suoi giovani studenti, quindi è uno scritto piuttosto semplice.
Ovviamente, è da collocare nel dibattito dell' epoca.
La ringrazio dello spazio che mi concede.
Mi era sfuggito professore Alberto Bagnai, posso citare J. J. Rousseau? (o è un refuso?).
EliminaNon sarebbe poco, sarebbe uno spazio immenso, che mi, ci concede.
La ringrazierei di cuore.
(Non mi affido solo alla scienza, per prendermi cura di me, ce lo ha spiegato lei professore - "diffidare dei meccanismi di creazione del consenso scientifico e la sua distruzione"), mi affido soprattuto a #goofynomics: "Noi siamo... ".
Con immensa stima e affetto.
Carissimo, tu puoi tutto, ma a casa tua. Qui, che è casa mia, temo si debba fare come dico io. Niente di personale, lo sai.
EliminaOk
EliminaNon avrei mai immaginato di rivivere mille anni dopo le interessanti atmosfere isteriche del primo millenarismo.
RispondiEliminaPane per denti dei miei amici antropologi (ignorati poichè hanno già da un bel pezzo capito TUTTO) .
THANKS Bill&George per questo scientificamente impagabile viaggio 😉
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https://twitter.com/JackieMeek6/status/1660361268002275329?t=wiAKsM1IzGDbvryCS6gRMA&s=19
Questa roba è costruita. Dietro c’è un pensiero.
EliminaQuesto tuo commento, caro Mauro Lisanti, mi invita a ritornare ad un testo, per me , clamoroso, del Prof., attivista politico, David Graeber, Frammenti di antropologia anarchica.
EliminaForse, il Prof. Bagnai, ha letto solo il suo testo Debito, ricordo che lo citò.