In quel tempo...
Ah, no, scusate, ho sbagliato libro... Dunque, a p. 373 del Tramonto dell'euro es steht geschrieben:
Ora, ci sono un paio di dati che generalmente sfuggono a
quella categoria di espertoni particolarmente funesta costituita dai “portatori
di visione geopolitica”. Sono quelli che normalmente concludono che dobbiamo
restare nell’euro, perché fuori non si sa cosa ci sia (ma abbiamo visto che la
storia e l’economia tolgono parecchi dubbi in merito), e perché il nemico
amerikano non vede l’ora che noi ci isoliamo dal gregge europeo per farci
sbranare dal lupo della speculazione.
Le cose che non vanno in questa storia sono tante, e alcune
le abbiamo già dette: ad esempio, non ci sono esempi cogenti di Paesi con
fondamentali sani (surplus estero) attaccati dalla speculazione, per quanto
“piccoli” fossero, e quindi se l’Italia uscisse e recuperasse competitività, sarebbe
difficile che venisse attaccata. Ma soprattutto, questo approccio “visionario”
dimentica due banali dati di fatto.
Il primo, del tutto generale, è che per un debitore è più
facile andare d’accordo con un altro debitore, piuttosto che con un creditore.
In questa ottica, rudimentale ma efficace, è chiaro che l’Italia, posto che non
possa camminare con le proprie gambe, ha più interesse ad appoggiarsi agli
Stati Uniti (per fare un esempio) piuttosto che alla Germania. Quest’ultima,
quando anche non fosse creditrice diretta dell’Italia, avrebbe comunque un
interesse a propugnare politiche deflazionistiche, per evitare di essere
rimborsata in moneta “svilita” dall’inflazione. L’Italia ha un interesse
contrario. Non va poi dimenticato che le banche tedesche sono pesantemente
esposte sul mercato dei subprime statunitensi (Johnson, 2011). Ma gli Stati
Uniti, a differenza della Grecia, non sono un debitore con il quale si possa
fare la voce grossa. Questo suggerisce che certe intransigenze tedesche
dovranno prima o poi venire a patti con la realtà.
Il secondo dato è contingente all’attuale situazione
storica. Il comportamento di Stati Uniti e Gran Bretagna lascia intuire che
questi Paesi hanno intrapreso, se pure timidamente, un percorso analogo a
quello tracciato dopo la seconda guerra mondiale. Non c’è nulla di definito,
per ora, ma il fatto che lo scorso anno i tassi di interesse reali siano stati
negativi in entrambi i Paesi, il fatto che si parli di ripristinare il ring
fencing (la separazione fra banche commerciali e banche d’investimento), il
fatto che organismi come il Fondo monetario internazionale ammettano la
possibilità e l’efficacia (in alcuni casi) dei controlli dei movimenti di
capitale, il fatto che gli organi di stampa espressione della comunità finanziaria
internazionale parlino di fine del dogma dell’indipendenza della Banca
centrale, il fatto che il governatore della Fed, Ben Bernanke, abbia adottato
il cosiddetto Quantitative Easing 3, cioè l’impegno di acquistare titoli
pubblici per 40 miliardi di dollari al mese fino a quando l’economia reale
statunitense non dia segni di ripresa, sono tutti elementi che indicano un
cambio di atteggiamento da parte delle principali potenze finanziarie mondiali.
Un atteggiamento, insomma, più favorevole a ripristinare un ambiente ordinato
sui mercati finanziari mondiali, assicurando un percorso di crescita
moderatamente inflazionistica come quello che ha consentito la liquidazione del
debito nel trentennio dal 1950 al 1980.
Questo elemento, per quanto incerto, non è banale, perché
segnala che l’Italia potrebbe trovarsi nei consessi internazionali in
consonanza di interessi con Paesi debitori quali gli Stati Uniti e il Regno
Unito, i quali quindi non avrebbero incentivi a opporsi a politiche che
ristabilissero un quadro macroeconomico compatibile con la crescita, che è
esattamente ciò che in questo momento la Germania ci sta impedendo. Lo dico in
un altro modo, pragmaticamente: l’America (o Amerika, se preferite) può piacere
o non piacere, ma in questo momento storico condivide con noi un ben preciso
interesse economico: quello di poter servire il proprio debito pubblico a tassi
di interesse reale nulli o negativi. Alcuni nostri fratelli nell’euro (non
ripeto quali, l’ho appena detto) hanno l’interesse esattamente opposto.
(mi adoro, ma me lo merito, cazzo!)
Dunque: oggi chi frequenta la cloaca di Twitter può assistere all'indecoroso spettacolo di Thomas Manfredi e Riccardo Puglisi (due amici e due bravi ragazzi) che ragliano contro le teorie del complotto. Tutto questo perché Geithner ha detto una cosa che tutti sapevano, e l'ha detta per un motivo che solo uno aveva previsto (tornate sopra e rileggete): l'Europa dell'euro è il buco nero della domanda mondiale e gli Stati Uniti si sono seccati di dover sbilanciare la propria politica economica in una specie di gigantesco dilemma di Triffin fiscale: o dimensionare la propria spesa pubblica a quella di due continenti (il loro e il nostro), rischiando squilibri fiscali per le loro generazioni future, o implodere per colpa dell'austerità alemanna (che è come la fedeltà alemanna, dato che quando devono fare il cazzo del porco del comodo loro gli amici alemanni i cordoni della borsa li allentano, ad esempio per finanziare con soldi pubblici una gigantesca svalutazione reale competitiva).
Ora, è noto (a chi i capelli ce li ha, ma anche a me) che i nodi prima o poi vengono al pettine. Questo ci è venuto un po' tardi, credo perché l'atteggiamento americano risente di un altro paio di cosette, tipo la necessità (per loro) di concludere rapidamente il TTIP e di venderci il loro shale gas, per dire (c'è un'ottima discussione sotto a questo post, che, come tutte le ottime discussioni, apre le menti ma non chiude il discorso). Però il punto macroeconomico resta ed è quello che dico sopra. Gli Stati Uniti non possono e non vogliono fare da spender of last resort del mondo, surrogandosi ai governi gretti e miopi che caratterizzano una certa area del pianeta, senza pagarne il conto nel lungo periodo, e quindi forse in questo momento il cracking dell'euro è prioritario per loro almeno quanto il fracking dei loro fottuti scisti.
Morale della favola: come spin theory vuole, uno "de passaggio", che non ha più cariche rilevanti, ma non è comunque lontano dal potere, lancia un sassolino da una tonnellata nello stagno, raccontando che l'Europa si voleva togliere di torno Berlusconi. Fischia! L'ha detto Sinn, l'ha detto Bini Smaghi, l'ha detto Zapatero, e poi, soprattutto, l'ha detto Olivier Blanchard!
Come? Olivier Blanchard?
Sì, Olivier Blanchard. Perché dopo che i gesuitici economisti delle grandi capitali dello Stato della Chiesa avevano ragliato amenità sul fatto che fossero state le riforme di Monti a ridurre lo spread, il buon Olivier, a novembre dell'anno scorso, ha messo sul loro delirio la pietra tombale dell'evidenza: "it is essential to have a lender of last resort, ready to lend not only to financial institutions but also to governments. The evidence on periphery sovereign bonds in the Euro area, pre and post the European Central Bank’s announcement of outright monetary transactions, is quite convincing on this point." In altre parole, lo spread è sceso quando Draghi ha fatto finta che la Bce fosse una Banca centrale come quella che abbiamo studiato da piccoli nei libri di economia monetaria, e il delirio ideologico delle riforme montiane quindi non c'entra una beneamata fava col calo dello spread.
Also sprach Blanchard.
Also sprach Blanchard.
La domanda quindi sorge spontanea: se bastava dire "whatever it takes", perché non è stato detto prima? Complotto? Forse. Banca centrale dipendente dalla Germania? Certamente. Lo documentano molto bene Stefano Feltri e Alessandro Barbera nel loro ultimo libro, uscito poco prima della notizia sulle lacrime della Merkel.Va anche detto che la differenza fra le due ipotesi non mi pare molto rilevante, per quel che riguarda noi poveri contribuenti...
Allora, se gli americani si son messi l'euro all'anima, quello che devono fare è semplice, e pare lo stiano facendo: evidenziare la sua radicale ademocraticità, il suo determinare un regime nel quale i mercati possono essere usati come strumento di ricatto contro i governi nazionali, perché questi sono stati privati di due armi difensive essenziali: il tasso di cambio e una Banca centrale nazionale. Questa ademocraticità è nei fatti, è nell'aver adottato un ordinamento monetario la cui rigidità non ha precedenti storici, che costituisce un gigantesco atto di hybris (perfino il gold standard era più flessibile), e nell'averlo fatto col deliberato, esplicito, dichiarato (quanti sinonimi devo mettere perché capiate?) intento di usare le "contraddizioni" di una moneta senza Stato per costringere gli europei a darsi uno stato.
Guardate cosa dice leziosamente il buon Castaldi, il difensore di Malagutti:
"L'ipotesi
era che un'unione monetaria non possa sopravvivere nel lungo periodo senza
l'unione politica e che la creazione della moneta unica potesse generare una
contraddizione tra una moneta europea in assenza di un governo europeo tale da
aprire la strada ad un processo costituente europeo."
Per questi ottimati con le terga al sicuro, e per i loro sciocchi apologeti, l'imprenditore che entra nel capannone vuoto, passa una corda su un trave, poi se l'annoda al collo, dà un calcio alla sedia, e dopo qualche breve convulsione resta lì, inerte, non si è impiccato, oh, no!, non sia mai, che brutta parola!
Ha "generato una contraddizione".
E quello che ai Manfredi, ai Puglisi, ai Giannino, ai Mastella, ai Boldrin, agli Zingales, ai Pittella, insomma: al bar di Guerre Stellari fa paura, è che la gente cominci a riflettere su questo dato.
(Castaldi, possa Dio avere pietà della tua anima. La semi-ignoranza economica forse potrà essere invocata come attenuante generica al tribunale dell'Altissimo. Al mio no: non ho trovato una sola parola di critica verso questo atteggiamento paternalistico nel tuo paper, quindi lo condividi. Basta saperlo).
perdoni la dissacrazione...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=KVflMfsFq-I
Operazione Husky iniziata
RispondiEliminaARRIVA, ARRIVA, ARRIVA: "https://www.youtube.com/watch?v=L6sSZIanCxI"
EliminaIl commento del precedente post avrei dovuto postarlo qui.
RispondiEliminaHanno creato una crisi per condurci ad una stato unico. Ci hanno regalato solo la crisi.
Visione politica zero.
E in Italia? Capito che la situazione è scappata di mano, il PaD come pensa di uscirne? Come rilanciamo un economia depressa? Con 80 euro.
Evvai, ottima notizia, 80 euro!!!! Ora devo solo trovare lavoro...
Notizia fresca: tra gennaio e marzo 3811 aziende fallite, in aumento del 4,6%. Ecco la ripresa di Renzi, gacile immaginare cosa accadra' alla disoccupazione. Forse i Prodi di questo mondo esulteranno per la decisiva spinta che queste "contraddizioni" daranno all'unione politica. Si puo' essere nazisti anche senza la svastica.
RispondiEliminaP.s
RispondiEliminaRicordiamoci anche di Alan Friedman, giornalidta statunitense, che sollevò un bel polverone sul fatto che napolitano contatto' monti per sostituire Berlusconi prima dell'esplosione delle spread.
Miracolo!
RispondiEliminaQuando è uscito il libro di Geitner la statua della Merkel del mio giardino ha iniziato a piangere lacrime di sangue!
Anche il coccodrillo che tengo in piscina mi ha dettoche piangerà, ma solo il 26 maggio.
Quando sono usciti i dati del pil europeo del primo trimestre (Germania +0,8 Francia 0,0 Italia -0,1) la statua della Merkel si è messa a sghignazzare e il coccodrillo è scoppiato in lacrime!
EliminaTutto perfetto.
RispondiEliminaP.S. Sto ascoltando Crosetto su radio anghe-io... mi fa tenerezza... non è ASSOLUTAMENTE in grado di controbattere degnamente alle banalità e alle balle dei difensori della "fede" ( “non è l'€ cattivo, è come lo dipingono... :D )... e, certo! Il Prode Po-Po, nella migliore tradizione catto-ulivista ( cioè degli ulivisti d'accatto ), è maestro nel scegliersi sempre l'interlocutore "giusto"... :D
Spero che domani Salvini ( magari con il supporto "tecnico" di Borghi ) non si faccia infinocchiare...
Mah, se Crosetto non riesce a ribattere, la vedo dura per Salvini, con tutta la simpatia che può suscitare (relativamente al solo dibattito anti€ , tengo a precisarlo, perchè quando apre bocca su immigrati e veneto andrebbe cloroformizzato, a voler essere molto, molto gentili).
EliminaDi tutti i politici anti€, Crosetto è il solo a dare l'impressione di capire quello che sta dicendo, non solo di ripetere una formula. Comunque, fingers crossed.
Bisogna che Salvini, prima di stasera, studi a memoria il confronto Gruber-Le Pen che c'è stato a ottoemezzo, quando madame ha schivato tutte le palle avvelenate della giornalista a statuto speciale con una maestria invidiabile. Così, se riesce a non saltare sulla mina del razzismo piazzata all'ingresso del campo minato di Anno Uno può perfino chiedere alla Kyenge di quei conti da 40.000 euro da ministra.
EliminaSperiamo che la faccia nera
EliminaProf! Standing ovation! Lei ha la capacità di rendere chiaro alle nostre menti ottenebrate quello che il nostro cuore, e la nostra meno nobile pancia, ci fanno intuire...
RispondiEliminaComplimenti, questo post riesce non solo a farci unire i puntini della situazione dell'Euro (ormai questo disegnino ce lo siamo già fatti mentalmente), ma anche di svariate altre situazioni internazionali (Ucraina in primis? questa cosuccia del gas di scisto.... ). Insomma il popolo "sente" con la propria pancia (soprattutto se vuota) quello che lei riesce a vedere chiariamente con la mente, riuscendo così a farci dire, sollevati: "ah, ecco, mi sembrava anche a me che le cose stessero più o meno così, ma non riuscivo capire bene cosa c'era dietro...!"
Ancora grazie!
D'altra parte, come ho sempre detto, i complotti riusciti si chiamano "storia".
RispondiEliminaNessuno, all'epoca credeva che Hitler potesse...e modestamente ha potuto.
La motivazione dell' agire dei tedeschi, potenza sconfitta e annientata nei propri fondamenti politici, è molto più profonda della mera convenienza: è la ragione ontologica della loro esistenza come nazione e non come mero territorio racchiuso tra confini.
Vedi Michel Foucault: Birth of Biopolitics, Lectures at College de France, 1978-1979 (scusate se è in inglese, ma non ho la versione elettronica in italiano):
"We should not think that economic activity in contemporary Germany, that is to say, for thirty years, from 1948 until today, has been only one branch of the nation’s activity. We should not think that good economic management has had no other effect and no other foreseen and calculated end than that of securing the prosperity of all and each.
In fact, in contemporary Germany, the economy, economic development and economic growth, produces sovereignty; it produces political sovereignty through the insti- tution and institutional game that, precisely, makes this economy work. The economy produces legitimacy for the state that is its guarantor. In other words, the economy creates public law, and this is an absolutely important phenomenon, which is not entirely unique in history to be sure, but is nonetheless a quite singular phenomenon in our times.
In contemporary Germany there is a circuit going constantly from the economic institution to the state; and if there is an inverse circuit going from the state to the economic institution, it should not be forgotten that the element that comes first in this kind of siphon is the economic institution. There is a permanent genesis, a permanent genealogy of the state from the economic institution.
And even this is not saying enough, for the economy does not only bring a juridical structure or legal legitimization to a German state that history had just debarred. This economic institution, the economic freedom that from the start it is the role of this institution to guarantee and maintain, produces something even more real, concrete, and immediate than a legal legitimization; it produces a permanent consensus of all those who may appear as agents within these economic processes, as investors, workers, employers, and trade unions.
All these economic partners produce a consensus, which is a political consensus, inasmuch as they accept this economic game".
Ps. però, non so perchè, sto iniziando a provare una sorta di amore materno (anzi, da genitore 2) per @ricpuglisi. Non educarmelo troppo alla durezza del vivere
(va be', questo non facciamolo sentire a quelle fonti di spesa pubblica improduttiva che operano alle 2 di notte in chirurgia d'urgenza)
Cazzo prof, VERAMENTE l'ignoranza è l'ottavo sacramento! Mi spiego: se non fosse vero che noi italiani - io per primo e con lodevoli eccezioni (lei, anzitutto) la stragrande maggioranza dei nostri connazionali - siamo ignorantissimi dei meccanismi che hanno portato alla crisi attuale il sangue già scorrerebbe per le strade. Che la gente cominci a riflettere su quanto sta succedendo è davvero qualcosa da temere...
RispondiEliminaIo sono preoccupato per la tempistica di questa dichiarazione, ma si sa che sono un dietrologo e i miei retropensieri sono sempre e comunque sovrappeso.
RispondiEliminaPer una ragione semplice, che sottolinei nell'eccellente articolo: prima dell'amerikano l'aveva detto il francese e poi l'italiano.
Vorrei poi sommessamente sottolineare che la spin theory era iniziata qualche tempo fa, all'inizio della campagna elettorale, con il simpatico libro del simpatico americano sovrappeso che picconava il presidente della repubblica, quindi io queste dichiarazioni di Geithner le vedo in perfetta continuità con lo smaltimento differenziato di Monti, del montismo e delle politiche europee alamanne da parte degli USA.
In discussione qui non è però soltanto il quia, ossia, perchè gli USA lo fanno - giusta la tua previsione dal libro - ma pure per me il postquam, ossia il quando.
Se questi interessi persistono oggi, evidentemente c'erano anche immediatamente dopo il 2008, per cui se gli USA hanno lasciato fare i tedeschi evidentemente o avevano rassicurazioni sul cambio di politica monetaria ed economica europei che non si sono poi verificate, cosa che mi sembra poco verosimile, oppure oggi si trovano nella situazione ampiamente da loro prevedibile e prevista di accelerare ed avallare la caduta del conio recessivo e mortifero la cui portata deflazionistica attualmente si abbatte strutturalmente sulla loro economia.
Tutto questo premesso, dato che leggo alcuni commenti deliranti dall'articolo del corriere da te richiamato sulla linea "Adesso voto Silvio, era tutto un complotto", mi darebbe molto fastidio che in una campagna elettorale dove il vate di Arcore perde giustamente terreno con lo slogan "più morteuropa" riprendesse ossigeno da dichiarazioni già vecchie provenienti da oltreoceano.
Non vorrei che questo fosse soltanto un soccorso alla parte del PUDE che sta finalmente cedendo elettoralmente, rendendo impossibile così l'esplicarsi del divide et impera nella scelta tra due coalizioni falsamente opposte.
Ritengo certamente razionale e opportuno sottolineare validandole cose che in europa già si sapevano, ma dato che Monti e il montismo merkeliano della morteuropa apparivano illo tempore contrari agli interessi amerikani, avrebbero dovuto denunciarli prima razionalmente invece di appoggiarli sapendoli fallimentari per poi sconfessarli in campagna elettorale europea.
da dietrologo a dietrologo
Eliminala tempistica ed il circostanziale a me danno un altro sapore : non credo che la morte dell'€ sia un obiettivo stellestrisce , perchè l'interlocutore ue garantisce una via preferenziali per gli interessi che stanno realmente loro a cuore . Credo invece che l'intento sia sempre e comunque quello solito : destabilizzare le "democrazie (quasi)immature" ; credo che l'effetto voluto sia quello di spingere voti verso quella parte politica destabilizzante nella forma , ma conservatrice nei contenuti (qualcuno disse "non vogliamo uscire dall'europa economica" : a buon intenditor ...) ;
per essere più esplicito :questo messaggio , sempre secondo la mia dietrologia , non vuole essere un assist al banana , che anche anagraficamente è oramai sul viale del tramonto , ma verso la componente astensionistica/indecisa del corpo elettorale
spero vi piaccia la mia dietrologia complottista
forse non ho ben compreso ma per me il disegno americano è questo : prima venga pure l'euro e con il suo peso svaluti il dollao sicchè le nostre esportazioni marcino bene e bilancino un pò l'import poi quando l'euro si sfascia e ad es la lira che torna è ancora debole noi si fa man bassa delle imprese e azioni italiane con il nostro dollaro forte...è uno schema già usato nel 92/93 come ha spiegato borghi
Eliminaio avevo capito che non c'è alcuna necessità che si rompa l'euro e la lira si svaluti per fare compere a prezzi di saldo . basta lasciare agonizzare la domanda interna e la svalutazione interna farà il resto
EliminaSe intendi che stanno tirando la volata a Casaleuro, appoggio in pieno...
EliminaL'euro rappresenta un problema economico per gli USA, ma é una manna in termini geopolitici. Grazie all'Euro, una Francia indebolita é diventata servile cagnolino al guinzaglio di Obama, dopo decenni in cui era stata se non ostile, senz'altro inaffidabile. Grazie all'euro, l'Italia ha abbandonato alcune posizioni equlibiriste in relazione al medio oriente. La forza della Germania consente agli USA di agire da vincente e convincente contrappeso. Se salta l'Euro, la classe politica di vari stati europeri, ora servile e diligente, potrá piú facilmente tornare indipendente e perseguire politiche di interessi nazionali che potrebbero essere diversi e financo contrapposti a quelli americani. L'America puó sperare di avere un peso in questo secolo, solo se controlla l'Unione Europea, altrimenti, a mio modesto avviso, l'Eurasia e i suoi 4 miliardi e passa di cittadini, e certamente la Cina, torneranno a essere il fulcro.
EliminaCVD:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/2014/05/15/news/pil_italia_germania_francia_crisi_primo_trimestre_2014-86191741/
Time is coming. Hope soon!
Ormai la frittata (in Europa) è fatta, con così tanti "euroscettici" (prevedibilmente) nel prossimo parlamento europeo sarà difficile che il TTIP passi sotto silenzio e sia accettato integralmente.
RispondiEliminaInoltre la "crisi" ucraina ha evidenziato la sostanziale divergenza di interessi tra USA e UE per quanto riguarda il rapporto con la Russia, con frau Merkel che raglia di sanzioni mentre l'industria tedesca corre alla corte dello zar.
Probabilmente gli USA stanno cominciando a prepararsi per "regolare i conti" con la Germania, e anche questa volta la strategia potrebbe prevedere un "attacco" prima al "ventre molle" dell'Europa per passare poi alle spiagge francesi....
Siamo alla vigilia dello sbarco in Sicilia.........
EliminaA proposito del processo europeo costituente presuntamente nascente, per "necessità", dalle €-macerie socio-economiche, Barroso ormai espressamente lo esclude, promettendo maggior vincolo irrevocabile e lodando il metodo fiscal compact.
RispondiEliminaNel contempo Draghi ha altrettanto espressamente richiamato la BCE per le sue salde radici nell'ordoliberismo!, che non contempla più gli Stati nazionali (sovranità democratica a dispersione.)
Così tanto per non farsi mancare nulla...
E dall'articolo di Peter Spiegel esce un Barroso molto più rilevante della grigia figura che presenta: questo rende il suo discorso particolarmente allarmante.
EliminaPiù tempo passa, più il puzzle comincia ad avere un'immagine sempre più chiara e ben precisa e sempre più persone intravedono ( anche se molti non sanno codificare il puzzle ) i contorni criminali del disegno.
RispondiEliminaL'atteggiamento quasi fideistico ( ma soprattutto per interesse ) di personaggi come Manfredi, Puglisi, Giannino, Mastella, Boldrin, Zingales, Pittella etc, rispetto a questo sistema euro, ha travalicato il buon senso, e a nulla valgono gli avvisi di catastrofi per un cambio di paradigma.
A tal proposito, tale sistema è da rifiutare perché nato sbagliato sul nascere e nei suoi presupposti. Infatti:
Rigetto il ragionamento binario che i difensori del sistema euro attribuiscono a chi pensa che uscendo dall'euro, saranno rose e fiori, ma tutt'altro, come già ribadito a iosa da tanti in questo blog, ma solo una delle tante precondizioni.
Rigetto un sistema che è nato male perché calato dall'alto e portato avanti nonostante le evidenze e i disastri che continuano a verificarsi, e pertanto antidemocratico e criminale.
Rigetto il modo in cui un pdc nel 2011, è stato "cortesemente"invitato a farsi da parte. E' questione di metodo ( antidemocratico ) e non chi era il pdc, che personalmente non ho mai votato e mi sta antipatico ( berlu ).
Rigetto il modo volutamente terroristico di fare "informazione", qui in Italia, teso a difendere gli interessi dei pochi a danno dei tanti. Ma anche qui c'è la divina provvidenza del calo degli ascolti e degli introiti ( e si che mi farò delle belle crasse risate quando alcuni collaborazionisti verranno buttati in strada a calci nel culo ).
Chi non ha niente, non svaluta o rivaluta niente. Ed il numero di chi non ha niente, in Italia e in europa, cresce sempre più, e questo prima o poi peserà. E' un fatto.
contro Bagnai ho un'arma affilatissima: google translator che mi protegge dai suoi strali in tedesco e latino in cui vacillo un po'.... :)
RispondiEliminaQueste "rivelazioni" di Geithner a dieci giorni dalle elezioni europee non sono affatto casuali ma esprimono chiaramente la volontà americana di dare una spallata definitiva all'attuale assetto europeo, che ormai sta creando problemi enormi anche all'economia america, visto che l'Europa rappresenta uno dei mercati fondamentali di sbocco per le esportazioni a stelle e strisce (altro che Cina!). Mi chiedo e le chiedo, Professore, se ha qualche base scientifica affermare che il "quantitative easing" avrebbe avuto un effetto molto più positivo di quello che ha avuto finora (che è comunque apprezzabile visto che ha tenuto in piedi l'economia americana) se la BCE lo avesse applicato anche da noi, facendo in modo però che i soldi finissero alle aziende e non, come di fatto è avvenuto, alle banche che li hanno usati per imbottirsi di titoli di stato. Circa le vicende del pianto della Merkel e del ricatto della Bundesbank, abbiamo la prova provata (a meno che da Francoforte dimostrino che le affermazioni di Geithner sono false, ma con quali argomenti? La 'smentita' di Barroso è ridicola), che il continente europeo è di fatto nelle mani della Banca Centrale Tedesca e della grande industria teutonica, e che l'Italia è stata totalmente esautorata della sua sovranità.
RispondiEliminaSe gli Stati Uniti sono avulsi da questo sistema, non mi spiego perché i protagonisti di questa farsa in tre atti, abbiano girellato per le revolving door di banche nordamericane e non della Deutsche Bank.
Elimina(tra parentesi, uno che ha lavorato davvero alla Deutsche Bank, adesso combatte l'euro - ironia della storia)
A proposito, da quanto scritto sopra, ne deduco che ha letto questo schifo pude
RispondiEliminaOltre che vischidamente PUDEnte è anche FUDente (FUD sta per ”fear, un certa in, doubt” che poi è una tecnica di comunicazione). Quello che poi non dice è che se è vero che il 70% del debito è interno, la conversione in lire diventerebbe irrilevante per gli ittagliani. Per gli altri, basterebbe aumentare la tassazione dei BOT! Come disse nostro Signore ”da chi prendono i tributi i re? Dagli stranieri, non dai concittadini.” Ma non servirebbe neanche perché la spannometria mi insegna che è probabile che i nostri concittadini detengano anche titoli esteri, forse la stessa quantità che hanno entità straniere in titoli italiani! Ecce sto ad ostium et pulso
EliminaCi voleva!!! questi adesso negano anche l'evidenza.... Fino a qualche giorno fa sembrava (o così volevano farci credere) la solita commedia all'italiana dove la vittima ed il martire di turno si lamentavano di presunti complotti. Quando la Deutsche Bank vendeva titoli di stato italiano in massa si poteva solo supporre ed insinuare.
RispondiEliminaIn questo caso il discorso è diverso... qui vi è un''ampia documentazione di parte terza (non italiana) tra cui il Financial Time e le confessioni dell'ex ministro del tesoro statunitense.
Tant'è che ormai anche nel PD lo si ammette di aver partecipato (con qualche alta carica dello stato) al colpo di stato ma la cosa veramente schifosa è che non se ne VERGOGNANO. Non so se aveva visto lo storify di Simone Previti lo storify di Simone Previti (glielo avevo segnalato su Twitter) in cui il direttore di "Europa", giornale del PD, non solo ammette esplicitamente che c'è stato un golpe ma afferma che noi, popolo italiano, non ci meritiamo la sovranità. Non so Lei ma io questo lo chiamo FA-SCIS-MO
How the euro changed the pattern of international debt flows
RispondiEliminaGalina Hale, Maurice Obstfeld, 15 May 2014
http://www.voxeu.org/article/how-euro-changed-international-debt-flows
"Large flows of bank lending from core countries in the Eurozone to the periphery lead to large financial imbalances. This column explains what motivated such financial flows. With the advent of the Eurozone, banks in core countries gained relative advantage in lending to the periphery, making such lending very attractive. They also served as intermediaries for financial flows from outside the Eurozone to the periphery. Now – five years since the start of the euro crisis – Eurozone financial markets remain segmented"
Presto la Merkel piangerà lacrime più amare: l'Euro avrà fine ed il Nuovo DM si "rivaluterà", come "natura" vuole. Peccato che tutto ciò che gli italiani, gli spagnoli, i greci, i portoghesi, gli irlandesi hanno perso non potrà essere facilmente recuperato.
RispondiEliminaOccorreranno decenni. Nel frattempo gli americani avranno ulteriormente consolidato il loro potere sul Globo e la Cancelliera verrà giudicata quale prima responsabile del disastro. Altro che "primi della classe", dovremo ancora una volta finanziariamente sostenere il popolo tedesco, giacchè (storicamente questo è senz'altro vero) noi popoli del sud siamo davvero "europeisti", nel senso che amiamo l'Europa e la salviamo ogni volta, avendola Noi "creata".
Sempre più QED, eccovi questo e questo.
RispondiEliminaIstruttivo confrontare come l'organo ufficiale dell'Organizzazione Tod's di Herr Squinzi riporti le stesse notizie: qui (nessun cenno alla Germania), qui (la "ripresa" prossima ventura) e qui (va un po' meno male).
Non ci resta che aspettare il botto dopo i risultati del 25 Maggio, daje a ride!
caro Professore, lei riceve un certo tipo di lettere, altri suoi colleghi invece ricevono altri tipi di lettere
RispondiEliminae giá, ci sono lettere e lettere, come ci sono italiani e (diversamente) italiani...
Carissimi,
mi permetto di scrivervi ricordando il vostro sostegno all'appello che abbiamo lanciato nel 2012 al Presidente del Consiglio Mario Monti, con la proposta di un servizio civile per i nostri giovani.
Come forse saprete, ho aderito alla Lista Scelta Europea per le elezioni del Parlamento Europeo del 25 maggio.
In allegato troverete il mio programma, riassunto in 12 punti.
Vi prego - se lo desiderate - di sostenermi e diffonderlo.
Grazie di cuore,
Gustavo Piga
RISPOSTA
Egregio Professore,
mi son profondamente pentito di aver dato sostegno (e quindi credito) ad un Professore che oggi vedo candidarsi non solo dalla parte sbagliata (sbagliata perché contraria agli interessi del NOSTRO Paese e dei NOSTRI connazionali) ma anche dalla stessa parte di millantatori come Boldrin, che pena vedere in TV gente (gente?) di quel tipo quando NOSTRI connazionali si uccidono a causa dell'euro e delle politiche di austeritá decise per salvare l'euro (e salvaguardare gli interessi che ci sono dietro).
Non c'é piú tempo per riformare questa Europa, semplicemente perché se voleva essere un'Europa diversa si sarebbe gestita la crisi in modo diverso (altro che l'austeritá eterodiretta (dalle lacrime della Merkel? simili alle lacrime della Fornero vero?) di Monti! e soprattutto perché sarebbe stata costruita in modo diverso, dall'inizio, in modo democratico e non gestita da persone (persone?) che apertamente parlavano di "scelte al riparo dal processo elettorale", "durezza del vivere", "un giorno ci sará una crisi..." ed amenitá del genere...
Con mutata stima,
Domenico Idone
Che bello,i fermatori dei viaggiatori!Diabolici,nel perseverare.
EliminaChi ama Piga, metta una riga...
EliminaE pensare che un "amico" feisbucchiano qualche tempo fa, dietro i miei reiterati inviti a leggere "Il tramondo dell'€" e Goofynomics, mi disse: "e ma tu sei fissato e a senso unico, dovresti sentire tutte le campare" linkandomi il blog del suddetto Piga. Ho smontato con estrema facilità ogni punto contenuto in quella pagina (nonostante non abbia basi solide in economia se non quelle costruite grazie a voi tutti) col risultato...non mi ha più risposto ne inoltrato nulla. Basta, dissolto nel nulla...
EliminaMa come dice il prof, in alcune occasioni "meglio perdere un amico che una buona risposta"
Tout se tient, se tient, se tient!
RispondiEliminal'unica vera novità è che ora sappiamo che tiene la Bibbia a fianco del Tramonto, so' soddisfazzzioni!
RispondiEliminacondivido al 200%. è ciò che penso dal 2011!
RispondiEliminaGrazie prof.!
Madre Santa com'è carico Bagnai stamani :-)
RispondiEliminaBene, bene, lo vogliamo vigoroso e reattivo, così ci piace.
Su Blanchard: 2 anni fa decisi di comprare la "Bibbia della Bocconi", il manuale di macroeconomia Blanchard-Amighini-Giavazzi. Ripeto: finito di stampare nel mese di gennaio 2011, dunque poco prima dell'esplosione del famigerato fenomeno dello spread.
Sapete che mi sono cascate le braccia a leggerlo !
Perché ?
Perché la "Bibbia della Bocconi" NON RIPORTAVA NEANCHE LA DEFINIZIONE ED IL CONCETTO DI SPREAD così come ce lo fanno sorbire di forza i giornali da 2 anni a questa parte.
Ecco quindi che quel giorno decisi di allontanarmi, momentaneamente, dai maghi dell'economia.
Ora, col Tramonto dell'euro, mi ci sono riavvicinato volentieri.
Ottimo post, professore. Anche a me (che sono un cretino qualsiasi) pare opportuno alzare lo sguardo; un'attenzione esclusiva, quasi ossessiva, all'eurozona rischia di farci perdere di vista ciò che accade in altri quadranti (magari anche a seguito delle nostre politiche suicide). Qualche tempo fa facevo notare ad alcuni amici economisti che, pur con tutti i caveat del caso, l'economia Usa se la sta cavando molto meglio di quella dell'eurozona, e la schizofrenica politica energetica europea sta consentendo agli Usa, grazie allo spregiudicato sfruttamento delle risorse gas-petrolifere non convenzionali, di recuperare rilevanza in termini geopolitici. Grazie come sempre dell'illuminazione
RispondiEliminama che deve ribadire Crosetto? Il suo programma elettorale recita: "Vogliamo difendere la conquista di una moneta unica"...
RispondiEliminahttp://www.fratelli-italia.it/programma.html
"Ha generato una contraddizione" Dovrebbe essere scritto su tutte le lapidi dei suicidati per ragioni economiche ( che l'ISTAT graziosamente e misericordiosamente di divulgare da qualche anno...) e sotto il nome dei padri dell'euro, ad imperitura vergogna.
RispondiEliminaAh, ma adesso la Grecia ha un avanzo primario dello 0,8% secondo la BCE. Secondo Sinn ha un deficit primario del 8,7%, ma basta mettersi d'accordo sui criteri di valutazione...
Ne dovremo sopportare quante ancora?
Anch'io la adoro. Se lo merita.
RispondiEliminaIl discorso macroeconomico è come sempre impeccabile.
RispondiEliminaNon concordo sulle dichiarazioni di Geithner. Per me, il complotto contro Berlusconi c'è stato per il semplice fatto che lui era contro l'austerity per motivi elettorali. Anche se di fatto l'ha iniziata, forse non voleva portarla a termine, e questo non piaceva alla Merkel (che se la rideva con Sarkozy).
Il fatto che gli americani fossero stati invitati ad opporsi al prestito offerto all'Italia dal FMI per me è irrilevante. Perché, ne Berlusconi, ne Tremonti (che a proposito disse: "conosco modi migliori di suicidarsi"), ne Monti lo accettarono mai.
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RispondiEliminaProf., ricordo una sua vecchia frase: "con le potenti lenti della macroeconomia..." e dunque:
RispondiEliminaa) questo è stato il posto dove ho cominciato a capire cosa stava succedendo, perché mi venivano forniti gli strumenti;
b) lei è uno splendido insegnante, ossia l'esatto contrario di un guru, per il motivo di cui sopra;
c) ma come tagliano bene certi strumenti!
d) QUED anche questo.
Chi ha letto questo blog l'ha sempre saputo ma adesso è tutto alla luce del sole. La democrazia con l'euro è impossibile.
RispondiEliminaUna domanda: ma Feltri come fa a scrivere questi interessanti libri e poi affermare che forse l'austerità ci ha fatto bene, vedremo, vi faremo sapere?? Esco pazzo!
Ricordavo questa acuta pagina del Tramonto. Ricordo anche che, quando la lessi, ne apprezzai particolarmente l'intelligenza storica, meglio ancora, il desiderio di dare ai fatti economici la profondità della storia. E rileggendola provo la stessa sensazione. Riccardo Puglisi si capisce che è assai preparato tecnicamente, ma si capisce altrettanto bene che manca di qualsiasi coscienza storica (Guerani, quando vuole, lo mette sempre in difficoltà su twitter). Per questo lo ritengo un economista pericoloso e dannoso: la sua prospettiva storica è quella di colui che osserva la realtà dal buco della serratura. Ed è anche il prodotto di un contesto storico che ha volontariamente distrutto il valore paradigmatico della storia
RispondiEliminaIntanto ulteriore Q.E.D. : dati Istat danno P.I.L. primi tre mesi a -0,1 per noi e +0,8 per la patria di Goethe, Fichte, Schelling & C.
RispondiEliminaCome nel 43-44 ci tocca aspettare gli stessi alleati di allora? Meglio essere la più grande portaerei a stelle e strisce del mediterraneo che un mercato di sbocco per Daimler,Volkswagen e latte bavarese? Probabilmente sì. Le holding che hanno razziato le rovine del mio settore industriale erano tedesche, e forse - sottolineo il forse, perché gli IDE sono sempre IDE - BMS, AstraZeneca e GSK non sarebbero fuggite da impianti e centri ricerche di un paese non affetto da unione monetaria con patologica sovravvalutazione e contrazione della spesa farmaceuitca.
RispondiEliminaLo spettacolo più disgustoso è la cauduta dalle nuvole degli ultimi due giorni riguardo al Pil. Non riconoscono il dead cat bouncing dopo averlo visto e rivisto, è sempre la ripresina, la luce in fondo al tunnel, la fine della recessione. A questo giro la cosa era davvero troppo stridente con la realtà.
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RispondiEliminaProbabilmente Lei lo ha già letto ma nel caso a qualcuno sia sfuggito:
RispondiEliminaCosì i social network portano l’euro in prima pagina
Riccardo Puglisi
http://www.lavoce.info/social-network-euro/
Mai vsta una "rosicata" simile dai tempi dell'asilo.
PS
Adesso capisco perchè ci tiene a specificare di essere "un musicista prestato all'economia": gli economisti hanno dei SERI problemi psicologici.
A leggere certe tesi, invero piuttosto ingenue, sembra che tutti noi siamo pronti a salire sulle giostre delle "spin équipes" o ad accettare con uguale disponibilità mentale i contenuti dei propalatori di favole o slogan, invece di ragionare su fatti documentati, fidandoci della logica e della nostra memoria sulle conclusioni a cui eravamo già arrivati (cioè usando la nostra capacità di IMPARARE e di RICORDARE le cose imparate).
EliminaIl particolare che continua a sfuggire agli "altri" è che il Nostro INSEGNA.
Ma voglio concedere un'attenuante, per una potenziale "implicita" propensione derivante dal nome...
[Anagram mode on]
Riccardo Puglisi -----> R.: "Scarico giù il PD".
Ricordo (cioè, mi ricordo) che al G8 di Deauville del maggio 2011, a un Belusconi che si lamentava delle persecuzioni giudiziarie tendenti, secondo lui, a farlo fuori politicamente, Obama rispose: "Se cadi, tu cadi in piedi". Sei mesi dopo, Berlusconi, fattisi due conti (o, nel suo caso, più di due), ha preferito cadere in piedi e s'è sfilato da un gioco che si stava facendo duro (e lui duro non era). Adesso mi pare che gli Usa (o una loro parte, dato che nemmeno gli Usa sono solo un signore nero che ha rivinto le presidenziali) cerchino di dare un asset, o di forzare la mano, a un Belusconi mooolto indeciso: "Renzi o non Renzi?" (This is the question), visto che il Renzi in questione s'è nel frattempo sistemato con tutti gli onori alla corte di Frau Angela, dando anche un contentino agli italiani: "Ce lo chiede Chiara".
RispondiEliminaI giri di valzer al ballo delle debuttanti stanno finendo? L'orchestra ha steccato? Me lo auguro di cuore, anche se so che più l'acqua è torbida, più il predatore vi si nasconde. E mi auguro di cuore di poter cambiare finalmente libro, magari riprendere la lettura di quello lasciato all'incipit: "Lontemps, je me suis couché de bonne heure".
Geopolitica per i più piccini. Nel Novecento, l'Italia ha fatto due guerre: una come alleato, l'altra come nemico dell'anglosfera. Una l'ha vinta, una l'ha persa, ma le sono andate male entrambe: nella vinta minimi guadagni fuori e molto disordine dentro, nella persa molte perdite fuori, e una perdita secca, catastrofica dentro: la perdita dell'indipendenza, anche morale e culturale: che oggi diventa perdita di dignità, di autonomia anche di pensiero, oltre che di azione.
RispondiEliminaSintesi: l'interesse superiore dell'Italia è diventare neutrale, come la Svizzera o la Svezia. Per farlo, ci vogliono due requisiti: uno, il più importante, un atteggiamento di indipendenza e di dignità della classe dirigente; due, FFAA (di leva) coi fiocchi. E prima di tutto, prima ancora di cominciare, dissolvere il partito dello straniero, anche il partito dello straniero che abita nelle teste degli italiani.
Tenendo a mente questo dato, si può ragionare anche sui rapporti da tenere con la Germania e gli USA. Nè l'una nè gli altri sono nostri amici. Con l'una e con gli altri possono esservi convergenze e divergenze di interessi. Oggi, la divergenza di interessi con la Germania è più che evidente, la convergenza (parziale) di interessi con gli USA altrettanto. Domani, chissà.
Sarebbe bello, ma molto molto molto difficile da realizzare.
EliminaChi controlla l'Italia controlla il Mediterraneo, lo insegnano a qualsiasi principiante sulle le plance del Risiko.
Poi ci sono i corollari: chi controlla il Mediterraneo controlla il Medio Oriente. Ok, magari tra non molto il petrolio inizierà a scarseggiare tra Negev e stretto di Ormuz, ma per allora il Mediterraneo potrebbe essere punteggiato di rigassificatori, attraversato da navi di gas liquefatto, e circondato da gasdotti. Quindi il succo non cambierà poi molto: chi controlla il Mediterraneo controlla l'energia che alimenta l'Europa (come minimo)
E non dimentichiamo un ulteriore punto: chi controlla l'Italia controlla molti degli Internet Exchange che collegano Europa, Africa e Asia. Remember Snowden, e don't forget che una delle quattro stazioni MUOS (in tutto il mondo) è in Sicilia (e non a Dusseldorf, o a Rennes, o a Birmigham).
La natura ci ha dato un paese bellissimo e un clima invidiabile, il nostro ingegno l'ha reso una dei posti più civili e ammirati del pianeta. Qualche fregatura doveva pur esserci,
Pensi davvero che Svizzera e Svezia siano mai state neutrali?
EliminaSe un'oligarchia non ha la forza di tenere a bada le masse (ed eventuali fazioni rivali) deve necessariamente utilizzare i gendarmi stranieri. Vengono chiamate alleanze, nella realtà sono vincoli di subordine.
L'unica possibilità di scalzare gli oligarchi, in queste condizioni, consiste nell'ingraziarsi gli stranieri occupanti, che provvederanno a fare il lavoro sporco, oppure trovare qualche potenza straniera che abbia interesse a scalzare gli attuali occupanti, ma ce li si troverà sul gobbo come nuovi padroni.
Pil -0.1 nel primo trimestre. Così i QED vengono serviti su un piatto d'argento!
RispondiEliminaAggiungi Deutschland +0,8 e il QED è doppio !
EliminaL'anagramma 'a zio m(euro) (via twitter) dopo la scoppola in borsa di oggi con - 3.6% afferma che è... colpa dell'inflazzzzzione
Eliminae l'altro ribatte: L'inflazione? Ma che vi fumate a Repubblica?
Se il professore trova tempo dovrebbe fare un commento alla tribuna elettorale di rai2 di questo pomeriggio che è stato l'ammasso di luogocomunismo più denso che abbia mai avuto modo di vedere sulla tv nazionale negli ultimi anni, si è arrivati anche ad associare l'uscita dall'euro all'uscita dall'europa e alla caduta dell'impero romano d'occidente e il medioevo.. Roba da non credere.
RispondiEliminaSaluti.
Qui un altro QED da brivido.
RispondiEliminaScusi il terzo intervento ma dato che, da quel che ho capito, Lei sta scrivendo un nuovo libro, vorrei segnalare questo libro:
RispondiEliminaCAPITAL IN THE TWENTY-FIRST CENTURY di Thomas Piketty
Pag. 541
Reducing Public Debt: Tax on Capital, Inflation, and Austerity
How can a public debt as large as today’s Euro pe an debt be significantly reduced? There are three main methods, which can be combined in various proportions: taxes on capital, inflation, and austerity. An exceptional tax on private
capital is the most just and effi cient solution. Failing that, infl ation can play a useful role: historically, that is how most large public debts have been dealt with. The worst solution in terms of both justice and effi ciency is a prolongeddose of austerity— yet that is the course Europe is currently following."
Complotto yankee guardate chi ha fatto il sondaggio...a pensar male...
RispondiEliminaCerto che so lo stramerita stracazzo! E, l’ha d’oro
RispondiEliminaMa secondo voi gli europeisti che vogliono risolvere le crisi di domanda con più offerta, quando sono single e ragazza nessuna li vuole prendono il viagra?
RispondiEliminaAccordi, Trattati, Alleanze si possono fare con tutti ad eccezione che con i Tedeschi, ma siamo proprio coglioni ogni volta ci risiamo è un secolo che facciamo lo stesso errore. Voglio ricordare che già Gogol nel suo "Le anime morte" diceva all'inizio dell'ottocento "No si sta male al mondo! Non c'è modo di vivere per l'uomo russo; i tedeschi ti intralciano in tutto"
RispondiEliminaIl ritorno delle 'ville miseria' (http://en.wikipedia.org/wiki/Villa_miseria).
RispondiEliminaVedendo al cinema le sequenze del film 'La Grande Bellezza', quelle girate nei pressi dell'acquedotto Claudio (al 'Parco degli Acquedotti' di Roma), mi sono ricordato di quando (tra il 1960 ed il 1975) lungo diversi chilometri del tracciato dell'acquedotto Felice (che corre quasi parallelo all'antico acquedotto Claudio in mezzo al 'Parco degli Acquedotti') era tutta una fila di baracche (ville miseria) abitate dagli immigrati interni che venivano a Roma in cerca di lavoro.
All'epoca la mia famiglia abitava nelle case popolari li' vicino, quelle costruite al Tuscolano grazie al 'Piano Fanfani' dei primi anni cinquanta del novecento.
Tra noi ragazzini delle case popolari ed i ragazzini figli dei 'baraccati' (cosi' li chiamavamo), pur frequentando di necessita' le stesse scuole e la stessa parrocchia, non correva buon sangue.
Spesso e volentieri si faceva a 'sassate' utilizzando come proiettili i frammenti delle antiche costruzioni Romane nei pressi (l'opus reticulatum dei ruderi e' veramente insuperabile per ricavare proiettili di forma e peso giusti).
Traccia dello stato dei luoghi a quel tempo e di queste 'usanze' si trova in diverse pellicole ('Mamma Roma' ed 'Er piu'' per esempio) e negli scritti di P. P. Pasolini.
Grazie allo sviluppo economico del decennio 1975-1985 ed ai piani di edilizia pubblica di quel periodo, a Roma scomparvero praticamente tutte le baraccopoli, salvo cominciare a riapparire quando cesso' la costruzione delle ultime case popolari e di edilizia agevolata (intorno al 1986).
Ora che capisco qualcosa di piu' di economia mi piacerebbe chiedere scusa ai ragazzini con cui facevo a 'sassate', ma e' troppo tardi ed 'acqua passata non macina piu'.
Pero' posso ancora contribuire con la memoria e con la testimonianza.
Oggi ci sono certamente piu' 'baraccati' di allora.
Solo che oggi sono in maggioranza non Italiani.
Li trovi facilmente lungo il terreno golenale dell'Aniene e del Tevere, se percorri le varie piste ciclabili, li trovi in ogni boschetto cittadino fuori mano, li vedo uscire dalle campagne a ridosso del Parco Alessandrino quando arrivo la mattina in ufficio.
Sono quelli che tutti giorni frugano nei cassonetti per accaparrarsi i 'rifiuti' di quelli che ancora hanno un reddito e consumano.
Sono quelli che ti fermano fuori dalle 'isole ecologiche' per controllare che tra i tuoi 'rifiuti ingombranti' non ci sia un pezzo di metallo od un piccolo elettrodomestico con qualche parte ancora utilizzabile.
Qualche giorno fa ho ripulito la camera di mia figlia e per accontentarla sono andato a buttare alcuni mobiletti in buono stato per ordinarne di nuovi.
Solo che non avevo voglia di prendere la macchina e di andare all'isola ecologica di Ponte Mammolo.
Ho quindi provato a posarli vicino ai cassonetti verdi dell'AMA sotto casa e di controllare se qualcuno se li andava a prendere.
Ho quindi verificato che quello che si dice da tempo in periferia, cioe' che Italiani apparentemente normali vanno a prelevare dai cassonetti.... e' vero!
I miei mobiletti sono stati presi da persone apparentemente normali che dopo poche decine di minuti dal mio 'conferimento' sono passati con un camioncino e se li sono portati via.
Quando alcuni giorni dopo un amico mi ha detto che i rifiuti ingombranti che aveva portato sotto casa la sera perche' se li portasse via l'AMA la mattina (c'e' un servizio gratuito per questo) alla mattina non c'erano piu', non sono riuscito a mostrarmi sorpreso.
E temo che con l'orrendo conio andra' sempre peggio.
GRAZIE ALBERTO!!!!
RispondiEliminala descrizione del suicidio con il titolo "danno collaterale" (mi rifaccio ad una vecchia discussione) è di una violenza inaudita per la sua mostruosità silenziosa
RispondiEliminaRicordo perfettamente queste pagine perché ho letto più volte il Tramonto, ormai è la mia bibbia personale. Non ho mai amato gli americani né ho cambiato idea, ma come si suol dire il nemico del mio nemico è mio amico. Oggi è il compleanno di una mia amica che è da sempre interessata alla questione dell'euro, ed è tra le poche persone a non avere prese di posizione fideistiche, sto uscendo proprio adesso per comprarle una copia del suo libro: non riesco a immaginare regalo migliore...
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