Siccome i tedeschi sono efficienti, una loro cessa di compagnia aerea è andata a gambe all'aria, e siccome sono corretti e aperti al mercato, la loro compagnia di bandiera, dopo aver fatto un simpatico fuoco di sbarramento, ora acquisisce i cocci per due spicci, secondo un modello ben sperimentato, e siccome però Leuropa tutela la concorrenza ed il mercato per il tramite della simpatica socialista androgina diversamente competente di ciò di cui dovrebbe occuparsi, ecco che Leuropa dice meno di un quarto della metà di un cazzo di niente, e di questo chi si preoccupa? Ma è chiaro: i cugini austriaci, che dell'Anschluss furono i primi beneficiari, ai bei tempi (per i tedeschi)...
Noi?
No, noi no...
Eppure...
Eppure, forse dovremmo ricordarci che la simpatica socialista androgina diversamente competente, quando anziché sui cieli europei si trattò di difendere la concorrenza sul territorio aretino, intervenne, oh, se intervenne! E il suo intervento una conseguenza la ebbe, e non fu quella di evitare una crisi, che anzi venne aggravata, ma di portare un uomo al suicidio.
Capito la simpatica "socialista radicale"? Lei naturalmente non poteva sapere che la sua decisione su Etruria avrebbe avuto le conseguenze che ha avuto. Ma non esiste possibile proporzione fra l'attivismo dimostrato in quel caso, nel tutelare la concorrenza mandando per aria una banca di provincia, e la rilassatezza con la quale oggi si tutela la concorrenza proteggendo un quasi monopolista di statura planetaria e consentendogli di espandersi.
Ma quanto, quanto ancora potremo tollerare tutto questo?
Di cosa altro ci sarebbe bisogno?
Come si fa a leggere su un blog un tempo autorevole un titolo come questo? "Hanno vinto i tedeschi...", pare rammaricarsi l'autore! Ma i tedeschi siete voi, perché voi avete giustificato intellettualmente e appoggiato fattualmente le mire egemoniche tedesche sul continente, e quindi sul nostro paese, e lo avete dimostrato fin da quando, sei anni fa, vi rifiutaste di pubblicare il primo articolo di questo blog, che allora, ante litteram, col coraggio intellettuale e civile che voi non potete avere, chiariva con parole piane, che poi la violenza dei fatti vi ha costretto a imitare, perché la Germania avrebbe vinto. E ora, ora che siamo stati venduti, fiaccati, vilipesi in ogni possibile modo, dobbiamo anche sopportare lo spettacolo del vostro rincrescimento? E dobbiamo vedere i socialisti europei tutti, da Dijsselbloem alla Vestager a Moscovici, fare carne di porco dei nostri lavoratori e delle nostre imprese?
Perdio, questo la mente
talor vi mova, et con pietà guardate
le lagrime del popol doloroso,
che sol da voi riposo
dopo Dio spera; et pur che voi mostriate
segno alcun di pietate,
vertú contra furore
prenderà l’arme, et fia ’l combatter corto:
ché l’antiquo valore
ne gli italici cor’ non è anchor morto.
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
venerdì 13 ottobre 2017
Ricapitolando....
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nazionalizziamo Alitalia !
RispondiEliminaNazionalizziamo il governo!
Elimina@Alessandro Ale
EliminaEversivo!
Combatteremo ... Poi non siamo soli e per fortuna non esistono solo elite alamarieantoniette come i boiardi incontrati ieri
RispondiEliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-4/business/chi-ci-salvera-dall-39-irrilevanza-internazionale-158534.htm
Combatteremo in senso letterale, perché è difficile non avvertire i venti di guerra.
EliminaIl "deep state" sta lanciando segnali chiarissimi.
Assai strani questi socialisti €uropei. Sembra quasi che siano socialisti più da "società per azioni" ma forse sono io che vedo sempre male in tutto.
RispondiEliminaSaluti
Lei già lo aveva vaticinato, Professore: ne usciremo solo in modo violento....
RispondiEliminaLa mia preoccupazione è nota: dato che il ceto politico in carica non ha alcuna intenzione di ammettere i propri errori, come lo stesso Draghi ha dichiarato verrà fatto qualsiasi sforzo per non dilapidare il "capitale politico" investito in questo progetto. La conseguenza è che ci saranno ulteriori crisi, con effetti non sempre immaginabili. Ad esempio, io immaginavo forti tensioni sociali, con disordini di piazza, ecc. (non ci sono ancora state, ma presto le vedremo in Francia). La vicenda catalana apre nuovi orizzonti sul livello di tensione anche istituzionale che si potrebbe raggiungere. In ogni caso, non è pensabile che la situazione evolva attraverso un processo democratico che non sia fortemente condizionato (e al limite sospeso) per effetto della violenza di una crisi economica, o di altro tipo.
EliminaQuesto è un blog di musica alta, quindi il mio è un azzardo. Però, oggi ho riascoltato una canzone facile, edizioni “la voce del (fu) padrone”
RispondiEliminahttps://youtu.be/M5c6TpGdRzg
“Quelli che non ci risultano” (min 2:19)
“Quelli che non possono crederci ancora oggi che la terra è rotonda” (min 3:10)
“Quelli che perdono la guerra per un pelo” (min. 4:09)
“Quelli che sono restii fino a un certo punto” (min 5:56)
Ma, soprattutto…
“Quelli che non c’erano” (min 7:33)
Io ancora "aspettavo" la risposta di Padoan alla sparata di Schauble.
RispondiEliminaPoi ho visto questa all'affaire stx abbiamo che il controllo è italiano (per 12 anni) perché il Governo francese presta un 1% del proprio 50% al Governo italiano.
A Gentiloni nessuno va a chiedere perché non se ne torni a casa.
- quand'anche ci arrivassero, mi immagino un ipotetico dimostrante intervistato dire "Eh, perché se non svaluti la moneta svaluti il lavoro" oppure "vogliamo la parità di carezze o calci sui denti a tutte le imprese europee: se salta alitaglia devono saltare anche le altre compagnie in difficoltà o il salvataggio come 18 politico".
Insomma, stamattina stavo giusto pensando se la domanda da porsi era "se pure andassi a manifestare, con chi diamine vi andrei?" oppure "potrà esservi una manifestazione a cui io possa prendere parte"?
Intanto sostengo - nel mio piccolo - Asimmetrie.
Mi si perdoni lo sfogo, ma io credo che questo Paese debba passare attraverso una fase di fallimento.
RispondiEliminaOgni santo giorno debbo portare mia moglie fuori per due motivi, uno legato ai suoi problemi mentali ed il secondo legato ai suoi problemi di deambulazione a seguito di un intervento al femore; bene sono due anni che lo faccio e sono due anni che debbo combattere contro auto che non si fermano quando si attraversa la strada, di auto che parcheggiano sulle strisce pedonali, di auto che occupano lo spazio destinato alla fermata del bus, e tanto altro, oltre ovviamente lo stato pietoso dei camminamenti dove è facile farsi male, davvero male, ma per questo sappiamo chi ringraziare.
Questo è un paese misero, incivile, incapace di avere il senso del bene comune e dei più deboli; non c' è nulla da fare, la politica ed i politici in campo e che sono come vediamo premiati alle urne e nei sondaggi, sono ciò che meritiamo e ad ogni livello di governo e di amministrazione.
E' paradossale che questo sia l' unico luogo o forse uno dei pochissimi, dove la civiltà, prima di ogni altra questione, venga davvero valorizzata.
Mi dispiace dover fare queste affermazioni, sapendo come tu, caro Alberto sia contro il vittimismo e l' autorazzismo e credo che anche tu ti sia reso conto di quanto io lo sia; non ho mai accettato senza controbatterli ferocemente, qui ed altrove, i discorsi relativi a corruzione, evasione fiscale, etc. ma davvero ho perso la speranza che il riscatto sia possibile senza attraversare una fase di fallimento economico e politico.
Tutto si tiene, e l' atteggiamento imbelle nei confronti dei soprusi delle istituzioni europee, è contestuale e mutuamente si integra con la pluriennale caduta di autorevolezza delle nostre Istituzioni economiche e politiche cui fanno da supporto tutte o quasi le piattaforme mediatiche; cosa ci resta ancora da fare, da sperare? Nulla, nulla di nulla.
E non è detto che il riscatto ci sarà, a breve o fra diverse generazioni: dato che da vassallo degli USA stiamo divenendo i valvassori della Germania e bisognerà vedere quanta libertà ci concederà il nostro nuovo padrone rispetto al vecchio.
EliminaMi associo. Tutte le mattine porto il mio piccolo a scuola, il vigile ferma le macchine per far attraversare (sulle strisce, ma col vigile forse si fermano), ma nulla fa riguardo alla maggioranza di mammine con bimbi seduti davanti e senza cintura. Profondo nord, provincia (ricca) di Milano. Sembrano piccole cose, ma la somma rende esausti.
EliminaC'è anche il rovescio della medaglia. Vivo in svizzera (tedesca) da un anno, e qua se fai 53 all'ora ti multano, se sgarri coll'arancione che diventa rosso di mezzo secondo sono 300 euro, se è più di mezzo secondo è reato *PENALE*.
EliminaRisultato: guidano tutti con assoluto ed estremo rispetto del codice stradale. Bellissimi e ordinati.
Poi però ci lavori e scopri che hanno la testa squadrata con la pialla, molto poco pensiero originale, e la flessibilità mentale di un ramo secco. Alcune cose vanno assieme ad altre, e nella vita si piglia il pacchetto e non solo un pezzo.
Nessuno vuole fare l'apologia dell'inciviltà (calci nel culo ce ne vorrebbero parecchi) ma mi ha sempre fatto incazzare la retorica dell'italiano caciarone, casinista e che non fa la fila. Una parte è senza dubbio vera, ma non è che magari il benefit lo diamo per scontato (un popolo fantasioso, caldo, ricco di storia, umanità, contraddizioni ma anche tanta gente geniale e tante persone che si spaccano molto più il culo dei nordici e sono integerrime)?
Mi si perdoni l’off-topic. Deciderà il Professore se pubblicare o meno. Riguarda l’articolo a seguire: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/chi-ci-salvera-dall-39-irrilevanza-internazionale-158534.htm
RispondiEliminaNon intendo proporre una discussione sulla doppia circolazione monetaria. Segnalo l’articolo, in effetti, non per il suo contenuto (forse un po’ semplicistico e in qualche passaggio non condivisibile), ma per l’autorevolezza del personaggio (Emmanuele Emanuele) sulle cui dichiarazioni è stato compilato. Personaggio non conosciutissimo ma senz’altro di notevole importanza, anche come rappresentante di un certo mondo (la borghesia un po’ boiarda che costituisce la classe dirigente in Italia). A me sembra rimarchevole che Emanuele si scagli con veemenza contro l’eurozona e i politici italiani che l’hanno voluta (in particolare Ciampi). Potrebbe essere un segnale che anche da quelle parti si sta muovendo qualcosa e che forse hanno capito che con l’euro non ci sarà “salvezza” nemmeno per loro. Per me è un segnale positivo. Non si sarebbe permesso, in particolare in quella sede (Circolo del Ministero degli Esteri) se non avesse le spalle coperte.
Toussaint
Guarda caso avevo già chiesto al prof. Bagnai proprio l'altro ieri se l'introduzione di una moneta parallela avrebbe facilitato il distacco dall'euro. Mi sembra che Emanuele abbia risposto in maniera affermativa.
EliminaSi "scaglierà" pure, ma arriva fino alla doppia circolazione; di rottura della zona euro non ne parla. In fondo per chi ha capitali la doppia circolazione sembra (e dico sembra) un affare. L'economia del lavoro (la produzione in genere) comincia a girare in moneta svalutata mentre asset e crediti (la rendita) non si svalutano di conseguenza. Pure Berlusca (che povero non è) l'ha tirata fuori e, non sarà autorevole come Emanuele, ma forse un tantino più potente...
EliminaSempre che io (che non sono un tecnico) abbia inteso bene cosa intendono per doppia circolazione questi personaggi.
Gentile Xissur, fermo restando che l'argomento della doppia circolazione meriterebbe un discorso molto più ampio di quanto si possa fare in questa sede, per dirla in una battuta (e niente di più) a me sembra che dall'eurozona si possa uscire per propria decisione, ma anche esserne semplicemente "sbattuti fuori". Ecco, credo che la doppia circolazione possa essere utile a questo. Dopodiché, non sono sicurissimo che un referendum si/no nei riguardi dell'euro possa essere vinto, in questo momento, dai no. La doppia circolazione, invece, credo che sarebbe largamente accettata dalla popolazione (ma contrastata dalla BCE) e quindi la vedrei come un primo passo verso la fine dell'eurozona. Credo che anche l'intervento di Emanuele possa essere inteso in questo senso. Ma il mio è un semplice pourparler, non gli dia troppa importanza (confermerei, però, che il nostro è veramente importante. Non parla a casaccio). Toussaint
EliminaPetrarca fassssista
RispondiEliminaE siccome i giornalisti tedeschi sono di professionalità cristallina, ce ne prendiamo 2 in servizio permanente effettivo su tutti i mezzi di comunicazione.
RispondiEliminaBellissimi i versi del Petrarca, metteno i brividi. Comunque Professore ho visto il video del suo ultimo intervento, ma dall'inquadratura non era possibile vedere le reazioni degli altri relatori alle sue stoccate affilate; mi chiedo se effettivamente le percepivano o erano persi nel loro dogma come quello della scelta senza alternative ad una "difesa comune".
RispondiEliminaAltroché...le hanno percepite fin troppo bene...
Elimina"Si è portato la claque?...Bravo!...E' un intervento controverso, ma controvertibile...", dal video mi è parso che l' ex Presidente del Consiglio avesse gli occhi incendiati di rabbia, perchè sapeva bene di non poter controvertire l' intima logica che denudava l' irrazionalità di un' integrazione fine a sé stessa, oppure con un fine palese (ovviamente a loro insaputa-essendo desinistra avrebbero sbagliato il verso, per orientare il conflitto distributivo).
EliminaDel resto, l' ex Ministro delle Finanze del primo governo Prodi se ne è uscito con un (vado a memoria e sintetizzo) "Bagnai ha ragione, queste cose (cioè che non avrebbe funzionato e avrebbe creato deflazione salariale-basterebbe chiedere del resto al collega Treu-lo sapevamo bene. NON ERAVAMO IGNORANTI...Ma le sue conclusioni sono PERICOLOSE". Pericolose per chi? In quale modo lo sarebbero?
Non ho avuto né tempo né lo stomaco per seguire tutto il dibattito. Ma sono incuriosito da come accademici mentano spudoratamente sulla vita di milioni di persone sapendo di mentire, dichiarandolo. Credo di averne avuto più che un assaggio.
Sulle giovini quarantenni erasmusizzanti in carriera, galvanizzate di sedere a fianco di un parapadre nobile, che vede l' integrazione europea della difesa come una necessità senza alternativa...bè...peccato che Alberto le abbia potuto dedicare sono una carezza per mancanza di tempo.
Grazie Prof. Se ero da quelle parti avrei certamente fatto parte dell "claque". Caro Giuliano, in effetti il Prof. Bagnai ci paga per seguirlo. Già "solo" il percorso necessario per tentare di uscire dall' incubo della vostra razionale (per il vostro portafogli e per il vostro ego frustrato) follia per renderci vostri schiavi, o cavie, costituisce il nostro prezioso compenso. Questo percorso ha diverse componenti: scienza, onestà intellettuale, humanitas, coraggio.
I requisiti che ogni professore dovrebbe coltivare.
Vogliamo riprenderci l' Italia che avete dolosamente svenduto.
Ho trovato l' agognata replica di Alberto:
Elimina2:04:19.
Prof., che ne pensa di suggerirmi un aggettivo senza bloccarmi? mi trovo in seria difficoltà...
Applausi ("e non ho altro da aggiungere su questo argomento" - citaz.)
RispondiEliminaPremettendo che non credo alla possibilità di "rinvasimento" del modello mercantilistico del capitalistico tedesco, un eventuale nuovo governo italiano critico nei confronti di questa Europa e di questo euro (ipotesi utopica) come dovrebbe concretamente muoversi per sperare di costringere la Germania verso un modello cooperativo di unione senza dover porre sul piatto l'Italexit? Ritengo che politiche di sostegno dei redditi e dell'occupazione, di ripotenziamento del welfare con rifiuto dei parametri di finanza pubblica (pareggio di bilancio e fiscal compact), di intervento dello Stato nel sostegno di imprese italiane in settori strategici e del sistema bancario-finanziario nostrano (fino alla nazionalizzazione) provocherebbe l'immediata reazione dei mercati (aumento spread) e della BCE (riduzione acquisti bond) costringendoci ad uscire unilateralmente se non vogliamo fare la fine della Grecia di Tsipras. Ma esiste attualmente in Italia una qualche forza politica che abbia un piano ben congegnato per affrontare le inevitabili turbolenze di un'uscita dall'eurozona? La Lega ha il necessario Know-how? Un fantomatico governo Lega-M5S potrebbe riuscire nell'impresa? Lo so! E' fantapolitica, ma a qualcosa bisogna pur aggrapparsi quando si sta affogando? Marcello Camaioni
RispondiEliminaPosso chiedere una cortesia? Ovviamente non è colpa di chi è arrivato dopo se è arrivato dopo, e non è mio particolare interesse respingere lettori, così come, del resto, non è mio interesse attrarne (chi viene qui fa un favore a se stesso, ma solo se pensa di farselo, altrimenti è un malato di mente tipo Yanez). Non posso chiedere agli altri quello che non vorrei fare nemmeno io, cioè leggere tutto, incluse domande e risposte delle oltre 1000 discussioni di questo blog.
EliminaTuttavia, se posso chiedere una cortesia, quando volete fare la solita domanda, invece di scrivere una pappardella infarcita di domande retoriche e sviluppata su una ventina di righe come questa (che, aggiungo subito, è scritta in ottimo italiano), potreste semplicemente scrivere: LSD. Che sta per: La Solita Domanda. Così la diamo per fatta, e passiamo oltre...
Buongiorno Alberto
RispondiEliminaVolevo attirare la tua attenzione su questo recente golpe bianco della BCE e sulle sue possibii conseguenze. Non viste attraverso le nostre lenti di patrioti incazzati e lungimiranti, ma attraverso quelle, fredde e distaccate, del gestore del più grande hedge fund del mondo, che scommette 730 mn di dollari sulla implosione del sistema bancario italiano. La difesa d'ufficio del CEO di Banca Intesa è davvero poco interessante....
https://www.cnbc.com/2017/10/13/italian-bank-ceo-to-ray-dalio-you-will-lose-your-multi-million-bet.html
A seguire il mio commento
Dunque, proviamo ad unire i puntini. La BCE ha appena approvato, alla chetichella, una delirante norma "ammazza banche": l'obbligo di copertura integrale delle nuove sofferenze. Questo, come ho scritto nel post precedente, implicherà una maniacale selezione dei nuovi prestiti. In alternativa, continuando ad erogare secondo standard ragionevoli, le banche penalizzebbero gli utili e, a seguire, dovrebbero recapitalizare. Dunque, o stronchi la ripresina europea o ammazzi le banche, già agonizzanti per i tassi a zero. Tertium non datur! Quale è il sistema bancario più gravato dai cosiddetti NPL? Quello italiano...A pensar male, il piano della cupola €urista potrebbe essere il seguente: affossare nuovamente le banche italiane (come nel 2016) al punto da rendere finalmente "indispensabile" l'intervento della troika, che fino ad ora abbiamo evitato solo grazie al fatto che, dal 2011, a palazzo Chigi siedono I loro servi fedeli, non eletti ma "nominati". Ma dopo le elezioni? Chissà, l'aria potrebbe cambiare...Una soluzione più light, gia in atto con il crollo dei titoli, sarebbe quella di rendere le nostre banche facili prede di qualche colosso tedesco o francese...vi ricorda niente questo?
Ciò detto io, umilmente, mi unisco alla BCE e punto su Ray Dalio...
La seconda che hai detto.
EliminaVado per ipotesi.
Forse, per il "bene" dell'europa, proveranno a comprare le banche italiane. Ovviamente lasciando le passività al nostro stato.
Poi potrebbe arrivare una piccola troika mascherata da Draghi per ripagare i debiti di cui sopra.
Poi forse si uscirà, tra qualche anno. Ormai con le pezze sul sedere.
Le banche agonizzano per via della crisi, deflazione salariale, domanda aggregata in diminuzione eccetera, i tassi non sono la causa, forse la cartina di tornasole. Purtroppo molti considerano con favore il bailin, quando anche il bailout è una iattura ed una aberrazione.
EliminaOvviamente! Sono solo due modi di dire la stessa cosa o due diverse angolazioni da cui guardare lo stesso punto....non ci sarebbero i tassi zero senza una crisi devastante a monte e, forse, nemmno tutte quelle sofferenze...
EliminaDato per scontato che a livello mondiale dagli anni '80 è in atto una compressione del lavoro (salari e diritti) e dello stato sociale e dato per scontato che in Europa ciò si è realizzato tramite l'adozione dell'euro funzionale alla politica mercantilistica della Germania che sta conducendo ad un soffocamento della democrazia e squilibri distributivi tali da compromettere la pace sociale, il problema attuale è: cosa si può fare ora ed adesso per invertire la rotta prima di quello che sembra lo sbocco naturale della crisi, ossia una guerra probabilmente di dimensione planetaria. Nel concreto in Italia può avere un senso votare alle prossime elezioni Lega? Sarebbe auspicabile lavorare per un apparentemente fantapolitico governo Lega-M5S? Costoro avrebbero le competenze culturali e tecniche per sostenere un'eventuale Italexit, visto che comunque la rottura dell'euro è nell'ordine naturale delle cose?
RispondiEliminaSei recidivo! Però con l'attenuante della maggiore sintesi...
EliminaDomande lecite. Non mi sembra pronta una nuova classe dirigente.
Elimina5 stelle e lega sono su due pianeti molto differenti, non caschiamo nel tranello dei media mainstream che in questi anni si sono divertiti a creare confusione mettendoli entrambi dentro il calderone dei populisti.
EliminaIl m5s, come ormai hanno capito pure gli animali da cortile, non è anti europeo e anti euro perciò il dibattito non esiste. Ribadiscono che loro non vogliono "questa" europa e "questo" euro e cianciano di investimenti "smart", lotta agli sprechi, ecc. come un pd qualsiasi.
Ancora con questo Movimento 5 Stelle.
EliminaGli attivisti/militanti del M5S devono ora decidere cosa fare da grandi perché la ricreazione è finita. E mi riferisco, in primis, a quelli che bazzicano questo blog. Siamo nel 2017 e parafrasando il prof., se una forza politica fa per anni un sacco di rumore senza mai fornire un segnale preciso, vuol dire che c’è qualcosa che non torna. Ed il tanto rumore fatto sull’Euro è stato solo un ostacolo alla crescita di una vera consapevolezza nella maggioranza di quel 25% preso dal M5S nel 2013.
I vertici del M5S non vogliono né uscire dall'Euro né dall'Unione Europea e l'attuale M5S istituzionalizzato ha veramente poco a che fare con quello del 2012-13 e sicuramente non è più euroscettico (se mai lo è stato), per cui questa fantomatica alleanza sovranista Lega-M5S che senso avrebbe?
Quasi tutti i portavoce sovranisti se ne sono andati dal M5S.
L'uscita dall'Euro è paragonabile ad una battaglia durissima contro le forze del male e non mi pare che il M5S sia una forza minimamente affidabile per condurla.
Per dirne una, il M5S Europa con il suo "primus inter pares" Borrelli (al quale Mario Monti fece una incredibile manifestazione di stima in diretta su La7 durante la maratona tv per la Brexit) ha provato a gennaio 2014 a lasciare l'EFDD di Farage e stringere un accordo per entrare nel gruppo eurofanatico dell'ALDE, il cui presidente Guy Verhofstadt veniva soltanto pochi mesi prima definito un "impresentabile"... Accordo poi andato a rotoli per l'opposizione dei deputati dell'ALDE che molto coerentemente han detto NO.
Come segnale politico mi pare chiarissimo!!!
Due giorni prima del voto sulla BREXIT Di Maio aveva scaricato Farage perché i sondaggi davano la vittoria del REMAIN. Poi dopo il voto nuova capriola ed elogio a Farage…
Tutti i temi euroscettici sono spariti dall’agenda politica del M5S per lasciar spazio a strampalate teorie sociologiche del lavoro secondo le quali si dovrebbe lavorare gratis… E poi il caro vecchio mantra del kasta-krikka-korruzione sparato quotidianamente su media e social (con numerose pagine fb parallele che lo fanno rimbalzare) che delegittima le istituzioni ed alimenta quel clima di autorazzismo nei confronti della propria Nazione.
Martedì scorso da Floris l’editorialista del Corsera Franco ha detto a Di Maio. “se uscissimo dall’Euro l’inflazione schizzerebbe del 50% (!) ed i pensionati sarebbero ridotti alla fame” e quello si è stato zitto per poi ripetere che andranno a Brussels a battere i pugni sul tavolo con l'arma di ricatto del referendum… Quale tavolo non si sa e, soprattutto, sai che paura che fa il referendum quando ti bloccano i bancomat e la gente poi viene a cercarti con i forconi... E la cosa incredibile è che dicono ste cose nonostante abbiano visto la performance della coppia ellenica Tsipras-Varoufakis sempre a Brussels…
A me piacerebbe tanto un esito come quello ipotizzato da Marcello , ma entrambi i soggetti non vogliono attraversare il mare che c'è tra il dire e il fare.Per quello che riguarda chi conosco da dentro cioè M5S,c'è stata,prima, per anni la proposta di una "non soluzione" come il"referendum"(dei miei stivali),poi un silenzio giustificato da un : "il nostro popolo non capirebbe e ci abbandonerebbe",che sentivo quando votavo chi "sapeva di sapere".Il decrescismo e il pauperismo,versioni cosmetiche del liberismo, si conuigano bene con la genuflessione fatti dal "Capo politico" agli ottimati riuniti a Cernobbio.Dubito,poi, della volontà di uscire dall' euro della Lega sia perchè anche Salvini è andato ad omaggiare la platea di Cernobbio e poi perchè il voto favorevole alla legge elettorale ,firmata Junker nonostante la si legga Rosato,è indispensabile per un esito"idraulico"delle elezioni,secondo i desiderata delle elite europee.Quando parlo di genuflessione o di omaggio ho in mente questo rito descritto magistralmente da Marc Bloch:http://www.eurekalbinea.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/08/linvestitura-ieri-e-oggi.pdf ..Mi appare appropriato allo spirito di questi tempi
EliminaFieri e indipendenti
RispondiEliminaGrande Bagnai
RispondiEliminaAaaaaah popolo italico:
RispondiElimina"Correva voce che in Italia esistevano macchine per trasformare la seta in organzino, ma nessuno aveva mai visto queste macchine, o sapeva come fossero fatte...
Tali macchine esistevano veramente. Non si sa in quale epoca fossero state inventate, ma è certo che esse erano descritte in un'opera meccanica pubblicata a Padova nel 1621... Quanto alle macchine, se si pensa al mistero che ancora in quest'epoca circondava i più piccoli procedimenti di fabbricazione, non è difficile immaginare con quanta cura dovessero essere custodite. Andare in Italia per impadronirsi del prezioso segreto, era un'impresa difficile e perfino pericolosa... Il viaggio venne compiuto da John Lombe nel 1716. Recatosi a Livorno, riuscì non soltanto a vedere la macchina, ma a penetrare nell'edificio in cui se ne trovavano alcune. Con la connivenza di un prete italiano (!!!) potè farne degli schizzi e mandarli in Inghilterra avvolti in pezzi di seta. Terminata la pericolosa missione, s'imbarcò sfuggendo, pare per miracolo, alla cattura".
Paul Mantoux, La Rivoluzione Industriale
Ma sono l'unico che pensa che il M5S sia il nuovo PD e che non farà accordi con la Lega?
RispondiEliminaIo penso che il M5S sia pronto per un accordo con il PD, più che con Salvini.
Terrei d'occhio i giornalisti con la barba:benediranno Di Maio. Sarà il segnale.
Anche se il primo vero segnale è Di Maio da Fazio due o tre anni fa, non ricordo bene. Ricordo bene i suoi denti: bianchissimi.
@Marcello, vada su "CERCA NEL BLOG" e scriva "grillo". Il primo post che troverà è del 2012. Ne seguono altri.
RispondiEliminaNon ci resta che dare un segnale netto fra qualche mese,quando si andrà alle urne avendo ben chiaro in mente chi non votare.
RispondiEliminaOT - Commento a caldo al video 'Treccani'
RispondiEliminaSentire la voce incrinata del Prof. Giuliano Amato (ho percepito tanta rabbia e sorpresa malamente represse) dopo "l'asfaltata" non ha prezzo.
Il sentirsi rinfacciare in pubblico, con tutte le dotte citazioni del caso, la lista degli 'errori' previsti in caso di adesione all'euro non se lo aspettava proprio.
Sono sinceramente ammirato, l'intervento e' stato un vero e proprio capolavoro di strategia politica e spero che aiutera' ad accorciare il calvario che ancora ci attende.
Non mi sorprendono più le "prestazioni" di Bagnai, sebbene siano in continuo crescendo dal punto di vista strategico-politico (in economia è sempre stato impeccabile).
EliminaInvece non riesco a credere che nel 2017, dopo l'accumularsi di tante evidenze e fallimenti concreti (oltre ai tanti studi scientifici), si possano contrapporre argomenti tanto autoreferenziali, ideologicamente dogmatici e totalmente fondati sul "non ci sono alternative".
Questa singola frase basta a dequalificare chi la pronuncia. Sentirla ripetere da alcuni relatori invitati dall'istituto che "è stato riconosciuto come ente di diritto privato d’interesse nazionale e istituzione culturale (e) ha ricevuto per l'attività culturale la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte" fa male. Ho percepito, nella replica, un autentico dolore, incontenibile come un rigurgito acido sulla compostezza dello stratega e sull'algido rigore dell'economista. Non è una critica, ho sofferto con lei e per lei.
Ma chi l'ha invitata e perché?
Dal vivo, al termine dell'intervento di Bagnai, è stata netta la percezione del disappunto, come se il Prof. avesse bestemmiato in chiesa (di rito €urista).
EliminaPer di più si è manifestato un inaspettato consenso da discreta parte dell'uditorio, così il Prof. Amato ha voluto ironizzare sulla claque che Bagnai si sarebbe portato dietro, quando noi si era sì e no in cinque, sconosciuti gli uni agli altri e, vale per me ma prob. anche per loro, lì pervenuti a totale insaputa del Nostro. Almeno Visco ha manifestato un sia pur moderato consenso alle inappuntabili e rigorose argomentazioni del Prof., come sempre degno della più alta ammirazione.
E' veramente inspiegabile come persone di altissimo ingegno, quali indubitabilmente il Prof. Amato ma anche altri personaggi di spessore, sparsi tra relatori e pubblico, non riescano proprio a capacitarsi dell'evidente fallimento dell'€uro, la cui troppo precoce introduzione ha decretato in massima parte la tragedia che stiamo vivendo e la cui difesa a oltranza sta togliendo sempre più fiducia nelle istituzioni europee e nei governi nazionali, specie quelli c.d. di sinistra, che ciecamente eseguono le direttive €uriste.
@Silvia
EliminaChi mi ha invitato: Massimo Bray. Perché: non lo so. Verosimilmente perché aveva trovato interessanti i miei argomenti in un precedente dibattito a porte chiuse (che aveva dato alimento a un numero di Micromega, l'unico sul quale mi sono espresso). Sto aspettando di capire meglio le motivazioni del mio coinvolgimento prima di mettere i puntini sulle i, perché, appunto, dopo le esperienza con Crusca e Lincei (che abbiamo visto ridursi a megafoni della propaganda), quello che duole (almeno a me, italiano e uomo di scienza) è vedere come certe opinioni totalmente scisse da qualsiasi relazione con la letteratura scientifica possano essere presentate in modo così superficiale e autolesionistico in certe sedi. Sono troppi i lutti da elaborare...
Lo sport preferito del mainstream eurofilo, politico-mediatico-economistico-finanziario-confindustriale è quello di trovare un punto debole nella roccia-Bagnai senza mai riuscirci. Ci provano ormai con ogni mezzo lecito e/o illecito, usando maniere apparentemente cordiali e non.
EliminaCiò che emerge sempre sono i punti deboli dei piccoli membri di quel consesso; pensate solo alla pressione psicologica che è superata alla grande dalla solidità della sua opera immensa e strettamente professionale e dalle tante conferme dei suoi lavori teorici.
La storia della claque dev'essere l'ultima trovata della difesa eurista in pubblico. Mi sono imbattuta in un commento del genere anche su Cesaratto. Aspettiamoci che questa ulteriore provocazione attraverso il tentativo di negare la realtà rispunti fuori ancora nei prossimi tempi.
EliminaL'idea che semplicemente fuori dai consessi accademici dire la verità e insegnare, almeno un po', a ragionare, possa avvincere, interessare e convincere quanti vogliono prendere in mano la propria vita, è uno schiaffo di lesa maestà da cui non sanno riprendersi. Davanti al rassicurante flusso propagandistico che frantuma pezzo a pezzo l'esistente per tirare fuori dal cappello la costruzione compiuta cui si vuole silenziosamente arrivare (in questo caso la difesa "comune" come ulteriore tappa verso la deindustrializzazione dell'Italia fatta passare per un desiderio dei cittadini UE, discorso abilmente lasciato alla bella statuina di turno) dire la verità è banalmente e spaventosamente rivoluzionario.
Comunque, a naso, Bray (che non conosco) pare avere fatto il suo mestiere più di tante talpe: e gli auguriamo di continuare a farlo.
Io sono grato a Bray di avermi invitato e, ripeto, credo che dipenda dal fatto che in una precedente occasione avevo avuto modo di articolare un ragionamento con un panel di diversa composizione (diciamo così): Levrero, Cesaratto, Stirati, Pivetti, Zezza, ecc. Quindi erano diversi (diciamo così) anche gli argomenti, e invece di delirare sul cambio flessibile che provoca il terrorismo si potevano affrontare i veri problemi.
EliminaOra, questo, con tutto il rispetto, suscita in me una serie di interrogativi che ovviamente tengo per me...
Mentre la propaganda PD invade i merdia con una faziosità che non ha precedenti per volgarità e aggressività e i grillini strillano contro il rosatellum, perché devono ricompattarsi dopo le liti sulla leadership e su tutte le scelte che affliggono il paese (UE ed euro, economia, lavoro, politica estera, fisco, tasse, welfare) non avrebbero nulla da dire di sensato, mentre accade tutto questo, noi assistiamo impotenti alla dissoluzione di quel che resta della sovranità nazionale e alla distruzione del tessuto economico e delle banche. Presto seguirà la torsione antidemocratica della sinistra al governo, determinata a portare fino alle conseguenze estreme il progetto criminale di colonizzazione germanica dell' Italia e dell' Europa.
RispondiEliminaNon chiedetevi per chi e cosa voterete. Chiedetevi contro chi e contro cosa dovremo votare, se vorremo avere ancora una speranza per noi, per i figli e nipoti.
Ne ho le gonadi piene di distinguo e mal di pancia, di maiconisti sempre pronti a fare il pelo e contropelo ai pochi convinti oppositori di questa melma trasversale del partito unico dell' euro (PUDE), di persone consapevoli della gravità dell'ora, ma incapaci di individuare la priorità di annientare politicamente il nemico (sì, nemico) del nostro paese e del nostro futuro.
Il nemico dell' Italia è oggi il PD ed i suoi alleati, al governo e all' opposizione. L' astensione e l' indifferenza, in un momento così decisivo sarà insopportabile, colpevole. Ricordiamolo sempre.
PD delendus est.
Il mutamento dello status quo non arriverà dalle elezioni politiche venture visto che il futuro governo probabilmente sarà appoggiato da PD e Forza Italia ma da una rottura delle forze sociali travolte dal malessere economico. Oppure andremo avanti così nel progressiva declino del nostro paese. Purtroppo credo che il secondo scenario sia quello più realistico, allo stato attuale.
EliminaIl mutamento dello status quo non arriverà dalle elezioni politiche venture visto che il futuro governo probabilmente sarà appoggiato da PD e Forza Italia ma da una rottura delle forze sociali travolte dal malessere economico. Oppure andremo avanti così nel progressiva declino del nostro paese. Purtroppo credo che il secondo scenario sia quello più realistico, allo stato attuale.
Eliminahttps://www.radioradicale.it/scheda/522461/litalia-e-leuropa-possibili
RispondiEliminaquesto è un consesso dove il Prof. Bagnai da il meglio (e dispiace che alcuni non abbiano colto).
Guardarlo tutto (comprese le rosicate del dott. Sottile, le inesattezze della de Romanis, la semplificazione shock terrorismo/cambio flessibile di Micossi, Visco redento...) e soltanto in questo modo apprezzerete quei 45" - un finale degno di "Casablanca" -
"ed io non posso resistere da solo al vento della storia"
...no Prof.
Lei non è solo (anche in ambito universitario)
...su questo ho pochi dubbi!
Vi ammiro. Non so come facciate a guardare tutto, ascoltare ogni volgare bugia travestita da pacata verità incontrovertibile senza avere le convulsioni. Io, da quello che considero il mio esilio in terra britannica, non ce la faccio, non ci riesco, mi piglia la tachicardia e sto male.Il tono da maestrine dalla penna rossa! Nessuno è riuscito a prescindere dall'intervento del Prof. Bagnati, nessuno, assolutamente nessuno, ma, non potendo fare meglio, si sono spesso ridotti(/e, per essere più precisa) a rivolgersi a lui con tono condiscendente usato per avvalorare presunte verità apodittiche.Neanche ai bambini mi rivolgerei con quel fare, figuriamoci a Bagnai. A volte mi sembra di non farcela a sopportare.
EliminaCon affetto,
Linda
Linda cara, non temere: io non porgo l'altra guancia a nessuno. Abbi solo un po' di pazienza.
EliminaPosso solo dire grazie.
EliminaDal profondo del cuore.
LSD
RispondiElimina“Ben provide Natura al nostro stato,
RispondiEliminaquando de l’Alpi schermo
pose fra noi et la tedesca rabbia;
ma ’l desir cieco, e ’ncontr’al suo ben fermo,
s’è poi tanto ingegnato,
ch’al corpo sano à procurato scabbia.
Or dentro ad una gabbia
fiere selvagge et mansüete gregge
s’annidan sí che sempre il miglior geme:...".
Riportando la riflessione di un saggio..... "Il piu’ grande bisogno del mondo e’ il bisogno di uomini; di uomini che NON SI POSSONO COMPRARE NE’ VENDERE; di uomini che sono fedeli ed onesti fin nell’intimo della loro anima; di uomini che non hanno paura di chiamare il male con il suo vero nome; di uomini la cui coscienza e’ fedele al dovere come l’ago magnetico lo e’ al polo; di uomini che staranno per la Giustizia anche se dovessero crollare i cieli"
RispondiEliminaDEFAULT POTENZIALI
RispondiEliminaUno dei collaterali all’ultimo post, “Ricapitolando…”, è intitolato “Assicurazione europea dei depositi: indietro tutta” ed è pubblicato su lavoce.info
Nella parte terminale dell’articolo si menziona una proposta della Commissione europea “ in arrivo nei prossimi mesi, volta a trasformare il Meccanismo di stabilità europeo (Esm) in un Fondo monetario europeo (Fme). Ancora non conosciamo i dettagli, ma possiamo ragionevolmente sospettare che la Commissione si appiattirà ancora una volta sulla posizione tedesca, che prevede un Fme guardiano del Fiscal Compact e dotato del potere di imporre perdite ai detentori di titoli pubblici di un paese, qualora questo chiedesse la sua assistenza finanziaria: una sorta di bail-in applicato al debito pubblico.”
Si tratterebbe, se ho ben capito, di imporre una svalutazione al valore di rimborso dei titoli pubblici del paese in questione, per un ammontare equivalente a quello del prestito concesso dal Fme. Mi chiedo allora chi sarebbe così stupido da comprare titoli del debito di un paese soggetto al rischio, anche remoto, di un rifinanziamento attraverso il Fme. Se si voleva inventare un modo per far ripartire lo spread sui titoli italiani questo è davvero ingegnoso ed efficace. Fra l’altro mi sembrerebbe un provvedimento in netto contrasto con la politica di Draghi che interviene sul secondario proprio per allentare le tensioni sugli spread. Mi sembra che ci sia un po' di confusione in giro e comunque che un provvedimento simile potrebbe essere una bomba ad orologeria per il ns paese di cui naturalmente la ns classe dirigente non si rende conto.
Una seplice constatazione: l'italico cor' è morto...e anche da molto tempo!
RispondiEliminaGrazie Prof.
RispondiEliminaGrande Prof.!
RispondiEliminaChi lo avrebbe mai immaginato nel 2012 vederla, 5 anni dopo, discutere con Giuliano Amato.
Ne ha fatti di passi avanti!
Il suo sogno di diventare Ministro degli Interni un po' alla volta si sta avverando. :-)
Non avrei mai pensato che si potessero scrivere
Elimina"piacevolezze" del genere!
E' proprio vero che al......................!
Comunque complimenti Alessandro Ale, sei di una perspicacia, di un intuito e di un'intelligenza
strepitosi e davvero fuori del comune!
Da sangue amaro.
RispondiEliminaMi trattengo.
Tanto se non lo fai tu ti trattengo io.
EliminaOT ma minga trop. Rai 3, "Passato e Presente", lo sguardo gelido di Mieli rivolto ad un appassionato Alessandro Barbero mentre descrive le nefandezze senza tempo delle potenze coloniali, nello specifico il disastro combinato in Medio Oriente dall'Impero Britannico un secolo fa. Disastro le cui conseguenze ancora ci affliggono, spiega sempre Barbero.
RispondiEliminaDalla reazione sembra proprio che Amato abbia incassato qualcosa che non conflittua con la Logica anche se dissona con i suoi convincimenti.
RispondiEliminaL asfaltata potrebbe averlo messo decisamente in crisi interiore. Onore al Prof.
Tutto giusto, ma io mi incazzo il giusto contro i tedeschi che comunque si fanno gli affaracci loro...come sempre. Quello di cui sono disgustato è il fatto che noi italiani lo permettiamo quando dovremo perlomeno denunciarlo con forza.
RispondiEliminaD' accordo che l' euro e l' europa sono il male assoluto ma per Dio se i nostri interessi non li difendiamo noi chi ci deve pensare? Non riesco a capire quale sia il limite di sopportazione dell' italiano, forse crediamo di sfangarla come al solito con qualche furberia o che qualche santo ci risolva i problemi.
A proposito di Germania. Vorrei condividere alcune esperienze recenti...
RispondiEliminaPer il mio lavoro sono stato inviato in Germania a visitare un 3PL (magazzino a cui appaltare la gestione logistica) specializzato nell'evasione degli ordini B2C on-line: quel particolare canale commerciale che sta mettendo in difficoltà quello tradizionale (la bottega sotto casa per intenderci).
Visitando tale 3PL è emerso che diverse aziende italiane stanno spostando la logistica in Germania, ovviamente la motivazione ufficiale è la posizione geografica, in realtà per una semplice questione di costi:
- costi di magazzino: dato che hanno volumi enormi possono permettersi una elevata automazione (e non il contrario come assunto da alcuni)
- costi del personale: pur con una bassissima disoccupazione (confermata dai locali) il costo orario del personale temporaneo (cooperativa) è del 15-20% in meno rispetto all'Italia (presso quel magazzino lavorano circa 50 nazionalità diverse)
- tasse più basse
- costi di trasporto: costo del carburante più basso, assenza di pedaggi autostradali e ottimizzazione dovuta agli alti volumi (se spedisco molto posso FTL invece di groupage).
Successivamente, per lavoro di mia moglie ho viaggiato per circa 2000 km in Germania: tantissimi cantieri autostradali e tantissime strade i corso di realizzazione. L'impressione (non tanto impressionante) è che abbiano le carte in regola per diventare il centro logistico d'europa mettendo in difficoltà un ulteriore settore industriale.
Quanto sopra deriva naturalmente da scelte politiche: riforma del lavoro, fisco, tasse sui carburanti, pedaggio autostradale assente (forse l'anno prossimo sarà a pagamento ma detraibile dalle tasse, quindi praticamente gratuito, ma solo per i tedeschi).
Alla faccia degli aiuti di stato...