I fondamentali
(potreste avere difficoltà, sotto trovate strumenti didattici)- L'uscita dall'euro (il testo del mio articolo sul Manifesto, pone il problema politico)
- Le aporie del più Europa (sintetizza il meccanismo della crisi e chiarisce che un altro euro non è possibile)
- Crisi finanziaria e governo dell'economia (il mio articolo su Costituzionalismo.it, fornisce un quadro più ampio e completo)
- Il romanzo di centro e periferia (per tutti)
- Unhappy families are all alike (per esperti)
Sui giornali
Per chi ama l'approfondimento
Testi universitari utili (in ordine di difficoltà crescente):- Modelli quantitativi di Alberto Bagnai (testo introduttivo)
- Fondamenti di politica economica di Nicola Acocella
- Fondamenti di economia internazionale di Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc (meglio nella versione inglese International Monetary Theory and Open Economy Macroeconomics)
Materiale essenziale per capire in pratica le proposte di uscita dall'euro (e altro)
- La proposta per l'uscita dall'euro di Roger Bootle (vincitore del Wolfson Economic Prize 2012): Leaving the euro: a practical guide
- La proposta di Johnatan Tepper (una miniera di informazioni storiche sulle uscite da unioni valutarie): A primer on the Euro breakup
- Lo studio di Woo e Vamvakidis sui vantaggi dell'uscita per l'Italia: Game theory and Euro breakup risk premium
- La proposta per l'uscita dall'euro di Jacques Sapir (tarata sul caso francese, ma utile per chi sa il francese e non l'inglese, e sostanzialmente concorde con le precedenti sugli snodi fondamentali): S'il faut vraiment sortir de l'euro
- In italiano: A rata der mutuo (chiarisce il problema della ridenominazione dei debiti delle famiglie)
- Accipicchia: dimenticavo la fondamentale intervista di byoblu a Claudio Borghi!
Post sempre attuali
- Euro: una catastrofe annunciata (l'elenco utilissimo di quelli che ce lo avevano detto)
- I salvataggi che non ci salveranno (il primo post di questo blog e la prima previsione azzeccata, che prefigurava quello che poi è successo, cioè il fatto che Monti non avrebbe fatto scendere lo spread)
- La crisi, la svendita e mi' cuggino (che evidenzia le motivazioni sottostanti alle politiche di austerità suicida imposte ai governi periferici)
- La spesa pubblica al bar dello Sport (che chiarisce le dinamiche storiche dell'accumulazione del debito pubblico in Italia)
- Draghi, portece n'antro ltro (chiarisce perché la Bce non può far nulla per risolvere la crisi)
- La svolta di Draghi (chiarisce perché la Bce non può far nulla per risolvere la crisi, spiega il meccanismo della crisi del 1992)
- Premiata armeria Hellas I (per le relazioni fra risparmio nazionale e indebitamento estero)
- Premiata armeria Hellas II (per le relazioni fra indebitamento privato, pubblico e estero)
- La locomotiva d'Europa e le locomotive della Germania (che smaschera una serie di luoghi comuni sul ruolo "trainante" dell'economia tedesca in Europa)
- Svalutazione e salari (che smaschera alcuni luoghi comuni sulle "catastrofiche" conseguenze del ripristino della flessibilità del cambio)
- Ma in Germania i prezzi sono più alti (la solita obiezione di chi non sa nulla di economia)
- I salari alamanni sono scesi del 6% (dedicato a chi pensa che la Germania sia il paese di Bengodi)
- Cosa sapete della produttività (che smaschera alcuni luoghi comuni sulla "pigrizia" dei lavoratori italiani favorita dalle svalutazioni)
- Più Europa e meno Spagna (che riflette su alcune proposte ritenute attualmente salvifiche - "Stati Uniti d'Europa" - e sui loro rapporti con la democrazia in Europa).
- L'Europa senza l'euro (che descrive assetti istituzionali alternativi per l'Unione Europea)
- Eurodelitto ed eurocastigo (che invita i politici a non mentire: dedicato a Sel)
- Ortotteri e anatroccoli (che invita i politici a non mentire: dedicato a Grillo)
- Ortotteri e suini (che invita i politici a non mentire: dedicato a Grillo e a Berlu)
Dati
La consultazione non ne è sempre facile, se non si conosce l'inglese, ma comunque può essere utile che vi fornisca i link alle basi di dati macroeconomici più utili:- Il database del World Economic Outlook del FMI (sono fogli Excel, ci trovate i principali indicatori macro per tutti i paesi, dal 1980, con le previsioni a cinque anni - attualmente fino al 2017)
- I World Development Indicators (un foglione Excel di dati annuali su tutto a partire dal 1960, più completo ma meno pratico)
- Il database dell'OCSE (interattivo, potete scaricare i dati in Excel)
- Il database AMECO (dati macroeconomici annuali dell'Unione Europea, pratico e veloce)
- Il browser dell'Eurostat
- Il browser dell'ISTAT
Link attivi
Facilitano la vita di chi legge il post. Per orientarsi, tenete presente che l'HyperText Markup Language (HTML) è un linguaggio che funziona con dei "marcatori", piccoli codici che indicano una proprietà del testo fra essi riacchiuso.I marcatori sono racchiusi fra parentesi angolari, e quello di chiusura comincia con uno slash (la barra /).
Quindi una coppia di marcatori è <mmmm>testo da marcare</nnnn>, dove mmmm e nnnn sono una serie di caratteri.
Grassetto
Esempio: se volete mettere un testo in grassetto, dovete usare il marcatore "bold". Se nel commento scrivete <b>grassetto</b>, la parola grassetto sarà in... grassetto (bold)! Notate lo slash nel tag di chiusura </b>. In questo caso lo slash è l'unica cosa che distingue il tag di apertura da quello di chiusura, ma non è sempre così.Link attivo
Il marcatore del link "attivo" deve riportare l'indirizzo della pagina cui volete inviare il lettore, ed è indicato con la lettera "a" che sta per "anchor" (àncora, non ancòra, che sarebbe again).Quindi, se volete che una porzione di testo rinvii al giornale dei comunisti alle vongole, scriverete:
<a href="http://www.ilmanifesto.it/">quelli che vogliono la mancetta</a>
La frase "quelli che vogliono la mancetta", compresa fra
- il tag di apertura: <a href="http://www.ilmanifesto.it/">
- il tag di chiusura </a>
diventerà un link attivo e vi manderà all'organo dei comunisti alle vongole.
Notate che nel tag di apertura <a href="indirizzo"> l'indirizzo del sito è fra doppi apici e dopo href=. Notate anche che nel tag di chiusura c'è uno slash </a>.
Spero sia chiaro, altrimenti chiedete e chiarirò.
Commenti
Parto da un principio basilare: un blog non è un forum. Nel blog un autore esprime il suo pensiero. Se lo ritiene, raccoglie e discute i commenti che gli sembrano interessanti per chiarirlo. In un forum utenti registrati intervengono in modo paritetico (ma coordinati e se del caso disciplinati da super-utenti). La ricchezza di questo blog è stata fin dall'inizio la qualità e l'interesse dei commenti dei lettori, che vi invito a leggere con attenzione. Ho cercato di dar loro il massimo spazio possibile, ma questo rimane un blog, non un forum, e valgono quindi alcune elementari regole:- Decido io quello che mi interessa. Chi parla di "censura" in un blog semplicemente non sa cos'è un blog. Qui arrivano centinaia di messaggi al giorno, molti ripetitivi, molti fuori argomento, molti che finiscono da soli nello spam. Non vi aspettate di avere necessariamente una risposta né di essere necessariamente pubblicati all'istante: non è tecnicamente possibile. I piagnoni o i calunniatori verrano banditi senza pietà.
- Commenti a puntate verranno cestinati senza pietà: se avete molte cose da dire, aprite il vostro blog: è gratis. Di logorroico qui basto e avanzo io.
- Commenti fuori tema verranno altresì cestinati. Uno dei punti focali della mia analisi (che rispecchia quella dei principali economisti internazionali viventi) è che la crisi dell'Eurozona non dipende dal debito pubblico ma da quello privato. Quindi, ad esempio, chi vuole ragliare acriticamente contro la spesa pubblica può comodamente farlo nei tanti blog di sconfitti dalla Storia che trova comodamente su Internet (non faccio nomi per Karità di patria).
Un suggerimento: i codici del form di blogspot credo siano diversi,almeno in alcuni casi.L'iperlink è esatto mentre per il tag di bold nel form di blogspot è strong
RispondiEliminamentre quello per il corsivo è em .
Ce ne sono molti altri ma non so se vengono accettati nei commenti.
Ho visto anch'io che non tutti i tag html sono accettati, però a me finora il tab b ha funzionato. Non so, mi pare difficile che una cosa simile dipenda dalla piattaforma usata dall'utente (dal browser). L'html generato da blogspot in effetti usa strong, mi pare di aver visto. Qualche volta i tag non funzionano perché non vengono chiusi, ma non credo sia questo il caso tuo perché mi sembri attento. Grazie per il consiglio, poi lo riporto nel testo.
EliminaSERVONO ECONOMISTI REPUBBLICANI: IL TESORO DEVE EMETTERE TITOLI GARANTITI DALLA BCE
EliminaLa linea politica più rispettosa degli interessi degli Italiani non è quella che mira a convincere i Paesi del Nord a condividere le spese sanitarie e quelle rese improcrastinabili per far fronte alla crisi. E' infatti illusorio ritenere che Tedeschi, Olandesi o Finlandesi accettino tale condivisione. Tale linea finirà per spingere l'Italia a scelte di compromesso e pregiudizievoli. In assenza di sovranità monetaria, piuttosto, l'Italia deve, mediante il Ministero del Tesoro, emettere titolo obbligazionari garantiti dalla BCE. E', questa, l'unica soluzione che consentirebbe afflusso della necessaria liquidità senza indebitamento ulteriore da parte degli Italiani. E' ciò, opportunamente, propone il professor Bagnai, proposta che Galloni ed altri economisti di senno non possono non condividere.
E' desolante constatare che, ancora una volta, gli Italiani non siano messi in condizione di comprendere la realtà delle cose.
L'ideologismo e le mistificazioni stanno conducendo verso il baratro.
Sconvolge, oltretutto, prendere atto che centinaia di migliaia di professionisti, pur in grado di poter divenire consapevoli così da indurre inversione di orientamenti, siano invece mentalmente chiusi e assumano posizioni superficiali ed acritiche.
S.G.
Chiaramente a lei lo accetta in quanto l'editor html serve a quello.
RispondiEliminaPer aiutare i passanti inserisco 2 link di conversione BBCode--->html.
Il form di risposte,purtroppo,non accetta moltissimi tag html.Come ad esempio il colore del font,l'altezza ecc...Al contrario dell'editor che usa per i post.
1° Link
2° Link
Una volta fatte le conversioni desiderate si devono eliminare le p /p tra gli apici iniziali e finali se no viene emesso un avviso di errore irrisolvibile se non dopo svuotamento della cache del browser.Il resto si copia e incolla nel form del blog.
Gentile Prof.
RispondiEliminaquanto le scrivo necessita di un paio di doverose premesse:
1) non ho ancora letto tutti i post del suo blog
2) non ho ancora letto il suo libro
Detto ciò mi permetto di suggerirle una sezione al blog che troverei particolarmente utile e che credo possa giovare al suo scopo divulgativo. La sezione che le propongo sarebbe costituita da un quadro sintetico delle principali argomentazioni che si oppongono alla sua tesi con a fianco il rimando ai post rilevanti o alla letteratura che le confuta. Le scrivo ciò perché non mi risulta ancora che ci sia qualcosa di simile in rete ma, se le premesse che ho messo in apertura invalidassero questa affermazione, la prego di non considerare questa proposta. Sebbene sia stato suo studente a Roma non ho le competenze per supportarla in questo sforzo ma per un mero lavoro di organizzazione e sistemazione dei contenuti mi consideri a disposizione.
Un caro saluto
CQ
Caro Christian,
Eliminaaltri prima di te hanno fatto una richiesta simile, ma non esistono argomentazioni serie pro-euro, solo luogocomunismi che servono a tenere nascosta la sua vera natura antidemocratica e iniqua.
L'esempio più volte riportato è se sarebbe opportuno pubblicare, accanto a alla diffusione delle conoscenze per curare il cancro, anche le argomentazioni pro-cancro.
Se però trovi argomentazioni serie pro-euro, faccele sapere tu. Qui non abbiamo mai trovate.
Leggeremo mai i neomonetaristi del terzo millennio citare Carl Marx, sui fomdamentali del modo di produzione capitalista, delle vere cause intrisiche che portano inevitabilmente alla caduta del saggio di profitto, quindi al ciclo dell crisi?
RispondiEliminaHanno avuto molta fretta di seppellirlo nella pattumiera della storia sia i grigi compagni del PCI, che i democristiani o i liberali-liberisti.
Definendo l'analisi scientifica del Moro superata perchè rappresentava un determinato periodo storico del dominio capitalista, chi Marx oltre ad averlo letto l'ha capito sa benissimo che il metodo scientifico non è influenzabile delle categiorie o arzigogoli del momento storico, proprio perchè (semplicizzando) sono formule matematiche a determinare l'analisi economica marxista.
Certo applicare Marx farebbe saltare il banco delle speculazioni, il pozzo senza fine dello sfruttamento, di chi vuole accumulare capitali succhiando plusvalore dalla fatica altrui..Insomma le crisi economiche sono volute dal sistema di potere, salvare la Leman Brothers innesco di quest'ultima catastrofe sarebbe costato circa 50 miliardi di dollari alla banca US..,ma è stato deciso diversamente e contate voi quant'è costata solo negli stessi US, ma ha devastato anche l'Europa.
Cordiali saluti
Mi spieghi il senso di questa supercazzola? Cioè, secondo te il regime monetario, e in particolare il tasso di inflazione, non influenza il conflitto distributivo? Certo che con marxisti così andiamo bene! Pubblico il tuo commento solo perché è un esempio ovvio di come non usare questa pagina. Delle sagaci analisi marziane, che in parte condividiamo, ci siamo occupati qui. Nessuno è riuscito a darmi una spiegazione marziana convincente di come uscire dalla crisi (a parte il fatto che per farlo dovremmo restare nell'euro, cosa della quale i marziani son tutti convinti). Se vuoi farlo tu accomodati, passerai alla storia, ma non in questa pagina.
EliminaMi scusi anonimo, riguardo alle speculazioni e come contrastarle da ignorante quale sono farei più riferimento a Keynes che a Marx
EliminaBuongiorno Prof, sperando di fare cosa gradita e solo in virtù del post "Avviso ai lettori" http://goofynomics.blogspot.it/2014/09/avviso-ai-lettori.html
RispondiEliminami permetto di segnalare che nella frase introduttiva dei link ai Dati c'è qualcosa che non va: ", ma comunque".
Buona giornata e buon lavoro
Tsipras: rispetteremo i nostri obblighi verso Bce e Fmi.
RispondiEliminaNon avevamo dubbi.
Però quello che mi ha colpito è questo articolo della Cerretelli
Il precedente di Mitterrand e la lezione per Tsipras
Il mio interessamento alla politica è troppo recente per conoscere Mitterrand.
Siccome la giornalista, almeno in un'occasione, si è dimostrata abbastanza onesta, vorrei chiedere se è vero che Mitterrand ha applicato politiche keynesiane e se davvero sono fallite.
un grazie di cuore a chi vorrà rispondermi!!!
NOTIZIA DI OGGI in rete su le Figaro :La Grecia cede a compagnia/e tedesca n° 14 aeroporti ,per avere il finanziamento.
EliminaChissà cosa chiederanno allo Stivale fra non molto ,se non ci spicciamo ad uscirne seguendo magari il piano esecutivo di Sapir.!
Buonasera professore,
RispondiEliminaSono il gestore di un piccolo blog "marxista e libertario" attualmente quasi inattivo.
Volevo chiederle se secondo lei lo Stato oltre a contribuire alla domanda (con la spesa pubblica) può contribuire seriamente anche all'offerta, nazionalizzando alcune produzioni private in rovina (acciaio, alluminio, automobile) e che hanno funzionato solo come idrovora di fondi pubblici di ogni genere (si pensi alla Fiat) o la considera un'idea anacronistica e iirrealizzabile?
Grazie della collaborazione
Andrea Polesello - La Rossa Primavera
Secondo me sì, non ci vedrei nulla di particolarmente riprovevole e nemmeno eterodosso in un periodo come questo. Comunque, se mi permetti una battuta, è fantastico come l'economia sia asimmetrica: ci sono due scuole dell'offerta (neoclassici e marxisti), una che considera offerta e domanda (keynesiani), e della povera domanda non si occupa nessuno...
EliminaBroken link: http://www.latribune.fr/getFile.php?ID=5314959 ; link alternativo potrebbe essere: http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2012/07-2/Game%20theory%20and%20euro%20breakup%20risk%20premium.pdf
RispondiEliminae l’originale è ancora più incisivo
RispondiEliminaUn’altra manifestazione della volgare inintelligenza circa le cose della politica è la petulante richiesta che si fa della “onestà” nella vita politica. L’ideale che canta nell’anima di tutti gli imbecilli e prende forma nelle non cantate prose delle loro invettive e declamazioni e utopie, è quello di una sorta di areopago, composto di onest’uomini, ai quali dovrebbero affidarsi gli affari del proprio paese. Entrerebbero in quel consesso chimici, fisici, poeti, matematici, medici, padri di famiglia, e via dicendo, che avrebbero tutti per fondamentali requisiti la bontà delle intenzioni e il personale disinteresse, e, insieme con ciò, la conoscenza e l’abilità in qualche ramo dell’attività umana, che non sia peraltro la politica propriamente detta: questa invece dovrebbe, nel suo senso buono, essere la risultante di un incrocio tra l’onestà e la competenza, come si dice, tecnica.
Quale sorta di politica farebbe codesta accolta di onesti uomini tecnici, per fortuna non ci è dato sperimentare, perché non mai la storia ha attuato quell’ideale e nessuna voglia mostra di attuarlo. Tutt’al più, qualche volta, episodicamente, ha per breve tempo fatto salire al potere in quissimile di quelle elette compagnie, o ha messo a capo degli stati uomini e da tutti amati e venerati per la loro probità e candidezza e ingegno scientifico e dottrina; ma subito poi li ha rovesciati, aggiungendo alle loro alte qualifiche quella, non so se del pari alta, d’inettitudine.
Le chiedo scusa in anticipo se l'assillerò troppo :) so che il suo tempo è prezioso...
RispondiEliminaSono un ragazzo di 23 anni, da tempo seguo la politica e le sue (nostre) vicissitudini sui media tradizionali, la mia linea (a sinistra, nn fosse altro per il fatto dica di voler aiutare lavoratori e poveracci), era riassunta nella posizione "il giusto (la verità?) sta nel mezzo" e "siate coscienti della verità per proseguire alla ricerca del bene comune", insomma, i miei riferimenti diventarono presto giornalisti "fuori dal coro", vedi Travaglio, costituzionalisti di una certa statura morale, vedi Rodotà Zagtrebesky e i cosidetti politici "non populisti" vedi i vari Prodi> Bersani > Fassina > Vendola ....
E qui arriviamo al punto, spinto da una buona sete di verità e dalle affermazioni di mia nonna su qualsiasi politico le si parasse davanti nel suo scetticismo più assoluto (per il quale ogni tanto mi incavolo...), della serie "questo nn vale un caxo" "son tutti uguali, a te sembra di no ma son tutti uguali".
Allora mi sono chiesto dall'alto dei suoi 86 anni (considerato che è ancora molto lucida) se vi fosse qualcosa in cui essi sono veramente uguali, è saltata fuori subito come un fungo: L'EURO!!! Cavolo ma sarà vero che fa tutta questa differenza in positivo l'EURO? e allora via a cercare canali di informazione alternativi:
In definitiva tesi proeuro molto poco convincenti e superficialmente esposte > approdo a goofynomics > compro i suoi libri ed attualmente ho finito "il tramonto dell'euro" e sono a pag. 260 dell' "l'italia può farcela"
Ora dopo essermi raccontato un pò volevo ringraziarla con tutto il cuore per aver svegliato molte coscenze ed aver reso accessibili a molti argomenti "difficili" di macroeconomia entrando anche nel dettaglio quando necessario (come piace a me! Se no mio zio banchiere ha facili argomenti per imbrogliarmi)
Il tema della sovranità mi fa spesso arrabbiarre e parecchio, è come un macigno che mi porto dentro, insomma sono molto sensibile al tema.
(devo ancora convicere mia madre a darle il 5x1000)
Per questo volevo chiederle due cose basilari che non mi sono chiare
RispondiElimina(premessa li ho letti i post "premiata armeria hellas" e "la bilancia dei pagamenti")
Posto che gli squilibri nella zona euro sono determinati dall'aggravarsi del saldo delle partite correnti (causa valuta sovravalutata e dai differenziali di inflazione, con conseguenti indebitamenti)
all'interno della bilancia dei pagamenti; perchè essa (la bilancia) deve andare sempre ad azzerarsi a saldo?
In definitiva perchè in un paese deve entrare tanta valuta quanta ne esce?
Perchè altrimenti non può pagare le importazioni?
Ma se le importazioni sono fatte nella stessa valuta adottata cioè l'euro come può non riuscire a pagarle??
Perchè altimenti rimane senza soldi??
Secondo punto: il funzionamento del sistema bancario, tutti a dire che le banche creano denaro dal nulla, da quanto ho capito le banche, ad esclusione di quella centrale non creano veramente soldi che entrano direttamente nell'economia (ad esclusione di quando presta soldi ad interessi negativi allo stato), è la banca centrale che crea denaro per fornire anticipi di liquidità alle banche che poi devono restituirli alla banca centrale corretto?
Quindi la base monetaria (quantità di moneta) dipende dal lavoro cioè dai beni prodotti e venduti e dai redditi da essi generati, e da processi speculativi su beni reali ecc...
Tutto ciò è corretto?
Ultima cosa poi la lascio in pace: Da cosa dipende il valore di una moneta e quindi il suo tasso di cambio?
dalle esportazioni del paese? come è calcolato??
Perchè si dice che stampare moneta svaluta la moneta? perchè crea inflazione (so che non è sempre così cmq...)?
La ringrazio e spero faccia un post per approfondire questi temi basilari per "non economisti", nel frattempo continuo a leggere dell'interessante e più globale lotta lavoro vs capitale per un capitalismo guidato dai redditi e non dai debiti :) .
Saluti,
Marco
Ieri ho sentito a Radio Popolare un'intervista a Onida, il quale diceva che il problema di trovare un accordo fra Grecia ed Eurogruppo non sussiste. Secondo lui, la Grecia non avrebbe alcun problema di pagamenti data la durata media dei titoli del debito (circa vent'anni) e i bassi tassi di interesse. E' la stessa tesi di Boldrin esposta su noise from America il 16 gennaio scorso (Grecia, euro, debito ed austerità, poco interessante l'articolo, molto invece la discussione, segno che la gente si sta svegliando.) Ora, è evidente che a Onida non interessa la situazione reale dell'economia greca. Sono più onesti quelli che dicono: è giusto e inevitabile che il Pil greco sia sceso perché era un Pil fasullo, trainato dai prestiti delle banche straniere. A questo punto ho due domande, difficili, me ne rendo conto. La prima è se si riesce a scorporare nel calo del Pil quanto è dovuto a fallimenti di aziende sane (per cui si devono ringraiare le politiche di austerità) e quanto dal calo di domanda sostenuta artificiosamente dai prestiti. L'altra è la questione per noi centrale, ovvero si sa quanto è sopravvalutato il cambio greco al momento? Segnalo inoltre Repubblica di oggi: mentre Ezio Mauro dice che in Europa hanno sbagliato tutti tranne lui (a cominciare ovviamente dai greci), di ben altro tono è il commento di Lucio Caracciolo. Segnalo anche questa proposta di moneta complementare, un modo pragmatico che la Grecia avrebbe a disposizione per uscire dall'euro. In questa versione vi sono anche i commenti dell'autore della proposta.
RispondiEliminaRiporto questo estratto dal paper di Johnatan Tepper che lei ci ha consigliato:
RispondiEliminaBreaking up the euro: recommendations based on
historical precedents
....
13. Institute labor market reforms in order to make them more flexible and de-link wages from
inflation and tie them to productivity. Inflation will be an inevitable consequence of
devaluation. In order to avoid sustained higher rates of inflation, the country should
accompany the devaluation with long term, structural reforms.
Quindi,secondo Petter,le riforme strutturali (cioè la compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori) devono essere adottate in seguito a un'uscita dall'Euro? Non è ciò in contraddizione con quanto lei ha sempre affermato?
Assolutamente sì, ottima osservazione. Infatti non sono d'accordo con lui. Questa idea dell'austerità "necessaria" è una boiata pazzesca. Ma Tepper, che è espressione della comunità finanziaria, difende gli interessi di quella comunità.
EliminaEcco qui una notizia che c'informa come Frau Merkel e la sua corte dei miracoli ha consentito a Tsipras ottenere i denari che sono le catene invisibile del dominio dei creditori.
EliminaALERTE INFO > 12H06 (tratto da le Figaro di oggi)
La Grèce a entamé son vaste programme de privatisations
Le gouvernement grec a officialisé la cession des 14 aéroports régionaux au consortium allemand Fraport-Slentel pour 1,23 milliard d'euros, dans une décision publiée mardi au Journal officiel.
La cession des aéroports à l'entreprise allemande, qui avait été approuvée par le précédent gouvernement, avait été gelée après l'élection en janvier dernier du Premier ministre de gauche radicale Alexis Tsipras. Elle constitue la première privatisation de son gouvernement.
Avviso al prof. Bagnai,
RispondiEliminagiorni fa sono andato all'ufficio postale del mio paesotto (duemila anime) per spedire in busta anonima la mia offerta del 5 per mille a questo sito.
Mi vuole credere? Presento la busta chiusa con l'indicazione del cinque per mille, e mi si dice che non la possono spedire perché non è pre-stampata.
La guardo storto,pensando che questo episodio Gogol lo avrebbe descritto da par suo,ma mi accontento di obiettare: la Busta l'Inps non me l'ha mandata e non saprei nemmeno dove trovarla ed in ogni caso alcuni anni fa rammento che l'allegavano al modello unico annuale dei pensionati.ora risparmiano; che fa ,vuol che scriva ai giornali o alla direzione che non vi procurate le buste?".Un po' di ripensamento e poi " mi lasci qui la busta e vediamo come riusciamo a risolvere:passi lunedì' etc,etc)
Prof.Bagnai, non riusciamo a spedire secondo le norme di leggi ridicole ! figuriamoci se troveremo un élite che riuscirà a farci uscire dall'euro!
In ogni caso ,stamani sono andato all'ufficio postale e mi hanno dato al ricevuta della spedizione ma mi hanno fatto soffrire un mal di fegato e impegnato un po' di tempo.
Speriamo che fra un paio d'anni vi arrivino i denari.
Buonasera professore.
RispondiEliminaLe scrivo questa sera il mio primo post nella speranza di poter contribuire con commenti ed osservazioni costruttive in futuro.
Inizierei col segnalare che per un paese con il triste primato
dell'analfabetismo funzionale un blog come questo non posso che far bene.
cordialmente
Il link allo studio di Woo e Vamvakidis non funziona! Mi porta a una pagina francese con messaggio di errore.
RispondiEliminaIl punto 3: "Lo studio di Woo e Vamvakidis sui vantaggi dell'uscita per l'Italia" non è più disponibile.
RispondiEliminaMi scuso, ho appena visto che è già stato segnalato il problema...
RispondiEliminaScusa tu: ho rimediato. Comunque questa roba ora la trovi anche qui.
EliminaUscita dall'euro: quattro link non più attivi.
RispondiEliminaIl primo, il secondo, forse il sesto e un altro ancora.
Buon lavoro
Ovviamente i link a siti che nel frattempo sono morti non posso correggerli. Però qualcosa si può fare. La scritta in cima alla pagina indica che qui vanno indicati i link morti su questa pagina, come ha capito Krux Estremis nel commento appena precedente (e ho potuto rimediare). I link morti su altre pagine è meglio se mi li indicate nelle relative pagine, e magari non "il primo, il secondo, il quindicesimo", ma con l'indicazione del testo del link o con qualcosa di più specifico. Grazie!
EliminaPerfetto.
EliminaScusami per la "sintesi", ma con un telefono con schermo da una frazione di pollice e con un collegamento internet strozzato, è praticamente impossibile fare di più.
I prossimi, appena ho per le mani un picì, te li segnalo come richiesto.
Buonasera, sono ben contenta che lei abbia un tale seguito di persone che comprendono gli argomenti di cui parla. Ben contenta che tutti possano avere una laurea in scienze politiche, una laurea in economia internazionale e anche una laurea in qualche altra cosa. Per tutti gli altri, che hanno lauree di indirizzo diverso, i punti sopra citati sono come una specie di ostrogoto, ahimè, quindi mi scuso se non riuscirò a commentare in modo lodevole i suoi articoli coraggiosi :)
RispondiEliminaE questo lo dici non avendoli letti per scoraggiare chi volesse farlo?
EliminaSapesse l'Amleta Bloom come sono messo io :-) , ma non sono qui per far sapere ma per questo link http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Questa-crisi-e-un-occasione-10497 , per volermi bene mi spaccio per pigro ma la realtà è che non ho idea di chi possa essere il p.p. del dibattito.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGentile Professore,
RispondiEliminaLe volevo chiedere se avesse mai considerato la modellistica di Ramsey per fornire una soluzione al dibattito sulla secstag. Seguendo un approccio neokeynesiano, nel momento in cui si considera una prospettiva intertemporale, quando si va a incentivare la parte di popolazione più propensa al consumo (suppongo anche a investire in asset produttivi), ossia i giovani, attraverso svariate politiche, che probabilmente conoscerà ,allora riparte il sistema.
Che ne pensa di questa prospettiva?
Scusa, cos'è la secstag? E mi spieghi uno come fa ad essere al tempo stesso propenso a consumare e a investire? In qualsiasi modello di crescita consumo e investimento (cioè risparmio, nella logica dei modelli che citi) sono evidentemente scelte alternative. Nella logica dei miei modelli, invece, non puoi spendere i soldi che non hai (e se ci provi ottieni una crisi finanziaria, che nei modelli di equilibrio generale intertemporale per definizione non puoi avere). In ogni caso, per una tematica come quella che adombri (e che vista dal lato della domanda a me sembra un po' debole) io forse preferirei usare un modello OLD à la Cass-Diamond, se non altro perché ha il vantaggio di accompagnare i "ggiovani" fino a quando diventano vecchi...
EliminaInnanzitutto la ringrazio per la risposta, per quanto riguarda la secstag intendevo il dibattito sulla stagnazione secolare che ha coinvolto qualche economista. Il punto della mia domanda era squisitamente legato al fatto che il dibattito poc'anzi citato evidenzia due scenari: NMK: 1) il problema dell'isteresi della domanda aggregata (eccesso di risparmio che non trova profittevoli opportunità di investimento) (Summers) 2) La trappola della liquidità (Krugman); NMC: 1) Scenario ottimista (Mokyr; McAfee etc) le nuove tecnologie porteranno alla crescita 2) Scenario pessimista le nuove tecnologie dell'età digitale risparmiano lavoro. Il motivo per cui le ho fatto la domanda sulla modellistica di Ramsey è perché fondamentalmente viene utilizzato nel dibattito come modello a cavallo tra NMK e NMC. Ottimo comunque il suo spunto di riflessione
EliminaGrazie
Segnalo che la pagina dove vi era il pdf, segnalato al punto:
RispondiElimina- Materiale essenziale per capire in pratica le proposte di uscita dall'euro (e altro)
1. La proposta per l'uscita dall'euro di Roger Bootle (vincitore del Wolfson Economic Prize 2012): Leaving the euro: a practical guide
non è più raggiungibile. E' comunque possibile scaricarlo andando QUI
Chiedo scusa, naturalmente anche al punto:
RispondiElimina2. La proposta di Johnatan Tepper (una miniera di informazioni storiche sulle uscite da unioni valutarie): A primer on the Euro breakup
non è più reperibile il pdf, che è comunque possibile scaricare QUI
A chi è appena arrivato qui (pensando che in questi giorni saranno molti):
RispondiEliminaBENVENUTO!! Congratulazioni, hai fatto una grande scoperta: leggere e capire tutti gli articoli della sezione per cominciare ribalterà la tua visione del mondo… che poi, se sei una “persona che si tiene informata” attraverso i telegiornali e giornali, non era proprio la “tua” visione, ma quella di… Ma non voglio “spoilerarti” il finale.
Voglio solo consigliarti alcuni altri articoli che nel mio percorso di scoperta sono stati fondamentali:
Produttività, salari logaritmi e marziani che mette in luce il punto centrale: perché (anche) l’€? cioè perché tutta una serie di politiche (riforme…) che non danno come risultato un aumento del (mio) benessere? Perché i media mentono o cmq raccontano le cose da una prospettiva troppo … ehm… laterale? Perché con tutti i miglioramenti nella scienza, nella tecnica/tecnologia, nella produzione… la vita (lavorativa ma non solo) non è diventata proporzionalmente più facile? LOTTA DI CLASSE. REDISTRIBUZIONE INIQUA. Da quasi 40 anni.
Keynesiani del settimo giorno è altrettanto fondamentale: smonta un altro mito: “statoladrooo… spesapubblicaimproduttiva”… no: mercato inefficiente (nella migliore allocazione delle risorse). PUNTO. Lo stato deve intervenire nell’economia. Si sapeva da decenni…
“ma allora perché tuttiglieconomisti dicono il contrario?” a proposito di disinformazione da parte dei media mainstream… vedasi: qui,qui ecc…
In Italia siamo tutti corrotti. Lo dice Travaglio. Facciamo come altri paesi: Austria per esempio. Ci vogliono politici ONESTI .
Ma…
Più Italia? “Che cos’è l’interesse nazionale?”
…Cominci a capire come votare …?
Questo è il massimo del contributo che, in sincerità, posso dare. Sperando che i link funzionino…
Ps_Mi scuso: io preferisco i testi. Per chi preferisce i video è semplice: si cerca Alberto Bagnai, Claudio Borghi, asimmetrie su youtube, puoi scegliere la lunghezza che vuoi… e dopo un po’ te li consiglia direttamente lui.
Buonasera, il link all'intervista di Borghi su Byoblu è inattivo.
RispondiEliminaSenza ricorrere a complesse teorie economiche, era prevedibile la nostra crisi economica, bastava guardare la teoria dei vasi comunicanti. Messi a contatto levando il divisorio dei Dazi, I paesi poveri crescono e quelli ricchi si impoveriscono , questo perché il lavoro si sposta dove costa meno quindi le aziende italiane se vogliono sopravvivere chiudono e si trasferiscono nei paesi dell est dove un operaio costa 200 euro al mese.
RispondiEliminaPoi con l abbandono del protezionismo e dei dazi seguente all Entrata nella Splendida Comunita Europea, ci siamo fatti invadere dalle merci Cinesi a basso prezzo che hanno messo in crisi i nostri prodotti Italiani che ovviamente costano di più.
A questo punto ritengo corretto fare come fa un qualsiasi imprenditore che vede la fine.
Chiudo (leggi "esco dall Europa") dichiaro il default e non pago i debiti a nessuno visto che non sarei in grado.
Riparto da zero con una nuova azienda ( leggi ritorno alla mia moneta nazionale) che potrò manovrare a mio piacimento come leva economica.
Ripristino i miei dazi sulle merci estere, cosi intanto faccio ripartire proteggendole le aziende che vivevano benissimo anche con la sola produzione per la vendita interna , non Estera.
E tanti saluti alla Comunita Europea che ci ha portato al disastro economico....rimuovendo protezionismo e dazi.
Ho detto molte castronerie ?
Gradirei un suo commento.
Emiliano Regosa
Se non siamo fuori tempo massimo, vorrei condividere una riflessione sulla proposta, poi ritirata, di annullare 250 miliardi di Euro di debito pubblico detenuto dalla Banca Centrale Europea. A mia veduta, si tratterebbe di una proposta perfettamente realizzabile sul piano tecnico (anche se, ovviamente, di ardua negoziazione con i partner europei) e giustissima sul piano etico e morale.
RispondiEliminaMi soffermerò su quet'aspetto, ovvero la giustizia del provvedimento, facendo riferimento ad alcuni passaggi storici cruciali e poco capiti.
I titoli di stato italiani emessi prima del passaggio all'euro avevano rendimenti alti perché erano denominati in una valuta debole che si poteva svalutare. Nel passaggio all'euro furono convertiti in una valuta che non si poteva più svalutare. Quindi i rendimenti così alti non erano più necessari per compensare il rischio svalutazione, ormai inesistente, e dunque il valore di quei titoli di stato schizzò verso l'alto quando divenne chiaro che il passaggio all'euro sarebbe andato a buon fine. Secondo i miei calcoli, i detentori guadagnarono circa 200 miliardi di euro di allora (uno sproposito di euro di oggi), che di fatto spiega il bengodi in quegli anni nella City di Londra. Chi ci ha rimesso? Gli Italiani, che si sono ritrovati un debito tutto ad un tratto molto più alto e non più sostenibile. Di fatto demmo via l'opzione di svalutare senza prima esercitarla ma continuando a pagarne il prezzo (i rendimenti di emissione molto alti). Si trattò di fatto di una grande fregatura rifilata al popolo italiano. Per evitarla, si sarebbe dovuto fissare il tasso di cambio tra euro e lira intorno a lire 2500 per un euro, invece che 1936,27 lire. Ciò avrebbe comportato un minore valore in euro dello stock di debito esistente al momento della conversione. Un tasso di cambio meno forte al momento del passaggio all’Euro avrebbe anche aiutato a preservare la competitività delle merci italiane, almeno nel breve periodo, offrendo un aiuto indiretto a mantenere il debito sotto controllo. Nel complesso, come conseguenza, si sarebbe evitato lo sfondamento di quita 100% del rapporto tra debito e PIL, che inevitabilmente avvenne poco dopo. Per economie senza la possibilità di svalutare, numerosi studi empirici suggeriscono che questa appare essere la soglia oltre la quale il debito pubblico diventa insostenibile, poiché il costo del suo servizio ostacola la crescita economia e dunque del PIL, che rappresenta il denominatore del rapporto stesso. A guadagnarci furono i detentori di attività finanziarie denominate in lire, ovvero le categorie sociali più ricche ed anziane. A perderci furono i gruppo sociali indebitati in lire, e dunque il contribuente medio, le classi sociali più povere e giovani. Sono disponibile ovviamente a spiegare tutto questo con maggiori dettagli, calcoli e dati di supporto precisi.
Poiché le istituzioni europee furono responsabili di questa fregatura rifilata al popolo italiano, chiedere che se ne assumano la responsabilità cancellando euro 250 miliardi di debito italiano detenuto dalla BCE mi sembra più che giusto, certamente non una furbata. L'esperienza dell'Irlanda dimostra che è possibile denunciare le ingerenze indebite delle istituzioni europee e, come conseguenza, ottenere un trattamento migliore come risarcimento. Nel caso irlandese, l'allora presidente della BCE, Trichet, forzò la mano al governo irlandese per salvare i creditori (soprattutto banche francesi e tedesche) delle banche irlandesi, esondando dal proprio mandato istituzionale e rifilando una fregatura al contribuente irlandese. Con un dibattito serrato sulla stampa e nelle sedi istituzionali, lo denunciammo dando la possibilità ai rappresentanti politici irlandesi di nenegoziare alcune condizioni importanti (tassi di interesse e scadenze) del pacchetto di aiuti alle banche del paese. Propongo di avviare un simile dibattito in Italia su quello che avvenne ai tempi del passaggio all'euro e su ciò che ha comportato negli anni a seguire.
a proposito della gente eticamente corretta, vorrei sapere che differenza trovate tra coloro che fanno morire gli umani facendoli annegare in mare aperto e quelli (ben pensanti e dal colletto bianco) che fanno morire gli uomini di asfissia finanziaria ? ritengo - ma forse a torto - che la differenza si sostanzi nel fatto che, mentre l'annegamento è visivamente percepibile immediatamente, l'asfissia finanziaria è lenta e silente come un gas. Quale immagine rievoca nefasti momenti storici ?
RispondiEliminaSecondo una recente rivisitazione dei fatti del 2011-2012 fatta dal senatore Monti (ascoltabile qui), pare che le riforme effettuate dal governo che presiedeva non fossero giustificate da motivazioni tecniche (come è noto ai lettori del blog da quasi 8 anni) ma da motivazioni politiche.
RispondiEliminaIn particolare pare che tali riforme servissero per dare l'autorevolezza necessaria all'allora neo governatore della BCE, tale Mario Draghi, nell'attuare le politiche monetarie non convenzionali necessarie per fronteggiare ciò che oggi viene chiamato 'crisi dello Spread', ma che all'epoca prendeva il nome di 'Bunga Bunga'.
Pare che tale iniziale mancanza di autorevolezza fosse causata, non solo dalla fresca nomina, ma soprattutto dalla nazionalità, italiania, del suddetto governatore.
In particolare, secondo la ricostruzione, pare che, senza le riforme fatte dal governo del paese di orgine, l'Italia appunto, i rappresentanti delle altre nazioni, avrebbero mal tollerato l'avvio delle di tali politiche monetarie vedendole come un aiuto straordinario ad un paese, colpevole di essere quello di origine, in violazione ai principi di concorrenza fondanti Eurolandia.
Se così fosse, come sommessamente sottolineate dall'on. Borghi nella stessa sede, saremmo di fronte ad una influenza sugli organi decisionali della BCE da parte dei governi di alcuni Stati membri in evidente violazione dell'art. 7 del Capo III del Protocollo 4 "Sullo statuto del Sistema Europeo di Banche Centrali e della Banca Centrale Europea", derivato dall'articolo 130 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
Buon giorno Senatore, sto leggendo il suo libro "L'italia può farcela". Sto seguendo i suoi video in rete. Le scrivo per dirle che mi dispiace enormemente non poterla seguire anche su twetter come vorrei, perché purtroppo sono bloccata. Mi rendo conto che se mi ha bloccata c'era un motivo. Eppure vorrei poter essere tra coloro che la seguono e la sostengono perché la stimo sinceramente. Lei merita il massimo rispetto. Poterla seguire liberamente mi rendo conto è un onore che va meritato.Le chiedo di pensarci. Con ammirazione e gratitudine per avermi introdotta all'economia. @Luciana Paoli3
RispondiEliminaBagnai: sei una macchina da guetta!
RispondiEliminaBuonasera Professore,Lei Uomo estremamente esperto in materia di economia, perché insieme ai suoi colleghi economisti, non istituisce ora una Commissione per concretizzare la via d'uscita dall'UE? Una soluzione, anche se impegnativa, deve esserci per sganciarsi dalla Germania e da altri strozzini.In questi giorni pure gli Italiani che immaginavano L'Europa perfetta, oggi sono ravveduti. La prende in considerazione la mia idea oggi? Con la scusa del Covid, molte cose inaccettabili stanno frantumando l'Italia. Vogliamo essere Liberi e Autonomi. Grazie per il Suo operato. MG
RispondiEliminaSegnalo l'articolo del 23 aprile del Wall Street Journal intitolato "Don't fight the ECB" che sostiene quasi la stessa tesi di Bagnai su quando sia inutile per l'Italia insistere sugli eurobond e indica come via da seguire l'emissine BTP. Questo è il link
RispondiEliminahttps://www.wsj.com/articles/dont-fight-the-ecb-11587724576
Senatore Bagnai, grazie per quanto fa, continui e mi raccomando ci tenga aggiornati su Telegram.
RispondiEliminaCordiali saluti.
Piergiorgio Panciroli
In piena crisi Covid19 vedo su facebook il video del caciottaro (con tutto il rispetto e l’ammirazione per questi preziosi lavoratori) che sostiene che è normale per gli italiani non poter usufruire di contributi a fondo perduto per il fatto che abbiamo un debito pubblico di oltre 130% sul PIL, al contrario dei virtuosi tedeschi che prosperano con il loro debito/PIL appena sopra il 60% fa un certo effetto.
RispondiEliminaSecondo il caciottaro noi ci meritiamo di morire con il debito che ci siamo procurati. Il condivisore di questo post è un amico (M5S) ed ho provato (partendo da lontano) a farlo riflettere sull’emissione delle 500 lire di Aldo Moro, sul perché non c’era scritto Banca d’Italia a solo Repubblica Italiana, provando quindi a spiegargli che uno dei modi per uscire dalla crisi sarebbe quello di immettere liquidità nel sistema senza aggiungere altro debito. La Svezia lo fa non perché gode di privilegi in quanto hanno la Corona (battutaccia!), la Svizzera lo fa, la Polonia lo fa, l’Inghilterra lo fa …. I paesi lo fanno perché non hanno l’Euro e non dipendono da Angela (che non è una pornostar).
Troppo difficile! Avrei dovuto chiedere aiuto al Prof. Bagnai, ma era impegnato ad accordare il clavicembalo spiegando “che siccome nessuna potenza di 3/2 è uguale a una potenza di 2 e quindi andando avanti per quinte non si riesce ad accordare le ottave …. “.
Niente da fare: non sono riuscito a convertire sto grillino!
Purtroppo dopo pochi giorni mi imbatto con il Direttore di filiale della banca che mi propone i “vantaggiosissimi” 25.000€ e mi dice che la crisi è una buona occasione per fare un po’ di pulizia di aziende che “stavano attaccate con scotch” (testuali parole) e che le imprese italiane dovrebbero imparare ad essere più competitive ecc. ecc. . e che comunque lui era ottimista: ripartiremo con meno aziende ma più forti!
Boh! Mi sono cascati gli ultimi peli che ho in testa e gli ho detto che secondo è molto difficile che il nostro tessuto produttivo composto di piccole e medie imprese possa ripartire dopo che in Europa i competitor godono di condizioni migliori (contributi a fondo perduto, lockdown meno rigido ecc..)!
Gli ho perfino fatto vedere l’app flightright24 dove poteva vedere in tempo reale il traffico aereo in Europa rispetto alla nostra penisola: oltralpe volano e l’economia non è ferma come qui.
Gli ho anche fatto notare che le imprese italiane sono molto più efficienti perché riescono ad essere competitive nonostante l’elevata pressione fiscale e la burocrazia!
Infine ho dichiarato che secondo me (ma anche secondo il Prof. Bagnai che nel frattempo aveva finito di accordare il clevicembalo e lo aveva anche suonato) gli imprenditori italiani se non chiudono è perché avranno dovuto attingere dai propri risparmi trasformando così la crisi in una vera e propria patrimoniale!
Quando mi ha risposto proclamando che questo è normale e che, dopotutto, l’imprenditore deve accettare il rischio di impresa ho dissentito apertamente asserendo che stampare moneta non a debito si può fare e lo si è sempre fatto fino a quando Andreatta, di punto in bianco, non scrisse a Ciampi dicendo che il gioco era finito (l’ho detto per capire il livello di preparazione dell’interlocutore).
Risposta: “sa io sono laureato in economia e commercio e credo che stampando moneta come dice lei saremmo vittime di un’inflazione da paese del Sudamerica”.
Devastato (Prof. Bagnai aiutoooo!) gli ho detto: “ma scusi se è laureato in economia e commercio conoscerà di sicuro Keynes e non si ricorda la sua ricetta per uscire dalla crisi del ’29?”
Risposta: eh ma erano altri tempi!
Perfetto ho vinto! Con una boiata del genere mi ritengo vincitore indiscusso per manifesta inferiorità!
Certo che l’avversario era peggio del caciottaro (lavoratore al quale rinnovo tutto il mio rispetto e ammirazione)! E’ un direttore di filiale laureato in economia e commercio!
In ogni caso ne ho convertiti 0 su 2 quindi concludo rilevando che come apostolo valgo poco. Devo studiare di più… O forse non mi rimane che sperare nello Spirito Santo!
Buongiorno. Segnalo che il link a "Crisi finanziaria e governo dell'economia" su costituzionalismo.it è cambiato. L'indirizzo attuale è: https://www.costituzionalismo.it/crisi-finanziaria-e-governo-delleconomia/
RispondiElimina“Vi sono i fatui, vi sono coloro che traggono le loro risorse dagli altri, vi sono di quelli che si curvano sotto il peso di alte cariche.
RispondiEliminaI fatui si compiacciono dell’insegnamento di un solo maestro e se ne imbevono con calore e amore. La loro fatuità impedisce loro di riconoscere che al mondo non c’è nulla. Per questo vengono chiamati fatui.
Coloro che traggono le loro risorse dagli altri uomini sono i parassiti. Così sono le pulci che vivono su un porco: le parti pelose del porco le considerano il loro palazzo e il loro giardino, utilizzano le pieghe delle zampe, delle mammelle e delle cosce come camere confortevoli e piacevoli alloggi. Non sospettano che verrà un giorno in cui il macellaio con larghi gesti delle braccia spargerà per terra della paglia e prenderà in mano una torcia. Quel giorno saranno bruciate insieme al porco. Come loro i parassiti salgono di grado con il loro protettore e insieme con lui cadono in disgrazia. Così sono coloro che traggono le loro risorse dagli altri uomini.
Fra quelli che si curvano sotto le cariche il sovrano Shun offre l’esempio migliore. Ognuno sa che la carne di montone non ama le formiche, ma queste sono attratte dal loro odore che, infatti, è molto forte. Allo stesso modo le azioni del sovrano Shun hanno un certo odore che attira il popolo. Dopo aver cambiato tre volte la capitale, Shun si fissò nel deserto Deng. Centomila famiglie vennero a raggiungerlo. Sedotto dalla saggezza di Shun, il sovrano Yao volle spingerlo in una regione sterile e glielo fece sapere in questi termini: <>. Così Shun fu promosso al rango di sovrano. In età avanzata, la sua intelligenza si indebolì, ma non poté rinunciare alle sue funzioni. Il sovrano Shun è stato uno di quelli che si curvano sotto il peso del potere.” [Zhuang-zi, Cap XXIV]
Archetipi, o anche solo somiglianze, attraversano millenni e affiorano nel presente. Deserto era il luogo della politica italiana e centomila sono venuti in questo Blog attratti dalle azioni del “sovrano Shun”… Ma chi sono i fatui oggi nel nostro parlamento? Chi i parassiti? Nell’attuale tragica crisi scoprire analogie può aiutare a capire cosa ci attende e perfino strappare un sorriso.
A.M.
Grazie delle informazioni. La seguo con piacere. Le volevo segnalare per gli scopi "politici" i seguenti: Il No ai media; Il romanzo di centro e periferia. QED53 Quando c'è la salute c'è tutto (tre anni dopo ) che mi pare il più calzante visto il periodo; La prevalenza del declino; il buono il brutto e l'azero; Monti (fact checking); quelli che facciamo il "referendum"...; stampare moneta( In sette what's up più uno); Tecnica e politica. Buon Lavoro e grazie :)
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RispondiEliminaNon ho trovato questo articolo cliccandolo da qui, mentre andando su internet l'ho trovato, volevo solo farlo notare.
RispondiEliminaCrisi finanziaria e governo dell'economia (il mio articolo su Costituzionalismo.it, fornisce un quadro più ampio e completo)
Ora funziona. Grazie.
EliminaHo trovato per caso questo blog che definisco una miniera d'oro zecchino, saffiri e smeraldi vista la sua incredibile completezza.
RispondiEliminaMi permetto umilmente di segnalare che per cercare di risolvere l'eterno problema del sottosviluppo del sud andrebbe radicalmente riformato tutto l'apparato burocratico ad iniziare dalla giustizia, andrebbero create linee ad alta velocità sull'asse adriatico ma soprattutto andrebbe fatto quello che ha fatto la Cina. Cosa ha mai fatto la Cina per sviluppare tanto rapidamente l'economia seppur con gravi squilibri???
Ha deciso di concentrare gli investimenti in sole 10 zone poiché pensare di sviluppare tutto il territorio sarebbe stato impossibile e lunghissimo.
Quindi noi cosa possiamo fare?
La stessa cosa al sud, dopo aver riformato radicalmente l'apparato burocratico che è un ostacolo insormontabile e un macigno terrificante per ogni forma di sviluppo.
In sintesi si potrebbero provare a creare 10 zone, città a fiscalità ridotta etc su cui concentrare gli investimenti e vedere di cercare di trasformarle in volani per i territori così come fatto in Cina. Per essere ancora più chiaro creiamo 10 piccole "Hong Kong" in Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna e Molise e vediamo cosa succede. 10 micro aree a fiscalità ridotta con una unica imposta secca del 10% e soprattutto una burocrazia a tempo zero per 10 anni e poi valutiamo. Se il progetto fosse troppo ambizioso si potrebbe iniziare da una sola area.
Ovviamente ripeto il tutto a burocrazia a tempo zero. Come ottenere una burocrazia a tempo zero.... Con penali fortissime per i dirigenti e i politici inadempienti. Penali automatiche con blocco dei soldi immediato o qualcosa di simile. Falcone diceva giustamente segui il denaro e troverai i topini... Io dico blocca il denaro a chi ha il potere di decidere e magicamente tutto diventerà più rapido e semplice. Grazie per la disponibilità.