lunedì 18 gennaio 2016

Ancora sulla conversione...

Il post precedente era qui. Quello di oggi è qui. Molti commenti sono desolanti, ma le cose stanno cambiando...

69 commenti:

  1. Per sottolineare come il commercio mondiale sia fermo, il Baltic Dry index oggi ha fatto un nuovo record negativo: 369. Nemmeno dopo Lehman Brother. Credo che basti questo per prepararci al peggio.

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    1. Spiega cosa sia l'Asciutto Baltico per noi ignorantelli che non seguiamo le tariffe del traffico container nel mondo :-) La cifra 369 non vuole nulla per noi, mentre dire "in questo istante tutte le navi sono ferme nei porti in attesa di ordini che non arrivano", magari fa più impressione. :-)

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    2. Off topic: anche a sinistra qualcuno, finalmente, ha preso atto dalle cose che ho letto per anni solo qui. Dominus laudetur.
      http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6121&pg=14005

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  2. ... in meglio??? E sono anche piuttosto serio...

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  3. Commenti desolanti, sì. Però sbaglio o sembrano sensibilmente in calo ? C'è, dunque un po' di speranza in giro ?
    Comunque chiarissimo come sempre, grazie mille.

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  4. quando inizi a toccargli le banche gli amici si fa per dire si svegliano improvvisamente dal sonno e si scoprono antieuro come per il fascismo.

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    1. Sono d'accordo con te.
      Ed ironicamente aggiungo:
      la fame scaccia il lupo dal bosco :-)

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    2. Speriamo, almeno a qualcosa lentamente si arriva. Intanto pero' sento il TG parlare di "speculazioni" su MPS e capisco che la strada e' sempre in salita. Grazie a questo blog almeno capisco cio' che accade e perche' accade.

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    3. @Matteo
      Concordo con te. Gli tocchi la tasca e danno di matto. Capiranno.
      E questo grazie ad Alberto Bagnai, senza il quale saremmo sicuramente più beati.

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  5. Pensare che quando il Nostro scriveva su L'Indipendente prima e su Il Giornale poi con lo pseudonimo di Geronimo, mi trovava spesso d'accordo...
    Come ero ggiovane!

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    1. Anche a me, dopo averlo osteggiato quando era al potere assieme alla sua combriccola,il redivivo Geronimo strappava ogni tanto un consenso.

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  6. Segnalo un refuso sul post del FQ:

    "Questo, credo, lo capiamo tutti: se invece di “comprare” un euro con quasi 2000 lire lo avessimo “comprato” con la metà (1000 lire), vuol dire che l’euro avrebbe avuto il doppio del valore."

    Prof, dal contesto mi pare di capire che in realtà lei intendesse scrivere "LA METÀ del valore". Ma magari ho malcompreso io...

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  7. Non capite niente! Col cambio a 1000 lire saremmo usciti nel 2001. Pomicino è astutissimo: ci voleva salvare.

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    1. Bravo, e col cambio a 2000 sul marco, visto che in 40 anni (dal '60 alla fissazione del cambio del '97) la lira aveva svalutato del 750%, avremmo avuto solo un po' più di respiro, cioè a occhio e croce una decina di anni. Era il minimo che dovevasi ottenere, eppure questo aspetto quasi banale fu trascurato dai nostri cosidetti "padri della patria".

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  8. Prof, il prezzo del petrolio è in caduta libera.Il Baltic Dry index registra una discesa impressionante. Il prezzo dell'oro e dei metalli preziosi schizza in alto. Tutto converge verso una replica del 2008. E non sarà certo un Pomicino qualsiasi a toglierci il sonno.E meno che mai i tanti (n)euro-nativi spensierati e coglioni.LA SSTORIA SI AVVICINA.

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  9. desolanti o esilaranti...in effetti le cose stanno cambiando, oggi possiamo cominciare a "ridere".

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  10. Desolanti è dire poco.
    Le cose stanno cambiando, ma in che verso? In giro per il mondo sembra prepararsi l'ennesimo uragano tra borse che scoppiano come palloncini, navi che intasano le banchine dei porti, petrolio che crolla seminando il panico (e noi che ci lamentavamo quando la benzina sfondava allegra quota 2 euro/litro!!)
    Nel frattempo, nemmeno il tempo di far entrare in vigore il belìn, e la BCE avvia "un'indagine" sui crediti deteriorati delle banche italiane, facendole ovviamente crollare in borsa (e aggravando quindi il problema dei crediti deteriorati...)
    Spero di sbagliarmi ma sembrerebbe proprio che siamo al momento in cui ci stanno per mettere il cappio al collo, resta da capire se accetteremo il rischio di slogarci una caviglia, o magari addirittura romperci una gamba, ma salteremo giù dal patibolo per tentare di fuggire a gambe levate, o resteremo lì docili e sottomessi a farci appendere.
    Certo che se uno pensa un attimo a chi dovrebbe avere questo scatto di orgoglio (e di reni...) c'è poco da stare allegri, e c'è da scommettere che il commentatore medio del FQ lo applaudirà, quando annuncerà l'arrivo degli "aiuti". Come del resto applaudì quando arrivò il "salvatore" (delle altrui banche). Eppure, non riesco ad odiarli: sono miei concittadini, la maggioranza sono certamente bravissime persone, magari lavoratori e padri di famiglia come me, e sono certo che praticamente tutti smetterebbero di dire certe cose, se solo 7 reti nazionali smettessero di bombardarli giorno e notte con una propaganda degna del peggiore regime totalitario.

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  11. Se ci fosse stato solo un complotto sarebbe più semplice affrontare la questione.....

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  12. È un piacere leggere qualcosa di così chiaro. Altri temo scrivano apposta confuso per non far capire. È solo un sospetto, eh. Ora vado a ringraziarla in diretta sul blog del Fatto.
    L'altra sera ho visto per sbaglio Monti alla tele. Credevo fosse Ballarò, invece era qualcosa d'altro (sempre difficile fare la differenziata). A un certo punto il gelido Monti - quel Monti che "la Germania ha fatto il grande sacrificio di rinunciare al marco" e "la Grecia è il più grande successo dell'euro" - ha portato le dita adunche all'altezza del petto e ha proclamato "L'Europa siamo noi".
    Noi chi? Noi? Voi!
    Voi élite di tecnocrati ricchissimi, certo che l'Eurozona è questo, voi ceti dirigenti filomacedoni - per citare Canfora - asserviti agli interessi stranieri; e quindi necessariamente pieni di disprezzo per i vostri concittadini, che vi è NECESSARIO indurre all'autodisprezzo - per citare Buffagni. Voi Monti, ma anche voi Scalfari (che pure dovreste stare ai poli opposti, politicamente), uno che è arrivato a invocare la Trojka... in realtà perché vi preoccupate degli interessi della vostra classe: e per i quali potersi gonfiare la bocca di Europa! Europa! Europa! è un alibi meraviglioso, uno straordinario alibi etico e culturale, che forse acceca anche voi stessi, vi rende così facile, così naturale disprezzare l'Italia e i vostri concittadini, ammantandovi di un simile, fastoso mantello! E rende così agevole far credere che non tifate per i ricchissimi (cioè voi)... oh, no, voi tifate per il grande sogno, per la speranza di un'umanità affratellata... E con questo alibi vengono accalappiati i "poverini" che hanno l'immensa colpa di rifiutarsi di ragionare, ma meno colpa, perché è pur sempre peggiore chi inganna di chi è ingannato... E ingannato con l'aiuto di ambiziosi dilettanti che hanno studiato medicina e si sono improvvisati economisti...
    Tolstoj in Resurrezione lo dice, che tutti hanno bisogno di una giustificazione alla propria vita, anche l'innocente prostituta Katja si è fabbricata una sua giustificazione morale... il fogno europeo l'ha sfornata pronta, ha fornito una meravigliosa, sfolgorante, ipnotizzante giustificazione morale a questo ceto dirigente che - come spesso è successo nella storia - si è alleato contro il suo Paese con gli interessi della potenza dominante. E non perché sono poliglotti, giramondo, abituati a stare all'estero... Anche Martinet è poliglotta e sta all'estero, però in un commento recente ci dice che si rivolgerebbe a un italiano (al volante di un Suv, oltretutto), chiamandolo "fratello". Loro gli italiani non li chiamano fratelli, perché non tali li considerano, ma servi, inferiori a loro, e davanti all'appartenenza a un popolo hanno posto l'appartenenza a una classe.
    Il "nobile ideale" del senzafrontierismo europeo fornisce loro la maschera, imbianca il sepolcro, li rende rispettabili agli occhi di chi non capisce: ma, io spero, ancora per poco.
    Lei, prof, mi chiederà: ma l'hai capito solo adesso? Ma prof, ci sono diversi modi di capire le cose; a volte le hai capite, sì, ma l'altra sera, quando Monti ha proclamato "L'Europa siamo noi", capirlo ancora una volta in quel momento mi ha come spezzato il cuore.

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    1. Pubblicato il rapporto Oxfam sulle disuguaglianze. Si intitola : "Un'economia per l'1%"
      https://www.oxfam.org/en/research/economy-1

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  13. Buonasera Professore,
    mi perdoni i dubbi da bar sport (sia per oggetto che per terminologia adottata).
    Si fa tanto parlare di "solidità" bancaria (immagino che, data la situazione, sia un po' come disquisire della sobrietà di un alcolista), ma quanto contano i valori di borsa ai fini di questa "solidità"?
    Gli stress test fatti qualche mesetto fa, rifatti oggi potrebbero avere qualche impercettibile scadimento?
    Altra cosa...perché nelle varie classifiche delle banche più o meno pezzenti non compare mai Banco Posta?
    Ultimo dubbio..le Banche salvate da poco, le hanno salvate "bene" o alla c***o?
    Le "nuove" banche sorte dalle ceneri di quelle vecchie sono solide (senza sofferenze ereditate e minimamente capitalizzate), o sono ancora delle bad bank di fatto pittate a festa?
    (anche perché se Banca Marche e Etruria dopo il salvataggio non fossero più a rischio almeno nel breve termine, non avrei alcun problema a parcheggiarci i miei risparmi in attesa di capire in che direzione fuggire).

    Lo so che se non cambia radicalmente il giochino prima o poi si dovrà crepare tutti, ma almeno si potrebbe provare a campare (e quindi a soffrire) un pochino più a lungo.
    In questo senso i miei dubbi.

    So anche che questo non è un blog in stile "l'esperto risponde" e che le mie domande possono essere assimilate a "dottore! c'ho un unghia incarnita, ritiene utile fare una TAC?", ma i miei sono dubbi che non vorrei affidare a yahoo answers e gradirei un parere un attimino più "certificato" (parere che comunque non è detto che capisca, con gran gioia della mia banca).
    Se per caso leggendo questo post le è venuto da vomitare, la gastrite o le si sono gonfiate anche le vene dei piedi e non se la sente di rispondere se non per insultatmi, fatti gli insulti che oggettivamente mi merito, mi può per caso dare il riferimento di sua suocera?
    Sono sicuro che la Signora, rispetto alle frasi fatte che si possono leggere sui quotidiani, sarebbe molto più concreta ed esaustiva nel chiarirmi questi punti.

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    1. Su You Tube c'è un'ottima (come sempre) intervista di Byoblu a Claudio Borghi che parla proprio di banche e di bail in... consiglio la visione solo ad un pubblico adulto! ;-)

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  14. Prof mi sa che tra un po ti tocca fare il partito dall'alto. Quelle capre che sostengono che dovevamo entrare con l'euro a mille lire saranno le stesse che una volta usciti diranno che abbiamo sbagliato un'altra botta la fissazione del cambio.

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  15. Sulla "conversione" consigliere a tutti di leggere e meditare questo libro di Tolstoj

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    1. Stefano, lo lessi nel 1998, e mi colpì molto. Ma sono sicuro che ora sarebbe in libro nuovo, come mai letto, soprattutto alla luce di questi ultimi 15 anni.
      Il personaggio ha, una volta in Siberia, un cambiamento profondo.
      Forse è il caso di rileggerlo.

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  16. Ma questo Pomicino mi sorprende davvero, nel senso che non avevo cognizione che fosse un incompetente in materia.
    E' risaputo che ci fu una tempestosa riunione a Bruxelles all' ecofin il 24/11/'96 per ottenere il cambio Lira/marco a 1000, di fatto i tedeschi volevano un cambio a 950, si definì a 990 lire/marco. Ora vedo che nel 1996 il cambio Lira/marco era ben oltre le 1000 lire per marco e quindi non comprendo l' euforia del team italiano per il risultato disastroso e favorevole alla Germania. E ci hanno pure litigato per ottenerlo.

    Interessante in quell' occasione quanto disse ciampi:

    Questi quattro anni in cui abbiamo continuato a partecipare allo SME, ma non al suo aspetto centrale ovvero l’accordo di cambio – sono stati per il mio Paese anni che io chiamo di “sofferto esilio”.

    Ricordando quanto disse Monti nel '93, Ciampi credo stesse bleffando da conscio di ciò che si andava preparando per noi o se stesse parlando sul serio, ignorando i fondamentali motivi che ci avevano fatto uscire dall' ultima e più catastrofica crisi (allora) legata agli accordi di cambio dello SME. Evidentemente non bastarono gli insegnamenti pregressi e si volle fare di peggio. Almeno Pomicino è solo quello che ho detto prima, ovvero solo chiacchiere, Ciampi & C. ci portarono dentro con tutte le conseguenze di oggi.

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    1. In realtà dall'aprile 1995 al 23 novembre 1996 il marco svalutò molto passando da 1260 lire per un marco, ad un minimo di 991 il 7 ottobre 1996 http://fxtop.com/it/tassi-cambio-storici.php?A=1&C1=DEM&C2=ITL&DD1=01&MM1=04&YYYY1=1995&B=1&P=&I=1&DD2=23&MM2=11&YYYY2=1996&btnOK . Una svalutazione competitiva "preventiva" niente male sembrerebbe, prima di entrare nell'euro. Sbaglio? l'11 novembre 1996 toccò le 1011 lire: il 23 novembre, il giorno prima in cui si fissò il cambio con l'euro, il cambio lira/marco era 999. Insomma, concordo: si partì male da subito.

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    2. Vorrei solo ricordare che mi sono attenuto ai dati della tabella esposta da Alberto nell'articolo prec.te i valori come media delle medie mensili. La gravità dell'accaduto è che fu cristallizzato il cambio lira /marco al valore del momento. La grande vittoria di chi era orfano del vincolo tedesco!

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  17. Spero di non essere nella lista dei commenti desolanti, ma non ho capito questo passaggio dell'articolo sul fatto: "se invece di comprare un euro con quasi 2000 lire lo avessimo comprato con la metà (1000 lire), vuol dire che l'euro avrebbe avuto il doppio del valore". Non avrebbe avuto invece la metà del valore (in lire)? E le lire che avevamo in tasca avrebbero avuto il doppio del valore (in euro)?

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    1. Con il cambio a 1000 ci sarebbero volute meno lire per un ECU (l'euro è l'ECU, lo chiamiamo euro perché eine Kuh in tedesco vuol dire una vacca e per loro era cacofonico). Hai ovviamente ragione tu, e mi scuso per il lapsus (nel blog trovi mille volte l'affermazione corretta). La sintesi: il cambio a 1000 sarebbe stata una rivalutazione del 93% della valuta italiana. Poi faccio disegnino.

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    2. Scusa, ho riletto il passo: hai ragione tu sul fatto che la formulazione è ambigua, ma non è scorretta. L'ambiguità è data dal fatto che con la conversione l'euro è diventato la valuta nazionale italiana. Con il tasso a 1000 avremmo rafforzato questa valuta, la quale, diventata euro, avrebbe avuto il doppio del valore (cioè i beni prezzati con essa sarebbero costati il doppio agli acquirenti esteri). Tu però sei uno che segue da tempo e l'articolo l'hai letto: quindi il disegnino lo meriti. Lo facciamo dopo. Preciso: se hai difficoltà nel seguire (e io nell'esprimere) vuol dire che la materia richiede effettivamente attenzione. Motivo di più perché non ne parlino gli incompetenti. L'esempio fatto però chiarisce il problema, e la bussola da seguire per orientarsi è semplicemente riflettere sul concetto di valuta nazionale che si rivaluta. Punto.

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    3. Ragionando per paradossi, un cambio a 1200 lire/marco, ci avrebbe coperto per un po' dal differenziale inflattivo e non era cosa che doveva riguardare solo noi, ma ragionare su questo aspetto rende ancora più macroscopico l'errore o l'orrore di aver accettato il vincolo esterno senza che prima ci fossero le convergenze necessarie, cose di cui Prodi va cianciando in giro per il mondo (vedi ASEAN). Una scelta suicida è dire poco!

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    4. Il senso è assolutamente chiaro in ogni caso. Tantopiù, se capisco bene, la polemica sul cambio in entrata è abbastanza sterile, dal momento che i meccanismi che ci hanno fregato sarebbero stati attivi comunque, ma si sarebbero palesati solo più tardi o più presto a seconda che il cambio iniziale fosse stato più debole o più forte, perché la dinamica dei differenziali di inflazione sarebbe stata comunque la medesima.

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  18. Ho seguito solo marginalmente la vicenda Tweet delle dichiarazioni sul Cambio sbagliato dell'ex Ministro Cirino Pomicino, pertanto anch'io non metterei la mano sul fuoco sulla Loro autenticita'.
    Curiosamente ho rivisto per ben due volte il Bel film del nostro Paolo Sorrentino "Il Divo" se ricordate la storia dell'Ultimo governo Andreotti ambientato proprio a inizio anni '90. Cirino viene dipinto appunto come Brillante "Festaiolo" e come tessitore di trame politiche atte al mantenimento del potere ( Andreotti candidato alla Presidenza della Repubblica, presidenza che poi x beghe interne alla Dc, al delitto Moro e Salvo Lima ando' poi appunto a Luigi Scalfaro).
    E'chiaramente un film e come tale romanzato , ma il quadro della nostra classe politica che ne esce conferma le affermazioni e i sospetti di impreparazione fatte da Lei Prof.

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    1. Campese, nel mio post c'è il link alla discussione e se vuole può seguirle come chiunque. Se ha il ditino pesante questo non è esattamente il posto per lei. Sa com'è, io sono un sentimentale: non la trovo né nell'anagrafica dei soci di a/simmetrie, né in quella dei donatori, pertanto non la vedo esattamente in pole position per contestare la veridicità di quanto dico. Se il ministro Pomicino ha un fake gli consiglio di prendere provvedimenti. Ha precisa richiesta se il cambio ottimale fosse a 1000 lire non ha smentito. Inoltre, è intervenuto con una rara insolenza partenopea a farmi la lezioncina, nonostante lo avessi esortato ad attenersi alle sue competenze. Ti basta, o vuoi essere esortato anche tu?

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    2. in effetti sono relativamente nuovo alla community di Goofynomics e non ero ancora donatore di A/simmetrie , pur avendo partecipato al Goofy4 e aver devoluto il 5/per mille della dichiarazione (ho pero' appena provveduto al contributo mensile).
      Il mio Intervento era pero' in buona fede e sottolineava credo l'Incapacita' tecnica e credo anche etica e morale della allora nostra classe politica.
      Che poi questa sia stata utilizzata per un preciso disegno atto a togliere sovranita' al popolo e' evidente grazie al prezioso contributo delle Sue pubblicazioni e di alcuni altri intellettuali.
      Ps. faccio presente che da Ipad NON son mai riuscito ad attivare la donazione (non appare nemmeno la casella di "ricorrente " , infatti ora sto operando da PC ).
      Ora sono piu' contento e vado a lavorare nella trincea del mio mercato (Beni strumentali).

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    3. Credo che per l'ex Ministro e On.le Cirino Policino sia stato molto più doloroso avergli fatto notare il suo sesquipedale errore in quel modo "bonario" (ricambiando bonarietà per bonarietà) di dieci scudisciate

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    4. Il correttore automatico colpisce ancora: "Ha precisa richiesta"....

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  19. Confrontando lo stile di vita della gente ad Est e ad Ovest durante la guerra fredda si comprende bene una semplice verità:
    La politica economica è il cuore della politica, perchè influisce in misura determinante sulla vita delle persone.
    E' banale, ma vale chiarirlo una volta di più: in democrazia, un cittadino che se ne disinteressa è irresponsabile, colpevole verso i propri figli e verso tutti gli altri suoi simili, perchè la politica economica comunque si interesserà prepotentemente a voi e alle vostre vite.

    Ora, almeno negli ambienti accademici, le basi della politica monetaria sono ben note da tempo, ma è proprio in questo che sta il problema. E' molto più difficile dire cose già note che parlare di argomenti nuovi, anche se questi sono oggettivamente meno importanti e centrali. C'è il problema che manca il linguaggio. In qualche modo, ciò che è argomento di lezione in aula fuori da queste pare fuori luogo, per cui c'è un certo accademico pudore a farlo uscire.
    Per cui, mi pare che il merito del Professore sia proprio questo,di aver trovato le parole. E parola su parola, di aver costruito un linguaggio.
    Lo dico ora perchè l'articolo citato, accessibile a chi è un po' sveglio dai tredici anni in su, mi pare che dica proprio questo, che parola dopo parola dopo parola, il nostro accademico prediletto ha finito per creare un linguaggio. E il linguaggio, in quanto tale, è un patrimonio culturale che diventa condiviso, da cui può attingere tutta la comunità.

    Per altro, se leggete un po' qui è là, è sempre più facile imbattersi nell'eco delle parole del professore.

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  20. Caro Prof,

    i commenti degli utenti del fatto dimostrano come gran parte della società, ipnotizzata dai media, abbia diverse "certezze inamovibili" deliranti:

    1) l'inflazione è il peggior male di questa terra, più pericoloso di peste bubbonica e spagnola, ed è dovuta unicamente alla perfidia dei baristi

    2) L'attuale quantità di ricchezza personale è l'unico indice economico importante, quindi siamo stati degli sciocchi a non fare il "cambio forte", mentre gli altri furbacchioni europei, e i tedeschi in particolare, si sono fatti il "cambio forte" così da poter essere i più "forti" dell'Europa

    2 bis) Dalla certezza precedente deriva che la scelta giusta sarebbe stata fare il cambio 1 lira=1 euro per campare delle monete da 500 lire stipate all'inverosimile nei nostri salvadanai. Eventualmente i più facoltosi avrebbero potuto comprarsi Volkswagen, Bayer, Ikea, Heinekken e Dodecanneso, grazie ai loro patrimoni di Miliardi di Euro. Berlu andava dietro alle mignotte e quindi al momento di decidere i cambi hanno fatto tutto i tedeschi condannandoci a morte.

    3)L'Europa ci ha comunque salvato perché Bruxelles ci ha fatto le leggi per i reati ambientali, la corruzzzzzzione, le truffe commerciali, la trasparenza, la privacy e tanti altri pilastri della civiltà che noi Untermensch governati da faine non avremmo mai fatto da soli in quanto dediti al sollazzo sulle spiagge e alla Tototruffa.

    Io nel mio piccolo stavo cominciando a parlare con mio padre della crisi del nostro paese e di come l'Euro/Europa ne fosse la causa principale, invitandolo a leggere questo blog e riportando nei discorsi i Suoi ragionamenti.
    Nel quadro desolante che ho descritto sopra dubito sempre più fortemente della capacità di conversione, essendo lui un dedito telespettatore di Ballarò, Tg1 e dell'Unità. C'è ancora qualche speranza?

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  21. Un altro motivo per il quale la seguo Prof., silenziosamente, è l'ammirazione che provo nel vederla leggere i commenti desolanti come "parte" del lavoro per arrivare prima a un traguardo difficile: insegnare a essere consapevoli di un problema molto più grande. Io al 4° commento stavo per rimettere la colazione.

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  22. Se avessimo ottenuto il "cambio Pomicino" avremmo verosimilmente conosciuto la stessa dinamica sperimentata in Germania Est a seguito del cambio 1 a 1 tra Marco ovest e Marco est, dinamica descritta egregiamente da Vladimiro Giacché in Anschluss.

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  23. OT: Cari PDini, il "professorino" vi ha avvisato per l'ennesima volta, fate molto male a ridere.....

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  24. Sono sempre stato eurocontrario, tuttavia per ovviare al problema di cui parla bastava imporre 1Euro=1000Lire e adeguare tutte le altre valute di conseguenza. In questo modo il tasso di cambio relativo fra i paesi dell'eurozona non sarebbe cambiato. In altre parole ridefinire "che cosa è un euro", non alterare il cambio.

    Per noi il vantaggio sarebbe stato enorme anche dal punto di vista della bilancia dei pagamenti. Infatti avremmo cumulato un inflazione molto inferiore a quanto è stato e quindi avremmo perso meno competitività rispetto ai produttori del nord.

    Questo perchè una parte dell'inflazione che abbiamo cumulato dal 2001 è dovuta all'aspetto "psicologico". Nel 2002 l'approssimazione 1Euro=1000Lire era sbagliata, ma nei fatti regolava le transazioni al dettaglio. Questo ha inciso moltissimo sull'inflazione e quindi sulla nostra perdità di competitività attuale.


    Avevamo la forza negoziale per imporre una cosa simile ? Secondo me sì.

    Sarebbe finita male comunque, ma magari avremmo sofferto meno.

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    1. Non hai vinto, ritenta. Leggere gli articoli no, vero?

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    2. Professore dopo il fenomeno degli arrotondamenti il potere d'acquisto riuscì a recuperare,almeno in parte, quello che ci fu prima dell'introduzione delle banconote? Avendo avuto all'epoca 9 anni non sono informato sui prezzi e sui salari che ci furono nel 2001 e su quella crescita dei prezzi viene fatta tanta confusione sopratutto dagli euristi come dimostra il caso dell'articolo.

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  25. Io continuo a chiedermi in che mondo vivano quelli che "se si esce dall'euro dieci anni di pezze al c...", ammesso che non siano troll. Sembra che difendano l'omoiousia al concilo di Corinto, e pure senza strumenti teologici adeguati.
    Con questo 2016 che, archiviato l'ennesimo rimbalzo di gatto morto, promette il peggio, leggere una comunque cospicua percentuale di commenti sconfortanti mi preoccupa.

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  26. "Io conosco l'economia, lei la imparerà".
    Impagabile :-)

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    1. povero Ricci davvero, nonostante il sorrisetto doveva essere proprio in difficoltà: dalla rapidità del battito delle ciglia sembrava comunicasse in codice morse. L'accelerazione era ancora più evidente nelle fasi più critiche del suo mirror climbing.

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    2. Aver detto un faccia un (neanche tanto) velato "'zzo c'hai da ride? La situazione e' seria", non ha prezzo, per tutto il resto ci sono i volgari euro. Lui e' troppo "diversamente preparato" per fare politica!
      Seriamente: ci meritiamo dei politici migliori, altrimenti la societa' italiana sara' piallata al loro livello purtroppo.

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  27. Allora, dopo aver letto a sbafo domenica i tuitts della "querelle" tra il Profe e il Cirino, ho provato a spiegare alla mi' moglie l'errore desolante di quest'ultimo, ma della mia spiegazione lei non ha capito proprio nulla. Poi lunedì ha letto casualmente l'articolo del Profe sul suo blogghe sul "Fatto" e, dopo un cazziatone (perché di solito sono io che annuncio la lieta novella dei suddetti articoli in casa, mentre stavolta no), m'ha detto d'aver capito la vexata quaestio. Insomma, questo per dire che a ciascuno il proprio campo di competenza (nella comune battaglia, è ovvio).

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  28. Leggere i commenti all'articolo sul FQ (in pratica un tuffo nel passato, visto che non lo facevo da anni), a parte il mal di fegato, ha, se non altro, l'effetto positivo di stimolare la ricerca sul web di questo o quell'indicatore economico, un pò per rinfrescare la memoria ed un pò per rispondere a qualche commento.

    Mi sono imbattuto nel nuovo sito del CIPE.
    Ho provato ad aprire qualche voce a caso e, stranezza, tutti i grafici partono dall'anno 2000 (forse perchè è bello tondo?). Ed hanno anche il coraggio di chiamarli:"Andamenti di lungo periodo dell'economia italiana"?
    Quindici anni (fatalità, più o meno, quelli di permanenza nella zona euro) sono, per il nostro governo, un lungo periodo?
    Ma è possibile che un cittadino debba aprire un sito, con tanto di stemma della Repubblica italiana ed intestazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e trovare oscurati tutti i dati "ab euro condito"?

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  29. Prof, Lei ha una pazienza che nemmeno Giobbe. Quando scrivo su Internet di quei pochi argomenti che conosco, se leggessi nei commenti nemmeno la metà delle castronerie che a volte si leggono nei commenti sul Fatto probabilmente prenderei a martellate il monitor dal nervoso (con grave danno per i miei nervi e le mie finanze).
    Continui così, grazie di tutto e speriamo solo che non sia troppo tardi per salvare questa Nazione e almeno alcuni dei suoi abitanti (concordo con lei che l'autorazzismo sia un atteggiamento bruttissimo ma appunto più tempo uno passa su internet più si trova a confidare nel darwinismo sociale).

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  30. Non so quanto c'entri con il presente post (probabilmente nulla, nel qual caso eviti pure di pubblicare il mio commento), ma ieri sono stato contattato, per la prima volta da quando ho acceso il conto 10 anni fa, dal direttore della mia filiale postale (ho il conto in BancoPosta) che vorrebbe vedermi su appuntamento per proporvi indefinite "proposte sul mio credito".

    Tenuto sotto controllo il brivido freddo che mi ha percorso la schiena, ho temporeggiato adducendo un'agenda lavorativa troppo fitta (il che tra l'altro è comunque vero) per poter concordare un appuntamento in tempi brevi.
    Ma mi richiamerà.

    Forse è una coincidenza, ma dopo 10 anni che sono tuo cliente e non mi hai chiamato mai, proprio a gennaio 2016 in coincidenza della normativa sul bail-in mi vuoi proporre "offerte vantaggiose"?
    Difficile ignorare la sensazione che vogliano rifilarmi una patacca.

    Sino all'atroieri pensavo (speravo) che Poste Italiane fosse l'istituto di credito maggiormente al riparo dalla crisi bancaria, ma forse mi sbagliavo.

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  31. caro professore,
    seguo il suo ragionamento (nel senso che sono d'accordo) solo fino a mezzogiorno. Siccome sono le quasi le due del pomeriggio, temo di avere qualche dubbio. Se l'economia di un paese fosse solo settore reale, non ci sarebbe nemmeno bisogno di parlare: l'idea di entrare a 1000 è una solenne boiata. Ma se teniamo conto del settore finanziario, temo che il quadro cambi, e anche radicalmente. Premesso che la Germania mai e poi mai avrebbe accettato un cambio a 1000, e che tutte le ipotesi che facciamo sono dunque pura fiction, resta il fatto che un raddoppio (+93%) della nostra ricchezza (e dunque anche del nostro PIL espresso in ECU, che poi diventava l'unico modo di esprimerlo, a quel punto) avrebbe fatto dell'Italia basata sulla piccola e media impresa il paese più forte d'Europa per, diciamo, 24 ore. Dal giorno successivo, infatti, il settore reale, la nostra spina dorsale, avrebbe iniziato a estinguersi. Ma le nostre banche? Non si sarebbero forse trovate con attivi patrimoniali rivalutati del 93%? Certo, anche loro avrebbero iniziato a soffrire, visto che le imprese cui avevano prestato i soldi sarebbero fallite a ritmo accelerato, ma avrebbero avuto, ne convenga, un periodo di tempo x durante il quale avrebbero potuto (sempre nel mondo teorico in cui si svolgono tutti questi ragionamenti basati su "se" impossibili) comprarsi la Deutsche Bank, la ABN, il Crédit Agricole, Goldman Sachs e la Nomura (esagero per amore di argomento). Così come la FIAT avrebbe potuto comprarsi la VW e la BMW. Insomma, saremmo passati da un popolo industrioso di gente che lavora, a un popolo ozioso di gente che fa lavorare gli altri e campa di rendita. Diviso tra "winners" (nemmeno così pochi, tra chi lavorava e avrebbe lavorato nella finanza e chi aveva un reddito fisso) e "losers" (diverse milionate di operai e imprenditori e artigiani). Un iper Lussemburgo, che infatti ha i redditi più alti del mondo e le vie della sua insipida capitale popolate anche di barboni.
    Meglio? Peggio? Considerando l'evoluzione dell'economia, direi che essere una grande potenza finanziaria sia, oggi come oggi, meglio che essere una grande potenza industriale, visto che poi avremmo potuto fare come gli USA e tenerci in patria solo ed esclusivamente le produzioni a maggior valore aggiunto e i centri di ricerca.
    Difficile a dirsi, ma soprattutto inutile, direi, visto l'impossibilità dell'ipotesi di partenza. Ma volevo solo segnalare che, insomma, le conseguenze di un'entrata a 1000 non è detto che fossero così scontate, penso.

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    1. Tra 1926 e il 1927, Mussolini decise la rivalutazione della lira di circa il 40%, con la famosa Quota 90 (90 lire per 1 sterlina), s'informi di ciò che ha comportato per i lavoratori e le piccole imprese.

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    2. Temo tu abbia qualche problema nel valutare il senso delle proporzioni.
      Lo scenario che descrivi te potrebbe essere paragonato a quello di un impiegato che vince il primo premio della lotteria Italia; in questo caso, forse, il suddetto lavoratore potrebbe presentarsi il giorno dopo dal capoufficio e urinargli davanti alla scrivania.

      Ma non credo che l'impiegato farebbe la stessa cosa se, per un mese, si ritrovasse il proprio stipendio semplicemente raddoppiato. Perchè è di questo che stiamo parlando.

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    3. mi perdoni, faccio fatica a seguirla.
      dice che il tessuto economico fatto da piccole e medie imprese sarebbe durato 24 h ma la finanza avrebbe comprato tutto il meglio del mondo avendo creato moneta con un click?
      scherza, vero?
      ho capito giusto?

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    4. Capisco la sua impostazione del discorso ma lei trascura un piccolo particolare ossia che il tuo conio ossia la moneta circolante nel territorio nazionale non ti appartiene più.
      Con un pil che sarebbe collassato nel breve periodo trovo ridicolo pensare che le banche o la fiat avrebbero fatto in tempo a comprare tutta quella roba anche perche uno compra quello che è in vendita e non credo che la germania avrebbe gradito vendere le migliori aziende a italia.
      Quindi il discorso non si tiene in piedi ma si tiene il contrario ossia che italia ha accettato di agganciarsi al marco tedesco e nel lungo periodo vendere tutti la roba buona a i tedeschi.
      La domanda che mi pongo da anni è perche chi aveva già il potere e il denaro allora abbia accettato regole che nel lungo periodo rischiano di farlo rimanere in mutande??
      Ossia come leggevo diversi giorni fa nel blog perche i governati del sud italia accettarono di fare comunella con chi sembra dai commenti avesse le pezze al culo??
      Molti sostengono che vengono comprati ma che senso ha farsi comprare quando hai già potere e ricchezze??
      Magari cadono nel tranello che le ricchezze non sono mai troppe o che il potere non è mai abbastanza.
      Comunque ritengo che presto o tardi verrà il conflitto tra i DELLA VALLE nostrani e gli AGNELLI americani perche il primo quello che ha in gran parte è nei confini nazionali mentre i secondi da tempo son scappati e alleati con chi comanda.Ciò nonostante il DELLA VALLE mente al paese come e più degli AGNELLI cosa strana per uno che ha molto da perdere.

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    5. che tutta la discussione fosse basata su paradossi e circostanze impossibili mi pare(va) evidente. Ho controllato: nel 2001, il PIL tedesco, in dollari, era di 1,9 trilioni, quello italiano di 1,1. Raddoppiandolo - perché questo sarebbe accaduto con la rivalutazione al 93% - ci saremmo ritrovati a 2,2 trilioni. La Cina allora stava a 1,3, il Giappone a 4,1, gli USA a 10,6. Saremmo diventati, per un breve, fugace momento, la terza potenza economica del mondo. Il che avrebbe comportato il raddoppio automatico ("con un clic", letteralmente, occhiodifalco) degli attivi patrimoniali italiani. Di tutti gli italiani, banche e singoli risparmiatori inclusi. Bene. Siccome il Pil italiano pro capite era di 20.400 dollari, saremmo saliti di botto a 40mila. All'epoca il Pil pro capite USA, il più alto tra i grandi paesi, era di 37mila. Vorrei anche ricordare a me stesso che all'epoca, se non sbaglio, gli italiani erano ancora tra i più forti risparmiatori del mondo, dunque avevano un sacco (relativamente parlando) di soldi in banca, il cui valore sarebbe raddoppiato a parità di ogni altro fattore. Ecco, con questi dati di fatto incontrovertibili, potrò pensare o no, che il paese da grande potenza industriale sarebbe diventato una grande potenza finanziaria? E che, come tale, non se ne sarebbe stato lì ad aspettare che il collasso del settore reale portasse tutto e tutti alla rovina, ma avrebbe trasformato questo improvvisa potenza finanziaria in assets (perdonate l'inglesorum) dagli ottimi rendimenti? Poi, ripeto, è un ragionamento assurdo e paradossale, perché la Germania non lo avrebbe mai accettato (e non solo lei). Ma siccome ci si interrogava su questo periodo ipotetico del terzo tipo, e si diceva che sicuramente il paese sarebbe collassato, punto, mi premeva introdurre un dubbio. Tutto qui. E, ripeto, non sono così sicuro che se quello scenario assurdo e impossibile si fosse effettivamente materializzato, magari a fronte di un'improvvisa epidemia di febbre suina tra i capatz tedeschi (e con questo non voglio dire che i tedeschi siano maiali, per carità), noi oggi staremmo peggio. La lezione del 2008 è che chi ha i soldi non fallisce mai, e che tra settore reale e settore finanziario il vaso di coccio è il primo. Tutto qui. Io, poi, auspico che l'Italia resti un grande paese industriale, e che anzi un giorno sopravanzi persino la germania in questo campo. E che quindi noi si esca al più presto dall'euro. Ma un raddoppio automatico delle rendite a costo della vita invariato non è detto che ci avrebbe gettato tutti sul lastrico. Ci sarebbero stati vincenti e perdenti, come dicevo. E quindi sì, caro Bruno, mi rendo ben conto della sorte che sarebbe toccata ai lavoratori, imprenditori e artigiani. L'avevo anche scritto. Certo che anche questa cosa, però, non è proprio detto che dovesse essere così. Il paese avrebbe potuto permettersi di dare generose elmosine ai "losers", onde evitre che qualche milionata di incazzati mettesse tutto a ferro e fuoco (o votasse in massa per un "populista"...). Ma ci spingiamo troppo in là con le elucubrazioni

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    6. giovanni b., quello che non riesco a capire del tuo ragionamento è perché vuoi proporci delle elucubrazioni su cosa, secondo te, sarebbe potuto succedere entrando nell'Euro con un cambio super-super-rivalutato, quando basterebbe osservare quello che è successo entrando nell'Euro con un cambio "soltanto" super-rivalutato.
      L'effetto più veloce, o comunque più visibile a tutti, fu una 'inflazione dei cespiti' tale per cui gli immobili raddoppiarono il valore di mercato nel giro di pochissimi anni (fenomeno su cui, peraltro, incise anche il fatto che molti imprenditori manifatturieri dirottarono sul mattone una ricchezza di cui già si cominciava a intuire che, se reinvestita in fabbrica, non avrebbe reso più un caz*o). Tutti capitalisti e rentiers (termine ultimamente molto di moda, l'ho letto anche in una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate) allora, visto che - come dici giustamente - gli italiani sono (erano) un popolo di risparmiatori con una particolare affezione per la casa come bene ultimo di destinazione del risparmio?
      No, perché quei 'capitalisti' tali non erano, erano lavoratori & risparmiatori, il loro reddito proveniva e proviene dal lavoro.
      Quando, per i motivi detti quotidianamente su questo blog e su quello di 48 e in cui l'impossibilità di svalutare assume un ruolo rilevante, il lavoro non è stato più 'equamente' remunerato, non si è generato più nuovo risparmio e si è finiti per andare a intaccare il patrimonio e poi a indebitarsi per continuare per un po' sullo stesso tenore di vita.
      Per inciso, oggi, gli immobili li compri a stralcio, quando non alle aste ... .
      Quanto ci abbiamo messo, 15 anni?
      Tu in pratica - se ho ben compreso il tuo commento - dici, ovviamente per paradosso, che sarebbe stato interessante entrare nell'Euro con una Lira ulteriormente rivalutata del 100% ... sì, sarebbe stato interessante :)

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    7. Duccio, credo esista una bella differenza tra una rivalutazione del 30% spalmata su un paio d'anni, e una del 93% spalamata su alcuni millisecondi, ti pare? L'idea di domandarsi cosa sarebbe avvenuta in tale, iper-peregrina realtà parallela non è stata mia, ma del professore. E credo fosse una buona idea, per mostrare che Geronimo diceva una cosa con molte implicazioni e, credo anche, per ragionare su qualche frammento di scenario futuribile. Ciò detto, credo che un raddoppio improvviso dei capitali di tutti gli italiani avrebbe visto vinti e vincitori, e che, forse, i vincitori, se abili, ne avrebbero potuto approfittare per fare investimenti finanziari lungimiranti. Certo, con un'altra classe dirigente, altre élites, ecc. Ma, appunto, parliamo di cose impossibili. Diciamo che invitavo a non trascurare il fatto che una rivalutazione-monstre come quella sparata lì da geronimo non è detto che avrebbe solo prodotto macerie. Avrebbe anche prodotto un ceto di vincitori, non necessariamente così piccolo, che si sarebbero appunto trasformati in rentier, investendo la manna piovuta dal cielo in assets (e via di inglesorum) dai buoni rendimenti. E qualche industriale italiano, di fronte alla prospettiva di dover cambiare radicalmente il proprio modello d'impresa, avrebbe potuto anche decidere di andare sulla borsa di Francoforte o NY e comprarsi i propri concorrenti per trasferire là alcune parti della propria produzione. Oppure, se idiota, avrebbe potuto effettivamente puntare sulla bolla immobiliare. Insomma, per finire, la prima legge del materialismo dialettico, secondo Engels, prevede la conversione della quantità in qualità: faccio riferimento proprio a questo principio. Quando gli eventi superano una certa scala, mutano di segno o danno luogo a fenomeni nuovi. La sopravvalutazione, per un paese come il nostro, è un pessimo affare e ne auspico la fine subitanea, ma la ipersopravvalutazione non è detto necessariamente che lo sia, perché la prima legge del diamat, come dicevano una volta, entra in gioco...

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  32. Salve Professore. E' vero molte cose stanno cambiando, ma la sua previsione sul fallimento di una banca grossa no. Mps ... i trattini sono un intercalare colorito che noi senesi accompagnamo assieme alle notizie cattive.
    Saluti, Alessio

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  33. Mitico il professor Bagnai a Coffee Break su LA7.

    http://www.dailymotion.com/video/x3n98qt_alberto-bagnai-l-europa-e-un-colossale-atto-di-violenza-alle-leggi-di-mercato-19-01-2016_news

    Sono felice del fatto che l'Onorevole Ricci abbia trovato pane per i suoi denti. Purtroppo Ricci e' sempre molto arrogante ed offensivo verso i suoi interlocutori. Spero che avra' recepito il messaggio. I sorrisetti da fesso non fanno bene al Paese e ancor meno alla sua gente.

    Grazie ancora una volta.

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  34. Vorrei fare una domanda (già proposta sul Sito del Fatto Quotidiano, ma la piazzo anche qui per maggiore sicurezza) alla quale credo che il Professor Bagnai non abbia mai risposto in questi anni. Forse è cretina come domanda, nel qual caso mi scuso in anticipo. Cosa sarebbe successo ai dati macroeconomici che il Professore cita nel Tramonto Dell'Euro (che ho letto con molto profitto) se i prezzi al consumo non fossero raddoppiati in seguito all'adozione dell'Euro? Fatto cento il valore delle ragioni per cui l'Euro è causa dei nostri mali, mi piacerebbe capire quale quota attribuisce il Professore al fatto che i prezzi siano raddoppiati con l'adozione dell'odiata moneta unica e perché attribuirebbe quella quota e non un'altra.
    Sì, in effetti le domande sono due.
    Complimenti infine per il Tramonto Dell'Euro, è scritto molto bene.

    Alberto.

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  35. Mi si perdoni lo zelo da neofita ma non è del tutto plausibile ritenere che altri politici (più preparati o più 'tecnici') non avrebbero avallato l'euro mentre Pomicino che era chirurgo ha preso a cuor leggero la cosa. Per guardare all'adozione dell'euro non si può astrarre dalla storia del processo di integrazione e non si può non leggervi sempre un sottinteso malcelato intento politico (sin dal piano Delors). Politici ignoranti magari si, ma anche se luminari, sarebbero stati succubi di altre logiche politiche e 'sovranazionali' ben più incombenti (tra cui la riunificazione della Germania che mandò un bel po' di cervelli in pappa evidentemente....).

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