A commento del post precedente, visto che il tempo è poco e le domande sono tante, vi fornisco un breve contributo cotto e mangiato da Eurostat perché riflettiate sul senso e il nonsenso di certe valutazioni del tipo: "Ma se la Germania cresce poco perché i tedeschi sono ricchy!", e via argomentando (o meglio: provandoci):
Nel periodo fra 2018 e 2022, che a qualcuno, non so perché, sembrava particolarmente rilevante (io la penso diversamente perché è un periodo "disturbato" da eventi eccezionali, ma tant'è), il Pil tedesco è aumentato di 522 miliardi di euro, le esportazioni di 348 miliardi di euro, e il monte salari di 211 miliardi di euro, il che significa, ripercorrendo a ritroso, che non tutti i soldi che entrano a fronte di esportazioni vanno in salari, e che il Pil non aumenta solo per le esportazioni. Fatto sta che mentre la quota di esportazioni sul Pil è cresciuta dal 43% al 46%, la quota salari è scesa dal 44% al 43% e questo non è per nulla strano, come non è strano che si accumuli ricchezza in un Paese in cui gli investimenti (e quindi la crescita reale) sono repressi, dal momento che come dovreste sapere bene almeno fin da quando parlammo della Premiata armeria Hellas contabilità vuole che:
X - M = S - I
Quindi ovviamente a esportazioni nette positive corrisponde un'esportazione di risparmio (e un'accumulazione di ricchezza: è il mercantilismo, bellezza!). Il problema è sempre quanto sia sostenibile questo modello, il modello che forza gli altri a fallire sotto il peso del debito accumulato. Mi sembra che sia ormai una evidenza conclamata quella che nel 2011 era solo un educated guess: non è sostenibile, e infatti non si sta sostenendo.
La Germania è in recessione da due anni, se non ve ne siete accorti.
Tutto qua.
(...sono a disposizione dopo il primo turno delle amministrative per valutare se quello che micuggino o la tal banca d'affari ha detto della ricchezza dei tedeschi sia compatibile con quello che la contabilità nazionale ci racconta. Il semplice schema che vi ho proposto ci dice che qualche tedesco si è sicuramente arricchito, e che molto verosimilmente costui rientra nella classe di persone a bassa propensione marginale al consumo, cioè rientra fra i ricchi...)
***qualche tedesco si è sicuramente arricchito***
RispondiEliminama soprattutto si è arricchito "a l' estero"....
.... dove di solito ci sono molte meno "garanzie" ( per informazioni : scrivere alla premiata banca Bardi& Peruzzi 😁)
Beh Bardi & Peruzzi ebbero più a che a fare con gli amati inglesi...
EliminaSe gli investimenti calano e il risparmio aumenta significa anche che i tedeschi non comprano i titoli di debito pubblico del proprio paese?
RispondiEliminaPer comprarli ci devono essere però. Ricordo che qualche anno fa si parlò addirittura di "scarsità del Bund", ossia che l'effetto dell'acquisto di titoli della BCE sotto il programma di QE in base al principio della capital key (tale per cui la Germania, in quanto economia più grande dell'eurozona, era il Paese i cui titoli di Stato venivano maggiormente acquistati dalla BCE, nonostante non ne avesse granché bisogno) e dei surplus di bilancio pubblico tedesco fu quello di determinare una carenza di titoli pubblici tedeschi sul mercato.
EliminaIo la vedo più nella direzione in cui è il governo tedesco che ha per anni compresso gli investimenti pubblici, evidentemente sempre sulla via della moderazione della domanda e dei redditi (di certi redditi, per la precisione) interni, al fine di promuovere la competitività di prezzo delle imprese tedesche che si interfacciano coi mercati esteri, le quali hanno fatto grandi profitti e quindi hanno potuto anche accumulare ricchezza finanziaria.
Anche perché c'era così bisogno che i tedeschi acquistassero Bund? il governo tedesco beneficia di tassi di interesse reali negativi sul proprio debito pubblico fin dal 2011, eppure non ha mai voluto assumere un ruolo da vera locomotiva spingendo la spesa pubblica, a partire dagli investimenti pubblici di cui da qualche tempo a questa parte si stanno rendendo conto di aver bisogno, tant'è che la Germania ha per anni registrato surplus di bilancio pubblico e solo col Covid sono tornati in deficit.
Quindi, il settore pubblico risparmia, le imprese idem, le famiglie anche loro alla fine risparmiano e pertanto in Germania l'unico settore che traina è il settore estero. E questa cosa la si vede plasticamente guardando i saldi settoriali della Germania: proprio a partire dal 2004 (riforme Hartz) le imprese tedesche hanno cominciato a essere perennemente in surplus, ad accumulare risparmi netti, e a partire dal 2011 anche il governo tedesco ha cominciato a risparmiare determinando un quadro che è valso fino al 2019 e che non so in quale altra economia si osservi, vale a dire quello in cui l'unico settore in deficit dell'economia tedesca è l'estero, che si indebita per trainare la Germania. Il mercantilismo insomma.
E perché dovrebbero, già bastano gli acquisti pro-quota della BCE 😁
EliminaSemplicemente in Germania gli investimenti calano perché gli utili prodotti dal surplus commerciale vengono investiti a l' estero per lucrare rendite maggiori .
In pratica i (grossi) imprenditori tedeschi ( ed €uropei in genere) " scommettono" contro il proprio paese come in un "plaza" non dichiarato.
I miei studi sono molto datati ma a mio parere maggiore risparmio significa maggiori crediti verso privati e/o pubblico, quindi anche titoli di Stato (che rappresentano quindi risparmio e non investimento). Semmai poi è lo Stato che decide quanti investimenti fare con il "risparmio" raccolto da privati. L'aumento delle esportazioni si riflette più su crediti verso esteri, con il rischio però che lo squilibrio crei insolvenza (caso Grecia, fallita anche perché importava troppo). Credo si sia creato un circolo vizioso in cui l'aumento delle esportazioni aumentava il risparmio che veniva destinato anche ad acquistare titoli di Stato, riducendo ulteriormente gli interessi, che si riflettevano anche sui prestiti ai privati, aumentando gli effetti di una concorrenza già sleale, fino alla crisi che ha portato al fallimento della Grecia. Riduzione dei salari per compensare la perdita di competitività. Si deve quindi porre l'attenzione sui surplus commerciali eccessivi tanto quanto la crescita eccessiva di un debito pubblico, che rappresenta il rovescio della medaglia.
EliminaNon è che poi quel qualcuno a bassa propensione marginale al consumo reinveste i propri profitti in dollari nell'SP500?
RispondiEliminao servendosi del private equity di Blackrock, Vanguard e State Street.
EliminaSecondo me, in questa strenua difesa della Germania, c’è sempre l’autorazzismo: fossimo stati noi due anni in recessione con l’eurozona che continua a crescere, queste stesse persone avrebbero fatto del moralismo. Strano, però: se noi cresciamo e la Germania no, noi non siamo, a parere di questi, “virtuosi”, però quando accade l’opposto, sembra quasi che persino i santi scendano in terra ad accusarci di essere corrotti. Le asimmetrie sono economiche ma anche valoriali e questo blog lo spiega benissimo
RispondiEliminaPurtroppo il furbesco "collaborazionismo" è un (dis)valore innato del popolo italiano ed una tragedia che ci porteremo sempre appresso, ma qui fa anche ridere vederlo nei "nipotini legali" di quelli che lo rimproveravano ai "fasistii ".😀
EliminaSe so esportato tutto!
RispondiEliminaLa Germania sarà pure in recessione e noi no però...adesso buttare più di mezzo miliardino per incentivi sulle macchine elettriche che implicano fino a 11 carte per l'acquisto della "lavatrice", che vuol dire pagare le tasse affinchè qualche pezzente che rompe tutti i porcellini e irretisce la nonna per sfilarle 3 o 4 millini per cambiare la punto gpl a me pare che non sia la direzione giusta...in più succede come l'anno scorso che, uscita la notizia degli incentivi, il mercato si è bloccato per 6 mesi in attesa del fottuto click day....ma dico, in Germania le fanno 'ste cagate? (chiedo anticipatamente scusa per lo sfogo estemporaneo e fuori tema).
RispondiEliminaPosto che sapete come la penso, e che qui la dimensione politica la affrontiamo sotto un angolo particolare, che non è quello del battibecco quotidiano (abbiamo sempre fatto così, e così continueremo a fare), visto che io i giornali non li leggo perché non mi interessa grufolare nel pattume, poi essere così gentile da citarmi la fonte di questa notizia affinché io possa verificarla? Te lo dico perché la simpatica Sabry social, se sai cosa intendo, mi pare abbia detto qualcosa di simile, quindi verificare ad obbligo.
EliminaPiù in generale, devo dire che mi fate molto spesso rimpiangere i tempi in cui mi rivolgevo alla sinistra, perché hanno sì dei problemi di ordine psichiatrico, ma sono strutturati intellettualmente, e quindi a quell’epoca il tasso di micugginismo dei commenti era decisamente accettabile. Chiedo scusa per lo sfogo, ovviamente.
neanche io grufolo nel pattume ma mi documento sui canali condotti da professionisti di settore accreditati ed affidabili. Lascio il link: https://www.youtube.com/watch?v=NU2P8btlUcw (so cosa intende con Sabry social e per il discorso del miocugginismo faccio finta di esserne piccato.)
EliminaCara Sabry, quindi il confuso e contraddittorio “momento donna” di questa Lara Comi dell’automotive sarebbe una fonte accreditata e affidabile? Ma va a ciapà i rat! Lui non capisce di che cosa stia parlando, ma tu dovresti capirlo se sei qui: sta parlando di PNRR. Quindi, mi sembra del tutto inappropriato questo modo di buttarla in politica, atteso che, come tu sai, ma il simpatic* venet* non sa, su come vadano spesi i fondi del PNRR I governi nazionali hanno scarsa voce in capitolo, e non ci ricordiamo “momenti donna” di questo simpatico Lesperto quando questa decisione scellerata venne presa. Sono sinceramente deluso e mi pento di averti chiesto le fonti. Se per te le fonti sono queste, allora ti esorto a seguire l’account Twitter di Fran Altomare Dove potrei trovare anche di meglio. P.s.: se veramente mette 50 l di benzina al mese, posso dirti che di auto ne sa un sesto di quello che ne so io, perché a me non bastano neanche per una settimana. La conoscenza del mondo è di chi lo vive, non sempre di chi lo racconta.
Eliminachiedo scusa ma...non si era detto che i fondi del PNRR li paghiamo noi? e se li paghiamo noi non vengono dalle nostre tasse? Non era una critica al governo come forse Lei ha inteso, ma al sistema impositivo di Bruxelles. (è evidente che 50ll al mese si riferisce ad una media come è altrettanto evidente che un parlamentare come Lei che gira così tanto con 50ll ci fa poco) (se do fastidio sparisco.)
EliminaBuon giorno Bagnai...
RispondiEliminaGrazie di rispondere, mi sento chiamato in causa, dato che anche io ho contribuito a dire "le nostre mete turistiche sono piene di gente con sandali e calzini" penso che sia una credenza dell uomo della strada, l uomo comune, e grazie di portare dati..
Comunque immagino che sappia che Parenzo è spesso sulla Zanzara... Ieri ho ascoltato un suo intervento, molto divertente... Secondo me quelli che si arrabbiano con lui non hanno capito che nel mondo attuale portare temi divisivi/polarizzanti o discussioni animate fa parte del gioco... Il litigio o più raffinate questio medioevali, quello che fa riflettere o solo divide il pubblico crea audience...Parenzo sfrutta ciò... Per questo bisogna andarci
EliminaSecondo me non hai capito che anche quelli che ci vanno fanno parte del gioco, è per questo che secondo me non bisogna andarci!
EliminaSe non si va non si dà voce... Anche se è un gioco
EliminaLa zanzara non è un gioco, trasmette da anni ogni fine pomeriggio su radio 24, come potrebbe essere un gioco. La stessa è assolutamente una cosa seria, come Repubblica, tutti i giornaloni e la stessa radio che subito prima con Barisoni...lasciamo perdere. Io andrei anche dalla Gruber e anche da Floris, magari in contradditorio con Bersani o Landini!!! Poi non sò il prof. forse ci andrebbe anche volentieri ad asfaltarli, io sinceramente credo che non valga proprio la pena. Mi ricordo una puntata mitica da Santoro con Fassina, bellissima ma che come il solito sarà stata capita da 1 su mille!
EliminaPerò se ci pensi allora ci chiudiamo nella bolla intellettuale e raffinata e non si partecipa a nulla??? Se poi ad esempio Claudio ci va a certi programmi vuol dire che un senso c'è... Quello che voglio dire è che è inutile dire Parenzo cattivohhh quando a me sembra uno che ha capito che fa più hype fare litigare che non un convegno, purtroppo è cosi
EliminaCiaone, basta che tu guardi chi è la moglie di Parenzo e se vuoi capire capirai!
EliminaOk sono brutti e cattivi lo so... Ma sai anche che la moda del momento per fare anche visualizzazioni oltre a contenuti seri sono il dissing, gossip e altri termini strani... Non mi stupisco se viene usato in tv questo metodo acchiappa audience
EliminaWagner, uno dei miei preferiti, lo ascolto sempre con piacere. I tedeschi hanno un indubbio talento compositivo/organizzativo
RispondiEliminasviluppo il mio pensiero celato nel post criptico: negli anni 90 la germania, malata d'europa, attuò varie riforme del lavoro e di politica industriale, spostando la produzione in paesi a basso costo e potenziando settori ad alto valore aggiunto/strategici; in pochi anni si sono riorganizzati e hanno superato le crisi e le grandi economie europee diventando competitivi a livello globale (fino a pochi anni fa); anche adesso sta provando a riorganizzarsi (più immigrazione per compensare il calo delle nascite, riconversione dei settori chiave in funzione delle priorità cogenti, sviluppo a manetta del settore digitale e della ricerca, apertura/ampliamento nuovi mercati a sud-est...) La competitività è per loro un'ossessione, da perseguire ad ogni costo (anche distruggendo il mercato interno), anzi direi che costituisce il leitmotiv (di wagneriana memoria) della loro visione economica
EliminaBagnai mi perdoni l' OT ma ci dica che questo " decreto autostrade" ( https://www.investireoggi.it/pedaggi-2025-cosa-cambia-davvero-con-il-nuovo-decreto/) con la sua "tassa sulla povertà" e il suo "scoraggiare gli spostamenti inutili" proposto al CdM da un "nostro" ministero è un fake ( perché nel contrario "non ci resta che piangere"...)
RispondiEliminaEccone un altro.
EliminaCerto, io ci vedo "lagendachenoncè" e dopo il "green pass" non compro più " articoli di fede".
RispondiEliminaRispondendo al suo appello della diretta... Nella quale ha detto "oggi appaio meno formale" e mi aspettavo che ne so una domanda del tipo "meglio cacio e pepe o un panino al volo" ma l informale di Bagnai è sempre su livelli aulici..
RispondiEliminaSecondo me l UE per come è impostata è molto simile all Urss... Come frase che ci imitano altri paesi forse il progetto di Gheddafi per una moneta africana?