(...pubblico al volo. Ci saranno refusi...)
L'intervista rilasciata oggi a Fubini (tanto nomini...) da Lars Feld chiarisce finalmente una volta per tutte qual è il bivio di fronte al quale siamo. Feld dice chiaro e tondo che dobbiamo rivolgerci alla Troika per ricapitalizzare le nostre banche.
Il ragionamento passa per alcuni semplici e prevedibili snodi:
1) le banche italiane sono in crisi ("restano correzioni da fare nei bilanci delle banche");
2) questi problemi devono essere risolti col bail-in perché così prevede l'Unione Bancaria (è il SRM, Single Resolution Mechanism, secondo pilastro dell'unione);
3) l'Unione Bancaria prevede anche un fondo di garanzia europeo (è l'EDIS, European Deposit Insurance Scheme), ma quello la Germania non lo vuole perché "sarebbe un modo di esternalizzare i problemi delle banche di certi paesi verso altri paesi" (leggi: i tedeschi non vogliono pagare);
4) resta quindi solo la strada del bail-in, leggi esproprio;
5) il bail-in però rischia di provocare una crisi di panico (e in Italia siamo appena all'inizio), con la connessa instabilità finanziaria: sfiducia diffusa nelle banche, bank run (quello vero, non quello degli influencer minori), e contagio, perché manca il meccanismo europeo di garanzia (l'EDIS);
6) ma Feld ci rassicura: il meccanismo c'è, è l'ESM (European Stability Mechanism), cioè il MES. Chiede il buon Fubini: "Vuol dire che l'Italia dovrebbe chiedere aiuto al MES, ossia alla Troika, se fa un bail-in che provoca contagio finanziario?" Feld risponde: "Sì".
A posto così.
Ora spero che tutti capiscano.
Vi faccio notare un paio di fallacie di questo argomento: non ci si interroga sul perché le banche italiane siano in crisi, e non si tengono in nessun conto le modalità con cui gli altri paesi hanno salvato le loro, di banche.
Il primo punto sfugge a Fubini, per ovvi motivi. Il secondo no. Un Fubini insolitamente informato chiede: "La Germania ha offerto circa 250 miliardi di aiuti di Stato alle proprie banche. Se il bail-in è un'idea così giusta, perché non l'ha mai applicato?"
La risposta di Lars è esilarante (dopo gli scrivo per fargli i complimenti): "All'epoca non aveva senso colpire i risparmiatori perché il contagio finanziario era già realtà. C'era una crisi finanziaria, come forse ricorda. Questa volta è diverso. Non sappiamo se ci sarà contagio oppure no, quindi non ha senso rinviare la ristrutturazione e il bail-in".
Mandiamo un ciaone a quelli che "però i tedeschi hanno l'etica protestante"! Questo è puro gesuitismo, come chiunque vede. Dobbiamo rivolgerci alla troika per evitare il contagio che ci sarà, però non possiamo salvare le banche per evitare il contagio (come hanno fatto i tedeschi) perché forse non ci sarà.
Spettacolo!
Almeno avesse detto: "noi potefamo zalfare banken perké noi afere pikkolo tepito puppliko, foi non potere perké afere krante tepito puppliken!". L'argomento dei vari venduti italiani, insomma (quelli che nessuno si compra: non faccio i nomi perché li sapete). Ma Lars è uno scienziato e quindi sa di non poter usare questo argomento, che ormai solo i cialtroni usano. Questo perché ormai la comunità scientifica, in un tentativo di salvare la faccia che faremo di tutto per rendere fallimentare, ammette ormai che il debito pubblico con la crisi non c'entra. Cosa che noi affermammo in un articolo censurato da quegli stessi economisti che oggi vengono a dirci che le cose stanno proprio così: il debito pubblico non c'entra!
Ora, ad alcuni di voi sarà sfuggito un dettaglio, che evidenzio alla vostra attenzione.
È chiaro che se si vuole almeno far finta di essere "uniti" si devono avere istituzioni che gestiscano in comune i problemi (e compartiscano in comune i profitti) del comune progetto. Feld dice: "che problema c'è! L'istituzione esiste, ed è il MES". Ma qual è la differenza fra il MES e l'EDIS? Semplice! Che il MES applica il principio della condizionalità: strict conditionality, addirittura! Significa una cosa molto semplice: io i soldi te li do se fai quello che dico io. Significa, cioè, che i risparmiatori vengono prima espropriati dei soldi, e poi della loro sovranità, cioè dei loro diritti politici (come la Grecia ha dimostrato). Tutto questo, si badi bene, per prendere misure che hanno fallito ovunque (se della Grecia non si parla un perché c'è, ed è che i problemi sono tutt'altro che risolti), misure la cui logica economica è ormai sconfessata perfino dai cialtroni che nella mia professione l'avevano rivendicata come l'unica possibile, misure che sono giustificate unicamente da una logica di carattere predatorio.
E non so se ci fate caso, ma l'intervista di Lars (er mejo amico di Federico Nero: noi abbiamo radici profonde nei poteri forti...) fa strame una volta per tutte di un altro argomento dei cialtroni nostrani, anche quelli titolati, che insegnano in prestigiose università, ovvero che il MES servisse a salvare gli Stati. Lars lo dice chiaro e tondo: il ricorso al MES serve a evitare una crisi del settore finanziario privato, evitando contagio sistemico. Insomma: vale quanto Claudio Borghi (ed io) da tempo sosteniamo, ovvero che i 60 miliardi di euro da noi corrisposti per "salvare gli Stati" in crisi attraverso vari veicoli (prestiti bilaterali, EFSF, MES), dei quali qui vi riporto il noto disegnino:
in realtà sono andati a sedare i dolori di pancia delle banche tedesche. Per gli smemorati, qui c'è l'articolo dove Mouzakis descrive il giro che i soldi hanno fatto nel caso della Grecia.
Quindi "salva Stati" una sega! Salva banche dello Stato che comanda, come peraltro persone di media cultura, che a scuola transitano per Machiavelli (magari senza fermarsi abbastanza, purtroppo) dovrebbero facilmente intuire.
La strada è tracciata, e del resto Draghi lo aveva detto: c'è il pilota automatico!
Perderemo tutto: dopo il nostro lavoro, le nostre case, il cui esproprio è salutato con concorde assenso da economisti "de destra" e "de sinistra"; i nostri risparmi, il cui esproprio dal 1° gennaio farà un salto di qualità, come ha detto Carmelo Barbagallo in Commissione Finanze (ricordate? "Liquidazione atomistica", aggressione della "massa non protetta"... Ve ne ho parlato qui, e Quarantotto ha approfondito qui).
Ma soprattutto perderemo, definitivamente, la nostra dignità.
E chi è l'autore di questo bel capolavoro?
Il backstage
Uno de passaggio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "QED 61: Black Monday?":
“Me, me! Adsum qui feci”: senza responsabilità decisionali e con altri
colleghi ho seguito il negoziato dell’Unione Bancaria, ho pianificato la
risoluzione delle quattro banche e, da ultimo, ho contribuito alla
predisposizione dell’intervento di Barbagallo (nel quale ho cercato di
impiantare alcuni timidi elementi di critica all’assetto istituzionale
europeo, forse colti nel suo post).
Le sono grato, tra le altre
cose, per aver chiarito che, dati gli attuali livelli di recessione e lo
stock di NPLs è un miracolo che non siano avvenute crisi bancarie di
proporzioni più vaste. Ma ovviamente altre crisi sicuramente seguiranno e
di dimensioni più importanti.
Aggiungo qualche osservazione su come queste crisi saranno gestite in conseguenza del nuovo quadro europeo.
1)
Concentrazione dei capitali. L’applicazione del principio secondo cui i
creditori della banca concorrono ad assorbirne le perdite farà sì che i
creditori si rivolgeranno alle banche più solide, ancora troppo grandi
per fallire o con sede in Stati che non le lasciano fallire; le altre
saranno spinte fuori dal mercato a colpi di spread sui tassi di
raccolta. I più grandi si mangeranno i più piccoli secondo il modello
della centralizzazione dei capitali. Ne avremo presto una prova, quando
si tratterà di comprare le quattro bridge bank ripulite delle attività
deteriorate.
2) Idealismo e Unione Bancaria. Chi ha negoziato l’Unione Bancaria confidava in due circostanze:
i.
L’Italia avrebbe continuato a gestire le proprie crisi bancarie in
house, tramite gli interventi del FITD. Non avevano fatto i conti con la
Commissione Europea, che ha fatto leva sulla disciplina degli aiuti di
stato e imposto l’assurda equazione secondo cui le risorse delle banche
sarebbero da assimilare a risorse pubbliche, solo perché è una normativa
- per di più, europea – ad imporre alle banche di fornire queste
risorse. Tra l’altro la disciplina sugli aiuti di Stato non è contenuta
nel pacchetto sull’Unione Bancaria (che anzi, consente gli interventi
del FITD) né è mai stata validata “democraticamente”, essendo contenuta
nei Trattati e in una serie di Comunicazione non vincolanti della
Commissione;
ii. il Single Resolution Mechanism, la seconda gamba
dell’Unione Bancaria, era stata pensata per mutualizzare i costi della
risoluzione a livello europeo. Sulla carta, l’Italia aveva di che
beneficiarne, visto la quantità di NPLs nelle sue banche; in cambio
avrebbe ceduto la competenza su queste questioni al Single Resolution
Board. Sennonché, anche qui – come nel caso del divieto di aiuti di
stato alle banche - è prevalsa una politica dei due tempi sfavorevole ai
nostri interessi: le competenze si accentrano oggi; i costi si
mutualizzerano tra otto anni, ossia mai o fuori tempo massimo per
risolvere la crisi in atto.
Scarsa capacità negoziale, connivenza
dei negoziatori a danno degli interessi nazionali, o utopismo? “Non
possum scribere in eum qui potest me proscribere”
3) Conseguenze
geopolitiche. Ci sono tutti i presupposti affinché la principale vittima
del nuovo quadro normativo sia l’Italia. Gli altri paesi periferici
hanno già da tempo avuto la loro dose di crisi bancarie. Per l’Italia
serviva un apparato normativo-istituzionale sufficientemente robusto.
Risolto il problema, i tempi saranno maturi per rivedere il
funzionamento del bail-in.
4) Il QE come piano B dell’Europa. La
BCE conserva la possibilità di acquistare il debito delle banche
nell’ambito del QE, anche se per ora i rischi ricadono per l’80% sulle
banche centrali nazionali e sono esclusi gli NPL. Non è da escludere,
però, che qualora il processo sopra descritto risulti incompatibile con
la dinamica politica (leggi, Marine Le Pen sopra il 40%), questi limiti
possano essere rimossi, in modo da addossare parte dei costi sulla BCE
via QE (è il punto di Munchau sul FT di oggi).
In sintesi: la
risoluzione delle prossime crisi bancarie sarà decisa a Bruxelles;
pagheranno i risparmiatori italiani; le banche tedesche si
impossesseranno di quello che resta; la BCE continuerà a giocare il
gioco del good cop.
Epimeteo
Postato da Uno de passaggio in Goofynomics alle 14 dicembre 2015 16:56
(...prima osservazione. Epimeteo ovviamente non è uno de passaggio, e il carattere antifrastico del suo nick è rivelato non tanto da quello che ci racconta di sé, quanto da un dettaglio: a differenza degli imbecilli, ha pazientemente aspettato per cinque giorni che il suo commento restasse in coda senza petulanti querimonie a base di "perché non pubblichi il commento di io?" Di questo lo ringrazio, ma l'intelligenza, come il coraggio, non è in effetti un merito, bensì una labile distrazione di Natura matrigna, che di tanto in tanto dimentica di non elargire ai mortali quello che da loro non possono darsi...)
(...seconda osservazione. Siamo ovunque. Ma veramente ovunque. Ovunque italiani che tengono alla propria dignità, occupando posti di rilievo, seguono questo blog. Questo non dimenticatelo. Quando saremo stanchi, basterà unire non solo i punti, ma anche le persone. Ma anche per questo, come per lo sblocco dei commenti, il momento lo decido io, e chi non lo capisce è un coglione - o Lenny, al quale non si può non voler bene...)
(...seguono le osservazioni meno importanti. Che lo scopo sia l'esproprio, noi qui non abbiamo bisogno che vengano a dircelo. Siamo partiti da questo presupposto! Ci sono però simpatici scopi - o magari anche semplici conseguenze - collaterali. Ad esempio, il fatto che l'Unione Bancaria favorisca la concentrazione monopolistica nel settore bancario. E quello che Epimeteo pone come problema, ovviamente i rampolli delle auguste dinastie piddine ce lo propongono come soluzione nei talk show di seconda linea - ancora non a Porta a porta, ma ci arriveremo. Ah, naturalmente questa è l'Europa di quel fascista di Spinelli, quello che voleva sospendere il metodo democratico durante le crisi - ma cazzo: perché parlate di Gelli? Parlate di Spinelli! È il suo piano che stanno realizzando. Gelli ha solo rubato qualche idea - e che voleva, ciliegina esilarante su una torta di merda "combattere efficacemente" le tendenze monopolistiche! (leggere per credere) Se non sapessimo che era finanziato dai servizi americani, dovremmo pensare che si stia rivoltando nella tomba...)
(...che l'aggressione abbia per oggetto l'Italia, anche questo non ci stupisce. Ricordate cosa vi ho fatto vedere a Pescara? La battaglia politica, in Europa, segue un asse orizzontale Parigi-Berlino, ma quella economica necessariamente un asse verticale, Berlino-Roma, e questo perché Italia e Germania hanno la stessa struttura di vantaggi comparati rivelati. Le loro imprese competono - ancora per poco - sui mercati esteri negli stessi settori, come ci ricorda il CEPII:
Il concorrente sul manifatturiero siamo noi, non la Francia, il cui vantaggio comparato nell'industria era declinato già negli anni '80 e il cui punto di forza è l'esportazione di servizi - punto di debolezza dell'economia tedesca. Noi dovevamo essere fatti fuori, e anche questa non è una novità.
Quello che pare sfuggire a tutti è che la condizione necessaria per essere espopriati di ricchezza è che questa ricchezza - case, attività finanziarie - ci sia, e in Italia questa ricchezza c'è, ed è stata messa su, in gran parte, proprio nel deprecabile periodo in cui "stampavamo moneta", per parlare come i cialtroni...)
Un abbraccio ai veneti
Ai cari amici imprenditori del Veneto, dai quali sarei dovuto andare oggi, ma mi sono rifiutato di farlo quando ho visto che l'evento prendeva una piega non costruttiva, mi limito a dire una cosa.
Voi avete difeso finora l'euro per due motivi: uno etnico e uno economico.
Il motivo etnico: purtroppo voi veneti prendete il meglio delle altre regioni italiane: siete spocchiosi come un fiorentino (prendete me ad esempio), e piagnoni come un napoletano. Voi credete veramente che se non vi avesse rovinato Campoformio (pianto), a quest'ora potreste competere da pari a pari con la Germania (spocchia), e quindi che se siete costretti a chiudere le vostre aziende la colpa non è del fatto che l'euro soffoca l'economia italiana, ma dello Stato ladro, dei terroni, ecc.
Preciso subito una cosa: voi non siete la Germania (perché non avete il suo peso geopolitico): siete meglio della Germania, e lo avete dimostrato tutte le volte che avete avuto le mani libere. E allora perché avete difeso un sistema che vi legava le mani?
Subentra il motivo economico: purtroppo voi imprenditori (rectius: i meno brillanti di voi) siete entrati nel simpatico schema Ponzi che qui descrive un vostro collega: le banche, pare, vi finanziavano se voi partecipavate alla loro ricapitalizzazione. Non è mica una novità, succede dappertutto. Sarà la magistratura a accertare i fatti e la loro rilevanza giuridica. Quella economica la si può intuire.
Ora, cari amici, vorrei farvi notare una cosa. Per anni avete creduto che, una volta entrati in questo giro, l'euro vi tutelasse, e questo perché persone prezzolate dal grande capitale (che non siete voi, e che è vostro nemico) vi dicevano che recuperare sovranità monetaria vi avrebbe fatto perdere dall'oggi al domani il 20% del vostro capitale. Una cosa che non è mai successa: mai e da nessuna parte una svalutazione è stata accompagnata da un pari crollo della ricchezza in termini reali (motivo e dati per l'Italia sono qui).
Lo capite ora che è l'euro che distrugge i vostri risparmi, e non il ritorno alla lira? Perché se lo capite, vi consiglio di dare un cenno concreto di appoggio a questo progetto. Se invece ancora non lo capite, mi dispiace, ma vale per voi quello che vale per gli altri: vi meriterete quello che vi accadrà. E vi accadrà, purtroppo per voi, per i vostri dipendenti, e per noi.
Questo dovevo dirvi, e per dirvelo non ho bisogno di ascoltare le supponenti menzogne di Brunetta. A voi documentarvi. Qui gli elementi li avete. Senza il vostro sostegno il paese non può liberarsi. Quelli che creano il valore di cui le banche altrui vogliono appropriarsi siete (anche) voi. Siete veramente sicuri che farsi espropriare da uno Stato altrui per odio ideologico verso il proprio Stato sia un'ottimissima idea? Perché se avete accettato l'euro è per questo: perché pensavate che avrebbe costretto lo Stato ladro a disciplinarsi (e per tutelare il valore nominale di quei risparmi che ora i tedeschi vi hanno detto in faccia che si prenderanno).
Amici: avete fatto una grossa stupidaggine.
Qualsiasi imprenditore ne fa: solo chi non fa non sbaglia.
Ma solo i grandi ammettono l'errore e si adattano alle mutate circostanze.
L'intervista di Feld è uno spartiacque: sta a voi capirlo e reagire con quella flessibilità che dal Brennero a Lampedusa è stata la vera ricchezza del nostro paese e che ci ha consentito di essere concorrenti temibili del paese che ora ci vuole morti (e anche questo ve l'ho documentato in mille modi).
Ve lo dico in un altro modo: un vostro sostegno a questo progetto di divulgazione e al think tank a/simmetrie è una delle poche speranza che avete di salvare la pelle della vostra azienda, e forse anche la vostra e quella dei vostri figli, perché non so se è chiaro: quella dell'amico Lars è una dichiarazione di guerra economica. Ovviamente non penso che verranno schierati i carrarmati sul Brennero, va da sé. Ma se non si capisce la violenza delle parole di Feld, si perde un pezzo importante del quadro. Non finirà bene, questo dovete cacciarvelo in testa, e, lo ripeto, ormai non sono più il solo a dirlo.
Per favore, rientrate in voi e capite chi è il vostro nemico.
Non l'impiegato al quale chi sapeva di poter facilmente eludere questa misura di vigilanza ha imposto i tornelli. Il grande capitale finanziario che ha distorto il mercato del credito inducendovi ad indebitarvi come se non ci fosse un domani e consentendo a inetti di entrare nei vostri rispettivi mercati, perché tanto le banche li finanziavano. Questo è il nemico, e di questo nemico solo io vi sto parlando in modo sufficientemente stentoreo da essere ascoltato. Quello che dicevo quattro anni fa oggi lo dice la Bocconi, che però continua a dire che dobbiamo piegare la schiena.
Siete d'accordo?
Tutti i gusti son gusti...
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
sabato 19 dicembre 2015
Ci siamo! Feld sull'esproprio (con backstage e un abbraccio ai veneti)
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Ma sui 300 circa MLD che ci servono, potremo prendere almeno, aggratisse i 60 già versati o come dice Boldrin, quelli sono una "mutua assicurazione" e quindi anche quelli soggetti ai vincoli della "Compagnia Assicuratrice"? E poi, ovviamente, salirà il "premio annuale" da versare, perchè saremo molto "sinistrati". Non mi voglio più incaZ2are, e nemmeno voglio più godere di ciò che meriteranno gli imbecilli, anche perchè ci andranno di mezzo anche i poveri cristi come noi; voglio solo guardare in prima fila, il momento del deep impact, in prima fila, non ci resta altro da fare. Poi ho un bel nucleo di pezzi rock da fare a piazza Navona, per arrotondare, a partire da Hotel California.
RispondiEliminaGrazie Alberto per la tua profonda analisi di una situazione che si preannuncia grigia. Non possiamo stare fermi di fronte ad un pericolo del genere. Di fronte ad un atteggiamento cosi' sfacciato , anche per gli intellettuali piu' euristi e filo €uropa oramai non puo che diventare imbarazzante perorare la loro causa. Svegliamoci e facciamo informazione. Non possiamo accettare di diventare colonia cosi' arrendevolmente!!!
RispondiEliminaBravo Alberto, grazie.
RispondiEliminaE coraggio, non è ancora troppo tardi: sarà troppo tardi solo quando a persone come te passerà la voglia di combattere.
Ai veneti, imprenditori e no, e agli italiani tutti, nota in calce: una poesia del grande poeta, veneto e italiano, Giacomo Noventa.
RispondiEliminaQuando Dio lexerà nel gran libro,
E nei nostri libreti,
Quel, che par esser fati a so imagine,
E prixonieri del tempo,
Se gà vùo da penar,
Dio, tuti, el ne graziarà.
Co se gera soldai dentro in trincea,
O a riposo o marciando o a l’ospeal,
E i compagni più veci ne diceva,
E parlaseli pur del so paese,
Dei campi e del lavoro lasài là,
Una storia d’amor,
Gerimo in tanti a no’ saver ancora
Quel che fuse una dona, e se ascoltava,
Se inventavamo un nome, e se moriva,
(Se imparava a morir…)
Ancuo lexendo, come i fuse vivi,
In Giacomo, in Francesco, in Dante e in altri
Cari poeti, o nostrani o foresti,
Me xè vignùo un pensier:
Che noialtri se sia come i coscriti
In una guera granda, e che i poeti
Sia come quei soldai che ne dixeva,
E parlaseli pur del so paese,
Dei campi e dei lavori lasài là,
Una storia d’amor.
O sono particolarmente imbranato io, oppure e' significativo che inserendo in google "CET1 ratio banche italiane 2015" non si riesca a trovare un documento minimamente serio (tipo tabella Nome Banca / Ratio) almeno nelle prime 15 pagine?!? Andreottiamente comincio a pensar male...
RispondiEliminaIl CET1 si calcola ci sono altri modi di valutazione dipende da diversi fattori. Ė meglio se CET1 o altro te lo calcoli da solo
EliminaP.S. x Bagnai, imprenditori Veneti... eddai su, sono artigianotti piuttosto che delegare si fanno martellare le unghie dei piedi. Li senti ripetere a pappagallo StatoLadrooooo
Vabbè #iostocondarwin
Più che condividere su Facebook non posso fare. Dopotutto, ci sono cose che, se potessero essere capite, non ci sarebbe bisogno di spiegare...
RispondiEliminaMa cosa serve ancora perchè si capisca il contesto? Forse Feld doveva mettersi il passamontagna in testa durante l'intervista per farci comprendere cosa ci sta per capitare? E quelli del fate presto pensano che le sterili ed ormai inutili recriminazioni ci possano far dimenticare che portano una reponsabilità enorme? http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-12-19/berlino-alza-muro-risparmio-104805.shtml?uuid=AC6eFfwB
RispondiEliminaRingrazio il prof.
RispondiEliminaUna cosa che ho capito avendo vissuto (vivendo) al Sud e al Nord: quando sei "morto di fame" vivi sempre alla giornata e le tue prospettive si accorciano.
Sei letteralmente miope.
Il clientalismo si moltiplica all'ennesima potenza.
Per questo mi faccio "baffo" dei tanti cari polentoni che reclamano una superiorità morale rispetto ai meridionali: ovvero mancanza del concetto della "ruota che gira".
Agli imprenditori veneti e a tutte le brave persone: se un politico è costretto a lavorare farà due cose:
a) le cose giuste per permettere di avere una società che progredisca;
b) mangiare
Questo VALE in ogni posto al mondo, non c'è Sicilia o Germania che regga.
Se un politico è spossessato del suo potere (vedi Sicilia con l'Unità e l'Italia con l'€Urss) allora:
1) farà mangiare gli altri
2) mangerà
Mi spiace ma il punto secondo sarà sempre presente.
La differenza la fa il punto primo..
👍mi piace
EliminaDa ex-leghista le do pienamente ragione, con un ulteriore dettaglio:
Elimina- i socialisti rubavano per sé;
- i democristiani rubavano per sé e per il partito;
- i comunisti rubavano per il partito;
- Bossi ed il cerchio magico rubavano al partito.
Dopo avere letto l’ultimo lavoro di Vladimiro Giacché mi sono anche ben chiare le conseguenze economiche dell’ Anschluss del Regno di Sardegna nei confronti del Regno delle Due Sicilie, avvenuto tramite quella serie di guerre imperialiste chiamate Risorgimento e la successiva imposizione di un’unica moneta a tutto il Regno d’Italia: lo stesso meccanismo con il quale, senza sparare un colpo, il IV Reich sta devastando il nostro amato Belpaese tramite l’Euro… chi l’avrebbe mai detto che la moneta può essere un’arma di distruzione di massa?
Sinteticamente perfetto.
EliminaPiù chiaro di così non potevi essere. Quest'ultimo post, se non è un problema, finirà in una cartelletta che sto preparando per la mia associazione. Conto di recapitarla direttamente al presidente. Poi vediamo che succede.
RispondiEliminaNon sono un economista ma..... Sono uno Psicologo quindi... Quante volte ho tentato di spiegare dettagliatamente, seguendo i suoi insegnamenti, a tanti imprenditori qui in Veneto? È vero non godo del suo prestigio e probabilmente sono un pessimo insegnante ma il passaparola è importante quando gli organi di Informazione non fanno il loro lavoro.. le risposte?: "guardi si sbaglia NON È LA MONETA" "Bagnai è un leghista che fa solo terrorismo".. Credo che potrà scriverlo a caratteri anche più grandi ma la maggioranza non capirà, e non c'è più sordo di chi non vuole sentire. La rabbia deriva dalla frustrazione, e in questo momento la mia rabbia è legata al fatto che il mio destino e quello dei miei figli coincide con la mancanza di presa di coscienza dei miei connazionali. Stiamo combattendo contro un ideologia davvero ben radicata e la sua professore è a mio parere un eroica impresa di guerra. Non molliamo.
RispondiEliminaChe spietata, impietosa nonché autentica fotografia dei miei conterranei...sono 3 anni che ad ogni cena ripeto a pappagallo le 4 cose che leggendo i suoi libri e qui ho intuito (appreso mi sembrava molto esagerato)...
RispondiEliminanulla, muro di gomma, spocchia e benaltrismo dall'alto della loro confusa sapienza!
Da sempre calpesti perche' divisi...
RispondiEliminaChe orribile canzonetta l'inno nazionale italiano!
Die Frist ist um. I veneti torneranno a emigrare, facendo gelati in Australia e altrove, ma anche noi.
RispondiEliminaUna piccola nota di ottimismo puo' venire dal calendario (a me piace sognare e ci tengo a precisare che non ho mai fatto uso di sostanze stupefacenti).
RispondiEliminaCapodanno 2016 cadra' di Venerdi' (che quindi sara' un giorno festivo, cosi' come Sabato 2 Gennaio e Domenica 3 Gennaio).
Ci sono quindi tutte le condizioni piu' favorevoli (ipotizzate in TDE) per chiudere con 'stocazzodieuro' il 31/12/2015.
Basterebbe infatti annunciare la mattina di lunedi' 4/01/2016 che le banche e gli sportelli bancomat non riapriranno per un po' (almeno fino al rifornimento degli ATM con le lire, che provvisoriamente potrebbero essere gli stessi euro di prima punzonati in modo da contrassegnarli indelebilmente come lire) mentre tutte le transazioni telematiche tra soggetti residenti potranno procedere normalmente con la nuova valuta legale.
Gennaio e' commercialmente un mese molto fiacco, per cui l'impatto sul PIL 2016 e gli eventuali disagi fino alla riapertura delle banche sarebbero minimi.
Un indizio significativo in questo senso e' quello che pare che il Governo ha intenzione di spostare il pagamento delle pensioni a Gennaio.
Io mi sto facendo una provvistina di contante, non si sa mai.....
Anche io voglio essere ottimista e aggiungo una dedica ai fateprestisti: fate presto! E poi annatevene aff......
EliminaNo, lo ritengo improbabile - occorrerebbe aver generato un clima di isteria sull'economia che ora non c'é. Troppo piccole le bance finora saltate e i "polli" arrostiti finora dipinti come biechi speculatori. No, con quale giustificazione potrebbero fare ciò?
EliminaNom sono per niente ottimista (ma questa è la mia natura). Però è anche vero che con la storia di banca Etruria & Co. il PD ha avuto un bel colpo, è stato colpito il bene più importante per le persone (il risparmio, anche se era sottoforma di obbligazioni) appartenete al principale rappresentante del suo elettorato: il pensionato conservatore medio. E infatti, dopo aver mandato avanti la stampa per testare il capro epiatorio più adatto, il governo ha cominciato (almeno pubblicamente) ad attaccare la Germania per scaricare il barile. Nel frattempo la Boschi (con il discorco di difesa della Sfiducia) ha dimostrato di essere una valida alternativa politica (che oltre ad essere forse più vicina ai poteri che contano seguirebbe il trend di potere femmineo attuale, vedi Merkel-La Pen-Clinton-ecc). Al momento l'unica salvezza può venire dalle ambizioni del sig. Renzi (ben consapevole di tutto questo). La domanda è: vorrà essere ricordato come liquidatore o come salvatore dell'Italia? Lo stava per fare Berlusconi, ma lui aveva un difetto, aveva molto da perdere (le sue aziende). Invece Renzi non avrebbe molto da perdere ma molto da guadagnare (certo ci vorrebbe un story telling alternativo, ma non sarebbe privo di mezzi per imporlo). In fondo, se si ispira ad Underwood, è perchè aspira al potere e non ha vile denaro.
EliminaTemo però che questa bella pippa mentale sia solo una pippa, temo che se le cose cambieranno, cambieranno per il peggio.
Purtroppo, non e' nemmeno un "esproprio". Quello, almeno per ora, nel nostro ordinamento prevede un "indennizzo" (42 Cost.). Questa e' una confisca. Ciau pepp.
RispondiEliminafantastico abbiamo "regalato" 50 miliardi al MES e adesso per ricapitalizzare le nostre banche glieli chiederemo in prestito ma loro non fidandosi di noi (ma i soldi non erano nostri?) ci commissarieranno. e quando accadrà ci sarà lo SStatista di Rignano che accetterà gli accordi a suo dire con dignità perché "l'Italia deve uscire dalla cultura della subalternità" (cit.)
RispondiEliminanemmeno in un dramma kafkiano
L'UE è un patto leonino.
EliminaAppello accorato, come al solito lucido, comprensibile, condivisibile. Non verrà raccolto. Né accolto. E il bello è che che i complici tutti di questo disastro comunque si salveranno. Sì, magari qualcuno perderà la sua azienda e qualcun altro il conto in banca, ma resteranno comunque inzeppati di cash. Invece molti di noi se la passeranno male. Molto male. Mi girano i coglioni. E in parlamento fanno le mozioni di sfiducia... Mi sento come all'inizio, fregato. La differenza è che ora sento l'imminenza del fatto. Mi girano proprio i coglioni.
RispondiEliminaNo Glass-Steagall non civiltà
RispondiEliminaIl quale in Italia si chiama legge bancaria. Le faccio i complimenti per l'implicazione, mi sembra perfetta (se non ho capito male): civiltà implica repressione finanziaria, in assenza dell'ultima oggi non può esserci civiltà.
EliminaNo Glass-Steagall no civiltà
RispondiEliminaIo,nel mio piccolo,vedo un grande progetto di concentrazione del settore della raccolta e gestione del risparmio,non diverso da quello in atto per le aziende manifatturiere e di servizi.Il contagio più sarà ampio e più avrà effetto,il panico è uno degli strumenti di distruzione delle banche piccole,poco efficienti e tutta la tirata sentita centinaia di volte,molti perderanno anche le braghe,altri correranno a mettere i soldi nelle banche grosse,forti,solide,che hanno passato gli stress test ed hanno cassiere dalle grandi mammelle.
RispondiEliminaDivide et impera. Capiranno quando sarà troppo tardi.
RispondiEliminaRubate ciò che vi è stato rubato,
RispondiEliminaprendetevi finalmente ciò che è vostro,gridava,
intirizzito,la giacca gli andava stretta,
i suoi capelli guizzavano sotto le gru
e lui gridava: io sono uno di voi,
cosa state ancora ad aspettare?Adesso
è ora,sfondate le barriere,
gettate la gentaglia a mare,
comprese le valigie,i cani,i lacchè,
le donne anch'esse e persino i bambini,
con violenza,coi coltelli,con le nude mani!
E mostrava loro il coltello,
mostrava loro la nuda mano.
Ma quelli della terza classe,
emigranti tutti,stavano lì fermi
nell'oscurità,si toglievano tranquillamente
il berretto e restavano ad ascoltarlo.
Ma quando vi deciderete a prendere vendetta,
se non vi muovete subito?
O forse non siete capaci di vedere del sangue
che non sia quello dei vostri figli e il vostro?
E si graffiava il viso
e si feriva le mani
e mostrava loro il suo sangue.
Ma quelli della terza classe
lo ascoltavano e tacevano.
Non perché non parlasse lituano
(non parlava lituano);
non perché fossero ubriachi
(le loro antiquate bottiglie,
avvolte in panni grossolani,
erano state da tempo scolate);
non perché avessero fame
(avevano anche fame):
Non era per via di tutto ciò.Non
era facile da spiegare.
Capivano,certo,quel che diceva,
ma non capivano lui.
Le sue parole non erano le loro.
Erano rosi da paure diverse
dalle sue,e da altre speranze.
Rimasero li in piedi,pazienti,
con i loro zaini,i loro rosari,
i loro bambini rachitici,
dietro alle barriere,gli fecero largo,
lo ascoltarono,rispettosamente,
e attesero,fiché non affondarono.
(Hans Magnus Enzensberger,La fine del Titanic,canto quinto)
Applauso, ma ho la sensazione che ormai siamo giunti all'Orizzonte degli Eventi, ancora pochi metri e, improvvisamente, cogliendoci di sorpresa, la forza gravitazionale del Buco Nero ci stritolerà irreversibilmente, euristi e non.
RispondiEliminaGrazie!!
RispondiEliminaMi chiedo solo se non si renderà prima o poi necessario un passaggio formale alla dittatura per portare a compimento il disegno accentratore. Assomiglia troppo al terzo Reich, prima o poi un passaggio formale sarà necessario. Voglio dire, quando gli zelanti funzionari della Commissione avranno finito il loro sporco lavoro, quando la ancillare Francia sarà diventata ancora una volta una riserva di svago e piacere per il teutonico annoiato, quando l'acquisto di aziende e capacità produttiva in Italia e nel centro-est europa sarà completato, come dovremmo chiamare questa cosa? Adesso la chiamiamo UE ma poi per tenere le cose in piedi sarà necessario un nuovo step e allora?
Ancora grazie per renderci meno schiavi e più cittadini.
Matteo
Adesso invocano il "voto responsabile", che altro non e' che il "voto unico" di domani.
EliminaPerò però. La nostra sagoma tedesca, scienziata ed economista non ha tutti i torti. In Germania ad es. non ci sarà bail-in giusto perché non ci sarà mai rischio di contagio : se no le banche tedesche come farebbero a comprarsi quelle italiane dopo bail-in e bad bank?
RispondiEliminaPerché?
RispondiEliminaIeri sera ero in pizzeria. Un commensale , professore di qualche cosa al liceo di qualche dove, se ne esce affermando che l’Italia si dovrebbe vergognare perché è l’unico paese al mondo in cui il PIL della mafia è di gran lunga superiore al PIL nazionale. (la gente non si ascolta…..)
Io , nonostante i calci sottotavolisti di mia moglie, sono andato in corto circuito ed il mio spirito si è dispiegato come uno spinnaker. …… e riporto la discussione sulla retta via.
Quando vedo che molti professori , non di primo pelo, divulgano delle assurdità così grosse e grossolane ad alunni e genitori penso che il ritorno ad una sana barbarie debba essere auspicabile .
Il sangue , prima o poi, come sempre nella storia, scorrerà....
Trattasi della nota SDEP (Sindrome Dell'Eurofilo Impazzito), da tempo oggetto degli studi di neurologia e che ha portato alla formulazione del Teorema del Gatto Cinese: "la capacità di comprensione delle dinamiche sociali, politiche ed economiche dell'euro è inversamente proporzionale al grado di istruzione del soggetto il quale, una volta colpito da SDEP, ha capacità cognitive inferiori a quelle di un gatto cinese indipendentemente dal numero delle laure (plurale alla De Curtis)".
EliminaChinacat
Chinacat
Il tentativo e' chiaro; papparsi il nostro sistema bancario, dopo averci deindustrializzati. Vedremo chi salvera' Deutsche Bank; fossi in loro non canterei vittoria.
RispondiEliminaHo un presentimento: la Cinaaaaa riservera' sorprese MOLTO negative nel 2016, e da li' potrebbe partire lo Tsunami; l'economia Americana e' in stallo, quella Spagnola gode del momento favorevole su €, tassi, ecc, e la mossa della FED (politica) potrebbe rivelarsi fatale (anche una marcia indietro potrebbe scatenare il caos sui mercati).
Le Banche Tedesche, e quelle Spagnole o Portoghesi o Greche non sono in salvo se la Cina collassa.
Voglio vedere come gestiranno l'implosione di piu' Paesi se dovesse mutare il clima con un fuggi-fuggi in stile 2008, ma amplificato. Se ricordiamo bene in USA fecero fuori Banche del calibro di Lehman e Bear Stearns, per non parlare di AIG, il super colosso in campo assicurativo.
Il problema Italiano sta nel tradimento della classe politica e dei presunti "intellettuali", e questo si' mi preoccupa.
Oggi siamo in una situazione molto favorevole alla UE; Euro basso, tassi pure, petrolio che vale meno della Levissima, ecc. Ma se il vento gira....
Purtroppo non vedo vie d'uscita qui in Italia perche' le elezioni, se mai ci saranno, sono troppo lontane, e quelle Spagnole sono come quelle Greche: inutilissime.
In cina c'è la dittatura. La dittatura non deve rispondere a un parlamento per spandere migliaia di miliardi in salvataggi bancari se necessario. Considerando in più che le riserve di dollaroni cinesi sono immense non avranno problemi di alcun genere. L'unica cosa che potrebeb accadere è che nel tempo tecnico di prendere i miliardi e darli a alle banche accada il crollo. Ma in virtu della dittatura se fosse necessario per salvare lo status quo politico potrebbero benissimo chiudere il mercato azionario, obbligazionario, imporre limitazioni di ogni sorte (esattamente come avvenuto quest'anno con il crollo della borsa). Devi ragionare col il loro sistema di governo, non con il nostro. Negli stati uniti il salvataggio del sistema finanziario si dovette scontrare con un congresso restio ad approvare tali misure. Alla fine apprò tutto come sempre, ma ci furono non pochi problemi.
EliminaScenario alternativo: 1- la Merkel dice "nein". 2- Renzi la attacca "pesantemente". 3- la Merkel cede e dice "fa pene" al fondo comune di garanzia. 4- tre giorni dopo crack di Deutsche Bank... l'ottimismo si è impadronito di me.
RispondiEliminaSaluti, e come sempre grazie, Prof.
La troi…ka dietro l’angolo
EliminaSe posso avrei anche una domanda oltre allo sfogo di prima.
RispondiEliminaIn caso di richiamo anticipato delle sofferenze se non si hanno le necessarie coperture cash il bene in ipoteca passerebbe alla banca? nel caso in cui la banca venisse poi assorbita da un gruppo estero, tale bene immobiliare sarebbe acquisito dalla nuova entità?
No, verrebbe venduto all'asta. Quindi tra qualche anno..
EliminaGrazie mille!!
EliminaIo ieri litigato con professore di scienze che credeva che il metodo scientifico fosse nato nel 1600!
RispondiEliminaScusate, credo che mi sfugga qualcosa nella logica di quanto sta succedendo. Ricapitoliamo:
RispondiElimina1) Non si possono salvare le banche con denaro pubblico perchè è considerato "aiuto di stato" e quindi contrario al principio di "libera concorrenza" tra aziende europee
2) Si può però chiedere formalmente l'aiuto "europeo" per salvare le banche attraverso il MES, cioè attraverso soldi pubblici che provengono dagli stati europei e sono gestiti d autorità sovranazionali
A me sembra che ci sia una contraddizione: che cosa rende il MES concettualmente diverso da un "aiuto di stato" che distorce la libera concorrenza?
beh, ovviamente non c'è differenza. Se non il fatto che per avere i soldi del MES devi essere "sottoposto a pesanti condizionalità", cioè vieni ricattato. A dimostrazione del fatto che l'obiettivo non è tanto evitare "gli aiuti di stato", quanto semplicemente evitare che gli stati possano continuare ad esistere.
EliminaIl problema è quello se è aiuto di stato? Marco erano un paio di mesi che non ridevo così; ottima battuta, sei un grande!
EliminaChe non è deciso e gestito dallo stato?
EliminaHai detto "autorità sovranazionali", aggiungo non elette.
Il punto è chi può distorcere e chi no. E visto che ci siamo, anche la democrazia oltre alla concorrenza.
La quota italiana nel MES è 125 mrd.
EliminaSe l'Italia fino adesso a speso ca. 60 mrd. ne rimangono 65.
Renzi prenda quei 65 mrd. Se la culona alias Feld dice no, fuori. Punto.
Il problema Renzi viene consigliato da un piccolo speculante a Londra tipo, cacciasestesso. Merkel da Feld è qui non ci sono paragoni. Merkel a intorno a sè gente molto preparata, Renzi invece un branco di dilettanti autolesionisti è autorassisti.
Renzi non è capace di alcuna visione. Non sa cosa sia e non gli interessa. L'unica cosa che arriva a comprendere è il becerume: la voce grossa coi deboli e lo scodinzolare ai forti, il tronfio compiacimento di se stessi e della propria combriccola. Per il resto è il puro nulla. Quindi non avrà mai il coraggio di uscire. Se dovrà essere lui ad agire in ultima istanza, siamo già bell'e fritti.
EliminaOrmai mentre leggo i suoi articoli, prof., o mentre guardo le interviste in tv tutto mi appare chiaro. Le parole dell'intervistato di turno mi appaiono ormai con le sottoscritte tradotte da questo blog.
RispondiEliminaIo sono pronto.
Ehi, ancora non l'avete pubblicato!
RispondiElimina:-)
si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (cit.)
RispondiEliminaA proposito del post di Quarantotto citato dal prof. (qui un link). La più grande previsione azzeccata da goofy è stata questa frase detta su Tito Boeri dopo Atreju: se difende l'idea sbagliata è solo perché, da economista del lavoro, ha ragionevoli prospettive di essere chiamato a gestirla.
RispondiEliminaBoeri è il volto pulito del massacro, è Himmler.
"...nel complesso di questa "trasparente" manovra "condizionale" tedesca, pensioni e prestazioni previdenziali assicurative tedesche, per la più parte possibile, dobbiamo contribuire a pagarle noi.
NATURALMENTE, VIGENDO IL PAREGGIO DI BILANCIO, ATTRAVERSO LA RINUNCIA AL NOSTRO WELFARE E QUINDI, INNANZITUTTO, AL NOSTRO SISTEMA PENSIONISTICO.
Capite?
Questa è l'unica €uropa dei trasferimenti che vi stanno preparando e che presto vi ritroverete a vivere, senza aver potuto mai avere una qualche forma di protezione e di tutela dell'interesse nazionale.
Questa è la pace e la cooperazione del grande "sogno" €uropeo che avete tanta paura di perdere!
Questo, tra l'altro, ci fa comprendere come e perchè, in questi giorni, i nostri "responsabili" della spesa pensionistica si stiano affrettando a proporre di tagliarla e di sottoporla a limiti e decadenze, in modo da poter risparmiare sulle erogazioni e consentire al bilancio della Stato italiano, via interessi crescenti sul debito, di poter meglio contribuire, coi soldi dei contribuenti italiani, al pagamento delle rendite finanziarie di banche e risparmiatori tedeschi."
Ci siamo. Ieri ho appreso che stanno bussando alla mia porta. L'azienda per la quale lavoro, una delle più grandi e solide nel suo settore (proprietà di maggioranza e gestione italiana) passerà probabilmente molto presto in mani straniere (solito fondo ammericano).
RispondiEliminaL'eurone, come si sa, ci protegge, per cui purtroppissimo i nostri imprenditori non ne hanno più in tasca, sicché ne avranno sempre meno e i profitti volano via, prendendo la stessa strada della nostra democrazia.
Posso "consolarmi" pensando che non ho aspettato questo momento per capire qual è, in Italia, l'unico luogo di resistenza. Seguo questo blog dall'inizio e dall'inizio (se la memoria non inganna) contribuisco come posso al progetto di a/simmetrie. E l'anno prossimo cercherò di farlo anche come "non posso", perché questa era e resta la scelta giusta: dar lievito a un progetto che ha dato e continua a dare frutti.
Credo non sfugga ai più che se il nostro Epimeteo "di passaggio" ha scelto questo luogo per farci sbirciare dietro le quinte una ragione c'è.
E se ho colto il senso della sua firma, gli dedico questa massima che sicuramente conoscerà: tyrannum licet adulari, tyrannum licet decipere, tyrannum licet occidere.
Buona resistenza a tutti.
A proposito di bail-in e Veneto, da un quotidiono oggi: "Altro che banca Etruria e le altre tre banche-nane del centro Italia. A gennaio potrebbe venire giù ben di peggio: un gigante da 517 filiali in Italia, di cui 354 al Nord, e 65 all'estero. Veneto Banca potrebbe essere la prima, a inizio 2016, a sperimentare i meccanismi del "bail-in" europeo." C'è poco da aggiungere! Sarebbe interessante sapere quanti imprenditori veneti si trovano in portafoglio azioni e obbligazioni di questa banca.
RispondiEliminaQui si può già parlare di dimensioni sistemiche.
EliminaRenzi non si può permettere giochetti.
Nei Palazzi alti italiani dovrebbero suonare le sirene.
Qui ci vuole un assemblea d'urgenza nazionale, subito.
Non voglio certo replicare argomenti di chi sul tema dell'incompatibilità della nostra Costituzione con i Trattati dell'Unione Europea e con l'adozione della moneta unica ha scritto e continua a scrivere pagine importanti, anche di recente. Autori che ho conosciuto grazie a questo sito. Mi permetto però di ricordare queste parole: "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme". Sono state scritte il 19 maggio 1947 da un gruppo di Costituenti coordinato da un deputato democristiano dell'Assemblea Costituente di nome Zerbi. Riporto uno stralcio dell'intervento di questo deputato, che era stato già docente universitario alla Bocconi (per poi passare alla Cattolica di Milano), nella predetta seduta del 19 maggio 1947: "Il risparmio delle classi ricche, per le sue stesse dimensioni e per la conoscenza che la ricca borghesia possiede delle multiformi vie di investimento e reinvestimento, sa ben trovare da solo impieghi che lo difendano dalla svalutazione monetaria e bene spesso sa volgere la svalutazione medesima a proprio vantaggio. È invece il piccolo risparmio delle classi popolari, il quale spesso indugia forzatamente nelle forme più semplici dell'investimento monetario — nel deposito bancario, nel titolo di Stato, nell'obbligazione — che più si è trovato esposto alle intemperie della moneta, le quali hanno caratterizzato questo ultimo trentennio e lo hanno gravemente sinistrato nella prima guerra vittoriosa e lo hanno annichilito dopo questa seconda sfortunata guerra. Per la sua stessa limitata entità individuale e per la scarsa conoscenza che il piccolo risparmiatore popolare ha delle svariate possibilità del mercato finanziario, i singoli piccoli risparmiatori continuerebbero anche nel futuro a non sapere difendersi da soli contro eventuali ulteriori bufere monetarie". Il contesto in cui si dibatteva era evidentemente quello delle macerie dell'immediato dopo-guerra, quando consistenti strati della popolazione - quelli più deboli, certamente, ma non solo - si erano impoveriti al punto da essersi ridotti, per talune situazioni, al baratto. Ma fu proprio quell'esperienza a spingere i rappresentanti del Paese in quell'epoca storica ad inserire un anticorpo nella Carta Costituzionale, un presidio, una difesa a vantaggio delle classi più deboli e dei cosiddetti ceti medi e della loro virtù al risparmio, per evitare che nuove intemperie, di qualsiasi natura ("in tutte le sue forme"), lo azzerassero nuovamente in futuro. "La Repubblica tutela il risparmio in tutte le sue forme": è una frase talmente semplice, che non mi pare che sia richiesto un particolare acume per coglierne il significato. Pezzo dopo pezzo stiamo assistendo allo smantellamento di un edificio eretto dopo la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale sulla scorta di quella drammatica esperienza e degli anni che l'avevano preceduta. Parafrasando una battuta di Star Wars - episodio III, è così che muore la Repubblica, passando dagli autorevoli Zerbi agli autoritari zerbini, sotto scroscianti applausi.
RispondiEliminaIo ho avuto a che fare con l'API quando ero imprenditore: non nutro molte speranze che quelli che pure sono quelli maggiormente massacrati dall'euro cspiscano; per loro è tutta colpa dei sindacati e di quelli checse sò magnati tutto. Lo ripetavano come un disco rotto. Certo in questi ultimi 30 anni hanno subito dai media un lavaggio del cervello non indifferente, ma quando la realtà stride in modo drammatico da come te la raccontano e ti trovi con le pezze al ...sedere, qualche domanda te la dovrai pur fare!!! Il vero dramma è che si danno sempre la stessa risposta di cui sopra.
RispondiEliminaChe schiava di Germania iddio La creò..Gianni z.
RispondiEliminaMio padre mi ha insegnato ad andare con quelli migliori di me..ed a pagargli le spese. E' poco rispetto a quanto ricevo, ma almeno quanto verso alla Rai per il canone mi sento in obbligo di donarlo.
RispondiEliminaDa imprenditore Veneto la ringrazio x quello che sta facendo.
RispondiEliminaEvviva ! Anche in Banca d'Italia, qualcuno che comincia a capire e ad uscire allo scoperto, seppur in ritardo, si vede.
RispondiEliminaAncora molto tristi, invece, gli interventi di Signorini, questa mattina, su Omnibus - La7.
Io vorrei solo confermare il tentativo di scaricare i primi effetti della crisi sulle banche piccole e, in particolare, sulle BCC (dove lavoro).
Solo dopo aver protestato vivacemente, su Econopoly24 hanno tolto il logo delle BCC da un post che trattava gli scandali ed i problemi di Banca Etruria e tutti i liberisti di riserva (quelli che si definiscono colti, preparati e indipendenti - ovvero la claque di Giannino) portano il loro contributo alla causa delle grandi banche, meglio se con sede in USA.
Per noi si prospettano tempi duri ma siamo qui, sempre più numerosi, con la voglia di lottare.
Preferisce Feld a Brunetta, come biasimarla: molto meglio i poteri forti dei poteri corti.
RispondiEliminaUna segnalazione dal Sole 24 Ore - Adriana Cerretelli - che ha riportato, testuale:
RispondiEliminaDel resto Mario Draghi ieri ha ribadito con forza l'urgenza del terzo pilastro sulla sicurezza dei depositi fino a 100.000 euro, paventando, nell'inazione, anche il rischio di downgrading delle banche.
Non si capisce se è una battuta comica o una minaccia, dall'alto dell'appartenenza a Goldman Sachs ed ai club dei grembiulini.
Chiunque lavori nella finanza sa che, alle agenzie di rating, cosa accada ai risparmiatori con meno di 100.000 euro, non interessa nulla, visto che i loro clienti sono gli investitori istituzionali, esclusi dai salvataggi di ultima istanza.
Ma se in realtà le agenzie di rating sono degli strumenti di pressione, in mano al potere finanziario, allora la minaccia di Draghi (se vera), potrebbe interessare ai magistrati di Trani
Herr Feld(webel) vi ricorda il regolamento della caserma comune europea....
RispondiEliminaCapitalismo, lotta di classe, Guerra, Legge, dipendente Folagra. Leggendo il post del prof. Bagnai, queste sono le parole che mi venivano in mente. Sulle prime non mi soffermo, già è stato detto dal prof. e da molti ottimi commenti.
RispondiEliminaIl dipendente Folagra, penso che se lo ricordino in molti, era il dipendente comunista nella fabbrica in cui lavorava Fantozzi.
Predicava il verbo marxista in tutta la fabbrica, era evitato come un lebbroso dai colleghi, tutti del ceto impiegatizio, il famoso ceto medio, mentre il megadirettore, socialdemocratico, lo guardava con la benevolenza che il potere riserva alle persone innocue (“il nostro caro dipendente Folagra”…).
Ecco in Fantozzi c’era già la spiegazione del perché gli altri, in maggioranza, non ci ascoltano: molti, come Fantozzi, semplicemente hanno terrore ad ascoltare idee nuove, soprattutto se le percepiscono come diverse da quelle che muovono il branco; altri semplicemente ritengono che non convenga esporsi, pensano di essere furbi così e in definitiva pongono in essere un comportamento che, secondo una logica microeconomica, è perfettamente logico ed efficiente. Il fatto che dentro di loro, adesso, hanno capito che la casa la perderanno pure loro non cambia il loro modo di pensare, essere e agire.
Personalmente, non vedo problemi in ciò, le rivoluzioni si fanno col 10%, gli altri seguono quando percepiscono che è cambiato il vento.
La dignità l abbiamo persa da tempo.
RispondiEliminaNoi italiani e non solo.
Ma noi più di altri.
È tempo di riprendercela piuttosto.
Verrá la Troika e avrá i tuoi occhi.
RispondiEliminaHo letto l'intervista di Fubini (che in un tuit di risposta sotto il link dichiara di essere ancora "assolutamente" a favore dell'euro, esprimendo così una sorta di credo quia absurdum) e mi è venuto in mente quanto ci ha detto Luciano Canfora al Goofy4 : "Atene, capofila di un impero che sfrutta gli alleati, li spreme, quindi il popolo di Atene è, come dice Tocqueville, un'aristocrazia allargata, che si giova delle ricchezze che cava dagli alleati diventati sudditi".
RispondiEliminaE gli alleati diventati sudditi siamo noi.
A proposito di Fubini, a me sembra che nell'intervista, come ha fatto notare il prof nel suo post, sia molto informato e che non l'abbia nascosto, ponendo domande anche particolari quasi che l'intento fosse far uscire allo scoperto Feld e di dire le cose come le ha dette.
EliminaTutto questo non mi è chiaro, non mi convince, mi pare inusuale
Invece a me sembra abbastanza coerente con la linea portata avanti dal Grande Vecchio, Eugenio Scalfari, ribadita nell'ultimo sermone domenicale: "...verso quell'Europa federata senza la quale tra pochi anni il nostro continente diventerà una nave fragilissima in tutte le tempeste e i suoi Stati nazionali non saranno altro che barconi stipati di gente in preda ai marosi e senza alcun peso politico nel mondo della società globale." Obiettivo da realizzare attraverso l'ulteriore cessione di sovranità degli Stati, a cominciare dalla "nomina di un ministro del Tesoro europeo", oltre ad "una cessione di sovranità della Difesa e della politica estera europea". Questo il governo tedesco non lo vuol fare e allora giù a criticare la Germania cattiva che si rifiuta di completare l'Unione bancaria, che pure ha sottoscritto, e tanto invocata dal buon Draghi. E bene ha fatto Renzi a dare "una vera e propria zampata nei confronti della Germania." Ricordando "le vicende del dissesto della Deutsche Bank, il primo istituto tedesco che fu messo sotto sequestro in tutti i Paesi europei dove c'era una sua filiale; fu salvato con l'intervento del governo tedesco ma poco dopo entrò in crisi la Dresdner Bank e infine la Commerzbank. Altrettanti dissesti hanno colpito quasi tutte le Landesbank. Insomma un Paese, la Germania, che non può certo dare lezioni in materia bancaria..."
EliminaInsomma, come sempre, decisi verso il traguardo (auto) stabilito e giù legnate a chi punta i piedi.
@Bruno
EliminaLa linea di Scalfari è: "Abbasso i nazionalismi bellicosi e cattivi, facciamo con urgenza l'Impero Europeo per affrontare la guerra con i BRIC."
Lo è sempre stata e siamo d'accordo. Ma oggi si direbbe che la forza e il prestigio di Scalfari siano in ribasso, più vicini a quelli del cardinale Bertone che a quelli di un Grande Vecchio. E anche il Corriere è per l'appoggio al Renzi duro, aggressivo e antitedesco. Credibile quanto un personaggio di Alberto Sordi.
Allora? Allora mi mancano informazioni, quindi aspetto e continuo a guardare i rapporti di forza.
Approfitterei dell'ospitalita' del padrone di casa, se quest'ultimo lo consente, per chiedere ad Epimeteo se ritiene che la Banca d'Italia sia effettivamente indipendente dal governo di turno o piuottosto, come io credo, ad esso assevita ( e non da ora). Quanto dell'asservimento discenda da subalternita' e quanto da comunanza di ambienti ( non so, aver frequentato le stesse scuole e letto gli stessi libri, etc), non so decidere; del resto, i suoi vertici da chi sono nominati? E, per di piu', da qualche anno non piu' a vita? Sara' un caso che l'ultimo Governatore che avesse osato esprimere qualche perplessita sull'euro sia stato Fazio? L'idea che mi son fatto e' che questa balla dell'indipendenza sia una favola
RispondiEliminaconcordata per offrire, eventualmente, al pubblico il capro espiatorio di turno (un po' come il vincolo esterno), lautamente pagato per questo, ovvio. Di tutto quello che vediamo, dall'euro all'Unione Bancaria cosi' congegnati, dobbiamo ringraziare percio' solo i governi succedutisi negli anni, via via sempre meno eletti. Con cio', non ho ancora deciso se l'asservimento sia un disvalore o meno, certo sarebbe meglio se fosse trasparente ( no capri espiatori), mi limito solo a pensare che esiste. Mi scuso anticipatamente per errori e accenti, dovuti alle bizze del mio correttore automatico.
Il governatore è nominato dal Presidente della Repubblica, su proposta del presidente del consiglio. Se non ricordo male però, la dottrina ritiene che qui il potere non sia di semplice controfirma, ma rientri tra le attribuzioni di sospensione dei poteri del governo, del Presidente della Repubblica. Correggetemi se sbaglio, il Governatore coopta, atraverso il Consiglio (consiglio di amministrazione) il proprio direttivo all'interno della pianta organica della stessa Banca d'Italia (con un atto interno, immagino, ma, realisticamente, in concordia con gli indirizzi del Governo; non ultima, è importante l'anzianità i servizio) . Dura in carica sei anni. Qui, molto languidamente, trovi la scarnificazione: https://it.wikipedia.org/wiki/Governatore_della_Banca_d%27Italia
EliminaNon posso fare a meno di pensare a quando c'avevamo Enrico Mattei. Diceva: "Per me i partiti sono come i taxi: li utilizzo, pago il dovuto, e scendo.”
RispondiEliminaLa classe politica era corrotta ma riusciva ancora a difendere gli interessi del popolo italiano.
Oggi, la corruzione c'è ancora, ma la nostra classe politica conta di riuscire a debellare il fenomeno, se non ci saranno soldi per corrompere sparirà pure la corruzione.
Si prenderanno Finmeccanica, Eni, Enel...
Si prenderanno pure i monumenti, l'arte, il paesaggio...
Sui libri di storia compariranno i nomi dei responsabili, dei complici, degli odiatori dell'italia, in nome di quel vincolo esterno che ci avrebbe resi migliori. CHE SCHIFO!
Qualche volta, per distrarmi dalle incazzature del traffico stradale e delle code, ascolto e mi incazzo con radio 24 (masochismo...);tralasciando i vari Giannino che:"la corruzione abbassa il PIL", di tanto in tanto alcuni ascoltatori chiamano in diretta per affermare che:"magari fossimo governati da Berlino!"(quasi sempre imprenditori veneti).
RispondiEliminaAdesso, con le imminenti elezioni spagnole, il nuovo mantra è:"la spagna sta crescendo tanto, vedi, le riforme funzionano";purtroppo molti spagnoli ci credono spingendo un partito di centro molto liberista.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pasubio
RispondiEliminaIl Punto 1 del post di Epimeteo, relativo alla Concentrazione dei capitali, mi pare che sia l'obiettivo di breve periodo del Potere, e cammini spedito, oltre che nei provvedimenti normativi (v. riforma del credito cooperativo), sulle gambe dei media.
RispondiEliminaAd esempio, su Omnibus - La 7 è da quando è scoppiato lo scandalo delle 4-banche che si da ampio e ossequioso spazio a giornalisti e banchieri che esaltano l'oggettività, l'asetticità nell'erogare credito, il distacco dal territorio, oltre che ovviamente la solidità patrimoniale, delle mega-banche rispetto alle "banche del territorio", fallite perché sprecone, corrotte, colluse con la politica, "prigioniere" del territorio...
Ahimè, anche in questo caso occorre togliersi il cappello di fronte alla strategia comunicativa del Potere, che fa in modo che le norme e i fatti più dannosi al popolo siano sostenuti dalla "pubblica opinione" ...
Vabbe' mi compro la macchina nuova. Quel poco che avanza, un lingottino d'oro nel muro. La corsa agli sportelli, piu' che preoccuparli, mi sembra funzionale al blocco dei conti.
RispondiEliminaMi chiedevo e spero che qualcuno abbia la pazienza di rispondemi: ad oggi un possessore di azioni o obbligazioni di Veneto Banca è in grado di venderle oppure già ci sono difficoltà?
RispondiEliminaPurtroppo da ben due anni (quando avevo capito che la faccenda puzzava) sto tentando di vendere le mie azioni V.B. Niente da fare! E' un muro di gomma...
Eliminal'unica cosa che ho capito dall'assemblea di ieri e' che agli azionisti tocca mettere mano al portafoglio con un aumento di capitale di unmiliardodieuro per non farla saltare.
Eliminametti altri soldi per non perdere l'investimento iniziale per poi perderne di più' dopo? spero di no, sarebbe un duro colpo per l'economia dell'intero territorio e non solo.
a proposito di imprenditori veneti che hanno i conti dell'intera famiglia piu' quelli dell'azienda in un'unica banca (es pop Vicenza) , consigliare loro di aprirne anche in un'altra ,sentirsi dire: "il commercialista mi ha fatto vedere un articolo del Sole24h che dice che la banca in essere e' sicura", non solo mi fa cadere le braccia ma (forse) mi fa pensare che l'euro ce lo meritiamo tutto.
Grazie ad entrambi per le informazioni, è solo per avere maggiore chiarezza sullo stato dell'arte della vicenda da chi ha notizie diciamo "di prima mano".
EliminaE niente, proprio non ce la fanno ad evitare l'autorazzismo. Un meraviglioso "facciamo come", recte, "avremmo dovuto fare" come gli USA con Citibank. Dimenticando, però, il piccolo dettagliuccio dell'art. 107 Tfue in materia di aiuti di stato (valido, peraltro, solo per l'Italia, vedi Feld). http://www.corriere.it/economia/15_dicembre_20/banche-scorciatoie-illusioni-59993ea4-a6e7-11e5-9876-dad24a906df5.shtml
RispondiEliminaOvviamente, non una parola sulle cause della crisi da Npl
Questo blog, ma anche quello di quarantotto, ci forniscono formidabili anticorpi contro la disinformazione. Peccato, però, che non siano altrettanto efficaci contro l'acidità di stomaco
Arriva Babbo Natale anche per loro.
EliminaMi raccomando, amici del Corriere, a stecchetto sotto le feste, potreste rientrare a gennaio e scoprire che non siete più della taglia giusta:
"Gli interventi sul costo del lavoro previsti da Rcs nell'ordine dei 15 milioni di euro nell'arco di piano saranno il risultato, spiega l'azienda, di una riduzione lorda di circa 40 milioni tramite "right-sizing delle funzioni corporate e di supporto e semplificazione dei processi, ricorrendo anche ad accordi sindacali", "compensata da andamento inerziale e nuove assunzioni per circa 25 milioni"."
Un capolavoro di neolingua, a confronto le clausole corpo 6 di un contratto di vendita di obbligazioni subordinate di una banca sono un esempio di chiarezza.
Tra le righe, l'articolo ci ricorda che i liberisti made in US non spezzettano la banca in crisi cedendola ai pescecani sulla piazza, ma la finanziano e la ristrutturano (magari cambiando un po' i vertici, a volte mandandoli pure in galera)ricavandoci pure un profitto.
EliminaEcco, se proprio voi fare il liberista almeno copia da quelli giusti!
E allora...Buon Natale! Io vengo qua / che ci sarà / chi un poco danzar mi farà
RispondiElimina(Alessandra/Cassandra da Firenze...addio Carola / Carola addio)
sbaglio o ieri c'e' stato uno sciopero dei dipendenti della GDO?
RispondiEliminaperche' non me ne sono accorto.
ho sentito parlare in tv una mummia che diceva di difendere gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici ( gli schiavi moderni) ma i super e i centri commerciali erano strapieni e con il personale a pieno regime.
ma i piccoli commercianti devono chiudere tutti, essendo "padroni" , evasori e i due o tre dipendenti per attività non hanno in tasca la tesserina del sindacato, mi diceva vent'anni fa una dirigente Cisl.
dov'erano quando si decidevano le domeniche sempre aperto e la "tua domenica,cara commessa,e' il mercoledì!"?
con l'apertura domenicale si aumenterà' l'occupazione! dicevano i collusi con il grande capitale della Grande Distribuzione.
Buone Feste!
A te ed alla coorte ed al comandante.
EliminaMi ricordo bene le discussioni, tanti, troppi anni fa ormai, che "io lavoro, mica c'ho tempo di andare al super in settimana, era ora che aprissero la domenica". Adesso, da disoccupati, ce l'avrete il tempo, eccome.
EliminaIt's bail-in, belìn.
RispondiElimina...geniale!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuonasera professore,
RispondiEliminala ringrazio per l'incessante sforzo. Per la prima volta dopo 2 anni mi sento di pubblicare un commento, perchè nonostante io viva in Svizzera da 4 anni, purtroppo dopo questo post mi sento ancora piu' preoccupato per la situazione a breve termine del nostro amato paese. Il riferimento a grandi banche italiane prossime a saltare mi fa restringere il campo... pensare che il danno possa essere sistemico mi fa tremare i polsi. Il paese é fragile dopo 7-8 anni di crisi e torniamo alla casella di partenza (la banca che fallisce) senza che ci siamo ancora ripresi (e non potevamo riprenderci). Non so se condivide questo pensiero, ma mi sono concentrato sul "cui prodest". L'orizzonte che lei ha descritto in questo post, potrebbe cambiare le carte in tavola per le elite del paese? Voglio dire, lei ha gia' svelato in post precedenti che alla bancarotta (o salvataggio...) delle banche il sistema euro potrebbe saltare per la necessita' ricapitalizzare gli istituti di credito. Se l'armageddon avvantaggiasse soltanto i creditori stranieri e comportasse ingenti perdite ANCHE per chi adesso tiene i fili, potrebbe essere che l'establishment cambi direzione. Mi spiego meglio. Io sono piu' che sicuro che le cose che lei pubblica da anni sono ormai piu' che note a chi riveste un ruolo nelle decisioni (sempre che non lo sapessero da prima). Ma se il sistema bancario adesso rischia di essere coinvolto in crisi sistemica in cui tutte le banche hanno da perdere per via del panico generato da una risposta alla Troika maniera (tardi e male), gli azionisti idem, e gli industriali vedessero crollare il valore dei titoli per via di una nuova crisi generalizzata per via di una nuova e piu' pesante austerita'(ovvero "l'armageddon" di cui sopra), questo non potrebbe spostare la politica verso posizioni di abbandono della moneta unica? Certo, ci sono sempre quelli che hanno da guadagnare, si portano (o gia' si avevano) i soldi fuori e la stessa vicenda greca insegna tante cose.
Io penso che a saltare non sarà il sistema bancario, ma saranno i depositi dei risparmiatori ad essere spremuti. Come impone la norma sul bail in, la troika gestirà la ricapitalizzazione degli istituti bancari con i soldi dei depositanti, degli obbligazionisti e degli azionisti. Nel frattempo chiederà come prezzo da pagare il taglio drastico della spesa pubblica, mediante la privatizzazione della sanità e la demolizione del sistema pensionistico, con un robusto taglio dei salari dei dipendenti. Perché la macchina della deflazione deve lavorare fino in fondo. Occorre soltanto trovare un gioppino autorevole per svolgere il compito politico più arduo, quello che possa permettere di raccogliere il consenso da destra a sinistra dello schieramento del PUDE. Uno come Mario Draghi, per esempio. Paese desertificato con distruzione del ceto medio produttivo ancora esistente, aziende migliori in svendita, emigrazione, salari e pensioni da fame: questa potrebbe essere la prospettiva non troppo lontana per l' Italia. Noi ne siamo consapevoli. Ma chi vive intorno a noi, lavora con noi, abita vicino a noi, cammina per strada a Natale accanto a noi, cosa ne sa e cosa pensa del proprio futuro e di quello dei propri figli e nipoti ?
RispondiEliminaCaro Prof, la ringrazio per aver voluto accostare il mio nick alla parola coglione;peraltro tanto affetto da parte sua è immeritato. Comunque sia io non ho mai "forzato" verso decisioni politiche del, diciamo così, movimento di coscienza che Lei ha magistralmente creato, alimentato e portato ai livelli che conosciamo.
RispondiEliminaLa invito pertanto a saper riconoscere meglio gli amici dagli utili idioti, quelli per intenderci che battono le manine ad ogni suo sospiro.
A proposito, dalle parti di Fassina tutto tace? Oppure sotto sotto...
...ma con una congiunzione disgiuntiva! Mica ho detto è un coglione QUINDI è Lenny! Se lo pensassi lo avrei detto, lo sai.
EliminaLectio Magistralis di Enrico Letta sul FQ di oggi 20/12.
RispondiEliminaCherry picking ed estrapolo la perla migliore: "...altrimenti nessuno di noi, da solo, conterà nulla tra dieci anni di fronte alla Cina o all'India". La premessa non la cito ma è scontata.
Questo è il signore che sicuramente è stato votato in massa in area Popolare Etruria, e molto probabilmente in veneto dove "il problema non è l'Euro".
Mamma mia!
Sono veneto, e in Veneto non abbia di certo votato Letta. Votiamo troppo PD, troppa Lega e poco purtroppo movimenti regionali autonomi.
EliminaTranquillo Prof. so badare alla sostanza.Resta l'incognita Fassina. Tutto tace?
RispondiEliminaDovresti badare più alla forma e meno a Fassina.
EliminaRisposta chiara, come sempre.
EliminaCaro Lenny, stia attento ad insultare migliaia di persone.
RispondiEliminaPerché sa.. ci si deprezza subito
in questo scenario qualsiasi partito o leader politico che si muove senza una nuova legittimazione popolare è morto dopodomani: renzi manda a mucchio la riforma costituzionale e si va ad elezioni nel 2016?
RispondiEliminaScusate, io sono ignorante quindi so di non sapere quindi mi informo o chiedo. Se chi ha lasciato il commento è Epimeteo, Prometeo chi sarebbe?
RispondiEliminaUn saluto da Verona. Qualche imprenditore ha cominciato a conoscerla e apprezzarla anche da qui. Ne ho conosciuti un paio che la stimano molto, speriamo sia un bell'inizio.
RispondiElimina"Eppure, l'assicurazione comune, che riguarda i depositi al di sotto dei 100mila euro, esenti dalle regole europee sul bail-in, ma possibilmente a rischio nel caso di un crac bancario di gravi proporzioni, è una componente essenziale dell'unione bancaria, che tutti i Paesi, Germania compresa, hanno sottoscritto." Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-12-19/berlino-alza-muro-risparmio-104805.shtml?uuid=AC6eFfwB
RispondiEliminaQuindi significa che nessun risparmio è tranquillo. Io comincio a correre subito agli sportelli.
Segnalo che il Foglio ha copiato paro paro in un articolo l'impianto di questo post, naturalmente senza citarlo. Gliel'ho fatto notare nei commenti. Chi ne ha voglia si unisca, rompiamogli le scatole. http://www.ilfoglio.it/esteri/2015/12/21/merkel-renzi-germania-ha-dichiarato-guerra-all-italia___1-v-136275-rubriche_c287.htm
RispondiEliminaFinalmente la troika apertis verbis: degna conclusione di una storia stucchevole, ben rappresentata da Dragan Garić nel post successivo...
RispondiEliminaFeld e l'idea di Europa della Germania di Angela Merkel
RispondiEliminaSe le tesi scoraggianti (e agghiaccianti) espresse con assoluta non chalance dal saggio (???) consigliere del governo tedesco (e braccio destro del ministro delle Finanze Wolfgang Schauble), Lars Feld, nell'intervista concessa al Corriere della Sera, rappresentano davvero l'idea che la Germania ha dell'Europa, allora qualunque idea di unione va messa in un cassetto da chiudere a tripla mandata.
Feld parla apertamente di possibili Bail-in in Italia con tagli alle obbligazioni e ai conti correnti oltre 100k€ perché i bilanci bancari vanno corretti e non sarà tollerato alcun intervento in supporto. E in caso di contagio? Semplice, ribatte Feld, chiedete aiuto al fondo salvataggi Esm e chiamate la Troika così imparate (con tanto di sorrisino, come riporta l'autore dell'articolo) ed evitate di contagiare noi tedeschi con le vostre schifezze. Tanto una garanzia comune sui depositi non c'è e non ci sarà mai perché sarebbe un modo di esternalizzare vecchi problemi e di aumentare i rischi per il sistema finanziario.
Ma come, non è forse la Germania che ha salvato con tonnellate di fondi pubblici le sue banche in difficoltà nel pieno della crisi del debito sovrano e che continua a farlo, come dimostra il recente caso della Hsh di Amburgo che versava in una situazione analoga a quella delle quattro banche italiane da salvare (ma a costo salatissimo per azionisti e bondholder)? Che c'entra questo, risponde candidamente Feld in stile marchese del Grillo (ricordate la celebre battuta "io sono io e voi...), allora si poteva e anche adesso noi tedeschi possiamo, ci ha autorizzato la UE perché Hsh è una banca di stato e lo stato e un azionista diverso dagli altri. Tradotto, se una banca tedesca salta può intervenire lo stato e salvare persino gli azionisti (nel caso Hsh, lo stato stesso), se invece salta una banca italiana non possono intervenire né lo stato ne il Fondo di tutela perché per strane elucubrazioni è considerato parastatale e così azionisti e bondholder lo prendono in saccoccia.
Ecco, se herr Feld ha parlato in nome e per conto della cancelliera Merkel e del suo ministro delle finanze, allora la Germania ha definitivamente gettato la maschera (se ce ne fosse ancora bisogno). Questa è l'Europa che vuole Berlino ed è un Europa mille miglia lontano da come la volevano i suoi padri. Un'Europa che non c'è e della quale neppure si intravedono le fondamenta.
Commissione Ue ha usato doppio peso per valutare salvataggi banche
La direzione Concorrenza della Commissione europea ha mostrato di usare un doppio metro di valutazione nel respingere le soluzioni proposte dall'Italia per salvare le 4 banche commissariate e nella discussione su una bad bank di sistema rispetto a quanto concede ad altri Paesi. Lo ha detto il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini nel corso della presentazione del rapporto di previsione Abi-Afo.
"Continuiamo a rilevare una direzione generale che usa un doppio peso rispetto a situazioni analoghe", ha detto, rilevando che ancora oggi il Portogallo ha annunciato la risoluzione di una banca con aiuti pubblici.
Una situazione che appare squilibrata rispetto a quanto osservato nel caso del prospettato intervento in Italia del Fondo interbancario di tutela dei depositi per le quattro banche, informalmente vietato". Sabatini ha poi rilevato che, visti i dati di ripresa e la prospettiva di una inversione del trend negativo delle sofferenze bancarie, "una asset management company, in particolare per le banche di piccola e media dimensione, che possa accelerare l'assorbimento deteriorati è una soluzione auspicabile".
Scusi per la domanda tardiva e da non addetto ai lavori, ma non capisco un passaggio:
RispondiEliminaLa Germania non doveva segare il ramo su cui era seduta? Dall'intervista mi pare che non siamo ancora li. E' solo perché il ramo (o meglio in questo caso il pollo, ossia l'Italia) può ancora essere sfruttato (ossia espropriato e fatto Tedesco) abbondantemente?
O mi sta sfuggendo qualcosa?
Grazie, saluti
Mi dispiace che tu non capisca, perché meglio di come l'ho mille volte spiegato non so spiegarlo. Ma tu aspetta sereno e investi tranquillo.
Elimina@save,
EliminaÈ semplice, devi solo capire su quale ramo si regge, quale sia la sega e quanto materiale ancora resti per evitare lo schianto considerando il peso ed il momento che agisce sulla sezione diminuita e considerando il coefficiente di sicurezza di un materiale già tarlato. Mo' fatti calcoli, pure a occhio puoi capire e vedi tu. Roger Babson prevedeva e previde le crisi con la teoria gravitazionale, applicata ai cicli economici, Bagnai credo abbia strumenti più evoluti.
Ho capito! Ho meglio, ho capito he non avevo capito una mazza prima. Ho capito leggendo l'introduzione de L'italia puo' farcela.
EliminaMi dispiace confermare che rientro nel 99% dei followers, tuttavia sapere che qui ci sono anche persone così competenti e in posti così in alto, mi rende orgoglioso il tentare di seguire il dibattito.
I miei investimenti, non corrono nessun rischio!! il salvadanaio di casa è inattaccabile!!
Grazie in ogni caso anche per la pazienza di perder tempo con quel 99% che ci arriva solo qualche anno dopo.
Figurati. Siamo tutti sulla stessa barca.
EliminaChiedo scusa. Ripubblico lo stesso commento senza l'anacoluto iniziale.
RispondiEliminaDi fronte a una situazione economico-finanziaria di giorno in giorno più grave, mi sembra che quelli del Piddì che continuano a ripetere i loro contraddittori mantra (le regole europee non ci consentono...; ci vuole più Europa) abbiano una totale mancanza di consapevolezza delle cause della crisi e delle sue possibili soluzioni. O meglio è più ragionevole supporre che il partito ad alti livelli sia infiltrato dall’oligrachia finanziaria che controlla l’UE mentre alla base sia pieno di persone ignoranti che credono di sapere e, di conseguenza, non sono in grado di mettere in discussione certi dogmi triti e ritriti che condiscono il brodo di cultura desinistra (Europa, euro: bello; inflazzzione, debito pubblico, nazionalismo: brutto). A queste persone, convinte di essere di sinistra anche se estranee alle idelogggie novecentesche, proporrei di prendere un manualetto di storia di III media e leggere il breve e facile paragrafo sugli anni del governo della sinistra storica nel giovane stato italiano (1876-1900). Perché? Perché trattandosi della sinistra italiana originaria e anche di una sinistra pre-socialista (no ideologggie), questa dovrebbe costituire per loro un vero e proprio modello cui ispirarsi.
Ebbene, che cosa ha fatto la sinistra storica?
-Ha esteso il suffragio. Invece il governo Renzi, con la scusa dei costi della politica, non ci fa più votare per le Province e per il Senato.
-Ha innalzato l’obbligo scolastico. Invece la Buona Scuola con il preside-manager ha dato tutto il potere ai genitori, quindi agli alunni stessi, con un abbassamento del livello di competenze esigibile dai docenti (tra i quali ora ci sono i tappabuchi tuttofare di ruolo che non hanno idea di cosa insegnare).
-Ha intrapreso la politica di espansione coloniale, certo sbagliando, ma dimostrando pur sempre di avere un po’ di interesse nazionale di fronte all’imperialismo degli altri stati europei. Invece i nostri governanti piddini vanno in Europa sempre con le braghe calate, sempre pronti a avallare qualsiasi porcata ci venga proposta a nostro danno, dal fondo salva-stati, al bail-in ecc.
-Ha modificato la legislazione sul lavoro, migliorando le condizioni degli operai, soprattutto di donne e bambini. Invece Renzi ha fatto il Job Act, perseguendo l’indebolimento dei diritti e la compressione dei salari.
-Ha abolito la famigerata tassa sul macinato che era stata messa alla destra storica per appianare il debito pubblico. Invece il nostro piddì ha appoggiato Monti, sempre con la scusa del debito pubblico, nelle politiche d’austerità, con tagli alla spesa che hanno colpito, come la tassa sul macinato, le classi meno abbienti.
E soprattutto
-Ha introdotto misure protezionistiche per favorire la nascente industria italiana. Invece la sedicente sinistra moderna ha abbraciato la fede liberista più ortodossa, ci ha imposto l’euro (che ha distrutto il nostro sistema produttivo rendendoci non competitivi e creando deflazione salariale e disoccupazione) e continua a difenderlo contro ogni evidenza.
Alla luce di ciò...
aridatece Agostino Depretis!!!!
Che una volta uniti i puntini troveremo nel gruppo anche funzionari BankIt, porta un po’ di sollievo. Pensare che tutta quella professionalità fosse passata, modelli e bagagli, ‘all’alleato’ metteva un po’ d’angoscia, soprattutto vista da dentro la banca ‘salvata’ dal voto bulgaro della trasformazione, dovuto anche alle velate minacce di commissariamento e bail-in immediato, se avessero prevalso i NO.
RispondiEliminaCertamente non mancava la mala-gestio, lasciata correre per anni (forse proprio per poterla poi additarla alla bisogna), ma non si parla mai delle regole disegnate dal più forte e imposte dal Supervisore Unico (SSm, curioso acronimo, per un Istituto preposto ad unificare l’Europa bancaria) utili a colpire i competitor, naturalmente sotto il cappello della trasparenza e della univocità delle misure. Parlo delle nuove regole sui ristrutturati, sulla definizione univoca di criticità del credito, del’Asset Quality Review e quelle che ci regalerà l’IFRS9, tutte prassi che concorrono a peggiorare la rappresentazione del portafoglio crediti e ad aumentare gli accantonamenti obbligatori degli istituti che investono in economia reale. Quelli invece che acquistano attivi finanziari (banche d’investimento e molte tedesche) per ora navigano tranquille con la stabilità dei prezzi elevati garantita dai QE e dagli ammiccamenti della vigilanza ai vari modelli ‘mark to fantasy’.
Si pensi all’effetto sortito dal recente sgancio del franco svizzero dall’euro, che ha immediatamente rivalutato la divisa elvetica di oltre il 20%: i portafogli finanziari hanno immediatamente goduto di una pari rivalutazione, probabilmente festeggiata a champagne e frills; le banche che invece avevano prestato ad imprenditori reali, hanno dovuto pagare una quota rilevante in maggior accantonamenti per l’incremento di rischio credito relativo a clienti che dovevano rimborsare i loro presiti in una divista sensibilmente apprezzata.
Io invece NON sono psicologo e ho un carattere impulsivo ( colore rosso ) , giusto per dire la lunga teoria di persone mandate a stracci dopo tentativi prolungati di usare la Logica per spiegare che Euro non e solo una moneta ma una forma di governo: ora la parola d'ordine e' Desistenza
RispondiEliminaLe rispondo pero' principalmente per raccontare l'ennesima dimostrazione che troppi proprio non vogliono capire ...: Due sere fa a cena con amici , tutti laureati , chiedo a sei mesi di distanza dai regali , chi poi avesse letto l " Sei Lezioni di Economia " del Prof. Sergio Cesaratto ...NESSUNO.
Le,assicuro che tutti chi piu' chi meno e' stato toccato nelle tasche e le prospettive non sono rosee , eppure Niente .
A suo tempo mi accadde con i Libri del Prof. Bagnai .
La mia coscienza e' relativamente tranquilla , sui Social alterno leggerezza e tentativi di coinvolgimento dialettico e culturale sui temi dell'economia politica , faccio i miei Rid mensili ad A/Simmetrie , compro e metto sul Bancone della mia attivita' il Fatto ( spesso pentondomene ), non faccio deflazione con i miei dipendenti (32 ) , mi espongo qua in piena Piddinia ( Ravenna ) , partecipo da 3 anni ai Goofy (boccate di liberta' intellettuale), eppure con amarezza mi chiedo se sia abbastanza ...