Reduce dal convegno annuale di a/simmetrie, la Cernobbio dei patrioti, il convegno scientifico organizzato ogni anno dall’associazione per celebrare il compleanno di questo blog, dove 523 persone hanno ascoltato in religioso silenzio e con un’attenzione tesa e indefettibile economisti, giuristi, amministratori delegati, giornalisti, parlamentari, che con grande generosità avevano dato disponibilità a portare le loro idee nell’unico laboratorio politico libero di questo Paese (semplicemente perché finanziato dal vostro 5x1000, non da multinazionali o partecipate pubbliche), mi aggiro per eventi di territorio in cui inevitabilmente si va a parare in una liturgica laudatio della militanza a sostegno dei valori (non meglio specificati) della Lega. Ora, questo blog nasce prima della Lega Salvini (e in particolare della mia militanza In questo partito), e sopravviverebbe se decidessi di non proseguire una militanza politica attiva (dando per scontato che, siccome credo di avervi dato prova di essere uno dei pochi che apprende dalla storia, inclusa la storia dei voltagabbana, non vedo nel mio futuro una militanza diversa da questa). Ne consegue che una riflessione su che cosa si intenda in giro per l’Italia con il termine militanza è argomento che esula largamente dall’oggetto di questo blog, che invece consiste nel riflettere su cosa fare per ritrovare la nostra libertà (se pensate che l’oggetto sia un altro, forse non siete nel posto giusto). Tuttavia, siccome siamo qui anche per divertirci e per condividere le nostre esperienze umane, ci tenevo a farvi sapere che per militanza si intende la colla.
E voi direte: “ma come la colla?“.
Eh, sì, certo, la colla, quella con cui si attaccano i manifesti, perché militare, a quanto ho capito, è attaccare manifesti sperando che altri li leggano, una speranza che, sempre a quanto mi è stato dato di intuire, dispensa chi la nutre dalla curiosità di leggere che cosa è scritto in quei manifesti che è così importante attaccare (per quanto io, da influencer, visto che tecnicamente secondo l’AGCOM lo sono, potrei manifestare un certo scetticismo sull’importanza di diffondere il pensiero in modo così appiccicoso). E insomma, quando si parla di militanza, che si sia nella culla del partito, cioè nella Valle Padana, o che si sia in territori di recente conquista, e quindi ad esempio nella Val Pescara, com’è, come non è, sempre sulla colla si finisce: “Ti ricordi di quando andavamo la notte ad attaccare i manifesti con la colla?” Ora, siamo d’accordo che è meglio attaccarli con la colla che con lo sputo, e quindi, sotto questo profilo strettamente merceologico, è indubbio che la Colla esca vincitrice. È altrettanto indubbio che questa community esiste perché l’autore di questo blog ha avuto l’intuizione di radunare in un luogo fisico, analogico, delle persone che si erano conosciute in un luogo virtuale, digitale (tra l’altro, facendosi un discreto mazzo ogni anno, compreso questo e compreso il prossimo su cui già sto lavorando). Non posso quindi essere accusato di disconoscere il valore supremo delle relazioni umane, dell’impegno personale, della presenza. Fatto sta che questo epos della colla, e naturalmente del secchiello, irrinunciabile complemento d’arredo nell’estetica della militanza, mi ha un po’ rotto i coglioni. Il motivo ve lo potrete immaginare, voi che eravate in sala e che comunque siete qui. Al netto del divertissement socio-antropo (o terato) logico, questa storia della colla per noi è abbastanza un problema, perché tradurre in azioni politiche coerenti per il tramite di un partito le idee che qui ci hanno convocato non è molto immediato se quel partito è fatto di persone che attribuiscono maggior valore alla colla che a best seller come Il tramonto dell’euro o Vent’anni di sovranismo! Mi sono permesso di condividere con voi queste riflessioni, certo del fatto che quelli in cui farebbe bene leggerle non verranno mai a leggerle in questo blog che per loro non esiste, e se le leggessero non le capirebbero (vedi la sempre valida prima legge della termodidattica), perché sono sicuro che questa è anche l’esperienza dei non pochi di voi che hanno fatto la libera scelta di accostare alla genuina militanza di idee di cui questo blog è forse l’unico laboratorio su piazza una militanza politica attiva, e ogni giorno posso immaginare che siano frustrati, che si trovino impaniati… nella colla! Insomma, è solo per dire che quello che capita a voi capita anche a me, e che esorto voi a prenderla come la prendo io: con un sorriso, e con un affettuoso “Domine, dimitte illis”. Alla fine, se la strada è giusta, porterà nel posto giusto, indipendentemente dalla compagnia con cui siamo costretti a percorrerla.
Quanta verità. Mi chiedo però quanto la prevalenza della colla sulle altre materie (quella grigia in particolare) derivi in realtà dal fatto che i partiti di oggi, a differenza di quelli di ieri, non hanno oggettivamente risorse sufficienti per creare una struttura che selezioni tutti i materiali che servono all'azione politica. Se fosse così, si torna sempre a bomba sul tema del finanziamento pubblico ai partiti. Il danno che è stato fatto dal furore antipolitico post tagentopoli è stato davvero immenso: quello è stato il colpo da maestro dei nemici della democrazia. Va detto che le ragioni del sostegno a quel referendum erano grette e piccine come sempre: alcuni partiti ed esponenti politici pensavano spodestare altri e invece stavano spodestando il futuro politico di tutti quanti.
RispondiEliminaQuesto commento contiene una verità sulla mentalità dei veripolitici™️ che trascende il contesto cui è riferita. Ovunque il veropolitico™️ riesce a trasformare un potenziale miglioramento paretiano in un gioco a somma negativa.
Elimina[quote]I Sostenitori possono acquisire la qualifica di S.O.M., solo dopo aver svolto un periodo di
RispondiEliminaattività volontaria della durata di non meno di 12 (dodici) mesi.[/quote] da: https://static.legapersalvinipremier.it/files/2021-05-15%20Regolamento%20LPSP.pdf
Qualche tempo fa mi era venuto in mente di iscrivermi al partito, quindi ho letto il regolamento. Giunto all'art.5 ho letto dell'attività volontaria ed ho subito immaginato me stesso con salopette, colla e secchiello. Ho desistito.
Ma in realtà ci sono anche altre dinamiche, giudica tu se più o meno esaltanti, tipo: ricevi (o non ricevi) la SOMmanza perché sei (o non sei) della fazione del responsabile (provinciale, regionale) che è titolato a dartela… Il secchiello e la colla vanno anche bene, se chi li porta rispetta chi pensa come chi pensa rispetta chi attacca. Invece non è così per una ovvia asimmetria…
Eliminada cui si evince il secondo principio della termodidattica: se una qualsiasi colla sorreggesse e "sostenesse" la verità, non ci sarebbe bisogno di nessun blog libero. Il postulato che ne deriva è il seguente: ogni cosa che si appiccica limita la tua libertà
RispondiEliminaParlando di cartelloni... Anni fa, credo una ventina, mi rimase molto impresso il manifesto elettorale della Lega, quello con l'indiano d america. Recitava più o meno "Loro subirono l'immigrazione ora vivono nelle riserve".
RispondiEliminaA distanza di anni rappresenta un po' la situazione attuale, se si vuole stare sereni si va a vivere in qualche riserva o Ztl.
A parte la piccola parentesi secondo me la Lega deve rimanere Lega. Cioè temi di vent'anni fa erano attuali nel 2018 e lo saranno anche tra dieci anni... Cioè se si vuole continuare a vivere politicamente e non venire assorbiti da nuove "destre" bisogna evolvere si, ma mantenere l'impronta leghista... Va bene istituzionalizzarsi ma serve seguire gli ideali antichi, altrimenti si perde quella spinta propulsiva decisiva nell appoggio popolare
Forse ti farà piacere sapere che oggi a Giulianova ho citato esattamente quel manifesto.
EliminaAggiungo: chiunque trae beneficio dall’essere se stesso. Individuarsi per negazione è caratteristico di una delle più goffe e dolorose stagioni della vita, l’adolescenza.
EliminaNon lo sapevo!! Ha ragione, giustamente non si può solo dire "votateci altrimenti torna il PD" ma portare succo, ciccia, trippa...
EliminaNon deve essere facile all’interno di un partito fatto di varie correnti di pensiero (com’è giusto che sia credo) portare avanti queste idee e poi all’interno di una coalizione con altri partiti. Poi penso a tutti quelli che ad esempio vorrebbero farsi il nuovo partito di VERA sinistra per portare il cambiamento. Ma come fanno a credere di poterci riuscire
RispondiEliminaIo sono stato leghista un paio di volte , la prima anche da militante nel senso che essere leghista mi costava un po' di soldi.. sostegno alla stampa . sostegno alla radio acquisto di libri , essere sempre presente alle riunioni alle manifestazioni ect ect . Calcolai allora che " essere leghista" mi costava all'anno un paio di milioni delle " vecchie lire" come si diceva allora... e non ero nemmeno "padano" ! Anzi ritenevo il padanismo una vera stupidaggine.
RispondiEliminaMa in ogni caso io comunque non ho mai "lavorato di colla", era un servizio che facevano altri e per quello c' era abbondanza di volontari perché allora la "militanza militava" .
Io semplicemente sostenevo la lega perché quando tutti in italia e specialmente nella SUA "roma" ( la minuscole sono volute) la ritenevano una "malattia" io la vedevo come un "sintomo" che denunciava la vera "malattia" che tutti non volevano vedere.
E mi dicevo : forse qualcuno adesso la vedrà? Forse qualcuno ci metterà mano ? Tutto ovviamente inutile .
Perché la lega solo questo può fare, "denunciare i problemi" non "risolverli". Non li può risolvere per svariati motivi : non ne ha il necessario potere , non ne ha il necessario consenso , non ne ha la necessaria cultura , non ne ha gli uomini necessari sia per capire a fondo i problemi e sapere come risolverli reggendo la barra nella tempesta
Il problema della lega ( e de l'italia ) è che non si fa in tempo a denunciare il problema che subito ne arriva uno più grosso. Ah bei tempi , quelli della lira e della cattiva amministrazione di uno stato "romano" e sempre più meridionalizzato ! Nemmeno affrontato quel problema siamo caduti sudditi de l'€uropa e de l'€uro, poi è venuta la globalizzazione , l' immigrazione , l' invasione afroislamica e adesso pure la solita guerra mondiale voluta dal solito " capitalismo anglosassone ..
Si proprio bei tempi quando mi arrabbiavo solo per un rai TV modello "borgataro " e per un incompetente ed infingardo impiegato pubblico dalla dizione poco comprensibile giunto fresco fresco dalle nostre " terre calde" !
Sarà un caso, ma proprio questa notte ho sognato un qualcuno (non so chi) che mi chiedeva di riempire i muri sotto i portici della strada in cui abito di manifesti elettorali. Molto scettico sull’utilità di questa azione, affermavo che semmai i manifesti andavano appostati sulle apposite strutture che ad ogni elezione vengono montati sulle strade. Sempre scettico, chiedevo poi dove comprare la colla (le ferramente sono ormai scomparse e da umile boomer non pensavo ai vari Briko e simili). Poi mi alzo, apro il blog e trovo il post sulla colla. Forse nella mia testa qualcosa del goofy 14 mi è rimasto.
RispondiEliminaAbbiamo un illustre aneddoto... https://youtu.be/1Cjt0ki1k8E?si=skpDH-ESwVF4RvMa
RispondiElimina