(…nell’ordine: visita e pranzo alla Camera col vincitore del Finday - che è poi risultato essere uno che zittii col mio consueto garbo a un #goofy, a riprova del fatto che un inquadratore non deve necessariamente essere carino e coccoloso - a seguire rapido incontro in Sala del Governo e poi question time al ministro Giorgetti sul credito alle PMI, a seguire prima riunione di staff, poi ramoscello di ulivo chiarificatore da un’azienda non banale, poi visita di un’associazione di categoria con interessanti condivisioni [e dopo sette anni in questo frullatore, inevitabilmente si scoprono tante amicizie comuni], poi riunione con lo staff della Commissione Enti Gestori per organizzare audizione e ufficio di presidenza di domani [i meno distratti sapranno perché], poi riunione di agenda col mio capo staff [il 24 sono ad Arona, se interessa], poi “c’è qualcuno che siamo in sala Mappamondo a votare?”, e io sono ahimè qualcuno, e quindi sono andato a votare all’ora in cui avevo pensato di essere e casa a scrivere… ma, come sempre, è andata in un altro modo!…)
Sto terminando gli ascolti del disco che ho inciso con Musica Perduta alla chiesa della Madonna del Girone di Pizzoferrato. Ci ho messo, fra l’altro, il primo:
e l’ultimo:
brano di Frescobaldi che ho studiato: rispettivamente, la Canzona terza del Secondo libro (Roma, 1627), che era in un’antologia di storia della musica di mia madre, dove cercavo cose da suonare a sedici anni, e la Fantasia prima del Primo libro (Milano, 1608), che mi sono scaricato da Internet tre mesi fa perché ritenevo che nel disco ci dovesse essere una fantasia per organo, visto che ci saranno anche tante fantasie per basso di violino.
Ora devo fare gliAscolti™️.
Funziona così: per ogni sezione del brano si fanno più prese (non essendo un live), il tecnico in ripresa le numera progressivamente (1, 2, 3,…), segna sulla partitura quello che gli piace (es.: 3+++: “nel terzo take questa battuta è venuta benissimo”, 1-: “la prima fa cagare!”, ecc.), poi manda tutto in un gigantesco file audio, che tu ti riascolti segnando con diligenza a che punto inizia ogni singola ripresa (ad esempio, il secondo take dell’attacco della canzona, che al tecnico è piaciuto, inizia al minuto 1:26 del file), e annotandoti via via quello che ti convince di più o di meno (ad esempio, a battuta 8 del secondo take secondo me il tempo cede un po’ troppo: devo verificare…). Alla fine, si segna cos’è venuto meglio, e si manda a un altro tecnico che mette insieme i take migliori, dopo di che si riceve il master e lo si manda a una casa discografica.
E da tutto questo che cosa si capisce?
Che da giovani si apprende meglio, o forse anche che da giovani si vuole sembrare tanto bravi, perché, come vedete, per la Fantasia, che Frescobaldi scrisse da giovane e io studiai da vecchio, i take necessari sono stati infinitamente di più che per la Canzona, che io studiai da giovane e Frescobaldi scrisse da vecchio (il chiasmo, per chi sa cos’è, servirà a far capire che io mi sento giovane, motivo per cui con una bronchite incipiente me ne vado a spasso sotto la neve a -4 e con le raffiche a 80 Kmh)…
Se arrivo in fondo a questo sudoku lo dedicherò a mia madre, che nel primo certificato di morte risultava deceduta per “polmonite contratta in comunità” (dopo circa sei anni che non usciva di casa per il semplice motivo che non si ricordava dove fosse la porta), e a un vero organista, morto nel suo letto la notte dopo aver fatto quello che pensava fosse suo dovere fare.
Nil inultum remanebit, ma quella è un’altra musica…
Visto che in questo post hai citato il Finday, volevo ringraziare te e Claudio, oggi ho ricevuto la vostra lettera di ringraziamento per il mio piccolo contributo.
RispondiEliminaP. S. La busta con incisi il simbolo della Repubblica, la scritta Camera dei Deputati e On. Alberto Bagnai, è stata una vera chicca!
Ovviamente la conservo, così se diventi Presidente della Repubblica la vendo al miglior offerente. 😁
Bagnai presidente? Fantastico! Invece del discorso di fine anno, rozzo, noioso e fondamentalmente inutile, un pezzo di Tarquinio Merula (sono di Cremona) o di chi altro riterrà opportuno, purché sconosciuto al piddino saccente
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