Nel liber scriptus in quo totum continetur ne abbiamo già parlato, come qualcuno ricorderà. Parlato di cosa? Ma di Marcinelle, appunto. Domani parteciperò a una commemorazione di quell'evento, uno dei tanti fatti tragici dell'Abruzzo di cui una certa parte politica si è appropriata a dispetto dell'evidenza storica. Lo stesso racconto del Protocollo italo-belga che viene fatto dal più subdolo organo di piddopropaganda non riesce a dar conto in modo completamente coerente delle motivazioni sottostanti al disastro. Se era vero che gli italiani venivano chiamati per fare "i lavori che i belgi non volevano più fare", come mai su 262 vittime il 36% era belga? La verità è che gli italiani venivano chiamati per fare i lavori che i belgi non potevano più fare perché già occupati altrove. L'accordo "minatori-carbone" era un accordo fra un Paese con disoccupazione all'8,8% (l'Italia) e un Paese con disoccupazione all'1,2% (il Belgio). Esattamente come in Italia non c'era lavoro per le persone che emigravano, e non c'era lavoro perché mancavano i capitali (quei capitali che poi sarebbero stati ricostituiti in parte anche con le rimesse degli emigrati), in Belgio non c'erano persone per sostenere lo sforzo produttivo che il Paese stava affrontando.
Nella direzione di questi flussi c'era quindi una logica economica e geopolitica: il lavoro andava dove occorreva, e ci andava per rinsaldare rapporti che il conflitto aveva compromesso, e per contribuire con risorse finanziarie e materie prime alla ripresa del nostro Paese.
Non credo che oggi si possa dire la stessa cosa dei flussi che riguardano il nostro Paese, ma di questo abbiamo già parlato in tante occasioni. Intanto, vi segnalo che fra tre giorni partiranno le prenotazioni per il #goofy: si torna all'antico, alla notte di San Lorenzo. Anche quest'anno impareremo e ci divertiremo. Anticipazioni non ne do: sono pur sempre il deputato del collegio dove riposa quello che si sentì dire:
QVIA VIDISTI ME THOMA CREDIDISTI BEATI QVI NON VIDERVNT ET CREDIDERVNT!
Non sarò certo io a frustrare la vostra aspirazione alla beatitudine!
Ci vediamo domani...
Ne approfitto per consigliare la lettura dei manuali sul pensiero economico del Prof. Roncaglia che, ovviamente, non è quello del post su Marcinelle. Consiglio in particolare "L'età Della Disgregazione".
RispondiElimina“è che gli italiani venivano chiamati per fare i lavori che i belgi non potevano più fare perché già occupati altrove.”
RispondiEliminaGrazie. Questa spiegazione è troppo semplice e quindi non verrà capita da chi continua a dare descrizioni complesse e fatti semplici (conoscere Occam ma non capirlo) e soluzioni semplici a sistemi complessi (la monetona unica e abbassare i prezzi per far arrivare a fine mese i poveri lavoratori).
Simili condizioni al contorno per la tragedia di Mattmark in Svizzera (1965, disoccupazione elvetica al 0.1% … si, 1 per mille, almeno secondo le statistiche ufficiali di quel paese con eccesso di capitali in ingresso)
Ma quindi a breve c'è il Goofy a pescara ? dove si possono trovare info ?
RispondiEliminaCome “dove si possono trovare info?” Turista del dibattito? No Goofy!? Ahi ahi ahi… 😂
Eliminaeh, adesso che l'ho scoperto vorrei diventare Goofy, ma come si fa ?!?
EliminaBuon giorno Bagnai,
RispondiEliminaLe scrivo per interrompere la beatitudine delle meritate ferie..
Pensando con una logica privata e non pubblica però una critica costruttiva ci sta. Sappiamo tutti che nell internet è più facile criticare piuttosto che elogiare.
Ebbene sì, ecco qui.
Tra poco il governo compie 3 anni... Siamo sicuri che negli ultimi 2 si arrivi a risultati concreti? Sembra sempre un cantiere aperto, un work in progress. Ad esempio dopo 3 anni si riesce a dare "più ciccia" anche al settore privato? So che la lega proponeva la flat tax, magari non sarà realizzabile, ma sappiamo tutti che in Italia abbiamo un problema di salari, eppure proprio da un governo di cdx ci si aspetta un qualcosa verso questa direzione.
Oppure il tema Albania non si sa bene cosa e dove siamo arrivati.
Insomma tante cose sembrano non arrivare mai a un dunque... So che non è facile ma si riesce appunto a finalizzare certe cose? Perché secondo me non ci si può aspettare che tutti siamo pazienti 10 anni per certi temi...
Grazie dell ascolto
Al prossimo giro, allora, votate per i più impazienti. Qualsiasi altra scelta sarebbe irrazionale. Purché sappiate riconoscerli.
EliminaNon sto parlando di impazienza ma una critica costruttiva ci sta. Se per avere 100 euro di taglio di tasse ci vogliono 8 anni ad esempio a voglia a combattere la fuga dei cervelli e la perdita di potere d acquisto...
EliminaNon ho capito. È certo che si possano ottenere gli stessi risultati in molto meno tempo? Se ci vuole così tanto, tanto vale non averli? Non ho proprio capito in cosa sarebbe diverso da quello ripetuto sempre qui: se ti fidi, perché assillare i tuoi rappresentanti? E se non ti fidi, perché assillare quelli che secondo te non ti rappresentano?
EliminaAspettiamo fiduciosi…
EliminaFidarsi è chiaro, ma esporre punti di vista ci sta. Penso sia fondamentale. Appunto siamo alla soglia dei 3 anni e bisogna ripartire "tabula rasa" cioè con un nuovo inizio... Dire che serve una finanziaria seria a favore dei redditi medi non mi sembra una cosa non leghista, o forse è cambiato il programma della Lega?
EliminaRiposto, parte 1/2
RispondiEliminaRingrazio del lavoro svolto con tenacia e dedizione e vorrei portare un punto di vista, non necessariamente il mio, utile per l’analisi del voto disperso e non recuperato dopo il 2019. La principale differenza tra lo scenario del 2019 e quello di oggi è la mancanza, oggi, di una prospettiva di approdo. Nel 2019 era tangibile e quindi percepibile lo visione di una uscita dall’euro e di una ritrovata sovranità: l’uscita dall’euro era vista come concretamente possibile e tangibile (miniBot), la ritrovata sovranità lo era in modo più vago e anche per questo ancor più efficace nel tenere insieme istanze e sensibilità diverse (sovranità nazionale Italiana o sovranità regionale dei territori?).
Oggi, anno 2025, una classe dirigente di “destra” cresciuta e maturata a tappe forzate tra crisi esterne (Covid, guerre) ed interne (scontro con il Potere della macchina burocratica amministrativa) da un lato ha compreso che non basta la carta per fare i miniBot ma dall’altro ha perso, agli occhi di parte dell’elettorato, la capacità di trasmettere la visione di un punto di approdo che sia allo stesso tempo verosimile e seducente. Oggi la narrazione “sovranista”, agli occhi di alcuni, ha virato verso una pragmatica visione democristiana: si governa tenendo conto delle peculiarità dell’Italia che ne hanno fatto una nazione a sovranità limitata in forza delle reti di condizionamento interne ed esterne; si sceglie il male minore tra USA e Cina, ad esempio, ma non si immagina neanche di essere alla pari; si riconosce la funzione che fu dei partiti nella selezione della classe dirigente ed i limiti della democrazia diretta ma si finisce per cantare le lodi del penta-partito, e dell’assetto immobile delle prima repubblica. Prima repubblica che da un lato garantì una crescita del benessere mai prima sperimentata ma che dall’altro lato conteneva in sé stessa, fin dall’inizio, tutti gli elementi che porteranno, a partire dagli anni ‘80, prima all’arresto della crescita economica e sociale e poi al declino del paese con annessa e consapevole devoluzione di responsabilità ed autorità, da parte della classe dirigente, verso l’Europa nel tentativo di protrarre la propria posizione di privilegio all’interno della società italiana; il tanto agognato vincolo esterno che serviva da paravento ad una classe dirigente divenuta ormai solo parassitaria. Questo tipo di elettorato, non più giovane, potrebbe ricordare che i danni dell’Europa nascono ben prima del Covid e anche prima del “salvataggio” della troika in Grecia. A seconda delle vicende personali ciascuno ricorderà la propria battaglia persa verso l’Europa, dalle quote latte, in vigore dal 1984 al 2015, ai mutui in ECU https://www.treccani.it/enciclopedia/ecu_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza) vicende entro le quali ciascuno in diversa misura avrà potuto sperimentare direttamente o indirettamente la funzione marxista del potere giudiziario, ovvero di dare ragione alla classe dominante: https://www.altalex.com/documents/news/2014/02/10/mutuo-ecu-cambio-eccessiva-onerosita-soppravvenuta-risoluzione-alea.