martedì 31 marzo 2015

Bruxelles, Europe



Spettacolo! Ci pensate ai marxisti dell'Illinois? "Bagnai libbberistaaaaaa....". Ma stradaje a ride! Vorrei far presente che alla convention che ha preso il nome dal mio libro io non avrei avuto nessuna difficoltà a parlare, se mi fosse stato chiesto di farlo, e avrei saputo cosa dire, e come dirlo, come sempre. In realtà mi era stato chiesto di tenermi libero, poi ha parlato Vladimiro, e bene così, che io ho da lavorare sul Grexit (peraltro, l'Italia può farcela, ma loro, i convenzionati, mica tanto...).

Io vado da chi mi chiama, il che rende sia il fatto che io parli, che quello che io non parli, in un determinato posto, un problema di chi mi ha invitato, o non mi ha invitato, ma in ogni caso non un problema mio.

Sono un europeo che gira l'Europa parlando in europeo con gli europei.

Any problems?

Se vedemo a Bràssels...




Post scriptum (ac post coenam...): tralascio il pedigree dell'Angus, sul quale Vinicio ci ha intrattenuto diffusamente (con mio grande piacere: dopo un seminario sull'euro del quale forse vi parlerò, finalmente qualcosa di serio...). Volevo solo dirvi che quando abbiamo organizzato INFER2014 ho conosciuto Carsten Holz, non esattamente uno di passaggio (era a Stanford quando ha iniziato la ricerca che abbiamo pubblicato nei nostri wp), e con un bel caratterino. Allora, siccome oggi c'è la Ciiiiiiina, ma io e lui ce ne eravamo accorti ieri, insieme a pochi altri occidentali, mi era capitato di citarlo nel mio libro:


e forse anche lui aveva visto qualcosa di mio in giro.

Parlando, mi chiedeva: "Ma tu ti occupi più di Cina?" E io: "Ma, veramente ho smesso, purtroppo ho sufficienti problemi di cui occuparmi qui". E lui: "Eppure è una cosa così semplice! Io ho studiato a Tubinga con Starbatty, e lui ce lo diceva a fine anni '80 che l'Europa non avrebbe mai potuto permettersi una moneta unica. È talmente ovvio...".

Appunto.

Io, siccome dopo Tigellone sono diventato un po' malfidato, sono andato a controllare. In effetti, lui negli anni '80 era a Tubinga, e c'era pure Starbatty, che sono molto curioso di conoscere a Bràssels.

Und jetzt, ich muss mich üben. Jorg, wo bist Du? Es wäre unangebracht mit Herrn Starbatty aus English zu sprechen (obwohl "die die verdammten Krieg gewonnen haben", wie dein Vater in aller Gelassenheit - sozusagen - zugegeben hatte).

54 commenti:

  1. Dopo Italo Amleto Pinoffè, Augusto Emanuele Pinoffè e Gordon Ronald Pinoffè, ora, a grande richiesta, ecco Albert Friederich von Bagnayek

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  2. Era ora! Finalmente al Parlamento europeo qualcuno rappresenterà gli interessi degli europei.
    Ma perché il suo cuore ancor guarda ai marxisti dell'Illinois? Meglio che non l'abbiano chiamata; immagino la frustrazione del povero Giacché e sono contenta che le sia stata risparmiata.
    Sono dei falliti: hanno dedicato la vita al camerierato e Renzi ha bagnato il naso a tutti. Questa è l'unica cosa che mi piace di lui: sono talmente inconsistenti che perfino quella specie di patetico geo è riuscito a renderli totalmente inconsistenti al suo già inconsistente cospetto.
    Più sta loro lontano, più le sue teorie avranno possibilità di diffondersi seriamente (e noi avremo tutto da guadagnare). Senza contare che sono sempre stati i suoi principali detrattori e sputtanatori, persino l'unico che ha un granello di sale in zucca non osa fare il suo nome.
    Perché non vogliono che capiamo davvero come stanno le cose, cercano solo approfittare della situazione, ora che sono in disgrazia, in modo da poter in futuro tornare a fare quello che hanno sempre fatto: svenderci.

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    1. Marie Antoinette, lasciamelo dire: non ti riconosco più! Devo dire che così libbberista sei molto sexy... però... dov'è la fanciulla ingenua che mi interpellava sugli appelli der Melanzana?

      Où sont-elles les neiges d'antan?

      Quello che hai guadagnato in seduzione, hai perso in freschezza: il mondo è sempre in equilibrio. Ovviamente, stante il fatto che noi siamo legati in matrimonio (mistico) questo non influisce minimamente sul nostro rapporto, ci mancherebbe! Però permettimi ogni tanto una scappatella: se esco con Fassina, che male ti faccio? L'uomo, si sa, è cacciatore, però poi torna...

      Tuo,

      Louis-Auguste


      P.s.: Vlad secondo me ci ha messo una pietra sopra (nel senso che è chiaro a tutti, quindi tanto più a lui - che non è "tutti" - che non ci sono i tempi tecnici per una transizione efficiente del PD verso l'uscita di sicurezza prima dello schianto), però si è divertito, soprattutto nel vedere D'Alema in tutta la sua sfavillante supponenza. Avrebbero bisogno di un bel parricidio, e poi di chiedere scusa, cosa che, come sai, io auspico dall'inizio di questo blog (puoi gooooooooglare "eurodelitto ed eurocastigo", se te ne sei dimenticata). Ma non lo faranno. E fra due anni diranno che non farlo è stato un errore politico. Ma a noi che cce frega? Dalle nostre Tuileries virtuali li vedremo passare portati dalla Senna...

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    2. @ Silvia

      Scusa se mi intrometto ma lo faccio.

      A differenza di quel che dice il tuo (mistico) consorte, tu, secondo me, non sei liberista anzi libberista; certo, se liberisti significa non-nostalgici di sinistra o non-speranzosi di sinistra, sì, certo ma...

      Ma..

      io ti trovo deliziosamente cattiva, a volte sguaiatamente cattiva, pervicacemente cattiva, velenosamente cattiva, gioiosamente cattiva, divertentemente cattiva - anzitutto per te, perché credo tu ci marci anche.

      Sforni cattiveria a ripetizione, Dio o Marx ti benedica, e non guastarti nel crescere.

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    3. Però attenti: il cattivismo è la degenerazione senile del buonismo. Questo non è certo il caso di Marie Antoinette, ma chi segue il blog da tempo ha conosciuto Tigellone e la sua corte dei miracoli, e mi capisce...

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    4. La situazione è umanamente ancor più tragica. Molti del PD hanno cercato complessivamente, come la maggior parte dei mortali, un posto al sole “pro natibus suis” (il che risulta comprensibile, entro i termini del mandato esistenziale individuale, un poco meno se ci si porta appresso qualche milione di consimili, per incoscienza o presunzione – poi dicono delle scriteriate avventure colonialiste, come se sortissero effetti differenti, o non fossero causate da simile grandeur…), precisamente ciò che il prof ha sempre disdegnato di fare – e in questi anni ha dato prova di possedere rara e preziosa coerenza (che già non sia più un vile mortale…?). A sinistra si voglion sentir dette certe cose? Diciamogliele, ci pagano e diventiamo qualcuno. A destra altre? Altrettanto diciamogliele (questo “diciamolo” peraltro, La Russa lo pronunziava davvero). Tutto quanto ricorda la battuta di Guzzanti: “Ma che Berluscò è dde destra? Noo.. ce stava un posto libbero a destra e ce s’è infilato. Se stava a ssinistra, ce se infilava a ssinistra.”

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    5. Il cattivismo è anche "quando" non se ne può più, perché si è stati troppo scemi prima.

      Se poniamo "troppo scemi" = buonismo, ecco che il conto torna.


      Bisogna stare attenti a non convertire "in bozzacchioni le susine vere" e così "vero frutto verrà dopo il fiore".

      Copiare spudoratamente è trooooppo bello.
      Crisi di giovanilismo possibile solo in un caso...

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    6. No, dai, Adriana, no... Il cattivismo di Tigellone o dei marxisti dell'Illinois, quello che nasce dall'invidia sociale, quello facile, dai, no... Ripeto: non è il caso di Silvia. Però no: gli "ismi" no. Nessuno. Mai. Tolleranza zero. Sai il manierismo? Ecco. Il maniferismo della cattiveria se lo possono permettere veramente pochi, credo nessuno dei viventi. Usa questa perla di saggezza per valutare chi hai davanti ed eviterai alcuni errori. Poi tornerai a dirmi grazie.

      Ripeto (du musst es dreimal sagen): non è questo il caso di Silvia.

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    7. Bando a buonismi e cattivismi dunque. Un sano realismo è il miglior antidoto per entrambi.

      Per eZempio:

      http://www.corriere.it/politica/15_aprile_01/d-alema-caso-ischia-cosi-magistratura-si-delegittima-sola-csm-l-anm-devono-intervenire-91ab428a-d82d-11e4-9d80-6397ff38e0a5.shtml

      questa dichiarazione dell'(aiuto) boia di Belgrado è, realisticamente, una buona notizia (finalmente!) in mezzo a tante cattive notizie. Mi Zpiego: volete vedere che la coruzZZione passerà di moda nel dibBattito politico quando la merda minaccerà di travolgere il Partitone Deglionestiperdefinizione (PD per il volgo)? Sarebbe un grande passo verso un dibBattito più informato, nevvero?

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    8. E sempre a proposito di realismo, un piccolo contributo per mettere nella giusta prospettiva i - pur non piccoli - problemi del nostro Paese:

      http://www.infowars.com/a-middle-east-holocaust/

      InZomma, per dirla al modo di Pastrufazio: alègher alègher che il b... del c… l'è negher.

      Pax et bonum.

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    9. Esempio non facile di manierismo della cattiveria. Talleyrand, in abito da vescovo, esce da una chiesa. Un mendicante gli chiede l'elemosina. "Monsignore, debbo pur vivere anch'io!" Talleyrand lo guarda, e gli risponde: "Non ne vedo la necessità" (poi, naturalmente, l'elemosina gliela dà)

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    10. Roberto Buffagni 1 aprile 2015 17:03

      "Talleyrand, in abito da vescovo…"

      Fantastica! (dico davvero, non sto scherzando… poi uno dice che viene sur blogghe per la macro… stikazzi la macro, #conrispettoparlando of corz)

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    11. @Roberto Buffagni

      L'aneddoto non fa che confermare come esatta la definizione che dell'uomo in questione diede Napoleone.

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    12. Ma siete impagabili tutti! e anche gli altri che scrivono.

      Questo è un piccolo mondo al suo meglio; qui forse mostriamo il nostro meglio, pur con tutti i difetti ciascuno a suo modo.
      E proprio tutti tutti i difetti, no. Mi pare invece ci sia lealtà e franchezza e riflessione di ciascuno sulle proprie parole.


      @Alberto
      Certo che il cattivismo per sport no, né proprio né altrui, perché non si può essere sicuri di fermarlo prima che faccia danni che possono essere davvero danni morali - ora si direbbe psicologici -, quelli che distruggono e non si vede.

      Non fare il male, non volere il male - possibilmente nemmeno il proprio.


      Ora confesso una defaillance: non ricordo chi sia Tigellone.
      Tigellino, sì, pertanto Tigellone dovrebbe indicare uno con quelle caratteristiche formato gigante, ma proprio non so - eppure so "che lo sapevo" - e nemmeno ci arrivo.
      Da parte di una della vecchia guardia, questa ammissione costa, ma risponde al principio personale di non voler sembrare ciò che non si è.

      Meno male che il tutto era cominciato con una lode al cattivismo...

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    13. @citodacal 1 aprile 2015 00:19

      al posto di "pro natibus suis", che vuole dire "per le proprie natiche" intendevi "pro natis suis", ossia "per i propri figli", suppongo - o no?

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    14. Mio Sire,
      Voi mi avete mostrato le peggiori oscenità del mondo e ora Vi stupite che abbia perso l'ingenuità?
      Come potrei dimenticare il battibecco sul Melanzana, mi sembrava che dicesse cose sensate dal punto di vista economico pur tergiversando sull'unica conclusione possibile, ma non conoscevo ancora l'Illinois.

      Salvini e la Meloni sono scappatelle, ma per Fassina c'è qualcosa di più. Vi sembrerò soltanto gelosa, ma non capisco cosa ci troviate: è una cortigiana come le altre e in pubblico preferisce farsi bella con il Francesco (che per quanto ne sappia non la caga neanche di striscio).
      Tra qualche anno ammetteranno l'errore politico, ma scommetto che Vi disconosceranno come hanno fatto al convegno che porta il titolo di un libro il cui autore è stato completamente eclissato.
      Ad ogni modo me ne sono fatta una ragione: come dice il professor Santarelli, Voi siete un sentimentale. E anche per questo Vi adoro.
      Perirà anche l'inganno estremo, per ora godetiVi la gallinella.
      Vostra M.A.



      Carissima Adriana,
      innanzi tutto contraccambio la simpatia.
      A dire il vero non mi sono mai posta il problema di essere o sembrare buona o cattiva. Semplicemente sono arrabbiata e un po' per volta ho smesso di autocensurarmi. Scrivo quello che mi viene in mente. A volte, è vero, mi piace fare la sguaita, è un modo per sfogarmi.
      Nè Dio, né Marx.
      Grazie a Bagnai sono diventata abbastanza consapevole delle diverse possibilità e ho fatto la mia scelta: Bagnai (e Keynes).
      Il mio primo voto l'ho dato al partito liberale, un po' motivi familiari un po' perché lo associavo al termine "libertà" (pensa che famiglia di scemi). Poi per gli stessi motivi ho sempre votato Berlusconi, pur con diverse riserve sui suoi modi da "cumenda".
      Di Marx ho un superficialissimo ricordo, ma di persone contro la proprietà privata (quando non è degli altri) non ne ho mai incontrate.
      Di persone intelligenti e realisticamente altruiste sì, questo maggior pragmatismo è in estrema sintesi e semplicità è il motivo alla base della mia preferenza.
      Che Dio, Marx o Keynes benedicano entrambe e ci preservino dal libbbberismo e dall'arteriosclerosi (almeno a me che purtroppo di crescere ho smesso da un pezzo).

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  3. Quasi quasi faccio un salto a Bruxelles... Se sono libero ci sarò senz'altro

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  4. … che io ho da lavorare sul Grexit…

    Nienteniente che c'entra qualcosa questo:

    http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=4171#.VRqZ1S9l3Aw.facebook



    P.s.: approposito di Brussèll (inforco gli occhialini neri di Ciccillo o' iettatore) se lo ricorda VERO il viaggio di ritorno dell'altra volta? Questa volta perché non optare per un più tranquillo rientro in auto e/o treno e/o diligenza?

    Riverisco

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  5. Piddinia...The road of serfdom...Non lo condivido per nulla ma testo interessante.

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  6. Arbè, pirpante taliano!
    Mi commuove un po' ricordare quel giorno, e ancora di più che tu te lo ricordi.
    ... die verdammten Krieg ...
    Già.
    Ich war in die Bergen.
    Seit gestern bin ich zuhause, immer kampfbereit.
    Lo sai che ti voglio bene, anche se ogni tanto sparisco.
    Un abbraccione.


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  7. Senta, me lo dice dove lo trova il tempo per studiare pure il tedesco? Va bene per l'inglese (anche se tecnico), passi anche il francese (ma con molta difficoltà), ma pure il tedesco NO, è troppo! Mi dichiaro sconfitto... Non so perché, ma mi sento molto vicino ar Palla.

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    1. Heiße Magister, heiße Doktor gar,
      Und ziehe schon an die zehen Jahr'
      Herauf, herab und quer und krumm
      Meine Schüler an der Nase herum -
      Und sehe, daß wir nichts wissen können!
      Das will mir schier das Herz verbrennen.


      Das solltest Du auswendig lernen, gleich wie ich in meiner fernen Jugend gemacht habe: und danach werdest du wissen daß wir nichts wissen können!

      Ich warte auf Martinet...

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    2. Ach, meledizionen... deve essere il comma 22...

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    3. Rien!
      En vain j'interroge, en mon ardente veille,
      La nature et le Créateur;
      Pas une voix ne glisse à mon oreille
      Un mot consolateur!
      J'ai langui, triste et solitaire,
      Sans pouvoir briser le lien
      Oui m'attache encore à la terre!
      Je ne vois rien!
      Je ne sais rien!

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    4. Dai, per completezza, aggiungiamo anche la traduzione (di Franco Fortini), obiettivamente in questo caso neanche Google aiuta molto:

      Dicono: "Professore". Persino "maestro", dicono;
      e sono già quasi dieci anni che
      - su e giù, dritto e traverso - gli studenti
      li meno per il naso...
      E mi è chiaro che nulla possiamo conoscere!
      È qualcosa che quasi mi brucia il cuore.

      (Magari aggiungiamo anche le due righe successive, che il prof ha omesso per modestia):

      Certo io ne so di più di tutti quei saccenti, maestri, professori, chierici e segretari.

      Ah, il Faust, una delle mie innumerevoli lacune. Però ho colto l'occasione per spostarlo dallo scaffale dei libri che prendono polvere a quello dei libri da leggere (in quindicesima posizione, ahimè, e comunque ora in pole position c'è Ivo Andric).
      Buona giornata, prof (e tutti)









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    5. OK, allora x il prof in francese
      http://www.dedefensa.org/article-l_aiib_et_la_gr_ce_et_l_aggravation_souterraine_de_la_crise_30_03_2015.html



      a noi in italiano
      https://aurorasito.wordpress.com/

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    6. Di fronte a questo sfoggio di lingue straniere mi incazzo (con me stesso) per non parlarne nessuna, un po' perché ai mie tempi le lingue vive si studiavano "in italiano" e un po' perché, stonato come una campana, mi era difficile percepire le sfumature di pronuncia delle lingue straniere. Il colpo di grazia me lo dette una ragazza svizzera (che non sapeva l'italiano), con la quale cercavo di comunicare con il mio francese scolastico, che, candidamente e con una bella dose di cattiveria, mi chiese di parlarle in italiano ché lo capiva meglio del mio francese. Vi chiedo scusa dello sfogo, ma coinvolto dalla vena poetica che si è sviluppata in questa linea di botta e risposta, voglio citarvi un passo di 'A Storia 'E Roma di E. Murolo nell'unica lingua che padroneggio abbastanza, il Napoletano. L'argomento trattato non è propriamente economico ma monetario ed esamina le caratteristiche dei mezzi di pagamento che avrebbero potuto essere offerti a Brenno per evitare il sacco di Roma:
      Brenno
      .........
      dice nfaccia 'e rumane: 'stu peccato
      se pava.... cu 'e denare... Favurite...

      Ma a chesto se sentette nu ruvuoto
      cumm''o mare'ntempesta,e da luntano
      cumpàresce 'on Camillo - Terramoto!

      Ca dice: Pe finezza, nu mumento
      .. ve voglio pavà j'. Stennite 'a mano...
      Cumm' 'e vulite. 'E carta, abbrunzo o argiento?

      Si foss'j me facessi fa un effetto
      e m' 'o scuntasse 'a Banca Nazionale.
      L'oro secondo me tene il difetto
      ca pesa troppo, e 'o piso ve fa male.

      Argiento? Peggio! 'A carta? È naturale
      ca po' fa risveglià quacche suspetto,
      e cu tutto ca site generale,
      ponno arrubarse 'o portafoglio a pietto!

      C' 'o bronzo fanno 'e solde papaline...
      Ma fanno pure 'e pugnale p' 'a guerra
      chille ca ve chiavammo int' 'e stentine!

      E a nu segno 'e Camillo, tutte 'nfrotta
      escene 'e truppe pure 'a sottaterra
      e fanno d' 'e francise, una cianfrotta!

      Questo è uno stralcio che:
      'On Peppe (portiere del palazzo), 'a notte ' e Natale conta 'a 'na famiglia d' 'o palazzo 'e fatte d' 'a Storia Rumana. (Vedi discettazione su Rumeni e Romeni in una discussione precedente) affermando ad un certo punto nell'introduzione:

      Aggio fatto, 'nt' 'a vita sana sana,
      nu studio 'e pergamene accussì serio,
      ca saccio anfino 'o nomme d' a vammana
      c' ha attaccato 'o vellicolo a Tiberio!
      Se c'è bisogno di una traduzione fatemelo sapere, anche se credo che Martinet si districherebbe meglio di me.

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    7. Ma, dico, sono diventato il traduttore ufficiale del sito a mia insaputa?

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    8. @martinet non ho assolutamente l'autorità per nominarti traduttore ufficiale. L'unico a cui possiamo riconoscere tale autorità è il Prof(eta) che gentilmente ci ospita, e poi non mi perdonerei mai di trattarti come uno Scaiola qualunque. È solo che ubi maior..., e poi una persona che si dichiara nato al Conte 'e (non ricordo) nei pressi di Samarcanda dovrebbe avere nella sua lingua madre una tale ricchezza di suoni che non avrebbe alcuna difficoltà ad impadronirsi di altre lingue, o sbaglio?

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  8. Nìl Gearmáinis àgam. Ach tà me sasta. Nuair nuair a bheidh tú Gaeilge a fhoghlaim , beidh muid ag labhairt

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    1. Ba tromm immorro laisin druid dicheilt Étainiu fair fri se bliadna, co ndernai iarsin .iiii.
      flescca ïbuir, ocus scripuidh oghumm inntib, 7 foillsigthir dó triana eochraib écsi 7 triana
      oghumm Etain do bith i Sith Breg Leith iarna breth do Midir inn.

      Ora, sembrò penoso al druido che Étáine dovesse essere nascosta lontano da lui [scil. Eochu
      Airem] per sei anni, e così allora fece quattro verghe di tasso, e vi scrisse sopra un ogam; e
      con le sue chiavi di conoscenza e con il suo ogam, gli si rivelò che Étáine era nella Collinetta
      delle Fate di Breg Leith, essendoci stata portata dentro da Midir.

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  9. Questa notte, verso le ore 1.00, a Linea Notte si è presentato un vero e proprio enigma logico: come può darsi che l'occupazione sia aumentata di circa 90 mila posti, ma che nel contempo i dati ISTAT ci dicano che la disoccupazione è cresciuta fino al 12.7%? C'è stato il tentativo di dire che, nonostante la contraddizione apparente, luttavia le due cose convivevano, si è ricordato (il solito giornalista di RAI3, mein Gott) che in Germania la disoccupazione è al 6.4% E così via. Erano presenti in studio Paolo Romani, Fabrizio Rondolino, lo scrittore Calamini e in collegamento Paolo Liguori, nei miei verdi anni sovversivo, da lungo tempo berlusconiano. Bene, "per finirla aleegramente all'usanza teatrale": c'è voluto un berlusconiano doc, come Liguori, che ha ripreso quanto detto dalla Camusso, per chiarire che l'aumento dell'occupazione è un FALSO, che si tratta soltanto di persone che hanno cambiato soltanto posizione contrattuale. C'è voluto poi Paolo Romani, per spiegare che la bassa disoccupazione in Germania dipende dal fatto che in quelle terre di spinta virtù 8 milioni e mezzo di persone sono pagate 400€ (forse Romani ha esagerato, probabilmente sono 450!). C'è poi voluto ancora Liguori, per ricordare che non aveva mai visto tanta acquiescienza della stampa verso un governo (altro che D'Alema o Berlusconi) e che, guarda guarda, dopo che abbiamo distrutto il sistema industriale italiano, rimangono in piedi solo le COOP (sapete il ministro Poletti, quello dalla retorica disarmante "quanto ho lavorato duramente fin da ragazzo"? Pare che aver lavorato duramente fin da ragazzo dia il diritto di malmenare tutti gli altri). Insomma, per appurare un semplice FATTO ci sono voluti due "puzzoni" di berlusconiani. Siamo messi davvero male.

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    1. Segnalo questo articolo da Dagospia: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ve-do-io-jobs-act-giovani-rischiano-restare-fuori-nuovo-97652.htm - l'articolo è di Passerini (La Stampa) ma si noti che come illustrazione è stato messo un grafico la cui fonte è indicata come "Alberto Bagnai".

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    2. ...e, per riallacciarmi a un altro thread di questa discussione, se Dagospia è così cortese da farlo, capite bene che in altri periodi e in altre circostanze mi sembrò particolarmente grave che chi mi era intorno non volesse riconoscere il mio ruolo nel dibattito...

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    3. @Celso
      "Pare che aver lavorato duramente fin da ragazzo dia il diritto di malmenare tutti gli altri."

      In questa constatazione, se presa sul serio - e pare lo sia da quei signori -, si annida il principio della guerra preventiva e annichilente (che per certi versi legittima quella frase apparsa in un film di Alberto Sordi: “Dotto’, ‘a psiche umana so’ ccazzi!”). Sappiamo bene che un senso accreditato del latino “Si vis pacem, para bellum” sia quello d’essere pronti a combattere, per difendere la pace. Ma un conto è esserlo, un altro esportare la guerra, come prevenzione devastante, in casa altrui: qui non si difende più la pace, ma i privilegi acquisiti, e in un modo del tutto invasivo. Se consideriamo lo scempio perpetrato ai danni della Grecia, anche il sistema euro mostra d’essere una forma di guerra preventiva distruttiva, senza che vi fosse una effettiva minaccia per la pace. Questa strategia ricorda lo stile di vita di certe popolazioni nomadi che vivevano di saccheggio itinerante. Anche in natura l’eccesso di aggressività di una specie può mettere a rischio la medesima, per estinzione o drastica riduzione delle specie predate; e sempre in natura esistono sistemi, anche drastici, per ristabilire un equilibrio dinamico: le epidemie, ad esempio.

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  10. Come ho già scritto su twitter...DAJE PROFESSO'!...In ogni caso, non sa quanto darei per venire a Bruxelles. Siamo tutti con voi! Almeno spiritualmente....

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  11. "siccome dopo Tigellone e la Frajola sono diventato un po' malfidato..."

    Mi stai accusando di millantato credito? Chiarisci o smentisci. Non querelo chi mi percula, ma chi mi diffama sì.

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    1. Caro amico, mi riferivo al fatto che quando a dicembre 2012 ti chiesi aiuto per promuovere la mia attività, in un momento in cui, come ricorderai, avevo contro il mondo (inclusa la distribuzione del mio primo libro), ed ero molto, ma molto stanco, tu preferisti rivolgerti a uno squinternato progetto di "movimento dal basso", fra l'altro articolato sull'uso di immagini prodotte da me, senza citare la fonte, con l'idea di associarmi a una rete di strani blogger (nella quale tu sei rimasto invischiato, e con i quali io non volevo avere e non ho niente da spartire, e che si sono più o meno tutti persi per strada). Insomma, una cosa analoga a quella dei 101 di fausta memoria.

      Io ti avevo chiesto di contribuire a diffondere un messaggio che esisteva già, e che era sufficientemente potente da essere ascoltato dagli umili e dai grandi. Ricordi cosa ti dissi il 22 gennaio 2013, quando tu mi chiedevi di correggere le bozze di un vostro volantino? Ti dissi questo:

      "Il lavoro [di informazione, ndr] è già fatto, con grande sacrificio e contro la mia volontà. Si chiama "Il tramonto dell'euro". Ora devo occuparmi di altro. Sta a chi mi ha chiesto di fare quel lavoro di valorizzarlo in modo adeguato e corretto. Non so se così è più chiaro. Io non sono un pupazzo che si tira per un filo quando se ne ha bisogno. Non so se così è più chiaro. Vorrei veramente sapere se sono chiaro. Non ho ancora avuto tempo di leggere le email precedenti, lo farò quando potrò, scusami. Purtroppo, siccome devo fare tutto da solo, il tempo che ho a disposizione non è molto. Meno male: questi ostacoli oggettivi prevengono la diffusione del pernicioso Bagnaipensiero."

      Quando rileggo queste parole e ripenso a quel periodo, non riesco a credere di essere arrivato fin qui.

      Tu andasti avanti per la tua strada, non so se per sfiducia nei miei riguardi, per ambizioncella politica, o altro. Sinceramente, ora, e con i toni che hai successivamente assunto, non mi interessa più saperlo. Come Fassina (per dire), anche tu dovresti cominciare dalla parolina magica, ma non lo farai.

      Mi spiacque molto, considerai questo un tradimento della fiducia che ti avevo accordato (rivolgendomi a te per la diffusione multimediale dei miei eventi, facendoti leggere in anteprima interi capitoli del mio libro e ringraziandoti per il lavoro che avevi fatto, ecc.), e da allora mi regolai in modo diverso, essendo meno aperto con chi mi si avvicina, e soprattutto a chi dà segni di "movimentodalbassismo". Guarda ad esempio la telenovela dei Dalmata col documentario sulla Grecia. Anche lì avrei fatto meglio a fidarmi di meno, no?

      Peraltro, il fatto che tu non capisca che tutta la menata dell'uscita da sinistra è solo il tentativo di recuperare terreno di colleghi che per tanti motivi hanno preso tempo prima di dire la verità tecnica sull'euro non depone a favore della tua intuizione politica. Follow the money, mio caro. Il bicchiere mezzo pieno è che se uno dice scemenze, non viene molto seguito...

      Diffamazione? Mi fai sorridere. Vuoi querelarmi? Querelami. Come mai ho avuto querele solo da sinistra? E come mai sono state tutte archiviate?

      Ah, saperlo, saperlo...

      È evidente che te, come altri, avendo perso il treno della fiducia, e non avendo assistito al mio fallimento, che mi avevi pronosticato, avete fatto della mia persona una malattia. Me ne spiace. Curatevi, pensate ad altro. A che giova questa gelosia da amante tradita? Non è colpa mia se io ho successo e voi no. Anche per questo ci sarà una ragione, ma a me non interessa.

      Ti consiglio, nel tuo interesse, e per quel poco di simpatia che ancora mi ispiri, di abbassare i toni e di dedicare la tua vita a qualcosa di diverso dalla sistematica denigrazione del lavoro che sto facendo qui. Io questo lavoro lo porterò in fondo.

      Buon proseguimento.

      Ah, una nota a margine: la mia anagrafe è e rimane binaria. Tu per me sei un lutto elaborato. Fammi una cortesia: elabora anche tu. Non ho tempo per tornare sulle mie decisioni.

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    2. Mi chiedesti (tu) nel dicembre 2012 di riflettere e buttare giù due righe sul modo migliore di divulgare il Tramonto dell'euro. Io scrissi quel che pensavo (e ci mancherebbe che debba scrivere quello che ti aggrada) e tu desti di matto. Punto.

      Nel caso specifico, la diffamazione consiste nell'alludere al fatto che io potrei essere persona che racconta di se cose non vere, dunque da verificare. Una cosa del genere deve come minimo essere documentata, specialmente se veicolata da un sito che ha un contatore delle visite che viaggia a milioni ed è rivolta contro un povirazzo ciociaro con un sitarello visitato da quattro gatti.

      Vedo che non hai ancora modificato il testo del post, e questo basta a qualificarti.

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    3. Tesoro caro, ho chiarito tutto. In questi anni me ne sono successe di ogni: da amici che mi hanno suggerito di affidarmi a nemici, ad amici che per sfiducia nei miei riguardi (tu eri sostanzialmente malfidato, non rientravo nei tuoi criteri di purezza etnica, credo) hanno preferito girarmi le spalle per poi sparlare di me. Nel post non c'è assolutamente scritto che tu racconti di te cose non vere: forse lo farai anche, ma io non me ne sono accorto, non mi riguarda e non l'ho detto. Sono diventato malfidato per i motivi che ho chiarito e ribadito (e che chi segue il blog conosce o intuisce): perché ho ritenuto che tu mi girassi le spalle in un mio momento di grande stress (che da amico che viveva a contatto con me avresti anche potuto comprendere).

      Ho dato di matto, dici tu. Eh, già, sarà anche successo. Ci sarà stato un motivo, amico, no? Grazie per aver confermato la mia versione!

      Troverai sicuramente un avvocato disposto a perdere una causa, e sarai sicuramente lieto di farti un po' di pubblicità. Attento, però: proprio in virtù del ragionamento che tu fai, un conto è scherzare su un simpatico (e peraltro meritevole, tant'è che ti cito anche nel mio ultimo libro) blogger di provincia, e un conto farlo su persone che rischiano di più. Non capisco quindi perché tu assuma questo atteggiamento.

      Fine del quarto d'ora di celebrità.

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    4. Scusa, ho riletto il post: hai effettivamente ragione, da come metto le cose sembra che la mia sfiducia verso il prossimo, mai sufficiente, sia legata a un ipotetico errato referto. Ovviamente io non ho mai pensato che Carsten mi abbia parlato di Starbatty senza aver studiato con lui, l'esempio era volutamente paradossale. Mi è invece successo che chi mi stesse intorno omettesse di darmi informazioni rilevanti (ma questo non è il tuo caso), o diffondesse come sue (o addirittura di persone non esattamente amichevoli nei miei riguardi) elaborazioni di dati fatte da me, o altro ancora. Ma naturalmente, così come non ritenevo possibile che Carsten avesse millantato il suo cv, allo stesso modo non ho mai avuto evidenza che tu millantassi alcunché.

      Sei una persona onesta, e basta guardarti negli occhi per capirlo, su questo non ci possono essere dubbi, ed è anche per questo che mi dispiace che sia finita come è finita. Saresti molto utile, come lo sei stato, ma purtroppo sei ancorato a una visione un po' arcaica di impegno politico, e questo crea fra noi una barriera invalicabile.

      Il che non mi impedisce di chiederti scusa per l'equivoco.

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    5. Grazie. La polemica è chiusa. Buon lavoro.

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    6. Ecco, lo vedi? Sei una persona onesta. Allora, perché non senti puzza di bruciato in certi atteggiamenti? Mi spiego. Io posso capire che colleghi che hanno rivestito certi incarichi non abbiano voluto entrare nel dibattito a gamba tesa come ho fatto io. Per chi lavora in banca, o ha ambizioni politiche, questo tema è ed era pericoloso da affrontare. E nota che non biasimo nessuno: il fatto che chi opera in una istituzione monetaria o finanziaria non faccia dichiarazioni che possano suscitare apprensione negli investitori va prima di tutto a tutela di chi ha affidato i soldi a quella istituzione, ad esempio, e quindi io non mi permetterei mai di giudicare o di dare del pavido coniglio a chi, rivestendo certe responsabilità (ed eventualmente traendone un reddito), ha ritenuto di interpretarle in un certo modo.

      Fin qui ci siamo, no?

      Però, se poi entri nel dibattito, che bisogno c'è di buttarla in caciara degnigrando chi è partito prima? La storia dell'uscita da sinistra non ha senso, come ha chiarito molto bene il nostro comune amico Badiale, e serve solo a offuscare il "peccato originale" (che tale non è, a mio avviso) di essere partiti con un certo ritardo, cercando di azzoppare con l'accusa di leghismo chi invece è partito prima e ha ottenuto dei risultati (la conversione di un pezzo del PD è opera anche di questo blog, certo non degli "uscistidasinistra").

      Ora, la cosa, amico caro, non è banale. L'uscismodasinistra è ovviamente ingiustificato e disonesto nelle intenzioni e nel metodo: basti osservare che uno dei suoi principali alfieri usa come principale argomento il fatto che la svalutazione altererebbe la distribuzione funzionale del reddito, quando se uno osserva con onestà i dati (o legge Piketty) vede subito che la distribuzione funzionale del reddito si è ovunque orientata in senso avverso ai lavoratori, anche nei paesi che sono rimasti dentro un accordo di cambio, o ne sono usciti rivalutando, come ho mostrato per tabulas.

      E allora, perché uno onesto come te si fa megafono di chi trucca i dati?

      Come sempre, la menzogna è foriera di violenza. Se non riesco a smuovere la FIOM, questo è dovuto in parte all'inerzia dei miei referenti di sinistra (li capisco, ma sono ugualmente amareggiato), e in parte al polverone di falsi argomenti come quello appena citato.Questi argomenti, provenendo da persone percepite come "di sinistra" (e non come leghisti, quale sono percepito io anche grazie a te), contribuiscono a rafforzare la convizione fallace dei sindacalisti che il potere d'acquisto dei lavoratori sia tutelato dall'accoppiata "moneta forte+banca centrale indipendente".

      Capito per chi lavori, quando parli di "Bagnai che esce da destra"?

      Per Draghi, impedendomi di rendere consapevoli dei processi in atto un certo tipo di attori sociali.

      Bene: io ora te l'ho spiegato, e chi ci segue l'avrà capito (ti ho stanato per avere questa occasione di chiarimento). Ma ora devi scegliere un campo. Attualmente sei a Francoforte, non a Castro dei Volsci. Piantala di entrare in polemiche strumentalmente sollevate da miei colleghi poco scrupolosi, e rientra in te.

      Te lo dico con grande rispetto.

      E comunque ora ti cancello.

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  12. https://youtu.be/CAW5TbSRv3M (a 1:03 una parziale smentita…)

    comunque:

    http://www.trovaprezzi.it/prezzo_giardinaggio_scarafaggi_formiche.aspx

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  13. Dall'istruttiva lettera del signor Holz: "The closest label that comes to mind to describe HKUST is a reasonably comfortable “Shenzhen sweatshop model". Il Nostro sta sottolineando un (patetico) aspetto del conflitto di classe: ti cercano per fornire contributi di livello, professionalita' ecc. ma poi, chissa' come, il tuo raffinato cervello si deve spegnere quando si tratta di retribuzioni, benefit, opportunita', garanzie...

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  14. Non so se le può interessare, ma Di Battista, deputato del M5s ieri sera a Di Martedì, sul la 7, ha detto:
    "La disoccupazione giovanile è strettamente correlata alla corruzione".

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    1. Sì, mi interessa. La prossima volta che mi inviterà a mangiare una pizza dal caccolaro di via Flaminia me ne starò a casa mia. Se il livello analitico è quello di Oscar Giannino, alla fine preferisco l'originale.

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    2. Lo dice perche' e' quello che i suoi (residui) elettori vogliono sentirsi dire. Il problema e' che forse ci crede anche lui.

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  15. Questa sembra interessante, uso del bitcoin in Grecia....fonte Zerohedge
    http://www.zerohedge.com/news/2015-04-01/greek-finmin-greece-will-adopt-bitcoin-if-eurogroup-doesnt-give-us-deal

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  16. Eh se Starbatty fa come Alesina........al convegno di Bruxelles prende una bella lisciata ! Il Professore le ha tutte pronte !.. Grande......

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  17. Sempre fantastico, il Prof! Se posso permettermi alcune correzioni 1) ich muß üben (non è riflessivo) 2) auFEnglisCh 3) DEN verdammten Krieg. @Jörg : ich war in DEN Bergen. A disposizione oer esercitazioni. Frohe Ostern :-)

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    1. Hahaha!
      Ha proprio ragione. Ero partito con l'idea di scrivere ... in die Berge fahren, (... andare in montagna) poi mi sono distratto e ho fatto un po' di rebelotto.
      Spero che il buon Goethe mi perdonerà.
      D'altra parte il sommo Dante dovrebbe perdonarmi ben altro ...
      Fröhliche Ostern. ;-)

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