Mi arriva da una persona che stimo (perché se lo merita) un messaggio caloroso, direi quasi accalorato: “Bravo prof, è una gioia ascoltarla parlare finalmente liberamente”, con uno screenshot di questa trasmissione:
…e a questo punto mi sorge una domanda: ma che avrò mai detto? Nel dubbio, mi riascolto. Se notate qualcosa di strano, fatemelo sapere…
Mi domando se l’apprezzamento non si riferisca al fatto che l’intervistatore la lascia « libero » di sviluppare un ragionamento senza rubare la parola ogni tre per due….
RispondiEliminaForse intende dire che il messaggio è molto più aperto rispetto ad anni fa (ma nemmeno molto). Magari nel tempo è migliorata anche la sua comunicazione, come è migliorata la comprensione dell'ascoltatore dato che si è compreso da che parte è stato segato il ramo.
RispondiEliminaE' anche vero che l'emittente che non conosco, mi sembra consentire un diverso registro linguistico? Del resto, non è mica il plotoncino a 3 con Lillà e compari.
Nulla di strano né di nuovo.
RispondiEliminaIl format dell'intervista singola, anche grazie all'equilibrio nella conduzione del giornalista, ha consentito un'esposizione chiara e fruibile, più delle trasmissioni scontro (più che confronto) a cui solitamente si assiste sulle reti maggiori.
Apprezzo sempre il riferimento al grande lavoro svolto da Asimmetrie, la nostra casa (cit. B. Ponti), grazie Alberto.
Lo chieda al diretto interessato 🙏 ma quando la presentano come "musicista" dice sempre cose interessanti haha
RispondiEliminauna considerazione ed una suggestione: la prima è che è un nutrimento per il cervello, soprattutto quelli annebbiati da una scarsa lucidità, ascoltare una persona che ha la fortuna di comprendere e collocare al posto giusto, e con il giusto approccio, le vicende della storia e della vita che accadono o che potrebbero avvenire; è un aiuto poco percettibile ai più, nondimeno importante ed educativo, soprattutto per le nuove generazioni; la suggestione che mi viene in mente scaturisce da un libro del compianto prof. Sandro Benedetti sul rapporto tra architettura e ritmica musicale nel 600 italiano, segnatamente tra la facciata del palazzo del tè di Mantova e la musica protobarocca, che, a detta dello studioso, legava in un intreccio fruttuoso architettura, urbanistica, musica e matematica, testimonianza del fatto che le arti ti elevano ad un livello di percezione della realtà fuori dai canoni consueti
RispondiEliminaCosa ha detto e come lo ha detto! Tutto in maniera chiara e comprensibile che mette in evidenza l'onestà intellettuale ed il desiderio di essere compreso. Concordo pienamente con il Suo estimatore.
RispondiEliminaSono saltata sulla sedia quando l'intervistatore ha affermato che 2/3 dei provvedimenti che arrivano nel Parlamento italiano sono normative UE...Ma lo dice così? Liberamente? E poi non c'erano espertiTM...
RispondiEliminaSì, l'intervistatore era in errore: la TOTALITA' degli atti aventi forza di legge deve conformarsi alle norme unionali. La sciagurata riforma del titolo V della Costituzione, votata nel 2001 dalla Sinistra e dalla Lega, ha canonizzato il principio (peraltro già deducibile dal sistema) della prevalenza delle fonti sovranazionali su quelle interne (art. 117). Non solo i regolamenti, come ricordava Alberto, sono direttamente ed immediatamente vincolanti, ma anche le decisioni della Corte di giustizia dell'Unione europea (immuni da qualunque sindacato, diversamente dai regolamenti). Il problema economico che ci affligge (tradottosi nella perdita di 500 miliardi l'anno di PIL, secondo le stime di Alberto) è la conseguenza della sovraordinazione delle fonti unionali alle nostre, in assenza di una qualche clausola di salvaguardia dell'interesse nazionale. Il declino economico, quindi, è la conseguenza di un vincolo giuridico. Gli economisti tendono a sottovalutarlo. Negli ordinamenti continentali il diritto prevale sull'economia, diversamente che in quelli di diritto comune (l'analisi economica del diritto è stata elaborata negli Stati Uniti). Siamo ancora fedeli alla (ingenua) definizione carneluttiana del diritto come lo strumento che riconduce l'economia all'etica. Una sentenza della Corte costituzionale può valere più di una finanziaria, senza doversi curare di reperire la copertura (la RGS non deve bollinare le decisioni). Buona Pasqua.
EliminaTutti discorsi già sentiti, per chi segue i sui video regolarmente, ma è sempre piacevole ascoltarli senza la modalità disturbatori in servizio permanente che si 'gode' in vari programmi tv più simili ad un pollaio che ad un consesso dove ascoltare posizioni diverse e farsi un'idea.
Elimina