(…per voi…)
Dichiaro aperta la discussione generale.
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
(…per voi…)
Dichiaro aperta la discussione generale.
Secondo me il moderatismo nasce da insicurezze nate da bambini, un po' come il bimbo che se alza la voce le prende, il bimbo che se dice NO viene picchiato, un amore condizionato e non incondizionato... In questo caso il genitore "cattivo" è EU.. penso che serva appunto una sorta di ribellione adolescenziale, di presa di autonomia adulta e di consapevolezza nazionale, ovviamente da parte in primis dei membri del governo.
RispondiEliminaSulla domanda interna con la fiscalità attuale è difficile. Per prendere 2500 devi lasciarci miglia di euro di trattenute... Per i datori di lavoro è un costo, per i dipendenti si pagano enormi tasse e si è fuori da benefici isee... Secondo me serve fiscalità diversa
Come scritto da lei nel post precedente, le cose andranno come devono andare. La storia farà il lavoro sporco e faticoso. Noi saremo qui ad evidenziare QED.
RispondiEliminaPurtroppo esiste in fisica l'inerzia.. e se non si imprime una forza differente si va, "finché la barca va".. basta la forza messa per cambiare? Forse si forse no... Sono contrario a vedere il cambiamento dalla finestra, aspettando che lo farà "la storia"
EliminaIl centrodestra (aka controdestra) è un buco nero dal quale non può uscire niente, tanto meno un pensiero radicale. Una versione “moderna” del pentapartito.
RispondiEliminaTutte cose già dette (anche al partito). Stavolta andranno veramente fino in fondo? Speriamo di sì, non rimane altro, non dico per stare bene, ma per avere un briciolo di futuro.
RispondiEliminale posizioni sono chiare (importante anche l'intervento di Giorgetti) ...
RispondiEliminavediamo che accade a Firenze.
Avete avuto il Giorgetti reale, direttamente dalla sua bocca, anziché quello percepito dai retroscemisti del foglio a tre veli. Si vede la differenza?
EliminaA livello diplomatico ha un certo peso affermare certe cose.. il mite Giorgetti speriamo che faccia valere queste posizioni sulla Germania anche in sede di Legge di bilancio.. giocare in casa in amichevole di solito è facile, speriamo anche nel derby sia così carico
EliminaAnche dal discorso del min. Giorgetti mi pare si evidenzi che il dibattito sia molto attivo (ed efficace) anche all'interno del partito.
RispondiEliminaLa sua intelligenza e il pragmatismo fanno il resto.
Complimenti al prof. anche per il suo magnifico intervento (ma che lo dico a fa'... 😁).
Che dire? Dopo aver visto ciò, ho malauguratamente voluto vedere anche la Marcia Assisi-Perugia, nella piazza dei mille sindaci Leuropei del gran partito convocati per l'uopo, evidentemente con mogli e figli al seguito. Questa gente mi fa molta paura. Hanno già tradito una volta, e, con ogni evidenza, devono solo, in qualsiasi forma, rifare il pieno di consensi per poter ritradire meglio la prossima volta. Si chiameranno allora: un altro vecchio e un'altra vecchia, macellai professionisti, come propriamente li si definì un tempo, per il rinnovato "senso di responsabilità" che li avrà nuovamente colti.
RispondiEliminaDunque, per la salvezza, per la sola salvezza possibile, si dovranno convincere i ceti produttivi della piccola e media impresa, i quali tuttavia, ahimè, vivono ancora nel loro profondo di sentimenti inconfessabili. Gli uomini di azione, non c'è nulla da fare ancora adesso, perciò stesso si credono estranei alle influenze astratte, ma continuano ad essere schiavi di svariati deliranti austeri economisti defunti in un lontano, ma anche recente e recentissimo, passato.
Egregio Onorevole,
RispondiEliminain merito al tramonto del moderatismo, mi sovvengono alcune osservazioni.
La Meloni che "ringhiava" dagli scranni dell'opposizione fino a 876 giorni fa, non penso sia la stessa Meloni che ha acconsentito al voto favorevole di FdI in merito al ReArm Europe o al Digital Service Act, per dire.
Il moderatismo pare essere tipico dei partiti di maggioranza relativa.
Lo era ai bei tempi di FI, lo è ora con FdI.
Ci devono essere delle "buone ragioni" per cui, quando guidi il governo della nazione, sei "indotto" al moderatismo.
La Lega, che non è mai stata partito di maggioranza relativa, può "permettersi" di far tramontare il proprio moderatismo, verrebbe da dire.
O sarà perché una buona percentuale dei sostenitori di FI e FdI è favorevole alle politiche UE?
Vedasi, a tal proposito, questo recente articolo:
https://www.corriere.it/politica/25_marzo_15/sondaggio-pagnoncelli-guerra-ucraina-russia-195f1554-c8f0-414b-83f6-d0f5861ecxlk.shtml
Un saluto,
Fabio
Credo si debba tenere distinto il moderatismo dal pragmatismo, certamente quando si va al governo occorre fare compromessi ed essere flessibili, l'importante è avere chiara la direzione in cui si vuole andare. Nell'attuale maggioranza vedo tre posizioni diverse: FdI cerca di conciliare le sue posizioni elettorali con le inevitabili esigenze di affidabilità istituzionale tipiche del partito di maggioranza. La Lega riesce ad assumere comportamenti più coerenti e quando è necessario anche a dissociarsi su questioni rilevanti (vedi voto sul DSA o sul Riarmo europeo). Forza Italia a mio avviso è irrecuperabile, sta nel Cdx per opportunismo ma il suo gruppo dirigente è tenacemente europeista, a livello PD, e anche su questioni come diritti civili e famiglia assume spesso posizioni vicine alla sinistra woke. Di sicuro, il contesto internazionale ci dice che un approccio 'moderato' oggi non ha alcun senso, le opzioni sono piuttosto nette, chi ancora oggi nel mondo del Cdx evoca fumosi 'sogni europei', magari citando Spinelli senza averlo letto, o critica pregiudizialmente le politiche di Trump, solo per compiacere le analisi stantie del sempre più impresentabile 'ceto intellettuale' di sinistra, è un avversario degli italiani, e di questo occorre tenere conto.
RispondiEliminaP.S. Bellissima la presentazione del libro di Giampiero Di Federico l'altro giorno, e molto interessante anche l'intervento di Fabrizio Barca. Purtroppo non sono ancora riuscito a reperire il libro.
Mi hai anticipato di pochi minuti, cosa che mi fa molto piacere perché significa che non stiamo seminando invano! Non ha alcun senso confondere il moderatismo, che nel mio discorso, chiaramente si riferiva agli elettori, con l’atteggiamento di un partito di governo, che necessariamente deve essere ispirato a pragmatismo. Quella che contrastavo frontalmente era l’idea di alcuni nostri involontari, inconsapevoli, ma spietati e feroci nemici, appartenenti alla razza dei sondaggisti, dei sociologi, dei comunicatori, secondo cui il popolo avrebbe bisogno di “rassicurazioni“ anziché di cambiamento radicale, esplicitamente e risolutamente concepito e proposto come tale. Eppure il 2018 è lì a ricordare di che cosa il popolo ha bisogno: di quello che gli avevamo promesso, il cambiamento, e la riflessione utile oggi sarebbe quella su come e perché non siamo riusciti a mantenere, cioè, come dicono quelli bravi, a “deliverare”. Tratterebbesi, insomma, di capire per quale motivo ci è mancata l’execution (come dicono quelli bravi e simpatici). La vicenda di Giorgia ci mostra un importante paradosso e una importante chiave di lettura. Nonostante alcuni raffreddamenti o voltafaccia della sua linea, più percepiti che reali, er bobolo non le sta voltando le spalle. Il calo del suo consenso, se c’è, è largamente inferiore a quello che si potrebbe ritenere fisiologico a tre anni dal voto. Questo significa che se c’è un’onda di sostegno forte, più che cercare di alimentarla con una comunicazione e con atteggiamenti altrettanto forti e rivoluzionari, chi governa può permettersi di raggiungere, o almeno di avvicinarsi ai propri obiettivi nel modo giusto, che invariabilmente è quello che er bobolo non capisce, perché non è dentro le istituzioni. Tante cose non le capivo anch’io, e quindi la maggior parte di voi, e però da sette anni a questa parte stiamo facendo un percorso culturale anche per capire le dinamiche, la struttura, la logica del potere e del suo esercizio. Quello che però resta secondo me un punto fermo, è che a differenza di quanto pensano i sociologi da salotto, cioè da PD, l’emettorato non è per nulla liquido e non è per nulla moderato. Vuole sempre e da sempre la stessa cosa: libertà! Quindi, oggi, vuole sempre la stessa cosa: meno UE.
EliminaPer il libro, se eri in lista ti arriverà il numero di telefono dell’autore, che è l’unico presso cui sia oggi possibile reperirlo.
Gianni, permettimi una domanda. Secondo te, perché vota FI chi vota FI? Ovviamente è rivolta a tutti. Perché il punto è lì, FI è un freno al cambiamento, un problema più che un alleato. Ora FdI e Lega parlano a elettorati in buona parte sovrapponibili, che condividono le linee base delle politiche da attuare. FI parla a gente diversa, con un messaggio molto diverso, visto che abbiamo stabilito che lo spartiacque della politica d'oggi è nella visione dell'EU che si ha. Bene, allora mi chiedo, questa gente diversa (i famosi moderati) è moderata davvero o non capisce che quello che s-moderatamente desidera, cioè vivere meglio, non si ottiene per la via indicata dalla dirigenza di FI? Una questione non da poco perché è evidente che se lo stesso peso elettorale della coalizione fosse tutto nei due soli partiti Lega e FdI un diverso e più coraggioso atteggiamento sarebbe possibile.
Elimina***c’è un’onda di sostegno forte,***
EliminaSi, c'è ancora il "ricordo forte" di quanto sia pessimo il PD.
Ma questo , senza risultati tangibili ( e soprattutto mediaticamente vendibili) è solo una "rendita di posizione" ( quella che la meloni ha saputo cogliere a scapito di salvini ) che non durerà a lungo perché al di la della retorica meloniana ( per me stucchevole) i "dati" non sono buoni e il sistema mediatico è ancora tutto a favore del PD , che evidentemente rimane "l' immoderato" preferito del sistema per far progredire la SUA "rivoluzione" ( aka la famosa agendachenoncè)
il "cosa" fare è molto chiaro, il "come" un pò meno; in questa UE voluta dai poteri forti inglesi, francesi ed americani, l'unica opzione è di trovare un'unità di intenti con i tedeschi, che hanno solo da guadagnarci dal sodalizio; come Giorgetti però possa farlo, con la Meloni e Taiani da un lato, e Francia/GB/Polonia/UE dall'altro, non riesco ad immaginarlo. Posso supporre che Trump incontrerà il primo ministro tedesco a stretto giro per vedere l'aria che tira, quello sarà il momento di approfittarne (I know, facile a dirsi molto meno a farsi)
RispondiEliminaGrazie Onorevole per aver ricordato, tra le altre cose, chi siamo con estrema efficacia, ricordando l'opposizione e le prese di posizione al governo Monti e soprattutto per aver tracciato la rotta, che condivido, al di fuori del moderatismo.Quel moderatismo urticante per un leghista vecchio stampo, che fa rima con democristiano e opportunista. L'opposizione dei fratelli al governo di UVA dovrebbero aver insegnato qualcosa.Mi sono fatta l'idea che, visti (e non solo) gli ultimi avvenimenti in Romania, qualcuna si stia preparando alle prossime elezioni politiche per non essere disturbata dal sistema. Sarà la scelta giusta? Io non credo proprio, per ciò che ha ben spiegato Lei ieri. Molto interessante il feeling tra Lei e il ministro Giorgetti, immagino lo sconvolgimento di alcuni operatori informativi. Ah! C'è solo un segretario per me ed è Matteo. Serena domenica di riposo prof e grazie, grazie, grazie.
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