mercoledì 30 aprile 2025

La durezza del vivere

...eggnente!

Mi volevo rilassare un'oretta con voi prima di una riunione, e tanto per cambiare, appena aperto il computer, scoppiano due casini, uno qui, e uno qui (e più non dimandate).

C'è tanta manovalanza da fare, con senso di responsabilità, discrezione, e amore per il Paese. Ma soprattutto, come dico ai miei ex colleghi (accademici) per cercare di spiegare com'è cambiata la mia vita: qui è come essere in un pronto soccorso! Ogni due per tre arriva qualcuno con un problema inaspettato, spesso incomprensibile nella genesi e nella gestione (tipo questi o questi, o giù di lì...), tutti caratterizzati da somma urgenza (ci mancherebbe!), con i codici verdi che si lamentano cinque volte più dei codici rossi (ma solo perché hanno cinque volte più energie per farlo, ovviamente), e con l'aggravante che in undici casi su dieci tu avevi saggiamente e discretamente avvertito l'interessato di pensarci prima! Per non parlare di quello che ti cerca per dirti una cosa che tu già sai ampiamente, e siccome ti dedichi ad altri di cui invece non conosci i problemi ti fa cercare dal collega autorevole... Quello che chiamo l'effetto "oblò della lavatrice" (quando una persona ti si affaccia anche dallo sportello della dispensa, trasformando all'istante il tuo blando apprezzamento umano e professionale in un viscerale e sordo sentimento di odiosa ripulsa...).

Ma è vita questa?

Naturalmente sì, è la nostra vita, a modo suo appassionante (non vorrei dire divertente...): è un onore essere a supporto di chi le scelte deve prenderle, ma deve necessariamente delegare ad altri i compiti istruttori o di rappresentanza, esattamente come io delego alla mia squadra, che mi sono costruito con fatica nel tempo, il compito di istruirmi certe pratiche e di tenere aggiornati certi dossier, per poter a mia volta dare risposte fondate ai livelli superiori.

Una catena di affetti che è opportuno non interrompere (semicit.)! Una caterva di rogne da sistemare di cui, quand'anche non fosse impossibile parlare per motivi di riservatezza, non sarebbe comunque possibile dare una compiuta descrizione per vincoli di tempo, perché le vicende umane non sono solo private: sono anche incredibilmente complesse e piene di dettagli

Aiutare a risolvere un problema concreto dà una soddisfazione superiore rispetto a quella, puramente narcisistica, di pubblicare sulla rivista "importante". Ci sono però dei momenti in cui ti fermi e realizzi che essersi messo a servizio degli altri significa non essere più padroni del proprio tempo, ad esempio del tempo di rispondervi o anche semplicemente di leggervi con attenzione (per non dire di leggersi un libro o di fare gli ascolti di un disco), e questo un po', inevitabilmente, lo si rimpiange. Ma poi vedi come si spendono tutti gli altri compagni di squadra (per non parlare del capo), capisci che essere coinvolto è un privilegio, e ti rimetti a testa bassa a smussare gli angoli, perché si trovino le soluzioni migliori, perché si faccia il miglior pane con la farina che si ha.

Quindi, cari amici, la spiegazione di come ho fatto il grafico dei salari reali è rimandata a più tardi, ma se me ne dimentico ricordatemela. Di salari si parlerà molto, e la maggior parte delle volte a vanvera, quindi ci terrei a darvi delle solide basi statistiche.

E ora torno alle mie tempeste in un bicchier d'acqua (o di Montepulciano), che comunque, per chi ci è coinvolto, una loro pregnanza ce l'hanno, e ogni sensibilità va rispettata.

Questa è la durezza del vivere.

17 commenti:

  1. Grazie delle sue energie profuse per il Paese... Oggi la Fusani ha parlato di semplificazione... Ok che ovviamente le loro battaglie sono sempre "di contorno" e mai sostanziali, ma di semplificazione ad esempio il sito Inps ne avrebbe bisogno... È mai entrato? Haha serve un manuale solo per fare certe operazioni, o meglio, trovare ciò che serve... Un sito facile e intuitivo servirebbe, soprattutto la classica lente di ingrandimento "cerca" non manda alla pagina che serve.. Sarebbe da organizzare meglio, sempre che non si voglia fare l interesse dei Caf, perché un sito così scoraggia l utente...
    Seconda cosa, ma Mattarella si è accorto del patto di stabilità? Salari e austerità sono conciliabili?

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  2. il lato umanitario ecumenico smussa un pò il caratteraccio tosco/abruzzese, tra il saggio ed il faceto, del Nostro. Allora non si può che augurare ad maiora, e, per le tempeste in un bicchiere d'acqua, buon vento e acque calme

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  3. Non mi sarei mai aspettato che su questo blog ci fossero link sulla “zucchina nel retto”. Sono morto dal ridere. P.s. Oggi è una bella giornata, i dati istat, vedo dai social, hanno fatto arrabbiare gli utenti di sinistra che ora le stanno provando tutte per dare l’idea che il paese sia in rovina nonostante la crescita del Pil nel primo trimestre. Sono patetici . Hanno un che di romantico, nel cercare il tragico in qualsiasi dato riguardi l’Italia. Peccato che di solito i poeti romantici, a fine carriera, decidano di fare anche una fine ‘romantica ‘. Ok, la smetto

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  4. Ekkekketz Prof, mi leggo il post sulla produzione di squilibri del 27 aprile e poi mi fermo per rileggere i post sulla liretta e, poichè lo definisce basilare, quello su produttività, salari, crisi, etc.

    Non ci impiego poco, anche perchè, durante la lettura dei sunnominati, non vuoi cliccare sul botta e risposta Bagnai - Brancaccio? e che poi non te la senti la cantata Ich will den Kreuzstab di Bach (20 minuti)? e non vuoi leggere anche la lettera del Piddino? oltre a, naturalmente, la maggior parte dei commenti di ognuno di quei post dove ho trovato, inserito da un utente, una splendida definizione dell'euro da parte di Caffè, che mi sono anche segnato.
    Tutto ciò vuol dire che mi sono fermato a riflettere e studiare 3 giorni, finendo oggi bello comodo in auto baciato dal sole aspettando per 1 ora mia figlia che si allenava.

    Ora ritorno per rimettermi al passo e ci sono 4 post nuovi....e daje a ritornare a leggere e studiare...qui non si finisce mai.

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    1. Non esistono post definitivi! 😉

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    2. Stavo cercando la definizione dell'euro di Caffè. Potrebbe aiutarmi?

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    3. Scusami (diamoci del tu), ho letto solo adesso.
      Eccola ( non ricordo, ahimè, il nick di chi la posto' in questo blog nel 2012):

      L'euro è il risultato di una strategia di lungo periodo, diretta a bloccare, ancora una volta, l'ascesa, seppur convulsa, dei ceti popolari mediante una normalizzazione di tipo moderato.

      Federico Caffè, "La solitudine del riformista", pag. 130. 1978...ripeto 1978, pensiamo solo a quanto era avanti questo genio.

      Per me, è la definizione definitiva.
      Inoltre, nella stessa ottica del nostro Ospite, per il quale sono i dettagli a fare la gioia dell'intenditore, le parole "ancora una volta" e "seppur convulsa", non servono a far capire il senso della intera definizione (che si capisce bene e si capirebbe anche omettendole), ma aprono a considerazioni storiche interessantissime.

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    4. Perdonami, non posseggo quel testo di Caffè, ma non credo che nel 1978 sia stato possibile scrivere cose simili dell’euro perché nessuno pensava a una simile assurdità, anche se con lo SME ci stavamo mettendo su quel percorso. Difficilmente il soggetto della frase di Caffè sarà stato “l’euro”. Avrebbe al massimo potuto essere “lo SME”.

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    5. Preso nota Professore, ho riportato esattamente la frase trovata in un commento di un suo post di parecchi anni fa', ma forse è stata modificata.
      Magari qualcuno ha o trova il libro e potrà chiarire.

      La definizione e le considerazioni storiche annesse mi sembrano valide comunque.

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    6. Il commento è questo, in un post che mi divertii molto a scrivere e che magari anche oggi qualcuno si diverte a leggere:

      https://goofynomics.blogspot.com/2012/03/il-fisico-e-lingegnere.html?showComment=1331060740449&m=1#c911785142381179168

      ma Giorgio DM, amico molto colto e curatore del blog Appunti:

      https://gondrano.blogspot.com/

      NON attribuisce quelle parole a Caffè. Dice invece che secondo lui (Giorgio) l’euro è una cosa che Caffè avrebbe potuto definire in quel modo (ma non l’ha mai veramente fatto).

      C’è differenza.

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    7. Si, il post è quello.
      Rileggendo la frase esattamente presa dal commento:

      "No, l'euro è il risultato di una strategia di lungo periodo diretta, come scriveva Caffè, a "bloccare ancora una volta l'ascesa, necessariamente convulsa, dei ceti popolari, mediante una normalizzazione di tipo moderato (La solitudine del riformista, p.130, 1978) ", confermo, per la mia capacità di interpretazione di un testo, che mi sarei sbagliato ancora attribuendo a Caffè la frase in questione ("come scriveva Caffè").

      Grazie per il chiarimento, sarebbe interessante sapere, da qualcuno che lo possiede, cosa c'è scritto a pag. 130 nel libro in questione.

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  5. Non si può restare indifferenti difronte a chi sacrifica la propria vita per farci assaporare un po' di serenità del vivere. Grazie.

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  6. Sembra che l'Italia abbia raggiunto un punto di equilibrio, non si guadagna un kazz (gli stipendi sono bassissimi, Monti e il PD hanno alla fine vinto anche se il frutto lo coglie Giorgia) ma in compenso c'è discretamente lavoro per quasi tutti, la situazione parrebbe aver creato uno stabile attivo con l'estero senza rivolte sociali (finché non devo fare il tagliando all'auto o la visita specialistica che poi non arrivo a fine mese). Alla lunga dove ci porterà tutto ciò?

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  7. Sembra che siano andati tutti ai matti da quando la PdC ha detto che i salari sono cresciuti...

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