Gli amici di RadioRadio sono familiar with the matter e si vede: hanno preso gli spezzoni più pertinenti della risposta del Peggiore. Ai fini del mio godimento personale, questo video sarebbe eventualmente perfettibile solo inserendo lo spezzone che attesta il raggiungimento del mio scopo: quello in cui l’illustre collega, stanato sulla partita tripla, replica con stizza “col permesso del senatore Bagnai” (un pensiero mi ha traversato la mente: “per colpa tua, deputato!”). Magari mi eserciterò a tempo perso con CapCut…
Non volevo comunque la sua risposta, volevo solo fargli del male e la sua insofferenza, la sua balbuzie, hanno odore di vittoria.
Dice: “Ma è importante che abbia ammesso!”
Ma importante cosa? Importante de che!?
Le cheerleader di cotanta viltà (abbiamo, pensavamo,…) non hanno capito le domande, figurati le risposte! Perché per ritenere credibile un simile executioner bisogna essere imbecilli, e non poco, o pagati per non capire, come gli operatori informativi cui ha salvato coi soldi vostri le laute pensioni retributive.
E quindi?
E quindi l’ha detto un economista gigantesco e ve l’ha riferito uno minuscolo: it must be war. Una guerra proporzionata ai Churchill che abbiamo a disposizione: in economia hanno fatto esattamente gli stessi danni del loro predecessore e esattamente nello stesso modo (con un aggancio valutario improvvido al preciso e deliberato scopo di disciplinare i lavoratori). Ma la statura umana ovviamente è diversa: Winston non sarebbe mai venuto in aula a recriminare piagnucoloso e apologetico sul latte versato, non avrebbe mai preferito passare per un apprendista che andava a tentoni, per un dilettante dell’economia, piuttosto che per un willing executioner. Sarebbe stato ugualmente incapace di ammettere un errore, ma con grandeur, non come un Fonzie qualsiasi.Chissà come tanta miseria umana, così apparentemente (ma tatticamente) disconnessa dal principio di realtà, saprà gestire la guerra cui la sua auri sacra fames (per restare a Keynes) ci condanna?
Perché ormai la strada è delineata, con buona pace di quelli che, quando il nostro percorso è iniziato, non ci credevano.
Ricordate?
“Dopo cinquanta anni di integrazione fiscale nell’Italia (monetariamente) unita abbiamo le camicie verdi in Padania: basterebbero dieci anni di integrazione fiscale nell’area euro, magari a colpi di Eurobond, per riavere le camicie brune in Germania.”
Era l’agosto del 2011, sul Manifesto. Di anni ne sono passati quattordici, da allora, ma questa frase non sta invecchiando malissimo, con un doppio paradosso.
Il primo è che a essere convinti della sua veridicità dovrebbero essere in primo luogo proprio quelli che all’epoca negarono la fondatezza dei miei argomenti e che oggi, confermandosi degli imbecilli, identificano AfD con le camice brune! A loro mandiamo un abbraccio: quando non ce ne sarà più per nessuno, possiamo pensare che si comincerà dagli imbecilli, possiamo cioè illuderci che la guerra agisca sull’umanità così come, secondo gli economisti bravi, un cambio sopravvalutato agisce sull’economia: con un selection effect che colpisce per prime le aziende meno produttive. Chissà, forse il progresso così tormentato ma apparentemente almeno inesorabile dell’umanità è dovuto al fatto che in guerra muoiono prima gli imbecilli, gli uomini meno produttivi di pensiero… Non ne sarei così certo: 15 anni fa volevo mettermi in salvo, ma tutta una serie di considerazioni su cui non mi attardo ci spinsero a non farlo.
E poi in salvo dove?
Il problema naturalmente non è AfD ma il modo in cui il capitalismo regola le proprie crisi di domanda o, se volete, quella che chiamo affettuosamente la caduta tendenziale del saggio della libido. Il nostro problema, insomma, è la mancanza di fantasia del nostro nemico di classe: alla fine la soluzione è sempre quella, la distruzione di capitale fisico e umano. 🍇 non ne aveva distrutto abbastanza: incapace anche in questo!
L’altro paradosso è che io, che all’epoca avevo una visione macchiettistica della Lega (le camicie verdi!), perché questa mi era stata subdolamente instillata dai nemici della democrazia, dagli operatori informativi, che restano i veri responsabili di ogni disastro e di ogni miseria umana cui siamo andati e andremo incontro, oggi milito nella Lega, e contribuisco con le mie poche forze residue a farle dire parole di buon senso, destinate in quanto tali a essere inascoltate e verosimilmente travolte dalla SStoria. Devo quindi riconoscere che il mio giudizio all’epoca era ingeneroso, o, se volete, che avevo (non “avevamo”) sbagliato.
Purtroppo, non mi capita tanto spesso quanto vorrei.
Buona giornata!
(… per inciso, la risposta a tutti quelli che accorati e concitati, spinti dal giustificato allarme che i progetti di unione del mercato dei capitali o di unione del risparmio degli investimenti mi chiedono: “ma allora dove mettiamo i nostri soldi?” è quella consegnataci dalla saggezza secolare della plebe romana: “le casse da morto nun c’hanno saccocce”…)
(… più tardi abbiamo in audizione Elkann: che volete chiedergli?…)
Buongiorno professore e buongiorno a tutti.
RispondiEliminaA parte la circostanza che non sono riuscito vedere fino in fondo la perfomance del venerabile maestro, a causa del fatto che in casa avevo terminato la scorta di antiemetici, ho notato anche io la sequenza dell’utilizzo di verbi declinati al plurale.
Non sono sicuro però del significato sottostante: è una chiamata in correità o è un modo di prendere le distanze?
PS: personalmente propendo per la prima!
Saluti
Ovviamente è un modo per prendere le distanze. Della prima persona plurale spersonalizzante abbiamo parlato distesamente. Ti sei perso il post?
EliminaSì. Lo cercherò.
EliminaGrazie
Continuo, però, a farmi una domanda... se proprio tocca farla, a chi la facciamo la guerra? Quella guerreggiata con le armi, intendo. Non è che, alla fine, l'unica possibile, permessa (dai grandi spettatori, non paganti ma guadagnanti) rimarrà quella fra "fratelli" europei?
RispondiEliminaCredo anch'io sia così.
EliminaMagari fosse così semplice, il conflitto negli ultimi due secoli diventa sempre globale, alla fine.
EliminaMah... Di fatto noi chiamiamo "guerra mondiale" solo le guerre civili europee (il mondo è in guerra praticamente ovunque, ma noi ce ne strabattiamo il cazzo, a parte un po' di pedopornografia sentimentale su "i bambineeeeeh!" - che però sono sempre i propri e mai gli altrui, ma quando capita qui è diverso). Senza una guerra mondiale (cioè combattuta in Europa) la musica difficilmente cambierà. Sinceramente se poi combatteranno (o continueranno a combattere) nel Congo o nello Stretto della Sonda io, conformandomi alla prassi de iBuoni, me ne infischio. Il problema è che continuando così fra non molto tocca a noi. E non venitemi a dire che "eh, ma la deterrenza nucleare!" C'è un conflitto convenzionale che sta andando avanti da undici anni fra una potenza nucleare e un Paese confinante. Questo è un fatto, o no?
EliminaIo intendevo "guerra mondiale" con il fatto che poi tutti arrivano qui a spararsi tra loro, ma se di fatto si contano i vassalli degli inglesi e gli entusiasti dell'"all in con gli amici" come il Brasile nell'ultima, risulta una guerra mondiale molto locale.
EliminaPerò era anche una guerra totale. Quella che sta andando avanti da undici anni a est non lo è del tutto. Che caratteristiche avrà quella che toccherà a noi?
Sulla deterrenza nucleare non mi sono pronunciato, ma se ci si legge un bel libricino degli anni '90, Inventing Accuracy, prima di tutto ci si fa l'idea di quanto fosse una cosa degli anni '50-'60 la deterrenza e magari anche il colpire per primi (poi mai attuato e magari nemmeno considerato così apertamente), di quanto l'arsenale per inciso sia aumentato parecchio proprio durante la presidenza di quel brav'uomo di JFK (visto che va di moda parlarne ora), e soprattutto del fatto che i russi disponessero del giroscopio migliore al mondo di produzione ungherese (alla faccia delle pale e le lavatrici!).
Continuo a non vedere, però, chi dovrebbe scatenarla (e verso chi) e con quale pretesto. Vero è che manco di fantasia e che un casus belli si trova sempre. Resterebbe sempre, poi, l'opzione di tenersene fuori, se non più furbi, dovremmo essere diventati vigliacchi abbastanza. Dalla corsa pazza alla mascherina a quella al fucile non è proprio un aumento di testosterone da poco, di doping propagandistico forse ne servirebbe un po' troppo. O no?
EliminaPensi che il revanchismo sia finito? Che la Germania abbia fatto i conti con il nazismo?
EliminaNon voglio scrivere altro perché dovrebbe essere abbastanza evidente da sé.
Modalità bar = ON.
EliminaLitigheranno su chi debba guidare l'esercito EU fino a spararsi? Dai, su!
Dovrebbero ruminare una narrazione di fratellanza ormai pesante e indigesta. I popoli sono buoi, ma non li puoi trascinare da un pascolo all'altro in quattro e quattr'otto, serve del tempo che probabilmente non c'è. Da Erasmo a Carlomagno in quanto? Comunque... quindi, si smantella l'EU prima della guerra e non una guerra che pone fine all'EU. Bene, interessante. Potrebbe essere un'ottima occasione di prendere tre piccioni (i due piccioni "picciosi" e l'EU) con una fava, cogliendo l'opportunità di una svizzera, olimpica calma. O pensi che si verranno a scontrare da noi, come in passati più antichi, con basi USA disseminate ovunque sul territorio? A quel punto, perché non dichiararci noi 51° stato? Dai, non riesco a arrivare a questi livelli di fantastoria futura. Allora, più probabile che scoppi in mano a "volenterosi" un qualche caso locale di "indipendentismo" da correggere, narrato come eterodiretto.
Modalità bar = OFF
In ogni caso, al contrario di quanto potrebbe far pensare il passato, teniamoci stretti il governo più nazionalista possibile.
Altri candidati non ne vedo, magari una crociata...
EliminaScherzi a parte lo scopo più plausibile mi pare resti il riempimento dei magazzini a beneficio di costruttori vari, poi se non serviranno pace.
Pare vogliano escludere gli USA.
Ottimisti.
Non buttiamola in caciara. Ci sono cose che non voglio dire perché sono mie esperienze personali, ma una buona motivazione può essere che qualcuno ancora si ricorda del padre o del nonno morto in Russia.
EliminaIl caso Grecia non ti dice nulla? I retroscena di Varoufakis sono che alle 3 di notte partivano telefonate in cui facevano notare quanto fossero dei porcellini spreconi, in un'epoca in cui non era incrinata l'idea di superiorità morale di quelli del nord.
Dietro le impersonali schivate in bullet time à la Matrix della responsabilità (le stiamo vedendo da vent'anni, non da ieri), ci sono atteggiamenti molto umani che pensavamo fossero cose del passato e invece sono incredibilmente (per fortuna!) attuali.
Indubbiamente abbiamo perso consuetudine con l'idea di uccidere e di morire. Il COVID lo ha mostrato chiaramente. Si parlava di diritto alla salute intendendo diritto all'immortalità (che è una nobile aspirazione, da realizzare però con le opere). Tuttavia, io continuo a essere metodologicamente refrattario all'idea della "fine della storia". Nonostante le viscosità determinate dal dato antropologico che ho enunciato in premessa, se poi ci si riarma i famosi eserciti "che non si parlano" potrebbero comunque essere utilizzati gli uni contro gli altri, magari partendo da una diversa interpretazione di come gestire qualche conflitto che dovesse sorgere ai bordi dell'Europa, magari anche a quello meridionale, vai a sapere! Il dato comunque è che fare armi per non usarle non è abituale, altrimenti avremmo magazzini di selci scheggiate in giro per le nostre campagne. Quindi attenzione!
EliminaNon è abituale ma un magazzino tattico è anche deterrenza, si può (ingenuamente?) pensarla così?
EliminaCerto che, ha ragione lei, anche avendo più denaro (e più tempo) a disposizione non è che si possa fare un granché.
Poi sull’attenzione sono d’accordo e per quel che vale credo che in questa maggioranza ce ne sia più di un po’; questo è il minimo necessario e non è condizione sufficiente, ma almeno un po’ rassicura.
Mi scuso se ho dato l’impressione di sottovalutare e banalizzare il pericolo, non era mia intenzione.
Ecco, così mi torna di più. Anche io non credo alla fine della Storia e immagino che futuri conflitti scoppieranno un po' ovunque e per i soliti, noti motivi. Solo che non ne vedo imminente uno "tradizionale" europeo, tipo Francia vs. Germania o simili e che ci tiri dentro. Come dicevo, forse qualche situazione locale che degeneri in scontri armati, ma una guerra su territorio italiano, con l'Italia belligerante e nemici in casa o alle porte di casa, con il coinvolgimento dei civili nello spargimento di sangue (quello di denaro è altra cosa), insomma come in Ucraina, non riesco a immaginarla a breve, diciamo nel tempo che mi rimane da vivere, per i motivi che dicevo. Concordo anche sul fatto che armarsi troppo non è mai un bell'antidoto ai guai. Però, anche su questo aspetto, alla fin fine le leadership attuali pro-armamento le vedo più cialtrone che altro (basta ascoltarle ragionare sui non-piani di riarmo) e penso ci sia una buona probabilità che finisca come col Green, in un danno economico e con un nulla di fatto. Lo dico assolutamente senza la certezza, ma solo con la speranza di non sbagliarmi.
EliminaOgni riferimento a Ötzi è puramente casuale.
EliminaIo invece una guerra nei Balcani riesco a immaginarla facilmente, così da tirare dentro Leuropa, Russi, Turchi con gli Americani che si guardano bene dall'intervenire. Magari la Serbia prova a prendersi un territorio, in Kosovo si sposta un confine, in Bosnia si muove un capello... basta poco. Non occorre immaginare chissà quali scenari: alla fine i teatri di guerra, gira e rigira, quelli sono.
Eliminaquanto a draghi l'indifferenza è la migliore delle reazioni che si merita, quanto alla guerra...ma, scusate: se putin e trump si accordano (ormai si sono apertamente dichiarati, ergo..) come potrà l'europa scendere in guerra? oppure, come ha lucidamente affermato Borghi, ci facciamo comandare dagli scappati di casa (la perfida albione)? a questo punto rearmEU sembra già superato dalla storia, o mi sono perso qualcosa? quanto a Elkann, gli chiederei se ha già trovato delle adeguate motivazioni (scuse) per non riconvertire l'automotive italiano in fabbriche al servizio di Leonardo, Fincantieri etc. oppure se ha un piano industriale pronto per la Meloni (daje a ride)
RispondiEliminaInfatti. Sottoscrivo ogni parola è faccio mie queste considerazioni. Anche perché questa compagnia di giro (Macron, Starmer, Merz/Von der Leyen) non gode affatto del sostegno dell'opinione pubblica europea. Insomma: chi è che, oggi come oggi, andrebbe in guerra per fare gli interessi di Macron?! Ma neanche i francesi stessi!
EliminaLa forza sia con te (professore)!
RispondiEliminaA Elkann... perché non hai fatto un motore elettrico per la Panda?
Come accennato da lei, coloro che hanno contribuito al disastro sono gli operatori informativi. Sono loro ad aver mostrato in modo salvifico certi personaggi... Sono loro a inventare certe narrazioni... Forse a loro spetta una pena più grande perché hanno manipolato migliaia di persone
RispondiEliminaE' sempre stato così. Se andiamo indietro di 110 anni quando Giolitti si dimise e subentrò Salandra il parlamento era neutrale. Poi arrivò la grancassa mediatica (Barbero ricorda per esempio i titoli del Corriere - sempre loro), le università, gli industriali che volevano fare soldi (abbiamo l'erede in parlamento oggi), le piazze abilmente manovrate con dietro le quinte la figura del re. I giornali restano gli stessi, le università e gli industriali idem, di piazze ne abbiamo visto una la scorsa settimana e il re, beh, era ministro ai tempi di Belgrado. La decisione del 1915 fu probabilmente lo snodo più importante dello scorso secolo da cui ne conseguì, finita la guerra, ripagare i creditori in moneta forte (e quindi qualcuno che la imponesse!). Siamo davanti ad uno snodo simile e condivido il pessimismo del prof, non abbiamo sufficiente forza (neanche lontanamente) per invertire l'inerzia degli eventi. E una volta "messi davanti al fatto compiuto" è finita: una volta che sei dentro, sei dentro.
EliminaConcordo. Credevate alla fine della storia? Io no. Tanto meno (e ve l'ho detto tre mesi prima di aprire questo blog!) alla fine della SStoria.
Elimina@ Lando e Bagnai: questa volta l'inerzia degli eventi, la fine della storia, vengono decisi oltre oceano e noi, apparentemente, non ne facciamo parte perchè la "narrazione" sposterà la sua attenzione ad oriente. Trump ci sta emarginando anche dalla storia (per fortuna) per concentrarsi sul bersaglio grosso
EliminaProf Bagnai... È venuto a conoscenza della dichiarazione (via x ma pur sempre dichiarazioni) di Gentiloni? Ha affermato più o meno " l'austerità è stata archiviata".... In merito alle scelte della Germania... 2 più 2 fa 4.. dobbiamo ancora fare una manovra "Famola brutta"o anche noi possiamo "abolire l austerità"?
EliminaIn effetti, basta leggere l'ansa di oggi e si capiscono tante cose https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/03/19/il-manifesto-di-ventotene-obiettivo-europa-federale_e197b58d-3512-4864-a721-c17a22526bef.html
Elimina@Lando sì ma questa volta non è diverso (semicit), perché avranno anche a che fare con l'arruolamento dei coloniali già sul territorio (e dovranno farlo volenti o nolenti, perché di guerrieri autoctoni ne sono nati sempre meno), quindi si troveranno ancora di più prigionieri avviluppati nella loro narrativa che da pagatori di pensioni li consacreranno difensori della patria.
EliminaNon è andata benissimo con i coloniali lato francese nella Grande Guerra, nel revival come finirà?
Non ho capito, quindi dobbiamo rassegnarci al fatto che faremo una guerra? E perché? Non mi pare che qualche stato ci stia minacciando, quindi non ho capito perché dovremmo partecipare ad una guerra.
EliminaAridaje.
EliminaCapisco la difficoltà di comprensione, perché la mente non lavora proprio benissimo in astratto. Quando abbiamo letto il Tramonto dell'euro, il concetto era astratto. Qualche post indietro è molto più chiaro COME e QUANDO il ramo è stato segato e come viene narrato è molto più comprensibile di quanto lo fosse nel 2012.
Lo stesso passo di astrazione va fatto ora. Nessuno può dire come e quando ci sarà una guerra.
Il passo astratto da fare è molto più semplice (secondo me): data l'opportunità, qualcuno si ricorderà del proprio padre e del proprio nonno morto in Russia (dalla parte di quelli che arrivavano da Occidente); inoltre, non si può opprimere PER SEMPRE le persone, perché al momento di presa di coscienza la pressione aumenta e se le cose non cambiano, le si fanno cambiare. E forse anche altro che al momento non sto considerando.
Concordo sul fatto che nel 2011 (non 2012) fosse difficile da visualizzare in concreto quello che pure era almeno a chi vi scrive già chiaro in astratto, cioè che lo scorpione tedesco avrebbe punto la rana europea nell'attraversare il torrente della crisi, ovvero che la Germania avrebbe segato il ramo. Ovviamente ex post lo vedete meglio voi, e lo vede meglio anche chi lo vedeva ex ante. La posizione ex ante rispetto al conflitto era altresì chiara: gli sbilanci intrazona determinati dalla moneta unica avrebbero condotto a tensioni intrazona, con crescenti atteggiamenti rivendicativi da parte del Nord. Anche di questo abbiamo evidenza nella crescita di AfD, che, non dimentichiamolo, è un partito intriso di retorica PIGS (e in questo senso la Lega costituisce un fattore di sicurezza per il Paese nella misura in cui riesca a farsi ascoltare). Le proposte di smantellamento dell'Eurozona dall'alto, come il Manifesto di solidarietà europea, nascono del resto in quell'ambiente e sono una possibile via di uscita pacifica da una situazione che, come vi ho detto mille volte, in assenza di arma nucleare ci avrebbero condotto su un tradizionale campo di battaglia molto prima. La deterrenza però non credo valga sempre e per sempre.
EliminaPer Elkann su Stellantis:
RispondiEliminaHa intenzione di continuare l'utopia della "sostenibilità" sull'elettrico, visto il disastro economico che ha portato, oppure sta pensando di fare concorrenza a Leonardo e seguire l'andamento tedesco?
Chiesto, ma non ha risposto.
EliminaDai saldi settoriali ai saldi militari.
RispondiEliminaElkann: 1. Da chi è composto il board Stellantis? 2 Chi indica i board members? Quale è la compagine azionaria di Stellantis e quali gli ultimate beneficial owners? 4. Esistono patti parasociali e se si cosa prevedono? ( L’americanorum sta bene con i maglioncini rosa.)
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaLa domanda ad Elkann: "pareggiamo i conti e la chiudiamo?"
RispondiEliminaBuon lavoro.
Grande Prof! Quella sui servizi inoltre mi sembra una enorme supercazzola. Indipendentemente dai servizi, se comprimi i salari il PIL come cresce? Al massimo aumenti il surplus estero anche nel settore dei servizi. O sbaglio?
RispondiEliminaFlavio Valerio Aurelio Costantino e Mario Draghi
RispondiEliminahttps://vm.tiktok.com/ZNdd5rk7B/
C'è solo una cosa che sottolinerei di nuovo (e che nel blog è stata sottolineata più volte, ma siccome stavolta è lui la fonte, a fortiori la tesi ne esce rafforzata).
RispondiElimina"noi pensavamo". Ma noi chi?
Perchè l'austerity in Italia l'ha portata Monti, che già all'epoca veniva identificato come braccio armato della troika, con Draghi presidente BCE.
Ma allora questo significa che la troika (o anche solo Draghi, in qualità di presidente BCE) insieme ad altri, 1) deliberatamente e coscientemente decidevano le politiche nazionali; 2) pensavano che in Europa ci fosse bisogno di concorrenza tra gli stati membri. In questo senso, l'Italia è molto più unita dell'Europa: la provincia di Torino non fa concorrenza alla provincia di Milano. E poi, quella europea, hanno il coraggio di chiamarla unione. Magari argomentando la tesi della concorrenza con la massimizzazione del benessere sociale (Macro, I anno), che però ottieni con la deflazione salariale (bel benessere del c.).
E ancora: vogliamo parlare della legittimazione? A livello nazionale, un "noi pensavamo" (e ci siamo sbagliati) del genere, presto o tardi diventa un "noi siamo stati mandati a casa dagli elettori" - come è stato per alcuni partiti/esponenti politici nel dopo Monti.
E a loro chi li ha mandati a casa?
Quindi, visto che l'europa non ha agito bene (non è la mia opinione, ma quella di uno degli attori principali) la soluzione è più europa? E chi mi dice che stavolta invece avete capito il da farsi?
Boh mi pare che la difesa si sia trasformata in un'autodenuncia.
Roba che avrebbe dovuto essere su tutti i TG.
il mio punto di vista:
1) Possiamo pure avere più Europa, se con questo termine intendiamo una organizzazione politica ed economica completamente diversa da quella attuale.
2) Draghi ha cercato di difendere l'indifendibile. Penso che all'epoca siano stati fatti gli interessi di alcuni a scapito di altri, e sta cosa nun se pò dì. Specialmente se fino a un paio d'anni fa volevi fare il presidente della Repubblica (e chissà, forse ci speri ancora).
intende "noi regnanti", Napolitano e Mattarella inclusi; fino a quando ci saranno governatori della colonia italia a firma pd, i vari draghi, monti, letta, gentiloni, taiani (sic)...spadroneggeranno impuniti
EliminaAmico, 'o ssaje ca chi ha avuto, ha avuto, ha avuto.
EliminaStamme dint’ 'a UE e ce so' ll'equilibri ‘a mantene'.
Nun te fa' 'o sanghe amaro: scurdammoce ‘o passato e campammo allegri, ca n’ora ‘e bonu puorto fa scurdà cient'anne ‘e furtuna.
Se non ho capito male le parole del Peggiore, noi dovremmo puntare sulla ripresa dei consumi interni e dei salari.
RispondiEliminaMa come faremo a fare ripartire la domanda interna all'€zona, se nel frattempo toglieremo il freno al debito solo per gli armamenti? Voleva forse dire che saremo obbligati dal clima sociale inferocito ad armarci, ciascuno nelle nostre case o lungo le strade che percorriamo per recarci al lavoro o a fare la spesa, allo scopo di difenderci dalle aggressioni, dagli scippi, dai furti e dagli stupri?
Praticamente, il preludio della guerra civile, favorito dall'aver introdotto nel Paese centinaia di migliaia di immigrati irregolari, che hanno contribuito a rendere più insicure le nostre città e le nostre relazioni quotidiane?
Francamente non riesco a comprendere il nesso (ma sicuramente sarà un mio limite) tra il debito per il riarmo e l'aumento della domanda interna e dei salari che viene auspicato e ritenuto necessario anche da Draghi.
Il rearmEU potrà fare impennare le commesse del settore militare e farà forse riequilibrare il surplus UE con l'estero, attraverso l'importazione massiccia di armamenti e tecnologia dagli USA. Ma come potrà mai consentire una ripresa dei redditi, dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese non militari?
Il discorso mi sembra totalmente privo di logica, ma (ripeto) sarà un mio limite.
Credo che per realizzare un progetto di questa portata e pericolosità abbiano sbagliato i calcoli, dal momento che nella popolazione è vivo il sentimento di contrasto alla guerra, sia civile che militare, verso il quale questi criminali sembrano volerci condurre per salvare il loro portafoglio.
Devo chiederlo perche' almeno per me questa parte e' criptica:
RispondiElimina"(… per inciso, la risposta a tutti quelli che accorati e concitati, spinti dal giustificato allarme che i progetti di unione del mercato dei capitali o di unione del risparmio degli investimenti mi chiedono: “ma allora dove mettiamo i nostri soldi?” è quella consegnataci dalla saggezza secolare della plebe romana: “le casse da morto nun c’hanno saccocce”…)"
io leggo tra le righe un " non preoccupatevi dei vostri soldi, tanto siete tutti morti", per favore smentitemi.
Keynes direbbe "nel lungo periodo", ma Lando qua sopra ti spiega che sarà nel breve. Solo chi ha perso a sua volta il lume della ragione non può essere preoccupatissimo nell'assistere al delirio collettivo in cui siamo immersi, ma per chi ha ancora chiaro il benchmark è assolutamente ovvio dove si vada a parare. Auguri!
EliminaA questo punto la mia unica speranza è che lue la guerra la straperda, in modo tale che i nuovi padroni faranno tabula rasa delle "elites" che da circa 200 anni ci governano. Va considerato che fino al 1940 eravamo ancora i padroni del mondo. Oggi no. Non sto dicendo: "viva la Russia", sto dicendo: "viva la Cina", perché è quello che ci meritiamo. Spero che tali elites faranno la fine delle elites bizantine non appena i turchi conquistarono Costantinopoli. "Noi europei non siamo in grado di governarci da soli. FATE PRESTO!!!" ChennepenZa, professore?
EliminaE comunque...ad onor del vero...una volta lo statista W. Churchill (o perlomeno la vulgata attribuisce a lui questa frase) disse: "mai lasciare sprecata una buona crisi". Atteggiamento che in effetti i nostri piccoli epigoni sembra abbiano scimmiottato nel recente passato e cerchino di scimmiottare oggi alzando il vessillo del "fate presto" che tanto fa presa sul mitilogema della sciura Maria inteso come target di riferimento popolare.
RispondiEliminaa Elkann: 1) Perchè non molli definitivamente la Maserati che oggi è ridotta a vendite zzeru semplicemente perchè non è più un marchio del lusso visto che gli avete affibbiato la roba dell'alfa romeo che avevate già in pancia trasformandola in una sorta di ibrido incomprabile poichè costoso ma non all'altezza e cedete il marchio a Ferrari (come si vociferava) che la userebbe per la "fascia bassa" del lusso per dedicarsi (Ferrari) a vetture superlusso da 500k in su, barche, resort e via andare? Accanto agli stabilimenti Ferrari c'è già un megacapannone industriale Maserati che ad oggi è praticamente vuoto ed improduttivo. 2) ci sono problemi legali con il testamento e quindi con la madre che aprirebbero gigantesche problematiche di asset proprietari che impedirebbero la fusione di Stellantis con il gruppo Renault (come vorrebbe il fighetto Macron)?
RispondiEliminaAllora, se il prof consiglia l'elmetto (e una buona scorta di razioni K) io ora vado in soffitta a rispolverarlo.
RispondiEliminaPerò ... se l'uomo più potente del mondo ha in tasca un accordo con il secondo uomo più potente del mondo e addirittura (per interposta persona) con il terzo uomo più potente del mondo, non la vedo facile per i servi della globalizzazione riuscire ad adottare "la soluzione, che è sempre quella".
Magari il passaggio al nuovo ordine mondiale multipolare sarà sicuramente doloroso, ma potrebbero anche verificarsi delle "congiunzioni astrali" che, se ben sfruttate, potrebbero rivelarsi molto utili alla riconquista di una certa parte di sovranità nazionale (piano Mattei docet).
Non resta che attendere.
Ieri mi sono indignata e sì, incazzata, ma non certo sorpresa.
RispondiEliminaSarà perché non ho mai dimenticato questo video, soprattutto la parte che inizia dal minuto 11:50: https://www.youtube.com/watch?v=UiJhZ8rPWJs
Quindi, sinceramente, non capisco certe reazioni all'interno della community. Ovvio che non ci si vuol credere, neanch'io ci voglio credere, soprattutto non adesso. Ma ci ho sempre creduto, o meglio, ho sempre saputo, perché è nell'ordine naturale delle cose, e della storia, e quindi mi godrò questo periodo felice della mia vita sperando che duri il più a lungo possibile, esprimendo dissenso e dubbio dove utile e opportuno. Altro non è mi dato fare.
Mi piace quell'uomo. Non gli manca una certa preveggenza.
EliminaAnche per Elkann: dia conto di come è stato utilizzato il maxi sussidio Covid elargito da Conte nell’ambito della complessiva gestione della tesoreria del gruppo. Ha permesso l’erogazione di dividendi?
RispondiEliminaLa domanda ad Elkann: cosa intende fare, quali investimenti e quali livelli di occupazione intende mantenere nel sito della Val di Sangro, ex- Sevel di Atessa.
RispondiEliminaFatta. Ovviamente non ha risposto.
EliminaE anche per Elkann: a livello contabile la fusione è stat vista come una acquisizione di FCA da parte di PSA? Se si, per quali motivi visto che per i principi contabili internazionali la sostanza prevale sulla forma?
RispondiEliminaSe alle prossime presidenziali USA vincesse ancora un trumpiano (ad esempio Vance), questo potrebbe rallentare il piano inclinato verso il conflitto in Europa?
RispondiEliminavolendo ridere per non piangere consiglio due minuti di Crozza https://www.youtube.com/watch?v=mDFl7fZFQZg&pp=ygUUY3JvenphIHZvbiBkZXIgbGV5ZW4%3D
RispondiEliminaCi potrebbero essere delle sorprese a riguardo: la storia non si ripete mai perfettamente. Infatti non sottovaluterei, soprattutto da italiano, certi appetiti che provengono da Francia, Regno Unito e, visto ciò che accade nell'Egeo, Turchia. Non ci metterei la mano sul fuoco, ma, quantomeno per quanto riguarda l'Italia, la Germania potrebbe essere l'ultimo dei NOSTRI problemi.
EliminaSe il conflitto arriva si territorio italiano saremo in pochi a sopravvivere. Fateci caso. Prendete un punto qualunque della Penisola. Sicuro ci trovate nel raggio di 80 km, ma forse anche meno, una base, un avamposto, un installazione grandi o piccole che siano. In pratica viviamo circondati da potenziali obbiettivi militari.
EliminaA Mario
RispondiEliminaMario, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita da premier,
Quando la tua ambizione splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieto e pensoso, salire
al Colle immaginavi ?
Svuotavan le quiete
Stanze al Quirinale, e gli scatoloni pronti,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che alle manovre di palazzo intento
Sedevi, assai contento
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il Luglio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.
Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Mario mio !
Quale allor ti apparia
La vita umana e il fato !
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Una ridarella mi preme
che a stento trattengo,
E tornami a goder di tua sventura.
Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
Dal Parlamento combattuto e vinto,
Perivi, o tenerello. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Ahi come passato sei,
Caro compagno dell’età mia nova,
Questa la sorte dell’umane genti
All’apparir del vero
Tu, misero, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed un rapporto sul futuro dell’Europa
Mostravi di lontano.
Mi piacerebbe che nell'Europona, ora qualcuno puntasse i piedi e dicesse agli amici prussiani :" Eh no, belli miei...lo sterco che abbiamo mangiato per causa vostra, ve lo pappate pure voi"
RispondiEliminaComunque la partita tripa in faccia a Dragonball, mi ha reso felice.
Qui pare invece che il gioco sia: se fate debito voi, lo facciamo anche noi. Entrambi i giochi sono rischiosi, ma questo è più facile da giocare di quello che proponi tu, perché assicurare l'enforcement delle regole è agevole per il più forte, non per gli altri.
EliminaGrazie. È una cosa che non avevo considerato.
EliminaChe si meritasse solo che gli si sghignazzasse in faccia l'ho già sottolineato ieri, che però sia assodato che le sue affastellate farneticazioni siano innocue e non trovino osannati seguaci ad accoglierle e rivomitarle, sarei più cauto. Certo, osservare la Piazza per Leuropa, col corollario della marcia Assisi-Perugia, ripiena solamente di canute cariatidi, sopra e sotto il palco, è una bella soddisfazione, e una cosa incoraggiante. E l'ultimo intervento di Giorgetti è addirittura entusiasmante, e si vede bene che a trarre benefici non siamo stati solo noi qui sul blog, ma chiunque abbia sol toccato la veste santa. Giorgetti ha riscattato in un sol colpo le sue umili origini culturali, come ha saputo fare anche Borghi che ha studiato, a quanto pare, a Milano nell'università dei bellimbusti. Ma Giorgetti a Milano ha studiato in una istituzione di montati presuntuosi, quindi è ancora più lodevole che si sia così ben riscattato. Dunque, è un momento di parecchie grandi soddisfazioni, ma vorrei anche augurarmi che i voti in momentanea libertà, in libera uscita, rientrino presto, perché su questo piano concreto si misura veramente il successo e i farfugliamenti vengono affondati per sempre.
RispondiEliminaLe tifoserie non so se rientreranno.
Elimina***Chissà come tanta miseria umana***
RispondiEliminaScouting, per certi ruoli ci vogliono quelli " umanamente giusti ".
Non so LVI ( mi pare sia passato attraverso il PSI, vera fucina di "giovani " traditori ), ma quello è il lavoro ben pagato di una precisa azienda : trovare i "manager" " umanamente giusti"
giusto uno spunto non attinente allo spirito del post. Mi ha sempre colpito in quella famosa lettera della BCE il riferimento alla necessità di abolire le province.La lettera parla in modogenerico di tagliare la spesa ma su tale punto e' molto prescrittiva. Alla fine di tutta la spesa quella dei costi della politica e' qualche decimale di pil e quindi le province una frazione ancor più piccola .Poi pero' avevo letto di una riunione tra grandi investitori e autorità politiche in cui si suggeriva che a livello dei servizi pubblici locali vi era ancora spazio per privatizzare e fare profitti. Allora ho forse intuito il perche' della necessità di togliere un organo democraticamente eletto e spostarne le decisioni ad uno di rappresentanza di secondo grado che potesse eseguire gli ordini e presentare agli elettori tali azioni come ineluttabili..
RispondiEliminaMha.. in fondo questa riflessione qualcosa a che vedere con la dinamica dei fatti inerenti le domande del post ce l'ha...
Ho letto, sui social, molte reazioni a questo dibattito. La più gettonata era che la Lega, per molti fatta solo da persone ignoranti, non avrebbe dovuto permettersi di criticare Draghi. Quello che fa riflettere di queste reazioni, secondo me, è la dipendenza(e idealizzazione) dall’autorità, o quella che viene percepita tale, dell’elettorato di sinistra. In qualche modo hanno bisogno di una persona che dica loro delle verità assolute, immutabili, e anche quando lo stesso Draghi fa notare di aver commesso degli errori, ciò non metterebbe, agli occhi di queste persone, in dubbio il suo essere immutabile, perfetto e quindi incriticabile. Ho deciso di non discutere con chi dava quest’immagine distorta della realtà sui social poiché sono vittima di propaganda, però sui social certi commenti sono folli. Sembra quasi che lei si sia permesso di criticare una divinità, leggendo certi commenti. Cioè questi, quando morirà Draghi, gli costruiranno una tomba uguale a quella in cui è stato sepolto l’imperatore della dinastia Qin col suo esercito di terracotta.
RispondiEliminaSempre su Leuropa...oggi grande can can mediatico sulle dichiarazioni della Premier sul Manifesto di Ventotene...è evidente che la stragrande maggioranza di coloro che lo citano non lo ha mai letto, così come agli albori del blog giustamente Alberto faceva notare che a sinistra molti citavano l'incipit del Capitale di Marx senza averne mai letto il contenuto ("coloro che dei libri leggono solo la copertina").
RispondiEliminaEpperò...avere poi lasciato la prima serata di Rai 1 (mica pizza e fichi) senza contraddittorio il giorno stesso a Benigni ha dato modo a quest'ultimo di diffondere ancora una volta un messaggio insopportabile di eurolirismo che ha soverchiato le giuste osservazioni fatte nel pomeriggio dalla Premier, già finite nell'occhio del ciclone del tritacarne mediatico. Ma dei consiglieri più intelligenti la Premier proprio non ne trova?
***Ma dei consiglieri più intelligenti la Premier proprio non ne trova?***
RispondiEliminaTutto l' apparato sistemico ( la cosidetta "società civile" ) è "infetto" , noi già possiamo vedere quanto lo " stato profondo" stia accerchiando Trump già nei suoi primi " cento giorni" ( e Trump ha un mandato popolare DIRETTO ! ) figuriamoci quanto può essere "affidabile" l' entourage del PdC italiano.
La meloni però ha un vantaggio su (l' inutile) berlusconi : è romana. E " aroma" tutto si sa, i "dirigenti" possono anche complottare tra loro "in segreto" ma gli "impiegati" vedono e sanno.
Trovo sorprendente che si consenta a un guitto di parte come Benigni di tenere un comizio politico su RAI1 in prima serata senza alcun contradditorio.
RispondiEliminaIo no.
EliminaIo mi stupisco dell'"ingenuità" dell'apparato "di potere" della Premier, che programma un intervento di un oppositore senza se e senza ma in prima serata, facendogli tra l'altro molta pubblicità (anche perché il cachet preteso dal guitto aretino non era sicuramente "francescano", come va di moda dire tra coloro che come lui hanno il cuore a sinistra e il portafoglio a destra, quindi per giustificare l'investimento la Rai doveva raccogliere molta pubblicità...), e proprio il giorno in cui essa aveva meditato di sferrare un attacco così profondo alla narrazione eurista consolidata da decenni. Qui o cade la testa di qualcuno a Rai 1 oppure deve farlo la premier a discapito di qualcuno del suo entourage più stretto, che non l'aveva avvisata (se per caso non ne fosse informata direttamente) del palinsesto televisivo della serata. Una cosa è certa: il tempismo è stato eccezionale, e gli euristi hanno messo a segno un bel colpo, purtroppo.
EliminaAscoltando l'intero intervento del Migliore ho notato un dettaglio che voglio sottolineare: inizialmente egli ha esordito con "non ho molto tempo", alla fine ha detto "qualcuno guarda l'orologio, quindi posso andar via". La "colpa" è sempre degli "altri".
RispondiElimina«L’altro paradosso è che io, che all’epoca avevo una visione macchiettistica della Lega (le camicie verdi!), perché questa mi era stata subdolamente instillata dai nemici della democrazia»
RispondiEliminaA circa 11' c'è forse un passo che le potrebbe interessare.
Sergio Bologna: Notas sobre la cuestión de las clases medias y el extremismo en la cultura italiana
P.S. Preciso che non sono in vena di polemiche - considerando che ho appena perso un amico per un adenocarcinoma che se l'è portato via in 4 mesi. Solo mi è venuto in mente questo passo quando ho letto le righe da lei scritte che ho citato.
Pian piano mi sto riprendendo. Stamane mi è sorta la sg. domanda: se la Germania avesse il PIL dell'Italia, il suo rapporto debito/PIL a quanto sarebbe? Non so se ho fatto i calcoli con i dati corretti, ma mi risulta circa 108. E (domanda retorica) se il suo PIL (della DE) è cresciuto grazie al dumping salariale delle riforme Hartz , ciò che significa? Andando in cerca del "Six Pack" mi sono imbattuto anche in questo articolo
RispondiEliminaIl surplus commerciale della Germania viola le regole europee?.
Sarà che non sono un economista ma un gatto, però il tono dell'articolo mi sa di "due pesi (o doppia morale) per una misura", considerando che la DE con la sua politica mercantilista ha raso al suolo i propri partner europei.