Il lavoro da fare è tanto e mi priva del piacere di confrontarmi qui con voi. Devo anche dire che da quanto vedo l'infezione del grillismo ha ormai dilagato. Mi è capitato non solo su Twitter (ci sta!), ma anche sui territori, di incontrare nostri elettori sensibili alla sirena del castacriccacoruzzzzione, contro cui, con una preveggenza tanto lodevole quanto inutile, cercai a suo tempo di mettervi in guardia. Non ci dovrebbe volere molto a capire che il vostro nemico è chi vi indica come bersaglio #aaaaaabolidiga, cioè "la politica" intesa come un blob indistinto, dove tutti i ruoli e tutte le responsabilità si confondono. Questa strategia comunicativa è complementare all'attacco alla democrazia rappresentativa in nome della democrazia diretta: far sì che voi non vi sentiate rappresentati, dandovi da un lato l'illusione che possiate farlo da soli (con un clic su una piattaforma eterodiretta, o con un referendum al giorno, che toglie il politico di torno), e dall'altro aizzandovi con l'idea che tanto "li politichi sò tutti uguali", per cui, siccome l'uno vale l'altro, nessuno può rappresentarvi. Con mia poca sorpresa vedo che quasi tutti cadono in questa trappola. Eppure non ci vorrebbe molto a capire che chi vuole privarvi di rappresentanza non vi sta aiutando a contare di più, ma di meno. Sorprendentemente, ad alcuni di voi sta bene così, e gli altri a quanto pare hanno cose più serie da fare che preoccuparsi per questo assalto alla democrazia.
Il risultato (raggiunto) di questa aggressione alla democrazia è che viviamo in un sistema in cui i media fanno i whatchdog dell'opposizione, anziché del Governo, in cui le masse scendono in piazza contro l'opposizione, anziché contro il Governo, e in cui molti elettori apparentemente non capiscono che in un sistema in cui le decisioni si prendono a maggioranza, il Governo, non l'opposizione, è responsabile delle scelte che vengono effettuate. Ma a molti elettori (o, più spesso, sedicenti elettori) dell'opposizione sembra naturale prendersela con l'opposizione, anziché col Governo, e perder tempo andando a seccare con atteggiamenti inutilmente aggressivi chi ha portato nel dibattito certi temi ed è finora riuscito ad evitare esiti catastrofici per il Paese (dall'utilizzo del MES, all'invio di milioni di cartelle, all'IMU sulla prima casa...). In democrazia sarebbe normale attaccare, sempre in termini civili, chi governa ed è quindi direttamente responsabile di quanto sta avvenendo (e in primo luogo di una doppia sottovalutazione della situazione, sia in termini economici che sanitari). Ma l'infezione grillina è riuscita a farvi dimenticare la grammatica della democrazia.
Osservo con disincanto questo trionfo del grillismo.
Da un lato ne traggo la soddisfazione intellettuale di aver comunque intuito con precisione anni fa quanto esso fosse una forza di conservazione e non di cambiamento. Il messaggio è chiaro: siccome "li politichi sò tutti uguali", siccome "è tutto un magna magna", se si è scontenti bisogna attaccare l'opposizione quanto il Governo, o, meglio ancora, invece che il Governo. Quindi il Governo non sarà mai messo di fronte alle sue responsabilità, proprio perché nell'encefalo dell'elettore mediano infettato dal grillismo il responsabile è #aaaaabolidiga, non il Governo.
D'altro canto dispero, come del resto ho sempre disperato, di poter assistere a un esito democratico di questa crisi. Le parole che dissi in conferenza dei capigruppo a febbraio (non trasformiamo un'emergenza sanitaria in emergenza autoritaria) avrei fatto meglio a non dirle, perché come tante altre scritte su questo blog si sono avverate. Alla dimensione religiosa conferita al dibattito dall'europeismo, con tutto il suo corredo di totem e tabù, si aggiunge ora l'infezione grillina: non solo non si possono affrontare in modo razionale certi temi, ma l'essenza stessa del dialogo politico è sovvertita dal fatto che per gli elettori i ruoli sono indistinti, al punto che è impossibile, ad esempio, mettere di fronte alle proprie responsabilità chi, dopo essersi presentato come forza antisistema, ha deciso per perpetuare se stesso di accompagnarsi alla forza politica che ha attuato questo programma!
Vedo riproporsi, su una scala più ampia (ora che molti che dormivano si sono svegliati), le dinamiche che hanno caratterizzato il Dibattito (cioè questo blog) ai suoi inizi. Vedo tanti volenterosi che in buona o in cattiva fede inquinano il confronto abboccando con adorabile ingenuità a qualsiasi diversivo, prendendo toni esagitati che screditano argomenti di per sé anche corretti, ma di cui in un contesto così radicalizzato occorrerebbe fare un uso intelligente (che, come ormai abbiamo capito, non è un uso intelliggente(TM)). Sono stati del tutto inutili i miei reiterati appelli alla prudenza sui social. Vedo tante persone che mi seguono, e non capisco perché, dal momento che mi sembra di non essere riuscito ad insegnargli molto. Anche il più fondamentale dei miei insegnamenti, che è, del resto, il più ovvio, viene regolarmente messo da parte: il vostro mondo è una loro rappresentazione, dove "loro" sono quei media di cui qui, nel corso di un decennio, vi ho documentato le tecniche manipolatorie e le oggettive distorsioni della realtà.
Ma neanche questo è stato capito.
La cosa non mi affligge oltremodo, un po' perché saetta previsa vien più lenta (anche se, non lo nascondo, alcuni membri di questa community, alcune persone che conoscevo, mi hanno deluso, o forse quello che mi ha deluso è stata la mia incapacità di intuirne l'effettiva consistenza, o, per dirlo in altro modo, l'ingenuità con cui continuo a dare credito all'essere umano), e un po' perché nonostante continui a credere nel valore dell'individuo, e nel fatto che in certe circostanze l'uomo (se è tale) possa fare la differenza, non mi sono mai illuso di poter né da solo né in eletta compagnia sovvertire certe tendenze della Storia, proprio perché, come sapete e come è documentato in questo blog e nel Tramonto dell'euro, sapevo di essere immerso, con tutti voi, in un racconto della crisi costruito per togliere alle vittime capacità di reazione.
E quindi?
E quindi continuo a fare il mio lavoro, cioè a combattere.
E voi, vi prego, cercate di ragionare, e in ogni caso siate prudenti.
Semplicemente e fortemente "grazie"
RispondiEliminaGrazie Senatore, il Suo lavoro è prezioso e fondamentale per me; mi dà le armi per aiutare le persone che ho intorno a sradicare il virus ortottero che ha fatto danni enormi nelle loro teste. Tanti sono riuscita a "recuperarli", per altri è più difficile; ma non smetterò di combattere, perché ho Lei e il Suo lavoro che me l'hanno insegnato.
RispondiEliminaEgregio senatore Bagnai,
RispondiEliminaCondivido il suo scritto totalmente.Vorrei aggiungere una riflessione in merito alla reazione delle persone :Molte,mi auguro non tutte sono impaurite,anzi terrorizzate pertanto l'intelligenza si spenge,ci si lascia influenzare da tutto quello che viene detto senza un minimo di verifica.Certamente chi ha certe leve di potere soffia sul fuoco in modo indecente.Il momento richiede lucidità,calma,sentire e riconoscere a livello politico,in questo caso la Lega e nella Sua persona ed altri Suoi colleghi di Partito,chi davvero ci mostra le cose come stanno.La Verità si sente,si percepisce anche quando non si capiscono fino in fondo alcune questioni.Le sono grata per l'impegno instancabile.Grande,invero è il Potere del Bene e del Fare il Bene.Un Saluto cordiale.Grazie.
Per carità, continui, non si lasci abbattere dalla delusione. È il momento della perseveranza. Prima o poi si dovrà pur votare e verificare i risultati delle votazioni. La ringrazio per quello che sta facendo che è molto utile per attenuare i danni degli attuali governanti su noi cittadini.
RispondiEliminaL'ingratitudine e la naïvetè dei tanti esasperati resi isterici dagli eventi pur previsti farebbe venir voglia di lasciar perdere a chi non è abbastanza motivato, onore alla sua resistenza, Prof.!
RispondiEliminain un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti la lucidità è potere (Y. N. Harari).. grazie prof!
RispondiEliminaGrazie Prof, io continuo ad augurarti buon lavoro, ma in fin dei conti penso che nonostante la fatica questo per te non lo sia, insegnare per te è una vocazione.
RispondiEliminaCordiali saluti
Paolo
pro.Bagnai, io credo in lei da almeno un 5 anni, ed anche quando è approdato alla politica ,perché aveva bisogno di un partito per avere la visibilità che i media le negavano. Non ha potuto scegliere ,come noi che possiamo solo astenerci per non essere gabbati ogni volta dopo aver dato un voto ad un partito che predicava "prima l'Italiana UE può attendere.
RispondiEliminaE comprendo la sua disillusione nel popolo che è stato fascista, poi comunista che stavano già allevando i liberisti del domani e governanti dell'Oggi.
Il popolo credeva ad ogni cambiamento e finanche nel riformismo del pentapartito( il 5 qui già era all'orizzonte),poi tutti in cerca di una casa del progresso:colti ed incolti.
Ora ,io ,come lei dispero, finanche in mio figlio che anziché chiedere al padre " mi spieghi come funziona l'economia " preferisce andare al traino della moglie che è ingegnere intelligente ma solo con le macchine che non potrà più vedere costruire in Italia perché il suo datore di lavoro (FCA) delocalizza altrove lasciandoli in braghe di tela.
Come rinsaviscono questi giovani ormai quasi quarantenni? é tutta colpa dei piccoli evasori che non fanno gli scontrini, se possibile.
Tenga duro prof. Bagnai. Non vinceremo ,forse ma venderemo cara la pelle.
Senatore Bagnai,
RispondiEliminalei sicuramente sa che ci sono moltissime persone (gente normale, cittadini impegnati) che non usano il loro tempo battibeccando sui social, e che queste posizioni che lei illustra in questo post non solo le capiscono ma le condividono e non sono pochi. Spero che questo le sia di conforto, e che non abbia la sensazione che il lavoro fatto in questi anni si stia disperdendo, io perlomeno non vedo questo.
Personalmente non sono mai stato così convinto delle nostre idee e della necessità di portarle avanti come ora, e il modo in cui lo fate mi trova assolutamente d´accordo. Sono altresí convinto che per quanto la strada possa essere lunga, arriveremo al punto in cui guardando il risultato finale, potremo dire che ne sia valsa la pena essere passati per tutto questo.
Grazie e buon lavoro.
Personalmente la stimo da oramai 10 anni e posso testimoniare di essere molto cresciuto politicamente grazie al suo insegnamento e lavoro.
RispondiEliminaVorrei dare un contributo con un consiglio di studio e lettura che credo possa essere di aiuto ai tanti delusi e confusi dell’attuale fase storico/poltica:
“La chiusura della mente americana” del filosofo/storico statunitense Allan Bloom https://it.qaz.wiki/wiki/The_Closing_of_the_American_Mind
Un libro che spiega con mirabile chiarezza come sia possibile tanto conformismo e incapacità di capire perché siamo sempre più confusi ed infelici nel mondo occidentale, scritto da un consevatore Liberale è molto più di Sinistra di qualsiasi Pamphlet Liberal/Democrat del piddino di turno.
Complimenti, grazie
RispondiEliminaBuongiorno Senatore. Se oggi comprendo meglio certe dinamiche è perché mi son messo di buzzo buono a leggere questo blog. Almeno una cosa buona ricavata dal precedente lockdown. Se oggi mi indigno se Gualtieri parla della convenienza del mes al tg2, è grazie a lei e al prof. Borghi. Non sarà facile cambiare le cose in Italia. Forse non cambieranno nemmeno quando si voterà nuovamente. Questo perché anche se diventerete maggioranza, l'europa e tutti i simpatici piddini che ne occupano qualche posto di rilievo non vi renderanno facili le cose...ma almeno qualcuno avrà le idee meno confuse. Buon lavoro Senatore, e grazie.
RispondiEliminaPerò. Dopo la crisi economica c'è stato bisogno di una crisi sanitaria che sono obbligati a perpetuare pur nell'assoluta inattendibilità dei numeri. Senza persone come lei o Borghi, o pure Salvini ovviamente, saremmo già al MES e ad un governo di larghe e definitive intese. Il mio dubbio attuale è se stiano cercando di buttare a mare un conte che consapevolmente cerca sponde nell'opposizione oppure se si tratta di un riposizionamento cambiando figura (figuro) al timone per imbarcare qualche utile idiota (?) sulla nave che affonda. Peccato. Fino al 2011 ed alla scoperta del suo blog vivevo molto meglio. Al sicuro in caverna con la compagnia di Mozart e di buone letture. Grazie comunque lo stesso e, pur non essendomi impegnato come lei, ho smesso di tralasciare facendo buon viso a cattiva sorte. Di buono c'è che persone che istintivamente ho sempre evitato, pubbliche e private, dimostrano ogni giorno che l'istinto funziona. Non è poco. Se poi ora c'è anche una componente razionale, devo ancora più ringraziarla. Anche se vivo molto peggio, soprattutto perché ho figli e nipoti cui viene negata una istruzione universitaria sensata. Ci sarà un'ulteriore crisi, questa volta non narrata e probabilmente definitiva. Spero che almeno ai miei affetti le cose non vadano troppo male. Apprezzo il suo lavoro e non sono il solo. Se può, continui. E grazie. Non sempre, soprattutto sul lavoro, riesco ad essere prudente. Fare il medico significa essere in prima linea. E non certo per paura di essere infettati dal virus.
RispondiEliminaCondivido appieno l'invito alla prudenza, tanto più perché la circostanze del momento inducono a perdere le staffe.
RispondiEliminaNel mio piccolo non posso che confermare quanto lei va ripetendo da mesi, anni... persone stimabili, attive, critiche, ragionevoli che non appena si alza lo sguardo a temi di interesse pubblico, si approcciano alla parola "politica" e ai politici come se fossero degli alieni... sfruttare gli insuccessi della classe dirigente per potersi elevare moralmente.
RispondiEliminaPossibile che molto dipenda da questo senso di distanza, di impotenza... di "altro"... che induce nella tentazione della democrazia diretta, ovvero quella roba per cui il singolo twittarolo impegnato può influire nelle decisioni che riguardano milioni di persone.
E allora si torna lì: cosa fai tu, mentre ordini di far qualcosa a qualcun'altro da un pc? Chiaro che se stai dietro uno schermo, quella distanza che tanto soffri non si colmerà mai.
E in tutto questo poi forse il punto vero rimane uno: la verità affiora con il dibattito, la dialettica, il confronto pur aspro nel rispetto dell'altro e della persona... tutte cose che costano troppo tempo, troppa fatica, troppo impegno, troppa misericordia, troppa umiltà... e chi ha voglia di fare questo? Troppo pochi per ora... ancora troppo pochi.
Ingenuamente credo tuttavia che la sfida del nostro combattere non possa che essere questa, a costo di andare contro di sfidare la prima legge della termodidattica...?
La verità potrebbe anche affiorare col dibattito, qualora il dibattito fosse tenuto in campo neutro. Con la stragrande maggioranza degli "arbitri" che pendono verso una direzione, è difficile che questo accada. E' uno dei dubbi che continua ad assalirmi. D'altro canto, come dicevo nel mio commento, il punto è checome dici tu correttamente, vista l'enorme vastità di informazioni che ci bombardano oggigiorno, è difficile immaginare che il cittadino medio abbia la capacità (non tanto l'intenzione) di barcamenarsi tra i labirinti dei dati e di riuscire a ricercare la verità.
EliminaQuindi torniamo al punto di sopra: è vero che la verita DOVREBBE affiorare col dibattito, ma constatati i punti da me espressi, ha senso perseverare su questa ottica? Forse c'è un altro modo più opportunistico per ottenere la vittoria ai punti?
Seguo il blog da diversi anni e sono uno che non "capito" subito ma poi ha capito molto bene.
RispondiEliminaLa seguo inoltre con attenzione sia su fbk che su Instagram, e apprezzo moltissimo l'onestà intellettuale con cui ci informa.
Ma la domanda e: quanti sono quelli che sono attenti a queste dinamiche e ci ragionano sopra, grazie a lei? Onestamente non lo so, ma so che tanti ragionano con la cosiddetta "pancia", per mille motivi tra cui la frustrazione di una situazione economica molto pericolosa. Non li giustifico, ma è cosi.
"il vostro mondo è una loro rappresentazione"
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ZeiswLizxDU
Continueremo la lotta con lei
RispondiEliminaContinueremo la lotta con lei
RispondiEliminaL’alfabetizzazione politica è un obiettivo difficile , ma data la sua caparbietà non ho dubbi su quale sarà il risultato.
RispondiEliminaLa seguo assiduamente da aprile e all’inizio trovavo inutili i suoi appelli a chi (anche tra i nostri) vi accusava di non fare nulla come opposizione . Mi rendo conto adesso che chi non ha mai nemmeno sfiorato la politica continua a sparare sciocchezze sull’onda vergognosa della propaganda dell’antipolitica...
Se tra i nostri c’è chi ancora ha bisogno di capire lebbasi della politica ,per non farsi risucchiare nel vortice della Bolitigaaaaa allora vuol dire che probabilmente nn sono dei nostri.
Perché è più semplice prendersela con chi dovrebbe rappresentarci invece di approfondire alcune scelte, di capire che dietro di esse c’è un gruppo di persone che giorno per giorno ci mettono in condizioni di farci un’idea di ciò che stanno facendo alla nostra amata Italia...
Capisco e condivido. Il problema è che bisogna fare molto training autogeno per non perdere la pazienza di questi tempi, ed è facile cedere alla tentazione di prendersela con chi ti sta più vicino, anche politicamente, anziché con il nemico vero. È molto più facile.
RispondiEliminaDetto ciò, non capisco proprio come si possa credere a certe boiate, tipo che con le dimissioni in massa dell'opposizione si faccia cadere un governo, e chi possa averle messe in giro (il perché lo immagino...)
Beh le stelle brillano anche se la notte è intensissima
RispondiEliminaGrazie
Egr. Prof. Senatore, sono un ex grillino svegliato dal suo costante rigore. Volevo approfittare di questo spazio per segnalarle un sito dove viene monitorata la mortalità in Europa e da dove si evince come la situazione sanitaria non è proprio così come viene raccontata ormai ovunque.
RispondiEliminaNella sezione grafici e mappe di questo sito, i vari grafici suddivisi per nazioni, età, ecc. e aggiornati quasi in tempo reale, permettono di capire facilmente a chiunque, cosa stia realmente accadendo. Il sito si chiama euromomo.eu
Non credo che coloro che dominano la narrativa molleranno più la presa, ora che sono finalmente riusciti a tenere la maggioranza di noi sotto scacco con la paura, ma sono convinto che sia necessario tenere duro, perché un evento da loro imprevisto può sempre accadere. E dobbiamo essere pronti. Grazie.
Consideri che ho letto il Suo libro da almeno 7/8 anni e lì ho avuto molte conferme di quello che pensavo.
RispondiEliminaPer il resto considero che Salvini forse ha commesso un errore ad abbandonare la maggioranza senza avere un piano B, magari pensando che i grillini non andavano con i comunisti. Questo errore lo stiamo pagando ora a caro prezzo, come il fatto di non aver scelto Sapelli al posto di giuseppi come presidente del consiglio. Rimango salvianana ovviamente ma l'amarezza è grande.
"...forse ha commesso un errore..."
EliminaMa anche basta, avete rotto con 'sta tiritera, non se ne può più, inventatevi qualcosa d'altro.
Capisco che non capirete mai, ma basta.
Grazie.
EliminaIn molti faremmo bene a rileggerlo, il libro.
EliminaIl 35% faceva troppo gola...
Eliminaposso chiedere un favore, piccolo per chi lo fa e grandissimo per me? Si può evitare di riferirsi ai piddini chiamandoli "comunisti"? Chiedo questo perchè, da comunista, pensarmi accomunato a loro per la semplice faciloneria e pigrizia di chi lo fa, mi offende gravemente.
EliminaEsistono altre parole per definirli, cerchiamo di usarle
Grazie e buon lavoro a chi lavora
Grazie Senatore
RispondiElimina"Tu ne cede malis sed contra audentior ito quam tua te fortuna sinet" (Virgilio, Aen. VI, 95-96). Se poi le cose dovessero andare davvero male "Si non te inveniet dies ultimus victorem, inveniat vel pugnantem, non captum et addictum" (S. Agostino - Sermo 28, 8)
RispondiEliminaHo partecipato ai Goofy del 2015 e del 2018. Al Goofy7 ho avuto il piacere di presentarmi e in quel frangente lei mi disse: -Ti ho vista su twitter- e mi consigliò scherzosamente di starne lontana. Mai consiglio in vita mia fu più convintamente seguito,leggo soltanto per informarmi. Se posso permettermi, già al Goofy7, ho sentito un po' di disagio. Sempre grazie per come ci aiuta a capire.
RispondiEliminaMolti elettori ,che votarono M5s, sono confermati nella errata visione "castacriccacorruzione",proprio per il comportamento dello stesso che, per non estinguersi ,ha scelto il più bieco trasformismo .Ma Di Maio ,benchè sia ministro degli esteri,non potrà mai somigliare a Talleyrand
RispondiEliminaGiusta osservazione. Magari farsi una domanda sui risultati delle proprie scelte…
EliminaTanti ex elettori M5s nella nostra regione ,le Marche ,la risposta l'hanno data alle regionali di settembre :l' M5s nel 2015 aveva preso il 20% con 133.000 voti mentre nel 2020 ne ha rimediati 44.000 ,un 7%.La Lega è passata dal13% per 69.000voti al 22% per 139.000
EliminaGrazie, come sempre. Sono spaventato, spesso frustrato e sfiduciato. Non mi sono mai sentito al riparo, avendo capito, leggendoLa, che l’acqua, salendo, avrebbe sommerso tutto. Ma la velocità con cui gli eventi stanno susseguendosi mi sta travolgendo. Fatico a mantenere il controllo, colpito già duramente nel lavoro in un modo che, francamente, non mi aspettavo. Sono preoccupato soprattutto per quella piccola parte di umanità che mi sta accanto, a cui cerco di spiegare cose, forse, anche per loro difficili da capire.
RispondiEliminaLeggerla non dà sollievo ma aiuta a continuare a combattere. Se lo fa Lei devo farlo, nel mio piccolo, anche io. Finché lo farà Lei lo farò anche io, fino alla fine.
Grazie ancora.
Grazie senatore, in ogni caso bisogna perseverare.
RispondiEliminaEgregio professore, credo che lei sappia, da insegnante, che non tutti sono studenti modello. Né ci si può aspettare che essi diventino identici al maestro.
RispondiEliminaA me ha insegnato molto e gli insegnamenti che sta portando al pubblico hanno sicuramente il loro effetto.
Quello che ho imparato invece da me, è che questa che sembrava una guerra di movimento (in questi tempi con quel pizzico di sapore da invasione barbarica) è diventata una guerra di trincea che ha tutte le carte per durare cent'anni (già venti sono passati).
E nel mentre ci arriva addosso una sciagura dietro l'altra, l'ultima è questo virus. A marzo si sono visti fini pensatori con profilo pubblico vacillare.
Il Dibattito ha la sua importanza, ma siamo tutti impediti nel progresso e non si può fare altro che confidare che prima o poi arriverà.
…e infatti da qualche tempo vi esorto a non sporgervi.
EliminaE questo purtroppo vale non solo sui social.
Eliminamai come in questi momenti é fondamentale mantenere la calma, lo dico anche per ricordarlo a me stesso che sui social utilizzo la tecnica del rispondere al piddino/grillino di turno , nella speranza non tanto che il mio interlocutore capisca, ma che magari possa capirlo qualcun altro. ma non é facile.
RispondiEliminaforse la rivoluzione culturale passa anche da queste cose o forse no, ma cazzo, se anche solo riesco a convincerne uno,ne sarà valsa la pena.
Paolo PQI
Grazie.
RispondiEliminaMi permetto di commentare per la prima volta sul questo blog: spero di contribuire nel mio piccolo.
RispondiEliminaSono d'accordo sulle limitazioni della Democrazia diretta, ma mi sembra la questione sulla rappresentanza sia un po' diversa.
Quanta parte dei programmi elettorali sono rispettati? Quanti di quelli che votarono per Renzi volevano davvero la cancellazione dell'Art 18 (non entro nel merito della misura)? E cc'e' davvero rappresentanza quando i parlamentari sono nominati dai segretari di partito?
Personalmente non credo affatto che i politici siano tutti uguali, ma chi sta in un partito con Berlusconi puo' davvero essere una persona ritenuta affidabile e dedicata a rappresentare i suoi elettori? Ricordiamo tutti la "Ruby nipote di Mubarak", e molti di coloro che votarono la mozione sono ancora in Parlamento. E' grillismo questo?
Ma Berlusconi è entrato in Lega?
EliminaParlavo della mancanza di rappresentatività in generale: credo sia applicabile un po' a tutti i partiti.
EliminaSemmai la Lega è entrata in Berlusconi.
EliminaGrazie per il lavoro di divulgazione e per la pazienza. Non so se la fa sentire meglio, ma c'è chi anche come me la segue dagli inizi (ero a bere birra con Claudio fino alle 2 del mattino al primo goofynomics) e che, nonostante sia stato in silenzio per parecchi anni ormai (ho capito che spesso è meglio il silenzio che parlare a vanvera), continua a seguirla con minuzioso interesse. Purtroppo la quantità di informazioni che bombarda la persona media è più quanto questa di solito riesce a gestire, ed il cervello per risparmiare energia spesso ritiene più semplice accodarsi ad idee proposte da altri piuttosto che passare le notti a studiare. Io sono convinto che il tempo è galantuomo, e sono felice che anche lei non abbia smesso di combattere. Mi ha fatto anche piacere il requiem mattutino sulla diretta Facebook.
RispondiEliminaUn caro abbraccio da Zurigo, il vecchio fabiuccio.
contento tu che sei impotente politicamente ma soddisfatto intellettualmente...che amarezza
RispondiEliminaImpotente è chi si arrende e chi non capisce. Potrei farti un esempio.
Eliminaappuro dalla tua acrimonia che non eri a conoscenza del tuo stato temporaneo di sostanziale, diciamo così, inanità realizzativa, politicamente parlanddo; niente di personale ma anche un rispettoso basta, senza abbagie e infingimento alcuno
EliminaMa perché non parli come mangi, che ne usciresti con qualche osso sano?
EliminaOnorevole senatore, a me spaventa molto più quello che Lei ha detto in un'intervista di Asimmetrie 5 anni fa: ci sarebbe stata un'altra crisi e sarebbe stata gestita in modo autoritario, perché soltanto reprimendo la libertà si sarebbe potuta accettare. Eccoci nel 2020
RispondiEliminaUno su mille ce la fa...
RispondiElimina“Dal punto di vista della sua esistenza terrena, non fittizia quindi ma reale, la massa degli uomini offre uno spettacolo così degradante, così tristemente povero d’iniziativa, volontà e intelligenza, che bisogna esser davvero dotati di una grande capacità d’illusione per rinvenirvi un’anima immortale e l’ombra di un qualsiasi libero arbitrio. Gli uomini ci appaiono come esseri assolutamente e fatalmente determinati: determinati innanzi tutto dalla natura circostante, dalla configurazione del suolo e da tutte le condizioni materiali della loro esistenza; determinati da innumerevoli rapporti politici, religiosi e sociali, dai costumi, dagli usi, dalle leggi, da tutto un insieme di pregiudizi o pensieri elaborati pian piano nei secoli e che essi nascendo trovano già pronti in quella società di cui non sono affatto i creatori, ma dapprima i prodotti e poi, più tardi, gli strumenti.
Su mille uomini se ne trova a mala pena uno di cui si possa dire, e per di più da un punto di vista non assoluto ma relativo, che la sua volontà e il suo pensiero sono autonomi. L’immensa maggioranza degli individui, non soltanto fra la massa ignorante ma anche nell’ambito della classe colta e privilegiata, vuole e pensa solo ciò che il mondo circostante vuole e pensa. Gli uomini credono, beninteso, di volere e pensare autonomamente, ma in realtà non fanno che riprodurre servilmente, consuetudinariamente, con modificazioni impercettibili e irrilevanti, il pensiero
e la volontà di altri. Questo servilismo e questa consuetudinarietà, fonti inestinguibili del luogo comune, quest’assenza di ogni senso di rivolta nella volontà e di ogni spirito d’iniziativa nel pensiero sono le cause principali della desolante lentezza dello sviluppo storico umano.”
Le sue parole finali sono amare e inducono nel lettore un sentimento frustrante: il complesso dei media, delle classi economiche e dei politici banderuola al potere al governo costuirebbero un recinto ferreo e invalicabile nel quale pensieri, emozioni e persino azioni della popolazione sarebbero tutte o quasi tutte determinate e sotto un controllo sistematico.
RispondiEliminaUn regime soft, non duro come quello delle dittature del 900!
Che fare?
Caro Professore, continui a seminare assieme a suoi colleghi di partito e alle intelligenze vive, in parlamento e soprattutto nelle piazze reali.
Penso che la maggioranza dei suoi "follower" siano silenziosi come il sottoscritto. Molti fanno rumore e l hanno delusa, ma la stragrande maggioranza ha interiorizzato benissimo i principi che soprintendono la comunicazione e le modalità di agire dei mass media. Quando si andrà al voto si vedrà la verità. Avanti così. Grazie di tutto
RispondiEliminaCaro Prof (mi permetto di chiamarla sempre così...), io l'ho conosciuta con la famosa intervista a Claudio Messora nel 2012. Ricordo sempre orgogliosamente che pagai 10 euro per contribuire alle spese di quell'intervista!
RispondiEliminaIn questi 8 anni ho seguito il Dibattito e mi sono fatto una cultura su una materia di cui ero all'oscuro (sono un ingegnere), ma - cosa che non mi aspettavo - sono anche cresciuto come uomo e come cittadino, grazie a lei e al dott. Borghi.
Ero di sinistra pure io. E confesso che i primi anni del loro apparire sulla scena, ero stato irretito pure io nella narrazione grillina, non concordando con la sua posizione. Ma naturalmente, anche qui, aveva ragione lei.
La seguo su FB, Twitter e Youtube anche se non intervengo mai: un po' perché mi annoia battibeccare e un po' perché non ho tempo.
Intervengo adesso, però, perché mi dispiace vederla scoraggiata: state facendo un gran lavoro e, se non fosse stato per voi, avremmo già il MES e la Trojka in casa.
I conti si faranno alle Politiche ma anche in caso di vittoria non sarà facile. Ci metteranno i bastoni fra le ruote in ogni modo, da Bruxelles e da casa nostra, dal deep state e dai corpi intermedi. Tutti i pozzi sono avvelenati, ma l'importante è lottare e resistere.
Ognuno facendo la sua parte, ognuno come può, non si molla di un centimetro.
Grazie di tutto.
Professore, la minoranza rumorosa di twitter può indurre a false percezioni. Tu stesso lo hai detto più volte. La propaganda H24 non può non lasciare il segno, specialmente ora che ci le difficoltà in cui ognuno di noi si dibatte si fanno sempre più stringenti. Ma la gente capisce, quella che non guarda la televisione e non sta sui social. Pian piano capisce.
RispondiEliminaForza Alberto.
Gianamario
Gentile Senatore, d'accordo su questa come su altre digressioni sulla democrazia (ormai al crepuscolo del crepuscolo in UE). La cosa terribile è che sembra di leggere Joseph Roth in un modo in cui sono rimasti solo dei Fabio Volo. Mi permetto di trasmetterle, come ho già fatto su Facebook, uno studio francese (non del solito Raoult, e con dati provenienti dall'orbe tutto)t sull'idrossiclorochina. Come già scritto, è molto documentato:
RispondiEliminahttp://www.francesoir.fr/societe-sante/chloroquine-le-plus-grand-scandale-sanitaire-francais-du-siecle
Fabio Volo è più competente dia di Speranza che di Gualtieri.
Elimina“
RispondiEliminaSai che c’è?
C’è che queste persone hanno stabilito un rapporto diretto con il loro "popolo", spesso anche confidenziale.
Ma quando diamine mai avresti immaginato, tu che sei popolo, di avere un rapporto diretto e confidenziale con dei parlamentari, e non esattamente qualunque, ma gente di punta, prima di ora? E, nonostante tweet caricati ad indicibili stronzate, ricevere risposte e dibattere con loro.
Hai mai invece ricevuto risposte da D’Alema o Del Rio ad un tuo commento? Ecco.
Ai tweet dei papaveri del PD ho negli anni commentato tante volte. Sai quante risposte ho ricevuto?!
ZERO. MAI. Neanche per sbaglio.
Sotto i post dei gerarchi piddini troverai solo commenti senza mai risposte.
E’la loro prassi. E'gente che conosce bene come funziona il popolo.
Loro sono l’élite. Loro non danno confidenza, pena la perdita della "majestas".
Chi li segue sa che deve solo obbedire, senza mai obiettare.
“
Quel che sta vedendo il team Asimmetrie è che il suo popolo, invece di tenere la posizione e serrare i ranghi in attesa dell’attacco, gli è saltato addosso perché sui volantini lanciati sulle loro teste dall’Hercules del PD c’è scritto che nel rancio non c’è la bistecca al sangue.
MENU DELLA CASA:
The Blue Pill - https://www.youtube.com/watch?v=oRRpCZgDUOs
The Red Pill - https://www.youtube.com/watch?v=2oEnJfZ9joY
Molti non hanno ancora scelto.
Caro Senatore,
RispondiEliminatrovo in questo post una cosa che ho sempre pensato di Lei, pur non conoscendoLa di persona, ma solo per gli scritti e i video in rete.
Lei mi ha sempre dato l'impressione, nonostante si compiaccia di dispiacere a più persone possibile e l'educatissima abrasività di alcune Sue interazioni pubbliche, segnali di totale mancanza di ipocrisia, di essere fondamentalmente ben disposto verso chiunque, con addirittura alcune punte di ingenuità tipiche di chi è talmente onesto e diretto nei rapporti umani da credere che anche tutti gli altri lo siano.
Così, quando ho letto de "l'ingenuità con cui [continua] a dare credito all'essere umano" e delle delusioni che a volte ne ha ricavato ho avuto un piccolo tuffo al cuore. Allora ci avevo preso, ho pensato.
Di conseguenza, a maggior ragione sento di non aver sbagliato per quanto riguarda la decisione di rimettermi alla Sua mediazione (e di Claudio Borghi) nelle battaglie politiche di questi anni.
Non che avessi dubbi, ma le conferme inaspettate fanno sempre piacere.
Grazie per ciò che fa.
Da Orizzonte 48:
RispondiElimina"La cifra caratteristica di questo cupo inizio secolo è quello di una sempre più pronunciata “regressione oligarchica”, nel senso di uno “spostamento verso l’alto dei rilevanti centri decisionali, in forza del quale le decisioni politiche scivolano via dalle sedi più ampie e partecipate e si ritirano in luoghi meno accessibili, per lo più riservati a ristretti gruppi oligarchici” (S. Petrucciani, Democrazia, Einaudi, Torino, 2014, s. p.)."
Grazie Senatore anche per l'opera di informazione su quello che bolle in pentola tra gli oligarchi.
.
RispondiEliminaBuongiorno prof. purtroppo una volta la DC aveva la RAI UNO, il PSI RAI DUE, il PCI RAI 3. Oggi l’informazione è monocolore, ossia il colore del globalismo e del pensiero unico. Informare correttamente solo con un blog o con qualche intervento in parlamento visto da pochi intimi su YouTube è veramente difficile. Ovviamente bisogna insistere e non arrendersi. Grazie sempre.
RispondiEliminauna domanda mi sorge spontanea: ma se tu avevi capito tutto, come mai non sei stato in grado, pur avendoci sicuramente provato, ad essere incisivo e a convincere la lega e i 5s a seguirti nelle tue lodevoli prese di posizione in campo economico? Non è che aaapolitica è tutto un magnamagna? perchè se così non fosse, vuol dire che siete stati fatti fessi da un gruppetto di scappati di casa decerebrati. tertium non datur. nell'uno o nell'altro caso non riesco a trovare il modo per votarvi ancora
RispondiEliminaTu ce l’avresti fatta di sicuro. Per te, del resto, parlano i tuoi risultati. A proposito: tu, de preciso…
Eliminaiscritto al mensa, Q.I. 161, potrei aggiungere altre misure ma sono naturalmente umile e modesto come te.
Eliminaintuisco nella tua non risposta una presa d'atto di un fallimento imprevisto.
un'altra domanda poi mi taccio: perchè affermi che la moneta non è una merce mentre la bce evidentemente non la pensa come te?
Se volevi dimostrarci l’inutilità del QI non potevi essere più persuasivo. Spero solo che tu sia giovane…
EliminaQI 161 e non concepisce che possano esistere posizioni politiche differenziate.
EliminaSpero di avere un QI molto molto basso.
Il signor Sasquatch sembra un "tuttologo da bar" che si dà delle arie:
Elimina- si proclama intelligentissimo, però scrive come un deprivato verbale;
- i suoi commenti sono tutti chiosabili con uno "sticazzi" sarcastico E/O un "me cojoni" ironico, a riassumere la cifra del nostro: arroganza più irrilevanza, un mix mortale.
Poverino, sembra una versione peggiore di Sederenippo. Non lo credevo possibile, ma questa bella d'erbe famiglia e d'animali ci riserva sempre sorprese.
vediamo se Bagnai mi bacchetta. Credo che la moneta sia un'unità di conto con cui, ad esempio, si misura il valore di una merce (senza andare lontano, quelli della Treccani la spiegano così: "La nozione di ‘merce’ è molto ampia e comprende ogni bene o prodotto che sia valutabile in denaro e oggetto di transazione commerciale.")
EliminaPer quanto riguarda la BCE, non so con precisione a che ti riferisci ma in linea generale si potrebbe dire, prendendo spunto dal passato, che anche gli dei sbagliano. Quelli di Francoforte, sempre per esempio, hanno passato decenni a sedare un'inflazione che dormiva della grossa già di suo
consulfin, diciamo così: l'italia ha diritto ad utilizzare l'euro come valuta ufficiale in seguito ad accordi internazionali, se però l'euro diventa un diritto "a patto che", non è più mezzo ma merce di scambio; giuridicamente viene meno l'obbligo in capo alla bce, conseguenza del diritto acquisito dallo stato italiano. Se Bagnai fosse un giurista invece di un economista saprebbe trarne le opportune conseguenze
EliminaSe tu non fossi un pallone gonfiato saresti molto più rilevante. Ovviamente dovresti anche metterci la faccia, ma capisco perché non lo fai. I tuoi colleghi sono più abietti dei miei (e dovresti farti qualche domanda).
EliminaUn lieto off topic: è nata ieri la mia primogenita, in attesa della quale ho scelto di rinunciare a prenotarmi in presenza per il Goofy9. Io posso solo ringraziarla per il suo lavoro ormai decennale, che ci dà la speranza e l'esempio di combattere e di restituire ai nostri figli quella Patria che - con tanti difetti sui quali riflettere - noi avevamo conosciuto, almeno, da piccoli come loro o poco più
RispondiEliminaDaje! Grazie <3
RispondiEliminaSenatore, per carità, continui. Il suo lavoro è prezioso. Se la seguo da anni io che sono un "piddino" vuol dire che la Verita' (con la V maiuscola) prima o poi si impone. Speriamo prima.....
RispondiEliminaAlberto, scusa se ti do del tu, non ci siamo mai conosciuti. Per colpa tua e di Borghi alle ultime politiche ho fatto un atto contro natura, Ho votato lega. Quel giorno sino alla fine non volevo andare a votare poi mi sono convinto perchè ho sentito il Berlusca che diceva che nel centro Dx avrebbe comandato chi prendeva un voto in più. Poi è andata come sappiamo. Avevo grande fiducia nel comandante. Però poi Savoini ed il Metropole, per ultimo le storie dei commercialisti e della film commission, ed il mio pentimento è stato totale. Prossima volta alle elezioni rimango a casa ameno che non posso dare il mio voto ad un terrone integrale o a te se sarai presente nella mia circoscrizione e s e si potrà esprimere una preferenza individuale. Che brutta fine.
RispondiEliminaComunque viva Cimolai
Perfetto. “È scritto sul giornale!”. A posto così.
EliminaBasterebbe leggere l'ultimo libro di Capezzone...
RispondiEliminaCi vuole levità e ironia.
Per il resto c'è il 4° requisito del buon militante, teorizzato da Calderoli: non rompere i c...
Forse questa critica al "grillismo" è attualmente troppo tranchant. Sicuramente il M5S nasce come movimento che individua nella casta corrotta la causa dei mali italiani e nel rifiuto consequenziale della rappresentanza politica un elemento identitario. Ma mi sembra che vi sia in corso un delicato processo critico di trasformazione che dovrebbe portare ad un ripensamento in tema di rappresentanza, democrazia interna e di autonomia dal duo Grillo-Casaleggio. Poi credo che il M5S stia agendo come freno interno al governo verso alcune spinte del PD (vedi MES). Sulle responsabilità del governo (ma anche delle regioni) nella fallace gestione della pandemia (trasporti pubblici, scuole, isolamento fiduciario domiciliare, reparti ospedalieri, ecc.) non vi è dubbio, ma sia il resto d'Europa che i partiti di opposizione non sembra abbiano saputo elaborare un vero piano alternativo (non basta semplicemente dichiararsi contrari al lockdown dopo aver predicato il "libera-tutti" e la "morte del Covid" questa estate).
RispondiEliminaGuardi, qui il discorso è iniziato anni fa. Se vuole inserirsi credo le convenga documentarsi.
EliminaCerchiamo di non dimenticare che è chi è al governo che ha la responsabilità delle decisioni prese, non chi è all'opposizione
EliminaMi sa che dovrai combattere anche contro il tuo di partito. Lei e Borghi siete rimasti come gli ultimi giapponesi a predicare ciò che poi di fatto non succede e nemmeno si auspica. "Salvini: 'Grazie Draghi, ci serve il suo aiuto' remember? Inutile nascondersi dietro un dito. Volete cambiare Leuropa da dentro ma è come fare il gioco delle tre carte. Ormai non ci crede più nesuno. La lega è totalmente allineata sulle politiche proeuro. I vostri leader lo sanno e gli imprenditori che vi vota(va)no pure.
RispondiEliminaE con questo siamo a tre che si fanno spiegare il mondo da Repubblica.
EliminaLa Lega ci si trova a fagiolo nell'Unione europea e dentro l'euro, sennò come avrebbero vinto il campionato di privatizzazione della sanità nella regione Lombardia? E questi sono fatti.
EliminaP.S. Per il Lazio rivolgersi a Zingaretti sui tagli, per la Puglia rivolgersi a Fitto.
Vuoi l'euro e l'UE? Vota Lega.
Apprendemmo così da Lancillone che Zingaretti è leghista…
EliminaProfessore, per vent'anni la sinistra ha fatto opposizione come se stessimo combattendo una guerra civile. Oggi una opposizione seria, ragionata,argomentata da dati reali e fatta in parlamento avrà sicuramente spiazzato molti elettori. Tuttavia, continuate così. Grazie Professore.
RispondiEliminaProfessore, per vent'anni la sinistra ha fatto opposizione come se stessimo combattendo una guerra civile. Oggi una opposizione seria, ragionata,argomentata da dati reali e fatta in parlamento avrà sicuramente spiazzato molti elettori. Tuttavia, continuate così. Grazie Professore.
RispondiEliminaBuongiorno prof. Bagnai,
RispondiEliminaLeggo che il governo si appresta a fare un nuovo dpcm che andrà a limitare ulteriormente le nostre libertà individuali. Avevo letto che dei sindaci della lega volevano ricorrere al Tar contro questi provvedimenti. Ci può aggiornare su questa iniziativa? Se ci dovranno essere restrizioni è giusto che siano discusse e approvate in parlamento. Grazie per l'attenzione.
Alberto, te la racconto in linguaggio ciclistico: "stai tenendo fuori la fuga". Chi ha fatto o fa ciclismo sa cosa voglio dire. In sostanza succede che ad un certo momento il gruppo si incaponisce a raggiungere la ruga, ma non ci riesce. E dopo la corsa quelli del gruppo chiedono: ma come è stato possibile, chi è stato? Ecco, adesso sta succedendo la stessa cosa. Grazie Alberto
RispondiEliminaIo la ringrazio per tutto quello che ha fatto fino ad ora, mi sono sentito solo per tanti anni, almeno fino a quando ho visto lei che parlava in un video collegato a "diario di un saccheggio". Ha fatto tanto, forse pure troppo per noi. Io amo questo paese, ho sempre pensato che dovevano andarsene gli altri, gli adoratori dello straniero, gli ammiratori del dio nordico ma, a 55 anni suonati, sul barcone ci dovrò salire io alla ricerca della libertà perduta. Grazie
RispondiEliminaHo appena fatto sentire parte della tua diretta alla mia ragazza (austriaca), la quale ha commentato (ridendo): "ma è la stessa cosa che mi ripeti da quando è iniziata la pandemia!"
RispondiEliminaCome ha detto, non ci vuole neanche un economista per capire che il modo in cui una banca centrale gestisce la quantità di moneta in circolazione è una pura scelta politica (ancora non ho visto gli gnomi scavare banconote da 100 euro sotto la cava di Euro in riva al Meno). Quel che mi preoccupa, come ha chiaramente detto lei, è se a gestire quello che DEVE necessariamente accadere sarà il PD insieme agli scappati di casa: perché se è vero che l'intero circo è gestito da giochi di forza e volontà politiche, ammesso e non concesso che la Lagarde decida di bruciare i titoli di stato o di gettare miliardi da un elicottero, si farà comunque in modo, per mantenere lo status quo, che vi siano i soliti noti ad uscire vincitori dalla situazione ed i soliti fessi ad accettare condizioni ancora peggiori.
La speranza è che le contraddizioni interne alla maggioranza finiscano per logorare il governo al punto tale che si arrivi ad elezioni ad ottobre del 2021 (opzione non irrealizzabile). La scelta di una figura accettabile a maggioranza ed opposizione per il nuovo capo dello stato potrebbe essere funzionale a riguardo. Comunque, sarà un anno interessante.
Buonanotte, e grazie per il tempo che ci dedica.
Professore, buongiorno. In merito al suo ultimo video (2 novembre "Gli amici 5 stelle non si son resi conto di aver votato per il MES")in cui riflette soprattutto circa la possibilità che la BCE possa monetizzare parte del debito, sono andato a rileggermi il suo fantastico inserto su Goofynomics del 14 dicembre 2015 "Stampare moneta, ovvero la convenzionalità del non convenzionale". Che dire, cinque anni fa in quell'inserto lei conclude così: "Da questa crisi non usciremo senza monetizzazione del deficit da parte di banche centrali nazionali". Da leggere e rileggere. Grazie.
RispondiEliminaProfessore, Senatore, innanzitutto un g r a z i e d a v v e r o . É un po’ che non rispondo sul suo blog, ma quest’oggi lo voglio fare, e personalmente.
RispondiEliminaVoglio solo invitarla a non perdere il sorriso, e con esso i suoi frutti dirompenti. Non lo dico solo per quel senso di pudore Cristiano per cui non sarebbe opportuno agli occhi del Creatore mostrare la sofferenza del momento, l’affanno del digiuno. Lo dico innanzitutto perché in Lei mi hanno da subito colpito la serenità e la pacatezza con cui si può difendere la Verità mentre la caciara del mercato tenta di venderci il suo ciarpame a peso d’oro. Lei ripete spesso che la Verità alla fine verrà alla Luce; condivido che così sarà. Sento (volevo dire “sentiamo”, ma non voglio montarmi la testa) sento anche io da questa parte il cigolio delle pale dei mulini su cui soffiano la propaganda dei media e le alitate de “aabolidiga” e faccio del mio meglio per mantenere la lancia in resta contro i nemici reali. Ci riesco sempre? Ovviamente no, l’impeccabilità é per noi occidentali una prerogativa degli dei, ma il suo sorriso e la sua fiducia mi permettono di ritrovare la direzione e l’energia e la capacità di perdonarmi e risalire in sella; l’importante è a mio avviso che ci sia sempre qualcuno ad indicare la strada da seguire senza dubbio o smarrimento, che come “corpo” non cadiamo tutti nello sconforto allo stesso momento; abbiamo la probabilità ed i grandi numeri dalla nostra parte, ma lei per esposizione ed influenza pesa di più nella media. Abbia fiducia in noi quando parla nelle sue dirette; noi ne abbiamo in Lei. I grilllini col certificato di garanzia e chiunque faccia antipolitica pensa di essere la cura, invece a mio avviso non è nemmeno il problema, sono un sintomo ed un grosso intralcio, questo si. Anni di politica in cui le decisioni di governo sono state prese a Bruxelles hanno dato prova dell’inutilità di “questo modo” di guidare il paese; i problemi sono cresciuti lasciando al popolo un senso di impotenza. Lei lo ha analizzato spesso nel Dibattito. Credo che basterà che la politica davvero cambi le cose, anche solo “una” ed il castello di sabbia de “castacriccacorruzione” si asciugherà come sabbia umida al sole ed anche i ciechi sentiranno sulla pelle lo scottare del sole.
Per la prima volta nella vita grazie a Lei mi sento davvero rappresentato.
PS: da fautore dei mezzi che rendono possibile l’esistenza dei social, volevo rassicurarla che l’esaltazione dello “antagonismo” e la sua “percezione esasperata” sono volute. Ognuno di noi vede una timeline tagliata su misura. Gli algoritmi di intelligenza artificiale che promuovono i post per la nostra lettura cercano di darci in pasto ciò che ci farà rimanere incollati allo schermo il più a lungo possibile ed hanno imparato dai nostri atteggiamenti che a noi primati non bonobi piace la rissa. I Romani con l’intelligenza analogica avevano costruito il Colosseo. Credo che i media "che ancora contano" copino semplicemente i toni e che li inaspriranno tanto più quanto più si avvicineranno all’estinzione; disperazione. Saperlo aiuta ad esercitare la calma per non diventare strumenti dei nostri strumenti. Sono tempi difficili, è vero, ma si immagina che noia se non fossimo qui a viverli?!
Buon lavoro, io mi ritorno ad ascoltare, ma rimango qui e spero di poterla incontrare di persona un giorno.
Sarà anche un'infezione grillina ma il taglio dei parlamentari lo aveva già in programma la Lega e coerentemente lo ha votato e appoggiato.
RispondiEliminaQualche malumore interno non ha cambiato la sostanza.
Professore, per carità, continui nella sua opera. Preziosa. Io sono un piddino che la segue da anni e legge i suoi libri e che , per ragioni psicologiche che francamente mi sfuggono (sensi di colpa, tendenze masochistiche, karma negativo di una precedente esistenza ...mah?!) tenta da anni di far capire l'economia ai suoi compagni di partito , con esiti praticamente nulli, come tutti in questo blog sanno. Lei mi consola. La sua determinazione , costanza , testardaggine mi consolano. Chissà che la verità dei fatti (quelli con la testa dura, per intenderci) prima o poi non cali su questo mondo. Grazie di tutto.
RispondiEliminaSono contenta:sapere che il virus circola solo tra le 22 di sera e le 5 del mattino mi conforta e mi rassicura...
RispondiEliminaCarissimo Prof.,
RispondiEliminaLa seguo dal 2011 ma non ho mai scritto nulla. Ora mi sento in dovere di farle sapere l'immenso valore che ritengo abbiate Lei e il lavoro che sta facendo. Lei mi ha insegnato moltissimo e io sono cresciuta come persona e come cittadina e ho cercato di fare lo stesso con altri e continuerò a farlo.
La sua onestà intellettuale, il suo coraggio, la sua persistenza, il suo umorismo, la sua generosità, il suo perenne desiderio di spiegare e far capire a tutti, la sua preparazione, la sua acutezza mentale, la sua professionalità, la sua lealtà, la sua tenacia, il suo altruismo mi sono di grande ispirazione e mi aiutano ad affrontare meglio la vita in ogni suo aspetto. Sento di avere un amico, mi perdoni se mi allargo, e questo mi arricchisce e mi dà forza. E non sono mai stata una pagliuzza al vento, non ho bisogno di essere consolata e rassicurata; sono da sempre una "guerriera" ed è come guerriera che la sento mentore e amico.
Se questo mondo ha una speranza, ce l'ha grazie a persone come Lei che non smettono mai di insegnare, di sognare un mondo migliore per tutti e di combattere per realizzarlo. E lei fa questo. Da molti anni. Per molte ore alla settimana. In aggiunta al suo lavoro. E questo ha un valore immenso. E Lei ha un valore immenso.
Ci tenevo sapesse che io non scrivo mai, ma il suo lavoro mi ha toccata e cambiata e voglio ringraziarla dal profondo del mio cuore.
Paola G.
Sottoscrivo ogni parola.
EliminaAldo M.
Mi chiedo quanto ci vorrà prima che quelli che per ora hanno la pancia piena si rendano conto che "non di solo covid19 muore l'uomo, ma di privatizzazioni e mes"
RispondiEliminaResistere resistere resistere...
RispondiEliminaCaro Alberto, dal 32% del 2018 al 15% degli ultimi sondaggi alle percentuali di qualche unità percentuale delle regionali la speranza è che resti in piedi poca roba alle prossime elezioni politiche. Sarebbe interessante capire caratteri e motivazioni di chi ancora vota questi scappati di casa che hanno tradito ogni precedente posizione in ogni settore dell'azione politica, alleandosi alla fine, con una operazione che definire poco seria è puramente eufemistica (ma favorita da indubbie ragioni di opportunismo e trasformismo politico, imbastita apparentemente bene da molte parti politico-istituzionali), con chi era definito, da loro stessi, capi e seguaci, come la loro antitesi, proprio sotto l'aspetto della aboliticacastacriccacorruzione ovvero in definitiva il loro motivo di esistere. Purtroppo, nonostante il tuo lavoro ed i tuoi libri, come anche quelli di altri colleghi come Giacchè o altri, l'idea pre 2011 che i mali del paese siano aboliticacastacriccacorruzione resta nelle menti di quei semplici (baso la mia idea su un paio di amici ingegneri coetanei, quindi un po' sgrossati culturalmente e che ancora convintamente li votano) che non avendo alcuna voglia di informarsi su quei libri, e nessuna voglia di capire spendensosi un po' nell'approfondimento di tematiche indubbiamente ostiche, si nutrono giornalmente delle narrazioni dei media. Purtroppo, in un contesto come quello di oggi, così difficile da metabolizzare razionalmente, uno zoccolo duro di questi seguaci della semplicità di sanare i mali del Paese semplicemente abolendoacastacriccacorruzione e producendo ad esempio il fabbisogno di energia elettrica ricorrendo all'uso imponente di energia solare fino a sostituire le fonti fossili, tanto per citare uno dei loro cavalli di battaglia, ci sarà sempre perchè psicologicamnte, per i semplici ciò è estremamente rassicurante almeno fino a quando la durissima realtà prossima ventura non li sveglierà di botto dall'imbambolamento.
RispondiEliminaPoi anche per loro tutto diventerà chiaro, ma i danni sulle loro deboli menti saranno devastanti!
Secondo te quali sono i mali del paese?
EliminaState belli zitti sui brogli elettorali dei delinquenti PD usa.
RispondiEliminaBravi.
Servi.
Vedi pace di Westfalia (1648) e principio di non ingerenza.
Eliminahttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Guerre_anglo-olandesi
EliminaBeh, diciamolo anche se è O.T.: al confronto con quelle U.S.A., le elezioni in Bielorussia sono state un prodigio di democrazia.
RispondiEliminaSecondo me questa visione negativa della politica italiana è giustificata dal fatto abbastanza evidente che le cose gestite dalla politica funzionano male. Il sistema politico italiano è oggettivamente inefficiente.
RispondiElimina[Avviso ai lettori: la prenderò molto larga andando allegramente fuori tema. È più una riflessione a “voce alta" che un commento al post.]
Possiamo fare l'elenco delle cose gestite più o meno direttamente dalla politica che non funzionano: giustizia lenta, leggi incomprensibili e intricate, programmi scolastici obsoleti. Per il tema “spesa pubblica clientelare" si segnala: partecipate pubbliche inefficienti (trenitalia, atac), pensioni alte e crescenti usate come contropartita al voto nello scambio politico, frammentazione del sistema fiscale dovuto alla necessità di favorire un gruppo di interesse anziché un altro (partite iva), utilizzo di sussidi e fondi perduti per prendere voti. Potrei andare avanti.
L'effetto è l'ibridazione non proprio ottimale tra il modello scandinavo, molte tasse e molti servizi, con quello anglosassone, poche tasse e pochi servizi, ovvero molte tasse e pochi servizi.
In un paese dove una quota del PIL di circa il 65% viene intermediata dalla politica, sarebbe anche il caso di ammettere che se le cose vanno male è colpa della politica.
La domanda che sorge spontanea è: perché la maggioranza degli italiani riconosce l'inefficienza della politica (in quanto la prova sulla propria pelle quotidianamente) e tuttavia ad ogni elezione non fa altro che chiedere più spesa pubblica, quindi più tasse e più stato?
Ovviamente non ho una risposta ben definita a questa domanda. Si accettano suggerimenti.
Una possibile risposta potrebbe risiedere nel rapporto tra cittadini e politica. Sostanzialmente lo stato è visto come una mucca da mungere, dagli arrivisti politici, ai 55 enni che vogliono andare in pensione, passando per chi vuole il reddito di cittadinanza, agli imprenditori scarsi che cercano commesse, sussidi e soldi a fondo perduto, agli evasori fiscali che ricevono i benefici della spesa pubblica ma non ne sostengono in pieno i costi, fino ai privati che cercano l'impiego nel settore pubblico per sfuggire alla loro incapacità di vendere forza lavoro sul mercato privato (escludendo dottori, professori e altra gente che sa il fatto suo, il dipendente comunale o di trenitalia è spessissime volte impiegato in cose perfettamente inutili).
Questa dinamica potrebbe darmi una risposta, ovvero che si accetta di avere uno stato inefficiente perché o ti sussidia, o ti da soldi facili con le commesse, o ti manda in pensione a 60 anni, o perché ti da lavoro. La classe politica sa che può usare la spesa pubblica per creare consenso nell'elettorato, mettendo ovviamente da parte sia l'efficienza che l'equità (per esempio quota 100 non è né efficiente né equa). L'uso inefficiente di una quota gigantesca del PIL porta inefficienza diffusa nel paese e distrugge l'incentivo al “credere nello stato" e soprattutto nel pagare le tasse. Fregare lo stato non è moralmente riprovevole nel privato ed è socialmente accettato nel pubblico.
I gruppi di cui sopra domandano rendite dallo stato e i politici che vogliono andare al potere sono lieti di offrirle in cambio del pagamento del voto alle elezioni.
E qua c'è il punto cruciale, letteralmente, l'incrocio tra domanda e offerta che ingolfa, rallenta e soffoca la nazione.
La congestione di coalizioni distributive crea frammentazioni, favorisce la collusione, impedisce il cambiamento e l'innovazione. Si crea inefficienza statica e soprattutto dinamica.
Il punto è che non è colpa dei politici, ma degli italiani e della loro cultura politica e civile.
Lo sa cosa è l'avanzo primario e da quanto dura?
EliminaMi ricorda la barzelletta del capitano comandante di una batteria di artiglieria.
"Signor colonnello, non possiamo più sparare per mille ragioni".
Al che il colonnello risponde: "Me ne dica una".
Ed il capitano: "Abbiamo finito le munizioni".
Che palle...
Eliminatra in capito poco ed il capito nulla mi pare si possa posizionare bene , lei sconosciuto parla di di scuola per esempio non sapendo che le decisioni sono prese in altri luoghi indefiniti , provare vedere come stanno cambiando i programmi scolastici a livello mondiale , parla di inefficienza e certo c'è l'hanno provata tutti , ma non pensa che sia una cosa perfettamente voluta ? se sono una macchina efficiente , perfettamente funzionante chi mai potrà a quel punto chiedere favori ? alla fine da la colpa
Eliminaagli italiani in generale e così da vittime diventano carnefici , vede per giudicare occorre conoscere , ma se conoscesse non scriverebbe ciò che ha scritto . Purtroppo lei è intimamente ortottero e non riesce ad alzarsi un pochino per vedere le cosa dall'aereo .
È totalmente fuori contesto con la sua analisi.
EliminaArgomentazione stantie e fallaci che appartengono ormai alla notte dei tempi per i frequentatori abituali del dibattito che si è sviluppato all’interno del blog.
Ripropone la logica sottostante le scelte politiche degli ultimi trent’anni, che individua nella cultura politica e civile degli italiani presunte responsabilità di mal governo, legittimando così il ruolo del vincolo esterno e della cessione della sovranità monetaria per svuotare di senso e significato la volontà democratica.
In quanto non in grado di autogovernarci, dovremmo cedere prerogative di governo a sedicenti tecnici o vincolarci a norme sovranazionali che deresponsabilizzino la classe politica o le impediscano di “commettere errori” (!).
Sono queste le argomentazioni patrocinate e promosse dai pochi ma potentissimi artefici e beneficiari dello status quo attuale, quali élite transnazionali o sistemi produttivi e capitalismi esteri, che vedono nell’intervento pubblico (nostrano) ostacoli all’incremento della propria capacità di generare profitti e/o consolidare posizioni di vantaggio economico e strategico.
La sua affermazione ("Il punto è che non è colpa dei politici ma degli italiani e della loro cultura politica e civile") è indice della capacità di penetrazione e persuasione di suddetti interessi di plasmare il sentire comune, rendendo molti concittadini baluardi inconsapevoli di interessi costituiti che agiscono a loro danno.
Da tale interpretazione ha origine l’anti-politica, che altro non fa che svuotare di senso la dinamica democratica di rappresentazione di interessi molteplici e spesso contrastanti, per lasciare il posto a forme illusoriamente più incisive di rappresentazione politica (come voto digitale e affini) che più facilmente di presterebbero a manipolazioni e distorsioni.
Vorrei anche farle notare che l’esperienza di intervento pubblico in Italia non è così catastrofica come sono riusciti a farle credere, visto che siamo fra la prima dieci potenze industriali al mondo e secondi in Europa come manifattura, abbiamo vissuto una stagione di impetuosa crescita economica nel secondo dopo-guerra e siamo all’avanguardia in tanti settori produttivi.
Inoltre tante delle mancanze che ascrive al costume italiano in ambito civile e politico sono riscontrabili ovunque e non sono esclusivo patrimonio del Bel Paese.
Torno sulla scena del delitto dopo più di un mese per noia da lockdown e per far presente al sig. Mancini che il “dibattito” interno al blog Goofynomics non esaurisce il mondo.
Elimina1) avevo avvisato che sarei andato fuori tema dicendo “[Avviso ai lettori: la prenderò molto larga andando allegramente fuori tema. È più una riflessione a “voce alta" che un commento al post.]”
2) La mia visione non è né vecchia né stantia, dato che si forma usando testi tipo Ricchi Per Sempre? di P. Ciocca, La Strada Smarrita di G. Toniolo e Ascesa E Declino di E. Felice e ci possiamo mettere dentro anche svariati articoli di Banca d'Italia. Solo per parlare di cose che trattano il declino italiano nello specifico. Tutta roba recente e più strutturata che gli articoli di un blog.
3) riconoscere il fatto che l’Italia abbia dei problemi per motivi interni e non solo esterni (solo per dirne uno, non è colpa della UE se il sistema giudiziario italiano è lento. Esempi ce ne sono a pacchi) non comporta automaticamente nessun vincolo esterno. Questa è una conseguenza logica che ti sei immaginato. Io mi immagino un cambiamento culturale che deve necessariamente partire dall’interno del paese. Vedere solo le colpe esterne assolvendo completamente gli italiani equivale al mettere la testa sotto la sabbia. Sai cosa deresponsabilizza la classe politica? Dire che nonostante controlli tra spesa pubblica ufficiale e la spesa delle controllate statali (la quale non rientra nella spesa pubblica) il 65% e più del PIL del paese, questa non abbia responsabilità qualora l’economia italiana ristagna. Se vuoi controllare l’economia e poi l’economia va male è colpa tua.
4) Toniolo, Banca d'Italia e Felice fanno parte delle “élite transnazionali o sistemi produttivi e capitalismi esteri”? Direi di no dai…
5) Sulla “capacità di penetrazione e persuasione di suddetti interessi di plasmare il sentire comune, rendendo molti concittadini baluardi inconsapevoli di interessi costituiti che agiscono a loro danno”. OK, bene. Quota 100 a chi fa danno? L’ATAC a chi fa danno? La giustizia lenta a chi fa danno? Gli oneri burocratici che le imprese devono sopportare a chi fanno danno? L’elevato debito pubblico accumulato soprattutto negli anni 80 a chi fa danno? Non è stato Soros a convincermi che Poste Italiane offre servizi pessimi o l’esperienza quotidiana del 100% degli italiani.
6) Evidenziare i problemi italiani anti-politica voto digitale è un’altra catena di conseguenze logiche che ti sei inventato. Io non ne ho parlato.
7) L’”intervento pubblico in Italia non è così catastrofica come sono riusciti a farle credere”. ATAC, Alitalia, ILVA, Trenitalia, RAI, L’inefficienza della burocrazia (ho da poco avuto a che fare con l’INPS per una stupidata e non ti dico che cinema è venuto fuori), l’uso dell’IRI e della GEPI negli anni 80 a fini elettorali. Si potrebbe andare avanti. A me nessuno mi ha fatto credere niente, anche perché il mainstream mediatico e popolare italiano è proprio quello propinato in questo blog.
8) il fatto di essere una potenza industriale direi chi se ne frega. Di per sé avere una grossa fetta di PIL prodotta nell’industria non vuol dire niente. Bisogna guardare il PIL pro capite e la produttività aggregata. Se per esempio la produttività italiana fosse inferiore di quella francese, ma ci fossero più lavoratori nell’industria in numero assoluto in Italia rispetto alla Francia, la quantità di valore aggiunto prodotta alla fine dell’anno sarebbe maggiore in Italia che non in Francia, ma non per questo si potrebbe arrivare a dire che gli italiani sono più bravi, ma solo che ce ne sono di più che lavorano nell’industria e/o che lavorano più ore.
9) abbiamo avuto una “stagione di impetuosa crescita economica nel secondo dopo-guerra”. E Quindi? Anche la Grecia è la culla della civiltà occidentale ma oggi conta come il due di picche.
10) Siamo all’avanguardia in certi settori produttivi. Bene. E quindi? Non ho mica detto il contrario.
Ma piantala! Sei un ingegnere?
EliminaIn risposta al Sig. Unknown,
Eliminala sua visione è vecchia e stantia perché cita nuove e apparentemente più aggiornate versioni delle solite vecchie analisi, accumunate tutte dall’appartenere alla stessa matrice ideologica e modello economico di riferimento, che si ripetono all’infinito e hanno ispirato tutte le nostre scelte di politica economica degli ultimi quarant’anni (teoria neoclassica, Scuola di Chicago, monetarismo, modello capitalistico di impresa anglosassone ecc..) e sono state recepite integralmente nei Trattati istitutivi dell’Ue. Eccessiva enfasi sull’investimento privato, arretramento e demonizzazione dell’intervento pubblico, privatizzazioni per un maggior beneficio dei consumatori (!), priorità alla difesa della stabilità dei prezzi, presunta inutilità o quasi della leva monetaria, completa mobilità dei capitali ed annullamento delle barriere agli scambi, con l’istituzione dell’Euro come tentativo/espediente per sigillare irreversibilmente tali “convenzioni economiche” con il mantra del TINA (mai sentito parlare della signorina in questione?).
Ideologie economiche concepite ad uso e beneficio del capitale per occultare il conflitto distributivo ed assopirlo, propagandate con la complicità del mondo accademico per illudere tanti della scientificità delle stesse.
Ma la menzogna e la fallacia di certe audaci supposizioni di ordine economico sta diventando sempre più evidente ad una parte sempre più cospicua della popolazione. La vita vera è più persuasiva di qualsiasi ideologia.
Poi c’è chi preferisce continuare a farsi prendere in giro (e sono ancora tanti…) cedendo solo a interpretazioni di ordine etico-morale quando cercano di indagare la realtà di determinati fenomeni.
Il blog ed il suo archivio unito alla autonoma volontà di ricerca ed approfondimento sono un valido punto di partenza per trovare chiavi di lettura diverse dei fatti economici che tanta influenza hanno sulla vita di tutti noi e nessuno ha mai pensato che lo stesso esaurisca il mondo. Di certo le posizioni qui espresse non rappresentano il sentire comune e i convincimenti della maggioranza delle persone, perché altrimenti esprimeremmo adesso come Nazione una volontà politica molto diversa da quella attuale.
Nessuno ha anche mai pensato che non vi siano problemi di carattere prettamente interno e che non vadano affrontati. Ogni comunità nazionale ha i propri, così come la Germania, la Svizzera, gli Usa o chi vuole prendere come esempio. E glielo dico con tutta la consapevolezza che può averne un suo connazionale (io) cresciuto in sud Italia, che ha vissuto tanti anni a Roma e che vive per lunghi periodi in Germania per motivi affettivi.
Che proprio certe scelte politico-economiche abbiano esasperato negli anni tali problemi prettamente interni ed abbiano anche diminuito la capacità di intervento delle istituzioni pubbliche per risolverli, è proprio così assolutamente irrazionale ed illogica come argomentazione?Si riferisce alla Grecia dei presocratici culla della filosofia o a quella di Pericle e Tucidide 6° e 5° sec. a.C.? Perché io credevo che si parlasse di industrializzazione e crescita economica, cose avvenute non esattamente in quel periodo. L’Italia è stata in ritardo nel momento della prima industrializzazione rispetto a Inghilterra, Germania, Francia, Usa e Giappone ma nel secondo dopo guerra è stata protagonista di un’importante stagione di crescita economica, nonostante fossimo italiani (sì, è importante enfatizzarlo…). Le scelte di politica economica avvenute dopo e che lei avvalla con le sue critiche penso siano all’origine dell’involuzione del sistema Paese. Le obiezioni che ritornano sono sempre le stesse, per questo la invitavo a consultare l'archivio. Dopo aver cercato di sintetizzare al meglio e velocemente il mio pensiero auguro buon anno al Prof. Bagnai ed ai partecipanti alle discussioni nel Blog.
Esatto! Pure gestionale e traider. Che sciagure. Mi sfugge il motivo per cui aver fatto dei corsi di economia e saper fare le regressioni sarebbe un handicap...non mi sembra che qua sia pieno di dottorati in economia.
EliminaSe qualcuno mi smentisce sul merito sono lieto di ritrovare la retta via. Sul merito però, senza inventarsi connessioni logiche che non ho mai fatto per far rientrare il tutto in uno schemino preconfezionato.
E non ti incuriosisce sapere come lo ho capito?
EliminaConcordo al 101% professore, tuttavia adesso non siamo più nel 2015 bensì nel 2020, quindi mi permetto di aggiungere un'altra considerazione alla luce degli avvenimenti più recenti.
RispondiEliminaLei ha pienamente ragione quando afferma che "l'infezione grillina è riuscita a farvi dimenticare la grammatica della democrazia", ma bisogna pur riconoscere che il suo partito è quello che più si è fatto infettare, visto che si è fatto praticamente dettare una riforma costituzionale dagli ortotteri il cui unico risultato è stato di ridurre ancora di più la rappresentanza parlamentare e quindi popolare.
E non venite a dirmi "anche il PD", perché almeno tra i piddini c'è stato un certo mal di pancia. Tra i leghisti invece no, i leghisti sono stati ben lieti di unirsi ai grillini nella mutilazione del parlamento, al cumune grido di "muoia Sansone e tutta #aaaaaabolidiga!".
Le ricordo che al referendum la Lega ha consigliato ai suoi elettori di decidere in base alla loro coscienza (nella mia cerchia di leghisti abbiamo votato tutti NO meno uno) e che la decisione finale è stata determinata proprio da tale referendum, per cui la sua osservazione è fattualmente inappropriata.
Elimina#A loro non toccherà mai. 4 semplici parole ,più chiaro di così non si può pretendere.
RispondiEliminaE dal 2012 che la seguo ed ho assistito a 2 sue conferenze a San Gimignano e Impruneta ho imparato molte cose da lei.
RispondiEliminaQuando uno trova un ostacolo difficile non è che lo salti a piè pari, ci cadi dentro, devi prendere una bella rincorsa cosi lo superi agevolmente, così per i problemi prima te ne allontani, prendi una bella rincorsa e superi il problema agevolmente.
La metafora sopra non è mia ma del professore romano di nome Luciano Floridi docente di filosofia ed etica dell'informazione alla oxford university.
Per me, conoscerlo nelle sue conferenze su youtube (sono in quarantena) è stata una bella rincorsa per comprendere dove va il mondo sia a livello digitale che politico.
Se non lo conosce, lo consiglio vivamente, ricambio tutti i suoi suggerimenti sui vari barbero ecc.
Grazie per l'attenzione.
p.s. gli argomenti che tratta sono complessi(o difficili)per una sufficiente comprensione ho dovuto vedere 6 conferenze e in ognuno vi ere uno spunto interessante.
Naturalmente con il commento inviato ieri non intendevo "portare sfiga" - se è parso così, è stato un effetto del tutto involontario.
RispondiElimina(poiché vedo che quel commento non c'è e non so se la cosa dipenda da un mio errore di invio o dalla vostra mancata approvazione, rieccolo qui. Se non lo vedrò neanche stavolta, sarò certo che non è stato approvato):
RispondiEliminaGentile Professore,
la stimo molto e la mia lettura (in corso: sono a pagina 223) del suo "L'Italia può farcela" mi sta aiutando a capire molte cose.
Ho una preparazione forte in filosofia politica e le consiglio, se nella sua sacrosanta battaglia non vuole farsi troppo male, di leggere "Vita Activa" di Hannah Arendt.
Non che sia una sorta di bibbia; ma insieme ad altri grandi pensatori aiuta a comprendere come dietro le dinamiche fondamentali che lei con onestà intellettuale e intelligenza svela ci sono dinamiche ancora più fondamentali.
Se Giovanni Falcone, Aldo Moro, Martin Luther King (ne prendo tre molto significativi; il fatto che siano stati tutti e tre ammazzati non ha alcuna rilevanza qui, naturalmente!) hanno perso le loro battaglie e le loro vite, di fatto fallendo (anche se hanno lasciato una grande eredità morale, specialmente il primo e il terzo), è perché in tali sacrosante battaglie si sono appoggiati alle persone (o alle entità) sbagliate: Falcone a uno Stato che non intendeva affatto accompagnarlo, aiutarlo, salvarlo; Moro a un partito di traditori travestiti da amici; MLK a un'identità afroamericana che non esiste e mai esisterà - se non come una pericolosa ideologia - e che quindi la sua meravigliosa battaglia non poteva in alcun modo supportare.
Cosa voglio dirle, con questo? Che sbaglia a stare nella Lega? Ma niente affatto. Le dico che sbaglia a credere nello Stato nazionale di massa e nella sua capacità di risolvere in qualsiasi modo il conflitto capitale-lavoro. L'Unione europea è, nella sua forma e nella sua potenzialità, proprio uno di tali Stati (un Superstato, per ora) nazionali e sociali di massa, burocratici, ideologici e centralistici. Dunque, le consiglio (con tutta la mia stima e la mia gratitudine per il suo grande lavoro rispetto al conflitto capitale - lavoro) di smettere di credere nello Stato italiano (e dunque nei partiti che, volenti o nolenti, ci credono ed entrano quindi nel suo Parlamento) e negli altri Stati d'origine feudale che ancora oggi, in forme storicamente certo sempre diverse, ci opprimono. Non sono affatto anarchico, un progetto politico (perché AMO la politica) alternativo ce l'ho, ma non è questo il luogo per esporlo (è esposto in un mio libro che uscirà questo novembre con una casa editrice molto piccola).
Con grande stima e (anche se non la conosco personalmente) simpatia umana,
Alberto Cassone
Non condivido la sua affermazione " l'infezione del grillismo ha ormai dilagato. " Erano già infetti da prima. IL grillismo ha solo debilitato un corpo pieno di patologie. I pochi fortunati del blog e coloro che hanno letto i suoi due libri ed capito i suoi ragionamenti, sono i soli che hanno preso il "vaccino" giusto. Avranno così qualche chance di cavarsela nei tempi tempestosi che verranno.
RispondiEliminaNon ti crucciare Prof. e' tutto perfetto cosi' come e', forse adesso non ti e' chiaro ma un giorno lo sara'............ciaone!
RispondiEliminaVorrei poter pubblicare i grafici sul profilo facebook e su un'altra pagina, ovviamente citando il blog, posso? Ho trovato solo un grafico su facebook su una pagina ufficiale, ma il post non dava il giusto risalto ai dati
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