sabato 11 gennaio 2025

Punturini ‘ndernescional

(… titolo ripreso dal noto saggio di Pino Aprile…)

Un amico “che io ci ho molto rispetto” mi segnala questo pregiato articolo del Völkischer Beobachter salmonato ‘ndernescional, dal titolo “A time for truth and reconciliation”. Mi sento anch’io di caldeggiarne la lettura. Confesso però che nonostante ne condivida il contenuto (e posso dimostrarlo, e lo dimostrerò) la mia prima reazione, fin dalla lettura del titolo, non è stata di assoluto e totale entusiasmo.

Intendiamoci: alcuni aspetti analitici dell’articolo, e in particolare la lettura del 2016 come anno di svolta in senso repressivo nella gestione di Internet, sono da me totalmente condivisi, sono cose che mi sentite dire da tempo, ma proprio per questo il vederle adesso spiattellate come ponzose e profonde analisi da un outlet così “autorevole“ più che inorgoglirmi mi fa incazzare. Come pure dovrebbe inorgoglirmi, ma invece mi fa incazzare, il richiamo alla Commissione per la verità e per la riconciliazione. Alzi la mano chi si ricorda questo (scritto mentre la Grecia veniva macellata, cosa di cui non abbiamo evidenza che l’intellettuale di turno si crucciasse)!

Si riconferma che nihil est in intellectuals quod prius non fuerit in Goofynomics, ma non vorrei che questa venisse presa per vanagloria. Sicuramente un po’ lo è, non mi attardo ad escluderlo, ma il motivo per cui il fatto che venga condivisa un’esigenza di metodo che avevo espresso 10 anni fa mi innervosisce, anziché sollevarmi o inorgoglirmi, non ha nulla a che vedere con la rivendicazione di un primato intellettuale, di una particolare originalità o tempestività. Io sono stato scolarizzato nel XX secolo e in Italia, quindi io so che dopo Omero chiunque pretenda di dire una cosa originale è sostanzialmente un illetterato.

In altre parole, quello che mi infastidisce di questo richiamo all’esperienza sudafricana (quella della Commissione sulla verità e sulla riconciliazione, dei cui risultati, a dire il vero, non vi saprei tracciare un bilancio storico), non è che venga dopo il mio (e chi sono io per pretendere di essere ascoltato?), ma sono i motivi che sottendono ad esso, e questi motivi mi infastidiscono non perché siano di per sé non condivisibili (ricordo che faccio parte di una commissione di inchiesta sul fenomeno del COVID-19, quindi ovviamente mi interessa vederci chiaro su questo fenomeno!), ma perché preludono a un inevitabile fallimento.

Che dal 2016 fosse all’opera un DISC (Distributed Idea Suppression Complex) ce ne eravamo un pochino accorti anche noi, e ne avevamo anche parlato, mettendo in guardia, pensa tu!, proprio quella sinistra che oggi piange sul latte da lei versato!

Tuttavia, invece di apprendere le lezioni della storia, la sinistra (perché il Völkischer Beobachter salmonato ‘ndernescional è un outlet di sinistra) continua a non fare i conti con alcuni caposaldi della cultura occidentale, quali la logica aristotelica e la geografia astronomica. Da quest’ultima ci deriva, in particolare, quello strumento che tendiamo a considerare banale, a dare per scontato (nonostante che la sua storia dimostri che non lo è affatto), ma che è tutt’oggi essenziale per dirimere controversie di vario tipo, e anche per attribuire ad analisi della più svariata natura il corretto valore: il calendario.

Eh sì!

Perché a leggere il contributo dell’illustre e autorevole autore non si può sfuggire alla sensazione che secondo lui “la strage e il grande scempio che fece i social colorati in rosso“ sia stata quella che qui, per non farci tirare giù dagli amici suoi (perché l’autore si propone come un pezzo della soluzione, ma il suo curriculum ce lo segnala come pezzo del problema), abbiamo deciso di chiamare metaforicamente la “punturina”, cioè la gestione ideologicamente orientata, e quindi inefficiente, della pandemia.

Ma allora come si spiega che il DISC sia attivo dal 2016, cioè da quattro anni prima che il noto fenomeno epidemiologico si manifestasse? In altre parole, una chiamata alla verità come strada maestra verso quella riconciliazione di cui tutti avvertiamo l’urgente bisogno, per essere o almeno sembrare non dico efficace (perché pur aderendo intellettualmente a questa istanza mi rendo conto del fatto che politicamente sia impraticabile), ma credibile, dovrebbe dimostrare di avere colto quali siano le contraddizioni fondamentali che hanno portato all’egemonia della menzogna, quelle che preesistevano all’eruzione del fenomeno sanitario, e che, non dobbiamo nascondercelo (pensate allo Pfizergate), ne hanno condizionato le modalità di gestione. Ma sotto questo profilo, il pregiato contributo del pezzo del problema è abbastanza deficitario: il problema è il debito pubblico (leggere per credere!) e le bolle immobiliari, con una tanto elegante quanto eloquente saldatura dei punturini ‘ndernescional ai Giannini (intesi come plurale di Giannino) ‘ndernescional.

Quello su cui abbiamo bisogno non di sapere, perché la sappiamo, ma di dirci apertamente la verità non è se nel XXI secolo da qualche parte si stiano studiando o producendo armi batteriologiche (quando ho fatto il militare nel 1989 la difesa anti-NBC era nel programma dei corsi AUC! Nel frattempo, la sigla è diventata CBRN, ma sempre di quella roba si tratta). No, di questo credo che ci interessi il giusto, anche perché non è un argomento così sorprendentemente nuovo. Sarebbe, sarà, più utile fare un’operazione di verità sulla terza globalizzazione e sulle sue dinamiche.

Questo non possiamo aspettarcelo, ovviamente, da chi su queste dinamiche prospera, il che però non rende inutile il suo contributo, tutt’altro! Vi esorto continuamente a utilizzare la forza dell’avversario, e quindi un contributo come questo può esserci molto utile dialetticamente, se però ci ricordiamo che il suo autore non è uno di noi, non è un nostro amico, anche se, per motivi in fondo estemporanei, sembra desiderare quello che tutti noi desideriamo: è e resta un nostro avversario. Questo suo (secondo) coming out quindi è utile, anzi utilissimo, ma dobbiamo ricordarci di inserire il nostro desiderio di avere una parola di verità sulla gestione della pandemia (da lui condiviso), nel contesto di una aspirazione più ampia (da lui non condivisa): quella di avere una parola di verità sulla organizzazione dei nostri rapporti sociali di produzione, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che in questo compito il Völkischer Beobachter salmonato ‘ndernescional non può aiutarci, se non nella limitata misura in cui, come avevamo pronosticato, le politiche che ha sempre sostenuto allo scopo di ridurre la nostra fetta di torta alla fine abbiano ridotto anche la sua fetta di torta (quella destinata alla rendita finanziaria, cioè ai suoi azionisti di riferimento) perché hanno fatto collassare la torta.

Non leggete quindi questo intervento come un’esortazione alla schizzinosità, come la versione di destra di quelli che volevano “l’uscita da sinistra“, anzi! È una cosa profondamente di destra: un richiamo al senso critico, quella cosa che la sinistra ha deciso di mettere in soffitta, crimine contro l’umanità per il quale merita di scomparire, e scomparirà.

Statemi bene e ovviamente long 🍿!

50 commenti:

  1. Un’altra conferma che né LVI né gli altri, che ora si prostrano penitenti, sono la soluzione dei problemi; perché loro ne sono le cause originarie. Buona, eventuale, ciaspolata. 💪🏼👋🏼

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  2. MAI: Timeo 'ndernationales et dona ferentes!

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  3. Mi sono riletto l'articolo sulla terza globalizzazione, denso e ricco di spunti. Ma devo dire che mi ha colpito un passaggio:
    "tutti sapete che quando il nostro capitalismo ha voluto comprare all'estero, gli sono state opposte barriere invalicabili, e tutti ormai vedete che invece il nostro paese è in svendita...)"
    Purtroppo non posso fare a meno di notare il fatto che questo governo è rimasto in linea coi precedenti, o forse pure peggio, rispetto al percorso di "svendita" degli asset strategici. A partire dalla rete di telecomunicazioni svenduta ad un fondo americano presieduto da un ex generale, poi le centrali energetiche dismesse svendute a Blackrock, e infine arriviamo all'appalto a Musk della cybersicurezza, proprio in ossequio al fenomeno dell'accondiscendenza al potere, ormai assoluto, della finanza (straniera).
    Insomma, al di là dei proclemi "sovranisti", il governo Meloni di "sovranista" o "sovrano" mi sembra avere molto poco.
    Riconosco senz'altro alla Meloni la capacità di trattare coi potenti di turno, ma siamo sempre lì: è un trattare da colonizzati. Ci siamo illusi di poterci decolonizzare, ma l'illusione è durata poco.
    Come ha fatto osservare qualcuno, l'essere accondiscendenti col nuovo potere (la scelta di Musk per la cybersicurezza al posto del progetto europeo mi pare un segno evidente che la Meloni si candidi a diventare partner primario di Trump e degli USA in una Europa prossima ventura senza più UE) ci porterà almeno il vantaggio di ritrovare una moneta sovrana? Sa com'è, si dice che gli americani inseguano solo il tornaconto loro, lasciando niente agli altri.

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    1. Ma tu sei proprio sicuro sicuro che prima di questo governo la rete telefonica italiana fosse saldamente mani italiane? Dopodiché, va bene tutto, ma la narrazione di Repubblica sui rapporti fra Meloni e Musk me la risparmierei. Non è da oggi che scopriamo di essere una colonia, non abbiamo bisogno di analisi stile Novella 2000 per rendercene conto, se avete creduto di essere liberi (voi) non prendetevela con me. Qui il problema è riuscire a metabolizzare quella cosa che la sinistra non ha metabolizzato ed ha anzi ha rimosso con un’operazione intrinsecamente truffaldina: la sconfitta nell’ultima guerra. È questa sconfitta a definire il perimetro, non la mitologia delle Trente glorieuses.

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  4. off topic: ma 'ndernescional è un omaggio al mitico 'mbuti di Guzzanti (figlio)?

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    1. Vedi che ho fatto bene ad archiviarti? Scrivo le cose e non le leggi!

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    2. Mi potresti disarchiviare, per favore. Ma solo perché Whazzap di solito lo uso per mandarti qualche aggiornamento che trovo in giro su temi importanti (tipo uno recente sulla tokenizzazione)

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    3. PS: ne deduco (dall'archiviazione intendo) che mi consideri parte della community e che, di conseguenza, posso considerarmi augurato (e non ti augurerò) per le varie festività.

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    4. Non credo che tu faccia parte della community, perché in tutta evidenza non hai capito come funziono! 😂

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    5. Il numero di giorni prima di essere disarchiviato segue una legge matematica molto semplice: 2^n, dove n è il numero di volte in cui mi viene direttamente o indirettamente chiesto! 😇

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  5. Il suo richiamo al "senso critico" è quanto mai opportuno e necessario in questa fase, alla luce del vero e proprio conflitto che si profila tra le due sponde dell'Oceano, non solo nel campo della libertà di espressione e informazione (primo emendamento), ma anche sul terreno della democrazia e del rispetto del voto popolare.
    I gravi avvenimenti della Romania e le prossime elezioni in Germania (vedi la dichiarazione del solito Breton, sotto) potrebbero segnare uno storico grave punto di possibile frattura dell'Occidente, se l'Unione Europea dovesse scivolare verso violazioni inconcepibili dello stato di diritto e delle Costituzioni democratiche.
    Gli organi di informazione mainstream hanno di fatto cancellato la Romania dal continente e non si ode una parola in TV, né si legge una riga sui giornali.
    Questo ci segnala la potenza di fuoco del sistema e ci deve indurre alla prudenza, ma anche alla determinazione di non lasciare cadere nell'oblio il destino di un popolo.

    https://www.radioradio.it/2025/01/breton-minaccia-il-romania-bis-faremo-lo-stesso-in-germania/

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  6. L’articolo qui commentato mi ha dato molto fastidio in quanto esprime il desiderio dei carnefici di far pace con le vittime. Di più non ci si può aspettare se, come spiega Alberto, le classi sociali non vengono anch’esse “ri-conciliate” in modo onesto (cioè con diversa distribuzione del valore aggiunto).

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    1. Il dato positivo è che i carnefici avvertono un desiderio simile solo quando sono in forte difficoltà o si sentono in pericolo.

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    2. ...anche se questo specifico "carnefice" non credo si senta particolarmente in difficoltà o in pericolo. Non c'è l'interesse a capire "quali siano le contraddizioni fondamentali che hanno portato all’egemonia della menzogna" e, quindi, il nuovo atteggiamento di cui si fa promotore è carente e forse anche pericoloso, sono d'accordo con la tesi del post. Ma non ci vedo nemmeno il timore di difficoltà e di pericoli, forse proprio in mancanza di quell'interesse a capire. E, se dovessi dire, credo che sia un disinteresse sincero, in lui e in altri come lui, non fosse altro che per la solita questione che nessuno capirà mai quello che non ha vantaggio a capire, dal momento che si propone tra i nuovi divisori della torta dopo essere stato già tra i favoriti della divisione precedente (che è il motivo per cui lo si appellava "carnefice", no?).

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    3. Sì, probabilmente hai ragione tu…

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  7. Se chi ha cercato di fotterti poi invoca "un colpo di spugna" non solo lo fa perché non vuole prendersene la responsabilità ma anche perché , ottenuto "l' oblio", spera di riuscirci meglio "la prossima volta".

    E definire "le responsibilità" di cose sbagliate ( se non addirittura vili ed orribili) più che ad una rivalsa "punitiva " serve soprattutto a rendere più difficile una " prossima volta" e ciò soprattutto quando la sopraffazione è avvenuta usando "vesti istituzionali " e la scusa del "bene comune".

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    1. Beh, per essere onesti, chiedere la verità non equivale a invocare un colpo di spugna, e chiedere riconciliazione non equivale a negare responsabilità. Diciamo che qui generalmente cerchiamo di avere un lessico lievemente più ricco della media.

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    2. Ovviamente mi riferivo al senso de l' articolo qui citato. Non è certamente Lei ( e tantomeno Borghi) accusabile di chiedere " un colpo di spugna" ( sebbene qualche " cinefilo" leghista ...😎)

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  8. Non avevo visto l' articolo da lei segnalato, ma facendo zapping questa mattina ho visto quest' altro ( posto link sotto ) e ho pensato : eccalla', se non li puoi sconfiggere fatteli amici ( aka riconciliazzzzione ).
    https://tg24.sky.it/mondo/video/2025/01/10/obama-trump-funerali-jimmy-carter

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  9. La “narrazione “ mainstream prevede la demonizzazione dell’avversario politico ed economico. Sono sempre stupito di come Matteo Salvini venga considerato dai molti miei conoscenti come il male sulla base immagino di un’idea maturata dalla lettura dei titoli dei giornali e dal conformismo insito nella mediocre natura umana. Esempi: il Nuovo Codice della Strada, i ritardi sui treni che nonostante l’evidenza dei mancati investimenti pubblici degli ultimi 20 anni gli vengono attribuiti: ~Il peggiore ministro dei trasporti di sempre_.
    Poi AFD dipinta come la Lega di Estrema Destra, e finanche NeoNazista. Mi chiedo se i quotidiani abbiano pubblicato integralmente l’intervista di Musk alla loro leader, da cui si desumono invece molte idee solo di buon senso. Su Anteprima.news di venerdì la trascrizione integrale, altrimenti sul mio FB o Telegram

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    1. La domanda quindi dovrebbe essere : perché tanta compatta e malevola "narrazione" contro Salvini ?
      Anche qui dovrebbe valere se non il "primo principio della termodidattica" almeno il buon senso di sospettare che quando c'è un "coro organizzato" ci deve essere di sicuro un "direttore" e uno "spartito".

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    2. La risposta alla tua domanda ce l’hai davanti agli occhi.

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  10. Scomparirà perché in tutta evidenza continua a non voler capire.
    Senza strumenti non gli resta altro che l’ #HastatoSalviniMeloniTrumpMusk, (che ringraziano) che rompono treni, schiacciano formiche, molestano donne e spiano l’universo.
    Ma dove caxxo vogliono andare (semicit.)?

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  11. Prof, Thiel, il suo caro amico Elonio e la crew della PayPal Mafia della quale é il padrino hanno adesso un proprio manifesto.

    A scriverlo é stato il miliardario della Silicon Valley Marc Andreessen, che sta facendo headhunting per il nuovo dipartimento di Musk sotto l'amministrazione Trump, il DOGE.

    Importante leggere questo manifesto del tecno-ottimismo, per capire spirito, principi e numi tutelari ideologici della gang.
    Ecco qua una carrellata dei padri nobili: Hayek, von Mises, Kurzweil, Russell, Ricardo, Smith (Adam), Marinetti (Filippo Tommaso), von Neumann, Milton Friedman, Nick Land, Pareto.
    Cambiano i pupari ma l'ideologia é sempre quella: il peggio dell'elitismo e dell'estremismo di mercato, con quel richiamo a Marinetti abbinato alla condanna del principio di precauzione che sinceramente fa tremare viste le potenzialità attuali della tecnica. Almeno quegli altri mettevano in piedi commissioni etiche, che ci credessero o meno.

    Ci battevamo contro il "neoliberismo" e questi hanno già inalberato il "tecno-libertarismo". Se permette l'eccesso di dramma, viene in mente l'Apocalisse: sorgerà dal mare una bestia con sette teste e dieci corna e sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. La Bestia é sempre quella, cambiano solo i titoli. Questa é l'ultima incarnazione (speriamo anche nel senso di finale) del darwinismo sociale di mercato tipico del mondo anglosassone, che sarà utilizzato dalla potenza egemone in declino per riaffermare il suo ruolo.
    Più a destra economica di così c'è solo l'anarco-capitalismo di Rothbard, ma quello ce lo teniamo per l'eventuale mondo alla Mad Max che gli americani potrebbero creare nel tentativo di rimanere egemoni.

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    1. Scusa tanto, eh! Ma quando mi insegnate qualcosa, io vi ringrazio. Quando credete di insegnarmi qualcosa un po' di meno, anche perché io con voi ho sempre avuto un rapporto onesto. Che cosa vi sto ripetendo da tempo, direi da subito? Che Elonio (e Donaldo) non è "uno di noi"! Il dettaglio mi interessa il giusto: la cosa di Marinetti non la sapevo, è carina (grazie!), ma non è poi determinante per consentire a me e a chi voglia capirlo di capire che un grande capitalista non è né un dipendente né un piccolo o medio o micro imprenditore.

      Sposterei la vostra attenzione su un altro aspetto: purtroppo, ogni tanto bisogna adottare narrazioni disoneste. Laggente non accettano che la vita sia perenne conflitto, laggente sono stanchi (poverini), e quindi (?) devi dirgli che "amo svortato", che siamo a un turning point DE-CI-SI-VO (tanto quanto lo è l'articolo di Ben Shapiro sul Chatanooga Journal of Applied Epidemiology, "che dice delle cose assolutamente determinanti, tali che dopo nulla sarà più come prima..." chiaro, no?). Ora: come vi ho sempre detto, qui siamo di fronte a una asimmetria che gioca, tanto per cambiare, a nostro svantaggio: è chiaro che la vittoria di Rimba il leone sarebbe stato un disastro, ma questo non significa che la vittoria di Donaldo sia "la fine della storia", con tanto di happy ending per noi. Trattasi semplicemente di evitamento (anche in senso tecnico, per i tecnici del settore) di un disastro!

      Dopo di che è chiaro che ci sono vari livelli di discorso. Per il pubblico della cloaca nera, in cui sversano varie fecce, è chiaro che la narrazione palingenetica va benissimo, consolida l'onda (di merda) e rafforza il morale della truppa. Qui siete pubblico "premium" e quindi con voi posso tranquillamente parlare chiaro. Vi ricordate chi ci ha proposto il mito della fine della storia, no? Vi sembra un nostro amico? Quindi, se da un lato ha assolutamente un senso sfruttare la forza dell'avversario, inclusa quella delle sue metafore e dei suoi meccanismi narrativi, dall'altro dobbiamo stare attenti a trovare il giusto equilibrio fra mantenere viva la tensione ideale della nostra constituency da un lato, e costruirle delle gigantesche delusioni dall'altro. Trattasi, su un piano strutturale, di quanto accade quotidianamente su un piano molto più estemporaneo quando vi vedo, poverini, delusi da persone che a me ictu oculi erano apparsi fin dall'inizio dei perfetti coglioni! La domanda è: quanto è pio sottrarvi alle vostre illusioni? Qualche volta l'ho fatto, perché era assolutamente necessario, ma da quando sono in politica preferisco lasciare che le persone sbattano la testa, piuttosto che avvertirle per tempo. Si passa per menagrami, per invidiosi, per gelosi, per pessimisti, ecc.: tutte emozioni negative.

      Viva le emozioni positive, e viva il valore pedagogico del prenderlo in tasca (purché tocchi a voi...)!

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    2. Prof si figuri se posso e voglio insegnarle qualcosa in questo campo. La leggo da troppo tempo e la chiamo prof anziché col più appropriato Onorevole per la funzione didattica che ha avuto su di me. Credo ad esempio di aver concettualizzato che non esiste pace, ma solo momenti di tregua tra uno scontro e il successivo, proprio su questo blog, giusto per citare un concetto che ha richiamato.
      Poi posso essere non sempre d'accordissimo con lei, ma di sicuro sbaglio io.

      L'articolo l'ho postato perché così adesso abbiamo il quadro ideologico completo di Thiel e compari; mi sembrava la giusta glossa all'articolo che aveva portato a commento. D'altronde, fino ad adesso per inquadrare uno dei centri di gravità dietro la vittoria di Trump avevamo principalmente le sparate estemporanee di Elonio su X, che tra un'equiparazione tra comunismo e nazismo e un peana a quel personaggione di Milei faceva capire benissimo dove puntava, ma non quanto fosse profonda la tana del bianconiglio. Aggiungo che per lei era tutto chiaro, ma magari non lo é ancora a diversi abbonati Premium che si fanno ammaliare dagli effluvi palingenetici della cloaca nera.

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    3. Mah... una declinazione della solita dichiarazione delle magnifiche sorti e progressive fatta da una oligarchia subentrante, non stupisce. "Lavoratori... andatevela a pijà 'n quer posto! La vostra fetta di torta, si intende, che sarà dolcissima." Magari, questa volta "quer posto" è Marte. Non ce li vedi a pensare di risolvere il problema dei derelitti di vario livello che migrano proponendo la cittadinanza marziana per tutti i volenterosi coloni? Sarebbe forse la prima volta nella storia?
      Mi aspetto questo e altro da chi facendo molto con tutto proclama: “Technology lets you do more and more with less and less until eventually you can do everything with nothing.”
      Il moto perpetuo. Dei coltivatori senza nulla dei galattici campi del Capitale... probabile che intendano questo, ne saresti sorpreso?
      Per come la vedo io, però, meglio un male futuro che un male presente. In difesa giorno per giorno.

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    4. Voi naturalmente sapete che sarà impossibile abitare Marte, perché siccome il suo nucleo ferroso interno si è raffreddato…

      Chi continua?

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    5. @Simosan che cambino i suonatori senza che cambi la musica è una cosa risaputa.
      Nel manifesto tecno-illusorio hanno aggiunto solo un ingrediente "miracoloso" la tecnologia, per il resto sono tutte chiacchiere e libero mercato, fino a quando non saltano per aria e chiedono l'intervento statale per salvarsi il culo. D'altronde non ci sono sono banche too big to fail, lo sono diventati anche alcuni colossi tecnologici, e con l'arrivo della prossima crisi vedremo quanti saranno a rinnegare il mercato e ad apprezzare i soldi pubblici per salvarsi.
      Comunque la storia è sempre quella de
      "Il paradosso del credito pigliatutto"

      https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-22/paradosso-credito-pigliatutto-081036.shtml?uuid=AaF4e2EE

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    6. Beh, il commento patisce dell'impossibilità di mettere le faccine, sia mai passi per disinformatore proprio io che un esame di planetologia lo feci. E, poi, non è detto che lo spazio, pieno di mondi e riempibile di futuribili ingegnerie, sia più ampio dell'ambizione di certi signori. Non è forse quello che emerge dal manifesto?
      (Anche qui ci vorrebbero un po' di faccine).

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    7. Scherzi a parte, sto leggendo una interessante Storia del Pacifico... mi chiedevo se alcune dinamiche verranno ritrovate in una futura Storia dello Spazio... potenziali similitudini ce ne sono... una colonizzazione, anche quella, di un ignoto quasi infinito.

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    8. Niente nucleo ferroso in movimento, niente campo magnetico, niente protezione dalle particelle ad alta energia provenienti dal sole; dunque la superficie Marte è ostile alla vita biologica almeno quanto la zona euro lo sia alla crescita economica.

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    9. Anche lui legge goofynomics ?
      https://m.youtube.com/watch?v=ErsnJqAp20g

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    10. Non c'è campo magnetico e quindi non c'è protezione dalle radiazioni solari, che sono letali per gli umani. Ma magari anziché terraformare (che é impossibile) potremmo abitare il sottosuolo come in Total Recall...
      Musk é un grande narratore. C'è gente, molta, che ci crede che può farci colonizzare Marte. Io credo che sarebbe la seconda sua seconda più grande conquista, perché dovrebbe vivere almeno 150-200 anni.

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    11. @Simosan In generale, ma se tu controllassi degli stati, proprio tu, ma li lasceresti liberi di decidere per proprio conto? Penso di no. Per cui perché dovrebbe farlo l'America? Il punto, più che altro, per l'Italia, sembra capire quanto e quale margine di manovra ci sia all'interno di questa nuova direzione in cui sembra spirare il vento. E comprendere come prenderlo per sé, questo margine. Stando attenta, l'Italia (per quanto possibile), ai rischi che si corrono quando ci si avvicina troppo al Sole.

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    12. caro @Ale Isro, in primis lasciamo il paternalismo ai piddini, anche perché io non sono nato proprio ieri purtroppo, magari tu sì. Poi, ridurre lo standing dell'America a quello di un "normale" egemone è una pericolosa sottovalutazione del loro spirito nazionale da città sopra la collina. Ma non mi dilungo su questo punto.
      Temo, dico temo, che l'Italia, come tutti i vassalli americani, avrà ben poco margine di manovra in questa nuova fase nella quale Trump e la sua squadra sembrano volersi scrollare di dosso qualsiasi finzione retorica sugli alleati e trattarli per quel che sono: vassalli. My two cents che stiamo assistendo ad una riorganizzazione dello spazio imperiale americano (la loro sfera d'influenza diretta) nella quale prederanno i vassalli per recuperare potenza di fronte agli stati revisionisti (Russia e Cina), con un ritorno in particolare alla dottrina Monroe (vedi esternazioni di Trump su Canada e Groenlandia e di Musk sul Venezuela). Insomma, Nordstream e GNL americano sono stati un buon biglietto da visita per noi europei.
      Temo che l'Italia in questo scenario sarà oggetto e pupazzo semi inerte. Oggetto visto lo shopping di aziende strategiche italiane da parte dei fondi us; d'altronde geograficamente siamo e resteremo per tutta questa era geologica la portaerei e la portacavi del Mediterraneo. Pupazzo perché saremo utilizzati all'occorrenza per picconare il già devastato nucleo germano-francese della UE. E temo che se ci libereremo dei lacciuoli di questo incubo chiamato UE, rimarremo comunque saldamente in orbita US e della weltanschauung.
      Questo detto, sono d'accordo con te che vanno sfruttate tutti gli spazi che si aprono in questa fase. Dubito tuttavia che un governo presieduto dalla Meloni sappia o voglia sfruttarli, indipendentemente dalla bravura dei nostri rappresentati in Parlamento, ma sicuramente mi sbaglio. Poi, ovviamente, combattere sempre perché chi si fa pecora, il lupo se la mangia.

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    13. Caro Simosan, si siamo una neocolonia e lo siamo dal 1945 più o meno come tutti in questa " europa liberata" che , per " decisioni superiori" ( su cui non ha senso discutere qui ), si è vieppiù trasformata da "paradiso" ad "inferno".
      Potremmo uscire da questo "lager" ? No , anche se gli italiani lo volessero non potremmo ,quantomeno non con le nostre sole forze , ma di sicuro "trattare" direttamente col "padrone" tentando di scrollarci di dosso gli EuroKapò sarebbe un passo avanti ( che poi ci si riesca è tutta un altra questione ).

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    14. @Simosan a parte che paternalismo, con quello che ti ho scritto, non c'entra nulla.

      Mi parli della PayPal Mafia, ma che siamo a Piazza Pulita? Stai sereno che campi 100 anni.

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    15. @Ale Isro, vengo in pace e sono disponibile ad accettare che non fosse tua intenzione, d'altronde la scrittura elide il significante (e il messaggio è al 93% rappresentato dal non verbale). Piazza Pulita non la guardo da almeno da 7 anni e la tv l'ho abbandonata da 5, per questo vivrò 100 anni, ma se a te piace, chi sono io per giudicare? Questa è la Paypal Mafia, che come vedi si è meritata una voce su Wikimerdia.

      @passavodiqui completamente concorde. Inutile stare a rivangare the rave and the fave.

      Peace and love.

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    16. @Simosan Guarda, a me se accetti o no frega meno di 0. Mi pare evidente che tu sia un troll.

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    17. E qui torna l’Ale Isro che conoscevamo, tutto complotti e reificazione!

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    18. @Ale Isro mi hai strappato una risata, e ammetto che a volte indulgo in atteggiamenti che tendono al trollaggio (purtroppo è dura la vita nella cloaca nera). Sappi però che le policy di gestione del blog le fa solo il content creator del blog.
      Buona giornata e buona vita.

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    19. …e generalmente lo faccio per il vostro bene!

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    20. @Bagnai con tutto il rispetto questo blog è pieno di reificazione fatta da parte tua, come anche nelle tue dirette Facebook. Le cose che avevo detto nel post su Trump più o meno si stanno verificando. Se tra uno che dice che esiste la PayPal Mafia e io che dico che è una cazzata da Piazza Pulita, (perché in America ovviamente comanda il governo e non i capitalisti), il complottista sono io, mi pare ci sia dello strabismo, e non di Venere. Per il resto queste baruffe mi hanno un po' stancato, e se il livello è diventato questo è inutile che io passi di qua. Tanto le cose che dovevo scrivere le ho scritte, e quelle restano e si avvereranno. Baciamo le mani.

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    21. Scusate, senza (troppa) ironia un volenteroso mi fa l'inventario delle cose che Ale Isro ci avrebbe insegnato e delle sue previsioni che si sono già avverate? Così almeno ci concentriamo su quelle che non si sono ancora avverate.

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  12. Ma "l' ovviamente long" finale e' un consiglio finanziario?

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    1. Certo. Altrimenti perché Bill Gates investirebbe in terra? Evidentemente per piantare mais.

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  13. “... dopo Omero chiunque pretenda di dire una cosa originale è sostanzialmente un illetterato” questa è una verità superiore e definitiva, di cui ci si accorge già dopo le prime frasi dell'Iliade.
    “ Giannini (intesi come plurale di Giannino)”, questo, invece, è un puro preziosismo sintattico. Dopodiché, cosa mai potremmo noi aggiungere a ciò? Noi che, dopo la prima annaspata mezz'ora, aspettiamo solo, con crescente ansia, che ci venga passato il compito di nascosto dalla prof? Qualcosa bisogna pur fare, se no se ne accorge sicuro! Magari una piccola modifica, o aggiunta. Perciò diciamo che: mentre i Giannini nella loro opera nefasta cercano sempre di dare il Massimo, non dobbiamo dimenticare che quell'altro raggiunse l'Oscar.
    Mah!, poca roba, sembra una freddura.
    Speriamo almeno che la prof se la beva.

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