lunedì 19 settembre 2016

Franza o Germagna... purché se magna!

(...ricevo da un giovine lettore - i giovini, si sa, sono la mia passione - questa appassionante quanto erudita digressione storico-geografico-politica sul destino della mejo goiventù di un paese a me particolarmente caro. Quale? Leggete e vi sarà risposto...)



Gentile Prof. Bagnai,

si ricorda di ITAZUBI? Le scrivo ora da Vergate sul Membro, una piccola cittadina nella pianura di Giovinia dove lo scorso giugno il Movimento del Nuovo Che Avanza ha vinto le elezioni amministrative contro il Partito del Vecchio Che Resiste.

Sono davanti a un buon bicchiere di Sangioviniese (l’IGP locale, gliene porterò due bottiglie al Goofy5 che cade proprio dopo san Martino) col funzionario responsabile per le politiche giovanili di un luogo in cui la conflittualità sociale presto potrebbe far sembrare gli anni ’70 un cartone animato; grazie al suo lavoro di divulgazione stiamo cercando di trasmettere ai nuovi amministratori alcuni concetti ormai acquisiti dai suoi lettori, fra cui quello che, in una crisi di domanda (di lavoro), agire sul piano dell’offerta (di lavoro) ha la medesima razionalità di curare il mal di denti con un collirio, con buona pace di quanti farfugliano di tubetti e dentifrici o di “sradicare un milione di giovani dal divano” col famigerato Garanzia Giovani.

Noi ce la mettiamo tutta, ma Vergate storicamente non ha mai avuto una classe dirigente eccellente [ndC: l'omoteleuto lo avrei evitato, anche se...]: quando nel XII secolo i comuni si ribellarono al Barbarossa, si alleò dapprima coi Milanesi che sfidarono l’impero e persero, così la città fu distrutta insieme con Milano e altre nel marzo 1162; imparata la lezione, Vergate allora si alleò col Barbarossa, che nel 1176 – sceso per la quinta volta in Italia – fu sconfitto a Legnano: così, per rappresaglia, i Milanesi la distrussero nuovamente (azzeccare i riposizionamenti era anche allora una questione di timing).

Oggi come allora per andare a Milano i vergatesi devono varcare il Ticino: ne consegue che Vergate è in Piemonte, perciò i suoi “giovani e adulti, fra i 18 e i 35 anni, inoccupati/disoccupati disponibili sul mercato del lavoro” possono approfittare della “quota di sussistenza” di 100 euro a settimana (più cuccia e ciotola) messa a disposizione dal Fondo Sociale Europeo per alcuni tirocini “presso imprese/enti del settore turistico-alberghiero” nel sud della Francia.

Ora, in quel territorio Marine Le Pen e il F.N. hanno già risultati elettoralmente apprezzabili e non avrebbero particolare bisogno di un aiuto da Bruxelles; inoltre, se italiani e piemontesi son piuttosto ben accolti come turisti, storicamente lo sono un po’ meno in veste di lavoratori stagionali: si pensi ai fatti dell’agosto 1893 a Aigues-Mortes.

Ma ora tutto è cambiato e probabilmente per imparare a servir correttamente una crêpe (almeno per chi ha fatto l’alberghiero e acquisito esperienza nella ristorazione in Italia) forse 4 mesi sono appena sufficienti.

Grazie e buona guarigione,

Anonimo Italiano


(...poi dice che uno se ne vuole uscire dall'unione... Comunque questa storia di Aigues-Mortes non la conoscevo, ma la trovo estremamente istruttiva e attuale. Effettivamente, la sintesi di Daniele mi pare impeccabile: senza l'aiuto di Bruxelles, Marine non ce la farebbe. La vera domanda quindi è: ma perché Bruxelles sta aiutando Marine in ogni modo possibile? Eterogenesi dei fini? La rana e lo scorpione? Vai a sapere. Germagna o Franza, purché si avanza...)

(..."più cuccia e ciotola" è spettacolare. Solo voi riuscite a tenermi in piedi. Il problema è che sta cazzo di granata non arriva. D'altra parte, è francese, mica tedesca, quindi non ci si aspetta sia in orario...)

90 commenti:

  1. Il giovine deve essere un suo lettore molto assiduo, infatti se non avessi letto che si chiama Daniele (il che significa che non l'ha scritto lei, perché lei si chiama Alberto e quindi non Daniele...) penserei ad un Post suo.

    Comunque ottimo e interessante.

    Saluti da Napoli.

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  2. La storia racconta molto su di un territorio o una popolazione. Per esempio nel 1512 Machiavelli diceva sui tedeschi: "Della potenzia della Magna alcuno non debbe dubitare, perché abunda di uomini, di ricchezze e d’arme. E quanto alle ricchezze, non vi è comunità che non abbia avanzo di danari in pubblico [...] vivono come poveri, non edificono, non vestono e non hanno masserizie in casa; e basta loro abundare di pane, di carne, e avere una stufa dove rifuggire il freddo: e chi non ha dell’altre cose, fa sanza esse e non le cerca. [...] Et per questi loro costumi ne risulta che non esce danari da chi vuole delle loro robe, lavorate manualmente: di che quasi condiscono tutta la Italia. Et è tanto maggiore il guadagno che fanno, quanto il forte che perviene loro nelle mani è delle facture e opere di mano, con poco capitale loro d'altre robe. Et così si godono questa loro roza vita e libertà."

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    1. Ogni volta che ripenso a questo passaggio del Principe mi chiedo come mai sia possibile.

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    2. Piddino! Non e' un passaggio de "Il Principe" ...

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    3. Hai ragione! Sono venuto a conoscenza di quel passaggio nello stesso periodo in cui ho letto il Principe, qualche anno fa, indi la confusione.

      Mannaggia, fare la figura del piddino con Peter Yanez è spettato proprio a me! La prenderò con filosofia! ;)

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  3. Non solo Bruxelles.
    Anche la versione del Qatar di un poema arabo aiuta molto la Marine: senza i seguaci del poema non vincerebbe i cuori dei piccolo borghesi bigotti che preferiscono Marine alle bombe e alle violenze sulle figlie.

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  4. E va bene, confesso: sono andato su Google maps a cercare Vergata sul Membro. Sic.

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    1. Lasonil come strascico? O vecchio buon ghiaccio della nonna?

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    2. Malissimo. Ghiaccio sulla evidente testa di c...

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    3. Un ignoto ristoratore romano una volta inseri' per scherzo in un menu' la "accostata di verga alla patacca".
      Ebbe uno straordinario successo....

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    1. Mi sia concesso: quello è il computo delle espressioni di gradimento per La Repubblica come testata ("per l'intero"), invece l'articolo conta solo una - irrilevante - quantità di 450 "clic di compiacimento" su Facebook. ;-)

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    2. L'ho capito dopo, ma i 2,9 mln a La Repubblica mi sembrano comunque tanti.

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    3. Comunque il titolo ha un paradosso in se' molto spassoso.

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  6. Renzi, surplus tedesco preoccupa
    http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/09/19/renzi-surplus-tedesco-preoccupa_75042ef1-3580-4854-ac94-01e7b3643063.html

    e per rimanere in argomento con la lettera:

    Lavoro: +76.324 contratti stabili 7 mesi,-83% su 2015
    In 7 mesi venduti 84,3 mln voucher, +36,2%
    http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/09/19/lavoro-76.324-contratti-stabili-7-mesi-83-su-2015_4bfaa8e3-1e15-41c4-89be-5fdb3c8cef40.html

    ciao.

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  7. I tedeschi aiutano la Le Pen perchè hanno capito che è finita; e quando succederà vorranno dare la colpa a qualcun'altro.

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  8. se posso, per arricchire l'offerta e l'analisi, propongo anche il punto di vista di un grande storico

    Alessandro Barbero "L'impero romano e l'immigrazione"

    https://www.youtube.com/watch?v=CoT7lsl6OU0

    (saltare pure l'introduzione)

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    1. Gentile Liguori, un abbraccio.
      Mi interrogo sull'atteggiamento da tenere con Lei: quando, mesi fa (andare a rileggere i post, prego), proposi di controllare le voci wiki di concerto, con ovvio intento ironico, Lei rispose "come se il professore avesse tempo".
      Ebbi La sensazione di avere a che fare con un leccaculo.
      Magari mi sbagliavo, ma ne dubito.
      La sua spocchia mi rese evidente che A) era inutile spiegare i colori e un cieco e B) dovevo stare attento agli utenti abituali di questo blog, che, nonostante non possa rendermi intellettuale quanto Lei, considero casa mia.
      L'ultimo suo Vergato invece mi spiega che Lei non è né spocchioso, né supponente. Lei deve essere ricco di famiglia.
      Solo così si spiega l'atteggiamento che ha:
      Secondo Lei, chi arriva su questo blog dovrebbe Non Solum leggere i post, Sed Etiam aver letto tutti i commenti.
      Solo uno con moooooolto tempo libero può avere questo approccio.
      Ma ne congratulo (con una certa invidia, sa, dopodomani inizio il 6to lavoro del 2016), e la auguro ottime cose.

      Mi premurerò di tenermi aggiornato, e mi scusi se La ho delusa.

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    2. Tranquillo, lei non può deludermi.

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    3. Caro Marco, più che altro non era stato Alfonso a risponderti.

      Sono andato a rileggere il post e i commenti, pura curiosità, era il 28 marzo 2016, il post "Unioni monetarie e integrazione economica". Tu dici: "Perdonate tutti l'ardire, ma mi è venuta un'idea malsana, alla lettura del passaggio sui troll wikiani nella lingua di Dante: perché non ci coalizziamo, e correggiamo le voci di concerto col Prof?"
      Ti risponde Maurizio il giorno dopo: "Prof. il quale dispone di tempo 'disposable' in quantità incommensurabili, suppongo…".

      Sempre perché il dettaglio, il diavolo, i coperchi, e io che dovrei farmi i cazzi miei.
      Pace e bene, fratelli.

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    4. signor Liguori niente polemiche, ho scritto proprio 'se posso' dando piena discrezionalità a chi pubblica (liberissimo in caso di ridondanza fastidiosa di omettere la pubblicazione, ma che importa? Anzi meglio) (Ma evidentemente non è questo il caso)

      non perdiamoci in un bicchier d'acqua

      Per quanto mi riguarda consiglio il racconto del prof Barbero per capire da un altro punto di vista perchè il prof Bagnai ha ragione da vendere. Ognuno segue percorzi diverzi, con tutto il rispetto

      stop. pace e bene

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    5. Chiedo per prima cosa perdono ad Alberto se necessita che mi dilunghi un po', cosa che, per mia linea di condotta, tendo a evitare, ipotizzando che, avendo egli mille cose da fare, e sapendo io che i commenti li deve leggere tutti, questo è il piccolo modo in cui cerco di aiutarlo.
      Venendo a noi: per prima cosa vi ringrazio per il titolo di "signore", cui tengo molto; in questa epoca ingolfata di dottori, cavalieri, maestri e soprattutto presidenti, essere appellati "signore" è un vero privilegio.
      Per me è tutta una inutile diatriba, che, sempre in nome della sintesi, non voglio alimentare. Concordo, dunque, con il @dr oid: non ci perdiamo in un bicchiere d'acqua. Tra parentesi: il torinese Barbero, essendo io un neoborbonico, mi sta sui coglioni per una serie di motivi che vi risparmio. In questo caso ci illustra una cosa interessante e che ci torna utile, come vedemmo, ma questo non toglie che mi stia sui coglioni, e mi chiedo se lui l'abbia come noi compreso il suo resoconto.
      Mi spiace per la situazione di @Marco De Luca, che evidentemente gli crea uno spiacevole stato d'animo. Credo sia comprensibile che tale inquietudine possa portarlo a "sfoghi disordinati". Lo so, ci sono passato. Ce la farai, ce la faremo. Consentimi solo di segnalarti che uno che ha molto tempo a disposizione, è vero che può essere molto ricco, ma può anche essere un disoccupato...
      Non vi tedierò con uno dei problemi che occupano la mia vita professionale da sempre: rapporto tra scritto e detto, tra segno grafico, senso e intonazione, ma è da lì che nascono mille e mille inutili discussioni sopra tutto sui social; scriviamo una frase per come la "sentiamo" nella nostra testa, convinti che gli altri la "sentiranno" allo stesso modo, ma i modi di dire "buongiorno" sono milioni e mutano a causa di milioni di variabili.
      Ringrazio di cuore @mizek73: la differenza tra un dilettante e un professionista è nella costante ricerca della precisione. :-)
      Come augurava in chiusura di sue missive "il traditore" Salvatore Di Giacomo: Salute e Danari. :-)

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    6. Beh, allora già che ci siamo, prima la "k" e poi la "z", mikez e non mizek, come diceva la canzone popolare:

      Xe storto el palazo,
      xe bruta la tore
      e Mikez e Jakez
      che bati le ore

      un saluto

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  9. OT: (ma tutto è OnTopic)

    Allora: sto ritornando a fare ricerca in italia - ahi dirà qualcuno..
    Sono in italia stasera, guardo PresaDiretta sulla ricerca - ri-ahi dirà qualcuno...

    Parlano di ricerca sottofinanziata:

    1- servizio su ospedale dove il primario estorce soldi ai pazienti (e che c'azzecca)
    2- la ricerca è sottofinanziata, ma i nostri ricercatori fanno ricerca, per fortuna, grazie ai fondi europei
    3- lo stato italiano non finanzia, perché? Miopia politica! Sprechi al ministero! Ci vorrebbe un'agenzia unica per la ricerca.
    4- così si perdono le competenze, per es già noi non ci aggiudichiamo progetti europei come gli altri paesi.
    4- Mentre da noi lo stato ha tagliato il 20% ai fondi, in germania hanno aumentato del 60%. Perché loro tra l'altro gestiscono bene, senza sprechi.
    5- prosegue con spot da parte dei tedeschi"noi siamo attrattivi" "siamo valutati" etc..
    6- invece da noi.. Human technopole: facile mostrare che è un disastro.
    7- ... spot di Napolitano che interviene al parlamento per un'impiego corretto e produttivo delle risorse.. applauso.
    8- poi parlano di IIT... ridagli... ma mi fermo.

    Mi fermo qui, ma.. ma.. eminenti scienziati intervistati, non proprio stupidi, che si prestano ad una cieca e bieca operazione di copertura delle responsabilità del disastrosi vincoli europei, tramite il solito cocktail di autorazzismo e demagogia... Persone che hanno di sicuro mille esempi di malversazioni sottomano, ma anche persone che impiegano la vita a cercare la radice dei problemi, quindi che sicuramente hanno una comprensione dei veri meccanismi che stanno all'origine del sottofinanziamento e delle sofferenze della ricerca italiana - come i rapporti di forza europei... Possibile? Possibile che questi non vedano altra via per dare il loro contributo al paese? Possibile che si accontentino di passare in TV in modo così sueprficiale? So bene che in TV ti tagliano, ma possibile che la propaganda sia a questo punto? Senza proteste? Sì - direte voi. Needless to say, su twitter - tutto un coro di "ecco, in europa ci ridono in faccia, figurati se ne usciamo". Scusate.

    Fabrizio

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    1. (Oh, io scrissi.

      Carissimi Presa Diretta,

      sono un ricercatore con una posizione permanente in un istituto di ricerca estero, vincitore di progetto europeo, che anche per questo sta per tornare in Italia nell’università.

      Ho guardato con tormento la vostra trasmissione di stasera "LA RICERCA TRADITA”.

      Il patimento è dato ovviamente dallo stato di sofferenza della ricerca italiana, che conosco bene e di cui conosco le origini e la storia nel tempo, come la maggior parte dei ricercatori italiani non giovanissimi.

      Ma quello che volevo segnalarvi è anche la mia sorpresa nel fatto che alla fine della trasmissione la risposta alla vostra domanda

      Perché di anno in anno, di governo in governo, i finanziamenti pubblici per la Ricerca non fanno che ridursi?

      è rimasta inevasa. Eppure, sono sicuro che almeno qualcuno dei vari ospiti intervistati, eminenti scienziati il cui metodo vincente nella vita è stato raggiungere la radice dei problemi, abbia una comprensione di quali sono i meccanismi alla base della sofferenza italiana molto superiore a quello che è trapelato in trasmissione.

      In particolare - rifiuto l’equazione “sottofinanziamento” collegato a “malagestione", a "politica italiana miope", che è stato quasi un refrain nella trasmissione, con tanto di discorso applaudito dell’ex-presidente per "un'impiego corretto e produttivo delle risorse”...

      Chi lavora in qualsiasi campo sa bene che all’estero gli sprechi non sono più rari che da noi! E sa anche che in epoca di tagli, è facile giustificare questi ultimi con la malagestione, mentre i tagli stessi generano malagestione (perché sono i peggiori a mantenere il posto, spesso).

      E allora, perché mai l’italia ha disinvestito e la germania no?
      Non viene in mente che la germania viaggia verso il primo surplus al mondo, da ~10 anni?
      E non viene in mente che questo accade in primis per le disfunzioni dell’area Euro, moneta unica, vincoli di bilancio, e in ultima analisi per i rapporti di forza e per la mancanza di democrazia dell’europa? (su cui sono state scritte pubblicazioni autorevoli, e ora pure ammissioni da BCE, FMI etc?)

      E quindi, nella ricerca siamo soliti cercare il punto più importante, per cui penso che per fare un buon servizio agli spettatori sarebbe meglio farli riflettere proprio su questi perversi meccanismi che hanno schiacciato (questi sì) il futuro di un paio di generazioni di ricercatori.

      Invece su Twitter tutto un tripudio di commenti "ecco, in europa ci ridono in faccia, figurati se ne usciamo.."

      Inutile dire che mi genera tristezza sia la mancanza di approfondimento, sia la situazione drammatica che vedo ogni volta che faccio il confronto con quello che poteva essere la ricerca italiana vista dagli anni '90.

      Spero che troviate utile questo mio commento.

      Sinceramente,
      Fabrizio Nesti, PhD
      Senior Research Associate
      Rudjer Boskovic Institute - Zagreb

      The answer my friend...

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  10. Ma è pedantissimo, no? Il capitale fa andare al potere i "populismi brutti" in modo da poterli incolpare a posteriori nel caso esplodesse un conflitto di grandi dimensioni. Vi ricorda qualcosa?

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  11. Come fottere lo stato e vivere felici con l" euro.
    Da pochi mesi nella mia zona va di moda licenziare la manovalanza e riassumerla in un batter d" occhio con le agenzie interinali.
    A prima vista si direbbe una stupidaggine visto che le interinali non vivono di aria ma ora che sono dentro il meccanismo direi che è tutta merda quella che sembra sterco.
    In pratica licenziano tutto il personale ma non per chiudere l" azienda.
    Aprono una seconda azienda a prestanome e affittano l" azienda che ha licenziato.
    Spesso i nuovi contratti sono artigiani anche se lavorano come nel mio caso più di 30 persone.
    Come disse cosimo a me farmi prendere per il culo proprio non piace cosi ho preso da parte il mio sindacalista e gli ho fatto leggere questa frese che è scolpita nella legge:

    Le esclusioni

    Gli incentivi a favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità sono esclusi:
    per quei lavoratori collocati in mobilità, nei 6 mesi precedenti, da parte di impresa dello stesso o di diverso settore di attività che al momento del licenziamento presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo;


    Ho fatto notare che la nuova impresa nata sulle ceneri di quella vecchia è gestita dal figlio della titolare e che casualmente la nuova impresa ha assunto tutti i vecchi lavoratori e che casualmente lavoriamo per gli stessi committenti di prima con gli stessi macchinari nello stesso luogo......guarda quando si dice la casualità.
    la risposta estremamente evasiva è stata che se lo fanno vuol dire che sono in regola e che è meglio non fare tanto rumore altrimenti si rischia di far chiudere l" azienda.
    Effettivamente se il furto lo legalizzi non è più furto eppure nello scritto io avevo inteso altro.
    Poi non sia mai che chiude una azienda cosi sana e solida......dove la trovi oggi una azienda che ti concede un secondo livello a contratti settimanali senza malattia.
    Dico senza perche anche se è compresa di fanno non c"è.
    Sarà per questa banalissima questione di soldi che molti prenditori hanno accettato l" euro e le sue conseguenze??
    Le cose vanno si a sfascio ma non per tutti, quello che dal basso sembra una inculata dall" alto è una bella opportunità.

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    1. @tafazzi
      Che rabbia! Al punto di non poter denunciare perché poi si fa chiudere l'azienda! Non ho quasi più rabbia...

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    2. Ma cosa dite, guardate come lotta ferocemente il Sindacato: "Mercoledì 21 settembre - 1 ora di sciopero di tutti i metalmeccanici per dire basta alle morti sul lavoro." Allora esiste uno stato di fatto dove la possibilita' di lottare e vincere e' esclusa a priori? Eppure un buon leader sindacale potrebbe infiammare il Paese, ormai i tempi sembrano, purtroppo, maturi.

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  12. Prima alla fine dell'euro ci potevo credere solo intellettualmente. Cioè come risultato logico deduttivo di un modello mentale. Ma fin'ora non c'è stata traccia nell'aria di una fine. Tutto quello che ci dicevamo qui era assolutamente contro l'evidenza e il clima generale. Ora qualcosa è cambiato. Il clima è molto diverso. Ho quest sensazione dalla fine di luglio. Sento che le cose si stanno muovendo, è nell'aria. E la mia "pancia" ha sempre saputo più cose del mio cervello. Qualcosa, anche se non so cosa, succederà a breve.

    Notte

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  13. Risposte
    1. superati i 40 sono giunto a una considerazione basilare della vita.
      bisogna FARE il contrario di qualsiasi cosa propongono (o fanno) i teutonici, e non si sbaglia mai.
      Unico escluso: Ratzinger

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    2. Aveva ragione Zio Giulio che l'amava tanto che ne voleva due!

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    3. @ Corbelli

      "bisogna FARE il contrario di qualsiasi cosa propongono (o fanno) i teutonici, e non si sbaglia mai."

      E' da molti anni che stiamo facendo il contrario di quello che fanno i teutonici ed i risultati si vedono ...

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    4. È la prima volta che Pietruccio der Tufello dice una cosa sensata ma senza capire che l'ha detta giusta, da solo non arriverebbe a capire nemmeno se stesso! Dovremmo guardarci i cazzi nostri e invece facciamo proprio il contrario, da decenni, prima con kon lo SME e dal 2002 con l'euro.
      Complimenti, continua così che forse tu ripigli!

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    5. @ ALBERTO49

      Ora ti spiego la differenza tra un italiota ed un italiano: l'italiota pensa che dovremmo "guardarci i cazzi nostri", l'italiano ritiene che dovremmo curare l'interesse nazionale ...

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    6. Non ti sei ancora ripreso, peccato! Riponevo grande fiducia in te.
      Nonostante il mio strenuo tentativo di recuperarti, per la seconda volta, dici una cosa giusta e sensata senza capirci una mazza! Ma io continuo a sperare Pietruccio, continuo, quando avrai capito che i cazzi nostri sono quelli del Paese e non quelli della Ger-magna, allora avrai fatto il salto di qualità.
      Soprattutto vedi di non farti male da solo, che è la cosa più dolorosa da vedere, è davvero una pena credimi.

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    7. Amico Yanez, secondo me tu ti sottovaluti. Hai mai pensato che per l'angusto spazio di questo blog la tua incontenibile paolinitas potrebbe essere sprecata? Per carità, non voglio che ci trascuri: è piuttosto un invito ad ampliare il tuo raggio d'azione (sono certo che apprezzerebbero in molti).

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    8. E' da molti anni che stiamo facendo quello che vogliono i teutonici ed i risultati si vedono...
      e non coincide con l'interesse nazionale.

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    9. Ostrega, che bella differenza! E niente...

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    10. "l'italiano ritiene che dovremmo curare l'interesse nazionale ..."
      Accidenti, che sorpresa!

      Ma lo sai PeTroll Yanez che che @ALBERTO49 ha ragione? Hai ancora qualche problema di interpretazione ma se continui così forse ti ripigli!

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    11. Peter per favore, ma di quale "fare il contrario da molti anni" parli? Il pareggio di bilancio in costituzione, il fiscal compact, ... e la lettera della Bce da dove venivano?
      Ti aiuto: la lettera da Francoforte. Il resto arrivaci da solo.
      Ma non hai ancora capito dove sei?

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    12. Tranquilli Peter infesta anche il pedante. Se nn altro ha buon gusto nel frequentare i blog

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  14. Chiedo consiglio agli altri lettori (no, non sto usando il blog come "segretaria"; cerco di pensare e riflettere.
    Sono in Francia da tre anni, con un CDI,ho un lavoro interessante come tecnico di laboratorio. Strumenti all'avanguardia e colleghi gentili, Pagano poco, ma ho imparato molto e lavorato su macchine che in Italia non mi avrebbero nemmeno lasciato avvvicinare. E quindi, direte?
    Mia figlia ha 13 anni e, in tre anni, ci siamo abbracciaati una decina di volte. Mia madre ne ha 85, e ogni giorno fa sempre più fatica a bagnare l'orto.
    In 10 giorni di ferie ho incontrato decine di persone, alcune delle quali non vedevo da anni. Un bagno di socialità e di piacere. E mi è venuta voglia di tornare, di dire: "Trovo una cooperativa sociale, rispolvero la laurea in psicologia e ricomincio da capo. In fondo, ho una casa e, anche se pagano poco, non devo pagare l'affitto".
    Ho provato a parlarne e tutti, ma proprio tutti, mi dicono: "Ma sei matto? Stai dove sei, resisti fino alla pensione, poi torna a godertela".
    Ecco, queste risposte mi preoccupano più di qualsiasi notizia proveniente dalla Germagna, dalla BCE o da Hollande (che, come gufo, non è secondo a nessuno, ve l'assicuro), Perché vengono da persone che in Val Seriana ci vivono e ci lavorano, e che mi vogliono bene.
    È vero, con l'immigrazione, alcune coop. stanno viaggiando bene. Ma la struttura industriale che conoscevo è completamente rasa al suolo, non c'è più. È una corsa al riciclo sul turismo, in una valle dove, fino a 10 anni fa, si schernivano i "Milanés bauscia" che risalivano verso le montagne ogni domenica neanche fossero comandati da Diaz. Ma, senza una base produttiva, senza manifatture di sorta, chi mai avrà denaro da investire nel ridisegnare il territorio?
    Mi piacerebbe tornare. I Francesi sono degli italiani tristi, che sono venuti a patti con la Repubblica ma che ignorano la democrazia, la discussione e il compromesso,
    Mi piacerebbe stare accanto a mia figlia, mangiare verdure che abbiano un sapore, aiutare mia madre, piantare due pomodori,
    Voi, che siete lì, e sapete meglio di me come stanno davvero le cose, che mi dite?

    Buona vita
    Guglielmo

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    1. Non hai già avuto abbastanza testimonianze? Siamo in guerra, e non siamo Enea. Dobbiamo scegliere fra padri e figli. Se scegliamo di accudire i primi condanniamo i secondi. Qual è la scelta naturale?

      Se Ro mi avesse dato retta illo tempore, questo blog non esisterebbe e io insegnerei Applied Economics a Brisbane. Ma io stesso dopo l'incontro con Aristide non avevo le idee così chiare e quindi non ero convincente. Però ora Ro, a differenza della Fassina, ha capito. Ma è tardi per andarsene, con un maschio di 17 anni. Andrà in guerra: come sempre, quando uno non capisce, poi paga. Tu hai una femmina di 13.

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    2. Caro Guglielmo, ognuno, come è giusto, la vede a modo suo, ha i suoi limiti di sopportazione della nostalgia e le sue soglie di gratificazione legate alle varie componenti della vita, lavoro, affetti. Un discorso assoluto come si può fare? Posso solo dirti quello che sento io. Siamo esseri effimeri, uni di passaggio. Ogni scelta è la potatura di una vita possibile e che non sarà, il tempo non si compra. Sono sempre stato portato a dare molto in cambio per non vendere il mio, carriera, denaro, riconoscimenti. Ho preferito gli affetti, la vita privata, i momenti intimi, le amicizie, i luoghi cui sono legato. Non me ne pento, provo solo un leggero senso di colpa per una scelta egoistica. Quella di essere idiota, privato nei desideri e nell'uso della vita, inutile a tutti tranne che ai più vicini. Che è poi il motivo per il quale ammiro a dismisura chi idiota non è. Ma anche se mi sforzassi, non saprei essere diverso e felice, non potrei vivere una vita lontano per scelta, dovrei esserci costretto con la forza e mi sentirei comunque giunto alla fine prima del tempo. Se mi somigli un po' e puoi farlo anche a costo di qualcosa, riprenditi il tuo tempo.

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    3. Se prendono il Palla nei guastatori, abbiamo già vinto.

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    4. Grazie, Prof.
      Vuol dire che combatterò questa guerrq oltreconfine. Mi sarebbe piaciuto combatterla in patria, ma è stato chiarissimo.

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    5. @Odysseos
      Ho un figlio di 34 anni, che dopo la laurea in ingegneria, e due anni in UK, a Nottingham, su mia forte iniziativa sta facendo il dottorato a Roma, poi dovrà andare sicuramente all' estero se vuole proseguire nel settore, ricerca o team privato. Tutti i suoi colleghi, laureatisi con lui sono all' estero, Quatar, Australia, Uk, USA etc. meno uno che ha "scelto" lo Stato.
      Altra esperienza, nei settori dell'antiquariato e artigianale. Vivo a Roma e per vari motivi, mi piace la pittura antica e l' antiquariato, ti porto due informazioni, nel 2008, nella zona Babuino Margutta, c' erano 70 negozi aperti, oggi ne sono rimasti 8, alcuni lavorano in privato, altri, i più forti, sono a Montecarlo, Londra e persino Istambul e degli 8 rimasti, alcuni chiuderanno a breve. Chi aveva scelto Parigi, fra l' altro sta migrando altrove. L' indotto associato, ha subito la stessa emorragia, di decine di corniciai e restauratori, ne sono rimaste poche unità.
      Ma le esperienze potrebbero proseguire in vari settori, come quello della vendita di automobili, il settore immobiliare, quello della ristorazione, etc. per definire la situazione, userei un concetto: "economia di sussistenza"!
      Onestamente non riesco a vedere un futuro luminoso né in Francia né in Italia, a meno di forti e per ora solo auspicabili radicali trasformazioni.

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    6. E io che ho una figlia di 5 e la moglie permanente in italia? A forza di cambiare asilo, la figlia parla già inglese, quindi che ci vorrebbe ad andare via? Ma tornerò ora. (Contatemi come soldato, per quello che serve.)

      I figli se la caveranno, disse Ro - e mi pare che avesse ragione. Perché non la vedrei tanto come una scelta tra padri e figli. Qui mi pare che non ci sia comunque salvezza per i figli. Mi spiego - emigrare è una scelta che salva in parte i padri: a me piace stare all'estero, imparare nuove culture, e quando torno posso sempre rivivere la mia storia, raccontare a chi è rimasto, assaporarmi un vinsanto con i suoi ricordi. Ma i figli, se portati via, ce la farebbero, ma rimanendo sempre sospesi tra integrarsi e smettere di vivere le proprie radici e i propri affetti lontani, o rimanere italiani e non integrarsi. In ogni caso i bimbi indigeni avranno sempre i nonni vicini, le feste in famiglia, le loro filastrocche della nonna... E servirebbe probabilmente un intenso lavoro di supporto per evitare crisi. Se ne scrive tanto, dei problemi della seconda e pure terza generazione. Magari è pure meglio essere portati via a 17, di anni, sposarsi poi con una locale e quindi avere i figli almeno parzialmente protetti. Quindi, non so, probabilmente è più complicato, e Ro aveva ragione: la scelta di andarsene è proprio l'estrema ratio.. Forse è solo vecchiaia che avanza, o forse maturità.. Mi pare che ad ogni generazione tocchi quel che tocca, non si scappa.

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    7. Ecco il limite: "ho un lavoro interessante strumenti etc etc... Pagano poco". Se non si capisce questo punto, posso girare tutto il mondo e sicuramente sarò pagato sempre meno. L'offerta è alta, ma la domanda è risicata.

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    8. Io che di femmine ne ho tre ( 20-7-2/12) non mi sognerei di abbandonarle per lavoro.
      Elmetto in testa, sacrifici e avanti.
      I rapporti umani devono essere il fondamento della società , altrimenti si sfalda e vince a mani ancora più' basse chi ci vuole "sostituire" con il "bisognoso che arriva da lontano".

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    9. @occhiodifalco
      Anche io ho tre figlie (16,16 e 6) e neanche io mi sognerei di abbandonarle.
      Elmetto in testa e sacrifici, senza dubbio. Ma sto cominciando a guardare oltre confine (anche piuttosto oltre...), e se c'è l'opportunità, si parte.
      TUTTI E 5 (tocca porta' anche la moglie... :-) ).
      E se partiamo, è proprio per (provare a) dare un futuro migliore a loro tre.

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    10. Io non mi muoverei finche' lo scenario Fantapolitica sia scampato o, se accadra', sia alle spalle.

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    11. SI VIS EVRO,
      PARA BELLVM

      (A. BAGNAI, 10 D.€.)

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    12. Prof...ma andrà in guerra sta per "Andrà in guerra"...o per "lavorerà tanto per guadagnare poco" ?

      (Ne ho 13 in più, quindi pochi per ora..)

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    13. Peccato per Brisbane prof; ti avrei visto bene a fare surf fra una lezione e l'altra. Certo, non so quanto il clavicembalo sia sfruttabile da quelle parti :)

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    14. consiglio di tornare e male che vada mangiare patate per il semplice fatto che all'estero si lavora 24 ore al giorno essendo che le 16 non lavorative sono solo una pausa di non vita in attesa delle otto lavorative.

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  15. Simpatica città Brisbane. Ma Lei è per Sua (e nostra) fortuna nato in una entità geografica detta Italia/europa, dove la civiltà ivi sviluppatasi ha dato all'umanità tutto, fino al l'avvento dell'era liBBerale.
    In Australia ci sarebbe campato 2mesi, e non solo per inedia da incubo alimentare ;)

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  16. Caro Guglielmo consolati che io sto peggio di te. Sono in Inghilterra da 16 anni con due gemelli maschi di 22. Ora loro sono relativamente indipendenti e vivono con la madre. Li vedo già molto poco ed è naturale che presto spariscano.
    Lavoro nel dip di matematica di una università di basso profilo. Qui tira un'aria pessima, proprio vero che Eurexit è condizione non sufficiente. Si vive in emergenza volutamente cronicizzata. Ogni anno il carico amministrativo si fa più pesante e lo staff diminuisce con le solite scuse dell'efficienza e della qualità (arggggghhh). E tutto viene continuamente ristrutturato: non c'è singola procedura che resti invariata. Non ho phd students né master students e il carico didattico è pazzesco (11 diversi moduli d'insegnamento in 6 anni). Col risultato che non pubblico, anche se ho ancora qualche idea e mi piace studiare. Ma non posso cantare e portare la croce. O almeno io non ci riesco.
    Sono stanco e disilluso. Questa che vivo qui non è vita. Ho l'Italia nella testa e nel cuore. All'inizio credevo che avrei sofferto solo la mancanza di parenti e amici. Poi ho scoperto, con mia grande sorpresa, che mi mancavano i luoghi e la lingua. I palazzi, le strade, le piazze, i sampietrini, le trattorie con la pergola, ma anche l'italiano e il dialetto. Il piacere di sentire il romano piuttosto che il perugino o il napoletano. Quando sono in Italia parlo con la gente per strada, col barista e col fruttivendolo e provo un piacere enorme. L'empatia che nasce spontanea. Qui invece sto zitto, sono un'altra persona, silenzioso e dissociato.
    Forse ho la possibilità di tornare a lavorare in Italia e ogni santo giorno penso di tornare. Almeno potrei venire ai Goofys e fare qualcosa (facendo il mozzo). E d'altra parte se guerra dev'essere non è che viverla qui sia più sicuro. Ma solo più frustrante.
    A Guglielmo posso dare un consiglio. I figli hanno un solo difetto: crescono. Goditi la tua finché sei in tempo.
    A me stesso non so cosa dire. Chiedo a voi.

    Un grande abbraccio
    Sergio

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    1. Ricambio l'abbraccio Sergio, in poche righe un mondo intero. Faccio sempre fatica a spiegare ai globetrotter da salotto che quando e' fiesta, e' fiesta dappertutto, ma ad un certo punto il cuore cerca disperatamente rifugio a casa. E' squisitamente umano.

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    2. Empatia con il collega: è esattamente questo il modello di università che vogliono imporre dappertutto.

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    3. Caro Sergio,
      che bello sentire le tue parole. Anch'io sono in UK da 6 anni e i tuoi pensieri sono esattamente i miei, ed è bello sapere che non si è soli.
      Devo ringraziare questi anni all'estero per aver fatto emergere un amore per il mio paese che probabilmente non avrei mai pensato di avere se fossi rimasto a casa.
      Ma ora voglio tornare a tutti i costi, in barba a tutti coloro che mi considereranno pazzo. Questa gente non capisce che abbiamo delle radici, una cultura, e che non possiamo essere trapiantati in qualunque altra parte del globo senza conseguenze. O almeno io non ce la faccio. Purtroppo questo blog, che ormai considero il mio primo luogo di insegnamento non di economia ma di vita, ha contribuito a farmi sentire più solo e mi ha allontanato da molte persone. Prof, come qualcun altro prima di lei, non è venuto a portare pace, ma spada, e dobbiamo ringraziarla perché in guerra è utile saper distinguere tra amici e nemici.
      Sergio, spero parteciperai al Goofy, perché mi piacerebbe parlare con te.

      Ciao
      Fabrizio

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    4. Il sogno e' uscire dal vincolo dell'euro e ripartire anche facendo tornare tutti i ricercatori, tecnici, architetti, ecc..., che in questi anni abbiamo perduto regalandoli all'estero. Per poi scoprire che neppure sono felici. Strano, la tv nazionale intervista solo espatriati entusiasti...

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    5. Manco dal mondo accademico da diversi anni ormai, e lo reputo un bene, sotto certi aspetti, e un male, sotto certi altri. Il prof. Pezzulli ha dato, però, un indizio significativo, a mio avviso: "università di basso profilo". Ecco, non tutte le università sono uguali. Quando stavo alla SUNY at Buffalo lavoravo molto soprattutto con undergraduates e graduates, ma alla Upenn di Philadelphia mi curavo dei PhD candidates e avevo tempo di studiare e scrivere: non avevo alcun pressing. Dipende poi anche dal luogo: in US non sentivo la nostalgia dell'Italia, ero diventato "ammerigano", direbbe il guru; ora, dove vivo, è diverso, e sono un po' isolato. Ma, vedete, io l'Italia la porto nell'animo, nella mente e nel cuore: anche quando penso in inglese e parlo francese. Comunque, è vero: l'università sta diventando dappertutto sempre più un business. No way.

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  17. OT ma penso interessante.
    Da Il Post, un articolo su come sta andando l'integrazione dei migranti in Germania (SPOILER: non tanto bene) - interessanti anche i commenti, tenendo sempre presente che "il plurale di aneddoto non e' dati".

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  18. E' bello leggere i blog ed i commenti. C'è tanta umanità ed intelligenza. Il piacere sottile di essere... italiani.
    Buona giornata.

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  19. Ieri ho visto la lezione da Raiffeisen subito dopo brexit. Non ho capito come l'hanno presa e se c'è stato dibattito finale.

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  20. Io ho 39 anni. Mi sono di nuovo iscritto all'università per una laurea tecnica sulla Safety in Working Places che non avrei potuto permettermi se non con l'aiuto dei suoceri.
    L'idea è, comunque, di avere una certificazione NEBOSH internazionale (sarebbe una 81/2008, ma valida ovunque).
    La buona notizia è che, essendo del '77, e avendo studiato sui programmi Gentile, mi sono piazzato primo in graduatoria. Davanti a 64 aspiranti più giovani di me. Di 15 anni.
    Il chè mi da accesso alle borse di studio.
    Avete idea di quanto la cosa mi umilii?
    25 anni di lavoro, e non ho niente.
    Se non la voglia e un minimo di preparazione .
    Ma i ragazzi accanto a me erano soli, ignoranti, e abbandonati.
    4800 iscritti alle professioni sanitarie
    Voto massimo 90
    Minimo 20
    984 persone non hanno raggiunto il minimo.

    20p significa 2++ da 0 a 10.

    Ribadisco, 984 persone non sono state in grado di totalizzare 20 punti al test d'ingresso in Università.
    Nel 2016.

    Io volevo entrare da Ultimo Anziano. Non rubare ai ragazzi.
    Ma i ragazzi non ce l'hanno fatta.
    Sapete chi sono stati i migliori?
    I poveracci.
    Quelli con tutto da perdere.
    Ma lo dico con rammarico: questi ragazzi sono SOLI.
    È nostro dovere interrogarci.

    Scusate lo sfogo, spero non fosse troppo Off-topic...

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    1. La scuola gentiliana a confronto con quella berlingueriana vince venti a zero!

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    2. Molti ragazzi che leggo qui sono migliori di quelli che leggo fuori di qui, anzi quasi tutti, tranne qualche rarissima eccezione che speriamo di recuperare; Alberto non li lascia soli. Questa è la via giusta.

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    3. Io abolirei il valore legale della laurea, se non per la carriera accademica. O in alternativa metterei dei test di ingresso molto più severi di quelli attuali in TUTTE le facoltà, che altrimenti quelle senza test diventano le discariche di quelle con.

      Il titolo di studio potrebbe venir sostituito da un esame di stato, molto più corposo di quello attuale, che abilita alla professione e sostenibile da chiunque sia maturo.

      Sarebbe snellito il lavoro dei professori e l'università smetterebbe di essere un esamificio tornando a forgiare eccellenze. E la smetterei anche di sentire agli esami 'eh ma io il corso non l'ho seguito e senza le lezioni il libro era difficile... allesuperiorilamatematica-nonholebbasi'. Ma quando vai al cinema e compri il biglietto ti verrebbe mai in mente di non vedere il film?

      Nessuno inoltre tiene a mente che quello che rimane della nostra costituzione garantisce il diritto allo studio a tutti soltanto fino all'ottavo anno, e poi solo ai capaci o meritevoli.

      Ma in effetti capisco anche i diciottenni... una volta l'alternativa allo studio era iniziare a lavorare e trovare subito l'indipendenza (anche 'solo' come operaio), nel contesto attuale è impossibile. Nell'Euro non è concepibile alcuna riforma universitaria seria. Fuori dall'Euro chi non ha voglia di studiare si mette subito a lavorare e non fa nemmeno il test di ingresso.

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    4. @dargen: eccerto, ché la "voglia di studiare", la capacità di confrontarsi con problemi complessi, quella di individuare e valutare le fonti, il livello di alfabetizzazione che presuppongono, sono una chiara qualità genetica. Come la corruzione italica, per dire.

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    5. Gent.mo Prof. Bagnai, io la secco con OT e lei mi banni pure, se crede. Stiamo conducendo una campagna contro una strisciante proposta di ridimensionare i contenuti del liceo classico, che il ministero con fastidio tenta di ridurre ai minimi termini perché non conforme alle sue direttive minculpoppiche. Uno dei più eminenti grecisti italiani ha pubblicamente illustrato cosa bolle in pentola, e questo è il link. http://www.leparoleelecose.it/?p=24387#more-24387.

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    6. Dargen, lo sai che non hai capito proprio niente del problema di cui scrivi?

      Ma niente, eh! Medita sulla risposta di Pellegrina, va'...

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    7. @Luca Pasello
      Non sono un genetista non so quanto la genetica influisca. Non essere laureato o non essere portato allo studio o allo sport non vuol dire essere uno sfigato. Quando la costituzione dice capaci e meritevoli sottointende sicuramente 'nello studio'.

      E più di un giovane su tre laureato in UE è un'esagerazione fuori dal mondo. Non può che voler dire che la qualità della laurea è bassissima. Uno su dieci come era nel 2000 andava più che bene, altro che 'trend ascendente' come lo definisce l'articolo. E' un trend discendente della qualità.

      Non è che i giovani sono diventati più stupidi, è che più giovani affrontano studi avanzati. E la linea politica è quella di garantire, almeno formalmente, tale livello di studi, abbassandone giocoforza la qualità.

      Non sia mai che il 'trend ascendente' si interrompa!

      Se poi ci aggiungi la carenza di risorse generalizzata e la mancanza di alternative appetibili allo studio i problemi si amplificano.

      Non ho dubbi sul fatto che lo scopo finale è quello di creare una massa di tecnici capaci di svolgere soddisfacentemente pochi specifici compiti e senza alcuno spirito critico, funzionali al sistema.

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  21. La domanda è sempre e solo una: hanno capito?

    Da questa discende (Schopenauer) tutto il ragionamento su buona fede, mala fede, stupidezza, e via cantando.
    Dalla visione del discorso, nulla possiamo evincere.

    Al prossimo congresso, faccia inquadrare il pubblico.

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  22. Vado completamente OT ( o forse no) ma è per una buona notizia. Il 27 ottobre adelphi pubblica la versione originale, non edulcorata dal Sommo, di Eros e Priapo

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  23. OT - Pacem in terris

    Correva l'anno 1963 e Giovanni XXIII dava alle stampe la sua celebre enciclica (prima di morire alcuni mesi dopo).

    Oggi, se non si tratta di un fake, dobbiamo invece prendere atto che un conflitto a (per ora) bassa intensita' vede gia' impegnati USA/Israele/NATO contro la Russia.

    http://en.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13950631000607

    Da una parte si attaccano i convogli umanitari e le truppe di Assad, dall'altra si risponde con l'uccisione chirurgica dei militari impegnati (di nascosto) nei centri di comando e controllo dell'IS.

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  24. OT - Olimpiadi a Roma
    https://www.facebook.com/FImposimato/posts/10153754608756750
    Un altro puntino che conferma la big picture.

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  25. A beneficio di quanti ancora non lo sapessero segnalo quanto segue:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/22/ue-il-declino-dellunione-gia-pianificato-ma-e-pronto-il-nuovo-regime/3049887/


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  26. Parafrasando il grande Gary Lineker, l'Europa è quell'unione che si fa in 28 e alla fine decide sempre la Germania.

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  27. Se non lo avessi visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie mai avrei pensato che il sindacato si sarebbe ridotto in quel modo.
    Poi il massimo del minimo è quando il datore di lavoro in crisi o finta crisi tenta di far scegliere chi è meglio per il dipendente come sindacalista.
    La cisl da noi va fortissimo.
    Del resto se un sindacalista dice che le agenzie interinali sono gente umana e meno male loro, non resta che prendere atto che il sindacato poco a poco si è venduto quelli che gli pagavano la tessere per fare altri affari.
    Ma non quelli che diceva il professore.......altri affari.

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