… dalla presentazione di domani, dove mi dicono che nell’aria si avvertirà la metaforica fragranza del prosecco tiepido e del lompo rancido (e io naturalmente porterò, a nome vostro, una parola di moderazione, di quella moderazione che, come è noto, ci fa tanto crescere nel consenso).
Una è questa:
Niente di particolarmente originale, ma qualcosa che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini ignora, il che non le preclude il diritto all’elettorato passivo e soprattutto a quello attivo.
Un’altra è questa:
E questa probabilmente è un po’ più criptica. Fatto sta che la produzione industriale della Germania sembra muoversi insieme alla domanda di prodotti tedeschi da parte dei mercati del sud dell’Eurozona. Potremmo chiamarla la slide del ramo segato. Poi, con un minimo sforzo di immaginazione, facendo appello a un minimo di capacità di astrazione, potremmo immaginare di chiamare Germania il mitologico Nord dei ceti produttivi (aka prosecco tiepido), e il resto lo lascio immaginare a voi.
Il succo del discorso è che proprio perché vediamo quanto sia stato grande l’errore commesso dalla Germania nel distruggere il suo mercato di sbocco naturale, cioè il mercato unico, cioè il mercato interno dell’eurozona, dovremmo stare molto attenti a non commettere qui in Italia lo stesso errore, distruggendo il mercato interno italiano. Non dovremmo, o meglio non avremmo dovuto, trovarci di fronte al crollo di un importante mercato estero, quello tedesco, così come la Germania si è trovata ad affrontare la chiusura dei suoi mercati di sbocco esteri (Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Cina) dopo aver bucato il salvagente del mercato interno (quello unico).
Tutto qua.
Con tutto il rispetto e tutta l’umiltà possibile: secondo voi, in una sala di 300 persone, da quanti riuscirò a farmi capire? Ma soprattutto: quanto è importante riuscire a farsi capire? Perché in fondo noi una cosa dovremmo averla capita, almeno una: la nostra libertà dipende molto meno dalla nostra capacità di far capire le nostre ragioni che dall’incapacità degli altri di comprenderle. Le illusioni illuministiche le abbiamo deposte, contiamo sulla capacità della storia di fare il lavoro sporco e faticoso al posto nostro, utilizzando la sua capacità persuasiva, quella che ci ha regalato i trent’anni gloriosi, e anche i settant’anni di pace. Poi, naturalmente, siccome siamo tutti animati da spirito agonistico, continueremo ad impegnarci pensando di essere migliori dei tanti che ci hanno preceduto, e che non sono riusciti, come non riusciremo noi, a evitare che le cose vadano come devono andare.
Good night and good luck!
good luck ...
RispondiEliminaQuesto post mi atterrisce...
RispondiEliminaPenso avrà bisogno di tanta fortuna Prof. Come spiegato da lei molte volte dalla crisi se ne esce solo con l'intervento dello stato ...la cui presenza in economia era di una grande importanza..come ha spiegato il da me già citato Filippo Burla nel suo, e non mi stufo mai di citarlo, bel libro "Tornare potenza". Ma se lei porterà il discorso su questa tematica gli astanti la guarderanno smarriti ed increduli dopo anni di lavaggio del cervello con casta cricca e corruzione a cura dei no terzo mandato e con costi e lacci all'economia e l'uso della tipica espressione baraccone pubblico a cura dei pet moderati a guinzaglio della causa liberista. Quindi non avranno lo spirito critico per capire che avere grandi player nazionali controllati dallo stato consente in qualche modo di avere un'arma in più per assorbire gli shock economici e che il vero ostacolo è la normativa sugli aiuti di stato e quindi la UE. Ma affrontare la realtà, svegliarsi e comprendere che il fogno europeo è diventato un incubo e affrontare la realtà prendendo in mano il nostro destino costa fatica anche solo di pensiero.
RispondiEliminaLa prima slide fa veramente impressione.
RispondiEliminaOggi siamo al minimo di disoccupazione come nel 2007, ma con 200.000 bambini nati in meno ogni anno!
Effetto del calo dei redditi.
Forse si potrebbe aggiungere al grafico un parametro che lo facesse vedere.
Comunque è davvero eclatante.
Però è piuttosto eloquente nella sua semplicità. All'aumentare del tasso di disoccupazione - e non il cambiamento delle abitudini, stili di vita, filosofie eccetera - nove mesi dopo calano le nascite.
EliminaChissà se qualcuno ha capito davvero il problema?
che gli ignoranti siano per loro natura scettici lo ha dimostrato un paio di migliaia di anni fa un illustre Signore che dovette fare bei numeri per convincerli; la seconda considerazione è questa: se la competizione postdaziale è sana, la vittoria o la sconfitta dipendono dalle forze in campo, se invece la gara è truccata vincerà sempre e solo uno, come la germania ha dimostrato. Io confido nel brand made in Italy e nelle capacità della nazionale italiana al governo
RispondiEliminaOgnuno di noi è artefice della propria sorte.
RispondiEliminaPropendo piuttosto per "Ducunt volentem fata, nolentem trahunt". E, per consolare l'onorevole, in questa prospettiva interpretare i fata e prevederli è un po' guidarli, pur essendone guidati, è avere con loro un'amicizia particolare.
Elimina👏 saetta prevista vien più lenta
EliminaIn tutta onestà e sperando di essere d'aiuto metto a disposizione la mia ignoranza: non sono certo di aver capito il nesso fra il secondo grafico e quello che scrivi a partire dal riquadro tratteggiato giallo.
RispondiEliminaLe importazioni PIIGS crescono mentre la produzione tedesca torna a scendere: significa che dovremmo evitare che torni a scendere anche la nostra (consumi interni, suppongo), per aiutare la Germania a riprendersi?
Ossia, far funzionare, in qualche modo il mercato unico?
Se il senso è questo, ammesso che i tedeschi mantengano aumento investimenti (cosa che avrebbero sempre dovuto fare) sarebbe sostenibile per noi, dentro l'eurozona? E per quanto tempo, prima che si invertano di nuovo i ruoli con il ripristino del solito atteggiamento predatorio?
Insomma, non ho capito.
Paolo
Il principe Andréj, da quel solo breve incontro con Pfull, in grazia dei suoi ricordi di Austerlitz, si fece di lui un’opinione ben chiara. Pfull era uno di quegli uomini inguaribilmente, immutabilmente sicuri di sé fino al martirio, come possono esserlo soltanto i tedeschi, precisamente perché nei tedeschi la sicurezza di sé è basata su un’idea astratta: la scienza, cioè la presunta. conoscenza di una verità assoluta. Il francese è sicuro di sé perché si crede irresistibile e affascinante in tutta la sua persona, intellettualmente come fisicamente, per gli uomini come per le donne. L’inglese è sicuro di sé perché è cittadino dello Stato del mondo meglio ordinato e perciò, come inglese, sa sempre quel che deve fare e sa che quanto fa, nella sua qualità d’inglese, è senza dubbio ben fatto. L’ italiano è sicuro di sé perché si agita e dimentica facilmente sé e gli altri. Il russo è sicuro di sé proprio perché non sa e non vuol saper nulla, perché non crede che si possa saper qualche cosa. Il tedesco è sicuro di sé peggio di tutti, più fermamente di tutti e più antipaticamente di tutti, perché s’immagina di conoscere la verità: la scienza che egli stesso ha inventata, ma che per lui è la verità assoluta.
RispondiEliminaNella seconda slide io vedo dal 2022 divergere le due spezzate. Ora noi sappiamo cosa sia successo nel 2022 e quanto "bene" essa abbia fatto alla " produzione tedesca" e alle "importazioni PIGS" ma credo che la cosa dovrebbe essere spiegata bene agli "amanti del prosecco tiepido".
RispondiEliminaTemo che il problema non sia capire, ma voler capire. L'Europeismo a tutti i costi, che per alcuni è solo questione di interessi personali, nella maggioranza dei casi, vuoi per conformismo vuoi per costante propaganda, è semplicemente diventato parte della precomprensione della realtà, alias a priori della visione di mondo, venendo meno la volontà di interrogarsi sulla sua verità. Un po' come il deus vult medievale. Purtroppo questi a priori vengono giù solo quando viene giù il mondo che si fonda su di essi. Detto questo, i grafici secono me sono chiari, come purtroppo è chiara l'acqua della fontana cui viene portato il proverbiale cavallo.
RispondiEliminaComunque nessuno ha subito il lutto? Il lutto dell ambientalismo, della salute a tutti i costi, che stride con il bellicismo (si sa che la guerra uccide, forse peggio del COVID) dell accoglienza a tutti i costi finita, a favore dell odio verso "i russi" ( "il diverso" non è più ricchezza?)cioè si cambia impianto ideologico così facilmente? Qualche turba la potrebbe portare no?
RispondiEliminaA questo punto secondo me il ruolo del sovranismo (che potrebbe essere un impianto ideologico anche esso e quindi avere limiti di rigidità) dovrebbe essere quello di portare soluzioni, non moderatiste, non "famo la rivoluzione"ma soluzioni.. Poi come concretizzarle spetta al Bagnai 🙏
Hanno applaudito molto. Poi recupero il video e ve lo passo qua.
RispondiEliminaPiù che da agonismo, sulle tematiche economiche, penso di essere spinto maggiormente da misericordia verso familiari e colleghi piddini.
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