Professor Bagnai sono anni che ho fiducia in lei, come
lei vengo dalla sinistra a 15 anni entravo all'Ansaldo a Genova era il
1971 Luigi Longo era segretario del partito
comunista. Poi 22 anni dopo non mi riconoscevo più in questa "sinistra "
frequentata da miliardari personaggi di cui non voglio neanche citare
il nome, speravano di avere una banca. Nel frattempo mentre loro si
lanciavano in scalate finanziarie e grandi battaglie per i diritti
civili, le persone normali perdevano il posto di lavoro si ritrovavano
sempre di più a fare fatica ad arrivare a fine mese. Per un periodo sono
rimasto come un coglione conquistato da certi talk televisivi che più
li segui e meno capisci, poi un bel giorno vagando su YouTube ho
visto... non un suo video ma il professor Barra Caracciolo e li mi si è
aperto uno spiraglio di luce, poi mi sono imbattuto in un suo video e li
grazie alla sua chiara esposizione dei problemi che la moneta euro
aveva creato al nostro paese ho continuato a seguirla nonostante i mal
di testa che mi procuravano certe sue spiegazioni. Ho la terza media, più
che media direi small: c'è chi esce col bacio del rettore ed insegna, io
sono uscito con il calcio in culo e son finito alle professionali.
Quindi si può immaginare la confusione, da l'europa che ci protegge
l'europa che ci elargisce i fondi europei e che noi Italiani non
riuscivamo a spendere, a noi contributori netti. E poi, Borghi voi due
insieme mi avete spinto ad andare sui siti di Banca d'Italia, Fondo
monetario ecc ecc a cercarmi le informazioni con fatica incertezze
arrabbiature ma adesso riesco a controllare le informazioni. Pensi pare
che Cottarelli e Moavero si siano accorti che il MES light può diventare
heavy dopo, io lo sapevo già! Grazie a lei quindi grazie e buon lavoro
Onorevole.
(...solo una precisazione: lo sapevano già anche loro...)
(...quanto al resto, i Leuropei possono buttare, come stanno facendo, un pozzo di soldi per la loro propaganda, ma non possono trasformare l'Unione Europea in un babà col rum delle loro fake news. La verità ha una sua intima forza persuasiva, contro cui le controverità dei professionisti della persuasione si infrangono come uova marce sul granito. E non potete farci niente, cari, proprio niente: nemmeno cambiare mestiere...)
E siamo sempre di più. Grazie Professore. Buon Lavoro, Onorevole.
RispondiEliminaPer caso rileggevo l'articolo del Prof. Del 2013:
RispondiEliminahttps://goofynomics.blogspot.com/2013/05/il-modello-tedesco-e-la-notte-dei.html?m=1
Articolo del Prof. Del 9 maggio 2013. Esattamente 7 anni fa!
Il sette è il numero preferito delle sette. :-)
Forse i tedeschi dell'Italia ne faranno tanti mini-jobber, pronti a produrre tanti particolari meccanici a basso e qualificato costo, che serviranno alle loro grosse industrie esportatrici nel mondo.
Usa permettendo.
Coraggio utente che lavorava all'Ansaldo, la sua vecchia terza media vale molto, molto di più delle due lauree di Giannino... per dire. :-)
chi, Oscar?
Eliminanon lo citerei e non solo perché le lauree non le ha mai conseguite
Certamente, era una battuta.
EliminaVale anche di più degli innumerevoli masters del giuseppi. Talmente tanti che ormai si crede un master pure lui.
Un brivido nel leggere una lettera cosi' elegante nella forma e distinta nel contenuto ....il pensiero e' comune , anche io faccio fatica , a volte, a comprendere i tecnicismi , ma non ne ho le basi ...pero' studio e cerco con impegno di meritare di far parte di questa Famiglia .
RispondiEliminaGrazie a lei prof. perche' ha saputo catturarmi e poi si dice che : " quando l'allievo e' pronto , il MAESTRO arriva 🇮🇹💚 Un saluto Mariella
Commosso. Grazie famiglia. #goofynomics
Elimina"La verità ha una sua intima forza persuasiva, contro cui le controverità dei professionisti della persuasione si infrangono come uova marce sul granito."
Ma poi piove.
EliminaCaro Professor Bagnai, da barnardiano della prima ora (ero al primo meeting MMT di Rimini dove Lei, colpevolmente, non fu invitato) devo riconoscerle che tra il suo rigore espositivo e analitico e le teorie MMT che comunque offrono una interpretazione utile della realtà, seppure sono state presentate in Italia da Barnard come substrato acido di un rancore ideologico su cui non poteva germogliare alcun sano movimento anti euro, lei vince ampiamente il confronto. Rimpiango che il suo pregevole lavoro, svolto senza clamore come è proprio di ogni sana fatica intellettuale, non sia stato fatto proprio, sin da subito, da chi poteva farne dirompente arma politica. Ma credo che i tempi siano maturi per la verità.
EliminaProfessore in lei riponiamo, sempre più numerosi, la speranza delle idee unite al pragmatismo della realtà.
RispondiEliminaPersonalmente mi sto nuovamente avvicinando alla politica grazie ai suoi contributi ed al suo modo di approcciare la cosa pubblica, mediante analisi, numeri, idee e letteratura economica, sociale e politica.
Be, non capisco, Conte, Renzi,Letta,Monti, sono stati minacciati loro o le famiglie ,
RispondiEliminaOppure, sono stati imbottiti di milioni di euro?
altrimenti non riesco a spiegarmi
Il perché avendo la soluzione più semplice di questo mondo, ovvero,fatti acquistare ,tu Stato, il tuo stesso debito dalla Bce,in alternativa, inventati una moneta parallela ad uso circoscritto ai confini nazionali e dai liquidità.
In sei anni qui mi sono posto ininterrottamente la domanda che poni tu.
EliminaNapoleone direbbe: "Credete in voi stessi, in verità, sono fanciulli in corpi di adulti".
Magari ascoltassero come fanciulli. Sono come quelle donnine che dopo aver partorito sanno di essere arrivate, e si sono dimenticate il dolore che si prova ad ascoltarsi dentro, ad essere consapevoli delle parole e dei gesti.
Mi fa molto arrabbiare che senza A. questa consapevolezza non sarebbe potuta nascere.
Una lezione di umiltà,
una psicosi di massa che stiamo faticosamente risolvendo con la NON-violenza.
Una guerra spietata.
È consequenziale: abbiamo vinto tutto. La nostra difficoltà ora è gestire la vittoria, in questo delicato passaggio per la tenuta istituzionale, per il popolo italiano: ignaro, ma intuisce, pian piano. Ne ho conferma passeggiando per Bologna.
Attenzione: gli orgogliosi ottusi, narcisisti, sono violenti.
Esiste una altra opzione: una fede ti tipo "religioso" in idee apprese nella formazione e razionalizzate con lo studio.
EliminaHa mai provato a parlare delle incongruenze dell'antico testamento con un cristiano non cattolico (Avventisti , Testimoni di Geova, Pentecostali , ecc ecc )?
O (ai loro tempi) delle stupidita' dell'economia di piano con uno di Lotta Continua, Potere Operaio ecc ecc ?
La chiusura al dialogo , il rifiuto dell'evidenza , l'affermazione dogmatica di principi inesistenti e' pratica comune.
Solo che quelli che lei cita hanno fatto carriera in quanto funzionali ad interessi di varia natura , non solo economici .
il risveglio dal sonno della ragione può essere scioccante, di certo è liberatorio. Riesci finalmente a vedere le sbarre di quella prigione nella quale sono riusciti a chiuderti assieme a tanti altri. Fino allora hai vagato come una di quelle macchine di una volta che urtavano, facevano marcia indietro e ripartivano su un altro percorso casuale. Da quel momento ti liberi dai condizionamenti e vedi il mondo attraverso nuovi occhi, continui a fare quello che hai sempre fatto ma lo valuti in una prospettiva diversa, puoi contribuire come soggetto agente alla educazione, alla formazione di quella massa critica che potrà cambiare le cose, non sarà oggi e non domani ma senza un lavoro diffuso di persone in grado di pensiero costruttivo mirato alla realizzazione di una società vivibile, equa, il sonno della ragione continuerà ad essere l’ utile alleato del sistema di potere che ci vuole sottomessi ed ignoranti.
RispondiEliminaBellissima questa lettera...Un Onore ascoltarla e leggere le sue lezioni e libri, la curiosità di sapere che induce...dopo oltre 10 anni Tutti i puntini si ricollegano e io la ringrazio perché Lei e Borghi e altri Patrioti, avete aiutato a risvegliarsi a tantissime persone in questi anni, e continuate a farlo! Grazie Onorevole! Lei sì che merita quella poltrona.
RispondiEliminaAndrea Cecchi
Ennesima conferma, quella che mette in evidenza il fatto che la ricerca della verità e la certezza che "qualcosa no va", siano nate non da un suggerimento esterno ma dalla consapevolezza dell'individuo stesso. La spinta al risveglio, nonostante gli innumerevoli input esterni, non è indotta ma innata.
RispondiEliminaLa mia storia è un filo differente, perché sono cresciuto in un luogo dove le commistioni fra sinistra e massoneria e le vessazioni subite da mio padre, persona squisita e preparata, mai mi hanno gettato nelle braccia della sinistra. Una specie di Democristiano allergico al fumo delle candele, questo ero. Studi brillantissimi, laurea in medicina a 24 anni, specializzazioni e scelta di lavorare in ospedali periferici, cercando di vivere lontano dalla confusione e dalla competitività per dedicarmi ai passatempi ed in particolare alla mia amatissima musica. Solo come ascoltatore, ahimè, pur avendo studiato pianoforte da ragazzo. Molto colpito da tangentopoli (l'ho sempre considerata figlia anche di Sigonella) ed estremamente incredulo dell'ingresso nell'euro dato il fallimento dello SME, per lo meno per l'Italia. Ho scoperto il Professore su lavoce.info, per poi continuare a seguirlo so goofy e rimpiango di non averlo mai conosciuto di persona. Perché lo devo ringraziare? In realtà sto molto peggio che una volta, anche se non ho dovuto "elaborare lutti". Ho aperto gli occhi su molti aspetti anche della mia professione e, finalmente, in piccolo, ho cominciato a lottare. In famiglia (in una parola "cattocomunista" con bandiera europea alla finestra e con ahimè, mio padre che di sicuro si rivolta nella tomba e non per colpa mia) sono considerato fascio leghista, non pericoloso perché animato da buoni sentimenti. Sul lavoro, di solito succedono cose che ho predetto con anni di anticipo, per cui godo di un certo rispetto, magari da gatto nero. Se non altro, non sto più zitto ed ho guadagnato molto rispetto nei confronti di me stesso. Narcisismo? Penso di no. Quindi, pur conservando una certa sensazione di inutilità, per lo meno so di avere uno (almeno tre, in realtà) rappresentanti in tre sedi istituzionali. E mi fido di loro. Non è poco, sapete. E di avere dei "compagni" Anche se siamo lo 0,01 percento della popolazione. Sui valori della mortalità da covid insomma. E quindi? Grazie Professore, anche di avermi ricordato il temperamento "medio" di un clavicembalo. Non è stato male, in mezzo a tutto il resto.
RispondiElimina“I professionisti della persuasione” ahahah.
RispondiEliminaDefinizione azzeccatissima Prof.!
Grazie :)
Esatto. La nostra terza media ci ha resi capaci di esprimerci, di comprendere testi difficili, di scrivere correttamente e pure con le basi del latino. Maledetto '68!
RispondiEliminaPurtroppo però in questo momento se fossimo davvero analfabeti ci risparmieremmo tanti dispiaceri. Comprendere quanto sia avanzato il piano per la nostra sottomissione (oltretutto ad opera di disonesti incapaci) non è un buon viatico per i nostri anni d'argento
Ho una laurea ma la lettera del lavoratore Ansaldo è quella che avrei scritto anche io, parola per parola. Stesso percorso stesso approdo.
RispondiEliminaNoi ultrasessantenni, con la terza media, che abbiamo iniziato a lavorare a 15 anni, che eravamo di sinistra e un giorno, non si capisce come, forse grazie a un intervento divino,ci siamo imbattuti in un video del Prof.Bagnai, proprio non possiamo smettere di aver fiducia nell'uomo, che con coerenza, dimostra di non averci mai abbandonato.
RispondiEliminaNon è che la terza media di allora fosse meglio di adesso, io, per esempio, ignorante ero ed ignorante sono rimasta dal punto di vista dell'istruzione di base. Tutti i miei cugini coetanei, e sono tanti, sono tutti laureati, tutti di sinistra, ma io non posso parlare con loro di quello che ho capito grazie al Prof, loro mi mangierebbero viva: sono così bravi a parlare ed io non altrettanto a rispondere. Io passo per una povera scema e dentro me la rido alla grande perché loro non possono nemmeno immaginare che ho votato Lega. Loro non sanno che cosa significa iniziare a lavorare a 15 anni, è una scuola di vita che ti rende libero. Se no spiegatemelo voi perché tutti i miei cugini laureati e sapientoni hanno sempre e solo usato la loro supponenza con me quando ingenuamente provai a parlar loro di quello che avevo capito? Secondo me hanno troppo da perdere, si tratta di mettere in discussione una vita intera.
Vorrei mandare un forte abbraccio a chi ha scritto questa lettera.
Io invece la sto perdendo, la fiducia.
RispondiEliminaIl senatore è un pozza d'acqua nel deserto.
Ma scorgo pochissime pozze.
È stato sempre un problema di tempo, il tempo di far capire che il sistema aveva come unico scopo la nostra miseria. Vero che la lega è schizzata nei consensi, ma è anche vero che è accaduto perché i bravi sfacciatamente hanno forzato la mano nella importazione degli schiavi.
Sicuramente non per conoscenza delle dinamiche macroeconomiche sottostanti.
In quest'ultime il livello è penoso, e in questo concordo con chi ha scritto la lettera, anche con una terza media se ti impegni e impari a leggere le fonti giuste fai il culo a laureati in economia. E non è un cazzeggiare , gli fai proprio il culo perché non sono in grado di fare un discorso logico e di buon senso.
Alla fine si devono contraddire, inevitabilmente.
P.S
Ma santo Dio senatore, abbiamo analizzato la ricontrattazione dei mutui comunali con CDP.
Allungando le scadenze fino al 2043 al nostro piccolo comune costa 400000 euro di interessi.
Visto che il tasso lo lasciano invariato.
In pratica CDP ci lucra un 3percento annuo.
Ma lo stato, come dice sempre, non è un signore alto, moro di nome stato.
Una cosa non ho ancora capito. Come fu possibile che il debito pubblico italiano negli anni fosse a circa il 60% ?
RispondiEliminaPerché si emisero i biglietti di Stato da 500 lire ?
Breve cronistoria: il debito italiano a inizio anni 60 è di circa il 40% sul PIL, a quel punto vengono costruite le autostrade, e successivamente istituito il Servizio Sanitario Nazionale. In pratica l'Italia cerca di dotarsi di servizi all'altezza degli altri paesi avanzati, il debito aumenta così fino a circa il 55% sul PIL a inizio anni 70.
EliminaNel 1973 c'è la grande crisi petrolifera, ciononostante il rapporto debito/PIL italiano si mantiene costante, è la stagione della monetizzazione del debito, vale a dire che il Tesoro poteva chiedere alla Banca d'Italia di acquistare i titoli di stato non assorbiti dal mercato, evitando così di far aumentare i tassi, e mantenendo il debito "in casa", e quindi sostanzialmente innocuo. In effetti è anche il periodo dell'emissione delle 500 lire cosiddetta "Mercurio", che risale al 1974, 1976, 1979 e che presumibilmente contribuirono a non far aumentare il debito.
Dopodiché avvenne il famoso "Divorzio" della Bdi dal Tesoro e soprattutto l'ingresso dell'Italia nello SME con la necessità di mantenere il cambio fisso, e quindi l'escalation dei tassi di interesse con seguente esplosione del rapporto debito/PIL, detta per sommi capi.
Che tenerezza, genuinità e che forza comunicativa al contempo, la lettera di questo signore! Viene voglia di conoscerlo.
RispondiEliminaHo rispetto e ammirazione per questa persona, credo di avere qualcosa in comune che me la fa sentire vicina. Con poche parole ha detto l'essenziale. Per lei, professore, è un successo che è giusto rivendicare. Mai come in questo periodo penso al detto dei nostri vecchi "n'ammazza più l'ignoranza che la fame". Con molti mal di testa ci provo anch'io.
RispondiEliminaEgregio professor Bagnai, anch'io la seguo da anni e come il signore che ha scritto la lettera di cui sopra nutro una profonda stima per la sua competenza e rigorosità lavorativa. I suoi colleghi nostri stipendiati credo anzi, ne sono sicura, non sanno cosa significa lavoro ormai da molti anni, forse si sono dimenticati pure come si legge. Non è più da molto tempo il simbolo di un partito che muove la folla ma le persone. Lei ci rappresenta tutti professore, anche chi ancora non lo sa. Tenga duro e continui la sua e nostra lotta a questo sistema corrotto ed ingiusto. Grazie.
RispondiEliminaIo sono stata di sinistra per gran patte della vita, ho esultato per il colpo di stato che ha portato Monti al governo etc etc. Salvini era brutto,sporco e cattivo. Finché un giorno un' amica mi ha portata ad una sua conferenza con Zaia e Salvini a Padova, il No euro tour. Sentendola parlare, da uomo che veniva dalla sinistra, mi si è aperto un mondo. Grazie professor Bagnai.
RispondiEliminaIl fatto di avere la terza media è stata probabilmente la salvezza del nostro amico: i danni che la scuola e l'università hanno fatto sulla testa dei gggiovani è pauroso.
RispondiEliminaEs. Qualche giorno fa un mio conoscente superpiddino (ma disoccupato, misteri della vita) si compiaceva testualmente "del successo dei fumetti di Zerocalcare, alla faccia dei vecchi che danno la colpa di tutto ai giovani banalizzando i loro interessi, proprio quei vecchi che ci hanno dato il debito pubblico del Burundi": vi assicuro che questo modo di "pensare" è molto più diffuso di quanto si creda.
Quindi evviva il nostro amico operaio.
Grazie.
RispondiEliminaNel corso degli ultimi 25/30 anni si è costantemente diffusa (o, meglio, hanno diffuso) la credenza che l'Unione Europea fosse una "entità celeste": indiscutibile, non attaccabile, risolutrice di tutti i mali e, in quanto tale, si ponesse come bene assoluto e di conseguenza come dogma!
RispondiEliminaVerità assolute, dunque, che potrebbero essere riassunte in questo esemplificativo elenco di assiomi: lo stato nazione è un’entità inutile e senza confini nonché luogo di corruttela e di inefficienze; lo stato nazione da solo non è in grado di potere sopravvivere nell’era della globalizzazione; le scelte compiute dall’Europa sono volte a garantire benessere e progresso; Il mercato è il principio ordinatore e valore assoluto irrinunciabile; i cittadini italiani, soprattutto, hanno vissuto sopra le proprie possibilità; il rapporto creditizio è centrale in tutta la vita umana (dalla scuola, all’università alla professione); il lavoro deve essere flessibile.
Tutte queste credenze ricordano vagamente quanto accadeva nel medioevo, dove il pensiero dominante aveva imposto altrettanti dogmi: che la terra fosse piatta, fosse il sole a girare intorno alla terra e che l'uomo dovesse perennemente vivere nell'angoscia del peccato e da questo dovesse essere piegato. Il principio regolatore della vita sociale era il dovere e i benefici tra le persone cambiavano a seconda della classe sociale di appartenenza.
Per scacciare i dogmi medievali, sono stati necessari: secoli, guerre, conquiste culturali, stravolgimenti economici, scoperte scientifiche e la riacquisizione della razionalità umana.
E, per uscire dai dogmi unionistici, quanto tempo ci vorrà?
Ci sono due grandi temi che, a mio sommesso avviso, sono paradigmatici per capire bene i danni che questo “dogmatismo” ha fatto negli ultimi 25/30 e sono: il lavoro e la figura dello stato. Le credenze di cui si diceva sopra hanno stravolto la logica di tali entità e lo hanno fatto utilizzando uno strumento sottile: il cambio del punto di vista che, alla fine, è stato decisivo per distorcere surrettiziamente il senso di quei fenomeni.
Ad esempio, nei rapporti di lavoro, la cultura del novecento c’aveva insegnato che la parte debole del rapporto fosse il lavoratore. Le leggi che nel tempo si erano susseguite all’interno del territorio statale erano volte a garantire tutela e stabilità al rapporto, ponendo quale necessità essenziale quella di prestare garanzie alla parte debole che era – appunto - il lavoratore (almeno era così fino a metà degli anni ’90 - guarda caso -). Successivamente, il “cambio del punto di vista” ha spostato l’attenzione sul datore di lavoro. La scusa è stata: il mondo è cambiato. Adesso c’è il mercato al centro di ogni cosa. Il mercato è fortemente competitivo e l’azienda deve esserlo altrettanto. La ricetta per risolvere questi problemi è stata quella di rendere il mercato del lavoro flessibile ed altrettanto flessibili dovevano essere le ragioni dei licenziamenti e depotenziati gli strumenti per opporsi ai licenziamenti. (abbiamo visto quello che è accaduto dalla seconda metà degli anni ’90, fino alle normative più recenti con il lavoro agile o alle riforme del 2012).
Dunque, la parte debole del rapporto, paradossalmente, è diventata il datore di lavoro! In altre parole, l’unità di senso riconosciuta all’articolo 1 della Costituzione al lavoro è stata soppiantata dalla centralità del mercato tramite la scure della competitività dell’impresa. - CONTINUA -
Simone Giardina
Il secondo punto di osservazione è la funzione dello Stato. Questi da “superiorem non recognoscens” è stato trasformato dalle normative sovranazionali in una S.p.A.. Tali normative lo hanno imbrigliato fino al punto da impedirgli di realizzare i diritti fondamentali previsti dalla propria Costituzione ovvero, in alcune circostanze, ad anestetizzarli. Lo stato è piegato alla finanza ed è continuamente vittima dei mercati, delle agenzie di ratings, degli spreads ecc.! Ma ciò non è possibile! E non può esserlo per la differenza ontologica tra queste entità. Lo stato è la forma giuridica di una comunità politica, la quale si è data una costituzione rigida in cui sono indicati dei precisi scopi (diritti e doveri) e posti strumenti volti a soddisfarli. La S.p.A., invece, ha scopi completamente differenti e punta alla massimizzazione dei profitti. Era (ed è) ovvio che due entità di questo tipo non potessero essere oggetto di comparazione.
RispondiEliminaLe norme europee sia primarie (i trattati) che secondarie (regolamenti e direttive) hanno avuto, invece, il precipuo ardire di stravolgere e comparare tali entità diversissime tra loro. L’assurdità ontologica in questione ha imposto rigide regole di bilancio e i vari fiscal compact ecc. che hanno determinato un’austerità tale da mortificare l’essenza stessa della comunità statale minandone le radici più profonde. Di tutto questo, infatti, sono vittime i diritti sociali (sanità, previdenza, istruzione, ricerca ecc.), le libertà negative, (come ad esempio il diritto alla circolazione che presuppone: fare strade, ponti, infrastrutture ferroviarie ecc.) gli strumenti interni di composizione del conflitto (parlamento, CNEL, ecc) nonché, fatalmente, la forma di governo e la forma di stato.
Tale assurdità della “comparazione” è emersa in tutta la sua crudezza proprio nella sentenza della Corte costituzionale tedesca di qualche giorno fa cha ha riportato tutti con i piedi per terra. I giudici germanici, infatti - tra le altre cose - hanno ricordato che: a) gli stati sono signori dei trattati (quindi se una cosa non piace, gli stati si debbono opporre); b) che gli atti dell’Unione che ledono le prerogative delle costituzioni statali, sono da considerarsi provvedimenti ultra vires e, pertanto, si pongono in contrasto con i principi supremi degli ordinamenti nazionali (occorre quindi accedere spesso alla giurisdizione costituzionale per fare valere eventuali violazioni della Costituzione).
Se questo è vero, pare che si possa desumere che la centralità dello stato e la sua funzione debba essere immediatamente recuperata. A meno che non si voglia sostenere che la Germania è uno stato e gli altri membri del’unione europea siano giocatori di briscola.
Simone Giardina - CONTINUA -
E’ vero, ci muoviamo in mezzo a regole assurde che hanno ribaltato l’ordine corretto delle cose ed è difficile riuscire a ritornare all’indietro a causa del principio dell’acquis comunitario. Tutto, però, si può porre in discussione ove i signori dei trattati lo volessero, proprio come è stato detto dalla Corte costituzionale tedesca. Il problema, quindi, è politico. Di scelte da fare e in quale direzione andare e cioè: continuare a storpiare la logica della storia e delle conquiste di civiltà fatte nel corso dei secoli, vivendo come gli struzzi con la testa sotto la sabbia oppure ritornare a quei paradigmi solidi che avevano consentito benessere, pace, uguaglianza e libertà?
RispondiEliminaE, in questo senso è veramente importate l’opera che molti studiosi stanno facendo oggi (tra cui Lei Prof. Bagnai), e cioè del disvelamento dei postulati del nostro tempo. Ciò ha una importanza decisiva, perché offre a noi tutti gli strumenti necessari per poterci smarcare da credenze che, ormai, stanno iniziando a fare vedere i loro squarci, le loro incongruenze e le loro patenti criticità. Molti Vostri studi, libri, approfondimenti, danno una visione di ampio respiro e consentono di porre riflessioni molto serie su come stiano effettivamente le cose.
In definitiva, occorre riportare il dibattito all’ordine corretto delle cose – come state facendo – ponendo nuovamente al centro della discussione il lavoro come principio ordinante della società e unità di senso della nostra Costituzione - così come previsto dall’art. 1 - e la persona umana quale entità essenziale della comunità statale, rifuggendo dal mercato quale “meta valore” (perché non lo è). Per potere fare questo, però, bisogna tornare allo stato quale “superiorem non recognoscens” in grado di piegare lui la teconologia, la scienza, l’economia e la finanza alla utilità sociale così come vuole la nostra Costituzione. Solo così potranno essere effettivamente garantiti libertà, solidarietà, uguaglianza e benessere sociale. Diversamente opinando, saremmo costretti a bivaccare ancora nel limbo dantesco in cui ci troviamo e che a breve potrebbe trasformarsi in un inferno grazie ad una pandemia che fungerà da novello Caronte.
Simone Giardina
Resta il fatto che nessuna sa spiegarmi perchè(se il mes è davvero senza condizionalità) il Governo avrebbe bisogno di questa cifra così "relativamente bassa" rispetto ai prestiti ottenuti per altre vie.
RispondiEliminaNessuno sa spiegarmi,se Conte e Gentiloni mentono) perchè dovrebbero mentire per una cifra assai inferiore ad altri prestiti COMUNQUE gravanti sull'economia italiana come debito privato.
Ma il MES non può essere senza condizionalità. Di che parliamo? Mica siamo su Rai1 o su La Stampa qui!
EliminaProf. Bagnai, questo l'ho capito e non lo contesto( persino su La Repubblica del 30 Aprile lo hanno detto chiaro e tondo,salvo poi leggere l'intervista del Commissario Gentiloni).
EliminaCiò che non è chiaro è il perché da un punto di vista politico, geopolitico,di rapporti di forza interni.
Insomma, non giriamoci intorno, la cifra del Mes è un piccolo cerchio davanti al grande cerchio delle cifre astronomiche date in prestito.
Tanto valeva chiedere anche per le cifra del Mes (il piccolo cerchio dentro il cerchione dei prestiti totali) prestiti senza condizioni così come gli altri prestiti che sono in una cifra assai superiore rispetto al mes.
Quindi non si riesce a capire perché questo accanimento.
Potrei capire se fosse il m.e.s la cifra complessiva superiore alle altre, ma essendo il m.e.s una cifra relativamente modesta rispetto agli altri"presunti" prestiti astronomici,qua non si capisce il vero motivo per cui la maggioranza e Forza Italia vogliano accettare questa via.
Inoltre il voto parlamentare ( più volte riscontrato nei quotidiani) mi fa pensare che sia un nuovo mini-trattato.
Non può essere un Regolamento ( diritto primario della UE) e nemmeno una direttiva.
Non è per caso che ciò che viene chiamato Mes in realtà sia un clone mes Trattato senza condizionalità o con meno condizionalità ma che nella vulgata non sia il mes originale?Non è per caso che sia un altro trattato? In ogni caso perchè le forze politiche(eccetto Lega e M5Stelle) si sono scannate per una cifra il cui ammontare è assai inferiore al totale di liquidità prevista?
Le lacrime dei coccodrilli Alesina e Giavazzi non sono né credibili né tantomeno accettabili esattamente come quelle dei tecnocrati europei,IMHO.
RispondiEliminaGentilissimo professore la seguo con entusiasmo praticamente dall'inizio della avventura su goofy. Lei mi ricordava le magnifiche lezioni di micro e macroeconomia del professore Augusto Graziani. Non credevo di poter ritrovare come è accaduto con Lei la stessa lucidità, lo stesso rigore. La ringrazio sempre per il suo impegno. Lei ha il merito -con Barra Caracciolo, Cesaratto e pochi altri- di aver dato a me e a tanti italiani la corretta puntuale visione del disgraziatissimo percorso della politica economica di questi anni.
RispondiEliminaLa cosa più bella del Prof. è la sua ironia. lei caro senatore mi fa ridere. Oltre alla grande informazione che ci ha regalato, al fatto che ci ha spinto a studiare, ad unire i puntini, c'è che lei ha un grande senso dell'umorismo. Ci aiuta anche questo.
RispondiEliminaIn risposta al suo commento del 10 maggio ore 21:42
Io ho pianto di empatia verso l'80° minuto della lunga diretta artistico-culturale davanti al clavicembalo
EliminaScusi prof:
RispondiEliminaNon so perché mi si sono drizzate le antenne. Due numeri 1971 e 11. Io sono del 63 e fino al 2013 ero piddino. E lamia impresso è diventata un gamba della produzione tedesca. Da allora abbiamo diversificato. Ma non Arriviamo a gennaio2021