(dall'uomo il cui nome è un codice fiscale ricevo e volentieri pubblico:)
kthrcds ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il peso della colpa":
L'era dei sensi di colpa sta per finire.
Come si sarà notato
Letta eccelle nell'arte dell'eloquio fine a sé stesso. Non per nulla è
uno dei “migliori rampolli della Dc”, come ha ricordato orgogliosamente
Gianfranco Rotondi. Secondo Letta, il destino dell'Italia si gioca
sull'"amore per l'Europa”, perché "non possiamo più rinchiuderci su noi
stessi, dobbiamo lavorare per un'Europa federale che abbia come
capisaldi la crescita e lo sviluppo".
Che di per sé non significa nulla, ma fa fare bella figura ai consessi internazionali.
In
più di un'occasione Letta ha fatto riferimento al Nobel per la pace
assegnato all'Ue per ricordare che "quel Nobel non è alla memoria,
perché l'Europa è uno spazio politico con cui rilanciare la speranza,
mettere fine alla guerra di stereotipi, di sfiducia e diffidenza". Per
Letta "l'Europa esiste solo al presente e al futuro, solo se alla storia
tracciata dei padri si affianca l'azione dei figli".
Qualsiasi cosa
abbia inteso dire, sarebbe opportuno avvertirlo che la retorica
europeista di cui abusa nelle sue orazioni rischia di apparire obsoleta
già nel brevissimo termine, perché sta crescendo il numero di coloro che
si sono accorti che l'€ è una trappola. Ultimo in ordine di tempo è uno
dei fondatori dell'€ medesimo, Oskar Lafontaine, il quale, sul sito di die Linke,
«il partito da lui (fra gli altri) fondato, ammonisce che "la
situazione economica sta peggiorando di mese mese, la disoccupazione [in
Europa, ndr] ha raggiunto un livello che mette in discussione sempre
più le strutture democratiche" e che per questo bisogna farla finita con
questa "catastrofica moneta".
Per Lafontaine sia il popolo che la
politica tedesca ancora non si sono resi conto del fatto che, mentre la
situazione nel Sud Europa (Francia compresa) peggiora, l'egemonia
tedesca verrà messa sempre più in discussione, e che prima o poi
l'Europa si accorderà per politiche che andranno a danno della Germania
stessa».
Critico è anche il ministro delle Finanze francese
Moscovici: "l'austerità è finita e una svolta decisiva nella storia
dell'Europa è alle porte", mentre l'Olanda
«sta assistendo a un deterioramento dei conti che lo sta spostando dal
centro alla periferia, e l'imputato principale è l'austerità in salsa
tedesca con cui si sta curando la recessione europea.
[...]
Anche
i Paesi Bassi si preparano quindi a sposare la dottrina francese (e
spagnola, e portoghese): pensare prima alla crescita e poi, in tempi di
vacche grasse, occuparsi di rientrare dai debiti. I dati parlano chiaro:
nonostante le attese di una ripresa verso la fine dell'anno, l'area €
rischia di rimandare il ritorno alla crescita al 2014, poiché le brutte
notizie continuano a susseguirsi».
In effetti devono essere proprio brutte se il Sole24Ore nota che «Fa parte del “nuovo cinismo”
considerare la Germania vicina alla piena occupazione. Un modo di
pensare che solo 20 fa sarebbe stato inimmaginabile nella cultura di
quel paese. È vero che in Germania la disoccupazione è ai minimi dagli
anni Novanta. Ma ai 3 mln di disoccupati non vengono aggiunti il milione
di lavoratori impegnati nei corsi di formazione o nei cosiddetti
“lavori da un €”. Altri 7 mln di tedeschi lavorano nei “mini-jobs”
pagati meno di 400 € al mese. Il numero dei sotto-occupati è quindi
altissimo. Se si tenesse conto di questo esercito di riserva si
riscriverebbe in toni meno eroici la storia del rinascimento industriale
tedesco. Un rinascimento a cui continua a mancare il vero testimone di
ogni politica economica di successo: gli investimenti domestici, da
dieci anni i più bassi d'Europa».
(ma, mentre il resto del mondo ormai non può più far nemmeno finta di non capire, in Italia continuiamo a essere più realisti del re, tanto chi pagherà il conto è facile prevederlo...)
porter ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Declino, produttività, flessibilità, euro: il mio ...":
Ma come, AQC, non ci avevi raccontato che per competere contavano solo qualità e innovazione?
"La prima misura è quella di ridurre il costo del lavoro secondo le unanimi indicazioni provenienti anche da Ue e da Ocse... Ciò può avvenire in vari modi tra i quali .. la riduzione degli oneri sociali sulle imprese ... Questo potrebbe servire ad aumentare la competitività (specie internazionale) di prezzo dei nostri prodotti .."
Ho letto bene? COMPETITIVITA' DI PREZZO?
E poi bisogna dare una mano alla "mano invisibile", anzi meglio dargli mani libere:
"Bisogna
riprendere la tematica del rapporto tra regolamentazione per legge e
contrattazione [ECCO IL PUNTO] al fine di dare alle parti sociali [AD
UNA PARTE SOCIALE SOLA] maggiore autonomia nell'applicazione delle norme
generali in vista di più efficienza [!!] ed equità [!!!]. Una urgenza è
però quella sulla flessibilità in entrata riducendo le restrizioni sui
contratti a termine [L'UNICA NORMA TEORICAMENTE A TUTELA DEL LAVORATORE]
almeno finchè dura l'emergenza economica.
Ma... c'è sempre un ma:
"Tutto ciò porta al problema di coperture finanziarie .."
Certo,
c'è il pareggio di bilancio da rispettare, poi il fiscal compact, la
contribuzione all'ESM... vuoi vedere che non è possibile fare proprio
nulla in termini di politica economica?
Come si fa? Nuove tasse? NOOOO!
"L'Iva può non essere portata al 22% anche con un allineamento europeo di alcune tra quelle agevolate."
Bravo, ad esempio aumentiamola sui beni di prima necessità, chissà chi ne sarà più penalizzato...
Hai ragione, ci vuole proprio un bel coraggio....
(eh già! Del resto, il coraggio, chi non ce l'ha, glielo danno i mercati, no?)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
a proposito di "mano invisibile del mercato", so solo che fin'ora ha fatto bene soltanto una cosa in solitaria(tipica della pubertà)!
RispondiEliminae questo è quello che penso di adam smith.
che poi la storia della mano invisibile smith l'ha raccontata in modo diverso da come viene venduta
Eliminascusami Achille ma devi pensare al periodo in cui ha vissuto Smith. lui voleva liberare il mercato dalle oligarchie e aristocrazie dell'epoca, che non eramo proprio democratiche.Per quel periodo credo proprio che Adam Smith sia stato un personaggio più che positivo. Ovvio che le sue teorie oggi non dovrebbero più aver senso
EliminaVorrei chiedere al prof o a chi voglia rispondermi una cosa che non mi torna:
RispondiEliminacome mai oggi sono arrivati dati all'apparenza positivi sulla produzione industriale tedesca?
Non è ancora pronto a cadere il ramo a lungo segato?
Oppure è solo manipolazione statistica nei numeri e/o di stampa evidenziando solo i dati positivi?
Se il dato fosse vero: è solo un fuoco di paglia o a chi stanno vendendo? Non mi spiego a meno che non stiano facendo scorte di magazzino per l'imminente ripresa grazie al nuovo Governo collaborazionista... ops! Intendevo il Governo Letta!
dati del ministero dell'economia tedesco.gli analisti prevedevano un calo dello 0,2%.
Eliminaaspettiamo la risposta del prof, fuori dubbio la più accreditata.
è stato un +1,2%. Vero che è mese su mese per cui non è di ampio respiro ma volevo capire se il ramo non scricchiola ancora del tutto: in tal caso peggio per noi visto che i nostri deputati e governanti (TUTTI) non faranno la prima mossa senza essere costretti dagli altri o dal mercato...
EliminaQuesto dovrebbe essere un dato congiunturale (cioè dato di marzo '13 rispetto a dato di febbraio '13), assomiglia ad un rimbalzo "naturale", e potrebbe essere dovuto ad una molteplicità di fattori di breve periodo. Su base annua però (tendenziale quindi, marzo 2012-marzo 2013), e questo è il dato che forse vale di più perchè "assorbe" possibili fisiologici rimbalzi, la produzione tedesca è calata del 2,5%. Dovrebbe essere così, in caso eventuali correzioni sono ben più che benvenute. Un saluto a 48 ed Eco, al Prof. ed a tutti voi.
EliminaDi questi tizi ne stanno spuntando fuori a bizzeffe. Quelli che fanno filippiche su "a ma bbbisogna ridurre questooo poi fare quellooo e ancora tanto altrooo" e al momento in cui arriva la fatidica domanda da 1 milione di dollari: "Eh, ma dove troviamo i soldi?...". Il vuoto. Pur di non pronunciare la paroline magiche "politica espansiva", fanno teorie sul racimolare spiccioli a destra e a sinistra, tagliando di qua, di la e anche li sotto. Fanno parte della band lettiana "crescita e rigore", che è un pò come dire "sopravvivo mentre mi taglio le vene". Ma si sa, noi "non dobbiamo fare debiti" perchè "non possiamo lasciarli ai nostri figli" e altre cazzate varie. Ma tanto il tempo Le (e ci) darà ragione. Alla faccia degli ego-nomisti Pude.
RispondiEliminacmq onestamente, io credo il m5s stiano portando dei buoni risultati: hanno fatto fuori fini, via casini, la lega, hanno messo in crisi il pd costringendoli a fare i conti con i loro elettori...nsomma "il nemico del mio nemico è mio amico", sà di andreottismo ma potrebbe funzionare.
Eliminao no?
Scusa, ma questo che c'entra? Comunque sono relativamente d'accordo: dei partiti che hanno ucciso il dibattito nessuno sente la mancanza. Se potessero essere sostituiti da un partito che non orienta il dibattito a senso unico, magari sarebbe meglio, ma capisco che tutto non si può avere.
EliminaCon l'occasione vi ricordo che siccome io sono dipendente pubblico, sono ovviamente in conflitto di interessi: le sparate di Grilleggio su castacriccacoruzzionetagliamostipendipensionisennònonarriviamoadicembre mi hanno rotto i coglioni non solo perché ideologiche e fattualmente errate, ma anche perché sono il preludio a risposte politiche pinochettiane che fatalmente colpiranno i miei interessi. I vostri non lo so, ma potrebbe anche non importarmene nulla, giusto?
O no?
Ecco: spero che adesso ci siamo capiti.
da parte mia sono farovervolissimo alla spesa pubblica, tanto da ignorare completamente le ruberie e inefficienze ( a mio avviso sono irrilevanti rispetto all'utilità economica che ne deriva per la collettività).
Eliminaben vengano l'espansione del pubblico impiego, la nazionalizzazione dell'eni, finmeccanica,telecom, enel,acquedotti, ecc.
spero che nel frattempo nasca una sinistra che rimetta al centro anche questi temi.
oltretutto il pubblico impiego, ad oggi, è l'unico settore che opera nella legalità riguardo al rispetto delle norme sul lavoro e al trattamento economico dei propri addetti.
blocco delle assunzioni, blocco degli incrementi salariali, conversione degli straordinari in giorni di riposo obbligatori,ed altro sono iniziati proprio con l'attuale classe politica, non certo nella prima repubblica e per come la pensano, di certo non ci si puo aspettare che in futuro marceranno in senso opposto.
Quando fai cosi non ti capisco !
EliminaPosso aderire totalmente?
EliminaIl prossimo che dice che il problema sono i portantini, i neurochirurghi, i guidatori di ambulanze, i fisici del CERN, le maestre degli asili nido, i pensionati etc.etc. lo considero un nemico del futuro di mio figlio.
E dato che io sono siciliano quando mi toccano la famiglia divento una bestia.
@Gibilisco
Eliminama anche io che sono piemontese mi incazzo, anche perchè mi ricordo bene che i miei figli li ha fatti nascere in entrambi casi una dipendente pubblica che si è trovata così a fare turni di 12 ore fino alle 7 del mattino e nonostante questo ha operato con una professionalità che nel privato te la sogni (io lavoro nel privato).
Mi incazzo molto invece con altri dipendenti pubblici, e cito giornalisti (falsi) amici e politici (falsi) amici dei lavoratori che pendevano dalle labbra di un certo scribacchino crucco che continuava a vomitare sull'Italia falsificando bellamente i dati e zittendo il tentativo di Borghi di citare i dati macroeconomici.
Reitero al prof Bagnai e suoi colleghi del PI il mio precedente invito: non datevi troppa pena per un orizzonte di tagli nel settore pubblico. I paesi in cui l’occupazione è tutelata da una legislazione ancora troppo rigida vanno riformati quanto prima. Un comodo, ancorché inefficiente per definizione in quanto burocratico, sistema di formazione lavoro e riallocazione risorse umane verrà al più presto messo all'opera, così come un equo reddito di cittadinanza vi garantirà negli intervalli lavorativi uno standard di vita congruo al difficile momento che l'Europa sta attraversando.
EliminaL'empatia è importante per una società libera dai privilegi, potrete inoltre mettere a disposizione le vostre abilità precedentemente acquisite presso settori della cui utilità ignorate l'esistenza.
Sappiate che non verrete lasciati soli, né voi né le vostre famiglie: con l'obiettivo di favorire una maggiore mobilità del lavoro transeuropea i vostri figli potranno godere di un rinnovato programma EURES, recentemente esteso a tirocini e apprendistati, in modo da incoraggiare l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro in Europa, fin dalla più tenera età. Per il contrasto alla disoccupazione giovanile nel solo 2012 sono stati stanziati ben 10 miliardi di euro in progetti nazionali, addirittura 1 miliardo per la sola Italia: è già molto ma in futuro si cercherà di convincere i paesi virtuosi a mostrarsi più solidali con chi ha bisogno di aiuto.
È opportuno che il quadro normativo offra ai datori di lavoro incentivi adeguati per fornire posti di apprendistato in misura sufficiente. Esso deve venire incontro alle esigenze specifiche delle PMI che hanno problemi particolari da affrontare e dispongono di risorse limitate. Gli incentivi possono essere finanziari, come benefici fiscali, concessione di sussidi o altro, ma anche non finanziari, come accesso a determinati servizi di sostegno, ad esempio per aiutare le imprese a ospitare gli apprendisti. In questo contesto, il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per le PMI può avere effetti positivi. Per fare l'Europa dobbiamo prima fare gli europei: una moneta comune è importante, ma da sola non basta.
Dovete pensare che la Commissione Europea in questo preciso momento si trova alacremente al lavoro per costruire un meccanismo di assistenza finanziaria ai paesi membri che stanno portando la responsabilità di queste riforme impopolari sotto la stretta del necessario risanamento delle finanze pubbliche. Benché vincolato dal rispetto degli impegni sottoscritti con la Commissione, i contratti di assistenza prevederanno una scadenza diluita nel tempo, permettendo alla Commissione e al Consiglio Europeo di valutarne i risultati. Dopo la stabilità ci sarà la crescita, e questa è una promessa.
La consapevolezza di dover dare ossigeno e al contempo contrastare una populistica resistenza al cambiamento è presente nelle vs. istituzioni comunitarie. Per questa ragione dovrete adoperarvi anche voi a mobilitare le suddette risorse, indispensabili per il vostro mantenimento in vita durante il processo di aggiustamento: se potrà farvi sentire meglio saranno scorporate dal computo del deficit. Da morti sareste inutili, sebbene aiutereste le vs. istituzioni a migliorare i dati sulla disoccupazione.
In vista del prossimo Consiglio Europeo di giugno verrà dunque promosso un dibattito a livello nazionale sul tema della formazione lavoro e il contrasto alla disoccupazione. Vi ricordo che in un mondo che cambia bisogna restare competitivi, uno standard retributivo europeo sarebbe controproducente e solo le riforme sono la strada giusta da percorrere. Per fortuna si dice che in Italia la maggioranza e l'opposizione parlamentari siano già favorevoli, quindi il dibattito è facoltativo.
Buon lavoro, cittadini europei.
Posso aderire anche io?
EliminaSono un elettore-iscritto M5S (ortottero), ma i motivi per cui ho votato il movimento sono due: i)far implodere il PD (tick!) ii) promuovere un metodo democratico per far emergere un ideale ed una visione di sinistra moderna(fail).
E' il secondo punto che mi preoccupa. La base del movimento è per 3/4 di sinistra, mentre conosciamo bene le esternazioni di Grillo e Casaleggio sull'impiego pubblico e l'adorazione per il modello tedesco. A mio vedere, il gioco politico all'interno del movimento si gioca tutto su questa tensione tra una base in fermento che si sta formando e il dumvirato Grillo/Casaleggio che cerca di ridirezionare idee e scopi verso un modello social/liberista 3.0.
Io ho votato 5 stelle solo per un motivo, la ridistribuzione del reddito! Ho pensato di dare uno stipendio a qualche volto noto.
EliminaRiccardo, ma sei sarcastico o ti sei perso?
EliminaAderisco anche io che faccio parte della feccia più feccia del settore pubblico: Amministrazione provinciale, poi una di quelle che andavano soppresse.
EliminaCittadino Venanzini,
Eliminail suo disfattismo nei miei riguardi è sicuramente sintomo di una sua appartenenza all'inefficiente PI italiano.
Non si preoccupi, nessuno verrà lasciato indietro, anche lei potrà usufruire di un corso di aggiornamento professionale più consono alle sue inclinazioni antropologiche. Allo scopo mi permetto di segnalare la sua persona presso un innovativo corso di formazione per la comprensione testuale: difficilmente la sua funzione lavorativa tornerà sostenibile per le finanze pubbliche, ma avrà la soddisfazione di poter comprendere senza cedimenti irrazionali le motivazioni per cui la nuova società europea potrà fare a meno di lei.
Buona notte cittadino improduttivo, e si svegli prima di mezzogiorno domani. Potrebbe essere il suo ultimo giorno di (non) lavoro.
e no, col cavolo (mi riferisco alle sparate di Casaleggio)!
RispondiEliminapersonalmente credo che la spesa pubblica, intesa come espansione del pubblico impiego e rinazionalizzazione di quelle aziende pubbliche che sono state svendute e spolpate vive (alla bella faccia dei cittadini che con le loro tasse avevano creato,certamente inconsapevolmente, dei veri e propri gioielli di famiglia), sia una componente necessaria ed importante della nostra economia e che vada difesa a qualunque costo.
sottolineo, che forse il settore pubblico è l'unico che rispetta i contratti da lavoro da sotto tutti i punti di vista: basterebbe solo questo per giustificarne l'esigenza e l'esistenza.
ben vengano gli statali, ben vengano finmeccanica, eni,SIP,enel, BNL (e tutte le altre banche dapprima statali),anas, autostrade, ecc...
quando si arriverà al punto di parlare degli "sprechi e corruzione" sarà li che bisognerà fermarli!credo che ci sia del tempo prima che ci arrivino perchè di altre cosucce di cui occuparsene ne hanno, e grazie a queste produrranno problemi al PUDE.
sfruttare la loro azione fino a un certo punto.
Anche quei komunisti della Corte dei conti bocciano le politiche montiane
RispondiEliminaA PROPOSITO, tratto dal sito di un sindacato indipendente del pubblico impiego (FLP), pubblico in parte un articolo che spiega come sono combinati i contratti degli statali. Non mi lamenterei più di tanto, se il blocco servisse a qualcosa per il mio Paese, ma temo non sia così.
RispondiEliminaE' di questi giorni e sta passando sotto silenzio la notizia che
il Consiglio di Stato, riunito in Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, con provvedimento n. 01832/2013 del 17 aprile e su richiesta dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Economia e Finanze ha dato il via libera allo schema di D.P.R. varato dal Consiglio dei Ministri In data 21 marzo con il quale è stato predisposto un regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti.
..... introduce tre misure che affossano le aspirazioni dei dipendenti pubblici ad avere il rinnovo del contratto e bloccare la vera e propria emorragia che sta colpendo il nostro potere d’acquisto:
1. la proroga alla fine del 2014 del blocco dei contratti di lavoro del pubblico impiego (se va bene ripartiranno nel triennio 2015-2017);
2. la conferma del blocco del pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014;
3. la proroga del blocco del “cedolino”, cioè il divieto di avere aumenti di stipendio a qualsiasi titolo (quindi anche i passaggi economici), che sarebbe scaduto il 31 dicembre 2013, fino a tutto al 2014.
... quindi via libera ad un ulteriore atto vessatorio nei confronti dei lavoratori pubblici per i quali al danno si aggiunge la beffa di un parere che, udite, udite, segnala al legislatore la necessità di non “infierire” su coloro i quali hanno redditi da 90.000 a 150.000 euro in ragione di una opportuna sentenza della Corte Costituzionale, la 233/2012, che in sintesi afferma che chi guadagna di più non deve rimetterci rispetto agli altri (che guadagnano molto, molto meno…).
L’azione sindacale sino ad ora non ha prodotto che generici lamenti e interviste contro il blocco contrattuale. Azioni concrete purtroppo nessuna come nulla o quasi è successo in occasione del precedente blocco contrattuale che ancora ci colpisce. Sarebbe ora di affrontare unitariamente una vertenza che faccia capire che se i servizi pubblici peggiorano ad andarci di mezzo è tutto il Paese, ma chi paga maggiormente sono le fasce più basse della popolazione che non possono certo ricorrere ai privati per quanto riguarda i servizi fondamentali come ad esempio scuola e sanità.
I soldi per far funzionare meglio la macchina e pagare dignitosamente i dipendenti pubblici ci sono, gli sprechi pure e sono laddove nessuno ha il coraggio di intervenire: appalti, acquisti, consulenze, dove si annidano i 60 miliardi di corruzione denunciati dalla Corte dei Conti.
E allora, attendendo un Governo che affronti realmente i problemi della Pubblica Amministrazione italiana con una riforma seria ed efficace e un minimo di unità sindacale che affronti e tuteli gli interessi e le esigenze di più di tre milioni di lavoratori del Pubblico Impiego, senza contratto e con i livelli di stipendio più bassi della media europea, questa Federazione ha deciso di iniziare con atti concreti: prima di tutto la presentazione di piattaforme contrattuali che mettano in mora il Governo (quale che sia) e lo richiami alla sua responsabilità di prendere i soldi laddove è giusto e non dove è più facile; inoltre, non abbiamo mai abbandonato la nostra iniziativa: “UN EURO PER FARE GIUSTIZIA” con la quale si mira ad ottenere una pronuncia giudiziaria che sancisca l’incostituzionalità del blocco degli stipendi attraverso specifici ricorsi a vari Tribunali. Un’iniziativa che ora come mai è attuale e indispensabile.
I giudici stanno iniziando a fissare le udienze e a breve speriamo di avere delle risposte positive. .....
Ricordiamo che basta che uno dei Tribunali aditi ravvisi profili di incostituzionalità del blocco dei contratti per inviare le carte alla Corte Costituzionale che dovrebbe così pronunciarsi in merito.
Mi pare evidente che il sindacato riporti il tenore del parere platealmente alterandone il senso e errando completamente nell'inquadrare le proprie responsabilità e il ruolo stesso del parere.
EliminaIl Consiglio di Stato era chiamato, in sede consultiva preventiva soltanto a valutare la conformità del provvedimento (DPR) alla legge che lo regolava e che prevedeva il blocco. Cioè doveva accertare se la legge lo prevedeva e nel modo in cui lo schema di DPR lo attuava. Basta leggerselo per capire questo (non accontentandosi dell'interessata versione del sindacato).
Cioè è la legge, nascente da governo-parlamento, che istituiva il blocco dei contratti e dell'indennità di vacanza fino al 2014. E in questa fase SPETTAVA AL SINDACATO OPPORSI E SENSIBILIZZARE GLI ADERENTI E L'OPINIONE PUBBLICA SULLA QUESTIONE.
Una volta emanata la legge, questa dava al governo il potere di emanare il relativo DPR meramente attuativo.
Che quelle fossero le previsioni della legge, a cui il sindacato non ha saputo o voluto opporsi fino in fondo, lo conferma passo per passo il parere stesso.
In sede consultiva, avente questo oggetto, il Consiglio di Stato non aveva alcuna possibilità, propria della diversa sede giurisdizionale, di rimettere la questione alla Corte costituzionale per fare valutare la illegittimità della legge (non sottoposta certo al suo parere).
IL richiamo alla sentenza della Corte in tema di stipendi ultra 90.000 euro, dunque, non aveva alcun valore di auspicare la salvezza di tali posizioni, perchè la salvezza era stata già disposta dalla corte in relazione a diverse disposizioni che on prevedevano, peraltro, alcuna possibilità di recupero. In sede di parere, pertanto, il richiamo- effettuato dallo stesso Ministero remittente!!!- al sistema delle leggi quali risultanti dalle pronunce della stessa Corte, era doveroso.
PERALTRO, la Corte aveva affermato che la ben diversa norma di BLOCCO SENZA RECUPERO E DI SOSTANZIALE INTRODUZIONE DI UN'ALIQUOTA AGGIUNTIVA TRIBUTARIA A CARICO DI TALI STIPENDI, non applicata pure agli stipendi di pari importo di ogni altro settore, in specie privato (tra cui rientrano però i dirigenti delle società pubbliche partecipate, centrali e locali) era chiaramente violativa del principio di eguaglianza (giuripsrudenza consolidata della Corte).
Infine, la situazione in quel caso era diversa da quella considerata nel DPR, ai fini del "nuovo" blocco di tutto il pubblico impiego, COMPRESI dunque gli stipendi > 90.000, inclusi in questa diversa misura.
Nel blocco attuale, che avrà durata fino al 2014, a differenza che nella disciplina dichiarata incostituzionale, E' PREVISTO IL RECUPERO DELLA INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE SENZA ASSORBIMENTO del periodo di blocco fino al 2014.
Cioè un recupero che ci sarà anche per il periodo 2011-2014, NELE MODALITA' CONCORDATE DAL SINDACATO (così prevede la norma e così si guarda bene dal dire il sindacato).
Non solo: ma il parere svolge la sua parte di osservazioni più importante proprio sul fatto che sia chiaro, che nel periodo successivo al blocco, 2015-2017, l'assorbimento NON VI DEBBA ESSERE, portando, anche per il periodo fino al 2014, il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale NELLA MISURA E MODALITA' ACCETTATA DAL SINDACATO.
Non ti aspettare risposte positive della Corte Costituzionale, in quanto Monti prima di fare questo blocco, ha chiesto un parere consultivo del Consiglio di Stato, emesso il 17 aprile con il parere 1832/2013, che ha confermato la congruità dei blocchi stipendiali.
EliminaTi riporto ciò che scrissi a suo tempo su questo argomento:
"Nel 2010 il Governo Berlusconi decideva la riduzione percentuale degli stipendi dei magistrati e dirigenti pubblici. A suo tempo apprezzai tale notizia, ed anche successivamente, quando il Governo Monti tagliò la mia retribuzione, perché pensai che il mio piccolo sacrificio potesse favorire chi non poteva – come me – permettersi anche di prendere un caffè al bar.
Il giorno 11 Ottobre 2012, la Corte Costituzionale, con una straordinaria quanto inconsueta rapidità, accorciando i tempi biblici della giustizia amministrativa, decideva che quel provvedimento di riduzione dei loro stipendi era “discriminatorio”.
Un giorno dirò ai miei figli e forse ai miei nipoti che in quei giorni faticavo ad arrivare a fine mese, e talvolta non riuscivo a comprare il regalo di compleanno dei miei ragazzi, quando invece una parte minoritaria del paese continuava a vivere nel benessere.
Riusciranno a capirlo che tutto questo è accaduto veramente?"
Un caro saluto
Il blocco era già deciso per legge, com'è dovuto per Costituzione, a prescindere dal successivo DPR attuativo. Il parere sul DPR, A VALLE, è previsto su tutti i DPR. Monti non ha dovuto cercare alcuna sponda del CDS, semplicemente perchè non ne aveva bisogno.
EliminaPoi un parere su un regolamento, com'è un DPR, NON INFLUISCE IN ALCUN MODO SU UN GIUDIZIO DI COSTITUZIONALITA' che ha ad oggetto la LEGGE a monte.
In questo caso, prevedendosi una forma di recupero successivo, la Corte costituzionale, fin dagli anni 90, ha affermato la non incostituzionalità: possono residuare profili di illegittimità per il prolungato periodo del blocco (art.36 Cost.) e perchè riguarda l'indennità di vacanza, sospendendosi ogni forma di contrattazione (aspetti che il sindacato poteva in sede politica far valere con vigore).
Sentenza costituzionale del 2012: riguarda il DL 87/2010 e, attese le rimessioni iniziate in quell'anno, i tempi della pronuncia sono in linea con quelli normali della Corte, tanto che la "inconsueta rapidità" si rivela solo una insinuazione livorosa.
Inolte,la normativa censurata dalla Corte rispetto a tutti i magistrati non riguardava un mero blocco, ma: 1) il prolungamento ulteriore del blocco del 2006 (governo Prodi), che, rilevandosi gli adeguamenti sul triennio precedente dei comparti ordinari, bloccava i trattamenti del settore speciale giustizia al 2003 E SENZA ALCUN RECUPERO ANZI CON ASSORBIMENTO!, b) il predetto taglio degli stipendi sopra i 90.000 euro con aliquota sostanzialmente fiscale discriminatoria rispetto ai pari reddito privato; c) il taglio progressivo della indennità giudiziaria (ulteriore taglio stipendiale senza recupero).
Da notare che, per gli inequivocabili studi europei CEPEJ, gli stipendi di entrata nella magistratura italiana sono fra i più bassi d'europa, mentre,invece, essa risulta(tranne che per i livorosi) la più produttiva tra i paesi comparabili, molto più di tedeschi, inglesi e francesi.
La Corte costituzionale non ha nemmeno accorciato i "tempi biblici della giustizia amministrativa" (che non c'entrano nulla essendo il giudizio sulle leggi innescato da remissioni), luogo comune tra i più classici: quella amministrativa è la più celere tra tutte le magistrature, da almeno 20 anni, a definire le cause.
Se ritardi vi sono stati nelle materie del pubblico impiego, ciò è dovuto alla eccezionale litigiosità (unica in Europa) del passato. Comunque il pubblico impiego è ora di competenza della magistratura ordinaria.
Sulle restanti controversie, la giustizia amministrativa vanta il contenzioso più rapido del panorama giurisdizionale italiano, come attestano tutti gli studi compiuti. Ne danno atto, all'apertura dell'anno giudiziario, gli stessi rappresentanti dell'avvocatura.
Ma sarà sempre presente la tattica defensionale di proporre ricorsi consapevolmente dubbi per tenere aperte "trattative" e facendo il minimo per evitare la perenzione per inattività del giudizio.
Quanto al "benessere": come dimostrano i provvedimenti presi dal governo Monti, e prima ancora da tremonti, si è voluto colpire il pubblico impiego in modo prociclico.
Il godimento per la sventura di altri (che non hanno affatto, basta documentarsi, stipendi superiori, anzi, alle medie europee, tranne, al contrario, che per i dirigenti amministrativi di prima fascia e i capi dipartimenti, ben diversi dai magistrati, non tutelati dalle norme sull'indipendenza dal governo censurate infatti dalla Corte costituzionale), NON AVREBBE EVITATO ALCUNA DELLE MISURE COMUNQUE ADOTTATE SULLA GENERALITA' DEL PUBBLICO IMPIEGO.
Prendere come buona una cosa sbagliata quando si rivolge contro gli odiati magistrati amministrativi (per un superficiale sentito dire), NON APPORTA ALCUN VANTAGGIO a chi verrà comunque colpito per la sua condizione. Farà il gioco di chi colpisce tutti quanti, con misure demenziali e recessive, spostando, invariabilmente, l'attenzione sul malcontento reciproco, nell'ennesima crociata dei livorosi
Pensavo che qui si parlasse di politica economica. Mah.
EliminaLa Corte Costituzionale ha in calendario per il 5 e 6 Novembre di quest'anno le udienze pubbliche relative alla decisione sulla legittimità costituzionale delle norme di contenimento sulla spesa pubblica per il personale del pubblico impiego di cui all'art. 9 del D.L. 78/2010.
Se noi dal 5 e 6 Novembre 2013 sottraimo il 20 Ottobre 2012 quanto fà, mi sembra che faccia un anno, vero?
Ma perchè la sentenza un anno dopo, forse perchè figli di un dio minore?
A proposito della velocità della giustizia amministrativa, io ho un paio di ricorsi del 1995 e 1998 che nonostante abbia chiesto la fissazione udienza, non mi hanno accontentato, potresti - tu che sei saccente - darmi una mano ?
Comunque con affetto e senza livore.
Renatoxr
Dai del "saccente e saresti "senza livore"? Argomenti tecnici decisivi. Oltretutto, l'arrivo in decisione in Corte dipende dal numero e dal MOMENTO delle rimessioni compiute dai giudici ordinari remittenti. Se non sai i rispettivi momenti di incardinazione dei rispettvi giudizi la differenza non è significativa.
EliminaProprio perchè questo è un blog di analisi economica sei stato tu a introdurre una marea di imprecisioni clamorose sul piano giuridico.
Ma già c'è un arretramento: ora ammetti che la colpa potrebbe essere della Corte nel disporre le fissazioni e non si capisce più bene che c'entri la lentezza della giustizia amministrativa su questioni non di sua competenza (tra l'altro, forse non lo sai, ma presso la Corte costituzionale è invalso anche l'uso di fare istruttoria su questioni finanziarie di grande impatto, sentendo organismi come la Corte dei conti per la stima degli effetti; corretto o meno che sia, e ti dò anche questa ulteriore informazione, può influire sui tempi di fissazione per sentenza che hanno riflessi su milioni di posizioni e non su pche centinaia).
Comunque sulla giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di limitazioni retributive del pubblico impiego ti ho dato delle altre informazioni: a cui difficilmente potresti accedere altrove, specie se non leggi neppure le sentenze della Corte e quello che dicono (dagli anni '90). Non pretendo di essere ringraziato, per carità, ma mi pare fuori luogo l'insulto continuativo, senza ammettere di avere sbagliato a dire la quasi totalità delle cose.
Su tali punti, se tu avessi mai torto, non dubito che non farai troppe distinzioni: è una congiura discriminatoria contro i poveri. What elsee notare che personalmente sul piano economico sostengo l'integrale incostituzionalità delle manovre di riduzione del deficit da Maastricht in poi, e ho pubblicato sulle riviste giuridiche più prestigiose e l'ho inserito in rete.
Proprio per mettere a disposizione, gratis, e di TUTTI, argomentazioni che normalmente gli avvocati non sono tecnicamente in grado di presentare alla Corte.
Come pure la solenne stupidaggine della connessione tra un parere dovuto su un DPR e la inconsistente insinuazione luogocomunista, fatta senza remore o dubbio alcuno, circa la improponibile copertura che ciò dovrebbe dare sul distinto giudizio di costituzionalità della legge.
Sui tuoi ricorsi del 1995 e del 1998, naturalmente dovresti chiedere al tuo avvocato e, per capire veramente, conoscere la situazione delle decisioni dei ruoli di quegli anni per il resto del contenzioso, presso lo specifico tribunale adito. E anche, pensa un pò, quale sia la giuriprudenza compattatasi sulla questione. Che magari può indurre a tenere pendente il giudizio per non vedersi fissata un'udienza in cui si avrebbe torto (ma certamente per una congiura instillata da forze oscure dell'ingiustizia).
Potresti essere contento, comunque: non far fissare cause in cui, comunque, una giurisprudenza sia da anni consolidata in senso contrario alla pretesa, o per cui magari occorre disporre la traslazione davanti al giudice ordinario, ti consente, come spesso si fa strategicamente in questi casi, di chiedere il risarcimento della "legge Pinto". Anche avendo torto nel merito.
In genere poi quando si apprendono delle corrette informazioni su marchiani errori di comprensione che si compiono per ignoranza, si ringrazia. Non si insulta
Un Consigliere di Stato su Goofynomics?!? Che onore!
Elimina@Renatoxr, se mi posso permettere.
a) In generale: secondo me l'intervento di Quarantotto riguarda eccome un discorso di politica economica, perché la valutazione del se e del come la Corte costituzionale possa inserirsi nel percorso di attuazione delle misure di austerità non è per niente secondaria. Se la Costituzione conta ancora qualcosa (e lo spero), i suoi principi possono costituire una difesa contro le misure "eteroimposte" in nome di qualcosa o di qualcuno privo di alcuna legittimazione originaria (come insegnano gli esempi del Portogallo e - in una prospettiva opposta - della Germania);
b) Sul tuo caso personale: avrai un avvocato? Dovrebbe essere in grado di darti qualche spiegazione al riguardo. Anche perchè, da quel che scrivi, i due giudizi dovrebbero essere già estinti per perenzione (se non è stata rinnovata l'istanza di fissazione dell'udienza dopo dieci anni, ora ridotti a cinque).
Cari miei, tutta la mia simpatia, specie perchè ci troviamo nella stessa casa - anzi chiedo scusa a chi mi ospita se ho dato adito a delle controversie, non mi piace litigare, non mi piace arguire, ma discutere -.
EliminaFacciamo così, voi non sapete chi sono, io non ho l'onore di conoscervi, e sicuramente sarà un piacere,specie se siete a Roma, offrire ad entrambi un caffè.
Comunque con grande affetto.
Renatoxr
Al momento il mio post non è stato pubblicato per cui, salvo il parere contrario del prof., aggiungo queste precisazioni per Quaranotto:
Elimina- Il “livore” non è partito da me, anche se ammetto che non lo ritengo giusto di rispondere ad un insulto con un altro insulto, e me ne scuso;
- se non ammetti che possano esistere delle motivazioni di “opportunità” (eufemismo) e di “copertura economica” (intendiamoci) per una sentenza, ti chiedo scusa e ti prego di non considerare ciò che segue;
- la “lentezza” della giustizia amministrativa era posto a mò di esempio di problemi di alcuni settori della magistratura (anche se mi auguro che non abbiano invece perso i miei fascicoli nel corso del trasferimento in Via Flaminia);
- mi sembra ingrato da parte tuo giudicare i torti dei “poveri” , specie se non conosci le fattispecie particolari di tali poveri, ovvero se non siano vittime del sistema governativo, quand’anche non volessi comunque riferirmi al fatto che taluno di questi “poveri” sia divenuto tale per le decisioni partigiane di chi ha voluto la moneta comune;
- poi la frase che mi attribuisci “Come pure la solenne stupidaggine della connessione tra un parere dovuto su un DPR e la inconsistente insinuazione luogocomunista, fatta senza remore o dubbio alcuno, circa la improponibile copertura che ciò dovrebbe dare sul distinto giudizio di costituzionalità della legge”, non lo mai detta, anche se mi scuso in anticipo, perché talvolta usare lo smartphone non agevola la scrittura e può dar adito ad incomprensioni;
- I mie due ricorsi del 1995 e 1998, gridano vendetta perché non si è discusso ancora il merito (vedi sopra, avranno perso i fascicoli?), ed attendo, unitamente ad altri quattro, la pronuncia della Corte di Appello di Perugia ( almeno che non prosegua il rimpallo con Roma) il risarcimento per l’ingiusta durata del processo.
Scusa anche te, Tolomeo, mi sono arrabbiato ingiustamente, per come ho definito sopra, con Quarantotto, circa le sue frasi, e sono proprio uscito fuori tema circa le sue argomentazioni di carattere economico.
Se sono in questo blog, lo faccio per imparare, e per cercare di offrire il mio piccolo contributo, non fosse altro per esperienza di vita.
Sempre con affetto
Renatoxr
Chiedersi perché in Italia un'intera generazione di classe dirigente abbia eretto il totem della moneta unica, richiama immancabilmente competenze che includono la scienza psicologica. Trascendere un uso razionale di uno strumento economico come la moneta vuol dire affidare a questo "simbolo" una valenza magica, un significato salvifico e vivificante. Perché un'organizzazione necessita di proiettare speranze su di un simbolo e di riceverne in cambio un senso unificante e legittimante all'esistenza stessa? Perché l'organizzazione stessa non è stata in grado di elaborare un senso di sé maturo ed individualizzato; in parole semplici la condizione ancillare rispetto ad un pensiero magico e salvifico (ideologia) è stata la condizione che ne ha determinato la nascita e ne ha bloccato l'evoluzione. La propria sopravvivenza, quindi, deve essere affidata di volta in volta a simboli che si adattino al mutare dei tempi, ma solo nell'aspetto esteriore, dovendo di necessità mantenere in toto il proprio carico di simbolizzazioni. La sinistra in Italia, dopo il crollo del comunismo, ha dovuto in fretta e furia riorganizzare e riagguantare un feticcio che le permettesse di sopravvivere mutatis mutandis nell'unica dimensione ad essa nota, cioè la bolla per così dire ideologica. Europa e moneta unica hanno servito egregiamente il suo bisogno di principi altissimi. Man mano che ci spostiamo verso destra, dove la praticità del potere lascia pochissimo spazio alle ideologie, il totem della moneta unica si stenta a ritrovarlo; qui assistiamo più ad un uso strumentale e spregiudicato di qualsiasi principio che possa garantire la supremazia. Tutto questo per dire cosa? Per dire che l'uso della razionalità che il nostro professor Bagnai profonde a piene mani per dovere, rispetto e amore verso la scienza e la verità è potenzialmente letale per quel che resta della sinistra italiana. L'invito che faccio a tutti coloro che si impegnano per generare una sinistra matura, razionale ed adulta è quello di essere degli stretti osservanti del metodo scientifico, di spandere questo seme nei dibattiti e nelle discussioni anche domestiche; in sostanza l'obiettivo è far rinascere una nuova epoca dei lumi.
RispondiEliminaGrazie.
EliminadrFreud scrive: "L'invito che faccio a tutti coloro che si impegnano per generare una sinistra matura, razionale ed adulta è quello di essere degli stretti osservanti del metodo scientifico, di spandere questo seme nei dibattiti e nelle discussioni anche domestiche; in sostanza l'obiettivo è far rinascere una nuova epoca dei lumi"
EliminaIo obietto: "Coloro che pensano che basti dire la verità, perché possano cambiare le cose, commettono un errore di stampo illuminista, oppure pensano, in cuor loro, che sia destino che le grandi decisioni vengano prese, sempre e comunque, dalle classi dominanti"
Dire la verità è il minimo sindacale. Pensare che basti dire la verità significa non capire che la politica è (anche) "sangue e merda".
Vaste programme...
EliminaCaro Fiorenzo, contento di vederti qui. Ho una perplessità sulle tue parole. Tu sei molto attivo, scalpiti molto, e ti capisco. Chi avrà avuto i tempi giusti lo dirà la SStoria. Il punto però è un altro. Tu sei una delle persone più integre che abbia mai incontrato. Ma questa storia che "la politica è altro", oggettivamente, è stato l'alibi di una sterminata serie di traditori e criminali. Forse oggi "l'altro" è che non c'è più bisogno di una politica che sia "altro". Certo, un blog non basta, ci vuole l'organizzazione. Ci stiamo lavorando. Ma qui credo che ci accontentiamo della verità, pur consapevoli del fatto che forse non basterà a evitare il sangue, perché ci sono tante merde ancira in giro. Ci si prova...
Eliminadal comunifmo all' eurifmo: come crollano i fogni della finiftra
Elimina@Fiorenzo
EliminaSpero non ti offenda del tu.
La politica certo che è altro, a volte è di più, a volte è di meno che dire la verità, purtroppo.
Più che "sangue e merda" direi che dovrebbe essere compromesso, mediazione, quando fallisce in questo diventa quello che hai detto tu.
Per il resto concordo.
@Bagnai
Il tu qui non lo uso perché non ho ancora mai riscontrato esplicita autorizzazione, perdoni la stucchevole formalità.
La verità è veramente tanta roba, ma la prego, non accontentiamoci, come dice un mio amico sindacalista “siamo seri, chiediamo l’impossibile !”.
Quindi, si realismo, è inutile essere sognatori, ma volare alto, andare oltre verso mete che razionalmente sembrerebbero irrangiungibili è un dovere oltre che un estremo piacere di ogni essere umano.
La sua opera non si esime da ciò. Grazie mille per questo.
Comunque chieda, pretenda collaborazione che in questo luogo molti saranno felicemente disponibili.
@DrFreud
Attenzione ai lumi !
I lumi della ragione sono del tutto insufficienti a comprendere l’essenza del nostro esistere!
Il pensiero, la logica, il ragionamento sono molto vicini alla nostra porzione materiale, dovremmo imparare ad ascoltare e coltivare le nostre emozioni positive, è l’amore che è in grado di far evolvere l’umanitò, non la ragione !
Il pensiero con i suoi lumi sono spesso un velo nutrito di condizionamenti che non fanno altro che oscurare la verità
@DrFreud @non economista
EliminaSui lumi (da T.W. Adorno e M. Horkheimer, Dialettica dell'illuminismo)
“Lungo l’itinerario verso la nuova scienza gli uomini rinunciano al significato. Essi sostituiscono il concetto con la formula, la causa con la regola e la probabilità è […] Il sistema a cui l’illuminismo tende è la forma di conoscenza che viene meglio a capo dei fatti, che aiuta più validamente il soggetto a sottomettere la natura. I suoi principi sono quelli dell’autoconservazione.[…] La scienza stessa non ha alcuna coscienza di sé; è uno strumento. Ma l’illuminismo è la filosofia che identifica la verità al sistema scientifico”
la conseguenza è questa:
“Chiunque rinuncia dà più della sua vita, più della vita che difende. Ciò si invera e si dispiega nel contesto della società odierna. In essa ciascuno è di troppo e viene ingannato. Ma è una necessità sociale che chiunque volesse sottrarsi allo scambio universale, ineguale e ingiusto, non rinunciare, cogliere subito la totalità dell’intero, indiminuita, perderebbe con ciò tutto, anche il misero avanzo garantitogli dall’autoconservazione"
Secondo i francofortesi, l'estrema coseguenza dell'opera illuministica è stato FDA De Sade (ma anche la mano invisibile era di quei tempi). Il cosiddetto neoliberismo e la sua conseguenza, la realizzazione fattuale del sogno europeo è una sorta di sadismo su scala più ampia (la continuazione del sadismo con altri mezzi): l'uomo materia, l'esercito di riserva della manodopera. E poi si arriva alla fabbrica di Dhacka e alla Tyssen Krupp (ad Auschwitz si era già arrivati, quindi, come direbbe Guenther Anders, è già "un indelebile porzione di storia")
Purtroppo il rasoio di Ockham è l metodo interpretativo più adottato, dagli ortotteri ai piddini, dagli economisti agli ecologisti, dai signoraggisti ai friedmaniani e, con quello, ogni dibattito assume un livello da stadio di calcio.
La cosa bella di questo cenacolo, invece, è che si confrontano posizioni diverse ma complementari che, come i saccharomyces cerevisiae fanno lievitare il valore epistemico della discussione...maieutico, direi, stimolata dal tafano capo (in senso socratico)
Meno male che Alberto c'è...
"L'invito che faccio a tutti coloro che si impegnano per generare una sinistra matura, razionale ed adulta è quello di essere degli stretti osservanti del metodo scientifico, di spandere questo seme nei dibattiti e nelle discussioni anche domestiche; in sostanza l'obiettivo è far rinascere una nuova epoca dei lumi."
EliminaIl mio intento qui è portare la vostra attenzione NON sul contenuto MA sulla forma che assume l'azione volta a perseguire l'obiettivo di far rinascere una nuova epoca dei lumi.
La verità, il metodo scientifico, il ragionamento logico, anche quando portatori di Verità, possono poco di fronte 'ai Crozza'.
Il prof. Bagnai (e con lui il porf. Borghi) sferra dei colpi duri durissimi, diretti drittoxdritto.
Quello che mi domando è questo, ovvero proprio una questione di forma degli attacchi (o dell'azione prodroma al cambiamento): avete mai visto una squadra di football americano cercare di andare a tocuhdown 'drittaxdritta'?
Anche gli antichi orientali sostenevano che un colpo di rimbalzo fa più danno di un colpo diretto.
@El Svissero
EliminaGiusto ciò che dici, ma i Crozza sono solo parte degli innumerevoli pifferai di regime. Vi è da chiedersi, in effetti, come scalfire il pensiero unico che è così ben organizzato e coerente nel proprio quadro di riferimento, tanto dal potersi permettere di rinforzare la menzogna con qualche verità (pensavo al discorso di ieri di Draghi alla Luiss: analisi, tutto sommato corretta; rimedi assolutamente aberranti...non ha unito i puntini, anzi gli ha uniti pro domo sua).
Certo è che il pubblico ama gli urlatori, l'uomo forte che forma tanto senso di appartenenza (da tifosi, appunto); ama gli edipi che incarnano l'odio adolescenziale, ama le facili soluzioni. E si parla di reddito di cittadinanza, meno tasse per tutti, le meraviglie della tecnologia-tenuta-segreta di Nikola Tesla e si fa montare la rabbia verso la casta. I motivi veri sono sempre più complessi, ma occorre analizzare, studiare, perdere delle ore sulla carta...pensare (addirittura? diranno molti).
Quando ti affidi all'uomo della provvidenza è molto più facile, lui ha tutte le risposte, le urla, le reitera e le fa rimbalzare nel mondo in effigie dei media, e questo mondo ti avvolge con la sua imamgine e ti sembra più accogliente del mondo reale. E alla fine (almeno nell'urna) uno vale uno anche se molti di quegli uno sono degli zero, ma poichè sono zero (ovvero vuoti, e la natura ha orrore del vuoto), si fanno riempire di contenuti da parte di coloro che hanno tutte le risposte.
Come dici, gli orientali amavano la circolarità, piuttosto che il drittoxdritto: l'Arthashastra e Sun Tzu conoscevano gli arcana imperii molto più a fondo di Machiavelli o Tacito (forse solo Giordano Bruno era l loro livello). Io sono d'accordo con te e con loro. Ma anche con il vecchio Giovanni ("Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"), e quindi col coetaneo Alberto che cerca di farlo. Poi, una volta aperti gli occhi, forse vi saranno abbastanza che andranno come le pecore in mezzo ai lupi ( ma prudenti come i serpenti).
Credo che sia una scommessa, staremo a vedere... l'alternativa è quella di essere condotti alle docce (metaforicamente paralando) in buon ordine e senza fiatare
E' molto demodè se concludo con un bel Hasta la victoria siempre?
@drFreud
EliminaLa tua analisi fa pensare che la sensibilità, il modo di pensare o gli interessi di quella (... questa) classe dirigente fossero già ben lontani dalla "sinistra" al momento del crollo dell'ideale comunista. Alla fine degli anni '80, il decennio di Regan & Lady di ferro, non mancavano certo principi altissimi e "grandi battaglie" a sinistra, da promuovere alla bisogna come nuovi totem identificativi. Se la scelta naturale è stata quella eurista, questa ha solo certificato (o smascherato) lo spostamento a destra; paradossalmente l'arrivo di Berlusconi nello scenario politico, pochi anni dopo, ha accentuato questo processo: l'antiberlusconismo è diventato un secondo ideale unificante. Non essendo ideologico, ma "contra personam", ha finito per ridefinire come di sinistra qualunque opposizione al Cavaliere (Prodi, tutt'ora feticcio anti-cav del PD, ne è l'esempio più evidente), e di "sinistra davvero" non è rimasto nulla.
Lungi da me, date le premesse, attribuire al metodo scientifico una qualsiasi valenza magica. Nel processo terapeutico un compito del terapeuta è quello di "eliminare" la confusione; che vuol dire? Vuol dire che nei sistemi relazionali il "non detto", che rappresenta la qualità delle relazioni, passa attraverso il "detto" che ne rappresenta la forma. Questo genere di confusione nelle relazioni e nella comunicazione non nasce per caso, ma viene generato ad arte dai membri del sistema per mantenere un equilibrio omeostatico, seppur disfunzionale, ma che consenta al sistema, bloccato in una particolare fase evolutiva, di andare avanti. Orbene, eliminare la confusione (e qui semplifico con la mannaia da macellaio) libera i membri del sistema dall'oppressione di mantenere i "non detti" e consente loro di recuperare individualmente responsabilità e ruolo, in più hanno libero accesso alle proprie risorse emotive da mettere a disposizione per l'evoluzione del sistema stesso. Spero di essere stato chiaro e di aver fatto intuire alcuni parallelismi con l'argomento in trattazione. Un'organizzazione, un sistema, quale un partito è, ha dinamiche evolutive (Bion) studiate e documentate. L'approccio scientifico, quello propugnato dal prof. Bagnai, al di là delle sue intenzioni e consapevolezze, è un approccio "terapeutico" e non "magico", ossia tende a far piazza pulita di quella confusione ideologica, questa sì irrazionale e magica, che viene adoperata per tenere su un sistema, anche di potere, che se fosse svelato alla luce del sole nella sua vera natura, crollerebbe in un batter d'occhio data la condizione di palese contraddizione con i "detti". In poche parole la ggente de sinistra, se vedesse chiaramente quello cui veramente mira la politica del loro partito farebbe il culo a strisce a tutti quanti e se ne strafotterebbero di prendersi cura dell'evoluzione del sistema, ma userebbero le loro risorse emotive per cercare lo strumento più adatto ed efficace a procurare le strisce di cui sopra. La stagione dei Lumi (ed evito di usare la particella "neo" sennò risveglio er cavajere nero) di cui parlavo era una semplificazione per invitare chiunque a svelare l'aspetto razionale, e quindi chiaro, dei problemi in maniera tale da generare un naturale antidoto alla menzogna; tale antidoto si chiama intelligenza ed è prodotto naturalmente dal cervello umano. Io non sono un economista, forse si era capito, e sono mediamente intelligente, ma so riconoscere chi argomenta in modo razionale e chi invece come diciamo in Abruzzo mi vuole impapucchiare. Il prof. Bagnai non vuole impapucchiare nessuno e il suo modo di essere diretto sta a significare che considera chi lo sta ad ascoltare semplicemente adulto ed in grado di comprendere. Gli atteggiamenti paternalistici, quelli che ti dicono "ma tu la politica non la puoi capire" oppure "in politica non si può dire tutto" hanno il vantaggio di porre l'altro in una condizione di dipendenza e di obbedienza. Con la razionalità è probabile che non si vincano le guerre, ma di sicuro non si perdono.
Elimina@ Il velo di Maya
EliminaPer usare lo slogan di una pubblicità andata in TV qualche tempo fa, "Se il prof. Bagnai non esistesse...bisognerebbe inventarlo".
Poi quoto parte del tuo pensiero "[...]Vi è da chiedersi, in effetti, come scalfire il pensiero unico che è così ben organizzato e coerente nel proprio quadro di riferimento [...]".
E' proprio quello a cui mi riferisco. Per fortuna c'è anche molta letteratura in materia in grado di contribuire alla definizione della risposta.
@Il velo di Maya
EliminaHasta siempre Comandante !
Se provi a rammentare il Che in sud America te lo spiegano loro cosa è demodé !
Ma a proposito di verità.
Stabilizziamo il fatto che la verità è l’unica via per la libertà.
Il motivo fondamentale per cui le persone, i popoli, non riescono a trovare quella via è il sistematico, continuo, scientifico tentativo di occultare verità.
Bada bene che di verità vi è molta anche in questioni che appaiono inverosimili, buttarla sui ridicolo, sul magico, sull’assurdo è una precisa tecnica di occultamento, lasciamo perdere.
Se vogliamo bene a noi stessi e al resto dell’umanità dobbiamo capire la sostanza che costituisce il muro eretto davanti i nostri occhi, oltre il quale la verità giace incontaminata, inalterata fin dalla notte dei tempi.
Tu dici che occorre analizzare, ragionare addirittura pensare !
Dal che ne deduco la tua convinzione sulla pigrizia generalizzata nel confronti del “ragionare”.
Qualcuno disse però che la mente mente.
Non ho scritto due volte la stessa cosa, la prima parola è il soggetto, la seconda il predicato verbale.
La mente non dice la verità !
Tabù tabù, ora come facciamo, che razza di idiozia sta blaterando questo “non economista” ?
“La notte porta consiglio”, mi disse un mitico, vecchio, divino, saggio che veniva addirittura dalle lontane campagne situate tra Volterra e Montecatini (Val di Cecina no Terme): mio nonno … minchia che uomo !!!
Cosa ci insegnano i nostri nonni “se di una questione non ne vieni a capo, insisti, analizza, ragiona, non demordere”, vedrai che questo è il modo migliore per “farci capo”, NO, invece di venirne fuori ti ci aggroviglierai forse irrimediabilmente. In cosa consiste il concetto di dormirci su: la cessazione del ragionamento, la quiete dei pensieri.
Le maggiori intuizioni di quelli che chiamiamo geni, lo dice la parola stessa la sostanza di cui sono fatte.
Si racconta, forse è solo leggenda, che quel signore strampalato, quello che scrisse che E = mc2, fosse solito immergersi in una vasca di acqua calda, per rilassarsi, per smettere di pensare.
Per riposarsi dopo aver fatto una lunga e proficua “ragionata” su insignificanti questioni come la teoria della relatività ? No, bensì per scoprirla quella teoria ! ( naturalmente così facendo non sapeva se e cosa avrebbe scoperto.
Ma allora cosa impedisce ai più di fare altrettanto, il cervello dei geni e di tanti notevoli personaggi che hanno segnato le tappe evolutive più importanti dell’umanità è fatto di sostanza più nobile di quella di noi comuni mortali ? Hanno forse la vista a raggi X ? Oppure magari hanno una innata capacità di essere immuni ai condizionamenti.
Potremmo dire che usano la propria testa invece di quella degli altri, ma è altrettanto vero che dagli altri abbiamo sempre molto da imparare, come potremmo farlo senza ascoltare i loro pensieri ?
La verità probabilmente è che solo una parte delle questioni che riguardano l’esistenza possono essere affrontate con la mente, con il pensiero, con la logica, con il metodo scientifico. Se battiamo questa strada per affrontare questioni riguardanti i sentimenti, le emozioni e la nostra sfera spirituale non ne potremmo venire mai a capo, di più, ci infognamo.
Scusate se insisto su questo concetto, sono convinto che sia di vitale importanza metabolizzare la questione per capire, tutti insieme confrontandoci come così amabilmente qui avviene, come poter distruggere i sistemi di condizionamento che occultando la verità minano alla base le opportunità di evoluzione e progressione verso un più alto livello di consapevolezza dell’umanità, condizione fondamentale per la più possibile larga diffusione di libertà e benessere.
Saluti e grazie mille.
@DrFreud
Eliminanon prendermi per "quellochesàtutto", però credo che molti errori, nella storia, si sono verificati anche perchè ci si è appiattiti lungo le teorie scientifiche confidando (anche in buona fede) che si sarebbero prodotti dei buoni risultati.spesso non è andata cosi.
la buona fede, ovviamente, non vale per la nostra cara sinistra italiana.
oltre alla conoscenza scientifica, credo (col massimo della modestia possibile) sia assolutamente necessario l'impiego di persone dall'indubbia capacità intellettiva con una fortissima propensione al comune senso di umanità e socialità. senza queste altre due componenti, sarebbe inefficiente e, probabilmente, inefficace qualsiasi oggettivazione teorico-scientifica.
bisogna tornare a parlare dell'utilità economica delle cose, che spesso comporta costi monetari necessari pur di assicurare un benessere reale difficilmente comprensibili da micro-economisti, aziendalisti, finanzieri (oltremodo), ecc...
@ Dr freud Tieni conto che sono sempre stato di sinistra e non ho MAI avuto il feticcio politico del comunismo. Non solo, avendo oggi quasi 50 anni, sono cresciuto politicamente(a sinistra) con l'abiura di qualunque feticcio altro che moneta unica ed europa. Anzi, è dal '92 che ritengo che i trattati europei siano sovversivi ed anticostituzionali e che liberalizzazioni e privatizzazioni avrebbero fatto solo danni.
EliminaBasta con questa storia che sul banco degli accusati per euro e compagnia bella ci sia la sinistra, e'un'aberrazione, è proprio quel ragionare per appartenza che si contesta tanto in questo blog! Prodi, Padoa Schioppa, Draghi, Andreatta, Letta sono tutti democristiani, per DIO. Che poi Pds, pd, affini e collaterali siano stati dalla loro parte per convenienza, per tradimento, per insipienza ma che cosa me ne importa poi...costoro non sono la sinistra. Non sono me almeno. Ma secondo voi che cosa è 'sta sinistra?
@ Non economista
EliminaCon me sfondi una porta aperta
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne possa sognare la tua filosofia"
oppure Chuang Tzu "La grande intelligenza abbraccia, la piccola discrimina"
Ma mi riferivo agli ortotteri, lì siamo ad un livello assai più elementare di così. Non posso parlare degli incontri di Eranos o del mundus imaginalis riferendomi a dei mitili. Sarebbe già qualcosa se facessero 2+2
Ma che bella la neolingua:
RispondiEliminarilanciare l'occupazione = + precarietà;
superare il dualismo del mercato del lavoro = togliere diritti ai non precari,in particolare creare le condizioni per (vedi punto successivo);
abbassare le tasse tagliando le spese = licenziare nel pubblico impiego;
equità = tassare sempre più i poveri (che i capitali degli evasori e dei ricchi tanto scappano all'estero..);
e ancora....
pensare alle nuove generazioni, ai giovani,
fare le riforme strutturali,
aumentare la produttività,
creare le condizioni per attrarre gli IDE,
rendere finanziariamente sostenibile la spesa sanitaria,
la decrescita felice per riscoprire i veri valori,
e, ultimo ma non ultimo, più Europaaaa.
Insomma tanti modi per dire la stessa cosa:
meno diritti, meno salario, meno democrazia, più ingiustizia sociale.
Lo ha accettato persino a' sinistra, quella riformista, democratica e persino quella comunista ( e non per cecità ma lasciamo perdere....).
Del resto non è cattiveria, è per competere nel mondo globalizzato.
Il modello sociale europeo è stato una cosa tanto bella ma è superato, non sostenibile.
Rassegnatevi, adeguatevi senza protestare, tanto ormai gli Stati stessi non contano, decide tutto la grandefinanzatransnazionale.
E per aiutarci a berci la storiella hanno ostacolato lo sviluppo del senso critico, demolendo l'istruzione e la cultura prima ancora che la libera informazione.
Bisogna riconoscerlo, sono stati bravi.
Ora questa era sta per finire e gli ultimi periodi sono sempre i peggiori.
Qui abbiamo acquisito gli strumenti per capire e cosa importante per non sentirci soli.
Ma sappiamo che l'obiettivo non è quello di influire sul crollo quanto di farci trovare pronti subito dopo.
Non sarà facile rimuovere tante macerie.
Ci sarà tanto da fare e da lottare per ricostruire.
Sull'antico programma di "derattizzazione-von Hayek" delle "parti sociali" (sbagliate), e su come sia stato cosmeticamente costruito da lungo termine, questo post (ma come mai capita a fagiuolo? Lo vedi che la cosa è reciproca?) si coordina perfettamente con questo contributo storico-rivelatore di Sofia.
RispondiEliminaOggi siamo in piena dirittura finale. Almeno in Italia, seraficamente, tomi tomi cacchi cacchi.
Solo che, come rilevato nei commenti, basta vedersi France24 (canale sky 531, in inglese, non ho ben capito perchè) per vedere francesi e tedeschi, ex PUDE, parlare di come la situazione sia del tutto insostenibile non solo per la popolazione francese ma anche per quella tedesca (che si sente depredata dall'europa perchè ha interessi reali negativi sui titoli di investimento! Mica perchè comprimono ancora la domanda interna!).
Ovviamente, nelle discussioni questi "eroi" se ne fregano altamente del resto d'Europa. Ma almeno denunziano che, persino per loro, la FESTA dell'euro è finita.
Tranne che in Italia. Ma non siamo un paese normale: abbiamo il PUD€ più PUD€ e "festoso" del mondo. Vuoi mettere la soddisfazione?
Grazie. Il fatto è che una volta assaporato l'antico piacere del 2+2=4, è difficile non avere la stessa reazione di fronte agli stessi stimoli. La battaglia ora è sullo smascheramento della pretesa superiorità del modello "tedesco". Cosa la flessibilità abbia potuto fare in Italia lo abbiamo visto il primo maggio. Poi c'è da tagliare ai piddini ogni via di fuga: un altro euro non è e non è mai stato possibile. Che abbiano la dignità di non sottrarsi alle proprie colpe scaricandole sull'"egoismo" tedesco!
EliminaAlberto, ma oltre al danno della flessibilità, c'è pure la beffa della futura mancia che ci elargiranno come "pensione"... se è questo è il sogno piddin-sindacalista, stiamo messi proprio bene...
EliminaUn altro piccolo QED:
RispondiEliminaBrancaccio ed i socialisti tedeschi che non accetteranno mai di discutere di armonizzazione europea dei salari.
io aggiungere anche la segnalazione di questo intervento che mette in luce in modo molto sintetico ed efficace perchè la sinistra italiana abbia tutto l'interesse a far uscire l'Italia dall'euro perchè solo con la riacquistata sovranità può pensare di attuare un proprio programma.
Eliminae poi, giusto per far incazzare er cavajere, aggiungo anche questo link al punto dell'intervento conclusivo di Ferrero in cui mi ha fatto sorgere il dubbio che o io o lui dobbiamo rileggere il capitolo finale del libro di Bagnai (ma forse più lui che io).
EliminaDio mio, che vergogna!
EliminaPerché? Non ho tempo di vedere il video. Mi fai una sintesi (o la fai sul tuo blog, se preferisci)? Sono curioso, visto che anche su queste diatribe sono stato spesso criticato.
EliminaC'è un qualche interesse a confutare le affermazioni di tal Ferrero? O a metterle in ridicolo, intendo.
EliminaPerchè questo è un 'fidipù' (cit.) e ho l'impressione che cerchi un po' di pubblicità di riflesso. Lui ha bisogno come l'aria di un traino perchè, onestamente, altrimenti chi se lo fila?
El cavajere nero è decisamente 'strong buy' e quindi chi si tira dietro gode di luce riflessa (della ribalta).
Imho, Ferrero va totalmente ignorato.
Ferrero : Aveva ragione Bellofiore: dire no a Maastricht e sì all'euro è stato un errore. Eh, forse. Poi fuori dall'euro no, perché c'è la speculazione, allora dobbiamo trovare strumenti per proteggerci dal ricatto dei mercati internazionali (magari una banca centrale nostra che acquisti titoli del debito pubblico? Che poi la ipotizza anche, ma restando nell'euro!); se uscissimo verrebbero applicati i dazi (solita fesseria, ampiamente discussa nel libro; la variante, ma non direi che rappresenti un guadagno in sensatezza, è che saremmo noi ad applicarli) e rischieremmo di cadere nell'illusione del nazionalbolscevismo (sic! Forse questa medaglia al prof ancora mancava...). Un modo come un altro, direi un po' surreale, per eludere la questioncella da nulla di una dimensione credibile (e quella eurista evidentemente non lo è) della democrazia, facendo un po' di terrorismo.
RispondiEliminaI dazi!
EliminaL'idea che l'euro defunto abbia successori che RIVALUTANO (praticamente uno)e altri che SVALUTANO e che già questo avrebbe effetti di riequilibro nell'export-import è troppo inafferrabile.
Non ce la faremo mai....
Contributo allo smascheramento del modello tedesco.
RispondiEliminaSono andato in Germania (quella ricca, alta Baviera) in visita ad un nostro cliente, settore serramenti circa 30 persone.
Il reparto produttivo e' organizzato in due turni di 4 ore, mattino e pomeriggio; gli operai sono tutti a 450 euro/mese.
Costo per l'azienda di una coppia di operai siamesi (8 ore/giorno) 1500 euro/mese.
Nella mia azienda la paga base è di circa 1100 euro/mese, con un costo per l'azienda di 2500 euro/mese.
Mi sono sentito come un dodo.
Partendo dalla Germania mi sono un po' consolato, in piazza distribuivano volantini per il ritorno al marco, speriamo nell'eterogenesi dei fini.
Manca una precisazione Sig. Franco; di che nazionalità sono quegli operai della produzione? Vanno a votare? Perchè sono sicuro che se il ramo che stanno segando comincerà a traballare prima di Settembre molti esportatori si troveranno con fatturati in ulteriori calo ed allora, insieme ai loro operai potrebbero far balzare "Alternativa per la Germania" al 30-35%.
EliminaQuelli in paga base.
EliminaIn Germania sono solo tedeschi (categorie vecchiotti giovani e donne)
In Italia soprattutto africani, poi cinesi e qualche giovane italiano.
Il volantino antieuro lo distribuivano quelli del National Democratic Party of Germany, mi sa che siano piu' attrezzati loro (ne hanno gia' vinta una di elezione).
Meanwhile, back in the ranch, Barroso was preparing a fantastic new dish: “We want to put all the elements on the table even if some of them may sound like political science fiction today. They will be reality in a few years' time, sooner than we might think".
RispondiEliminaThe recipe was the same as usual.
Yo me lo guiso, y yo me lo como.
Pasta al forno,
io la faccio,
io me la magno:
voi,
toglietevi di torno.
Deutsche Bank, the blindfolded regulator, and the 26 billion euro vanishing trick
Colgo l'occasione per ringraziare A.D. per aver di nuovo postato la spiegazione del prof. su come fare i linl attivi, provo subito, vediamo cosa succede scimmiottare il modello tedesco porterà a una recessione mondiale
RispondiEliminaPrego.
EliminaVedo che non funziona, riprovo! Scusate:-) scimmiottare la Germania porterà a una recessione mondiale
RispondiEliminaBrava.
EliminaGrazie:-), grazie ancora a te, ma soprattutto ancora grazie al prof. e a tutti i "Goofies" per tutto e per il lavoro di ricerca a approfondimento che si fa qui e fuori di qui
EliminaMa come si fa a tagliare il cuneo fiscale per rendere i prezzi competitivi come i nostri governanti dicono, se poi il sistema di calcolo per ottenere la pensione è contributivo? A me sembra un controsenso a meno che non si voglia eliminare del tutto la pensione erogata dall'inps a favore di forme pensionistiche complementari di assicurazioni fondi pensione etc e quindi eliminare un trattamento pubblico per lasciare il posto ad uno privato...
RispondiEliminaAppunto...basta unire i puntini
EliminaLa pensione erogata dallo Stato dovrebbe essere uguale per tutti, parametrizzata su affitto, bollette essenziali, cibo, vestiario. Quando smetti di lavorare non sei piu' ingegnere, medico, avvocato, carpentiere, sei una persona anziana che ha bisogno di un sostegno economico e - soprattutto - di servizi. Se nella vita lavorativa il tuo merito (nonche' fortuna, salute, censo, ecc.) ti ha consentito forti guadagni, sara' anche tua cura l'eventuale spesa per integrare la pensione di base.
EliminaSicuramente condivido in pieno la tua considerazione a perfect world.
EliminaVolevo tuttavia far osservare quanto i nostri governanti si contraddicono nei loro discorsi. Imporre a tutti il sistema contributivo significa che ognuno contribuisce alla propria pensione sulla base dei contributi versati effettivamente. Ora ci dicono che questi contributi vanno eliminati per abbattere il costo del lavoro alle imprese e renderle piu competitive e mettere i soldi in tasca alle persone per aumentare la domanda. Se si abbatte il cuneo fiscale dove si trovano i contributi da versare per sostenere il sistema pensionistico ...?
Un po' OT, riporto qualche notizia da Cipro, sempre tramite il blog quotidiano del Guardian:
RispondiElimina"Cyprus bank governor:
Back in the eurozone, and Cyprus's central bank governor has told a press conference this morning that overseas depositors bore the brunt of the haircut imposed on Bank of Cyprus savers.
Reuters has the details:
Cyprus' central bank said on Thursday most of the depositors who lost money at bailed-out Bank of Cyprus were from overseas and that Cypriots had not been hit as hard as might have been expected.
"Seventy percent of the value of deposits concerned overseas residents, leaving Cypriot households and businesses unaffected to a greater extent than was possibly expected,"
Central Bank of Cyprus Governor Panicos Demetriades told a news conference.
He said overall 96 percent of deposits in Cyprus were unaffected by losses on larger accounts required by the euro zone in exchange for aid to the overly indebted country.
We shouldn't downplay the suffering in Cyprus, though. There was an excellent piece in the London Review of Books last week, with stories of people who lost most of their life savings.
Here's a flavour:
Panikos Demetriou had more than €100,000 in Laiki Bank – €178,000, to be precise. He has just €100,000 now. But even when the banks were working normally, even when the government hadn’t yet come along and, as Demetriou put it, dipped into his pocket for €78,000 of his money, it wouldn’t have been fair to call him rich. He lived, as he still lives, with his second wife in a small, comfortable apartment in a block on the outskirts of Larnaca, amid hundreds of other, similar modern blocks"
Oops, 78.000 € volatilizzati...
Spero di non beccarmi del populista.
RispondiEliminaMa il grande LETTA, quello del "si puo'morire per l'Euro? Ma certo che si"... purche' moriate VOI (nota di redazione)...cosa pensa il grande Europeista di cosucce come questa?
http://www.wallstreetitalia.com/article/1285220/caste-indegne/ecco-quelli-delle-pensioni-d-oro-fino-a-90-000-euro-al-mese.aspx
E cosa pensa dei 48 Miliardi di Euro gia' versati per il fondo senza fondo salva stati (salva CHI???).
Parlano, parlano, parlano, ma sempre e solo GATTOPARDI salgono al potere.
le segnalo http://carlobastasin.blog.ilsole24ore.com/2013/05/uscire-dalleuro-mettendo-controlli-di-capitale-difficile-nelleuro-area-.html ,cordialmente (iniziano a mettere le mani avanti)
RispondiEliminaIntervengo, dopo quasi un anno di attenta lettura del blog, per esprimere innanzitutto la mia gratitudine al prof per aver colmato un vuoto personale di analisi e di prospettiva strategica. Si riallacciano i fili e capisco meglio la mia prima manifestazione (1992 salvo errore) " Contro l'Europa dei padroni, per un' Europa dei popoli" indetta dalla costituenda Rifondazione Comunista (e già si respirava il più Europa!).
RispondiEliminaChe fosse in preparazione una bella sola mi era già chiaro ma il mio pensiero libertario mi portava a vedere lo Stato come nemico e non come possibile argine alla pauperizzazione generalizzata. In buona fede si faceva il gioco dell' avversario. Ma quello che nel 92 era forse giustificabile come buona fede, ora è evidentemente non più scusabile. E in questo il lavoro di Bagnai acquisisce una rilevanza epocale.
Un altro aspetto fra i tanti che mi ha personalmente colpito è la risposta di Bagnai all' accusa di interclassismo. Sono convinto che le dinamiche mondiali di ricomposizione vorticoso delle classi sociali ci stanno portando più vicino alla formazione di un blocco sociale interclassista sul modello Francia 1789, e ci allontanano inesorabilmente dalla Russia 1917. Le analogie storiche vanno prese con le pinze ma la dinamica mi sembra abbastanza chiara. E allora difendere a spada tratta, come fa il prof, chi produce contro la nuova aristocrazia finanziaria traccia un nuovo confine sul quale lavorare, e non mi sembra poco!.
E mo' me sento mejo!
Il PUDE come soluzione alla fine adotterà i Certificati di Credito Fiscale
RispondiEliminaPerchè? :)ma è talmente semplice!
"when can we all admit that the euro is a failure? The answer, of course, is never. Too much history, too many declarations, too much ego is invested in the single currency for those involved ever to admit that maybe they made a mistake. Even if the project ends in total disaster, they will insist that the euro didn’t fail Europe, Europe failed the euro".Krugman 04/2013.
invece di studiare la lingua dei nemici, propongo di studiare la lingua degli amici: the pen is in the .....
RispondiEliminaDa uno di sinistra, quanto vorrei avere in Italia una destra come questa....magati potrei pure votarla.....
Ciò che mi diverte di piú di quelli che: ''Occorre fare le riforme come chiede l'Europa perché abbiamo bisogno di flessibilità (e poi sono per il cambio fisso) di efficienza, bla bla bla, rigore e crescita...'' è il fatto che pretendano di erigersi a paladini dell'ortodossia economica, ma non accettino che 2+2 faccia 4.
RispondiEliminaHerr Professor, mi sblocchi su "tuitter" ? (Antares_as - Nicola Aimi) ho contravvenuto alla regola "dicono di te" postando un video di Ferrero, però con queste regole....c'hai un carattere tutto tuo e lo capisco benissimo, solo che sorbirmi 50 minuti di Paolo Ferrero, sperando dicesse qualcosa di nuovo (lo so sono un inguaribile ottimista, o fesso ) per poi sentire che liquidava il tuo lavoro e, se permetti, il nostro tentativo di capire, con: "quelli che dicono che uscire dall' euro sia un paradiso senza dire il come, il quando e il perchè"...beh! mi si è chiusa la vena e ho agito d' impulso.
RispondiEliminaCerto che quando ti faccio delle domande via twitter non mi rispondi mai ma appena ho sgarrato su una regola mi hai beccato subito e ? :-) Si vede che non faccio delle domande particolarmente intelligenti [risata] ( ho fatto una domanda e mi sono dato una risposta alla Marzullo).
Tu quoque, N€ur€, fili mi!
EliminaPosso dirtelo in modo politicamente corretto? A me di quello che pensa Ferrero non me ne frega un cazzo perché Ferrero, indipendentemente dal fatto che sia o meno un complice, è comunque politicamente morto perché non ha capito un beneamato cazzo. La prova è <a href="http://goofynomics.blogspot.it/2012/12/la-tabellina-dello-zero.html>qui</a>. Se avesse capito, non sarebbe morto, ma è morto perché non può capire.
E tu, che segui il mio blog, che sai che ce l'ho messa tutta per farglielo capire, perdi tempo a stare a sentire questo putridume politico, e ti permetti anche di avvicinare il suo lezzo cadaverico alle mie auguste narici?
Bisogna proprio volerti molto bene!
Ma non farlo più. Presto avrete qualcosa in cui riconoscervi. Questi lasciateli dove stanno, nella pattumiera della SStoria.
Esempio di link attivo sbagliato perché mancano le virgolette di chiusura dopo l'URL. Ma trattandosi di un link a Ferrero non ritengo necessario perder tempo a correggerlo.
EliminaGrassie ! E' stato un momento di debolezza :-)
Elimina@Bagnai.
EliminaSe nella squadra avesse bisogno di un informatico, poco appassionato di macchine e molto di faccende umane ...
Mi riferisco a quel qualcosa in cui potremmo finalmente riconoscerci, anche se io in questo posto mi trovo gia molto a mio agio, quasi un po' come una seconda casa, non esageriamo, d'altronde lei per essere mio padre sarebbe stato un po' precoce, un fratello maggiore magari.
Non si perda d'animo e chieda quello di cui pensa potrebbe aver bisogno, sono sicuro che in molti si faranno avanti.
E' fantastico, dopo comprensioni pre-compresse, sentire "duri & puri" e incazzati, i Kthrcds, i Flavio, i Quarantotto, gli Eco e tutte le altre voci pensanti, al Guado della Coccia fa certamente il nostro bene.
RispondiEliminaAusterità sì-austerità no è un tema retorico che non individua le vere criticità ma che è utile a tener lontano il pallino dai veri temi che andrebbero affrontati: spesa pubblica produttiva-improduttiva e redistribuzione dei redditi in primis.
RispondiEliminaPiccolo contributo al mito della tedeschia
RispondiEliminaUn mio amico d'infanzia vive da qualche anno in Tedeschia(Dusseldorf) e ogni tanto ci sentiamo via skype, sposato con prole (due figli), mi diceva l'ultima volta che ci siamo sentiti che lavora per Amazon.de con uno stipendio misero(per onestà non mi ha detto quanto)ma che riceveva forti sussidi dallo Stato, stessa situazione la moglie.
In tedeschia la spesa pubblica, a quanto pare, non è improduttiva come da noi italioti anzi è molto produttiva...sta producendo una pletora di sottopagati che rendono competitive slealmente le imprese della tedeschia, ma questo i ns media non lo sanno.
P.S.: Herr prof. mi ha bloccato su twitter ( @ominonero ) per un retwitt galeotto... poca cosa. E' più inflessibile di un tedesco :) su twitter. Se può, avrei il piacere di seguirla. Grazie.
Finalmente,
RispondiEliminaarriva sulla stampa italiana quello che già il raaporto sulla sostenibilità del debito pubblico diceva.
L'Italia è il paese con il debito più sostenibile.
http://www.ilgiornale.it/redirect/economia/debito-pubblico-l-italia-migliore-d-europa-e-non-scherzo-915902.html
Infatti MDS, avevo cercato di postarlo anche io; quello studio mi sembrava interessante.
RispondiEliminaDel resto Marcello Foa da tempo non fa che criticare la politica economica Tedesca, e sul falso problema del debito pubblico (che esiste, e' esistito, e esistera' sempre):
http://blog.ilgiornale.it/foa/2013/04/01/anche-la-germania-la-paghera/
Mi sembra che Foa sia uno dei pochi giornalisti di questa stampa asservita che meriti attenzione, un faro nella nebbia.
Da calcoli fatti da altri, magari sbagliatissimi, da verificare:
RispondiElimina"i debiti pubblici italiani, implicito ed esplicito ammontano a circa il 151% contro quello tedesco che ammonta al 197% e quello finlandese che dovrebbe attestarsi al 200%, dopo di che passiamo a quello austriaco che si attesta praticamente intorno al 300%, al francese che supera il 340%, il portoghese che è oltre il 363% senza parlare del belga al di la del 432, l’ olandese quasi al 500% e cosi via: se mi chiamassi Merkel dunque mi vergognerei di poter apostrofare l’ italia e se fossi un qualsiasi europeo mi vergognerei di chiedere all’ italia ulteriori sacrifici quando per arrivare al 197% , la germania della signora merkel, non inserisce nemmeno i 500B della cassa depositi e prestiti : debito sacrosanto di cui la signora merkel non tiene assolutamente conto.Quindi basta con tutte le assurde pretese della germania e basta con le bugie."
Da altra fonte:
RispondiEliminaArticolo tratto da “Deuschtland.net”
Nel nuovo confronto sostenibile esteso di economia di mercato L´Italia ha preso il primo posto, come l’anno scorso. Germania finisce con il miglioramento della sostenibilità in quinta. Lussemburgo e Irlanda a sopportare di nuovo la lanterna finale con un divario di sostenibilità pari a circa 1,200% del PIL. Simile a Stati Uniti. Il futuro della Grecia,dipende che in qualsiasi altro Stato membro dell’Unione europea,e dunque, dipende dalla rigorosa attuazione del pacchetto di riforme annunciate .:
La morsa di austeritá, in Italia e' vergognosa.