lunedì 28 giugno 2021

Ancora lievi imprecisioni

 La rassegna stampa di questa mattina ha riservato agli addetti ai lavori una assoluta sorpresa:



Repubblica ci ha annunciato che il premier vuole tagliare alcune inutili microtasse. Peccato che le cose non stiano esattissimamente così!

Non vorrei che quanto sto per dire suonasse a critica nei riguardi di alcuno, ma la mia sensazione è che a Palazzo Chigi ci sia ben altro di cui interessarsi, e ci si stia interessando a ben altro, piuttosto che a questi  fastidiosi balzelli, di cui credo fossero e siano pochi  ad avere contezza, come non ne sapevo niente io prima di leggere l'Atto Camera 2784 a prima firma del collega Gusmeroli recante "Disposizioni e delega al Governo in materia di semplificazione e abolizione di adempimenti fiscali per le persone fisiche e le imprese", presentato il 16 novembre dello scorso anno. Questo non vuol dire che il premier non voglia tagliarli, ma che molto verosimilmente non avrà ancora avuto modo di riflettere su una questione di questa rilevanza! In qualche modo, attribuendogli a caratteri cubitali una proposta abbastanza marginale nel contesto complessivo della riforma del sistema tributario di cui si parla, mi sembra che l'autore del pezzo sminuisca, anziché valorizzarla, la figura del premier, ottenendo un risultato certamente contrario alle proprie intenzioni. Un macroeconomista in fin dei conti è assente giustificato da una materia così tecnica e di dettaglio: dopo di che, per quel che mi riguarda sono in Parlamento per studiare e studio con l'aiuto dei colleghi che ne sanno più di me.

L'amore di verità però mi impone di precisare che questa non è una proposta fatta dal Governo a giugno 2021, ma una proposta fatta dalla Lega nel novembre 2020, quando era all'opposizione, e recepita oggi in un documento parlamentare di cui forse il Governo terrà conto domani (nel presentare, entro il 31 luglio, la legge delega sulla riforma del fisco).

Tra l'altro, il fatto che questa proposta sia stata ripresa in un documento delle Commissioni Finanze congiunte (che non sono una Commissione bicamerale), cioè in un atto parlamentare (tecnicamente, nella relazione conclusiva di un'indagine conoscitiva) non vuole dire che il Governo l'abbia fatta ancora propria, né tantomeno che sia farina del suo sacco (tautologicamente, gli atti parlamentari sono atti del Parlamento, non del Governo).

In questa ennesima "lieve imprecisione" vedo un bicchiere mezzo pieno: l'entrata in maggioranza ci permette, con umiltà e determinazione, di dare concretezza a proposte che se fossimo rimasti all'opposizione sarebbero rimaste sulla carta. Certo, poi c'è il bicchiere mezzo vuoto: quanto è difficile essere informati in modo preciso (vedendola dal vostro punto di vista), o (considerandola dal nostro) vedersi riconosciuto da un sistema dei media che ci è ancora pregiudizialmente ostile il lavoro politico che stiamo facendo!

Del resto, se tutti ora sono contro l'austerità (e chi è qui dall'inizio sa quanto questa affermazione [non] sia vera), in fondo ci sta anche che oggi tutti abbiano proposto l'abolizione delle microtasse...

O no?

9 commenti:

  1. Che la lega sia al governo credo che sia senz'altro una cosa positiva. Che il primo ministro magari timidamente e sottotraccia accolga alcune proposte di assoluto buonsenso è altrettanto interessante. Nel frattempo però continuano indisturbate pratiche di violenza psicologica in piena logica di bipensiero orwelliano: avanti con il Green Pass per stimolare la ripartenza e agevolare il movimento delle persone. Ma come !!! La ripartenza e il movimento si agevola ponendo meno limiti e vincoli possibili, il Green Pass invece è un enorme limite nei confronti di chi non vuole o non può ottenerlo e utilizzarlo. Cavolo i limiti limitano, non agevolano. Anche lasciando perdere la enorme discussione che dovrebbe essere seriamente intavolata sulla opportunità di vaccinazioni sperimentali di massa nei confronti di un virus RNA che per sua natura muta tantissimo e genere scarsa e breve immunità, il Green Pass mi pare un pesantissimo e inaccettabile attacco alle libertà personali e ancora una volta per DPCM !!!

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  2. Sì, l'informazione è un problema, un grosso problema. Mi fidavo di Lei e di Borghi ma capisco che, più di tanto, non possiate dire.

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  3. Buona sera professore, ho ascoltato la sua diretta di oggi e ne sono rimasta molto turbata. Mi sembrava di aver capito che la riforma fiscale sarebbe stata molto difficile o imposssibile da realizzare con questa maggioranza in questo parlamento e invece ora mi sembra di capire che in qualche modo, anche se arzigogolato, la riforma si fara’ perche’ “ ce lo chiede l’europa”. E, tra le righe, mi sembra di capire che la riforma sara’ quella che vuole l’Europa. In qualche modo emendamenti e volonta’ parlamentare saranno messi all’angolo. La flat tax non ci sara’ e la patrimoniale si fara’. Non so perche’ la sua diretta di oggi mi ha portato a questa conclusione. So che lotterete e vigilerete e qualunque cosa succeda lei continuera’ ad avere la mia fiducia.

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  4. Una cosa sono le lievi imprecisioni della stampa e dei media in generale, un'altra è la necessità di non annunciare pubblicamente ogni passo nella propria strategia politica, perché così facendo si informerebbe il nem... l'avversario.

    Ritengo che un elevato numero di frequentatori di social (esclusi bot e dissidenti prezzolati un tanto al chilo), dovrebbero capire che se hanno riposto la fiducia in un partito o in un gruppo di persone che hanno rilevanza in quel partito, dovrebbero lasciarli lavorare e supportarli, invece di proseguire a gridare "fate qualcosa" o "qualcosa di diverso".

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  5. Nel libro "Adulti nella stanza" Varoufakis riporta un discorso che gli fece una persona influente (riporto a memoria).
    "Ci sono due tipi di politici, quelli che giocano fuori e quelli che giocano dentro. Quelli che giocano fuori sono liberi di dire quello che vogliono ma non contano nulla, quelli che giocano dentro devono mantenere il segreto degli altri nella speranza non certa di influenzare le cose. Tu che tipo sei?".

    In pratica se stai fuori non conti nulla, se stai dentro forse conti poco. Poco è meglio di nulla, ma non è una certezza.

    Personalmente ritengo che stiate mandando giù tanti bocconi amari, vedremo se ne sarà valsa la pena.

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  6. Buongiorno Professore, concordo che Lei che nulla è deciso ma e se la legge delega viene scritta con alcuni principi i decreti delegati non potranno distaccarsi di molto.. Alcune proposte discusse (vedi gruppo di lavoro sull'IRPEF del CNEL) sono preoccupanti perché sognano il taglio di tutte le spese fiscali irpef (cioè la rinuncia a fare politica economica) sostituendo con spesa pubblica diretta (il cui aumento però sanno bene subirebbe i limiti UE). Si rischia di provocare un incremento del prelievo IRPEF sulle famiglie eliminando tutte le spese (anche nella flat tax è previsto il loro taglio ma l'aliquota nominale è prevista al 15%). La Corte dei Conti ha evidenziato che i beneficiari principale di tali spese fiscale sono la classe media che dalla loro abrogazione subirebbero un forte incremento del prelievo (non compensabile con piccole limature alle aliquote nominali). Tradotto l'effetto depressivo sulla domanda interna e sul PIL della riforma fiscale compenserebbe i previsti (e modesti) effetti positivi degli investimenti del PNRR.. follia pura..

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  7. Una domanda che spero avrà risposta, visto che nessuno che sia un giornalista ma anche un suo semplice lettore le pone: se Lei è così sicuro che alla fine non ci sarà alcuna modifica al patto di stabilità, come fa poi un attimo dopo a dire che tutto è cambiato e che nessuno crede più all'austerità? Io qui ci vedo una palese contraddizione. Un Abbraccio

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  8. Gentile Marilena, qui https://t.me/GiusLit/1082 una panoramica della situazione. È ancora tutto "in fieri".

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  9. Prof. ma che diamine sta succedendo?
    Facebook ha oscurato la pagina di Enrico Montesano !!!
    Youtube ha censurato una intervista della De Mari su "100 giorni da leone!!!
    etc...etc...etc...

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