Vedendo questa intervista in onda oggi, la maggior parte delle persone si saranno dette che quelle sull’esito della visita del premier a Washington fossero delle parole di circostanza abbastanza scontate, e magari pronunciate per nascondere un certo dispetto da parte di chi avrebbe preferito un fallimento dell’alleato, sperando di trarne indirettamente un tornaconto. Se leggete i commenti su YouTube, capirete bene che cosa intendo.
I commenti al video potete leggerli, la mia agenda no, quindi ve la riporto qui sotto:
(beh, ovviamente non tutta! 😉).
Sì, è come vedete: l’intervista che pensavate fosse in diretta in realtà era stata registrata prima che il premier atterrasse a Washington. In studio qualcuno diceva a mezza bocca: “Magari facciamo attenzione, perché se poi Trump impazzisce e la visita è un disastro…”. E io, con la mia consueta e connaturata sicumera: “No, la visita non sarà un disastro: state tranquilli, le cose hanno una certa tendenza ad andare come dico io!”, e poi in intervista ho detto quello che sarebbe successo, e che in effetti è successo. Leggendo la rassegna stampa di questa mattina, mi sono poi reso conto che il comune sentire era in effetti quell’altro: il nome dei commentatori secondo cui Trump è un pazzo imprevedibile e la Meloni una sprovveduta è Legione!
Quello che è successo, però è un’altra cosa. Dopo anni in cui il PD ci ha raccontato a reti unificate che avevamo bisogno di farci prestare credibilità dall’Europa, rimosso il PD (che era il problema) a seguito di una catena di eventi che qui avevamo descritto, è l’Italia a prestare all’Europa la propria credibilità. In questo momento devo confrontarmi con legioni di puntacazzisti che, armati di un affilato temperino, mi fanno osservare, non senza una qualche plausibilità, che “però Meloni non ha detto la U-parola o la P-parola”, o magari, peggio ancora, che “però sul [outlet di qualche pezzo di merda] è scritto che Meloni…”.
Del fatto che sia l’Italia per una volta a prendere almeno simbolicamente (ma direi anche abbastanza sostanzialmente) la leadership del blocco regionale cui apparteniamo, e che questo, insieme all’upgrading del debito pubblico, sia un evento cui nella nostra vita biologica non abbiamo mai assistito, né ci aspettavamo di assistere, si tace.
Certo, sono assolutamente d’accordo, del giudizio dei mercati dovremmo in realtà fottercene (se fossimo in condizioni di farlo), anche considerando il fatto che, come vi ho insegnato io e non altri, il debito pubblico tutto sommato non è l’elemento diagnostico più rilevante sulla salute di un’economia (anche se è l’unico che la governance europea scruta ansiosa). Se non sbaglio, negli ultimi post stiamo parlando proprio di questo, no? Non vorrete mica venirmi a insegnare quello che so come un Gilberto Trombetta qualsiasi!? 😂
Guardo certi atteggiamenti con nostalgia, perché mi rendo conto che una volta erano anche i miei.
Nel frattempo ho imparato a vedere le cose anche da altre prospettive. Certo che l’obiettivo deve essere quello di svincolarsi dal progetto europeo. Ma chi ci è riuscito finora? Solo chi a questo progetto aveva prestato la lingua franca e soprattutto in questo progetto si era insediato in posizione di forte leadership. Gli inglesi se ne sono andati da Bruxelles, perché erano a Bruxelles. Noi, grazie al PD, a Bruxelles sostanzialmente non ci siamo mai stati se non passivi, subalterni, irrilevanti.
Farsi rispettare, piaccia o meno, è comunque un primo passo.
Ogni stagione della vita ha le sue semine e i suoi raccolti. Dalla mia stagione di puntacazzismo porto con me, come raccolto, il ricordo di chi ha avuto l’intelligenza di sopportare la mia supponenza e ascoltare il mio messaggio. E anche se, come è ovvio, la mia ammirazione, la mia riconoscenza e la mia lealtà vanno a chi ha spinto il proprio coraggio intellettuale fino a prendersi il rischio di coinvolgermi (perché era un rischio: i docenti universitari in politica raramente fanno una riuscita decente!), non per questo mi dimentico o sottovaluto anche gli altri, o meglio l’altra (per inciso, in questa rara foto d’epoca trovate anche gli unici due parlamentari sensibilmente e attivamente appassionati di musica barocca - ma all’epoca non lo sapevo)!
È stata quindi una previsione facile, quella di ieri, e ci tenevo a condividerla con voi, perché so che vi fa piacere essere in un luogo in cui trovate oggi quello che succederà domani, anche quando domani è oggi, e oggi… era ieri!
(…
Se da una parte sono felice del fatto che la Meloni dialoghi con gli Stati Uniti, mi preoccupa il fatto che la Germania, la responsabile maggiore degli squilibri, non abbia il medesimo approccio.Il rischio è che la destra arginerà i danni ma, in mancanza di un atteggiamento collaborativo della Germania, ce ne saranno comunque tantissimi(se anche i dazi USA colpissero solo la Germania e i paesi refrattari al dialogo, questi colpirebbero indirettamente anche l’Italia, legata economicamente al nord Europa). In sostanza, mi sentirei più tranquillo se la Germania realizzasse di non avere un peso geopolitico tale da poter sfidare gli USA, poiché questo implicherebbe una politica maggiormente collaborativa. Ecco, forse un vantaggio di essere “piccoli” è quello di non fare il passo più lungo della gamba senza valutare i rischi delle proprie azioni. P.s. Non sono neanche sicuro dell’ipotesi di dialoghi sotto banco poiché, se vuoi dialogare con qualcuno, non lo demonizzi. Mi risulta difficile pensare che i rappresentanti di governi che abbiano offeso Trump più volte abbiano modo di dialogare con la sua amministrazione
RispondiEliminaMa quelli che oggi sono così preoccupati per i disastri che potrebbero fare i dazi, dove erano quando siamo entrati in un sistema che ci ha inflitto un cambio strutturalmente sopravvalutato? La domanda che ci dovremmo porre è questa.
EliminaÈ sicuramente una domanda interessante: in generale, Trump è servito a trovare un nemico esterno, che giustifichi i problemi interni. Ora le classi dominanti potranno giustificare tutto dicendo che la colpa è di Trump. È il solito giochetto: si trova qualcuno a cui addossare i problemi interni, cosicché nessuno si ponga il problema di analizzare la complessità del reale.
EliminaMa allora, visto che lo sai, perché non fai almeno tu un piccolo sforzo per uscire da questa narrazione?
EliminaPlatone avrebbe parlato di dialogo tra parti dell’anima… oggi si chiama multitasking da tastiera..😉
EliminaAlberto, hai sicuramente ragione: diciamo che bisogna evitare di farsi prendere dall’ansia. In un certo senso, mi sono reso conto che la stampa ha una comunicazione ansiogena: danno sempre l’idea che tutto collassi ogniqualvolta accade un evento sfavorevole. Questa comunicazione, in termini tecnici, si chiama “retorica del salto nel vuoto”, ossia l’idea che l’abbandono dello status quo sia un “salto nel vuoto”, mai preferibile allo status quo attuale. È una retorica con cui i monarchici attaccavano i repubblicani, al referendum, dicendo che l’abbandono della monarchia sarebbe stato un “salto nel vuoto”. Il problema di questa retorica, che è usata da noi per quanto riguarda l’abbandono dell’euro, è che non tiene conto del fatto che, se le persone vogliono fare il salto nel vuoto, molto probabilmente lo status quo è disfunzionale. In generale, la retorica del salto nel vuoto è molto più reazionaria di quanto sembri
EliminaAlberto, mi sono ricordato della discussione che abbiamo avuto qui quando sono usciti gli ultimi gli ultimi indici pmi flash dell’eurozona. Non sono ancora in vigore i dazi per noi e l’indice pmi composito flash di aprile dell’eurozona è di 50,1 , ossia stagnazione( 49,7 servizi e 51,2 manifatturiero). Con questi dati, anche senza dazi, siamo veramente in una situazione tragica! Certo, sono dati che devono essere confermati ai primi di maggio ma sono molto preoccupanti! In sostanza, se si continua così, forse non ci sarà neanche bisogno dei dazi per avere una piccola recessione nell’eurozona!
EliminaMa tu lo sai che cos'è l'indice PMI?
EliminaYes. È un sondaggio mensile per valutare l’ andamento degli ordini, scorte e produzione per le piccole medie imprese, da cui l’acronimo pmi.In questo caso, ciò che mi ha spinto a scriverle è il fatto che gli indici pmi europei sono molto ma molto preoccupanti, poiché sono poco al di sopra della stagnazione (50,1). Io, che ho investito nei mercati finanziari, li leggo ogni mese anche perché danno un quadro approssimativo sul modo in cui si evolverà il Pil . Volevo semplicemente dirle che aveva ragione: se i dati sono questi, non ci sarà bisogno dei dazi poiché la situazione non è ottimale anche senza i dazi.
EliminaEcco, quindi non lo sai e non passi neanche un po’ di tempo su Google. Attento a dove metti i soldi! Peraltro, io ho detto un’altra cosa.
EliminaCiò che lei ha detto è che il cambio sopravvalutato ha avuto effetti disastrosi sull’economia, effetti minimamente paragonabili a quelli che potrebbero avere i dazi, ne consegue che ha poco senso preoccuparsi per i dazi se non ci si è preoccupati quando, entrando nell’euro, il cambio si è sopravvalutato.
EliminaComunque, se avessi usato google, sarei stato scorretto: ho dato la definizione che ricordo. Usando google e riportando ciò che dice, avrei dato una definizione più precisa, ma meno coerente con ciò che so e quindi falsata. Dovrebbe invece apprezzare il fatto che non abbia usato google..
EliminaSe i giornali dicono bene quindi Trump dovrebbe venire a Roma e instaurare qui un dialogo con l'Eu... Di questo nessuno parla... Non a Parigi o a Bruxelles... Bensì a Roma... È una bella vittoria...
RispondiEliminaMa i piddini strepitano e vorrebbero Meloni che bacchetta Trump, in stile Macron... Non hanno mai brillato d intelligenza, si sa.
Nella sua intervista ha parlato di casse previdenziali... Io metterei una legge che obblighi i fondi italiani a mettere ad esempio x% in titoli Italiani... Andremmo a ricavare qualche miliardo o se va male qualche milione ma che almeno "rimane qui" detta grezzamente e non nei soliti fondi black rock e titoli usa
Io son contento e gaudio di leggere queste pagine ormai da tanti anni. Ma non é stato facile, insomma, sapere le cose prima ti fa sembrare e additare come complottista(reazione umana credo, 10 anni fà parlare del cambio artificialmente rivalutato creava sincopi). Comunque se posso sapere le cose devo ringraziare Monti e la CNN.
RispondiEliminaIo ho più volte ringraziato Monti in aula. È tutto negli stenografici!
EliminaAdoro questo superamento del concetto di destra e sinistra utilizzando didatticamente concetti di destra e di sinistra. E' un po' come spiegare la curvatura dello spazio utilizzando una tovaglia sollevata dal tavolo e tenuta tesa per ogni angolo da 4 mani in cui si fa scivolare al suo interno un oggetto tondo solido....affascinante.
RispondiEliminaÈ tutto relativo (generalmente)
EliminaPost commovente e umano. E per ciò che riguarda l'on. Meloni bisogna riconoscere che è il miglior presidente del consiglio che l'Italia ha avuto dall'epoca di Craxi. E a quei vermi della pseudo sinistra dà un enorme fastidio. PS Perché si diverte a prendere sempre a pedate il povero barboncino G. Trombetta (cit. "Un'ottima annata") ?
RispondiEliminale facce e i sorrisini ammiccanti della giornalista, molto professionale tra l'altro, non devono aver aiutato la concentrazione :) e invece brillante ed esplicativo come al solito; sulla Meloni ho già detto: abbiamo una simpaticona di qualità come premier, potrebbe far finire le guerre in pochi summit
RispondiEliminaDue considerazioni. La prima è che un altro modo per raggiungere l'obiettivo di svincolarsi dal progetto UE, potrebbe essere quello di espungervi la Germania. Forse è più facile indurre la Germania a fare come il Regno Unito, facendo leva su AFD, prevedibilmente la prossima vincitrice delle elezioni là. Da soli, con la loro monetona, finirebbero per suicidarsi perseguendo testardamente le loro politiche colbertiste.
RispondiEliminaSeconda considerazione: se l'Europa non mette a sua volta dazi alla Cina, sarà invasa da merci cinesi che non trovano più sbocco in USA. Il che distruggerebbe la residua industria locale anche perché gli USA, per non essere aggirati dai cinesi via Europa, saranno costretti a mettere dazi agli europei. Cosa cavolo è andata a fare in Cina la VdL?
Però trumpino ci ha pizzicato sul fatto che in Italia, abbiamo tassazione maggiore rispetto ad altri paesi UE su prodotti acquistati digitalmente se non sbaglio, quel passaggio non l'ho gradito molto... ( anche perché immagino sia stata messa per difendere gli esercenti che vendono in luoghi "fisici" )
RispondiEliminaGrande! Nella foto con Giorgia Meloni c’è anche Andrea De Priamo, caro amico di gioventù col quale condividevo la passione per il basket (USSA Olimpia). Tra l’altro da sempre attivista nel quartiere dove sono nato e cresciuto, il Giuliano Dalmata, e ora senatore. Lo so non c’entra una cippa…👋
RispondiEliminaLudovico,
EliminaAnche se non c'entra una cippa, mi fa sempre piacere ricordare il mio percorso di sportivo e quindi ricordo una partita del Campionato Cadetti contro l'USSA Olimpia Spinaceto, anno 1976, al campo all'aperto del centro Tre Fontane all'Eur, con un panchina per voi il mitico Professor Pinto, (pioniere storico del basket a Roma), risultato: vittoria facile per noi cadetti del Banco di Roma.
Non so se tu giocavi in quegli anni lì, comunque, questo è il mio ricordo.
Mai avuti dubbi sul fatto che l'incontro sarebbe stato positivo. Perché solo un imbecille avrebbe potuto mandarlo storto date le premesse e la Meloni non è una imbecille. Ha un'autostrada davanti e, se non si fa prendere la mano (come sta facendo), andranno prima per campi quelli che cercano di tenerne il passo su strade ben più tortuose, in Italia e in Europa.
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