venerdì 10 gennaio 2025

La svalutazione è una droga!

(… Scrivo questo post al volo dell’anticamera del gabinetto di un ministro a me particolarmente caro. Posso anche essere d’accordo con Claudio che le cose vanno ripetute, ma a ripetere le cose preferisco dedicare i dettagli di tempo…)

…e torniamo a occuparci del nostro troll preferito, fonte inesauribile di ispirazione:


Marco ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "I want to be a currency. From now on, I want you all to call me 'Leuretto'.":


Leo: non conosci la storia economica. Svalutazione e scala mobile + deficit pubblico è esattamente quello che ci ha portato al declino. Al di là di quanto poi l'euro possa aver fatto male o bene, avere inflazione e debito pubblici elevati fa male e la svalutazione monetaria non ci sono prove empiriche né teoria economica che dimostrano che causino crescita economica. La monetizzazione del debito per finanziare il deficit causa inflazione. Finora prova contraria quella che proponi è la ricetta che ha portato l'Italia alla crisi finanziaria del 1992 e quindi al governo tecnico Dini, primo governo tecnico chiamato a fare quello che la politica non aveva il coraggio politico (non volevano perdere la poltrona) di fare. 


Pubblicato da Marco su Goofynomics il giorno 9 gen 2025, 22:56

Ancora!? Ancora con queste stronzate lievi imprecisioni!?

Caro Marco, tanta ignoranza dovrebbe associarsi ad una maggiore modestia. Ti esorto a leggere questo articolo di Dani Rodrik, che sicuramente sa l’economia peggio di te e di quelli che a te sembrano economisti, ma siccome la vita è ingiusta, insegna in una università migliore di quella che hai frequentato tu (se l’hai frequentata) e di quelle dove insegnano quelli che a te sembrano economisti. Quando uno non sa niente, dovrebbe parlare poco. Agli operatori informativi che ce la menavano con la storia che la svalutazione è una droga, abbiamo cercato invano di far capire che la vera droga dell’economia è il cattivo credito, cioè il cattivo debito, e che l’unico vantaggio che abbiamo tratto dall’euro è stato quello di rendere questa droga più conveniente, e quindi più accessibile. I risultati si sono palesati sotto forma di una colossale crisi di debito privato, non pubblico. Non so come funzioni nel Paese dei campanelli, ma questa è ormai da anni la versione accettata dagli economisti non dico seri, ma conformisti, come Giavazzi. Se hai reclami da fare, falli a lui, non a noi, che non siamo autorevoli per il semplice fatto che eravamo arrivati cinque anni prima di lui alle stesse conclusioni.

Hai proprio ragione: la vita è ingiusta! Tuttavia, se posso, non è con l’ignoranza che rimedierai a questo tipo di ingiustizie. Stammi bene!





3 commenti:

  1. La svalutazione è una droga!

    Chiedo venia per la mia ignoranza, ma debbo porre una domanda tecnica: per rivalutare basta vendere le proprie riserve valutarie (lo fece l'Italia nel 1992 per fronteggiare la speculazione di Soros su un cambio della lira -italiana e sterlina- sopravvalutato: inutile evidenziarne l'esizialità.
    Ma se voglio svalutare una moneta, in pratica, che devo fare, considerando che devo trovare un acquirente ben disposto (o mal disposto, considerando che l'acquisterà a cambi man mano sempre più vantaggiosi per lui, ma che svalutano la moneta già precedentemente acquistata)? Già, ci sarebbero i dazi, ma non saprei dire quando l'Italia ne abbia fatto uso, almeno dopo il 1943.

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  2. Mi fa specie leggere che secondo il commentatore in questione "la svalutazione monetaria non ci sono prove empiriche né teoria economica che dimostrano che causino crescita economica". Ehm, in Italia avevamo debito e inflazione e, con la svalutazione, la crescita economica c'era. Da quando abbiamo cambiato ricetta la crescita economica non c'è più. Empirìa portami via. E qui emerge con prepotenza il tema del rapporto tra verità e credenza. Non ci sono mai prove abbastanza per chi ha deciso di non credere una certa cosa.

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  3. Ed anche oggi l' opera di misericordia spirituale (insegnare agli ignoranti o perlomeno cercare di insegnare ), è stata fatta; grazie Bagnai.
    Però mi sorge un dubbio che oltre all'ignoranza, palese, il nostro amico abbia bisogno anche dell'affiancamento di altri esperti, in medicina. Mi permetto di dissentire (vedi dizionario) la " lieve imprecisione" che svalutazione e debito pubblico portarono l'Italia in declino, con il rammentare il fatto reale che negli anni fine 1980 e primi 1990 l'Italia divenne la quarta potenza economica mondiale. Dopo Usa, Giappone e Germania.E questo nonostante il mai troppo maledetto divorzio tra Tesoro e banca d'Italia

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