Caro, si fa per dire, Bagnai,
non
mi dilungo sui tuoi insulti. Io non ho detto che nel 1997 i tassi di
rendimento dei decennali erano al 14%, ma ho detto che erano a quel
livello prima del processo di convergenza verso l’Unione monetaria
europea (Ume), processo che fu avviato dal governo Prodi nel 1996.
Prima, ancora a metà del 1995, come puoi leggere dal grafico qui sotto,
che ti puoi ingrandire a piacimento per vedere bene, erano del 14%,
salvo la discesa a circa il 10% a cavallo tra il 1993-94. La differenza
tra il 14 e il 5%, che si stabilisce per i rendimenti dei decennali di
tutti i Paesi candidati all’Ume (ad eccezione della Grecia che entrerà
qualche anno dopo) a partire dall’inizio del 1998, ci da un abbattimento
medio di 9 punti percentuali del tasso di rendimento, che su 1.000
miliardi di debito corrispondono a minori interessi pari a 90
miliardi/anno e che, cumulati per 13 anni sino allo scoppio della crisi
nel 2010, fanno un potenziale risparmio di 1.170 miliardi di euro. Ti
pare poco, anche per un anti-euro come te?
Sulla
questione del numero di svalutazioni della lira nello Sme, tu stesso
pubblichi nel tuo blog una tabella di riallineamenti e ne conti 7 dal
1981 al 1987. Ti dimentichi che dopo il 1987 ce ne sono stati altri 6,
compreso quello del 1992 (composto, rispetto alla parità centrale di
quel momento, dalla svalutazione della lira del 7% e una pari
rivalutazione del marco, per cui è come se il tasso del cambio
lira/marco fosse stato svalutato del 14%). In totale, perciò, le
svalutazioni o riallineamenti sono state 13 e non 4. Nelle tue 4 non
includi le rivalutazioni del marco che per noi equivalsero ad
altrettante svalutazioni della lira, ti attacchi a una questione
nominalistica, non alla sostanza. Ma anche così, resta il fatto che
almeno quella del 1992 fu una doppia svalutazione della lira (-7%) e
rivalutazione del marco (+7%).
Ho
trovato difficoltà a inserire questa precisazione direttamente nel tuo
blog, perché confesso di non essere un esperto di informatica. Perciò,
se non sei ancora totalmente in malafede, ti chiedo di pubblicarla tu
nel tuo blog, grafico compreso.
Non
posso dire che incontrare gente come te nella vita sia una cosa
piacevole, ma il dovere di usare l’educazione anche con gente sgradevole
come te, mi impone di mandarti, anche qui si fa per dire, i miei
Cordiali saluti
Beniamino Moro
PS: se mi risparmi ulteriori insulti te ne sono grato, anche se non ti ritengo capace.
(...dunque: registro con sollievo il fatto che il prof. Moro voleva dire una cosa diversa da quella che ha detto. Quella che ha detto è a disposizione degli interessati qui. Sui suoi altri argomenti mi sono espresso nel mio altro blog. Vi avverto che non pubblicherò alcun commento che contravvenga alle regole dell'ospitalità. Insultare il prof. Moro non sarebbe solo scortese: sarebbe anche inutile. Se e quando avrò tempo interverrò per chiarire alcune cose. Per oggi basta così, e speriamo che questo esempio serva agli altri. Il prossimo sarà Salvati, quando avrà pubblicato le strampalate oscenità di Biasco. Se qualcuno legge Il Mulino mi avverta...)
(scusate, solo per dovere di cronaca: siccome io, a differenza di Agon channel, faccio un controllo di qualità, mi permetto di rilevare che nella sua replica il prof. Moro commette un'altra imprecisione. Il riallineamento, tardivo e inutile, del settembre 1992 fu del 3.5% - non del 7% - al ribasso per la lira e del 3.5% al rialzo per tutte le altre valute - fonte; chi lavora coi dati è abituato a controllare se stesso e quello che dice. La differenza è flagrante, ed è per questo che dicevo che essere scortesi sarebbe inutile...)
(...ah, una cosa per il prof. Moro: oggi gli ho riconosciuto dignità di interlocutore, e lui ne ha fatto buon uso producendo un altro dato falso. Ma non intendo ci si abitui. Intendo invece che egli sappia che io non lo considero un interlocutore, ma un nemico del mio paese, di quel paese al quale lui, con aristocratico disprezzo, nega il diritto di governarsi da solo. Credo gli convenga informarsi. Non sono più i tempi che nel PCI l'aristocrazia sarda dei Berlinguer, di quel Berlinguer che già negli anni '70 tifava austerità - cioè troika - spadroneggiava a Roma e altrove. Nel PD qualcuno sta capendo. E non è detto che chi sta capendo sia destinato a perdere. Chiaro?...)
Come ha fatto notare nell'altro blog, i lettori di questo blog sarebbero ENTUSIASTI di pagarle l'avvocato: ecco perché gli insulti vanno lasciati agli altri.
RispondiEliminaSe bastasse questo per mettere in riga chi mente, sarebbe quasi troppo bello.
Due cose mi inquietano del raginamento del Profo Moro:
RispondiEliminala prima è perché parli di tassi di interesse Nominali e non Reali;
la seconda è che consideri la differenza fra i due tassi nominali (14-5), cioè l'abbassamento del tasso nominale di 9 punti percentuali, come un risparmio sull'intero stock di Debito Pubblico. Se non vado errato i tassi in un determinato periodo sono applicati alla quantità di debito pubblico emesso o rinnovato in quel determinato periodo e non all'intero debito pubblico di un paese.
Un'ultima cosa, il prof Moro scrive che il tasso era al 14% a metà del 1995 (forse intendeva 1992?) ma in quell'anno i tassi nominali erano fra l'8 e il 9%.
Per chi vuole approfondire www.rivaluta.it/tabellatus.html ci sono anche i valori di inflazione e tasdi reali.
Mi sembra di capire che il riferimento fosse ai BTP decennali, il cui valore é indicato nell'archivio dei dati storici del tesoro: http://www.dt.tesoro.it/it/debito_pubblico/_link_rapidi/archivio_dati_storici.html. Nel maggio 1995 il rendimento lordo all'emissione fu del 13.18%. Ovviamente come detto sarebbe opportuno guardare i tassi di interesse reali ed osservare che, come ripetuto mille volte dal Professore, l'inflazione di per sé non é buona o cattiva, ma piuttosto ha un valoe politico, é un fattore a vantaggio di creditori o debitori, dei produttori o degli speculatori e rentiers, a seconda del livello e del trend. Vale la pena infine notare che nel 1995 l'inflazione fu solo del 5.4% e che l'alto livello e ulteriore aumento dei tassi fu con ogni probabilitá tenuto e usato per portare a un rafforzamento sul marco, rafforzamento che si ottenne, passando da 1240 nell'aprile 1995 a 992 con il cambio definitivo. Se si considera poi il differenziale di inflazione, é chiaro che il rafforzamento fu maggiore e chiunque dalla Germania investí in titoli in lire fece una montagna di soldi.
EliminaMi scuso, dimenticavo di citare l'articolo del Prof. Bagnai del novembre 2014 che affrontava l'argomento: http://goofynomics.blogspot.co.uk/2014/11/la-conversione-liraeuro.html
EliminaMi scusi: perché parla del 1995 dicendomi una cosa che so e che il prof. Moro dopo la trasmissione ha controllato sui dati, quando il prof. Moro in trasmissione si riferiva al 1997 e lo ha confermato a mia esplicita richiesta?
EliminaAggiungo: chi è del mestiere sa benissimo che nel 1995 i tassi di interesse tornarono a due cifre (in Italia come ovunque) perché in giro per l'Europa ci fu una certa turbolenza finanziaria (lo vedete bene qui). Allora perché non prendere come base il 1994, quando i tassi erano a una cifra? Il ragionamento dei "dividendisti" è visibilmente privo di basi logiche. Spiace che su questo ragionamento siano state immolate tante vite umane. Sento il bisogno di dissociarmi da questa strage.
EliminaChiedo scusa, perché non c'azzecca niente.
EliminaHo notato tra i commenti all'ultimo suo post sul FQ la presenza di due soggetti che prima bazzicavano Goofynomics.
Sarà che i Tassi schizzano, ma quei due sono peggio dei conigli.
Questa cosa mi fa ridere, perché credo che soffrano molto per la mancata presenza in questo blog.
Spero che non sia in atto una qualche forma di stalking nei suoi confronti.
Ma chi? Cip e Ciop con la storia che nel 1981 i tassi si alzarono perché arrivò Volcker? Ma son proprio scemi, dai! Vogliono insegnarlo a me!? Difficile rassegnarsi all'irrilevanza... Ho indovinato?
EliminaMa si. Cocucci e Yanez
EliminaBagliai " mi pare di capire che secondo Lei il rendimento medio dei titoli di stato italiani fosse al 14% nel 1997, vero?".
RispondiEliminaBonomo: "Esattamente!, esattamente! 96/97, sì"
Ha precisato di non essere un esperto di informatica. Evidentemente, l'inesperienza è tale che è convinto di vivere ancora nei gloriosi anni in cui un programma televisivo o lo vedevi durante la messa in onda oppure ciccia.
Ho avuto la stessa impressione anch'io. Seguitemi lunedì mattina su Omnibus, che ci divertiamo...
EliminaIo lunedì mattina sono a lavoro. Da buon dipendente privato improduttivo lo vorrei vedere in streaming. Ce l'avrà La7?
Eliminawww.la7.it ha il replay x 7 giorni come la raitivvi.
EliminaIn attesa che il professore attivi la sezione del blog dedicata alla lingua... raitivvù. A, bi, ci, di...... ti, u, vu...
Eliminacon BdI nazionalizzata e inflazione maggiore quanto sarebbe stato il risparmio?
RispondiEliminazero
ma nel frattempo immagino che avremmo avuto crescita, lavoro e investimenti produttivi.
cmq,
il risparmio è passato da 700 ml a 1.100.
Infatti siamo tutti ricchi
Chiediamo al prof. Beniamino Moro in quali tasche saranno finiti i 1170 mld?
EliminaMa poi così ha ammesso praticamente che i tassi stavano scendendo tra il 92 e il 97, dunque anche con la lira i tassi scendono?
RispondiEliminaL' ultimo numero de "Il Mulino" è uscito il 06/12/14. Prevedo l' uscita, quindi, per la prima settimana di febbraio. Il giorno stesso dell' uscita sarò comunicato con molto piacere.
RispondiEliminaProf. a volte la invidio , ma solo quando la sento suonare , per il resto quando si confronta con tanti personaggi la compiango e ne soffro che a volte un PUGNO sarebbe liberatorio.
RispondiEliminaIo che ogni tanto mangio polenta e funghi e poi mi vengono in mente magari certe cavolate ma poi ho anche episodi di vita vissuta che mi hanno un pochino fatto capire che l'austerità per 'loro' è sempre l'austerità degli altri .
Allora una piccola perla ... tanti anni fa in un we un signore ( in senso lato ) spese qualcosa come 10 mil. di lire di gasolio per fare un giro , senza nessun problema , ne aveva tanti , se lo poteva permettere ( a parte che aProf. a volte la invidio , ma solo quando la sento suonare , per il resto quando si confronta con tanti personaggi la compiango e ne soffro , io che ogni tanto mangio polenta e funghi e poi mi vengono in mente magari certe cavolate ma poi ho anche episodi di vita vissuta che mi hanno un pochino fatto capire che l'austerità per loro è sempre l'austerità degli altri .
Allora una piccola perla ... tanti anni fa in un we un signore ( in senso lato ) spese qualcosa come 10 mil. di lire di gasolio per fare un giro , senza nessuno problema , ne aveva tanti , se lo poteva permettere ( a parte che avrebbe potuto usarli meglio ,una camminata in montagna sul monte rosa costava infinitamente meno e dava molto di più ma questa è una mia opinione ) il lunedì gli si ruppe il mouse e comprato al prezzo di 30.000 lire , considerava che chissà quanto guadagnavano a vendere il pezzo e che non è che costasse proprio poco . Ai vari luogocomunisti con cui feci un piccolo ragionamento logico in cui non obbiettavo nulla se non l'irrazionalità , opponevano il fatto che per divertimento si può fare e il libero arbitrio ecc. penso che alla fine anche di fronte a qualunque grafico opporranno sempre l'irrazionalità e moltiplicando sempre per i cercheranno di confutare tutto come sempre .vrebbe potuto usarli meglio ,una camminata in montagna sul monte rosa costava infinitamente meno e dava molto di più ma questa è una mia opinione ) il lunedì gli si ruppe il mouse e comprato al prezzo di 30.000 lire , considerava che chissà quanto guadagnavano a vendere il pezzo e che non è che costasse proprio poco . Ai vari luogocomunisti con cui cercai di fare un piccolo ragionamento logico in cui non obbiettavo nulla se non l'irrazionalità , opponevano il fatto che per divertimento si può fare e il libero arbitrio ecc. penso che alla fine anche di fronte a qualunque grafico opporranno sempre l'irrazionalità e moltiplicando per i cercheranno di confutare il tutto come sempre .
tino scusi, forse ha fatto partire una raffica di copia e incolla a sua insaputa...
EliminaHo terminato solo ora di vedere il video causa parto :-) rimango davvero esterrefatto dall'intervento del professor Moro.
RispondiEliminaNella replica scritta, oltre a dimenticarsi che ora i filmati vengono registrati e messi a disposizione di tutti su internet, dimentica anche di essere stato proprio lui ad iniziare l'opera di denigrazione e scherno... chi semina vento raccoglie tempesta.
L'accusa di aver considerato le rivalutazioni del Marco NON svalutazioni della Lira è molto scorretto secondo me, è ovvio che ad una rivalutazione del Marco corrisponda la svalutazione della Lira, ma il senso di svalutazione che fornisce lui e che vuol far trasparire è un'azione intrisa di colpa che andrebbe epurata, un'azione che, secondo lui, dà origine a vergogna. Per questo a lui interessa che emerga come la racconta lui e non come giustamente lo presenta lei.
Il problema è che chi segue il blog lo sa perchè lei ce lo ha insegnato, ma tante persone che guardano solo la TV e che hanno 30 anni di nenia su questo punto non faranno altro che assorbire un'altra letale dose di veleno.
Rimango profondamente amareggiato.
Una buona notizia ce l' hai data. Felicitazioni.
EliminaComplimenti!
EliminaAuguri papà!
Non sono certo in grado di sostenere chi abbia ragione in questa diatriba, perche' non sono un professore di economia, ne' lo saro' mai. Quindi copio qui:
RispondiElimina1) Moro: "Ma anche così, resta il fatto che almeno quella del 1992 fu una doppia svalutazione della lira (-7%) e rivalutazione del marco (+7%)."
2) Bank for International Settlements: "14 Sep 1992: EMS realignment: Italian lira devalued by 3.5%, the ten other currencies revalued by 3.5%".
Vedo le seguenti alternative: una delle due fonti e' in errore, oppure la terminologia utilizzata non e' univoca, es. "svalutazione" e' un termine che non esprime con assoluta precisione ed univocita' una certa grandezza.
Cio' detto, mi sembra ragionevole ipotizzare che se il padrone di casa fosse stato colto in qualche flagrante errore, avremmo assistito ad un bombardamento senza quartiere. Non e' accaduto, anzi.
La risposta sul FQ è più che abbastanza.
RispondiEliminaIl "Non sono più i tempi..." concorda con la mia impressione sui personaggi. Mi rimangio volentieri le villanie, con gusto.
Alberto, ma il grafico che il prof. Moro ha così gentilmente allegato alla sua replica non lo pubblichi? Perchè mi piacerebbe capire perchè, dei diversi valori del tasso d'interesse, assume a paramentro quello del 95 (14%) e non quello del '93/94 (che lui stesso asserisce essere del 10%), o altrimenti quello del '96, o del '97.
RispondiEliminaInsomma, perchè quello del '95, che è (probabilmente) il più alto? Perchè così dà un dividendo maggiore? (Ideo)logica ferrea ...
I che implica che il tasso sarebbe rimasto al 14% in tutti gli anni successivi. Del che non solo non c'è prova (e infatti negli anni immediatamente precedenti e successivi è stato inferiore). Per altro, come hai fatto vedere, i tassi sono poi calati ANCHE nel resto del mondo (povero e meschino, perchè senza l'eurone).
Ma su questo, non una parola di replica dall'interlocutore (pardon, avversario della democrazia) che ha la fortuna evidentemente immeritata di vivere in una così bella città.
Fermo restando che il discorso del dividendo è destituito di ogni pregio, perché è a causa dei tassi "innaturalmente" bassi che indebitarsi è divenuto troppo conveniente, con ciò che di nefasto ne è conseguito. E anche su questo non un minimo accenno di replica...
Penso che se l'italia avrebbe mantenuto la lira, i BTP italiani avrebbero preso una traiettoria piu o meno dei Bond del Regno Unito
EliminaLo spin "dividendo del euro" tipica cazzata nata dagli uffici della Springer Presse tedesca poi fatta girarare un po dapertutto. Come tante altre.
Forza professore siamo sempre di più a fare il tifo per lei e per la ragione
RispondiEliminaPovero Prof. Moro, per conquistare ed esercitare il potere occorre dire sempre delle 'inesattezze', in fondo va scusato, perche' anche lui come 'super-mario' tiene famiglia.
RispondiEliminahttp://www.zerohedge.com/news/2015-01-23/our-money-guy
Essere uomini come il Prof. significa fare delle scelte ed accettarne il prezzo.
Per tutti gli altri vale la citazione da "Il giorno della civetta" di L. Sciascia:
« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
Povero Marco! Chissà come ci rimarrà quando di riconoscerà nel libro...
RispondiEliminaOdio le persone che vanno in TV a fare gli "espertoni" e poi non rispondono alle domande. Ma se la giornalista chiede un'opinione su un'ipotetica ipeflazione, come conseguenza della svalutazione, perchè Moro si mette a parlare, che è ormai 30 minuti che lo fa, degli interessi sul debito pubblico?
RispondiEliminaEsiste solo lo "spread" come parametro per valutare il benessere di un Pease, per il Professor Moro?
A questo punto penso che, o non capisce le domande oppure ha paura di dare ragione a Bagnai e sfatare il falso mito dell'iperflazione, quindi preferisce fare lo gnorri e cambiare discorso.
Prof. Moro, seguitare con imprecisioni "omnes feriunt, ultima necat"... tic tac
RispondiEliminaQueste situazioni mi mettono a disagio perchè mi fanno odiare il prossimo e segnano la scomparsa dell'onestà intellettuale; non riesco a comprendere come si possano presentare i dati economici scordandosi che essi hanno condizionato e condizionano la vita ed il futuro di migliiaia di persone, che quei dati non conoscono e non sono in grado di interpretare , in quanto sono occupati dalla durezza del vivere; sembra che il darwinismo biologioco si sia ormai completamente integrato a livello economico-sociale e che ogni cosa che accade sia la conseguenza del corso naturale delle cose; di questo passo giungeremo a breve sull'orlo dell'abisso come è già accaduto nel corso del 900.
RispondiEliminaAlcune considerazioni su Beniamino Moro.
RispondiElimina1) se una cosa non si vede le risposte sono due:
o la teoria è sbagliata
oppure
è successo qualcosa altro.
in poche parole, chi ha visto 1200 mld in Italia? nessuno!
abbiamo visto solo un declino su lavoro e su servizi pubblici.
sarò cattivo: li hanno visti chi ha si è visto gonfiato il valore della casa sino al 2007.. sa la rendita che si calcola dividendo per i tassi qualcosa?
ecco dove sono andati a finire i 1200 mld E OSEREI DIRE OLTRE.
2) se fosse questione dell'euro dovrebbe spiegarci perché in Inghilterra è successo la stessa cosa ovvero calo dei tassi di interesse
3) se cerca Claudio Borghi troverà la risposta per cui i tassi di interesse (e l'inflazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) sono diminuiti in Italia ovvero il mega consolidamento fiscale di Prodi e Ciampi (tipo 6% di avanzo) che ha messo fine alla nostra economia e posto le base per la morte del nostro Stato Sociale.
4) per finire un problema grave di chi fa queste analisi ovvero la mancanza della spiegazioni delle implicazioni dinamiche (dove invece uno è bravo quando si parla di aspettative per cui tagliando la spesa pubblica uno dovrebbe consumare di più.. poi chi se ne frega se diventa disoccupato.. ma qua siamo su un campo differente ovvero una spiegazione errata delle dinamiche).
DOMANDONE: se i tassi si abbassano e la ricchezza sotto forma di risparmi non avviene allora cosa è successo?
va spiegata la dinamica.. abbassando l'inflazione l'economia si spegne.
Agganciandosi ad un cambio fisso succedono due cose:
inondazione capitali e debito privato
morte del manifatturiero.
e poi
Crisi CA e allora politiche fiscali di contenimento della spesa pubblica.
Ma ciò deprime ancora la domanda, gli investimenti.
Ma vai a vedere che raccontate solamente bufale?
PS: ridicola la spiegazione del fatto che abbiamo avuto 13 anni di stasi.. a be'!
cavolo, si sono accumulati debiti privati a gogò!
Qualche punto "a latere" del dibattito.
RispondiElimina1. Il fact checking è quella verifica scientifica che si oppone nettamente a chi dice che "più la balla la spari a lungo, più probabilità ha di diventare verità".
2. quelli che dicono "ma tanto chi va a controllare..." e sparano dati alla rinfusa, si trovano, a distanza di anni, con una credibilità sputtanata proprio per le leggerezze sparate anni prima, quando la cordata politica glielo consentiva.
3. il prof. a suo sostegno ha anche i followers che riportano dati, tabelle, articoli, che arricchiscono ulteriormente il blog e spronano i dibattiti interni. Vedi per esempio il link al nepotismo in alcune facoltà sarde (ops! sono stato scorretto?)
Approfitto per segnalare un elogio dell' "inflazione negativa temporanea":
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/2015/01/23/news/inflazione_famiglie_italiane-105577180/
Ottima ed utile info per me, dato che sono uno che ci ha perso, rivorrei i soldi indietro.
EliminaA parte gli scherzi, questo Ricciardi si è posto il problema di come mai l' ISTAT sia in contraddizione con se stessa, visto che se, come dicono chi ha meno capacità di spesa, ci ha guadagnato, nel 2013 la povertà assoluta è aumentata rispetto al 2012, dell' 1,1%?
Nemico del mio paese mi sembra adeguato, pregno di significato, sufficiente a stabilire una diversità marcata. Approvato! Si stampi!
RispondiEliminaMaestraaaaa ???? Bagnai continua a insultarmi e mi prende in Girò.
RispondiEliminaLa mia speranza e che la media dei professori di economia italiani sia nettamente superiore anche se Lei spesso ne ha vergogna ( e vorrei ben vedere! Dopo la tras-missione non ho potuto evitare di pensare agli studenti di quella facoltà).
Ricordo con piacere,invece,l'uscita della Meloni al mercato con l'esempio delle zucchine.
Se ha resistito a Moro può resistere a tutto.
Con solidarietà sincera..."tirem innanz".
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBe', potrebbe ricavarne lo stimolo a migliorarsi come giornalista, non solo castacriccacorruzzione. Oggi i problemi sono altri e dovrebbe occuparsene per rimanere un giornalista di successo come e' ora. Ma temo che non succedera'. Vedremo...
RispondiEliminaAggiungiamo una tacca.
RispondiEliminaQuesto è il risultato delle loro lievi imprecisioni.
Fresco fresco dalla "mia" Brianza.
http://nuovabrianza.it/brianza-licenziamenti-besana-lavoro-operaia-treno-suicidio/
Perdonatemi il link non attivo, il t9 del telefono fa quello che vuole.
Indipendentista, come me.
Vista l'ultima performance su Agon Channel, mi complimento: caro Prof. ogni tua "apparizione" in TV è come una vaccinazione di massa, in cui somministri robuste dosi di VERITA' contro l'ignobile propaganda eurista.
RispondiEliminaMi sembra evidente che contro di Te ormai non hanno più argomenti e così scendono direttamente agli insulti.
A questo proposisto: io sono ORGOGLIOSO di seguire un "economista che va a ruota libera" (sic!) e che veramente difende la libertà e la democrazia in questo paese, piuttosto di qualcuno in cerca di considerazione sostenendo in ogni modo (e malamente) solo ciò che il potere eurista vuol sentirsi dire.
Visto che ho sprecato il dividendo dell'euro, non vorrei buttar via anche i vantaggi del QE,
RispondiEliminaSe il prof. Moro legge, gradirei mi facesse sapere chi deve versarmi i miei 1530 euro (1140 miliardi diviso 745 milioni)
Mi farebbero molto comodo, perchè la ditta non ha lavoro ma deve pagare comunque le imposte e i contributi, quindi io devo ancora ricevere diverse mensilità arretrate.
Non so se la stessa cosa succede anche ai docenti universitari quando lo stato si indebita troppo.
Terremotato, come da nick anche se un destino malvagio e l'Europa che ci chiedeva una scuola di merda (leggasi risparmi sull'istruzione e riforme malefiche...) producendo intere generazioni di connazionali ignoranti anche in geografia ci ha tolto pure il terremoto che non è stato dell'Aquila ma d'Abruzzo (sic! Pazzesco!!?!?!?!?), dopo qualche mese sulla costa, a spese mie (mie! 42 mq sulla costa teramana con mutuo 15 anni) torno nel capoluogo in settembre per la scuola dei figli. Vado a vivere qualche mese dai suoceri fino a che mi assegnano una abitazione nel famigerato progetto Case, 64 mq. Agli inizi del 2012 mi arrendo all'evidenza e, dopo aver passato un cospicuo periodo nel 2011 a far di conto, acquisto. Morale, c'ho un mutuo sulle spalle furioso in termini di importo e durata.
RispondiEliminaLaureato in Economia, senza lode, e anche senza 110 in verità, proprio dove insegna Bagnai. Solo leggendo il professore capisco di non aver mai capito nulla, e più volte sono rimasto sorpreso, ed ho cercato di comunicare tale sorpresa, del fatto che così tante persone capissero cose che anche a me, alla fin fine pur sempre laureato in Economia, riuscivano complicate. Debbo dire che il professore è un divulgatore eccezionale. Giurerei però che alla D'Annunzio mi insegnassero che moneta è inflazione, lo ha detto anche Savona di recente postato sul blog e che capisce qualcosina più di me. Come a dire che non è che sia l'unico scemo io...
Francamente me ne fregherei anche dei tassi del 97, anche se ricordo moooolto bene il 92, e l'87.
Concludo: la gente muore davvero, lavoro non c'è, chi lavora è pagato due soldi, la disuguaglianza aumenta, la strafottuta domanda aggregata langue e crepa, i governi di qualunque colore diminuiscono lo stato sociale, ormai ridotto ai minimi termini, stiamo diventando un paese senza futuro, con l'elemosina degli 80 euro e la porcata del tfr in busta paga. E questi sono fatti. Usciamo da questa stramaledetta trappola per topi. Anche se il mio mutuo mi creperà... diamo un futuro ai nostri figli, al Paese, alle generazioni dopo di noi.
Diciamo no ai nostri nemici. Basta stronzate dei risparmi derivanti dai tassi. Basta stronzate sullo stato che deve dimagrire. Basta strade con buche e scuole fatiscenti. Basta spending review!
Basta!
Concordo con quanto dice, anche io sono dell'Aquila e mi piacerebbe contattarla per una chiacchierata.
EliminaAvete presente gli esperimenti del dr. Cameron negli anni '50, quelli sul decondizionamento e riprogrammazione della personalità, dove ai soggetti veniva ripetuta la stessa parola giorno e notte? Dicono che non funzionavano perché i soggetti resistevano dimostrando che la mente non è così malleabile come sembrava. Ecco, ascoltando Moro l'altra sera e gli altri euroentusiasti ogni giorno temo invece che Pavlov e Cameton abbiano vinto. Il lavaggio del cervello è possibile. Non c'è altra spiegazione.
RispondiEliminaE' questo?
Eliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Donald_Ewen_Cameron
Comunque, l'ostinazione di molti esponenti del PUDE è tale - almeno in qualche caso - che penso seriamente che quella di Marine Le Pen indirizzata a D'Alema (per voi l'euro è un fatto RELIGIOSO) non sia una battuta. Ma non voglio insistere, per non portare il discorso in campi che - penso - al prof non interessano…
Vedremo col peggiorare della crisi se ho detto una cazzata o no...
"Se non mi interrompe La fulmino!" Sono piegato dalle risate.
RispondiEliminaOttima l'iniziativa del fact checking, però non trovo il grafico del prof. Moro...
Non è che se sei educato e scrivi "distinti saluti" hai ragione su tutto....
RispondiEliminaL'ottimo allievo di una pessima scuola non cambierà mai!
RispondiEliminaGentile Prof.Bagnai,
RispondiEliminariallineamento del 14% invece che del 7%, numero di riallineamenti durante lo SME and so on con amenità varie ! Tutte profferite da un prof. ordinario di Economia Politica, non da un passante qualunque .... che si suppone non tenuto a conoscere.
Per quanto mi riguarda vale sempre, anzi mi conferma ulteriormente, ciò che ieri ho scritto a riguardo e che Lei, probabilmente a ragione, non ha ritenuto di pubblicare.! anche sapendo che non ero lontano dalla verità.
Probabilmente non pubblicherà anche questa mia rafforzativa, ma colgo l'occasione per augurarle lo stesso un sincero in bocca al lupo per eventuali altri confronti televisivi con interlocutori che parlino .... diciamo almeno lo stesso idioma? La posta in gioco è troppa alta!
P.S.: non pensa che uno dei motivi per cui i dati di fatto fanno una grande fatica a "bucare", oltre alla malafede, sia anche la scarsa preparazione e deontologia professionale di una parte della ns classe dirigente, giornalisti ed economisti compresi? Non è forse questo un frutto avvelenato che siamo costretti a mangiare? Ma il discorso sarebbe lungo .... E non può stare in poche righe di un post. Cordiali saluti.
Ieri a pranzo con due colleghi me le sono beccate tutte, ma proprio tutte.
RispondiEliminaSono entrambi laureati in statistica, l'errequadro per loro non ha segreti, la regressione la inzuppano nel cappuccino ogni mattina (non come me che basta una frazione a mettermi in crisi), ma - oh - sull'euro veramente non ne capiscono una. Tutto, hanno detto, ogni luogo comune possibile, da manuale: dall'economia che non è una scienza esatta, alla globbalizzazzione, alla coruzzione, ai tedeschi più seri di noi, ai mutui, ai tassi che schizzano, perfino "i nobel americani che ce l'hanno su con l'euro perché loro sono per il dollaro" (e qui, confesso, ho provato quasi, per dirla con Tomasi di Lampedusa, "l'impareggiabile godimento artistico di vedere un tipo realizzarsi in tutti i suoi particolari" e il mio riso represso mi ha addolcito la bocca, fino alla nausea).
Certo che se questo è il terreno, logico che certi fiori, certi papaveroni prosperino indisturbati. Ma certo anche che il terreno è frutto di incuria e abbandono da parte di coloro che dovrebbero occuparsi di informazione.
Ho provato a suggerire loro di leggersi qualcosa (visto che si dicevano preoccupati): uno diceva di non avere tempo (forse deve calcolare tanti errequadro), l'altro con orgoglio ha dichiarato "che lui le sue idee preferisce farsele da sé".
E vabbè. Comunque per tutto il pranzo li ho bombardati, magari una pulce nell'orecchio gliel'ho messa.
In ogni caso, mi sta passando il complesso della matematica: vedo che capirla non è una condizione sufficiente a capire tutto il resto.
Quanto alla diffusione di falsità o perlomeno errori in campo scientifico, stenterei a crederlo, se in campo medico-farmaceutico non vedessi accadere anche di peggio: e anche in questo caso con conseguenze disastrose per la salute delle persone e la stabilità dei servizi sanitari, in nome del conformismo e del profitto. E anche in questo caso con la complicità dell'informazione.
condivido ogni parola
EliminaAllora prof, stasera ho deciso di farla incazzare.
RispondiEliminaSto ascoltando l'intervento che Claudio Borghi ha fatto oggi a Siena ad un incontro pubblico della Lega (da imparare a memoria)
http://www.spreaker.com/user/i-siena/lega-borghi-aquilini-a-siena-lincontro?autoplay=1
Oggi inoltre ho ascoltato in diretta l'intervento di Marcello Foa ad un convegno tenuto a Firenze (non trovo il link).
Stikazzi dirà lei (anzi bistikazzi)...
Il fatto che ci siano oggi tre (almeno) persone che SPIEGANO compiutamente e pianamente cosa sta succedendo in Italia utilizzando le chiavi di lettura dell'economia internazionale, della finanza e del funzionamento dei mass media, cioè CASUALMENTE tre fra le chiavi di lettura più importanti per spiegare la situazione in cui siamo, questo fatto - dicevo - è né più né meno che PROVVIDENZIALE.
P.s.: vado a prendere i sacchetti-gelo per surgelare il pesce...
Ricordatevi sempre che queste tre persone sono presidente, vicepresidente ed ex vicepresidente di a/simmetrie.
EliminaNon mi divertivo tanto da quando da piccolo guardavo le scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill. Ci sono sempre delle cose da imparare da quei film, come ad esempio, per il prof. Moro, la favola dell'uccellino e la sua morale.
RispondiEliminaPurtroppo il divertimento ha sempre come sottofondo la tristezza del constatare che gli italiani abbiano sempre meno tempo a disposizione e queste cacofonie distraggono e confondono.
P.S.: perché non trovo sorprendente che il prof. Moro non sia esperto (serve essere esperti per inserire un post in un blog?) di informatica
Poche chiacchiere. Qui non è una questione di insulti qui è una questione di menare deliberatamente il can per l'aia.
RispondiEliminaDa dove viene questo “grafico qui sotto”? Cosa c'è graficato a parte le belle linee colorate che possono far presa solo sui burini? Un professore universitario prima di slanciarsi in spericolate deduzioni dovrebbe essere un tantino più preciso nella presentazione dei dati, non fosse altro per dimostrare che almeno conosce la tabellina del due e la differenza tra asse delle ascisse e quella delle ordinate.
Ora visto che questo passa il convento, si potrebbe decidere che in quello che per convenzione chiameremo “grafico qui sotto” siano riportati i tassi di interesse nominali, di alcune nazioni opportunamente capate, tenendosi per esempio ben accorti a che non ci sia riportata la Gran Bretagna, che potrebbe fare da spiacevole pietra di paragone. Ma perché non riportare anche i tassi reali, cos'è l'interesse si paga in anticipo in Sardegna? E in anticipo di addirittura 13 anni? Ma cosa insegnano alle scuole dell'obbligo nelle nostre isole? Naturalmente quelli reali sono stati tra il 5% e l'8% per tutti gli anni 90 fino alla miracolosa convergenza, ma così allora il giochino delle migliaia di milioni di miliardi di fantastiliardi risparmiati non funzionerebbe più neanche a pagare tutto in questo strano modo in anticipo. E comunque, tralasciando di chiedere come diavolo avrà fatto la Gran Bretagna a vedere abbattuti lo stesso i suoi tassi se non era nel miracoloso euro e non era tanto più in salute di noi per via che nel “grafico qui sotto”, accidenti, non c'è, perché viene chiamato abbattimento medio dei tassi italiani l'abbattimento massimo calcolato con la differenza tra il picco più alto e la valle più bassa? E perché misurando i dati dal “grafico qui sotto”, visto che si reclama che proprio esso deve essere la fonte delle considerazioni, e visto che non c'é riportata neanche uno straccio di tabella, si trova che il famoso picco non è alto 14 e non arriva neanche a 13,5 (13,46 per l'esattezza)? Se uno vuole fare il precisino perché arrotonda a suo favore?
Vediamo: 1170/9*8,46=1099,8
e sono 70,2 miliarducci in meno, due manovre economiche lacrime e sangue risparmiate anche nello scenario apocalittico fuori dall'euro, mica bruscolini. Sempre basandosi sul favoloso “grafico qui sotto” naturalmente, ma questo abbiamo e questo dobbiamo usare per superare l'esame.
Ho capito, il professore sardo vuole metterci alla prova, fornisce un grafico a vanvera e dati a vanvera in modo che noi ci esercitiamo a ritrovare e ricalcolare quelli buoni. Allora non è cattivo, solo lo dipingono così.
Caro Bagnai, perché mai Enrico Berlinguer sarebbe un "tifoso della troika"? Non sono un frequentatore abituale del blog e magari lo ha già spiegato. Lei è in disaccordo on il discorso di berlunguer del 1977? " Per noi l’austerità è il mezzo per contrastare alle radici e porre le basi del superamento di un sistema che è entrato in una crisi strutturale e di fondo, non congiunturale, di quel sistema i cui caratteri distintivi sono lo spreco e lo sperpero, l’esaltazione di particolarismi e dell’individualismo più sfrenati, del consumismo più dissennato. L’austerità significa rigore, efficienza, serietà, e significa giustizia; cioè il contrario di tutto ciò che abbiamo conosciuto e pagato finora, e che ci ha portato alla crisi gravissima i cui guasti si accumulano da anni e che oggi sì manifesta in Italia in tutta la sua drammatica portata.". Magari potrebbe farci un post su. Buon lavoro. Francesco Spanò
RispondiEliminaCarissimo, ho dedicato alle infelici parole di Berlinguer, tipico esponente dell'aristocrazia sarda che ha poi piazzato i suoi ram-
Eliminapolli ovunque nei gangli vitali del dibattito, una pagina de "L'Italia può farcela". Quelle parole coincidono con l'inizio del massacro dei diritti dei lavoratori in Italia (il crollo della quota salari inizia da lì) e sono oggettivamente il sostrato ideologico della cattura oligarchica delle elite comuniste da parte del progetto europeo (riflessa nei percorsi personali delle famiglie dei gerarchi, sui quali non mi dilungo).
Berlinguer sarà anche stato una brava persona, come lo è chiunque tenga ai propri affetti.
Segnalo però sommessamente che di padri nobili e santi laici ne ho pieni i coglioni, e con me tanti altri. Il risultato del difendere l'indifendibile è, purtroppo, che questi santi laici rischiano di essere riesumati e arsi su un rogo. Questo, beninteso, non è ciò che io auspico: sono contrario ai gesti eclatanti, come sapete. Questo è quello che ci insegna la storia, però: è successo tante volte, sapete?, e se vogliamo evitarlo dovremmo cominciare a riflettere sull'economia con i testi di economia, non con le sciatte parole di un politicante del quale è senz'altro lecito tenersi il santino nel portafoglio, ma che non aveva capito niente allora, come non capirebbe niente adesso. Il discorso non perfettamente coerente con i dati del prof. Moro è il più preclaro esempio del lascito intellettuale di certi padri della patria (ma soprattutto dei loro figli).
Non ha idea quanto il mio babbo , ex proboviro regionale DC andatosene via quando il mercato delle tessere ( o delle vacche) aveva pervaso la vita del partito, abbia goduto nel leggere le sue parole su Berlinguer.
Eliminasecondo lei è forse un caso se berlinguer è stato elevato a padre nobile del ps? e che il fondatore del pd e candidato alla presidenza della repubbllica ci abbia fatto un film santino elegiaco?
Eliminaed è forse un caso se il liquidatore della sovranità italiana sia stato un certo napolitano, che per poco non è diventato segretario del pci? il pd attuale è il vecchio pci, sebbene nelle sue deformazioni metamorfiche, vedere per credere.
per ogni altro approfondimento e per osservare la natura liberale delle,posizioni ecoñomiche del pci, si legga di paggi & d'angelillo "i comunisti italiani e il riformismo" , scaricabile anche on line
Ricontestualizzazione.
EliminaNel 1977 prese il premio nobel per l'Economia James Meade che diceva che il cambio fisso in europa non avrebbe funzionato per le differenze strutturali tra i vari paesi non compensabili dalla mobilità del lavoro che sarebbe rimasta scarsa a causa di problemi di lingua e di cultura.
Tutto si tiene.
Nel 1977 il PCI praticamente era al governo, appoggiava il monocolore di Andreotti dall'esterno e attendeva di essere ammesso a compiere l'ultimo passo fatale. Intanto Moro, che era il secondo tessitore del “compromesso storico”, dal luglio del 76 era stato messo da parte nella Democrazia Cristiana con la famosa mossa del cavallo, detronizzato e collocato a riposo più in alto alla presidenza, non senza suoi manifesti mal di pancia, disse: “una carica che non conta nulla”, ma con grande soddisfazione per esempio di tedeschi e americani, e senza che i comunisti mangiassero la foglia.
Nel 1977 a gennaio ecco il grande senso di responsabilità che emerge dalle parole di Berlinguer riportate sopra, però dal suono particolarmente stravagante perché rovinosamente decontestualizzate, parole che, guardacaso, era richiesto che fossero pronunciate dal presidente del consiglio Andreotti a causa della sfavorevole congiuntura energetica; ad esempio nelle domeniche s'aveva d'andare di nuovo, come nel 73, a piedi per risparmiar petrolio, la chiamavano “austerity”, ma si lamentavano in molti perché evidentemente gli facevano male le scarpe, e bisognava in qualche modo tenerli buoni facendogli credere che era cosa buona e giusta. Certamente quelle parole Andreotti non avrebbe saputo pronunciarle meglio di quanto fece il leader dell' “opposizione”; ebbene quelle “opportune” parole fruttarono qualche tempo dopo al PCI la prima candidatura ufficiale per l'entrata nel governo da parte di La Malfa, il 6 novembre per l'esattezza.
Il 1977 era passato da meno di 3 mesi e le Brigate Rosse si assicurarono che Moro definitivamente non rompesse più le scatole, scongiurando il nefasto evento dell'entrata dei comunisti al governo praticamente per sempre. Cornuti e mazziati. Con goduria di parecchi, interni ed esterni, ma i comunisti evidentemente ancora non se ne accorsero.
Nel 1978 a dicembre il governo Andreotti, mostrò con i fatti di ritenersi più esperto di economia del premio Nobel James Meade, e portò l'Italia nello SME. Il comunista Napolitano protestò molto, ciò fece molto rumore, l'allora mezzo-comunista Spaventa dimostrò di essere più ferrato nella disciplina dove era stato premiato James Meade ma inutilmente, la carotina di La Malfa evidentemente tirava ancora troppo bene l'asino, che credeva di essere oramai quasi arrivato ad addentarla. I comunisti votarono contro l' “adesione immediata”, un coraggio da leoni che chiamavano “solidarietà nazionale”. Solo Lucio Magri disse che lo SME era una manovra reazionaria finalizzata a comprimere i salari degli operai. Non tutti sono nati fessi o troppo scaltri o servi.
Fine della ricontestualizzazione.
Non si creda, dunque, che il prof. Bagnai sia uno scellerato vigliacco che si permette di infangare il Santo dei Santi con argomenti ora troppo facili perché prendono forza solo a posteriori e solo per il fatto che l'Augusto Santo Subito Sempre in Buona Fede è oramai morto e non può difendersi, ciò che egli dice qui infatti è solo apparentemente a buona distanza temporale, perché invece analoghe parole di fuoco furono pronunciate a bruciapelo sulla stessa faccia dell'Augusto Santo dei Santi in Buona Fede, da colui che fu maestro di Bagnai e che aveva nome Federico Caffé:
Elimina“Frattanto, la critica del cosiddetto assistenzialismo, in quanto si presta a deformazioni clientelari; il ripudio di ogni richiamo alla valorizzazione dell’economia interna, in quanto ritenuta contrastante con la “scelta irrinunciabile” dell’economia aperta; il frequente indulgere al ricatto allarmistico dell’inflazione, con apparente sottovalutazione delle frustrazioni e delle tragedie ben più gravi della disoccupazione, costituiscono orientamenti che, seguiti da una forza progressista come quella del Partito comunista, anche se in modo occasionale e non univoco, possono contribuire ad allontanare, anziché facilitare, le incisive modifiche di fondo che sono indispensabili al nostro paese. In ultima analisi, ho l’impressione che l’acquisizione del consenso stia diventando troppo costosa, in termini di sbiadimento dell’aspirazione all’egualitarismo, della lotta all’emarginazione, dell’erosione di posizioni di privilegio: aspirazioni che si identificano in quel tanto di socialismo che appare realizzabile nel contesto del capitalismo conflittuale con il quale è tuttora necessario convivere.”
Traduzione per coloro che fanno difficoltà ad intendere l'italiano: “Il vostro opportunismo politico è un crimine contro la classe operaia. Vi vendete per un piatto di lenticchie l'identità ideale.”
Come appunto si vede, Bagnai ora sparge semmai solo fiori profumati sulle tombe dei defunti.
P.S. Chiedo scusa per la lunghezza.
Ma figurati! Sono tanto contento di aver capito che essere fosse Berlinguer, quanto amareggiato di non aver capito che uomo fosse Caffè. Ma a 20 anni la politica non mi interessava, e ora sconto il mio debito con pesanti interessi. La mia allergia ai santini e ai padri nobili è un dato culturale, tutto sommato epidermico, ma so che è corretto, tant'è vero che le mie osservazioni hanno urticato quell'insigne merda di Peter Yanez, alla quale dico solo che quanto l'anonimato ti tuteli dipende da che nemico hai di fronte.
EliminaProf., perdona te stesso o almeno ridimensiona l'amarezza, anche allo scopo di continuare a fare quello che fai e di non incidere sull'umore.
EliminaConfessione: la mia amarezza è di non aver fatto alcun passo per onorare pubblicamente una conoscenza finché è stata compiutamente in grado di intendere, quella che ora posso solo seguire finché c'è e com'è.
Valore sempre riconosciuto, affetto, una certa dimestichezza anche se intermittente, mie; sue, fonti scritte pure ufficiali e "opere" varie fruibili come si dice, dalla collettività cittadina e da diverse fasce di età, e altre che sarebbero piaciute, credo, al critico letterario Steiner come sono piaciute, testimoni le prefazioni, agli omologhi Luti e Bàrberi-Squarotti, nonché, da comunicazioni private, a Starobinskj e alla dantista e antichista Jacqueline Risset.
Mi sono sempre fermata considerandomi inabile come se tutto dovesse dipendere da me, anche quello in cui avrei potuto e dovuto lavorare non da sola.
In proporzione questo mi sembra peggio di quanto ti rimproveri e devo solo accettarlo per non indebolire le già deboli forze.
Ogni tanto questo spazio è anche (psico)terapeutico.
questi sono i momenti in cui la donazione mensile ad asimmetrie risulta ancora più appagante... che goduria...
RispondiEliminaDella replica del prof. Moro mi par di aver capito un concetto, se svaluti colpa tua, se qualcun'altro rivaluta colpa tua che non sei all'altezza...
RispondiEliminaDE ORRIDA EURISTA BABELICA CORNACCHIA
RispondiEliminaNel romanzo “Il nome della Rosa”, ho scoperto che il dolciniano Salvatore si ispirava ad UN'ORRIDA EURISTA BABELICA CORNACCHIA :
"PENITENZIAGITE FRATRES ! La morte est super nos ! Prega che vene LO EURO SANTO a liberar nos a malo de todas le peccata ! Ah, ah, ve piase ista negromanzia de DOMINI NOSTRI MANNARI REDDITIERI ! Et anco jois m’es dols e plazer m’es dolors …CAVE DIABOLUM ANTI-EURUM ! Semper m’aguaita in qualche canto per adentarme le carcagna. MA CORNACCHIA NON EST STUPIDUS ! BONUM MONASTERIUM BCE, et QUI SE MAGNA ET SE PRIEGA EURUM DOMINUM NOSTRUM. Et el resto valet un figo seco. AMEN."
Sono ammirato e deliziato, mi stuzzica una riflessione.
RispondiEliminaLo schema dello scambio tra lei e il prof. Moro è stato:
1) A fa un'esposizione ricca di inesattezze
2) B rileva le inesattezze e le puntualizza con i dati
3) A replica peggiorando la propria situazione
Andando nei dettagli, il passo 3) presenta due notissimi argomenti: "evidentemente volevo dire un'altra cosa" e "certe distinzioni sono puro nominalismo".
Questo schema riproduce esattamente quello dell'esame di uno studente impreparato e determinato, il prof. Moro lo conosce fino alla nausea ma non lo *riconosce* quando ci si infila a testa bassa.
Forse perché lui è il docente per definizione, quindi non *può* trovarsi in certe situazioni?
Non saprei, ma se parliamo di meccanismi di inganno e di autoinganno mi pare un esempio interessante.
Ho avuto la stessa sensazione anche io che il Prof Moro essendo abituato a fare esami e a bacchettare non si sia reso conto che le telecamere sono impietose per cui qualsiasi boiata dici viene registrata e riprodotta, ora poi con la rete c'è la possibilità che si venga pure sbugiardati perchè essa è ancora (chissà per quanto) non soggetta come la Tv o i giornali a controllo. Caro prof Moro torna a studiare e smettila di arrampicarti sugli specchi stai facendo la figura dello studentello impreparato che caparbiamente si difende sapendo di aver preso l'insufficienza!! Al prof Bagnai dico di stare attento perchè i Sardi sono vendictaivi...se ritrova una volpe impiccata all'uscio de casa!
RispondiElimina@Antonio:
EliminaAnto', guarda che qui c'abbiamo 'er crotalo, infilato nell'armatura der cavajere nero: i vendicativi qui non attaccano, anzi nun c'è proprio storia!
'ngiorno prof. Mi sono rivisto Il professor Moro in streaming, con internet a futura memoria della sua prodezza (e bravura). Volevo far notare inoltre che con l'euro secondo lui con gli interessi sul debito pubblico addirittura "ci avremmo guadagnato". Non credo di dire nulla di originale dicendo che al limite ci avremmo risparmiato. Straordinario poi il giornalista venuto dopo l'economista, pure lui foriero di "consigli per gli acquisti". Mi sembra che in particolare il giornalista sia stato se possibile ancora più fuori posto: un giornalista dovrebbe riportare notizie, e citare le fonti. Mi sembra che quasi nessun giornalista dando certe "notizie" citi le fonti di tali perle: mentre nei fatti di cronaca si citano i "presunti colpevoli" (anche quando sono stati colti sul fatto) quando si (stra)parla di euro ed unione europea ci sono solo certezze (ma nessuna fonte).
RispondiEliminaVorrei però farle una domanda a mio parere un po' più interessante: giustamente la storia (che a qualcuno non ha insegnato nulla) riporta già i precedenti fallimenti di unioni valutarie, o meglio di agganci falliti tra monete forti e monete più deboli; ma se basta la teoria economica (e la storia) ad indicare che tali unioni non potevano funzionare, sarebbe interessante capire bene i meccanismi, o meglio le figure politiche ed economiche chiave, e i ragionamenti precisi che hanno dato il via alla "reazione a catena" della dissoluzione di tali scriteriati agganci. Dire infatti che "la situazione era insostenibile" non è sufficiente a capire: ad esempio per molti già la situazione in grecia "non è più sostenibile", eppure si continua. Potrebbe servire a capire dove "martellare" di più e meglio chi di dovere per toglierci prima da questo impiccio. So che più che di analisi economiche si tratta di analisi sociologiche, ma come ho detto sarebbe interessante sapere tutti i retroscena di tali eventi. In alternativa sarebbe anche interessante sapere a quali livelli degli indicatori economici sono effettivamente saltati tali agganci. Così, tanto per fare anche qui dei paragoni per sapere se siamo vicini o lontani dal tanto sperato "risultato". Ovvero se dovremo piangere ancora tanti morti, o siamo effettivamente vicini al "redde rationem".
Buon lavoro.
"In totale, perciò, le svalutazioni o riallineamenti sono state 13 e non 4. Nelle tue 4 non includi le rivalutazioni del marco"
RispondiEliminaQuesta frase ci dà una buona chiave di lettura, perchè si imputa al prof. Bagnai di aver introdotto una diciamo così, "cavillosa" distinzione tra svalutazione della lira e rivalutazione del marco.
Ma questa differenza è davvero marginale o cavillosa?
La risposta divina non si sa bene quale sia (anche se qualche indizio in effetti c'è), ma quella del prof. Bagnai, è NO.
E' scritto molto chiaramente in pagine e pagine. In effetti nell'"italia può farcela" si parla di svalutazione della lira essenzialmente per ribadire questo NO
Pagine e pagine che evidentemente Moro NON ha letto.
Quindi, siccome il prof. Bagnai, ha parlato per iscritto, Moro NON è stato a sentire, ma risponde lo stesso (essenzialmente perchè si è sentito messo alla berlina (non l'auto)).
Però, alla fine, stare a parlare con uno che non ti ascolta in effetti somiglia molto a una perdita di tempo....
Cavoli, cerco solamente di mettermi nei panni degli studenti di questo Professor Moro e mi chiedo quando possano sentirsi mortificati, prima nel seguire le sue lezioni, e poi soprattutto nell'essere giudicati da lui...
RispondiEliminaDiciamo solo che è una lezione di vita, perché con tutta probabilità nella loro cariera lavorativa (se mai ne avranno una) avranno comunque a сhe fare con dei capi incompetenti e presuntuosi.