Scusate, per contribuire alla comune causa europèèèa, mica qualcuno in zona Asiago può prestarmi un cembalo dal 15 al 17 sera per un concerto al Festival?
L'organizzatore ci ha messo a disposizione una spinetta, ma io ero talmente fuori di melone (erano i giorni di Servizio Pubblico, ricordate?) che non ho riflettuto sul fatto che la spinetta è a 440 e se gliela porto a 415 quando poi la ritiro su gli rompo di sicuro qualche corda.
Fatemi sapere presto, così io poi vedo se vi rimedio qualcosa (oltre alla mia eterna gratitudine).
N.b.: il programma è sugli stili europei nella musica di Handel (cantate italiane, arie inglesi, suite francesi, sonate romane, cantate spagnole), così, tanto per far capire che "più Europa" siamo noi, e non il ciarpame piddino-fascista difensore dell'eurismo. Di conseguenza, non mi serve un Taskin: un normale italiano con due otto andrebbe benissimo. Al vostro buon cuore! Io intanto penso, come al solito, a un piano B.
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Ho una tastiera Yamaha comprata tanti anni fa che simula anche il clavicembalo. Collegata ad un amplificatore fa il suo effetto, che però non credo faccia al caso suo. Comunque non posso prestargliela perché ho appena imparato a strimpellare Per Elisa: SI DO RÉ MI SOL FA MI RÉ FA MI RÉ DO MI RÉ DO SI, ecc. - che Beethoven mi perdoni -, e adesso sto massacrando She's like a rainbow: DO RÉ RÉ# FA SOL SIb, ecc – questi mi perdonano perché gli ho comprato la gran parte dei loro dischi-, e siccome sono de coccio mi ci vorrà del tempo.
RispondiEliminaHo qualche problema con lo spelling del tuo "Für Elise", ma la mia osservazione è più ampia: in un mondo in cui la maggioranza sa di Keynes quello che ne dice l'economista Giannino, può anche darsi che la maggioranza si accontenti di un sintetizzatore. Difficile trovare chi abbia fatto della verifica delle fonti uno stile di vita!
EliminaTuttavia, ora che sono in pianura penso che con questo caldo la spinetta di Roberto avrà già perso un semitono naturaliter!
Il corista a 440 Hz ce lo chiede l'Europa.
RispondiEliminaSembra un paradosso ma è davvero così!
EliminaAnche l'intonazione del LA è una vecchia storia in cui gli italiani hanno sempre cercato di "svalutare" per permettere alle voci di essere "competitive": in buona sostanza fin dal barocco col 415 per arrivare a Verdi con i 432 hertz si cercò l'intonazione ideale per permettere al canto di essere il più naturale possibile.
Per quanto wikipedia non sia sempre affidabile gran parte di questa storia è vera, a sentire i vecchi orchestrali:
http://it.wikipedia.org/wiki/432_hertz
"A livello storico, in Europa questa spinta forzosa al la a 440 Hz fu imposta alla prima conferenza internazionale organizzata dal ministro della Propaganda nazista Joseph Paul Goebbels, che la presentò come l'intonazione ufficiale germanica"
"Solamente nel 1971 l'intonazione con il La corista a 440 Hz fu riconosciuta sul piano giuridico da una delegazione nominata dal Consiglio d'Europa a cui si adeguò anche l'Italia"
E' comunque risaputo, e qui le testimonianze sono assolutamente di prima mano, che Karajan, cioè la quintessenza del virtuoso biondo e con gli occhi cerulei, amasse far suonare le orchestre addirittura a 447, fregandosene bellamente delle difficoltà delle voci ad arrivare fin lassù
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/254916.pdf
pag. 5, riga 10
...non so perchè ma mi ricorda qualcosa...
"amasse far suonare le orchestre addirittura a 447, fregandosene bellamente delle difficoltà delle voci ad arrivare fin lassù"
EliminaSe non alzi continuamente l'asticella, come faresti poi ad aver abbondante materiale di scarto dal quale effettuare la selezione dei "migliori"?
Scherzo ma non tanto, diverse persone che conosco ragionano sulla base di questo modello mentale probabilmente profondamente radicato nella nostra biologia animale, senza rendersi conto fino in fondo di cio' che implica. Sono sempre fra i "vincenti" ovviamente. Infatti negli ambiti in cui non conviene loro, cambiano registro. Sempre inconsapevolmente.
Pare che dietro ci fossero questioni di migliore resa nelle incisioni discografiche..altroché...questioni di €€€ insomma. tanto per cambiare..
EliminaEffettivamente, alzando un pochino la frequenza, il suono tende a diventare leggermente più brillante.
EliminaIn questo modo si mimetizzano un pò meglio i problemi più gravi del canale di ripresa e di quello di riproduzione.
Soprattutto quando i dischi sono Deutsche Grammophon, che la maggior parte degli appassionati di riproduzione sonora detesta nella quasi totalità, proprio per l'assenza di frequenze medie e alte di naturalezza e brillantezza decenti.
Insomma, suonano "attufati".
Il motivo potrebbe stare nel fatto che con ogni probabilità il monitor della registrazione veniva fatto con diffusori tedeschi, scuola che ha sempre privilegiato sonorità iperbrillanti, che quindi potevano spingere all'adozione di equalizzazioni troppo chiuse.
Una sonorità di partenza più chiara può aiutare a rendere quei dischi meglio accettabili, anche se in genere guadagnando da una parte, da qualche altra si deve per forza rimettere qualcosa.
Infatti, se si mette a punto l'impianto sui DG, in genere tutto il resto diventa inascoltabile.
Quanto sopra potrebbe essere visto come prova del fatto che i tedeschi sono i soliti capoccioni. Sarebbe bastato cambiare monitor e usarne di più lineari per evitare di dover sottoporre orchestrali e cantanti a quegli innalzamenti di asticella, che proprio per le maggiori difficoltà tecniche che inducono potrebbero rappresentare un ostacolo alle questioni di carattere espressivo.
Avendo qualche tempo fa provato un po' con un baritono barocco "Et in spiritu sanctu" (Credo, Hohe Messe, Bach JS) ho avuto conferma che che l'uomo se ne strafregava dell'estensione naturale delle voci (e con i baritoni il problema è spesso non il troppo sopra, ma il troppo sotto).
EliminaSì, il più europa del barocco tedesco è infinitamente migliore del tossico più europa odierno, vedere
http://www.youtube.com/watch?v=5PMjM21oV-I
Effettivamente, alzando un pochino la frequenza, il suono tende a diventare leggermente più brillante.
RispondiEliminaIn questo modo si mimetizzano un pò meglio i problemi più gravi del canale di ripresa e di quello di riproduzione.
Soprattutto quando i dischi sono Deutsche Grammophon, che la maggior parte degli appassionati di riproduzione sonora detesta nella quasi totalità, proprio per l'assenza di frequenze medie e alte di naturalezza e brillantezza decenti.
Insomma, suonano "attufati".
Il motivo potrebbe stare nel fatto che con ogni probabilità il monitor della registrazione veniva fatto con diffusori tedeschi, scuola che ha sempre privilegiato sonorità iperbrillanti, che quindi potevano spingere all'adozione di equalizzazioni troppo chiuse.
Una sonorità di partenza più chiara può aiutare a rendere quei dischi meglio accettabili, anche se in genere guadagnando da una parte, da qualche altra si deve per forza rimettere qualcosa.
Infatti, se si mette a punto l'impianto sui DG, in genere tutto il resto diventa inascoltabile.
Quanto sopra potrebbe essere visto come prova del fatto che i tedeschi sono i soliti capoccioni. Sarebbe bastato cambiare monitor e usarne di più lineari per evitare di dover sottoporre orchestrali e cantanti a quegli innalzamenti di asticella, che proprio per le maggiori difficoltà tecniche che inducono potrebbero rappresentare un ostacolo alle questioni di carattere espressivo.