Vi ricordate di Filiberto di Chalon, principe di Orange, signore di Arlay, Nozeroy,
Rougemont, Orgelet e Montfaucon, conte di Charny e Pentièvre, visconte
di Besançon, principe di Melfi, duca di Gravina, e vicerè del Regno di
Napoli? Sì, proprio lui, quello che nacque il 18 marzo del 1502 a Lons-le-Saunier da Giovanni IV di Chalon-Arlay e Filiberta di Lussemburgo, figlia di Antonio di Lussemburgo. Tranquilli, non vi rifaccio tutto il pippone genealogico: avrete avuto la bontà di leggerlo qui, e la beatitudine di non capire un cazzo, come al solito.
Vediamo se leggendo questa notizia capite...
Non capite? Allora vi metto un richiamo:
Una delle tante previsioni di questo blog si dimostra corretta, la più certa e la più triste.
Condizioni di tempo non inusuali, e l'evento non innaturale di un parto può trasformarsi in una tragedia - e se non lo fa, è solo per la dedizione e l'eroismo di quegli stessi servitori dello Stato che vengono regolarmente denigrati e vilipesi dai media servi e bancarottieri.
Sul Piano delle Cinque Miglia una volta morivano i mercenari altrui. Ora rischiano la vita le nostre donne, nel tentativo di mettere al mondo i nostri figli. A proposito: se andate a sciare a Roccaraso, tranquilli! Nel caso qualcosa vada storto, vi farete una bella gita in elicottero fino a L'Aquila. L'ortopedia più vicina l'hanno chiusa, o la stanno per chiudere, mi dicevano (ma voi verificate). Del resto, a che servono gli ospedali? L'ha detto Giampaolo Galli, l'ha ripetuto Michele Emiliano: i piccoli ospedali sono pericolosi. Evidentemente, secondo loro, lo sono molto più di una gita in elicottero durante una tormenta di neve, che comunque costa di meno... a loro!
Il Signore è infinitamente misericordioso e saprà lui come regolarsi. Un FATE PRESTO sarebbe blasfemo: lo soffoco nel mio petto.
Voi, nel frattempo, tranquilli: continuate a dire che Tizio ha toni inaccettabili, che Caio nel 1996 ha fatto questo e quest'altro, che Sempronio non sa come si usa la forchetta a tavola, e che Mevio quindici anni fa ha votato la legge tale.
Estinguetevi così, con dignità, e soprattutto senza far piangere la Madonnina del rigore di Bruxelles...
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
sabato 7 gennaio 2017
QED73: perché le donne non fanno più figli (una storia europea)
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Stessa cosa in Sicilia, sulle Madonie. Chiuso l'unico punto nascite. Forse stanno accelerando la sostituzione della popolazione con altra di minori pretese? Scusate il dubbio scorretto.
RispondiEliminaMa io non credo che per il capitale abbia un senso inviare "risorse" nelle Madonie. La libera circolazione dei fattori è un dogma liberista, certo, ma nel caso del lavoro questo dogma è chiaramente orientato a mantenere folto l'esercito industriale di riserva (leggi: i poracci di qualunque colore disposti a lavorare per un tozzo di pane). Questo tipo di motivazione era chiara nella "politica" migratoria della Merkel, che però si voleva caricare un milione di siriani per calmierare i salari nelle sue fabbriche. Sinceramente, il taglio di servizi pubblici essenziali sul territorio mi sembra risponda a un'altra logica.
EliminaQuanto costa alla collettività fare un parto al giorno? Quando da Ortona a Chieti ci vogliono 20 minuti.
EliminaCaro Franco.
Eliminala tua domanda avrebbe senso se le risorse fossero veramente scarse.
Le risorse sono scarse, invece, solo per via di scelte politiche.
Spero sia piu' chiaro.
Cordialmente
Roberto Seven
Tanto per fare un esempio geografico, tra Lloret de Mar e Tossa del Mar (Costa Brava) ci sono solo 14 Km ma, e l'ho sperimentata sulla mia pelle, ci sono 12 km di curve la cui percorrenza necessita di 1 ora circa.
RispondiEliminaAnche in quel caso avranno chiuso ospedali e costretti a volare fino a Bercellona ???
Maledetti tecnocrati e burocrati europei che stanno distruggendo la vita in nome di un dogma assurdo !!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLei Professore continua ad insegnarci a leggere i numeri ed attraverso quelli capire, interpretare i fatti. L'"Economia" e' una scienza NON un oroscopo .L'Economia Politica utilizza i dati , i numeri per governare i fatti ed indirizzare le risorse per governare i destini degli uomini .
RispondiEliminaQuesto e' un mio pensiero per chi ha capito e per chi vorra' capire .
Grazie .
siamo al redde rationem dopo l'insediamento di Trump in Europa voleranno gli stracci ma non mi fa imbestislire questo.
RispondiEliminaNeppure mi fa imbestialire il fatto che la Germania al solito suo, reclama le politiche restrittive che fanno comodo a lei, con una interpretazione mistificatoria di una norma, il target di inflazione del 2% (anormalmente basso in assenza di altri meccanismi di aggiustamento) giocando fra breve e medio termine.
Quello che mi fa infuriare e' che ancora, per l'ennesima volta, il change overcavvera' perche' lo vogliono loro (questo il senso della polemica con Draghi). La germania sefghera' il ramo su cui e' seduta, come ftornano i ricordi.
Ma poi magari alla loro recessione saremo cosi coglioni da riattaccarglielo nioi, il ramo.
Ma non ci pensiamo, le priorita' sono altre, e gli Ammmerikani con, a differenza nostra, i conti li sanno fare benissimo.
Grazie Professore, ancora una volta
Ma io dico, la vogliamo smettere di abitare a Barrea, a Roccamassima, a Pisterzo!
RispondiEliminaBasta, è assurdo pensare che lo Stato Italiano possa garantirvi tutto e sempre e soprattutto ricordatevi che c' è il terremoto; se non morirete di parto o infarto, perchè abitate in luoghi impossibili, ricordatevi che può accadervi di peggio.
infatti, dobbiamo abbandonare i nostri territori per emigrare tutti in affitto a Quarto Oggiaro. Pare che abbiano bisogno anche lì di esercito industriale di riserva.
EliminaQui un approfondimento sembra necessario. Mentre ovviamente e' condannabile la chiusura di strutture gia' esistenti sparse nel territorio, e' anche vero che certi luoghi sono in assoluto lontani da tutto. Erano abitabili quando l'isolamento era il minore dei mali, oggi non si puo' pretendere di avere splendida solitudine ed al contempo moderni servizi sotto casa. Altrimenti viadotti e gallerie ovunque? Capisco l'attaccamento al territorio, ma fra spostarsi di 50 Km sempre fra la tua gente ed emigrare in Canada' c'e' qualche differenza.
EliminaLa manutenzione di immobili, territorio, infrastrutture che non esiste più nemmeno come idea? La desertificazione di tutto ciò che rendeva certi luoghi attraenti e quindi anche economicamente attraenti? Ma vogliamo parlare di cosa è la via Pontina e tutte le vie che da essa si diramano, solo per citare un caso spaventoso e che conosco bene? Uno sfacelo totale mio caro perfect world; a Roma dovremo tassarci a livello condominiale per ripararci marciapiedi e buche. La situazione è degradata in modo irreversibile come tutto il resto.
EliminaAppunto mi parli di Roma, non di Picco Lassu' Solitario. Comunque e' pure peggio, nel mio ricchissimo nord i margini delle strade provinciali sono diventati lunghe discariche, e questo tipo di degrado come dici e' difficilmente reversibile. E' legato all'incremento costante di popolazione, poverta' ed ignoranza, assieme a politiche tragicamente demenziali della raccolta rifiuti. Manutenzione, pulizia, ordine, amore per la bellezza si stanno ritirando peggio dei ghiacciai.
EliminaProfessore sto studiando economia e sono alle prese con l'esame di Macroeconomia,il professore ci ripete che il Blanchard del 2014 usa dei modelli che non descrivono più la realtà è che quindi non ha più senso studiarli, infatti dice(lui) che stanno cambiando le teorie economiche a causa della crisi e che tutto ciò è normale,ora io non so se crederlo o no poiché lei invece sostanzialmente ci sta sempre azzecando con le sue previsioni e spesso ribadisce che non ha usato nulla di nuovo. La cosa che più mi confonde è che il mio professore stima molto Vladimiro Giacché,ma ha non crede nel processo di distruzione Europea che sta avvenendo,a scapito dei salariati. La domanda comunque è se devo o no cambiare il libro.
RispondiEliminaIl "questa volta è diverso" è purtroppo l'ultimo rifugio delle canaglie, come ho più volte argomentato sul blog. Comunque il Blanchard faceva schifo anche prima della crisi. In sostanza: non sei messo molto bene, ma il libro non devi cambiarlo, e il professore non puoi cambiarlo. Divertiti.
EliminaTranquilli: adesso arriva il poliziotto buono a sistemare i torti fatti dalla poliziotta cattiva...
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2017/01/07/esteri/il-ministro-tedesco-gabriel-attacca-merkel-lausterit-sta-spaccando-leuropa-qe5a2YYB9zyjfM3v2F9ggP/pagina.html:
Il ministro tedesco Gabriel attacca Merkel: “L’austerità sta spaccando l’Europa”
Dura intervista del vicecancelliere socialista a Der Spiegel
«L’insistenza della Germania di Angela Merkel sull’austerità nell’eurozona ha diviso l’Europa come non mai e una spaccatura della Ue non è più impensabile». Lo afferma il vice cancelliere socialista Sigmar Gabriel in un’intervista a Der Spiegel attaccando duramente la cancelliera. Gabriel cita tra l’altro i rischi politici in Paesi come Francia e Italia.
«Una volta ho chiesto a Merkel cosa è peggio per la Germania: concedere a Parigi mezzo punto percentuale in più di deficit o avere Le Pen all’Eliseo? Ancora mi deve una risposta», aggiunge Gabriel.
«È osceno che paesi come Francia e Italia, che stanno facendo le riforme, debbano sottostare a misure così pesanti per riuscire ad avere un mezzo percentuale sul deficit», insiste Sigmar Gabriel nell’intervista pubblicata oggi dallo Spiegel. «Helmut Kohl non avrebbe mai minacciato gli altri Paesi europei in questo modo», dice ancora.
Gabriel, vice cancelliere e ministro dell’Economia nell’attuale governo di grande coalizione in Germania, ha buone chance di essere il candidato cancelliere della Spd nelle elezioni federali di settembre in contrapposizione alla cancelliera Angela Merkel, che ha già annunciato la sua quarta ricandidatura per la Cdu.
Nel qual caso il mezzo punticino sarebbe solo il debole allentamento del cappio affinché il cane non muoia. Inutile gioire o, peggio, sperare in pietà altrui. Il nostro destino dipende da noi.
EliminaGià, dove si era nascosto questo eroe?
EliminaOra si sveglia?
Ora non ne può più?
Beh certo, ora non possono più rimandare, che si apra il sipario, che cominci la commedia.
Almeno li fanno finta di litigare.
Scusa Maurizio 59, debbo dirlo;
Eliminaquesto ministro è forse peggio di Angela Merkel per gli interessi italiani.
Dire che devi concedere di fare deficit significa allungare il martirio dell' euro per i paesi periferici (che non sono solo i mediterranei) e addirittura prolungare le discrasie del sistema ed i rischi di rottura incontrollata ed ingestibile, peggiorando ulteriormente le condizioni di tali paesi.
Il discorso di un uomo di sinistra che non ha capito un beneamato piffero, come il PDini ed i sindacalisti nostrani.
Fortunatamente questa gente, che mi fa arrabbiare più dei vari inflessibili custodi del rigore, porterà i/o le Le Pen al potere, anche in Germania.
P.S.Ma tu ovviamente non sei d'accordo con questo ministro; mi pare!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaProf., mi scusi se ho annullato e inviato nuovamente l’intervento precedente, ma c’erano due errori di ortografia che proprio non si potevano vedere, e purtroppo non posso fare correzioni direttamente.
EliminaBuona domenica,
Maurizio
Lo Stato deve tutelare tutti i cittadini anche chi ha deciso di abitare in una località periferica perche magari è nato lì oppure perché ha un impresa agricola e produce le mele o le pere che poi tu trovi sul tuo tavolo da pranzo (o pensi che crescano sull asfalto delle città!?!?). È per questo che molti servizi come acqua, luce e anche trasporti devono rimanere pubblici perché devono rimanere un servizio per la collettività arrivando anche in posti più difficilmente raggiungibili. Andando oltre, che c'entra il terremoto!?!?! Io sono contro i grandi agglomerati dove le persone sono costrette a vivere stipate nella periferia spesso degradata. Bisogna iniziare a coltivare e ad investire risorse nella ricchezza vera come L agricoltura.
RispondiEliminaCosa c’entrano i terremoti credo si possa trovare qui.
Eliminabuonasera prof, mi è passato sotto gli occhi nella bacheca di facebook questo articolo, che se non ha letto potrebbe trovare divertente (o deprimente) condiviso da un'amica che studia economia. naturalmente l'ho rimandata a questo blog per trovare analisi un po' più approfondote ^_^ http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-01-06/economisti-come-meteorologi-non-azzecchiamo-previsione-2008-124102.shtml?uuid=ADBllhRC&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook&refresh_ce=1
RispondiEliminaNel frattempo pure i teutoni iniziano a riposizionarsi (vedere alla voce Sigmar Gabriel, vice cancelliere)
RispondiEliminaAhahah, e fortuna che conosci anche l'Abruzzo interno! Effettivamente si dovrebbe ritornare alla vecchia dizione di Abruzzi, che non sono due ma molteplici e sicuramente non uno. È noto che questa landa desolata (land of nisciuno come direbbe mio figlio) può avere un solo ospedale di prima categoria, che ovviamente verrà ubicato in quel di Pescara e per non fare torto a nessuno si progetta di costruire in project financing un nuovo ospedale tra Chieti e Pescara spendendo qualche centinaio di milioni di euro (non ho idea di che fine farebbero i grandi e vicini ospedali di Chieti e Pescara esistenti. Nel frattempo Teramo e L'Aquila (pur se collegate da autostrada e relativamente vicine ma comunque separate dal Gran Sasso, mica cazzi) si dovrebbero dividere le specialità ospedaliere di un ospedale normale, d'altro canto parliamo di due provincie per oltre 600.000 abitanti che possono pure sobbarcarsi qualche fastidio no? Ortopedia? Vediamo se toccherà a Teramo o all'Aquila. Il 118 per volare all'Aquila da Sulmona? Finché è attivo, ma anche per questo stiamo come d'autunno sugli alberi le foglie. Poi non sono un esperto ma ritengo che la nevicata sia uno di quegli eventi che impediscono ad un elicottero di volare. Devi partorire? Aspetti che smetta di nevicare! Vivi a Barrea? Sbagliato, vattene a Roma, o a Pescara. L'Abruzzo interno deve morire. E poi i tribunali, da chiudere ovunque cominciando da Avezzano e Sulmona per rimanere alla sola provincia aquilana, le autostrade, le ferrovie, gli aeroporti, le superstrade, perché l'Europa, perché il debito pubblico perché...ecco cosa sta diventando la provincia italiana, non solo abruzzese, un invivibile non luogo.
RispondiEliminaDa figlia di marsicana emigrata a Roma negli anni 60 capisco benissimo e sono con voi!!! È una meravigliosa terra...l'Aquila Pescara Chieti Teramo scordare non si può dall'adriatico alla Marsica l'Abruzzo è tutto un fior
EliminaAnche nel ricco Nord è arrivata la mannaia. Il ministero della (poca) salute ha deciso di chiudere cinque pericolosissimi cinque punti nascite nella sola Lombardia. La situazione che conosco meglio è quello dell'ospedale di Piario, in Valle Seriana (provincia di Bergamo). Chi abita nella parte alta della Valle ora deve sorbirsi almeno trenta minuti di viaggio in più (a sirene spiegate) per andare a Bergamo o a Seriate.
RispondiEliminaÈ soltanto un differente modo di celebrare il centenario della Grande Guerra: là generali distanti chilometri dal fronte emanavano ordini d’assalto assurdi, senza aver ben chiara la topografia (mappe non aggiornate, presenza di filo spinato e nidi di mitragliatrici); qui burocrati di Bruxelles rendono strategiche le nascite per razionalizzare i capricci della crosta terrestre e del clima conseguente. Anche il salvataggio sul Piano delle Cinque Miglia è celebrativo delle capacità di soccorso formidabili che l’Europa propugna e favorisce (eccheccazzo, mica si può pensare di partorire sempre all’ospedale o in casa propria, metti che il nascituro prema sulla Marmolada, un reparto di ginecologi d’azione è pronto per la nascita in parete. Insomma, si tratta di progresso…).
RispondiElimina(eppure ho la non sopita sensazione che i suddetti generali fossero anzitutto incompetenti e conseguentemente criminali, mentre per gli odierni burocrati possa valere invece il contrario)
Anche il punto nascita di Gorizia è chiuso dal 2014; se non è cambiato qualcosa, le future mamme vanno a partorire in Slovenia (cosmopolitismo!!!).
Alcuni dati per ricordare le dimensioni del problema.
RispondiEliminaNegli anni 80 il numero di posti letto/abitanti in Italia era superiore a 6,5/1000.
Poi sono arrivati i tagli in nome dell' austerità dell' euro (vincolo esterno).
Nel 2015 l' Istat ci segnala che
"L’analisi negli ultimi sei anni (2007-2012) dell’indicatore relativo al numero di posti letto ordinari per abitante mostra una diminuzione da 3,8 a 3,3 posti per mille abitanti (Figura 4.1)". Questo il PDF: http://www.istat.it/it/files/2015/12/C04.pdf
Naturalmente 3,3/1000 abitanti è una media nazionale, laddove il Sud del paese mostra ancora di più la corda :
"Nel 2012 a livello regionale la dotazione più elevata di posti letto, in linea con gli standard normativi attualmente fissati, si registra nel Nord-ovest e nel Nord-est con 3,7 posti letto ogni mille abitanti e la più bassa nel Sud dell’Italia con 2,9 posti letto ogni mille abitanti (Tavola 4.5)".
Naturalmente, nella corsa alla durezza del vivere noi ci siamo distinti in Europa anche rispetto ai paesi più "virtuosi", al punto che nella classifica europea 2015 dei posti letto per abitante siamo al di sotto della media UE 28, più virtuosi di Francia e Germania:
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?approfondimento_id=5869
Questo eccesso di zelo vi ricorda qualcosa, per esempio circa la sostenibilità del nostro welfare e sistema pensionistico, così come Bagnai ci ha ripetutamente documentato ?
http://goofynomics.blogspot.it/2016/12/eugenetica-pensionista.html
Se poi sommate questi effetti con i tagli al personale medico e infermieristico, operati dalle varie manovre di stabilità (la stabilità finale sarà la rigidità assoluta, perinde ac cadaver) degli ultimi 10 anni, il risultato è quello che osserviamo, ma il peggio deve ancora arrivare. Organici di medici e infermieri sempre scoperti e carenti, ma con obbligo al mantenimento della quantità di prestazioni assegnate. Sforamenti di orari di servizio (gratis), turni ed orari poco fisiologici e per lungo tempo tollerati, nonostante le ovvie ricadute sulla qualità (stress, affaticamento, burn out....).
Vi segnalo, così di passaggio, come, in nome dei tagli che ci riavvicinino alla durezza del vivere, vi siano situazioni impensabili di riorganizzazione delle UO/Servizi/Divisioni nelle Aziende sanitarie, un tempo mai neppure immaginate. Per es. le Direzioni a scavalco di reparti per acuti tra Ospedali geograficamente distanti tar loro: es. un primario di area chirurgica svolge le sue funzioni, per alcuni anni, su tre, dico 3, Ospedali geograficamente distanti tra loro, nell' ambito di una provincia. Immaginate voi con quale risultato sulla qualità finale.
E si scopre, guarda un po' tu, che nel 2015 si è registrata una incredibile e non giustificabile impennata della mortalità (+11,3 rispetto al 2014, + 67000 decessi).
Come una guerra.
E, in effetti, e' una guerra. Noi siamo le vittime predestinate.
Ce lo chiede la BCE, ce lo chiede l' Europa.
Grazie
RispondiEliminaNon serve stare sull'altopiano per raccontare l'incredibile.
RispondiEliminaDue settimane prima di Natale, precisamente il 17 dicembre, hanno chiuso definitivamente il reparto di malattie infettive dell'ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato.
E' vero che quest'ospedale (70.000 utenti di bacino circa) costava ai tempi d'oro come l'ospedale Molinette di Torino con 110.000 utenti (175 milioni l'anno milione piu milione meno) ma sicuramente far crepare mio padre perche in rianimazione non hanno le macchine mentre se era ad "Alessandria, li si, poteva salvarsi, ci dispiace..". un controllo dei costi ed un manager efficente e non criminale poteva esser sufficiente. Ma no. Sfoltiamo i reparti e chidiamoli. ottimizziamo, risparmiamo, semplifichiamo, etc..
Peccato che il 2 gennaio al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito si è presentata una signora non proprio di origini monferrine colpita dal C... Si il meningococco quello che, dicono, non sia infettivo. Ecco.
Cosi, se ad Alessandria ancora la meningite non aveva mietuto il suo tributo, ora grazie all'austerity ce l'han portata i volontari della croce rossa.
L'iceberg si avvicina e loro danno piu potenza al motore.